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Storia dell’arte - 14 settembre 2020

Esame:

12 lezioni tematiche

Esame si basa solo sulle immagini mostrate a lezione e i contenuti sono quelli che dicono (NO LIBRI!)

Manuale: Rinascimento e manierismo

Lezione 1 - Prospettiva e Proporzione


Giorgio Vasari, uno dei primi storici dell’arte, egli parla di RINASCITA. Un altro grande artista Durer parla di
rinascita in tedesco. Si tratta di un’idea che trova il suo concetto nello stesso periodo in cui avviene.
Si da il nome da solo, non è un’etichetta postuma (come medioevo), viene elaborato nell’ambito delle arti e
della trattatistica nello stesso periodo in cui si svolge. C’è una CONSAPEVOLEZZA da parte delle persone.
Il prefisso “RI”, si riprende, innovazione rispetto a un periodo precedente ma con radici più antiche quelle
dell’antichità classica. Dalla fine dell’impero romano per mille anni si susseguono una serie di eventi non
visto in senso PROSPETTIVO per il futuro.

Soltanto alla fine di questo ultimo periodo di gestazione della civiltà europea a Firenze all’inizio del 1400 si
rendono conto che possono rifarsi al mondo classico e ripartire, far ripartire quel mondo. La rinascita è a
Firenze una città molto fervida e ricca. Il rinascimento dal punto di vista storico e sociale è frammentario
dal punto di vista culturale è più unitario.

Rinascimento: fenomeno essenzialmente culturale. Si recuperano i testi classici, si torna a leggere e


tradurre il greco e si recupera il latino. Si rinnovano le arti.I testi si erano conservati, dell’arte era rimasto
ben poco, i templi erano stati distrutti, le collezioni disperse e affreschi non ancora scoperti.

Rimaneva qualche statua rotta ancora non scavata fuori dalla terra. Non c’era ancora alcun modello se non
quelli negli scritti. L’arte rinascimentale si slega dal simbolismo medievale religioso e ricomincia ad andare
verso la natura, l’imitazione naturale. Imitare la natura = ritrovare l’armonia che regna tra le creazioni della
natura

Lo sguardo degli artisti rinascimentali è sul corpo dell’uomo, sulla possibilità di movimento, sulla
distribuzione delle forze, delle linee del corpo. Vitruvio parlava di come gli stessi palazzi dovevano
conformarsi alla proporzione umana. L’uomo diventa misura di tutte le cose, è il MODELLO per la
progettazione artistica. Questi artisti e letterati vengono chiamati UMANISTI.

Viene inventato uno spazio in cui il corpo può muoversi e si può scalare in modo credibile. Viene creato
sulla superficie piana un trucco per realizzare le tre dimensioni: la PROSPETTIVA. Prendere i mosaici fatti da
figure tutte identiche e approfondiscono il campo, danno vita, credibilità, un aspetto realistico.

SLIDE – Perugino, La Consegna delle chiavi. Affresco di un pittore umbro, anni 80 del 400. La struttura è
molto tradizionale in senso rinascimentale. Buon esempio di prospettiva quattrocentesca anche se è sul
finire del secolo. La scacchiera, lo sprofondante reticolo, ci dà la scalatura proporzionale con un primo
piano ad altezza naturale e successivamente un graduale rimpicciolimento. La rappresentazione è chiusa da
3 potenti edifici 2 archi romani e una rievocazione del tempio di salomone (base ottagonale, pianta
centrale) Questi edifici: meticciato culturale, la cultura latina e quella ebraica. Pietro inginocchiato riceve le
chiavi. Lo svolgimento non è percepito per simboli ma c’è una narrazione nello spazio. E’ un trucco:
un’astrazione geometrica, il mondo percepibile viene ridotto in una forma misurabile. Si esce dal mondo dei
simboli e dalla bidimensionalità del medioevo.
Scopo della prospettiva: poter narrare una storia, disporre l’azione umana. La storia più importante è quella
della rivelazione divina, cristo che si fa a misura d’uomo. La prospettiva in questo caso non è solo un trucco
ma la visualizzazione di un concetto – raccontare in maniera efficace.

SLIDE – Andrea Mantegna, Camera degli sposi, 1465-74. Ha un concetto rigorosissimo del recupero
dell’antichità. Rilevante diviene la costruzione prospettica. Non si hanno determinazioni spaziali. Ci sono 4
fasce di aneli sovrapposte. Il vaso in bilico è uno stratagemma come i putti che sono in bilico o si affacciano.
Il bianco e nero disegna luce e ombra, la prospettiva è un fatto GRAFICO, non pittorico. Si fa con chiaro e
scuro, ombra e luce (colore serve ad altro).

SLIDE - Leonardo da Vinci, L’uomo Vitruviano. Quest’opera si rifà a un principio di Vitruvio, un corpo
umano iscritto nel cerchio e nel quadrato. E’ uno studio proporzionale. L’idea della scansione del corpo in
termini geometrici, si avvicina alle forme geometriche pure.

SLIDE – Durer, indaga con molta intensità, prende 200 esseri umani diversi e studia le relazioni. 7 figure
archetipali e vede l’imperfezione costante. Calibra le proporzioni, le figure sembrano dei manichini di
studio che perdono l’aura solennemente aperta e serafica di Da Vinci

SLIDE – Piero della Francesca. In questo foglio di studi si può vedere la testa d’uomo calvo che ha una
solennità che induce quasi in soggezione. I punti sono come quelli per i modelli in gesso, fa la stessa cosa e
riporta i calcoli tra le varie parti tutto ciò per realizzare un capitello che ha lo stesso equilibrio
proporzionale della testa umana: studiare l’uomo per ricreare un mondo nuovo. Altro studio la testa deve
trasformarsi in una volta – ha la misura umana.

SLIDE Piero della Francesca, Sacra Conversazione. In questo assoluto prospettico nessuno si muove. Questo
emiciclo di persone si trova sotto a una volta cassettata da cui pende un uovo. Non solo le persone fisiche
sono studiate e collocate ma l’architettura stessa viene studiata in base al corpo umano.

SLIDE – Piero della Francesca, Polittico della misericordia. La madonna si trasforma lei stessa in un
monumento architettonico che garantisce protezione.

SLIDE - Madonna del parto, Piero della Francesca, la tenda si configura come una cupola, il vestito è
leggermente schiuso e la madonna sta per dare alla luce Gesù.

SLIDE – Piero della Francesca, il sogno di Costantino. “In hoc signo vinces” anche in questo caso la tenda si
apre per lasciare entrare la luce della rivelazione, una luce artificiale che ha dei riflessi naturalistici sulla
tenda, sugli elmi e sull’attendente. Nel cielo brillano delle costellazioni (prima volta nella pittura). E’ un celo
naturalisticamente riprodotto.

SLIDE – Piero della Francesca, Maddalena. Regge in mano gli unguenti. Cono e cilindro (come in Costantino)
La tenda costruita come un edificio per la rivelazione diventa un oggetto di cristallo per tenere gli oli.
Ridurre la varietà del visibile tramite solidi geometrici puri (cilindro, cono, sfera) Forme tradotte in solidi
geometrici puri: Piero è un antesignano.

SLIDE – Artista fiorentino, Ritratto D’uomo. Mazzocchio è la struttura tubulare di legno che serviva per
costruire questi cappelli rinascimentali.

SLIDE – Paolo Uccello, Mazzocchio. Studio prospettico a matita e penna.

SLIDE – Leonardo da Vinci, Mazzocchio, Riproduzione prospettica. Lo studio di questi solidi geometrici
regolari con molte facce rappresentava una sfida – ipergeometrtizzazione della realtà. È una costruzione
geometrica artigiana che è lontana dalla realtà. In un foglio del Codice Atlantico Leonardo fa uno schizzo di
un mazzocchio che si snoda, diventa un serpente che scivola via. “Corpo nato dalla prospettiva” Leonardo
pensa alla strada opposta. Partire dalla realtà per chiuderla, rappresentarla illusionisticamente MENTRE
LEONARDO parte dall’elemento geometrico del mazzocchio e lo scioglie lo fa diventare VIVO.

PAOLO UCCELLO.
Vasari: storia dell’arte non esisteva, la storia dell’arte è moderna. Ha scritto della vita di numerosi artisti.
Vasari comunica in elenco tutte le opere fatte da Paolo e poi comincia a raccontarlo come persona.

Ci racconta che era povero economicamente, nell’ultima parte della sua vita ridusse a starsi solo, in casa
senza farsi vedere. Vasari lo chiama Paolo “Uccello” perché in casa da solo rappresentava animali (non
poteva permetterseli). Tra tutte le forme espressive Vasari si impuntò su delle rappresentazioni ardite della
prospettiva. Figura indispensabile, importantissimo fino ad oggi. Uomo morto nella sua ricerca inesausta
della prospettiva. Figura romantica ante litteram quella di Paolo.

Paolo Uccello era figlio di una nobildonna, la madre nobile e il padre se non ugualmente nobile non poteva
comunque essere un contadino (rimaneva nell’abito di una classe sociale elevata). Il padre era barbiere e
chirurgo. Barbiere e chirurgo perché aveva gli strumenti del mestieri, il padre faceva parte della
corporazione dei medici. Paolo già più anziano si firma con Paolo di Doni, cercava di fare una scalata
sociale. Questa scalata sociale non riesce Vasari sa che i suoi figli non si chiamano Doni (non hanno
ereditato una posizione sociale elevata). Non era un completo disgraziato, faceva un mestiere complicato.

SLIDE UNO – Pala del Corpus Domini -lavoro viene pagato poco. Una scatola con un punto di fuga centrale.
Banco dei pegni di un usuraio (probabilmente Paolo ci era andato, qualche soldo lo avrà ricevuto andando
ai banchi dei pegni).

In gioventù aveva sicuramente goduto di qualche privilegio (madre Guelfa), gli garantì alcune committenze.
Chi voleva diventare pittore doveva entrare in una bottega di un pittore famoso. Entrò nella bottega di
Lorenzo Ghiberti grazie alla sua famiglia nel 1412 fino al 1415. Faceva il garzone e l’artista doveva pagarti
vitto e alloggio con un finanziamento della tua famiglia. I suoi stipendi all’interno della bottega erano
cresciuti in maniera costante (aiutava il maestro e i suoi lavori venivano apprezzati, alcuni artisti magari
mescolavano solo i colori per il maestro)

SLIDE DUE –Madonna del Beccuto Affresco di Madonna con Bambino, committenti la famiglia dei Beccuti
(la madre). I primi lavori se li procura così, stava dentro la casa dei beccuti.

SLIDE TRE – Nel 1425 decide di fare testamento (peste), lo fece prima di un lungo viaggio, partì per Venezia.
Venezia aveva dei legami politi con Firenze. Lega anti visconti nella guerra Lombarda. Per non morire di
peste parte per una città che non conosce. Passa per Imoli e Forlì. Creò un mosaico nella basilica di San
Marco e sul pavimento della basilica crea delle formelle. (Dodecaedro) Studi geometrici di ricerca di
virtuosismo.

SLIDE QUATTRO – Creazione degli animali - Lavora a Santa Maria del Fiore e Santa Maria Novella. Opere
più complesse. Nel chiostro verde di Santa Maria novella. Veniamo attirati, paolo si dimostra in bilico tra
rinascimento e tardo gotico (periodo precedente) le rocce rappresentate non sono realistiche ad esempio,
alcune scelte della composizione non sono puramente rinascimentali (es animali).

SLIDE CINQUE – Nascita della Vergine 1435 - 1436 Cappella Del Duomo di Prato. Figure molto alte poco
rinascimentali. C’è un interesse per elementi di vita quotidiana. Sant’Anna sta in una scatola, la prospettiva
c’è.

SLIDE SEI – Monumento a Giovanni Acuto - Paolo ha grandi potenzialità. Interpreta a modo suo la
prospettiva. Paolo comincia a lavorare per Santa Maria del fiore – crea delle vetrate. Sempre per il Duomo
celeberrimo monumento al condottiero inglese. Aveva comandato truppe per la repubblica fiorentina
(Giovanni Acuto). Una chiesa che era un luogo di ritrovo, aveva una grande importanza CIVILE. Non può
essere un pittore a caso a realizzare un opera simile, era inserito nel mercato. Le prospettive vengono
modificate, c’è una DOPPIA PROSPETTIVA. In alto è come se fosse visto di fronte mentre al di sotto è visto
dal basso all’alto. Diventa enigmatica. La committenza era di altissima importanza: Paolo non era un
disgraziato e non stava tirando la cinghia siamo nel 1436 per l’opera.

SLIDE SETTE – Battaglia di San Romano - committenze private per la famiglia Salimbeni. Eventi della
battaglia di San Romano, battaglia importante per i fiorentini, il committente aveva combattuto e vinto
(Firenze contro Siena). Qui uno dei tre episodi il condottiero sulla sinistra (picca nera) va a disarcionare il
capo dei Senesi. Interesse per la prospettiva si vede dalle lance che cadono creando un reticolato.
Prospettiva è presente in modo strano sullo sfondo non c’è i campi sono quasi trecenteschi sembrano vicini
al contempo lontani e le figure che ci camminano sopra sono ENORMI. I copricapi sono i mazzocchi.
Sperimenta la prospettiva. Siamo nel 1438.

Storie in legname sempre per la stessa famiglia

SLIDE OTTO – Orologio di Santa Maria del Fiore - 4 apostoli. Un orologio che sta all’interno del Duomo,
Santa Maria del Fiore. Certifica il valore civile, cittadino che aveva un luogo religioso come il Duomo. Paolo
esce nuovamente da Firenze per cercare lavoro chi lo ha consigliato di venire a Padova è il suo amico
Donatello (allievo di ghiberti) nel 1445 Paolo va a Padova e affresca un cortile.

A quel tempo un ragazzino di 14 anni che si stava formando rimase colpito, Mantegna.

SLIDE NOVE – Storia di Noé, Santa Maria Novella - Capolavoro della pittura fiorentina. Storie del diluvio
universale. Siamo tornati al chiostro verde di santa Maria novella (Dio con animali) Paolo ci torna tra il 47 e
48. Da una parte coloro che cercano di saltare sulla barca e dall’altra chi è sulla barca. Prospettiva
estremamente complessa, profonda. Personaggio con una clava ha un mazzocchio. Punto di fuga infinito
che va a finire in una tempesta in lontananza.

SLIDE DIECI – Caccia Notturna - anni 50 lavora Firenze, diventa capitano dell’accademia di San Luca. I
documenti iniziano a farsi rari e meno le opere che possiamo ascrivere al pittore (ha oltre 50 anni in questo
periodo) Collabora con artisti sconosciuti. San giorgio e il drago abbiamo diverse versioni non sappiamo
cronologicamente come sono posizionate. Caccia Notturna, opera importante che non ha una datazione
precisa (65 – 70) altri studiosi la collocano anche negli ultimi anni di vita di paolo che muore nel 75. Hobby
non per contadini. Prospettiva molto articolata. La linea azzurra è un fiume. Catturato dal punto di fuga.
Colori sono brillanti le figure sono bloccate (cavallo frena in quella maniera ma non è verosimile).

Attraverso documenti si scopre che ha una bottega in centro, ha un figlio e una figlia.

SLIDE UNDICI – Storie dei santi eremiti– 1461 circa Basilica poco fuori Firenze, lavori molto rovinati. Ultima
testimonianza forte di un artista particolare, fuori dal suo tempo. Forma della casetta quasi metafisica.

Nel 1469 in una dichiarazione dei redditi Paolo si dice vecchio e incapace di lavorare. Paolo non era il solo
molti dicevano di esserlo per pagare meno tasse (sembra tutto tranne che un vecchio destinato a morire)
Nel 1475 anno della morte fa causa – quindi dipinge ancora.

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