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ARTE DEL COSTRUIRE

Stephen Tobriner
La casa baraccata: un sistema
antisismico nella Calabria del
1. Veduta della città di Mileto, alla fine del 1783. In
secondo piano la vecchia città danneggiata dal
terremoto; in primo piano l’insediamento di
baracche provvisorie (Principe, Città nuove in
Calabria).

XVIII secolo
Genesi ed evoluzione di un Dopo una serie di devastanti terremoti che si costruisce sottovalutando i rischi di un Prima di discuterlo, tuttavia, è importante tetto pesante, concentrando masse inerti molto più completo rispetto ai tentativi di
progetto antisismico rasero al suolo molte città calabresi , nel possibile terremoto, o dimenticandosene soffermarsi sui problemi costruttivi che nella parte alta della costruzione, risulta epoche precedenti. (8) Comunque, dal
1783, il governo borbonico intraprese un troppo presto. Le vicende della ricostruzio- affrontano gli architetti rispetto ai fenomeni molto pericoloso, perché può provocare la momento che questo sistema non era stato
settecentesco, archetipo della vasto programma di ricostruzione che com- ne dopo il terremoto del 1783 mostrano sismici.(5) caduta delle tegole sia all’interno, sugli pubblicato, e i ricercatori che operarono
muratura armata prendeva un sistema costruttivo per nuovi come si possa ideare e realizzare un effica- Gli edifici sono progettati per essere sta- occupanti, sia all’esterno, su quanti si tro- nel 1783 non ne fanno mai cenno, è da
contemporanea edifici così efficace e innovativo da poter ce sistema costruttivo antisismico partendo bili, eppure i terremoti li spostano. Salvo vano nei pressi dell’edificio. supporre che la soluzione adottata in Cala-
essere apprezzato tuttora dagli strutturisti da una stretta collaborazione fra progettisti l’infelice caso in cui l’edificio sia costruito Il sistema della casa baraccata fu studia- bria fu elaborata indipendentemente.
contemporanei. Eppure questo sistema è e amministratori. proprio su una faglia, l’azione sismica arri- to proprio per superare questi limiti degli I principi appresi sulle costruzioni in
stato poco analizzato ed è ancora poco Duecento anni fa, la complessità dei va in forma di onde d’urto che producono edifici tradizionali in pietra calabresi. legno sono ben illustrati da Gianbattista
conosciuto al di fuori della cerchia degli movimenti tellurici e l’origine dei terremoti movimenti orizzontali e verticali, o vibra- Osservando le rovine delle costruzioni Mori, che riporta come le osservazioni in
specialisti.(1) erano studiati intensamente dagli scienziati zioni. In sintesi, questi movimenti sono tra- sparse in tutti i centri, grandi e piccoli, della situ evidenziassero che gli edifici scampati
Questo articolo descrive la nascita e l’effi- di tutta Europa, e il sistema della casa smessi dalle fondazioni alle strutture di ele- Calabria furono evidenti le ragioni di tanti al terremoto erano quelli che avevano
cacia di questo sistema costruttivo, noto baraccata è una dimostrazione dell’assimi- vazione dell’edificio causando, mentre l’e- crolli, e in molti casi si trovò la chiave per avuto un comportamento unitario e che
come ‘casa baraccata’. lazione di questi studi. Poiché all’epoca le dificio ‘sobbalza’ dall’alto in basso, effetti di risolvere il problema. questa unità era data dal fatto che ogni
Gli architetti e gli ingegneri che costrui- scosse di assestamento durarono per mesi, compressione e taglio sui muri nel proprio Singoli rapporti di varie fonti avevano parte della struttura era ben collegata alle
scono oggi in zone sismiche devono gli studiosi accorsero in massa nelle provin- piano e di flessione e spinte laterali in dire- registrato la risposta soddisfacente alle altre.(9) Una delle soluzioni al problema di
affrontare lo stesso problema che dovettero ce terremotate per osservarne meglio gli zione ad essi trasversale. La massa dell’edi- scosse sismiche di edifici con strutture in unificare la struttura è proprio quella
risolvere le autorità borboniche nel 1783: effetti. (2) Per la prima volta nella storia ficio, impedendo il movimento, produce legno o in muratura con strutture lignee discussa e illustrata da Vivenzio nella sua
come si possono progettare e costruire edi- moderna le osservazioni di molti specialisti azioni di natura inerziale. L’accelerazione all’interno.(6) Il legno, data la sua elasticità, Istoria de’ Tremuoti (figg. 2÷4).(10) L’intero
fici che rispondano alle esigenze di una in fenomeni geologici furono integrate, del terreno può far sì che tutti i piani dell’e- poteva piegarsi senza virtualmente spez- edificio, dal tetto alle fondazioni, appare
data cultura architettonica e, oltre a soddi- così da avere un preciso quadro dei dificio si muovano unitariamente, ovvero zarsi; come materiale da costruzione, era tenuto insieme da una robusta intelaiatura
sfare questi requisiti, siano anche sicuri in danni. (3) Inoltre, e sempre per la prima produrre, soprattutto negli edifici più alti, quindi ideale a essere adattato per resistere lignea. I telai sono doppi, collegati da
caso di terremoto? Un edificio può facil- volta, il governo insediò una speciale com- una deformazione ad andamento sinusoi- ai terremoti. L’impiego del legno fu così rinforzi trasversali, e prevedono elementi
mente rispondere alle richieste di un com- missione per lo studio dei terremoti e la dale. In questo secondo caso, a causa del- alla base del sistema della casa baraccata. diagonali a croce che legano insieme i
mittente di assicurare ambienti comodi e definizione di una strategia per la ricostru- l’inerzia, le masse più alte dell’edificio pos- Il termine richiama quello di baracca: abita- montanti ai bordi delle finestre con l’ossa-
sani, di apparire come una manifestazione zione. Gli studi furono avviati dalla Reale sono anche spostarsi al di fuori della sua zioni di emergenza di questo genere, come tura principale dell’edificio.
del suo ruolo sociale; eppure, quando arri- Accademia delle Scienze e delle Belle Let- base, da un parte e dall’altra, per effetto di è illustrato nel rapporto sulla ricostruzione, L’obiettivo dichiarato di Vivenzio era di
verà il funesto tremore della terra, esso tere di Napoli sotto l’egida dei Borboni, che un movimento di tipo oscillatorio. Nel frat- erano spesso realizzate in legno (fig. 1). proporre che tali strutture fossero tutte in
potrà cadere miseramente sulla testa dei nella seconda metà del diciottesimo secolo tempo i movimenti del terreno possono Benché prive di elementi diagonali idonei a legno, con tetti leggeri in assiti di legno (in
suoi occupanti e sulle aspettative di chi lo governavano l’Italia meridionale e la Sicilia. essere cambiati, sollecitando la struttura svolgere una funzione di controventatura, sostituzione delle pesanti coperture tradi-
ha costruito e collaudato. Per la maggior Fu il fisico di corte Giovanni Vivenzio a rac- dell’edificio con modalità non previste, fino efficace per resistere ad azioni orizzontali, zionalmente usate nell’Italia meridionale),
parte della sua esistenza un edificio può cogliere la maggior parte dei dati disponi- a ridurlo in pezzi. Le azioni più pericolose questi edifici rappresentavano un evidente elementi di tamponamento e dettagli
funzionare al meglio, mantenendosi inte- bili e a pubblicare un’analisi molto esau- che sollecitano l’edificio sono quelle oriz- miglioramento rispetto alle costruzioni in costruttivi in legno. Ma prevede anche che
gro anche per un secolo, ma il suo crollo riente sul terremoto, che comprendeva zontali, se l’edificio è stato costruito per pietra, essendo facili da costruire, molto le cavità dei muri fossero riempite in pietra
può essere totale nella frazione di un minu- anche piani per la ricostruzione di case e resistere solo a carichi verticali. più leggere e quindi anche meno pericolo- o conglomerato. Il tipo di edificio che egli
to. Forse è proprio perché si pone un’atten- città.(4) È in questa opera che si possono Le azioni orizzontali risultarono partico- se in caso di crollo. Le strutture lignee ave- illustra, perciò, si presenta non tanto come
zione maggiore a fattori economici e a pro- trovare i disegni del sistema della casa larmente letali per gli edifici in pietrame vano anche un altro vantaggio rispetto alla una costruzione lignea, ma come soluzione
blemi materiali contingenti, se in molti casi baraccata originario. costruiti nel diciottesimo secolo in Calabria. muratura in pietrame sciolto: avendo mem- costruttiva mista.
Questi edifici avevano strutture con tipolo- brature collegate le une alle altre venivano Le descrizioni di questa casa antisismica
Stephen Tobriner, conosciuto in Italia quale autore 1 gia rettangolare di due o tre piani e con a creare un sistema strutturale più omoge- fornite da Vivenzio - che, fra l’altro, secon-
de La Genesi di Noto (Dedalo, 1989) e apprezzato muri costruiti in pietrame sbozzato o bloc- neo e continuo. Pertanto, almeno dal punto do lui, avrebbe dotato l’area di edifici
studioso della cultura architettonica del Settecento,
insegna al dipartimento di architettura dell’Univer-
chi di conglomerato povero, simili all’ado- di vista della sicurezza, il legno rappresen- comodi e sani - sono tecnologicamente
sità della California. Su Costruire in Laterizio ha già be, chiamati Brest. Elementi murari in pie- tava una soluzione valida, anche se era precoci da diversi punti di vista. In primo
pubblicato il saggio “Costruzioni antisismiche in tra squadrata potevano essere inseriti nei poco disponibile, costoso, ed evidente- luogo, il principio di legare insieme come
muratura nella storia di San Francisco” (n. 15, 1990, vani di porte e finestre. Ammorsamenti mente meno attraente, come unico mate- in un’unica unità strutturale l’intera costru-
pp.191÷196). L’articolo che viene proposto in queste interni ai muri portanti perimetrali poteva- riale da costruzione, della muratura, che zione rappresenta un’acuta comprensione
pagine, aggiornato per l’occasione dall’autore, è stato no reggere le travature dei solai e delle assicurava invece migliori prestazioni di del modo in cui gli edifici reagiscono ai ter-
pubblicato per la prima volta su Journal of the Society
of Architectural Historians, vol. XLII, n. 2, maggio
coperture. Le fondazioni erano in pietra e i isolamento e tenuta all’acqua.(7) remoti. In secondo luogo, l’adozione di
1983, pp.131-138. La traduzione è di Corrado Lati- tetti coperti da pesanti tegole. La risposta al problema della scarsità e diagonali di controventatura che si svilup-
na. I problemi che questo tipo di edifici può degli altri inconvenienti di questo materiale pano per l’intera costruzione per fornire
Oltre a quelli citati in nota da Tobriner, negli ultimi avere in caso di terremoto sono innumere- fu trovata nel combinare il legno con la resistenza alle azioni laterali è una soluzio-
anni sullo stesso argomento sono stati pubblicati voli. Le azioni orizzontali possono lesiona- muratura, in modo da realizzare edifici più ne estremamente efficace. Terzo, la forma
nuovi studi, anche se il suo contributo rimane unico re o portare a rottura le strutture murarie sicuri. L’idea non era completamente dell’edificio è simmetrica, e ciascuna delle
per completezza e approfondimento. Per un aggior-
namento, il tema della casa baraccata è trattato per la loro limitata plasticità o per scarsa nuova: dagli antichi Cretesi ai Romani, sino parti di cui si compone, con quella centrale
anche in: Franco Laner e Umberto Barbisan, I secoli resilienza. I muri portanti possono sgreto- ai trattatisti del Settecento, il ruolo e l’im- di dimensioni maggiori, è basata su un qua-
bui del terremoto, Milano, Angeli, 1986, pp.54-55; larsi, perdendo parte dei materiali costituti- portanza dei rinforzi in legno per migliora- drato perfetto. Le unità laterali, scrive
Salvatore Di Pasquale, “Introduzione”, Architettura e vi, ma, anche quando si mantengono inte- re la resistenza di un edificio in muratura Vivenzio, contraffortano quella centrale, e
terremoti. Il caso di Parma 9 novembre 1983, Parma, gri, i loro spostamenti possono produrre lo erano ben conosciuti. Una intelaiatura se quest’ultima dovesse crollare, non si
1986, pp.20-25; Clementina Barucci, La casa antisi-
smica. Prototipi e brevetti, Roma, Gangemi, 1990.
scostamento o lo sfilamento delle travature lignea con specifici caratteri antisismici era ribalterebbe sulla strada.
orizzontali e quindi il crollo dei solai. La stata già utilizzata per rinforzare gli edifici Benché Vivenzio non fornisca esplicite
rotazione dei muri esterni può anche porta- in muratura costruiti dopo il terremoto di indicazioni sul fatto che edifici con confi-
re a sconnessioni fondazionali, provocan- Lisbona del 1755; ma il metodo usato in gurazione simmetrica rispondano meglio di
Le foto da figura 7 a 12 sono dell’autore. do il crollo di tutta la struttura. Anche il Calabria è diverso di quello portoghese, e edifici di forma irregolare alle sollecitazioni

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2. La casa sismo-resistente di Giovanni Vivenzio, 4. La casa sismo-resistente di Giovanni Vivenzio, 6. Edificio in rovina su corso Italia, all’angolo nord- tegole, mattoni e piccole pietre. Al piano terra sono
1783. Prospetto delle strutture lignee nei muri 1783. Dettagli costruttivi: nodo telaio, coronamento ovest della piazza principale di Filadefia. evidenti le teste di due travature in legno sbozzato,
perimetrali e dell’edificio finito (Vivenzio, Istoria de’ del tetto e asta ‘para-terremoto’ (Vivenzio, Istoria de’ Assonometria (Barbara Brown). inserite trasversalmente nel muro. Al primo piano si
tremuoti, 1783). tremuoti, 1783). 7. L’edificio di Filadelfia: prospetto. nota un montante originariamente incorporato nel
3. La casa sismo-resistente di Giovanni Vivenzio, 5. Progetto per la città di Filadelfia. L’edificio 8. L’edificio di Filadelfia, muro esterno. Si noti la muro crollato. Non vi era traccia di piastre, chiodi o
1783. Pianta del piano terra e schema delle esaminato era situato sulla piazza centrale (E. costituzione del muro in conglomerato con inerti di cavicchi di giunzione fra gli elementi lignei verticali
intelaiature lignee (Vivenzio, Istoria de’ tremuoti, Serrao, De’ tremuoti e della nuova Filadelfia in piccola pezzatura, che comprendono lacerti di e orizzontali.
1783). Calabria, Napoli, 1785).

del terremoto, da queste tavole risulta chia- queste caratteristiche fanno della casa di pagnata da un insieme di criteri costruttivi adottato dai Borboni, incentrato sul sistema Molti degli edifici del Settecento e dell’Ot- tamente ricostruita ex novo in un diverso
ro che o lui o l’architetto che le disegnò Vivenzio un esempio eloquente di struttura antisismici di pratica applicazione messi a costruttivo della casa baraccata. tocento non esistono più. E quelli che sito, modello di tante altre città simili fon-
compresero senza dubbio alcuno l’impor- concepita per resistere ai terremoti. Ma a punto da un ingegnere impegnato nella Le norme per la ricostruzione favorirono ancora sopravvivono sono virtualmente date in quel periodo in Calabria. La casa
tanza della simmetria nella configurazione un più attento esame la sua concezione valutazione dei danni sismici nelle città l’uso di membrature lignee come sistema impossibili da individuare dall’esterno, a baraccata in questione era simile, secondo
edilizia.(11) Certamente quella indicata da progettuale presenta aspetti costruttivi della Calabria meridionale. Questi criteri, per mantenere intatta l’integrità dell’edifi- meno che abbiano muri o tetti parzialmen- quanto affermato dagli abitanti, a molti altri
Vivenzio non rappresenta la morfologia più poco pratici, a causa dell’enorme quantità successivamente adottati dal rappresentan- cio.(14) Ma, a differenza di quanto indicato te crollati, che espongano alla vista le strut- vecchi edifici della città.(18)
idonea possibile; tuttavia, ciascuna delle di legname lavorato richiesto, e difficilmen- te del governo borbonico, il vicario gene- da Vivenzio, che suggeriva di lasciare il ture. L’edificio (figg. 6÷12) era destinato ad
unità è concepita con una sorta di netta te realizzabili, perché alcuni dei collega- rale e principe Francesco Pignatelli, furono legno a vista, il sistema di La Vega ne pre- Vari edifici calabresi crollati hanno testi- essere demolito per fare posto a un moder-
consapevolezza sul ruolo svolto dalla con- menti strutturali – come quelli attorno alle redatti da Francesco La Vega. (13) Queste vedeva la completa ricopertura in pietra moniato sull’applicazione del sistema della no supermercato. Lo stato di semi-rovina in
figurazione. Da ultimo, non solo la fonda- finestre – sono virtualmente impossibili da prescrizioni stabilivano i criteri da seguire per preservarlo dal deterioramento dovuto casa baraccata nelle nuove città e nei vil- cui si trovava consentiva di leggerne bene
zione dell’edificio è collegata unitariamen- costruire nel modo in cui sono disegnati.(12) per la ricostruzione degli edifici in tutta la agli agenti atmosferici e “agli insetti” (pro- laggi costruiti dopo il terremoto del 1783. la struttura. L’epoca di costruzione, pur
te, ma anche i muri interni collegano i muri La soluzione illustrata da Vivenzio rap- Calabria, e costituirono le basi del pro- babilmente scarafaggi e termiti). Per questo L’esempio migliore individuato (fig.5) era mancando elementi certi, è probabilmente
perimetrali l’un l’altro. In linea di principio, presentava l’ideale, ma era anche accom- gramma normativo per la ricostruzione la struttura dell’edificio non risultava più nella città di Filadelfia,(17) una città comple- databile alla fine del Settecento. Per la pre-
visibile all’esterno, essendo integrata all’in-
2 3 terno della struttura muraria. Ma non era 6
solo l’intelaiatura lignea esterna in legno a
dover legare l’edificio, in quanto La Vega
suggerisce che anche nei muri interni siano
presenti legature a “x”, del tipo indicato da
Vivenzio nelle sue illustrazioni. E per
meglio descrivere la disposizione di questi
diagonali ai suoi lettori, egli scrive che le
travature trasversali dovevano essere legate
“a croce di Sant’Andrea” (a forma di “x”, in
base all’iconografia del martire) per dare
una visualizzazione più chiara di ciò che
propone. Curiosamente, egli esclude l’uso
di diagonali nei muri esterni in quanto
sostiene che non possono essere adeguata-
mente protetti, forse perché a costruzione
ultimata era probabile il formarsi di lesioni
fra legno e intonaco. E mentre Vivenzio
5
ammonisce il lettore a desistere dall’uso di
blocchi in conglomerato povero, adottato
tradizionalmente in Calabria, nelle prescri-
zioni di La Vega se ne consente l’impiego
per edifici di un solo piano. Si specifica che
i muri siano confezionati con pietrame
minuto e non di grande pezzatura, come il 7 8
pillolo di fiume utilizzato prevalentemente
4 5 prima del terremoto, e che il pietrame più
grosso sia frantumato prima di essere utiliz-
zato. Si raccomanda anche l’uso di mattoni
di buona cottura. Il muro doveva inoltre
essere tenuto insieme da malta di qualità
particolare confezionata con una speciale
calce reperibile nell’area napoletana. Per
balconi ed elementi decorativi sono sugge-
riti solo i tipi più leggeri possibili; l’altezza
degli edifici è limitata a circa dieci metri ed
è inoltre prescritta una speciale fondazione
attorno all’edificio.
Queste prescrizioni diverranno legge nel
1785 e resteranno in vigore fino al 1854.(15)
È opinabile quanto minuziosamente que-
ste prescrizioni siano state imposte e gli
edifici ispezionati durante questo periodo
di tempo, ma non v’è dubbio che le norme
sono state rese obbligatorie per molti anni,
anche a seguito di altri terremoti. Si sa che
la casa di un nobile di Bagnara fu demolita
in quanto si era iniziato a ricostruirla senza
rispettare le regole della baraccata. (16)

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9. L’edificio di Filadelfia, muro interno. irrigidento a “x”.
Qui, in particolare al primo piano, il conglomerato 10. L’edificio di Filadelfia, schema dell’intelaiatura
ha inerti più minuti che nei muri esterni. Sono del muro interno (Barbara Brown).
facilmente visibili le strutture in legno. Da questo 11.12. L’edificio di Filadelfia, muro interno. Viste
lato si nota anche, incorporato nel muro, l’elemento dal lato opposto a quello illustrato nella fig. 9.

cisione, le sue aperture sembravano essere dentemente, essendo costituiti da un con- completamente ‘non armati’, che semmai posti dai terremoti ed aver risposto a questi centesca, dovevano esistere strutture lignee, magari dopo il 1783, dei quali poco si sa) che le firma. Si veda
state ampliate in epoca successiva ed erano glomerato con elementi lapidei più piccoli iniziarono ad essere costruiti quando i con i mezzi migliori disponibili per quel miste muratura-legno o anche in graticcio e gesso. La Principe, Città nuove, p. 164.
domanda da porsi è, semmai, in che misura le strutture (11) Christopher Arnold e Robert Reitherman, Building
presenti numerose altre piccole alterazioni; e quindi meglio integrati nella massa del requisiti antisismici per le nuove costruzio- tempo. vernacolari locali hanno influenzato la concezione del Configuration and Seismic Design, The Architecture
si trattava comunque di un chiaro esempio muro. A ciò si deve aggiungere l’irrigidi- ni furono meno vincolanti. Ancora nel L’integrazione di rinforzi nella muratura è sistema costruttivo proposta dal governo. Demetrius of Earthquake Resistance, rapporto finale, National
della tipologia di casa baraccata delineata mento fornito dall’intelaiatura in legno. 1908, dopo il terremoto di Messina e Reg- stato uno dei principi fondamentali su cui Thomas Georgia Porphyrios (“Traditional Earthquake- Science Foundation, 1981 [ricerca pubblicata da Wiley,
dai regolamenti borbonici per le nuove Tuttavia, il concetto di fondo di realizzare gio Calabria, gli ingegneri italiani che fece- si è basata la progettazione sismica negli resistant Construction on a Greek Island”, Journal of New York, 1982 e in Italia, Morfologia Edilizia e Pro-
costruzioni. l’intera costruzione unitariamente appare ro una valutazione dei danni indicarono il ultimi due secoli, negli Stati Uniti come in the Society of Architectural Historians, xxx, n. 1, getto Sismico, Bologna, ed. L.Parma, 1985 - n.d.t.] e Di
Al posto del pietrame di fiume, predomi- trascurato o frainteso. Un esame a vista sistema della casa baraccata come una Italia, da cui è derivato il sistema costruttivo 1971, pp. 31-39) suggerisce che i greci dell’isola di Pasquale, Architettura e terremoti, pp. 25-26.
Lefkás hanno sviluppato il loro sistema di costruzione (12) Benché apparentemente razionale, il progetto di
nante nel periodo pre-terremoto, qui si delle connessioni fra i telai lignei rivela delle migliori soluzioni per evitare il crollo noto come “muratura armata”. E pure anco- antisismica nel XIX secolo. È possibile che qualche Vivenzio appare oggi strutturalmente ridondante. Le
notavano muri composti da pietre e lacerti come queste fossero deboli o, anche peg- totale degli edifici.(20) Come per molte altre ra oggi si sta cercando di perfezionare que- costruzione calabrese ante-1783 fosse stata progettata fondazioni lignee sono composte da travi di dimensioni
di tegole, come prescritto dalle norme. Ele- gio, inesistenti. Inoltre, benché il sistema cose, tuttavia, i principi applicativi di que- sta tecnica, per trovare soluzioni migliori, per resistere ai terremoti, o l’idea della ‘casa baraccata’ e in numero eccessivo. I muri sono sostenuti da intelaia-
menti lignei – rami e tronchi d’albero, in appaia come efficace contromisura alle sta tipologia costruttiva avevano bisogno di più efficaci ed economiche, sia per le è stata introdotta da qualche esperto esterno? Vivenzio ture con quattro montanti in ciascun angolo, una dispo-
effetti – erano incorporati nelle strutture azioni sismiche, esso è ugualmente sogget- essere compresi per risultare efficaci. E l’e- nuove costruzioni che per il rinforzo di (ibid., 54) basa le sue argomentazioni sulla costruzione sizione che rende molto difficile l’effettivo inserimento
in legno, sia su esempi di edifici sopravvissuti per caso, dei diagonali di irrigidimento. Nei laboratori dell’univer-
esterne (fig. 8), a formare una sorta di inte- to a rottura. Sulla scorta di ricerche svolte in sempio della casa di Filadelfia fa almeno quelle esistenti. Gli sforzi degli scienziati, sia sul lavoro teoretico di Henri Louis Duhamel du sità della California, a Berkeley, è in corso di verifica la
laiatura strutturale all’interno delle muratu- Guatemala su strutture simili, la tecnica dubitare su quanto i costruttori locali aves- degli architetti e degli amministratori pub- Monceau (De l’exploitation des bois, ou moyen de tier fattibilità costruttiva della casa baraccata, con una
re. Inserita nel corpo di un muro interno di costruttiva si è dimostrata inefficace a sero effettivamente capito quel metodo che blici che nel 1783 cercarono di dare una une parti avantageux des taillis, demi-futaies ed hau- modellazione, sia fisica che virtuale, del sistema. I
controvento era ben visibile l’apparecchia- sostenere terremoti di una certa inten- era stato congegnato per salvare le loro vite risposta al quesito su come costruire in tes-futaies, et d’en faire une juste estimation: avec la risultati delle prove che saranno effettuate su questi
tura diagonale di sostegno, esempio sità.(19) Le spinte create dal sisma, infatti, e quelle dei loro committenti. regioni sismiche sono la testimonianza di description des arts qui se pratiquent dans les forêts, modelli verranno illustrati in un successivo articolo.
Parigi, 1764), che non cita espressamente i terremoti (13) Anche Antonio Winspeare, oltre a La Vega, viene
emblematico del tipo di costruzione antisi- tendono a comprimere il conglomerato Ciò detto, è innegabile che la casa un tentativo di dare soluzione a un proble-
ma discute invece sui vantaggi del legno. spesso citato con riferimento alla casa baraccata, seb-
smica promossa dal governo borbonico contro i telai così da sollecitare gli incroci baraccata rappresenta uno dei primi seri ma complesso con una ingenuità e una (7)
Un insieme di fattori precluse la possibilità di realiz- bene Mori attribuisca solo a quest’ultimo l’invenzione
(figg. 9÷12). alti, fra montanti e traversi, più che ogni tentativi di norma e di tecnica innovative dedizione che ancora oggi meritano la zare edifici completamente in legno; oltre ai problemi del sistema. Mauri-Mori, “Riedificazione”, pp. 89-90.
Questo stesso esempio di casa baracca- altro loro punto, provocandone il distacco per prevenire i danni prodotti dai terremoti massima considerazione. di costo e di disponibilità, non deve essere sottovaluta- (14)
Ibid.
ta può essere adottato come prototipo per e il conseguente indebolimento della strut- sugli edifici e la perdita di vite umane. E, ta anche la resistenza della cultura costruttiva locale (15)
De Stefano (Terremoti, pp. 227-230) e Freeman
capire pregi e difetti del sistema. Il pregio tura. Il governo borbonico e La Vega fecero pur nei limiti delle sue applicazioni prati- verso le costruzioni lignee. Gli stessi esperti sembrano (Earthquake Damage, pp. 569-570) discutono circa la
NOTE aver maltrattato questo materiale. Le baracche provvi- continuità d’uso del sistema nel diciannovesimo seco-
principale consiste nel fatto che i muri così il meglio che potevano con le conoscenze che, può essere considerato un sistema pri- (1)
La trattazione più completa si trova in Giuseppe sorie risultavano misere da ogni punto di vista, perché, lo. Una variazione del sistema originario della baracca-
costruiti rappresentavano un indubbio a loro disposizione, e senza dubbio questi mitivo ma efficace. I suoi inventori sembra- Mauri-Mori, “Riedificazione di Reggio Calabria dopo i fra l’altro, in esse faceva freddo e penetrava l’acqua. Si ta fu pubblicata da Luigi Pesso (Sul consolidamento
miglioramento rispetto a quelli usati prece- edifici sono stati molto più efficaci di quelli no aver capito i problemi fondamentali terremoti del 1783”, Nuova Antologia, fasc. 904, 16 veda Principe, Città nuove, 172. delle fabbriche nelle Calabrie contro i danni dei terre-
agosto 1909, pp.89-99. Per una valutazione del sistema (8)
In relazione all’uso del legno in costruzioni antisi- moti, Parma, 1895) ed è stata ripresa da Principe (Città
9 11 nel quadro di terremoti successivi si veda John R. smiche a Creta si veda: Stathis C. Stiros, “Archaeologi- nuove, pp. 371-374). Testimonianze della casa barac-
Freedman, Earthquakes Damage and Earthquake cal evidence of antiseismic constructions in antiquity” cata si trovano in molti edifici ottocenteschi in Cala-
Insurance, New York, 1932, pp. 565-571. In seguito il in Annali di Geofisica, 38, n. 5-6, novembre-dicembre bria. Un buon esempio è situato all’angolo tra via Tam-
sistema è stato citato in Demetro De Stefano, Terremo- 1995, pp. 725-736. Sui sistemi lignei antisismici dal burini e via Consalvo nella città di Seminara. I diagona-
ti e sottosviluppo, considerazioni, Reggio Calabria, Rinascimento al XVIII secolo: Umberto Barbisan e li a “x” sono evidenti sulla facciata e in un muro inter-
1976; Paolo Maretto, “Edificazioni tardo-settecentesche Franco Laner, “Wooden floors: part of historical antisei- no. Sul prospetto dell’edificio una placca metallica reca
nella Calabria meridionale”, Studi e documenti di smic building systems”, Annali di Geofisica, 38, pp. la scritta “L’Union A.D. 1828. Nella stessa zona, dall’al-
architettura, n. 5 (1975), Firenze, pp. 114-115; Ilario 775-784, e Clementina Barucci, La casa antisismica, pp. tra parte della piazza, su via Roma, diagonali a “x” si
Principe, Città nuove in Calabria nel tardo Settecento, 11-22. L’origine e l’uso dell’intelaiatura lignea interna vedono sotto i cornicioni di un grande edificio. Nella
Chiaravalle C., 1976, pp. 368-374. [Per gli aggiorna- impiegata a Lisbona merita ulteriori ricerche: si veda città di Mileto è visibile il telaio ligneo di un muro inter-
menti si veda la nota introduttiva]. Stephen Tobriner, “Earthquakes and Planning in the no di una casa, che era stato rimosso, in cui erano evi-
(2)
Per un elenco completo si veda Agazio Trombetta, 17th and 18th Centuries”, Journal of Architectural denti i diagonali e gli ammorsamenti in angolo. Anche
La Calabria del ‘700 nel giudizio dell’Europa, Napoli, Education, XXXIII, n. 4, summer 1980, p. 15, e Salvato- i muri esterni erano rinforzati col legno. Nel quartiere
1976; tra i più famosi vi era Dèodat Sylain Tancrede re Di Pasquale, Architettura e terremoti. Il caso di Castello di Reggio Calabria, un edificio pubblico, che
De Dolomieu, che diede il suo nome alla catena mon- Parma: 9 novembre 1983, Parma, 1986, pp. 25-26, pp. sta perdendo l’intonaco, espone alla vista l’intelaiatura
tagnosa delle Dolomiti. [Un’interessante analisi sugli 37-40. [La gajola - o gabbia pombalina, dal nome del lignea incorporata nella muratura in mattoni dei muri
aspetti scientifici e socio-culturali del terremoto del ministro a cui fu affidata la ricostruzione di Lisbona esterni. A Mileto e Palmi, inoltre, vi sono legature ester-
1783 si trova su: A. Placanica, Il filosofo e la catastrofe. dopo il terremoto del 1755 - è trattata anche in J.A. ne in barre metalliche usate allo stesso modo delle
Un terremoto del Settecento, Torino, Einaudi, 1985 - França, Una città dell’Illuminismo. La Lisbona del intelaiature lignee della casa baraccata.
n.d.t.]. marchese di Pombal, Roma, 1972, e G. Byrne, “Rico- (16) De Stefano, Terremoti, pp. 27-30.
(3) Bryce Walker, Earthquakes, Planet Earth Series,
10 12 struire nella città. La Lisbona di Pombal”, Lotus, n. 51, (17) Per la storia di Filadelfia si veda Diego Maestri, Fila-
Alexandria, VA, 1982, 53. 1986, pp. 6-25 - n.d.t.]. delfia, lettura urbana e vicende storiche di un centro
(4) Giovanni Vivenzio, Istoria de’ tremuoti avvenuti
(9) Gianbattista (o Giovanni Battista) Mori fu l’architetto tardo settecentesco in Calabria, Roma, 1980; Principe,
nella provincia di Calabria Ulteriore, e nella città di incaricato della ricostruzione di Reggio Calabria, dopo Citta nuove, pp. 219-229; Maretto, “Edificazioni”, pp.
Messina nell’anno 1783, e di quanto nelle Calabrie fu il terremoto del 1783. Egli ridisegnò la città e fu attivo 169-178. La sua pianificazione è attribuita ad A. Magri,
fatto per lo suo risorgimento fino al 1787, preceduta nell’adozione di alcune norme per le nuove costruzio- sconosciuto architetto. Similitudini formali con la città
da una teoria, ed istoria generale de’ tremuoti, 2 vol., ni (emanate il 20 marzo 1784) che si richiamano di di Philadelphia negli Stati Uniti suggeriscono analogie
Napoli, 1788. Una precedente e più condensata edizio- seguito: 1) gli edifici devono denotare semplicità e gra- di impianto che non sono state ancora esplorate dagli
ne (Istoria e teoria de’ tremuoti in generale, ed in par- zia, 2) devono avere un solo piano oltre al piano terra storici.
ticolare di quelli della Calabria e di Messina nel 1783, e non essere più alti di 30 palmi, 3) sono proibiti balco- (18) Benché Filadelfia fosse stata indicata come la città
Napoli, 1783) contiene solo gli schemi di Vivenzio per ni pesanti, 4) funi di ferro devono essere passate fra i delle case baraccate, non è stato possibile riscontrarne
la casa baraccata e una mappa delle aree colpite dal muri, 5) le case devono avere una matrice di sostegni ulteriori esempi, per la carenza di altri edifici dissestati.
terremoto. lignei inseriti nei muri. Si veda Maretto, “Edificazioni”, Secondo il racconto del proprietario di questa, l’edifi-
(5)
Una illustrazione più completa sui terremoti e sui pp. 114-115; Principe, Città nuove, pp. 262-273; Mauri- cio veniva mantenuto in condizioni di totale abbando-
loro effetti sugli edifici si può trovare in Bruce A. Bolt, Mori, “Riedificazione”, p. 90. no per via di una sua pendenza legale con l’ammini-
Earthquakes, a Primer, San Francisco, 1978; Peter (10) Vivenzio illustra e spiega il sistema di costruzione strazione comunale.
Yanev, Peace of Mind in Earthquake Country, San lignea che propugna in entrambe le edizioni (1783 e (19) James E. Axley e Vitelmo V. Bertero, Infill Panels:
Francisco, 1974; Daniel L. Schodek, Structures, 1788) del suo volume. Le sue idee sembrano incentrate Their Influence on Seismic Response of Buildings,
Englewood Hills, NJ, 1980. principalmente sulle tavole illustrative, ma è probabile Earthquake Engineering Center, Università della
(6) Si veda Vivenzio, Tremuoti, 1783, 53, e Barucci, La
che queste siano da attribuire a Vincenzo Ferraresi California, Berkeley, 1979.
casa antisismica, 14. Ovviamente, nella Calabria sette- (uno dei tanti ingegneri che operarono in Calabria (20) Freeman, Earthquake Damage, pp. 565-570.

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