Sei sulla pagina 1di 4

Post-Modernismo

L'architettura postmoderna deriva dalla corrente di pensiero del postmodernismo di Charles Jencks.
In generale, per postmodernismo si intende la tendenza e la consapevolezza della societ contemporanea che
considera superato lo status quo del progresso continuo ed ascendente proprio della modernit. Le certezze di
un futuro sempre migliore ed in perenne ascesa vengono ad affievolirsi, fino a negarne la validit. Occorre
invece ripensare la storia e recuperare la memoria del passato.
Il movimento nacque soprattutto nei paesi anglosassoni ed in speciale modo nell'America Settentrionale.
I post-moderni si schierarono contro la rigidit degli assiomi del Movimento Moderno, cercando un
superamento di quell'ordine architettonico internazionale visto da taluni come disumano.
L'architetto post-moderno progetta una nuova architettura, che esprime una libert stilistica sgombra dai
vincoli modernisti, che attinge dalla storia del passato frammenti di diverse culture, elaborando non una
falsificazione storica, come l'eclettismo ottocentesco, ma una nuova composizione post-moderna.
I post-modernisti utilizzavano riferimenti culturali estremamente semplificati in una sorta di banalizzazione
popolare di elementi di architettura storica, infatti utilizzano elementi gi pre-formati, piccole colonne, con
capitelli stilizzati, archi che richiamano in maniera stilizzata alcuni elementi dell'antichit classica ecc.
Tra le caratteristiche principali del pensiero postmodernista, fu infatti quello di considerare un'autonomia
della forma rispetto alla funzione, e anche la tipologia non pi determinante nei confronti della forma; il
Movimento Moderno nutriva una tale fiducia nel progresso tecnologico, che si era giunti a considerare la
decorazione come un superfluo.
Tra gli architetti che in genere sono considerati appartenenti al postmoderno (anche se con qualche
distinguo) possono annoverarsi: Charles Jencks, Robert Venturi, Charles Willard Moore, Michael
Graves, a cui vanno aggiunti Ricardo Bofill e Paolo Portoghesi. Discorso diverso va fatto per Philip
Johnson e John Burgee, che lavorano in collaborazione e che divengono Post-moderni negli ultimi lavori.
Vale la pena ricordare che Philip Johnson, fu colui che negli anni trenta organizz la mostra a New York che
consacr a livello internazionale l'International Style. Lo stesso dicasi per James Stirling, che prima
attraversa in pieno l'espressione Brutalista. Aldo Rossi considerato anche architetto postmodernista, ma pi
precisamente appartiene alla corrente del Neorazionalismo o Neomodernismo. Peter Eisenman e Frank
Gehry infine, seppur ritenuti da alcuni legati al post-modern, sembrano andare oltre il movimento con la loro
architettura decostruttivista.

Public Service Building


Un opera importante del movimento Post il Portland Public Service Building di Michael Graves a
Portland (1982), dove per le citazioni ed i riferimenti del passato sono stilizzati e setacciati, riletti in chiave
moderna, con riagganci al classicismo nel collocato alla base ed una rielaborazione del grattacielo in chiave
postmoderna. V' in questo edificio la critica pi chiara al tipico grattacielo del Movimento Moderno, tutto
acciaio e vetro con condizioni invivibili all'interno. Graves propone il ritorno alla costruzione dell'edificio in
cemento, frammista ad elementi storici e classici, che esprimano quel bisogno di continuit storica che per
lui insito nell'architettura.

Robert Venturi
Robert Venturi (Philadelphia 1925). Allievo di Louis Kahn (entrambi fanno parte della corrente neostoricista), ha assunto gli insegnamenti del maestro in maniera originale. Secondo Venturi lelemento
principale al quale fare riferimento in fase di progetto la storia e contesta fortemente gli ideali del
movimento moderno. Il suo rapporto con la storia, o per meglio dire con la tradizione, appare essere un
genere spontaneo e non accademico: inventer criteri di valutazione estetica nuovi, il pi significativo
sicuramente il criterio dellironia. La Brant House rappresenta uno dei lavori pi originali del movimento
post modern. Si pu ricordare, anzi, che tale tendenza ebbe in Italia una sorta di consacrazione inoccasione
della Biennale di Venezia del 1980.

Aldo Rossi
Milano (1932-1997). Rossi considera larte come una descrizione delle cose e di noi stessi.
Rossi probabilmente ama i frammenti: solo le distruzioni esprimono completamente un fatto. Egli pensa ad
ununit, o un sistema, fatto solo di frammenti ricomposti. E convinto per che il progetto complessivo sia
certamente pi importante e in ultima analisi pi bello. Ha sempre amato e ripreso la tipologia del corral : la
corte era una forma di vita nelle case della vecchia Milano e rappresenta la forma delle cascine in campagna.
Nelle case di Milano la corte, insieme al ballatoio, era vista dallautore come una forma di vita fatta di
intimit sofferte, di legami. Il progetto di architettura si identifica per Rossi con ballatoi sovrapposti, ponti
aerei, scale, chiasso e silenzio, che ripete in ogni suo disegno. Egli ama particolarmente i teatri vuoti.
Emblematico il rapporto con il tempo. Nella sua formazione architettonica Rossi sempre stato affascinato
anche dai musei. Truffe perch troppe volte tentano di distrarre il visitatore, rendendo linsieme grazioso. Il
rapporto con larchitettura moderna ambiguo. Fin dallinizio dei suoi studi, Rossi ha avuto chiara la sua
ammirazione per larchitettura sovietica; amava e si considera tuttora allievo di pochi architetti moderni,
principalmente Adolf Loos e Mies van der Rohe.. Daltra parte Mies van der Rohe lunico che abbia saputo
fare delle architetture indipendenti dal tempo. Il lavoro di Aldo Rossi rappresenta un superamento delle
metodologie del Movimento Moderno, appartenendo inizialmente alla corrente architettonica del Neoliberty,
prima reazione al razionalismo con richiami pi o meno espliciti all'Art Nouveau. Successivamente
approdato, al Post-Modern nel variato panorama Italiano di questo movimento, che in lui ha assunto una
rigorosit

esemplare,

che

taluni

hanno

definito

Neo-Novecento.

Rossi fu uno dei pi grande rinnovatori ideologici e plastici dell'architettura contemporanea, con la sua
poesia metafisica ed il culto che profess nella stessa misura verso la geometria e la memoria. Aldo Rossi ha
sviluppato una concezione della citt totalmente nuova rispetto all'idea di Le Corbusier, idea che aveva
dominato tutto il primo '900: Rossi la vedeva come la somma di tutte le epoche, di tutti gli stili architettonici
fino ad allora presenti. Non potendo "rompere" totalmente con il passato come facevano gli architetti
dell'international style, egli pertanto si trovava a dover rendere la sua costruzione "organica" all'interno della
citt. La sua soluzione stato l'utilizzo degli Archetipi. Questi sono delle forme ricorrenti nella storia
dell'architettura, forme che vanno a costituire un vero e proprio richiamo alla cittadina esistente, rendendo il
proprio risultato nello stesso tempo innovativo e tradizionale. Molti sono stati gli archetipi utilizzati da Rossi
nel corso della sua carriera, e la loro bellezza sta nella facile riconoscibilit da parte di tutti, sia dall'esperto
che dal ragazzino. Casa dello studente per la citt di Chieti,Cimitero di Modena. Rappresentante del
neo-razionalismo monumentale.

Il progetto per il Teatro del Mondo si caratterizza dallavere uno spazio usabile preciso anche se non
precisato, il collocarsi come volume secondo la forma dei movimenti Veneziani, ed essere sullacqua.
Appare evidente come essere sullacqua sia la sua caratteristica principale, una zattera, una barca: il limite o
confine della costruzione di Venezia.

Potrebbero piacerti anche