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I leganti sono prodotti inorganici (ceramici) in forma di polvere molto fine, i quali, miscelati con acqua,
danno luogo ad una pasta, che prima perde gradualmente la sua plasticit (presa) e successivamente diventa
rigida, dura e meccanicamente resistente (indurimento).
Essi sono classificabili, in funzione del loro comportamento, in due grandi categorie:
La calce idraulica si distingue dalla calce aerea perch i suoi impasti possono indurire a contatto con lacqua.
Oggigiorno stata praticamente abbandonata come legante idraulico per le costruzioni in calcestruzzo a
causa dei bassi valori finali di resistenza meccanica a compressione, e viene utilizzata soprattutto in malte
per intonaci di murature.
Volendo riassumere:
L'azione legante del gesso si basa sul fatto che la pietra da gesso, una volta persa acqua per calcinazione, in
grado di riassumerla (idratazione) durante il fenomeno di presa:
Lossido di calcio CaO (calce viva) cos ottenuto pu essere messo in commercio tal quale. Per ottenere la
calce definitiva, o calce spenta, e essere utilizzato come legante, il materiale deve subire la reazione di
spegnimento, esso deve essere posto in contatto con lacqua per formare lidrossido di calcio, Ca(OH) 2 (calce
spenta), capace di indurire a contatto con laria per effetto della precipitazione dei cristalli di CaCO 3 per la
reazione dellidrossido di calcio con lanidride carbonica. La resistenza meccanica dellordine di una
decina di MPa. Il processo di presa della calce aerea dovuto allevaporazione dellacqua di impasto, mentre
lindurimento al processo chimico di carbonatazione secondo la reazione:
Ca(OH)2 + CO2 CaCO3 + H2O
A causa dellevaporazione dellacqua si assiste a un ritiro sostanziale della malta con formazione di crepe e
fessurazioni. Laggiunta di sabbia limita i fenomeni di ritiro formando un network indeformabile e favorisce
la formazione di pori che consentono la penetrazione dellaria e lazione di carbonatazione da parte della
CO2 in essa presente.
Lo spegnimento pu essere condotto in due maniere differenti:
1. con eccesso dacqua e si ottiene una pasta chiamata grassello di calce,
2. con acqua appena superiore a quella stechiometrica e si ottiene la calce idrata in polvere.
Se lo spegnimento non completo lidratazione pu continuare dopo la messa in opera della calce con effetti
dannosi (aumento di volume).
8.3 IL CEMENTO
La norma europea EN 197/1 definisce il
cemento come un legante idraulico, cio
un materiale inorganico finemente macinato che, mescolato con acqua, forma una pasta che rapprende ed
indurisce in seguito a reazioni e processi di idratazione e che, una volta indurita, mantiene la sua resistenza
e la sua stabilit anche sott'acqua.
calcinazione ovvero la decomposizione del carbonato di calcio con formazione di ossido di calcio. A 14001500 C avviene la clinkerizzazione lossido di calcio reagisce con la silice, lallumina e lossido di ferro
per formare silicati alluminati e ferriti di calcio. Alluscita dellimpianto il clinker in forma di granuli viene
mandato a circa 1350 C nel raffreddatore.
8.3.1.3.
COMPOSIZIONE
MINERALOGICA
FINALE
DEL
CEMENTO
Il cemento Portland, che alla base di tutti gli altri tipi di cemento, costituito da una miscela di clinker e
gesso. Nel clinker sono presenti 4 principali costituenti mineralogici:
1.
2.
3.
4.
alluminati;
C-F-H: i ferriti idrati di calcio.
I silicati sono i costituenti pi importanti del clinker di Portland sia perch sono presenti in maggiore
percentuale (75-80%) sia perch sono i responsabili delle prestazioni meccaniche della pasta di cemento
indurita, alla quale non partecipano gli alluminati. Questo dovuto alla natura prevalentemente fibrosa dei
silicati idrati di calcio che si presta pi efficacemente allo sviluppo della resistenza meccanica rispetto alla
morfologia dei prodotti idrati di alluminio (lamine esagonali o cristalli cubici). La fase ferrica e l'alluminato
tricalcico sono invece essenziali per la formazione della fase liquida durante la cottura (fondenti).
La rapida idratazione del'alluminato tricalcico, in assenza di gesso, determinerebbe la presa rapida della
pasta cementizia.
avendo ancora raggiunto le propriet meccaniche finali. A tale fase segue l'indurimento che si prolunga nel
tempo crescendo asintoticamente, anche se questo fenomeno si considera concluso entro i primi 28 giorni
poich dopo tale periodo si sviluppato oltre il 90% della resistenza meccanica complessiva.
Lidratazione la reazione chimica fra acqua costituenti del cemento, cui si deve il processo di presa e
indurimento della pasta cementizia. I 4 idrauliti si comportano diversamente e forniscono un contributo
diverso alle propriet meccaniche della pasta indurita dopo un dato
tempo.
L'idratazione degli alluminati da origine alla formazione di alluminati idrati di alluminio (C-A-H), mentre
quella dei silicati alla formazione dei silicati idrati di calcio quasi amorfo (C-S-H) con propriet di un gel
rigido. L'indurimento, e pertanto il potere legante del cemento, dovuto in gran parte alla formazione dei
silicati idrati di calcio (C-S-H), mentre la formazione dei silicati idrati di alluminio (C-A-H) la causa
principale della perdita di lavorabilit e della presa.
Lidratazione del silicato tricalcico o alite (C3S) e del silicato bicalcico o belite (C2S), che costituiscono
circa il 75 % del cemento Portland, il silicato tricalcico idrato C-S-H ( un gel colloidale) e idrossido di
calcio Ca(OH)2. Il C3S indurisce rapidamente ed il maggiore responsabile della resistenza meccanica
iniziale (circa dopo 2 giorni), Il C 2S indurisce in modo lento ed il maggiore responsabile della resistenza
meccanica dopo una settimana e ci si ritiene sia dovuto alla maggiore compattezza della sua struttura
cristallina che non favorisce lingresso delle molecole dacqua.
[Durante l'idratazione del silicato tricalcico viene prodotta una maggiore percentuale di Ca(OH) 2 (30-40%)
rispetto a quella prodotta durante l'idratazione del silicato bicalcico (10-15%); questo implica che da
quest'ultimo si ottieme un maggiore tenore di silicati di calcio idrati (85-90%) rispetto a quello ottenuto
dall'idratazione dell'alite (60-70%). C2S produce una quantit maggiore di C-S-H rispetto al silicato
tricalcico.]
Nellistante in cui avviene la miscelazione di acqua e cemento, C 3A e C3S iniziano a formare i relativi
prodotti didratazione, dopodich si forma una pellicola di struttura che separa la fase anidra dalla fase
liquida. Man mano che lo spessore della pellicola aumenta, la sua permeabilit decresce e ci si traduce in
una significativa riduzione della velocit di reazione. durante queste fasi ragionevole trascurare i contributi
di C2S e C4AF. Questo periodo chiamato di induzione, variabile in funzione del tipo di cemento,
solitamente quantificabile nellordine di alcune ore.
[Contemporaneamente, sia nella soluzione che nella pellicola, si iniziano a formare ed accrescere nuclei di
cristallizzazione dei geli C-S-H. La ridotta permeabilit della pellicola determina, con lavanzare della
reazione, una marcata differenza di concentrazione tra la fase liquida esterna e linterfaccia con il substrato
anidro; ci origina una pressione osmotica a causa della quale ad un certo punto si verifica la rottura della
pellicola. I frammenti passano nella fase liquida circostante, dove subiscono una rapida demolizione
idrolitica. Gli ioni cos prodotti contribuiscono ad aumentare il numero di germi di cristallizzazione dei geli
C-S-H e a favorirne un rapido accrescimento.]
Laccelerazione della reazione determinata dalla rottura delle pellicole protettive, che determina una ripresa
nella formazione dei trisolfati ed un aumento nella velocit di formazione e di accrescimento dei nuclei di
cristallizzazione di C-S-H e Ca(OH) 2. Si formano aghi di trisolfato (e gli elementi del gelo C-S-H)
costituiscono una struttura di cristallizzazione che si diffonde attraverso limpasto, creando uno scheletro
resistente e dando luogo prima allinizio della presa. Il gelo del cemento nel suo insieme assimilabile ad un
solido poroso, costituito dalla aggregazione di particelle C-S-H
Il successivo indurimento attribuibile prevalentemente alla formazione di gel C-S-H dai calcio-silicati, che
rafforza ulteriormente lo scheletro di cristallizzazione inizialmente formatosi, rendendolo pi compatto e
riempiendo la maggior parte del volume inizialmente occupato dallacqua di impasto.
Ora si mostrano una serie di immagine per capire meglio il processo dellidratazione.
Le fasi rimanenti sono i prodotti di idratazione dellalluminato e del ferrito di calcio. Le reazioni dei solfati
alluminati dipendono dalla reattivit della soluzione solida di C 3A e dalla reattivit dellacqua. Lalluminato
tricalcico (C3A) presente in contenuto ridotto, si idrata rapidamente con sviluppo di calore, contribuisce
leggermente alla resistenza iniziale; presenta un forte ritiro. Il ferro alluminato tetracalcico (C4AF) viene
aggiunto per ridurre la temperatura di formazione del clinker.
Gesso. L'idratazione dell'alluminato tricalcico talmente veloce che si avrebbe una presa in brevissimo
tempo, con il rischio che i prodotti formati ostacolino ed inibiscano lidratazione dei silicati, dalla quale
dipendono le propriet principali del cemento indurito. Per evitare questo processo si aggiunge del gesso al
clinker (CaSO4) come regolatore di presa. A contatto con l'acqua il gesso reagisce con gli alluminati tricalcici
portando alla formazione di ettringite, che precipita sui granuli di C3A ostacolando la penetrazione dell'acqua
e quindi rallentando il processo di idratazione degli alluminati:
Sebbene possa apparire semplice, lidratazione del cemento consiste in una serie di complesse reazioni
chimiche, che non sono ancora del tutto state chiarite; il processo didratazione del cemento Portland si
costituisce infatti di un insieme di reazioni, alcune simultanee, altre in successione, nelle quali sono
coinvolti: i costituenti anidri del clinker, il gesso e lacqua di impasto.
Cemento pozzolanico: ottenuto dalla miscelazione di clinker di cemento portland con pozzolana (roccia
vulcanica), in grado di definire al prodotto
particolare resistenza alle azioni di acque salmastre.
Rispetto al cemento Portland ha un idratazione pi
lenta, lento sviluppo della resistenza meccanica,
stagionatura pi lunga, maggiore resistenza agli
agenti agressivi
N: normale
R: presa rapida
quando
lago
non
penetra
pi
9_CALCESTRUZZO
Il calcestruzzo un materiale composito che si ottiene miscelando cemento e acqua con materiali lapidei
grossi e fini (sabbia, ghiaia) ed eventuali additivi.
9.1 AGGREGATI
Gli aggregati (inerti) sono sostanze minerali naturali e/o artificiali, frantumate e/o non frantumate, con
particelle dimensioni e forme adatte alla produzione del calcestruzzo. Gli inerti naturali o di frantumazione
devono essere costituiti da elementi non gelivi, privi parti friabili, polverulente, terrose, e di sostanze nocive
allindurimento del conglomerato e alla conservazione delle armature; queste caratteristiche devono essere
continuamente controllate durante lesecuzione dellopera. Allinterno di un calcestruzzo, gli aggregati
occupano un volume che va dal 60 al 80%
Secondo la norma UNI EN 12620 si definiscono:
La lavorabilit del calcestruzzo fresco: un aggregato grossolano poco lavorabile, mentre uno
troppo fine richiede di aumentare troppo il rapporto a/c
La massa volumica da cui dipende la resistenza meccanica del calcestruzzo: per avere resistenze
meccaniche elevate occorre avere una distribuzione granulometrica tale che gli aggregati pi fini
riempiano i vuoti lasciati dagli aggregati pi grossi.
Gli studiosi Fller e Bolomey hanno tratto dalle loro sperimentazioni alcune curve granulometriche per gli
inerti. La curva di Fuller serve per garantire il massimo riempimento e quindi di ottenere la compattezza
ideale per migliorare la resistenza meccanica del calcestruzzo. Il controllo della granulometria si fa
tracciando la curva granulometrica degli inerti, che si ottiene riportando in un diagramma, in funzione del
diametro, la percentuale in peso degli inerti passanti in setacci con fori di diametro crescente. Larco
compreso fra le due curve costituisce il cos detto fuso granulometrico, entro il quale deve essere compresa
la curva di Fuller degli inerti disponibili in cantiere che da calcestruzzo con caratteristiche migliori.
La curva di Fller una parabola di equazione: p =
d
Dmax
Dove:
-
la
curva
che
poi
la
La
conoscenza
dellumidit
dellaggregato
importante ai fini del calcolo dellacqua da usare per avere il voluto rapporto acqua/cemento. Per
laggregato asciutto o aggregato umido: assorbe acqua per raggiungere la saturazione quindi bisogna
aumentare il quantitativo di acqua da aggiungere. Il rischio la non completa idratazione del cemento.
Aggregato saturo a superficie asciutta: non modifica il rapporto acqua/cemento la situazione ottimale
Aggregato bagnato: cede lacqua in eccesso quindi bisogna ridurre il quantitativo di acqua da aggiungere. Il
rischio lottenimento di una struttura porosa.
Sabbia 0,400 m3
Pietrisco 0,800 m3
Cemento 300 kg
Acqua 120 litri ( di cui 90 per la presa e 30 per la lavorabilit)
9.2.1 SOVRADOSAGGIO
Leccessivo quantitativo dacqua nel calcestruzzo perch provoca:
1) Diminuzione della resistenza meccanica del cls.
2) Aumento del fenomeno del ritiro che determina fessurazioni nella massa, con gravi conseguenze per
limpermeabilit delle strutture.
3) Segregazione: rischio di separazione degli inerti che tendono a stratificarsi in base al
loro peso specifico per cui la loro distribuzione nel cls indurito non sar pi uniforme.
Segregazione e bleeding sono da mettere in relazione con il tenore di acqua dellimpasto e con la
distribuzione degli aggregati. Questi fenomeni aumentano con la fluidit ( alto rapporto a/c, aggiunta di
fluidificanti) e diminuiscono con la coesione (significativa presenza di frazioni fini).
9.4 ADDITIVI
Per mantenere la lavorabilit non deve essere assolutamente aggiunta acqua con conseguente aumento del
rapporto a/c, ma si usano degli additivi specifici. Sono sostanze che, aggiunte in piccole quantit allimpasto,
migliorano le propriet del calcestruzzo allo stato fresco o allo stato indurito.
Riduttori d'acqua e superfluidificanti. Esercitano unazione disperdente sui granuli di cemento ed
unazione stabilizzante sulla sospensione:
stagionatura
Ritardanti: Zuccheri, glicerina, ligninsolfonati, Rallentano il processo di presa e indurimento
Trasportato
Miscelato,
Messo in opera,
Compattato.
In modo agevole e senza che si separino i suoi costituenti (segregazione). La compattazione del cls un
operazione fondamentale e viene svolta attraverso una vibrazione per eliminare le bolle daria
incorporate.
9.5.1 LAVORABILIT DEL CLS
Per determinare la consistenza e lavorabilit del calcestruzzo fresco in cantiere, il metodo pi diffuso lo
slump test o prova di abbassamento del cono di Abrams, uno stampo a forma di troco di cono in lamiera di
acciaio zincato o inossidabile. Si valuta la deformazione che un impasto subisce per effetto del proprio peso
quando viene tolto il cono. Il recipiente viene riempito con tre strati successivi costipando ogni strato con un
pestello (30 colpi), poi si livella la superficie e si estrae il cono.
Si
deve
inoltre
verificare
che
cls
come
rilasci
dacqua, collasso per taglio, parti che si staccano (indice che la presa gi iniziata). Se le verifiche non
fossero soddisfatte il cls non risponde alle caratteristiche dichiarate dal produttore, non deve essere utilizzato.
In base al risultato dello slump test la norma UNI 9858 riporta le seguenti classi di resistenza:
3. Additivi
riduttori
dacqua e superfluidificanti
a. aumentare la lavorabilit
b. diminuire a/c
c. ridurre il cemento a pari a/c
4. Tempo dal momento dellimpasto (slump loss)
9.5.2 VIBRAZIONE
La vibrazione del calcestruzzo deve essere effettuata in modo accuratissimo in modo da ottenere:
1. La massima compattezza, maggiore omogeneit
2. Leliminazione delle bolle daria e lo scolamento dellacqua superflua
3. La migliore aderenza del calcestruzzo allarmatura metallica
La vibrazione eseguita in modo corretto determina una maggiore durata del calcestruzzo e un aumento della
resistenza.
Il vibratore per immersione deve essere usato sempre in modo perfettamente verticale
intervallando tra una immersione e laltra di circa 10 cm, fino ad arrivare a circa 2 cm dal bordo della
cassaforma.
Bisogna anche considerare come avviene la rottura indice di resistenza del provino: se il cubetto si rompe
determinando una serie di piramidi pi o meno regolari, con le facce che formano un angolo di circa 45 con
la base, allora il calcestruzzo ha raggiunto senzaltro una elevata resistenza a compressione. La formazione
delle piramidi di rottura, con le facce a 45, conseguenza degli sforzi tangenziali, che hanno origine dalla
compressione. Tali sforzi raggiungono il massimo del valore in corrispondenza dei piani inclinati a 45 , ed
a causa di tali sforzi di scorrimento che si verifica la rottura del cubetto. I calcestruzzi scadenti tendono
invece a sbriciolarsi, senza precisi piani di rottura.
e Rck in N/mm2.
Per controllare il livello di resistenza del calcestruzzo
omogeneo, si devono prelevar dei campioni dallo stesso
da sottoporre a prova. Tanto pi il numero dei provini sar
elevato e tanto pi il risultato della prova sar indicativo
della effettiva qualit del materiale. Sperimentalmente si
riporta in un grafico i valori della resistenza sullasse delle
ascisse e le frequenze dei risultati sullasse delle ordinate
ottenendo cos una distribuzione dei valori e la tipica
curva di Gauss. Tale curva deve essere il pi alto possibile perch significa che minore la dispersione dei
risultati e quindi pi alto Rck.
Per il calcestruzzo non ci interessa tanto la resistenza media, ma la resistenza minima intesa non come valore
minimo dei risultati della prova, ma come minimo statistico, ovvero quel valore che ha un elevata probabilit
(95%) di essere superato dallintera popolazione dei risultati.
Detto in maniera pi semplice come Rck sintende quel valore che solo nel 5% dei casi pu essere ottenuto,
quindi nel 95% dei casi i valori di resistenza del cls risulteranno maggiori.
Rck si determina nel seguente modo:
dove:
-
Le norme di regolamento impongono inoltre di effettuare un prelievo di due provini per ogni giorno di getto,
quando, nella costruzione sono impiegati pi di 100 m 3 di getto. La media delle resistenze a compressione
dei due provini rappresenta la la resistenza di prelievo che costituisce il valore mediante il quale vengono
eseguiti i controlli sul calcestruzzo
I grafici seguenti mostrano la motivazione viene scelto R ck anzich Rcm