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ISSN 0394 - 1590

Febbraio 2015
Anno XXVIII
Rivista bimestrale
Contiene I.P.

Poste Italiane S.p.A.


Spedizione in abbonamento
postale DL 353/2003
(conv. in legge il 27.02.2004
n. 46) Art. 1, comma 1, DCB Milano

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dell'Associazione Nazionale
Degli Industriali dei Laterizi
via Alessandro Torlonia 15
00161 Roma
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Tecniche Nuove S.p.A.


via Eritrea, 21
20157 Milano (Mi)
tel. 02 39090.1

COSTRUIRE IN LATERIZIO
Sharon Davis Design Oopeaa/Serum Architects Alt Architects
Playa Architects Hannunkari & Mkipaja Verstas Architects
Huttunen-Lipasti-Pakkanen Architects Ltd

161

Finlandia

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un miglioramento delle prestazioni termiche. Con la muratura portante armata, aumenta la flessibilit progettuale rispetto ad una muratura ordinaria, evitando per
lextra costo del telaio in cemento armato, eliminandone i ponti termici.
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COSTRUIRE IN LATERIZIO
Organo ufficiale
Associazione Nazionale
Degli Industriali dei Laterizi
via Alessandro Torlonia 15 - 00161 Roma
tel. +39 (0)6 44236926 (r.a.)
fax +39 (0)6 44237930
andil@laterizio.it - www.laterizio.it

161

SOMMARIO
NEWS
4 a cura di Roberto Gamba

Rivista
bimestrale
Anno XXVIII
Febbraio 2015

Direttore responsabile/Editor - in - chief


Giuseppe Nardella
Direzione editoriale/Editorial direction
Luigi Di Carlantonio e-mail: costruire@laterizio.it tel. +39 (0)644236926

PRODOTTI
6 a cura della redazione

Redazione/Editorial office
Livia Randaccio (responsabile)
e-mail: livia.randaccio@tecnichenuove.com - tel. +39 (0)2 39090354
Monica Iezzi - e-mail: monica.iezzi@tecnichenuove.com
tel. +39 (0)2 39090232 - fax +39 (0)2 39090332

PANORAMA
7 a cura della redazione
IN PRIMO PIANO
10 Sharon Davis Design
Womens Opportunity Center a Kayonza, Ruanda
Igor Maglica

Comitato di redazione/Editorial Board


Adolfo F. L. Baratta, Lorenzo Bari, Veronica Dal Buono, Roberta Cristallo,
Alfonsina Di Fusco, Elisa Di Giuseppe, Alberto Ferraresi, Roberto Gamba,
Rosario Gulino, Igor Maglica, Chiara Testoni
Comitato scientifico/Scientific Advisory Board
Alfonso Acocella (Universit di Ferrara), Andrea Campioli (Politecnico di Milano),
Jean Luc Chevalier (CSTB Parigi), Marco DOrazio (Universit Politecnica delle Marche,
Ancona), Manuel Garca Roig (ETSAM Madrid), Zheng Shilling (Tongji University
Shanghai), M. Chiara Torricelli (Universit di Firenze)

EDITORIALE
14 Pragmatica e malinconica
Jorma Mukala

Comitato direttivo/Managing Board


Luigi Di Carlantonio (Presidente), Guelnaz Atila, Vincenzo Briziarelli, Mario Cunial,
Fernando Cuogo, Roberto Danesi, Fabrizio Fantini, Gianni Meneghini, Antonio Soliani

PROGETTI
16 Oopeaa / Serum Architects
Complesso residenziale Kompassi Block, Vaasa, Finlandia
Igor Maglica

Coordinamento stampa e pubblicit/Printing and advertising coordination


Fabrizio Lubner (responsabile)
Debora Malatino - tel. +39 (0)2 39090263

Direzione commerciale/Sales manager


Cesare Gnocchi - e-mail: cesare.gnocchi@tecnichenuove.com

22 Alt Architects
Scuola elementare Niemenranta a Oulunsalo, Finlandia
Adolfo F. L. Baratta
28 Playa Architects
Edifici residenziali Kotisaarenkatu a Helsinki, Finlandia
Carmen Murua
34 Hannunkari & Mkipaja
Kirjanpitjnkuja Social Housing a Espoo, Finlandia
Chiara Testoni
40 Verstas Architects
Scuola Saunalahti a Espoo, Finlandia
Roberto Gamba

Grafica, disegni e impaginazione/Graphics, drawings and layout


Grafica Quadrifoglio srl - Milano
Hanno collaborato a questo fascicolo/Contributors to this edition
Adolfo F. L. Baratta, Lorenzo Bari, Giorgia Maria Caruso, Gianluca Cursio, Marco DOrazio,
Gianpiero Evola, Elisa Di Giuseppe, Alberto Ferraresi, Roberto Gamba, Igor Maglica,
Giuseppe Margani, Jorma Mukala, Carmen Murua, Chiara Testoni, Alessandra Zanelli.
Abbonamenti/Subscriptions
Valentina Fasolin (responsabile) e-mail: valentina.fasolin@tecnichenuove.com
Alessandra Caltagirone, e-mail: alessandra.caltagirone@tecnichenuove.com
Domenica Sanrocco, e-mail: domenica.sanrocco@tecnichenuove.com
tel. +39 (0)2 39090440 - fax +39 (0)2 39090335
e-mail: abbonamenti@tecnichenuove.com
Tariffe per l'Italia: cartaceo annuale 37,00;
cartaceo biennale 65,00; digitale annuale 27,00.
Tariffe per l'Estero: digitale annuale 27,00.
Per abbonarsi a Costruire in Laterizio sufficiente versare l'importo sul conto corrente
postale n. 394270 - oppure a mezzo vaglia o assegno bancario intestati a Tecniche Nuove
Spa - Via Eritrea 21 - 20157 Milano.
Gli abbonamenti decorrono dal mese successivo al ricevimento del pagamento.
Costo copia singola 1,50 (presso l'editore, fiere e manifestazioni)
Abbonamento digitale 27,00.
Ufficio commerciale - vendita spazi pubblicitari/
Commercial department - sale of advertising spaces
Tecniche Nuove S.p.A. - Milano - Via Eritrea, 21
tel. +39 (0)2 39090283 - +39 (0)2 39090272
fax +39 (0)2 39090411 - e-mail: commerciale@tecnichenuove.com

44 Huttunen-Lipasti-Pakkanen Architects Ltd


Tontunmentie 42, Espoo, Finlandia
Elisa Di Giuseppe

Uffici regionali/Regional offices


Bologna - Via di Corticella 181/3 - tel. +39 (0)5 1325511 - fax +39 (0)5 1324647
Vicenza - Contr S. Caterina, 29 - tel. +39 (0)44 4540233 - fax +39 (0)44 4540270

LINTERVISTA
48 Etica sostenibile
Igor Maglica

Responsabilit/Responsibility
La riproduzione delle illustrazioni e articoli pubblicati dalla rivista, nonch la loro traduzione
riservata e non pu avvenire senza espressa autorizzazione della Casa editrice. I manoscritti e le illustrazioni inviati alla redazione non saranno restituiti, anche se non pubblicati
e la Casa editrice non si assume responsabilit nel caso di eventuali errori contenuti negli
articoli pubblicati o di errori in cui fosse incorsa nella loro riproduzione sulla rivista.

Stampa/Printing
Litorama - Via Quaranta, 44 - Milano

RICERCA
50 NZEB e degrado biologico delle superfici
Marco DOrazio, Gianluca Cursio

Periodicit/Frequency of publication: bimestrale - Poste Italiane Spa - Spedizione in abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in 27/02/2004 - n. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano
Dichiarazione dellEditore:
La diffusione di questo mese di 26.005 copie

56 Il recladding di un edificio pubblico in clima mediterraneo


Giorgia Maria Caruso, Gianpiero Evola, Giuseppe Margani
NORMATIVA
64 Prestazioni al fuoco di murature in laterizio: riferimenti normativi
Lorenzo Bari
DETTAGLI
70 Il laterizio, filtro di luce
Alessandra Zanelli

Divisione edilizia e costruzioni


Costruire in laterizio
Il commercio edile www.clickthebrick.it
Il nuovo cantiere
Imprese edili
www.edilizianews.it
Macchine edili
Serramenti+Design
Progettare architettura
citt territorio
Tecniche Nuove pubblica le seguenti riviste/
Tecniche Nuove publishes the following magazines:

RECENSIONI
74 a cura di Roberto Gamba
Aderente a

Registrazione/Registration: n. 869 del 18/12/1987 - Tribunale di Milano Iscritta al ROC Registro degli Operatori di Comunicazione al numero 6419 (delibera
236/01/Cons. del 30/6/01 dellAutorit per le Garanzie nelle Comunicazioni).

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di Potenza, Fonderia - Pressofusione, GEC Il Giornale del Cartolaio, Global Heating and Cooling, Global
Metalworking, Griffe Collection, Griffe, GT Il Giornale del Termoidraulico, HA Household Appliances, Hotel Domani,
Il Commercio Edile, Il Latte, Il Nuovo Cantiere, Il Pediatra, Il Progettista Industriale, Il Tuo elettrodomestico,
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Finiture, Utensili & Attrezzature, VQ - Vite, Vino & Qualit, Watt Elettroforniture, ZeroSottoZero

Se volete comunicare con la nostra redazione lindirizzo di posta elettronica :


costruireinlaterizio@tecnichenuove.com - http://www.tecnichenuove.com
In copertina: Scuola elementare Niemenranta a Oulunsalo (Finlandia), Alt Architects
(Foto Ikola & Vahtera).

NEWS

a cura di Roberto Gamba

Roma e il laterizio imperiale


Il laterizio nei cantieri imperiali Roma e il Mediterraneo: il tema dellincontro
che si tenuto a Roma, in novembre, organizzato dalla Sovrintendenza Capitolina
ai Beni Culturali, in collaborazione con il Deutsches Archologisches Institut di
Roma e di Berlino, dellEcole franaise de Rome e dellInstitut de Recherche sur
lArchitecture Antique (Cnrs). La prima giornata dei lavori, presentata da Catherine
Virlouvet, Claudio Parisi Presicce, Evelyne Bukowiecki, Ulrike Wulf-Rheidt, Henner
von Hesberg, Janet DeLaine, si tenuta presso lEcole franaise de Rome, mentre
la seconda proseguita al Museo di Roma in Trastevere con Ortwin Dally, Xavier
Lafon, Rita Volpe, Lynne Lancaster, Eva Margareta Steinby. Si dibattuto, su scala
mediterranea, intorno al materiale da costruzione emblematico dellarchitettura
romana antica e di come il suo utilizzo abbia favorito in modo significativo
levoluzione ingegneristica romana e la costruzione di grandi monumenti. Il laterizio
ha servito il potere imperiale, ha partecipato allinnovazione e alla trasmissione
del sapere tecnico romano, ha influenzato e determinato lorganizzazione dei
cantieri, stato prodotto e diffuso attraverso i territori dominati; ha avuto un ruolo
fondamentale nellimpiego determinante dei processi di romanizzazione.
A nome dellAndil intervenuto il Prof. Alfonso Acocella, dellUniversit degli Studi
di Ferrara, aprendo una prospettiva di dialogo tra lattuale produzione di laterizi
e lofferta di manufatti appropriati e funzionali al restauro dei monumenti antichi.
Liniziativa, strutturata in cinque sessioni, con tavole rotonde dedicate a tematiche
specifiche e visita alle Terme e ai Mercati di Traiano (nella foto), nata nellambito

di un progetto dellExcellence Cluster Topoi intitolato XXL Monumentalized


knowledge Extralarge projects in ancient civilizations, che prevede tra laltro una
riflessione specifica sui cantieri della Roma imperiale e in particolare sul Palatino.

Rapporto su Innovazione
e Sostenibilit in edilizia

Premio Internazionale grattacielo


dellanno al Bosco Verticale

Legambiente e sindacati degli edili, Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil, hanno
presentato Costruire il futuro Innovazione e sostenibilit nel settore edilizio
2014, una corposa pubblicazione scaricabile dai rispettivi siti istituzionali, giunta
alla terza edizione. In essa, per il settore delle costruzioni (da otto anni uno dei pi
colpiti dalla crisi), si indicano le strade concretamente percorribili per rilanciare
occupazione e produzione. Investendo in qualit, recupero e manutenzione
dellenorme patrimonio edilizio italiano, in trasparenza, formazione professionale e
innovazione, si potr vincere la sfida dello sviluppo e si potranno ottenere 700mila
nuovi posti di lavoro a regime, che potranno arrivare a 1 milione, considerando
lindotto. Il documento riporta gli aggiornamenti legislativi promulgati a favore
dellinnovazione
energetica, in sede europea
e nazionale; linnovazione
tecnologica, indirizzata
alla sostenibilit,
indicandone i settori
industriali maggiormente
impegnati in questo senso,
i componenti e gli impianti
per la riqualificazione,
le tecnologie massive e
i singoli programmi di
sviluppo; le prospettive di ricaduta occupazionale, le esigenze e le offerte formative.
Sottolinea limportanza delle politiche e di un incisivo programma strategico di
misure per il risparmio energetico, per luso efficiente delle risorse e del riciclo;
per interventi riferiti al dissesto idrogeologico e al patrimonio culturale; ricorda
limpegno allinnovazione e alla sostenibilit gi dimostrato a livello locale da citt
grandi e piccole.
Sono incluse schede tecniche relative a materiali da costruzione provenienti da riciclo
e a programmi esemplari di edilizia sostenibile; tra questi sono presenti quattro Best
Practices con uso di tecnologia massiva in laterizio (particolarmente vantaggiosa
nellarea mediterranea), costruiti in modo tradizionale evoluto, progettati e realizzati
secondo le regole della bioclimatica: villetta di Finale Emilia (MO); ampliamento
edificio in classe B a Rimini; Recupero centro polivalente in classe A a Soncino (CR);
Riqualificazione a Porta Nuova, quartiere Varesine di Milano.

Bosco Verticale, sorto a Milano, nella prestigiosa area di Porta Nuova, stato
proclamato ledificio pi innovativo del mondo, prototipo per le citt di domani. Si
aggiudicato il Premio Internazionale Highrise (Ihp) 2014, presentato dal Comune di
Francoforte sul Meno con Deutsches Architekturmuseum e DekaBank. unopera della
societ Hines, progettata da Stefano Boeri, Gianandrea Barreca, Giovanni La Varra e da
Arup per le strutture. Comprende due torri a alta densit abitativa, alte rispettivamente
110 e 78 metri, 24 e 17 piani, che ospitano sulle terrazze 900 alberi di 3 6 metri di
fusto, 5.000 arbusti e 11.000 piante floreali. I principi di bioarchitettura a cui si ispira
vogliono essere simboli di una nuova matericit delle costruzioni urbane; costituire uno
schermo vegetale, capace di mitigare il microclima, di filtrare la luce solare, di favorire
la ricolonizzazione vegetale e animale spontanea, di incoraggiare la produzione di
energia. La realizzazione avvenuta adottando le tecnologie pi avanzate: per i getti
delle pannellature portanti in calcestruzzo sono state utilizzate particolari casseforme
modulari; stato concepito un sistema di isolamento di base, che riduce le vibrazioni
trasmesse dai sottostanti treni della metropolitana e che fornisce ulteriore protezione
sismica; sono stati accuratamente considerati i problemi di stabilit degli alberi sulle
terrazze. Alla certificazione Leed (Leadership in Energy and Environmental Design)
ha senzaltro contribuito il sistema di tamponamento adottato, costituito da blocchi
termoisolanti di laterizio, a impasto alleggerito, messi in opera con giunto verticale a
incastro, bassa percentuale di foratura che garantisce un elevato abbattimento acustico
della parete ed elevate prestazioni termiche e di resistenza al fuoco.

CIL 161

Premio Stirling
per il teatro
Everyman
di Liverpool
Il migliore edificio del 2014, secondo
i giurati del Premio Riba Stirling del
Royal Institute of British Architects
il teatro Everyman a Liverpool di
Haworth Tompkins Architects, scelto
tra altre cinque candidature (The
Shard, grattacielo londinese di Renzo
Piano, la biblioteca di Birmingham di
Mecanoo, lAquatics Centre di Londra
di Zaha Hadid, la London School of
Economics di ODonnell + Tuomey
e la School of Art a Manchester di
Feilden Clegg Bradley). In realt si
tratta di un radicale restauro che il
gruppo di Graham Haworth, Steve
Tompkins e Toby Johnson ha compiuto
sulliconica struttura del 1964 che sorge
nel centro cittadino. La sostenibilit
dellopera, certificata come Breeam
Excellent, si basa sulluso massiccio
dei tamponamenti in laterizio, con una
serie di sistemi di ventilazione naturale e
infrastrutture tecniche a basso consumo
energetico. Il foyer, che si affaccia sulla
strada con gli spazi di ristorazione,
si dispone su tre livelli; c poi una
sala prove, laboratori, uno studio di

registrazione e uno speciale ambiente


dedicato alle attivit del Gruppo
giovanile Everyman Playhouse.
Lauditorium, con 400 posti a sedere,
stato costruito in buona parte con
laterizi recuperati dal vecchio edificio e

lasciati a vista anche sulle pareti interne.


Esternamente, il mattone rosso tipico
dei luoghi, stato scelto per le pareti e
le quattro grandi pile di ventilazione,
dando alledificio un distinto profilo,
ma contemporaneamente sintonia con

larchitettura circostante.
La facciata principale del palazzo
arricchita da una grande opera darte,
costituita da 105 pannelli metallici
mobili, ciascuno serigrafato con un
ritratto a grandezza naturale.

Tour sugli edifici Nzeb


Un anno fa, a gennaio 2014, scattato lobbligo di
riqualificare energeticamente il 3% del patrimonio
pubblico. La Comunit europea spinge verso gli
obiettivi di Nzeb Net Near Zero Energy Buiding,
che interessano le nuove costruzioni e ledilizia
esistente, anche privata. Si dibatte di conseguenza
sulla qualit del costruito, sugli edifici Nzeb,
sugli aspetti particolari relativi allarea climatica
Mediterranea, ove i limiti non sono ancora stati
definiti e preponderanti sono le problematiche di
climatizzazione estiva e diversi i rapporti costo/
benefici degli interventi. I convegni Edifici a energia
quasi zero verso il 2020 (promossi da Andil, con
Acer Azienda Casa Reggio Emilia e Construction

21 Italia e con lappoggio di molti produttori di


laterizi, interessati al tema dellefficienza energetica)
hanno fatto tappa lo scorso anno in sei citt e hanno
dato anche la possibilit ai professionisti di ricevere
i crediti formativi. Il tour prosegue anche nel 2015,
a Treviso, il 27 marzo; a Bergamo, il 22 maggio;
a Firenze, il 19 giugno; a Roma, il 25 settembre;
a LAquila, il 23 ottobre; a Asti, il 20 novembre
(partecipazione gratuita). Lorganizzazione scientifica
affidata a docenti universitari e membri di Ance,
Enea, Cecodhas e delle Commissioni Uni e Cti,
impegnati da anni nella produzione di norme su tali
tematiche, allinterno di comitati normatori nazionali
e internazionali (Cti, Uni e Cen).

Verr offerta una panoramica completa dellnzeb


in area Mediterranea; il mattino sar dedicato agli
aspetti normativi, mentre negli interventi pomeridiani
saranno affrontate le tematiche progettuali relative al
nuovo e al recupero dellesistente.

Verifica delle prestazioni della casa sostenibile


Andil e Icmq hanno organizzato a Verona nel dicembre scorso un incontro,
riferito alle verifiche prestazionali delle soluzioni costruttive e impiantistiche
di unabitazione, cio al tema della qualit del costruire. Si sono approfondite
le modalit di acquisizione dati per le diverse tipologie di
certificazione, in quanto strumenti che consentono di accertare
la relazione di conformit tra offerta e fornitura, riguardo a
prestazioni energetiche, acustiche, di sicurezza e di comfort.
Il Ministero dellAmbiente ha divulgato in anteprima
i Criteri Ambientali Minimi o Cam, documenti
che indicano considerazioni ambientali, per una
razionalizzazione dei consumi; affinch, anche per ledilizia,
nelle procedure di gara per forniture e per affidamenti di
appalto pubblico, sia dato il giusto risalto alla progettazione
e alla valutazione della sostenibilit di unopera, lungo
lintero ciclo di vita del servizio/prodotto.

Il Presidente Andil Luigi Di Carlantonio ha sostenuto che La strutturazione


del ciclo edilizio e le complessit delledificio impongono un approccio integrato
alla realizzazione, associando le valutazioni energetiche, quelle sui costi di
costruzione, sullimpatto ambientale delle soluzioni tecniche
adottate; al fine di verificare leffettiva sostenibilit
delle scelte costruttive, per tutto il loro ciclo di vita (Lca).
Gli intervenuti per Icmq hanno definito le verifiche
prestazionali unesigenza sia del mercato che dei cittadini;
sviluppando il tema del greenwashing e della trasparenza
nella virtuosit ambientale dei produttori.
In questo senso, lepd Environmental Product Declaration
Dichiarazione Ambientale di Prodotto lo strumento
pensato per migliorare la comunicazione fra produttori,
distributori e consumatori, essendo fondata sullesplicito
utilizzo della metodologia Lca.

CIL 161

PRODOTTI

a cura della redazione

Formato europeo

Soluzioni monostrato

Sistema costruttivo

Estetica e funzionalit

SanMarco presenta la linea Eu_Size: 5


nuove colorazioni pi un esclusivo mix
blended e formato speciale 215 x 102,5
x 65 mm. La tradizione italiana del mattone nel formato europeo. La caratteristica principale di questa nuova linea di
laterizi a pasta molle sono le nuances e le
stonalizzazioni particolari, che avvicinano
Eu_Size agli esiti formali delle architetture
del nord Europa con vibrazioni inconfondibili delle pareti di interni ed esterni. Inoltre le dimensioni di lunghezza (215 mm) e
altezza (65 mm) creano una elegante proporzione. Il particolare profilo a vaschetta
permette una posa rapida a giunto chiuso
per facciate moderne in linea con larchitettura contemporanea.

Wienerberger ha rinnovato la gamma delle


soluzioni non rettificate della famiglia Porotherm, per soluzioni monostrato modulari
e a incastro ancora pi performanti. In dettaglio: Porotherm 40-25/19 T, da tamponamento, con trasmittanza U=0,29 W/mK;
Porotherm 42,5-25/19, portante, con trasmittanza U=0,35 W/mK; Porotherm MOD
35-25/19 (45zs), portante, con resistenza a
compressione fbk=12 N/mm. Una nuova
famiglia inoltre stata pensata per il mercato Svizzero, con resistenze fino a 28 N/mm ,
ora in tre formati: Blocco Svizzero 12,530/19, Blocco Svizzero 15-30/19, Blocco
Svizzero 17,5-30/19. Tra le soluzioni tradizionali, due nuovi formati: Forato pesante
8x25x25, Blocco pesante 15x25x25.

Normablok Pi di Danesi un sistema


costruttivo completo brevettato dalle alte
prestazioni termoacustiche e meccaniche
in grado di coniugare praticit, efficienza,
economia e velocit di messa in opera,
per la realizzazione di murature in unica posa. Le elevate prestazioni termiche
sono garantite dalliniezione di polistirene espanso caricato con grafite. La linea
Normablok Pi composta anche da una
serie di elementi speciali di completamento. Allinterno di questa linea troviamo
Normablok Pi S40: un monoblocco portante adatto a realizzare murature portanti in tutte zone sismiche, realizzato con
laterizio alleggerito Poroton iniettato di
polistirene caricato con grafite.

Coppo Domus di Braas la tegola che


sembra realizzata artigianalmente che,
con la sua onda alta, riproduce perfettamente i coppi antichi. Le sue dimensioni importanti consentono una posa
molto rapida, un minore fabbisogno al
metro quadro e pertanto il peso della
copertura risulta inferiore rispetto a un
normale tetto in coppi. Dotato di passo
variabile da 11,5 a 12,05 pz/m2, con un
attento calcolo della corretta distanza dal
colmo, permette di limitare i tagli di prodotto. Le varianti cromatiche sono ispirate al paesaggio italiano, alla sua campagna, ai suoi borghi medievali, al suo
stile mediterraneo. Coppo Domus Braas garantito per la durata di 10 anni.

SanMarco Terreal Italia

Wienerberger

Fornaci Laterizi Danesi

Monier

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comunicazione@ wienerberger.com

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Cromie calde

Per muratura armata

Fascia taglia giunto

Laser scanner 3D

Ibl spa ha ampliato la propria gamma di


tegole Portoghesi con due finiture: Beige
Classic e New Classic. In linea con le ultime
tendenze architettoniche, queste due nuove
finiture sono colori moderni, netti e luminosi che mantengono al contempo la classicit
delle tegole Portoghesi. Cromie calde e luminose, dal giallo allambra al rosato, conferiscono alla Beige Classic il tipico aspetto
antichizzato che si adatta ai paesaggi luminosi e solari propri dellarea mediterranea.
Un mix di colori contrastanti e decisi, dal
bruno al bianco ghiaccio, consentono invece alla New Classic di distinguersi con decisione nel panorama delle coperture in cotto,
garantendo un risultato cromatico unico.

Taurus il blocco per muratura armata modulare che garantisce la perfetta


sovrapposizione della nuova geometria a
setti radiali, questultima studiata appositamente per garantire il totale assorbimento della sollecitazione sismica indotta
nellarmatura. Il blocco assicura un'elevata resistenza meccanica, una grande flessibilit di progetto ed una posa immediata
e intuitiva. Il sistema Taurus permette in
qualsiasi zona sismica la massima libert dello schema distributivo, la totale eliminazione dei ponti termici strutturali, la
realizzazione di impalcati portanti in tempi ridotti, un'ottima duttilit di esecuzione ed un notevole risparmio economico.

Siai propone un sistema innovativo di


posa dei blocchi a incastro per muratura monostrato, sia da tamponamento che
per muratura strutturale, che permette di
abbattere linfluenza dei giunti orizzontali, rendendo quasi ininfluente il tipo di
malta utilizzata. Il sistema prevede linterruzione dei giunti mediante interposizione di una fascia taglia-giunto in EPS-100
addizionato di grafite che, oltre a realizzarne una effettiva interruzione, costituisce un riferimento certo per lo spessore
finale dei giunti stessi. Il sistema permette
di abbassare i valori di trasmittanza di
parete consentendo la realizzazione di
involucri per edifici NZEB.

Il laser scanner portatile Freestyle3D di


Cam2 (Gruppo Faro Technologies)
dotato di tablet Microsoft Surface e offre
una visualizzazione in tempo reale. Freestyle3D pu eseguire la scansione fino a
3 m di distanza e acquisire fino a 88 mila
punti al secondo con una precisione di oltre
1,5 mm. La portabilit di Freestyle3D permette di eseguire scansioni in aree strette e
difficili, rendendolo uno strumento ideale
per la raccolta dei dati per la conservazione
architettonica e per il restauro. La tecnologia di memoria della scansione consente di
mettere in pausa la scansione e di riprendere la raccolta dati nel punto esatto in cui
si era fermata senza riferimenti artificiali.

Ibl

Gruppo Stabila

Siai srl

Cam2

info @iblspa.it

ufficiotecnico@gruppostabila.it

info @ siailaterizi.it

info @ faroeurope.com

CIL 161

PANORAMA

a cura della redazione

La nuove opere della Parrocchia di San Vito al Giambellino a Milano


A partire dal 2011 la Parrocchia di
San Vito al Giambellino a Milano
ha prodotto un totale rinnovamento
delle aree che circondano la chiesa.
In particolare negli ultimi due anni
sono stati completamente riqualificati il Sagrato verso strada, gli
edifici prospicienti e larea laterale
per servizi e posteggi.
Si tratta di superficie scoperta complessiva maggiore di quattromila
mq che oggi, completamente rinnovata, contribuisce con una buona
immagine al processo di riqualificazione delle periferie della citt e del
quartiere.
Il complesso ecclesiale della parrocchia di San Vito, formato dalla
chiesa e due edifici laterali, stato
costruito nel 1938 e mai terminato a causa della guerra: il progetto
iniziale prevedeva infatti un quadriportico sul fronte verso strada
che aveva lo scopo di collegare tra
loro i diversi edifici. Privo di questo completamento, i fronti erano
quindi rimasti disadorni e inadatti
per completare un sito sacro; inoltre con il tempo il complesso si era
deteriorato notevolmente.
Il nuovo progetto ha comportato quindi la costruzione di nuova
architettura a ridosso di edifici esistenti. La ricerca progettuale si
sviluppata dunque secondo alcune
direttrici:
- creare una costruzione di
impronta contemporanea, ma con
una forma architettonica coerente
con lesistente e la tradizione storica;
- dare rilevanza alla facciata e al
sagrato con un intervento a forte
carica simbolica sottolineando lingresso come luogo di passaggio ben
riconoscibile tra la chiesa e il suo
popolo;
- organizzare gli spazi esterni in
modo funzionale: il sagrato frontale
per i fedeli, la parte carraia sul fianco con area sosta e carico scarico,

la parte retrostante per le attivit


sportive e per loratorio.
Queste caratteristiche si sono ottenute costruendo attorno al sagrato un portico semplice e lineare in
mattoni faccia a vista e ridefinendo
la nuova facciata con un grande
portale in cls, una croce luminosa a
tutta altezza e campane (prima inesistenti) poste in facciata. La croce,
disegnata come un lungo taglio per
tutta laltezza del portale, accoglie
al suo interno dei tubi a led che
illuminano completamente lincavo
trasformando il segno in un fascio
luminoso di notte molto suggestivo.

In assenza di campanile si deciso


di posizionare in facciata cinque
campane di ridotte dimensioni per
non creare fastidiose risonanze ma
sufficienti per piccoli concerti.
Il progetto e i lavori sono stati redatti e seguiti dallo studio di architettura Gfr dellarchitetto Giovanna
Franco Repellini che nel 2011 ha
avuto lincarico risistemare gli spazi
collettivi e di riprogettare il sagrato
della chiesa.
I lavori sono stati realizzati dallImpresa Sangaletti di Zanica (Bg) e i
mattoni paramano sono stati forniti
da San Marco Terreal.

La chiesa prima e dopo l'intervento.

CIL 161

Localit
Milano
Oggetto
Parrocchia di San Vito
al Giambellino
Progettazione architettonica
Studio di architettura Gfr
(arch. Giovanna Franco Repellini)
Impresa di costruzione
Sangaletti, Zanica (Bg)
Fornitura mattoni paramano
San Marco Terreal
SanMarco Terreal Italia
d.desiderio@sanmarco.it

PANORAMA

Soluzioni per alte prestazioni energetiche del complesso residenziale Teatro1 di Udine
Per la realizzazione dellinvolucro esterno sono state scelte soluzioni costruttive
altamente performanti sia dal punto di
vista strutturale (con ottimali prestazioni
antisismiche) che di isolamento termico e
acustico e salubrit.
Nel dettaglio, per i tamponamenti delle
pareti esterne sono stati selezionati i
blocchi porizzati Porotherm BIO PLAN
25 di Wienerberger, nellottica di privilegiare il pi possibile una tecnologia di
posa a secco. Il pacchetto completo
utilizzato per le pareti esterne costituito dallinterno da: una controparete
di cartongesso e isolamento, il blocco
porizzato rasato dal lato interno, lisolamento esterno da 16 cm in lana minerale e il rivestimento. Questa stratigrafia
ha consentito unitamente agli altri
accorgimenti progettuali e impiantistici
di ottenere un fabbisogno energetico
pari a soli 27 kWh/mq anno, dunque
classificata come casa da 3 litri.

@ Luca Casonato (archivio Rizzani de Eccher)

equilibrata dei volumi, con un gioco di


alternanze fra rigorose geometrie superficiali e variazioni inaspettate nelle profondit di facciata e nellorientamento
di esposizione delle pareti.
La progettazione delledificio, per soddisfare i requisiti della classe Casaclima
A+, ha tenuto conto di approfonditi studi
sugli aspetti climatici, dellirraggiamento
solare, dellesposizione alla luce naturale,
puntando su una forte integrazione degli
aspetti tecnologici, ambientali e impiantistici, e coniugando i principi della sostenibilit, del risparmio energetico e della
funzionalit interna.
A partire dagli obiettivi prestazionali di
contenimento dei fabbisogni di energia e
di acqua potabile prefissati per ledificio
e lutilizzo di materiali il pi possibile
bio-eco-compatibili, il progetto stato
sviluppato scegliendo tecnologie costruttive e impiantistiche altamente efficienti e
rispettose dellambiente.

@ Daniele Domenicali

Le scelte progettuali del complesso residenziale Teatro 1 di Udine operate


dallo studio Archest srl si fondano sui
principi di eco-sostenibilit e salvaguardia dellambiente attraverso il massimo
sfruttamento di energie rinnovabili e
la scelta di materiali di origine naturale, biocompatibili e con LCA a ridotta intensit energetica. Lobiettivo del
risparmio energetico stato perseguito adottando tecnologie costruttive e
impiantistiche altamente efficienti, che
ne hanno permesso la classificazione in
Classe A+.
Ledificio si sviluppa su 7 piani fuori
terra e la sua forma architettonica
caratterizzata da una volumetria compatta per i primi tre livelli, uno slittamento del quarto piano, per concludere
con un andamento variegato dei piani
alti dove sono ubicati gli appartamenti di maggiore pregio con le terrazze e
i giardini. Si punta a unarticolazione

CIL 161

Oggetto
Nuovo complesso a prevalente
destinazione residenziale
Localit
Udine
Committente
Rizzani De Eccher spa
Progettazione architettonica
Archest srl, Arch. Annamaria
Coccolo, Arch. Gaetano De Napoli
Progettazione strutturale
Studio Suraci
Impresa di costruzione
Rizzani De Eccher spa
Cronologia
2010 2011 (progettazione)
2012 2014 (realizzazione)

Wienerberger
comunicazione@wienerberger.it

Energia solare, auto elettriche,


Energia
autoci.
elettriche,
domoticasolare,
negli edifi
domotica
negli edifi
ci.
E per costruire
naturalmente
E
per costruire
Mattoni,
Tegolenaturalmente
e Coppi
pi IBL.
Mattoni, Tegole e Coppi
pi IBL.

Elementi
Elementi in
in laterizio
laterizio progettati
progettati per
per migliorare
migliorare lambiente
lambiente e
e la
la qualit
qualit della
della vita,
vita, realizzati
realizzati con
con
processi
ad
elevato
contenuto
tecnologico,
utilizzando
materie
prime
naturali,
nel
di
Elementi ad
in laterizio
progettati per
migliorareutilizzando
lambientematerie
e la qualit
vita, realizzati
processi
elevato contenuto
tecnologico,
primedella
naturali,
nel rispetto
rispettocon
di
un
modello
di
produzione
eco-sostenibile.
processi
ad di
elevato
contenuto
tecnologico, utilizzando materie prime naturali, nel rispetto di
un
modello
produzione
eco-sostenibile.
Laterizi
pregiati
dalle
caratteristiche
un modello
di produzione
eco-sostenibile.
Laterizi
pregiati
dalle elevate
elevate
caratteristiche di
di resistenza
resistenza meccanica
meccanica e
e di
di resistenza
resistenza al
al gelo/
gelo/
disgelo,
dotati
di
prestazioni
termo-acustiche
in
grado
di
fornire
un
elevato
comfort
abitativo.
Laterizi pregiati
elevate termo-acustiche
caratteristiche diinresistenza
meccanica
e di resistenza
al gelo/
disgelo,
dotati didalle
prestazioni
grado di fornire
un elevato
comfort abitativo.
disgelo,
dotati di prestazioniabitare
termo-acustiche vivere
in grado di fornire un elevato comfort abitativo.
IBL:
IBL: costruire
costruire naturale,
naturale, abitare sano,
sano, vivere bene.
bene.
IBL: costruire naturale, abitare sano, vivere bene.

www.iblspa.it
www.iblspa.it -- ibl@iblspa.it
ibl@iblspa.it
www.iblspa.it
ibl@iblspa.it
Contatto diretto:-bravi@iblspa.it

IN PRIMO PIANO

a cura di Igor Maglica*

Sharon Davis Design

Womens Opportunity Center a Kayonza, Ruanda


Chiss se larchitetto newyorkese Sharon Davis, il giorno in cui decise di
abbandonare la sua carriera di successo nel mondo della finanza per iniziare,
non pi giovanissima, una completamente nuova nel campo dellarchitettura,
si immaginava che avrebbe avuto a che fare con interventi come il Womens
Oportunity Center? Perch il progetto di Kayonza non rappresenta solamente
unopera di architettura costruita, ma molto altro: non realizza soltanto
un centro di rifugio, ma fornisce, attraverso linsegnamento di nuovi mestieri
lavorativi e imprenditoriali, anche un modello per la futura autosufficienza
economica della comunit.
Il centro stato finanziato da Women for Women International (WFWI),
unorganizzazione nonprofit con sede a Washington, fondata per aiutare le
donne che hanno sofferto traumi provocati da guerre e conflitti a ricostruirsi
una nuova vita, e con la quale Davis aveva gi collaborato, in uno dei suoi
primissimi lavori, in Kosovo.
Il Ruanda, uno dei pi piccoli e pi densamente popolati Stati africani,
stato segnato, nel giro di appena cento giorni (tra laprile e il luglio del
1994) dalluccisione di un milione di persone, appartenenti in prevalenza alla
trib Tutsi. Dopo una quindicina danni, a guerra ormai conclusa, nel suo
evolversi verso la riconciliazione e la democrazia, il governo ruandese mise a
disposizione dellassociazione Women for Women unarea di circa 2 ettari per
la costruzione del Womens Oportunity Center.
Nella piccola cittadina di Kayonza, situata a circa unora dalla capitale
Kigali, un importante crocevia stradale del paese, Sharon Davis ha cercato di
ricreare un villaggio vernacolare ruandese mediante una serie di padiglioni a
scala umana, raggruppati per dare vita a una realt in grado di accogliere fino
a 300 donne, impostata secondo princpi di sicurezza e spirito di gruppo.
Larchitettura proposta, effettivamente, trae spunto dagli esempi di unedilizia
ormai perduta, impostata sulla tradizione vernacolare delle forme circolari e
del palazzo storico reale, che, per, presentavano i tetti in paglia e le pareti di
canne intrecciate e richiedevano frequenti interventi di manutenzione.
Una versione contemporanea di questi modelli storici stata proposta con
lutilizzo di pareti costruite in mattoni e di coperture in lamiera ondulata.
I 450.000 mattoni dargilla impiegati per la realizzazione del centro, sono stati
prodotti direttamente dagli utenti, dandogli lopportunit di imparare anche
un nuovo mestiere; invece, la lamiera ondulata stata scelta perch
il materiale pi pulito per la raccolta dacqua piovana ed facilmente
reperibile in Africa.
Il Womens Oportunity Center, posto allinterno di unarea semirurale di
forma trapezoidale, costituito da numerosi edifici-padiglioni, che, come in
un villaggio locale, costituiscono una struttura familiare autosufficiente: sette
padiglioni di forma circolare adibiti ad aule, alloggi, una cucina in comune,
uffici amministrativi e per lo staff, uno spazio centrale per le assemblee,
una fattoria didattica (aiuta a produrre e commercializzare i propri beni), il
mercato (vendono cibo, tessuti, cesti e altri beni insieme allacqua potabile
raccolta dai tetti) e altri servizi.
Gli spazi adibiti a mercato possono essere concessi in locazione, in modo
da generare unaltra fonte di reddito supplementare.

The project does not only represent a work of built


architecture, but much more, which is necessarily brought by
such an important operation: it doesnt only create a point of
refuge, but provides, by teaching of new professional and
entrepreneurial skills, also a model for the future economic
self-sufficiency of the community

Planimetria generale.
Nella pagina a fianco, dall'alto: Gli orti della cucina e vista degli edifici amministrativi.

I padiglioni di forma circolare sono stati assemblati con i numerosi mattoni


autoprodotti, posandoli in maniera sfalsata, cos da poter far passare la luce
e laria per favorire il raffreddamento passivo e la schermatura solare, pur
mantenendo un senso di privacy.
La struttura della copertura soprastante completamente indipendente;
il metallo ondulato facilita la raccolta dacqua piovana, che convogliata
in cisterne sotterranee per tenerla fresca. Da l, una piccola pompa solare
la solleva a una torre nella parte superiore del sito, dove viene filtrata e,
successivamente, venduta come acqua potabile.
Le latrine pubbliche, molto diffuse in Ruanda, e che spesso hanno costituito
fonti dinquinamento delle falde acquifere sotterranee, qui sono state sostituite
da compost toilet, un metodo semplice e salubre per ridurre il consumo
dellacqua e trattenere i rifiuti solidi e liquidi ricchi di azoto. Questo sistema
consente di sfruttare il fertilizzante naturale prodotto per la gestione delle
imprese agricole o per essere venduto allesterno.
Ogni anno, il centro di Kayonza aiuta 300 donne a superare la pesante
eredit di un conflitto vissuto in prima persona. Conclude Sharon Davis: A
noi, come progettisti, ha consentito di dare vita a unetica di collaborazione
globale che sta rapidamente rimodellando il nostro approccio architettonico.
Nelle vite e nelle storie di queste donne abbiamo trovato gli stimoli a livello
locale per dar vita a unarchitettura dellottimismo con risonanze globali.
* Igor Maglica
PhD, architetto e giornalista

Scheda tecnica
Oggetto:
Womens Opportunity Center
Localit:
Kayonza, Ruanda
Committente: Women for Women International, nonprofit organization
Progetto:
Sharon Davis Design
Cronologia: 2009 2013
Fotografie:
Elizabeth Felicella

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CIL 161

11

CIL 161

Render dei padiglioni di forma circolare.

Fasi costruttive.

Dettaglio dellufficio amministrativo.

Schemi di riuso delle acque.

Nella pagina a fianco, dall'alto:


Le aule illuminate di notte e vista della parte con gli uffici amministrativi.

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CIL 161

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CIL 161

Editoriale

Jorma Mukala*

Quali sono i tratti caratteristici dellarchitettura finlandese degli anni 2010? Cercher
di illustrare alcune peculiarit che hanno influenzato levoluzione dellarchitettura finlandese
per un lungo periodo di tempo e che sono evidenti ancora oggi. La posizione del Paese alla
periferia dellEuropa est diVarsavia e a nord di Stoccolma ha sempre significato essere
distanti dai centri culturali. Lo sviluppo dellarchitettura in Finlandia stato particolarmente
condizionato dal rigido clima e tal volta sollecitato dalle occasioni di confronto con le nuove
idee che emergevano dagli altri Paesi. Larchitettura finlandese si mostrata molto pi vivace
quando linterazione internazionale era maggiormente attiva. Oggi, gli architetti della nuova
generazione hanno assunto, invece, un ruolo principale da veri protagonisti e i risultati sono
rilevanti.Adottano liberamente soluzioni da molte fonti dispirazione. Un tratto comune il
loro rispetto per la materialit nellarchitettura.Tra gli studi di progettazione posso citare, per
esempio:Ala,Anttinen Oiva,Avanto, K2S, OOPEAA, Playa, Rudanko+Kankkunen,Verstas.
Quando le idee della modernit sono arrivate in Finlandia nel 1920, via Berlino e Stoccolma,
il loro influsso stato rapidamente recepito ed durato a lungo;Alvar Aalto, membro del
CIAM (Congres Internationaux dArchitecture Moderne), ha trasmesso le innovative linee di
tendenza dello stile architettonico dellepoca. Lattuale villaggio globale comunica in tempo

Pragmatica e malinconica
reale e le informazioni galleggiano continuamente in tutto il mondo come una nuvola di
influenze. I fenomeni che caratterizzano il XXI secolo, il culto delle archistar, larchitettura Wow
e il design algoritmico sono, naturalmente, visibili anche in Finlandia, per in una forma pi
attenuata. Lapproccio progettuale pragmatico solitamente diluisce ogni espressione estrema di
cambiamento per soddisfare le condizioni climatiche nordiche. Questo adattamento e la lentezza
nella manifestazione degli influssi, collegati con esso, sono confermati ripetutamente da un
decennio allaltro. Una scarsit di discussione teorica ugualmente riscontrabile nellapproccio
finlandese. Gli elementi del dibattito e delle ideologie internazionali sono riconoscibili nei
progetti, tuttavia evidente la mancanza sia di analisi dei recenti modelli, sia delle ragioni stesse
del cambiamento. Qui si vede una sorta di anti-intellettualismo e una tradizione di artigianato
che non si esprime bene con i manifesti e i dibattiti. Pi importante la progettazione e la
realizzazione di un edificio, mentre il dibattito intellettuale percepito come un modo artificiale
di complicare le cose. I concorsi di architettura hanno avuto un ruolo molto importante in
Finlandia dallinizio del XX secolo. Per decenni i concorsi aperti a tutti hanno permesso ai
giovani talenti di presentarsi e quindi emergere. In generale, gli architetti finlandesi preferiscono
partecipare ai concorsi di architettura piuttosto che esprimere le loro opinioni in saggi sullo
sviluppo dellarchitettura o delle sue problematiche. Lo spirito di adattamento descrive la
relazione con la tecnologia. Gli architetti cercano di utilizzare soluzioni tecniche allavanguardia
quando ci possibile, ma la pratica della costruzione in s piuttosto conservativa.
Linnovativa architettura high-tech ispirata dalla tecnologia non ha avuto di fatto grande successo.
Qual il ruolo dei mattoni in questa situazione? La tradizione di utilizzare mattoni molto
lunga in Finlandia: la nostra pi importante e unica cattedrale gotica fu costruita nel 13 secolo
a Turku e quella chiesa stata realizzata con mattoni rossi. Nellarchitettura moderna il mattone
stato anche un materiale popolare nei diversi periodi dello sviluppo.
Nota la fase dei mattoni rossi di Alvar Aalto negli anni 50, che comprende molti capolavori
come il Municipio di Syntsalo (1952) e la Casa della cultura di Helsinki (1958).
Using international comparisons, Finnish contemporary architecture can roughly
be placed in the sphere of influence of Peter Zumthor but far away from the
intellectualism represented by Rem Koolhaas or the perfect formalism of Zaha Hadid.
The following selection of interesting buildings from recent years illustrates
contemporary trends in Finnish architecture

14

CIL 161

Anttinen Oiva Architects, Biblioteca centrale


dellUniversit di Helsinki, 2012.

Oggi i mattoni sono usati spesso, e non solo, nel contesto urbano; in effetti, la loro durabilit
un requisito ottimale per limpiego come materiale da rivestimento nelle facciate degli edifici
soggette alle severe condizioni climatiche finlandesi. Mi piacerebbe riportare, qui di seguito, tre
diversi esempi di architettura contemporanea del mattone. La Biblioteca Kaisa in mattoni rossi a
Helsinki (di Anttinen Oiva, 2012) unifica il quartiere compatto del centro e, allo stesso tempo, si
distingue fortemente per le sue specifiche funzioni di edificio pubblico. La biblioteca, che stata
adattata al sito urbano densamente sviluppato, stabilisce unit e un nuovo punto di riferimento
al paesaggio, oltre agli splendidi interni e alla vista sulla citt per i suoi utenti. Paasitorni Hotel
a Helsinki (di K2S, 2012) unestensione che si sviluppa allinterno di un blocco cittadino
stretto con prospetti curvilinei e ruvidi di mattoni che conferiscono carattere alledificio; i
punti di forza generati dalle idee del progetto sono luso, il materiale e la logica costruttiva.
Larchitettura di K2S inimitabile e innovativa e porta avanti la tradizione della natura, non il
cerimoniale del modernismo finlandese. Molti giovani architetti considerano la progettazione
dellambiente quotidiano come una priorit; le archistar individualiste con i loro edifici iconici
non sono nelle loro aspirazioni. La promozione della parit globale un principio centrale per
questa generazione. Il piccolo edificio scolastico di mattoni della scuola Sra Pou in Cambogia
(di Rudanko + Kankkunen, 2011) una vetrina per adattare un progetto alle circostanze del
territorio. Facendo uso di materiali e metodi locali e volendo capire il modo di vita del posto, ha
portato a uno spostamento verso una costruzione primitivamente autentica e verso lorigine
dellarchitettura. Attualmente, lespressione architettonica un po pluralista e coesistono diverse
soluzioni formali, con le seguenti caratteristiche comuni: pochi materiali, una forma chiara e
attenzione ai dettagli. Usando confronti internazionali, larchitettura contemporanea finlandese
pu approssimativamente essere collocata nella sfera di influenza di Peter Zumthor, ma
lontano dal intellettualismo rappresentato da Rem Koolhaas e il formalismo perfetto di Zaha
Hadid. La presente selezione di alcuni edifici interessanti degli ultimi anni mostra le tendenze
contemporanee dellarchitettura finlandese. Juhani Pallasmaa, un noto architetto e saggista,
convinto che i migliori risultati degli architetti finlandesi contengono un apprezzamento e
rispetto per la scala umana e unattenzione ai dettagli fino agli arredamenti interni. Egli ritiene
inoltre che la natura rimane un influsso fondamentale: larchitettura finlandese tende ancora
a proiettare unaria rurale e silvestre1. Per quanto riguarda gli aspetti negativi, Pallasmaa ritiene
che larchitettura finlandese tende ad avere una mancanza di gravit e di mistero, storicit
e significato. Il linguaggio e leleganza estetica abilmente realizzati non sempre portano a
una profondit esistenziale, che lessenza dellarchitettura che muove gli esseri umani. Egli
sostiene, inoltre, che larchitettura contemporanea, in Finlandia e altrove, afflitta dal problema
onnipresente della superficialit e la standardizzazione delle differenze culturali. Larchitettura
tecnologica del mondo globalizzato si svolge in una realt normalizzata senza evocare le
esperienze metafisiche o malinconiche, tragiche o estatiche2. Le nuove tecnologie hanno
notevolmente aumentato la connettivit delle persone e hanno fatto diventare il mondo un
villaggio globale.Allo stesso tempo, la cultura delle merci e dello spettacolo globale offusca le
nostre esperienze. Se larchitettura diventa un prodotto standardizzato, perder la sua capacit
di esprimere diversit e le identit culturali nella loro complessit. Nel mondo globale, il ruolo
dellarchitettura quello di trovare gli ingredienti dellidentit nel paesaggio, nel clima, nella
cultura locale e, naturalmente, nellumanit che ogni essere umano condivide uno con laltro.
Le foreste e i laghi e la luce del nord creano unatmosfera finlandese unica, dove la tranquillit,
il ritmo lento della vita e la malinconia sono di casa. Credo che questo sia latmosfera che
influenzer la natura dellarchitettura finlandese anche in futuro.
(traduzione di Melissa Kerr)

Note:
1. Juhani Pallasmaa, Traditions and transitions, in Finnish Architecture 0405, Museum of Finnish Architecture, 2006.
2. Ibid.

* Jorma Mukala
Chief editor di ARK.Arkkitehti, Finnish architectural review, la pi prestigiosa rivista di architettura
finlandese, fondata nel 1903 e, dal 1927, organo ufficiale della Finnish Association of Architects (SAFA).

15

CIL 161

Progetti

Igor Maglica*

A Vaasa, una cittadina finlandese


di circa sessanta mila abitanti, prospiciente
le coste svedesi e facente parte della regione occidentale di Ostrobotnia, situato questo complesso residenziale che
si distingue dalle tradizionali costruzioni
per la sua originale conformazione planimetrica e limpostazione progettuale. La
realizzazione il risultato tangibile di un
concorso di progettazione vinto nel 2008
da due gruppi di giovani architetti, uno
di Seinjoki e laltro di Helsinki, rispettivamente Lassila-Hirvilammi architects1

oopeaa/serum architects

Complesso residenziale
Kompassi Block
Vaasa, Finlandia

Planimetria generale.
Nella pagina a fianco:
Una porzione curva delledificio est.

e Serum architects, che, con la loro


opera, decisero di provare a sovvertire le
rigide geometrie della maglia urbanistica
del centro cittadino di Vaasa. A questo
proposito occuparono centralmente il
sito che gli stato messo a disposizione
resosi disponibile in seguito alla dismissione di una caserma militare con
un intervento formato da due volumi
curvi che, per, fanno parte di un unico
disegno planimetrico. Cos, allinterno
di un ampio isolato di forma quadrata,
grande il doppio rispetto alla superficie di un normale isolato adiacente,
e delimitato lungo i perimetri dellarea
da volumi e fabbricati di forgia regolare,
adesso vi sorge il nuovo complesso residenziale denominato Kompassi Blok.
I due volumi curvi che lo compongono
sono materialmente separati tra loro da
una strada pedonale che attraversa lin-

Inside a large square block, two teams of young architects have designed
a housing estate, composed by two curved volumes which are part of the
same planimetric drawing. The Kompassi Blok, despite of the inevitable
external monumentality, hides inside an open and social soul

16

CIL 161

tero lotto da nord a sud. Questa funge


anche da acceso principale al complesso,
insieme ad altre porte, contrassegnate
dal colore giallo, presenti nei fronti est e
ovest, e ci conduce al centro dellintervento: il grande cortile interno di forma
organica semicircolare. Esso contiene,
oltre a zone piantumate a verde, campi
da gioco per bambini, rastrelliere per biciclette, panchine e spazi attrezzati, in un
insieme intimo e accogliente circondato
dalle pareti bianche dei due edifici curvilinei. I volumi, che presentano raggi
di curvatura differenti, sono a loro volta
suddivisi in parti (quattro a ovest e cinque a est), pi alte e pi basse, con un
massimo di 6 e 7 piani nelle rispettive
testate nord, per poi decrescere fino ai 3
pani daltezza delle porzioni meridionali
del complesso. Questo profilo terrazzato
ha permesso la creazione di varianti tipologiche in alcuni appartamenti posti
ai piani superiori che, cos, usufruiscono
di grandi terrazzamenti e di finestre
aggiuntive nei loro fronti sud. Inoltre,
allinterno del complesso si crea una tensione compositiva tra le parti pi alte e
quelle pi basse, evidenziata anche dalla
conformazione in pendenza del terreno
e dai diversi tipi di finitura esterna: mattoni a vista nei fronti curvi est e ovest
e nelle testate; mattoni posati su giunti
molto carichi di malta bianca che, una
volta strabordata, stesa con un pennello
bagnato sui due prospetti interni (lasciando, per, intravvedere la trama della
posa e la texture del mattone sottostante).
Lalternanza dei colori, il rosso mattone
e il bianco, e la differenza altimetrica
delle singole porzioni dei due blocchi,
interrompono una certa monumentalit
intrinseca in questo tipo di insediamenti
(lopera chiamata anche la fortezza)
e contribuiscono a conferirgli una vivacit destrazione mediterranea.
Al piano terreno sono situati alcuni appartamenti con laccesso diretto, locali
tecnici e depositi, e anche piccole unit
pronte per essere affittate come negozi;
i piani superiori ospitano una molteplicit di alloggi di dimensioni e superfici
varie. Moltissimi appartamenti hanno

17

CIL 161

piccole logge chiuse affacciate su entrambi i fronti, che, nelle facciate esterne
del complesso, in alcuni casi sono state
sostituite da balconi aggettanti coperti.
I prospetti interni bianchi, quelli sul
cortile, sono caratterizzati da lunghe
file formate da finestre alte fino al pavimento, mentre al piano terra si trovano
anche parti non finestrate, che, alternate
con i portali gialli delle entrate, costituiscono una fascia chiusa che funge da
basamento alledificio. I fronti esterni,
invece, sono pi chiusi, distinti dal colore
rosso dei mattoni e dalla forma rettangolare delle finestre; esse presentano in
molti casi al loro interno parti leggermente arretrate rispetto al filo delledificio, realizzate con la stessa tecnica utilizzata per i fronti interni (solo che qui
la malta di colore grigiastro), poste in
posizioni e di dimensioni prettamente
funzionali. Inoltre, vi troviamo alcuni raggruppamenti di balconi sovrastanti coperti e le scale di servizio, che
salgono sui tetti terrazzati, realizzati in
metallo. Questi elementi tecnici, insieme
al profilo generale a scaloni, ravvivano e
insieme ingentiliscono limpatto visivo
con il grande fronte curvo quasi introverso del Kompassi Block che, per, un
po come dentro una siedlung tedesca o
un hfe viennese, nasconde al suo interno
unanima pi pubblica, sociale e aperta.
* Igor Maglica
PhD, architetto e giornalista

Note.
1. Nel 2014 Lassila-Hirvilammi architects cambia la sua denominazione in OOPEAA, Office for Peripheral Architecture, fondata
dal solo Anssi Lassila che ne diventa anche il suo Principal Partner.
Il fronte esterno.

Sezione longitudinale nord-sud.

18

CIL 161

Sezione trasversale ovest-est dei due edifici del complesso.

19

CIL 161

1
2
3

Dettagli costruttivi.
Sezione parete esternagronda.
Legenda
1. lamiera di protezione
in acciaio, 1 mm
2. rete antinsetto
3. lamiere sagomate di
protezione
4. listello 21x70 mm
5. profilo L 1 traforato
20x80 mm
6. copertura



1
2
3
4
5

7
1

Sezione nodo
serramento curva
interna.
Legenda
1. listello 21x70 mm
2. protezione dal vento e
fissaggi
3. foglio in composto di
alluminio con
fissaggio a vite
4. foglio in acciaio 1 mm
con piega 21 mm sui
lati per sigillatura
5. lamiera acciaio 1 mm
6. involucro (mattoni in
laterizio faccia a vista,
camera daria, foglio
antivento, isolante,
pannellatura interna)
7. rete antinsetto
8. profilo L 1 mm
traforato 20x80 mm



1
2
3
4
5

7
6

Sezione ingresso-solaio.
Legenda
1. listello 21x70 mm
2. protezione dal vento
e fissaggi
3. foglio in composto di
alluminio con
fissaggio a vite
4. foglio in acciaio 1
mm con piega 21 mm
sui lati per sigillatura
5. lamiera acciaio 1 mm
6. involucro (mattoni in
laterizio faccia a
vista, camera daria,
foglio antivento,
isolante, pannellatura
interna)
7. solaio contro terra
(pannello con
superficie esterna
intonacata, foglio
antivento, isolante,
8. solaio in c.a.,
massetto di
livellamento, finitura
interna)

20

CIL 161

Vista dal cortile del fronte interno.

Scheda tecnica
Oggetto:
Complesso residenziale
Localit:
Vaasa
Progetto:
Annsi Lassila (OOPEAA), architect in charge; Vesa Humalisto (Serum),
Juha Pakkala (OOPEAA), project architects; Sami Heikkinen, Anti Lehto (Serum), design team;
Teemu Hirvilammi, Jussi-Pekka Vesala (OOPEAA), Niko Sihvola (Serum), assistants
Cronologia:
2008 (concorso) 2013 (completamento)
Dimensioni:
12.050 m2 slp; 5.600 m2 parcheggio
Fotografie:
Jussi Tiainen

21

CIL 161

Progetti

Adolfo F. L. Baratta*

La scuola elementare Niemenranta


situata in una zona di espansione residenziale del Comune di Oulunsalo,
centro finlandese di quasi 10.000 anime
a pochi chilometri da Oulu, la Silicon
Valley del Nord in cui Alvar Aalto nel
1930 realizz la Fabbrica Toppila Oy,
successivamente nota come Kajaani
Oy. Seppure scontato, il riferimento a
Aalto non casuale, perch i materiali e
le forme delledificio sono chiaramente
riconducibili allarchitettura del grande
maestro finlandese. C per anche altro.
Sono infatti leggibili alcuni riferimenti
al movimento regionalista finlandese
a matrice post moderna, la cosiddetta

alt architects

Scuola elementare
Niemenranta
Oulunsalo, Finlandia

Planimetria generale.
Nella pagina a fianco:
Dettaglio dellinvolucro in laterizio.

Scuola di Oulu, che negli anni Settanta e Ottanta ebbe un forte impatto
sullo stile degli edifici pubblici della
Finlandia settentrionale. La Scuola di
Oulu abbandona il modernismo puro
e distaccato per sostituirlo con unarchitettura calda e umana, in grado di
relazionarsi armonicamente con il paesaggio, il clima e la cultura locale. Non
a caso tra i materiali principalmente
utilizzati dalla Scuola di Oulu vi il
laterizio. Sebbene ledificio scolastico di
ALT Architecs sia lontano dal romanticismo talora eccessivo della Scuola di
Oulu, il progetto scaturisce dalla stessa
matrice ideologica.
Il plesso scolastico composto di tre
parti: la scuola dellinfanzia a sud, la
scuola superiore (destinata agli studenti
tra i 12 e i 15 anni) a nord e, come ele-

In a small town in Finland, a young group of designers pays tribute to Alvar Aalto
and to the School of Oulu with a building whose shape is the perfect synthesis of
functional objectives and will for urban integration

22

CIL 161

mento di connessione, la nuova scuola


elementare destinata a 300 alunni. Sebbene il plesso scolastico venga utilizzato per attivit educative, esso stato
pensato per rappresentare anche un
luogo di aggregazione per la comunit:
in Finlandia, molte piccole municipalit
sono provviste di una biblioteca o di
una scuola pubblica che, oltrepassando
la funzione originaria, fungono da importante centro laico di aggregazione e
dincontro.
La forma delledificio rappresenta una
sintesi tra obiettivi funzionali e volont
di integrazione urbana. Planimetricamente la solida geometria che caratterizza la soluzione distributiva della
scuola viene interrotta e contenuta da
una linea spezzata perimetrale.
Tale linea, un muro di mattoni in laterizio faccia a vista, si rivolge verso le
aree pubbliche sottolineando in maniera
efficace la funzione civica delledificio,
mentre gli spazi interni sono caratterizzati da facciate rivestite da pannelli. Linvolucro in laterizio la sintesi dellidea
che ledificio vuole trasmettere allesterno conferendo alla scuola unatmosfera decisa, pubblica e urbana. Inoltre,
mentre i piccoli e riservati cortili della
scuola sono orientati a sud, il grande
foglio di mattoni realizza uno scudo
protettivo rispetto alle fredde brezze
provenienti da nord, favorendo un microclima interno mite e proteggendo
sia le pi fragili facciate in legno, sia i
bambini.
In una dialettica spaziale vengono semantizzate le funzioni e le parti componenti, conferendo identit agli spazi
primari e a quelli accessori, a quelli di
distribuzione e connessione, alle articolazioni e alle gerarchie funzionali e
strutturali. In linea con la migliore tradizione organica scandinava, il materiale
svolge un ruolo fondamentale nel suo
essere espressivo. Il laterizio familiare
allarchitettura di ALT Architects perch, anche se ovviamente non costituisce lunico materiale delledificio,
senzaltro quello a cui limmagine si lega
con pi forza essendo stato impiegato

23

CIL 161

Sezione trasversale e longitudinale.

Pianta piano terra.

24

CIL 161

Vista notturna.

Scheda tecnica
Oggetto:
Localit:
Committente:

Scuola elementare Niemenranta


Oulunsalo (Finlandia)
Comune di Oulunsalo/
Jouko Leskinen
Progetto architettonico: ALT Architecs+ Architecture
Office Karsikas
Collaboratori:
Martti Karsikas, Kalle Vahtera,
Antti Karsikas, Ville-Pekka Ikola
Progetto strutturale:
Kalevi Skkinen
Progetto impiantistico: Kari Sarkkinen, Lauri Palosaari
Progetto interni:
Kati Ervasti
Cronologia:
2012
Superficie:
3.670 m2
Fotografie:
Ville-Pekka Ikola, Kalle Vahtera

per linvolucro, protagonista dellequilibrio ricercato dai progettisti con il paesaggio circostante.
La parte pi interessante della scuola
dal punto di vista spaziale costituita
dallentrata principale con gli spazi comuni a essa collegati: questultimi sono
caratterizzati dal chiarore delle pareti e
dal soffitto dove si esplicita una trama
rigata di elementi con finalit acustiche
ed espressionistiche. I colori brillanti

25

CIL 161

completano le aule e i corridoi. Il progetto riesce a essere audace e moderato


allo stesso tempo: attraverso luso responsabile delle finanze pubbliche pur
con budget limitato, stato realizzato un
edificio pubblico che la comunit ha accolto con entusiasmo.
* Adolfo F. L. Baratta
Ricercatore, Dipartimento di Architettura,
Universit degli Studi di Roma Tre

Sezione verticale.

Dettaglio della facciata.


Nella pagina a fianco: Lingresso alla scuola.

26

CIL 161

27

CIL 161

Progetti

Carmen Murua*

Il lavoro dello studio Playa Architects,


fondato nel 2007 e con sede a Helsinki,
contraddistinto principalmente dalla
partecipazione a concorsi di progettazione pubblici. Infatti, il progetto qui
illustrato il risultato di un concorso
a inviti che lo studio si aggiudicato
nel 2009. Lintervento ubicato nella via
Kotisaarenkatu fa parte di un ambizioso
programma urbanistico e sociale promosso dallamministrazione cittadina,
denominato HITAS, e creato per garantire qualit e prezzi regolari agli alloggi
costruiti sui terreni in affitto di propriet
del Comune. La proposta dello studio
Playa stata realizzata a Toukoranta, un

playa architects

Edifici residenziali
Kotisaarenkatu
Helsinki, Finlandia

Planimetria.
Nella pagina a fianco:
Fronte di accesso sulla via Kotisaarenkatu.

recente quartiere residenziale situato


nella parte nordest della citt.
Il progetto presenta alcune caratteristiche dellarchitettura nordica, come la
chiarezza delle forme, le proporzioni
eleganti e la poca ornamentazione,
cui si affianca una geometria semplice
e articolata che assicura il dialogo con
la natura e un inserimento equilibrato
nellambiente circostante.
Tre volumi quasi uguali, realizzati in
mattoni bianchi e dalle proporzioni a
misura duomo, costituiscono lintervento di Kotisaarenkatu. Due di loro
seguono lallineamento stradale, il terzo,
invece, arretra rispetto al filo stradale, in
modo da lasciare tutto un fronte laterale
aperto con viste sul golfo di Finlandia.
Gli edifici sono costituiti da un piano
terra, che presenta degli alloggi affacciati

Three residential buildings compose a balanced and refined whole, thanks to the
assumed proportions and to the materials that were used, an architecture in
perfect harmony with the sorrounding environment and designed for humans

28

CIL 161

su un ampio cortile e dei locali comuni


disposti verso la strada, da tre piani di appartamenti di varie tipologie e affacci e
da una copertura a uso collettivo, intesa
come luogo comune per il riposo e il
ritrovo, attrezzato con saune condominiali e ampi terrazzi con larghe vedute
paesaggistiche.
I tre volumi, sopraelevati rispetto al livello stradale, sono collegati al piano
terra da uno spazio semipubblico aperto.
Infatti, lingresso a un singolo edificio
non avviene direttamente dalla strada,
ma, seguendo una piacevole gradualit
tra spazio pubblico e privato, per accedere, infine, lateralmente a un corridoio
centrale che accoglie gli elementi di distribuzione verticale.
Le piante degli alloggi sono semplici e
razionali. La geometria chiara, insieme
alla particolare composizione delle facciate, permette libere variazioni nella
dimensione e nella disposizione delle
abitazioni. Il numero di queste in ogni
edificio diverso: il piano terra ospita
dai due ai quattro alloggi, mentre nei
livelli superiori sono disposti dai tre ai
cinque appartamenti per piano, con varie tipologie di bilocali, trilocali e quadrilocali. Gli allineamenti longitudinali
sulla strada e sul cortile, i fronti nordest e sud-ovest, sono segnati dai ripetuti vuoti dei profondi balconi, stanze
intermedie tra lesterno e linterno, con
chiusure trasparenti per far fronte al
clima rigido, e divisi da piccoli ripostigli
di pianta triangolare, che ne determinano la forma trapezoidale, progettata
per aumentare la presenza di luce naturale allinterno. I due fronti longitudinali fanno riferimento al sistema pilastro-trave, che, in autonomia rispetto
al volume retrostante, incornicia e d
significato alle sue facciate.
Invece, i fronti laterali, pi chiusi e massicci, sono marcati dal disegno sottile di
una trama decorativa su un piano leggermente sporgente rispetto a quello delle
aperture, il che d una certa profondit
alle pareti. Le facciate in laterizio suggeriscono lidea di spessi muri portanti,
anche se, in realt, in questo caso hanno

29

CIL 161

Pianta quarto piano.

Scheda tecnica
Oggetto:
Localit:
Committente:
Progetto:
Collaboratori:
Progetto strutturale:
HVAC:
Impianto elettrico:
Imprese:
Cronologia:
Dimensioni:
Fotografie:

Vista delle facciate laterali.

Edificio residenziale
Helsinki, Finlandia
Asuntosti
Veikko Ojanlatva, Tuukka Vuori, Sirpa Pyyhti
Marja Lapinleimu, Tuomas Raikamo, Jukka Kangasniemi,
Mari Haavisto, Ulla Sepp, Jukka Sulonen, Daniel Ltolf (modello in scala)
Finnmap Consulting Oy/Aulis Ranua
Optiplan Oy/Antti Alvoittu
Optiplan Oy/Jari Muunoja
Lemminkinen Talo Oy (costruzione); VIP-Shk Oy (imp. elettrico);
Sarjametalli Oy (condizionamento); Lemminkinen Talo Oy (piombatura)
2009-2013, progetto-fine lavori
5.190 m2, sup. complessiva
Tuomas Uusheimo

30

CIL 161

solo una funzione di rivestimento, non


strutturale. qui la trama compositiva,
che inquadra le svariate finestre, a donare peculiarit ai prospetti.
La disposizione e la dimensione delle
aperture si adatta alla necessit degli
spazi interni, senza cercare di conferire
una simmetria allesterno o di mantenere gli assi verticali.Anzi, vi una ricercata rottura della verticalit che provoca

movimento e vivacit in tutte le facciate, oltre che una maggior variabilit


della composizione. I giovani progettisti
dello studio Playa riprendono la lezione
di molti architetti dellarea scandinava,
da Asplund a Lewewrentz, o a Aalto,
e prestano grande cura nella scelta dei
materiali, sempre valorizzati in modo da
sfruttarne le diverse qualit nella definizione delle superfici.

I mattoni bianchi, in opposizione al


legno, danno luminosit ed eleganza
allinsieme; una presenza importante
nella definizione degli spazi semipubblici dacceso ai singoli edifici, nelle
logge dei fronti longitudinali e nelle
saune comuni poste sui tetti, ma anche
come segno distintivo rispetto ai colori forti e scuri degli edifici circostanti.
Linsieme costruito risulta equilibrato e

31

CIL 161

raffinato, grazie alle proporzioni assunte,


ai materiali utilizzati e probabilmente
anche alla ripetitivit degli edifici. Certamente si tratta di unarchitettura in
armonia con il paesaggio esistente costruita e pensata per luomo.

* Carmen Murua
Architetto, PhD, libero professionista

Il volume sud dellinsieme.

Sezione trasversale.

Tre edifici visti dallangolo della strada.

Facciata nord-est.

32

CIL 161

Facciata sud-ovest.

33

CIL 161

Progetti

Chiara Testoni*

In Finlandia, i diffusi processi di urbanizzazione degli ultimi anni hanno


comportato un progressivo incremento
dei costi delle abitazioni aumentando
di conseguenza la difficolt di accesso
al mercato della casa per le fasce sociali
pi deboli.
Per soddisfare il crescente fabbisogno
abitativo, molti studi di progettazione
finlandesi si stanno specializzando
nelledilizia sociale: la sfida realizzare
interventi a basso costo di costruzione,
gestione e locazione che tuttavia non rinuncino ad aspetti di qualit costruttiva
e figurativa indispensabili per convertire
una semplice edilizia sociale in archi-

hannunkari & mkipaja

Kirjanpitjnkuja
Social Housing
Espoo, Finlandia

Inquadramento dellarea.
Nella pagina a fianco:
Vista della testata nord, con lo spazio polivalente
al piano terra.

tettura sociale, secondo un approccio


che contempla cio non solo questioni
funzionali ed economiche ma anche di
identit e valorizzazione del luogo. Il
complesso per social housing realizzato
dallo studio Hannunkari & Mkipaja
rientra tra questi interventi.
Larea di progetto, situata in un anonimo
quartiere nella zona di Suviniitty, limitrofa alla stazione centrale di Espoo,
come spesso capita in Finlandia direttamente confinante con una foresta: la
natura una presenza costante nella vita
quotidiana e un interfaccia continuo rispetto allabitato.
Il complesso presenta un semplice impianto a pianta curvilinea: due fabbricati
adiacenti, impostati secondo lo stesso
raggio di curvatura e interconnessi dalla
copertura continua, si affacciano a ovest

A social housing program considers not only functional and economic aspects,
but also those related to a clear figurative characterization, trough the use of
reliable materials and a simple but effective design

34

CIL 161

verso uno spazio cortilivo comune e a


est sul fronte meno urbanizzato, in prossimit del bosco dove sono collocati i
parcheggi.
I fabbricati sono interrotti da un portico,
che consente il collegamento diretto tra
cortile interno e la zona del parcheggio,
e apre la prospettiva dallarea cortiliva
verso la foresta.
Gli edifici, di cinque piani, ospitano 112
appartamenti oltre a servizi quali tre
saune, lavanderie, spazio polivalente e
cantine, situati al piano terra.
Per fare fronte alle diverse esigenze
dellutenza, composta sia da famiglie sia
da persone singole, il taglio degli alloggi
variabile da 34 a 67 m2, in modo da
ospitare da una a tre camere da letto,
zona giorno e servizi.
Gli appartamenti dispongono, vista la
metratura di taglio medio piccolo, di
ampi balconi, di profondit non inferiore a 2,5 m, che si affacciano verso il
cortile o verso la foresta, offrendo possibilit di godere dellaria aperta in assenza di un giardino privato: i balconi
vengono cos dedicati ad area giochi o
a piccoli orti per lauto-produzione alimentare. La schermatura vetrata, molto
frequente in Finlandia, concepita per
rendere fruibile i locali anche nella stagione pi rigida e per agevolare la captazione solare invernale.
Il budget molto ridotto a disposizione
ha indotto a prescegliere una tipologia
costruttiva prefabbricata per le strutture
a telaio in c.a.; le pareti murarie perimetrali sono invece state realizzate in opera.
Il complesso dichiara un efficace linguaggio compositivo. Il fronte interno
concavo caratterizzato da un rivestimento in laterizio policromo, interrotto
dalle balconate vetrate che compongono
insieme alle porzioni murarie un vivace
disegno a scacchiera. Il fronte di curvatura esterna invece connotato da un
linguaggio pi sobrio, in cui la rigorosa
partitura delle finestre e dei balconi interrompe la continuit del prospetto in
laterizio intonacato; su questo lato, i corpi
ascensore vetrati provvedono allimmissione di luce naturale allinterno degli

35

CIL 161

Fronte sul cortile.

Sezione trasversale.

36

CIL 161

Pianta piano terra.

37

CIL 161

spazi distributivi. Per vivacizzare limmagine architettonica del complesso


e conferirvi unidentit chiara, alcuni
elementi speciali interrompono la rigorosa serialit prospettico-volumetrica
a suggerire una lettura giocosa di spazi
che per quanto razionali non rinunciano
a un pizzico di divertimento: scatole
colorate in verde brillante che ospitano
alcuni balconi si stagliano vigorosamente
dalla parete; murature curvilinee colorate racchiudono le saune al piano terra
rendendole facilmente riconoscibili; un
piccolo fabbricato dai toni verde acceso,
collocato nel cortile, offre un riparo dalla
pioggia nelle occasioni di incontro della
comunit. Il plusvalore dellopera in-

Scheda tecnica
Oggetto:
Localit:
Committente:
Progetto architettonico:
Gruppo di progettazione:

Cronologia:
Superficie lorda:
Fotografie:

sito nella particolare sensibilit con cui


gli architetti hanno concepito unidea
di abitare che, andando oltre lobiettivo
del mero soddisfacimento di standard,
sottende i valori di solida qualit costruttiva, grazie allutilizzo di materiali
affidabili come il laterizio, e di efficace
caratterizzazione dellarchitettura grazie
a scelte progettuali semplici ma non banali che restituiscono a un luogo precedentemente privo di carattere una sua
ben definita identit, fortemente riconosciuta dalla comunit locale.
* Chiara Testoni
Dottoranda in Tecnologia dellArchitettura,
Universit degli Studi di Ferrara

Social Housing
Kirjanpitjnkuja 7, Espoo
Housing Unit, Comune di Espoo
Arkkitehdit Hannunkari & Mkipaja
Veikko Makipaja (main planner),
Kristiina Hannunkari (supervising architect),
Kirsi Rantanen (project architect),
Petri Eurasto (landscaping)
2009 2012
9.000 m2
Mikael Linden

Entrata agli appartamenti.


Nella pagina a fianco: Il complesso residenziale visto da sud-ovest.

38

CIL 161

39

CIL 161

Progetti

Roberto Gamba *

Una delle ragioni del successo economico e sociale, raggiunto attualmente


dalla Finlandia, risiede probabilmente
nellattenzione che lo Stato riserva allistruzione scolastica e alla qualit architettonica, ottenuta spesso organizzando
concorsi di progettazione.
Espoo la seconda citt pi grande della
Finlandia; oltre 252.000 abitanti, situata
nella regione dellUusimaa; insieme alle
citt di Vantaa e Kauniainen, fa parte
dellarea metropolitana di Helsinki.
immersa nella natura e si sviluppata
su pi centri distinti; vi sono presenti numerose istituzioni tecnico-scientifiche e
vi hanno sede grandi aziende, legate in

verstas architects

Scuola Saunalahti
Espoo, Finlandia

Planimetria.
Nella pagina a fianco:
Testata del complesso scolastico.

particolare alla produzione di sistemi per


la telefonia, di cui la Finlandia risultata
negli ultimi tempi polo primario.
La scuola qui presentata, progettata dal
gruppo di giovani architetti finlandesi
Vin Nikkil, Jussi Palva, Riina Palva e
Ilkka Salminen a seguito del concorso
di cui sono risultati vincitori nel 2007,
divenuta il punto focale del nuovo quartiere residenziale di Saunalahti, anche
grazie agli intendimenti con cui stata
concepita dai progettisti.
Alla base della soluzione che essi hanno
proposto e che rende la scuola protagonista nel territorio, insieme alle sue
qualit architettoniche, c lattenzione
a principi pedagogici e nuove modalit
di apprendimento, basate sul far agire
gli alunni in libert, con spirito di collaborazione, sviluppando in particolare
attivit artistiche e di educazione fisica.
La costruzione comprende oltre alle

The architecture of this school, which stands out in the territory and which also
includes a recreation center and a library, is characterized by the large glass
surfaces, the different finishes and most of all by the variety of the horizontal
textures of brick

40

CIL 161

aule scolastiche, un centro diurno, una


serie di ambienti dedicati alle attivit ricreative della giovent, una piccola biblioteca di utilizzo comunale, oltre che
scolastico; gli spazi per la ginnastica, laboratori e cortili, utilizzabili anche dagli
abitanti del quartiere e da varie associazioni, la sera e nei weekend.
In quanto edificio polifunzionale per
listruzione e la cultura, la costruzione
si lega alla piazza, formatasi nella nuova
zona residenziale, divenendo appunto
nucleo di riferimento per gli abitanti.
Planimetria e volumetria della scuola
non si sviluppano con forme regolari,
ma morfologicamente possibile distinguere un corpo principale allungato,
da cui si dipartono due bracci.
Questi danno luogo a due anse e a due
fronti aperti alla natura e sono protetti
da unampia sporgenza di gronda: in
unimmaginaria similitudine, questi
spazi, nel rimarcare il rapporto instaurato con il paesaggio, sembrano essere
stati ispirati quasi a imitazione della variet di quei percorsi affacciati sul mare,
rivolti ora su un golfo, ora su una pi
stretta cala marina.
Il cuore delledificio la maestosa sala
da pranzo polivalente, luogo dincontro
per tutti gli utenti, salone per spettacoli,
snodo distributivo.
Nella sua ampia superficie a doppia
altezza, risaltano i massicci muri di cemento armato a vista, il soffitto curvo
rivestito in listelli di rovere, le verniciature vivaci, che si alternano nellindividuazione dei diversi ambiti funzionali;
le grandi impennate della parete vetrata,
che consentono la diffusa luminosit
dellambiente.
Fuori linvolucro delledificio completato da tavole di legno, profili in rame,
ampie vetrate di fogge differenti, ma soprattutto da murature massive in mattoni in cui risaltano le composizioni e le
tessiture orizzontali di diversa matrice e
tecnica costruttiva.
Londulazione del tetto permette alle
radiazioni solari di creare degli effetti di
luce e ombra che si riflettono suggestivamente nei cortili e allinterno.

41

CIL 161

Pianta piano secondo.

Fronte di ingresso dalla strada.

Inoltre il cortile terrazzato che si apre


davanti alla sala da pranzo e il dislivello
tra il terreno e il piano rialzato di quel
salone danno luogo a uno spazio teatrale
semicoperto, che integra mondi interni
ed esterni in un tutto unico spaziale.
Il palcoscenico del teatro si trova in corrispondenza della giunzione tra il cortile
dedicato ai bambini pi grandi e quello

Pianta piano primo.

42

CIL 161

per i pi piccoli; infatti per le diverse


et di utenza sono state destinate aree
differenti, che permettono, ai primi, di
sfruttare il sole del mattino e, ai secondi,
gli ultimi raggi del pomeriggio, che pi
a lungo si fermano nella scuola.
* Roberto Gamba
Architetto, libero professionista

Scheda tecnica
Oggetto:
Localit:
Committente:
Progetto architettonico:
Collaboratori:
Impresa di costruzione:
Cronologia:
Superficie:
Premi:
Fotografie:

43

Scuola Saunalahti
Brinkinmentie 1, Espoo, Finlandia
Comune di Espoo
VERSTAS Architects, Vin Nikkil, Jussi Palva, Riina Palva, Ilkka Salminen
Karola Sahi
YIT Rakennus Oy
2007 (concorso), 2012 (realizzazione)
10.500 m2
Color Award 2013; Environmental Project of the Year 2013;
Concrete Award 2012, honorary mention
Andreas Meichsner, Tuomas Uusheimo

CIL 161

Progetti

Elisa Di Giuseppe*

Espoo, nellestremo sud della Finlandia, non pu essere definita una vera
e propria citt, quanto piuttosto un
aggregato di centri abitati diffusi, sorti in
seguito allo sviluppo economico degli
anni 50. Da allora, nonostante la popolazione sia rapidamente passata da poco
pi di 20.000 ai 250.000 abitanti attuali,
lo sviluppo morfologico della citt
stato guidato dal tentativo di preservare
al massimo la natura circostante. Il fenomeno ha dato origine a un aggregato
dalla forma ramificata e policentrica, che
ha portato Espoo a essere ironicamente
definita come lunicaautostradain Finlandia con diritti civici.

huttunen-lipasti-pakkanen
architects ltd

Tontunmentie 42
Espoo, Finlandia

Planimetria generale.
Nella pagina a fianco:
Fronte sud.

Le tre abitazioni a schiera del complesso Tontunmentie 42, progettate


dai giovani architetti Huttunen, Lipasti
e Pakkanen di Helsinki, sono situate
nella propaggine urbana di Espoo che
si estende verso Helsinki, in una piccola
zona residenziale molto verdeggiante,
pur se circondata da ampie aree industriali.
Il lotto, in pendenza, si apre a sud, nella
direzione del pendio, verso un ampio
parco, mentre sui restanti lati confinato
da altri piccoli raggruppamenti residenziali. Sul lato nord, un muro di contenimento consente di ritagliare la corte di
accesso e le aree per il parcheggio.
Il complesso scultoreo dei tre edifici gemelli si snoda vivacemente sul declivio.
Lo sfalsamento planimetrico e volumetrico, coerente con il dislivello, consente
a tutte le abitazioni di avere ampi scorci

Compositional simplicity, constructive rationality and attention to functional aspects


make the complex of terraced single family houses a deeply balanced and pleasant
new development, which fits well into the green suburban context of Espoo

44

CIL 161

verso la natura ma anche spazi intimi di


privacy. Al movimento sinuoso sul lotto,
si contrappone il rigore formale dei volumi. Questi appaiono come tre parallelepipedi che si stagliano netti tra il cielo
e lampio prato del giardino comune.
I prospetti sono ritagliati di volta in
volta da aperture funzionali: a sud, verso
il parco, ampie superfici finestrate permettono di accogliere quanta pi luce
possibile, un terrazzo al secondo piano
e una intima corte al seminterrato permettono di ricavare ulteriori ambienti
di vita allaperto. I prospetti est e ovest,
di confine tra gli edifici a schiera e verso
il lotto, sono invece scanditi da limitate
aperture funzionali.
Sui semplici volumi in laterizio rosso
faccia a vista che delimitano gli spazi
abitati si innestano quelli candidi degli
elementi tecnici: sul fronte principale il
corpo scala esterno di accesso al giardino
e sul retro una pensilina a protezione del
posto auto e dellaccesso pedonale.
Lingresso principale alle abitazioni avviene al piano intermedio dei tre livelli
che le compongono. Qui si trova un
open space con gli ambienti di vita comune, le cui funzioni sono distribuite
in modo chiaro e funzionale. La cucina
conviviale si affaccia sulla zona pranzo.
Area lettura e soggiorno sono visivamente separati da un camino centrale e
un lieve dislivello. Gli arredi essenziali e
le finiture bianche riflettono la luce proveniente dalle finestre a sud, rendendo
gli spazi freschi e luminosi. Il piano superiore ospita le camere da letto e due
bagni minimali. La camera padronale,
vetrata su due lati, si apre su un ampio
terrazzo panoramico sul verde.
Nella zona cieca del piano seminterrato
sono localizzati gli ambienti tecnici e di
stoccaggio, mentre verso sud, la corte
parzialmente nascosta dal corpo scala
permette di far penetrare luce naturale
negli spazi dedicati al tempo libero e al
relax. Tra questi, immancabile, una generosa zona sauna.
La semplicit compositiva, la razionalit
costruttiva e lattenzione alla funzionalit nella distribuzione degli spazi danno

45

CIL 161

Pianta piano terra.

Prospetti fronte nord (in alto) ed est (in basso).

Scorci interni delle residenze.

Scheda tecnica
Oggetto:
Localit:
Progetto architettonico:
Collaboratori:
Progetto strutturale:
Progetto impianto di climatizzazione:
Progetto impianto elettrico:
Impresa di costruzione:
Cronologia:

origine a un intervento profondamente


equilibrato e gradevole, mentre il carattere solido e durevole del laterizio faccia
a vista, che delinea linvolucro come un
guscio protettivo, conferisce al progetto
una connotazione rassicurante.

Tontunmentie Housing
Helsinki
Suvi and Risto Huttunen
Essi Wallenius
Eero Kotkas
Trans-Effect Ltd / Ari Lamoinen
Shk-Omni Ltd / Heikki Pekonen
MAXIRAK Ltd / Jorma Nurmela
2009-2011

* Elisa Di Giuseppe
PhD, Dipartimento di Ingegneria Civile Edile
e Architettura, Universit Politecnica delle Marche

46

CIL 161

Sezione trasversale.

47

CIL 161

L'intervista

Igor Maglica*

Etica sostenibile
Dr. Anni Vartola (1965, Helsinki) il
redattore capo della rivista Web finnisharchitecture.fi, pubblicata dallArchitecture
Information Centre Finland. Lavora
anche come co-redattore capo del Nordic
Journal of Architectural Research e come
scrittore indipendente e critico. Si laureata in architettura nel 1994 e ha finito il
suo dottorato sul dibattito nel postmodernismo architettonico finlandese nel 2014.

mondo digitale, hanno una visione semplice di marketing e di


promozione pubblica, hanno enormi reti internazionali, e molti
di loro sembrano avere ammirevoli impegni sociali sulla base dei
molti progetti di beneficienza recentemente pubblicati.
In sintesi, penso che i nostri architetti hanno semplicemente
fatto bene il loro mestiere. Una buona istruzione combinata con
buoni costumi e atteggiamenti appassionati di solito produce
buoni risultati. fantastico che gli architetti finlandesi guadagnino crescente interesse internazionale.
Anni Vartola

La Finlandia, pur essendo relativamente piccola, un Paese in cui operano circa 3.500 architetti ed in grado di
produrre nuovi architetti, o gruppi di architettura, con
continuit, che realizzano e progettano opere di qualit.
stato davvero difficile scegliere i progetti da pubblicare,
perch ne sono stati costruiti tanti interessanti negli ultimi
anni. Qual il vostro segreto, se esiste?
Inoltre, molti progetti qui pubblicati sono il risultato di un
concorso di architettura vinto. Si ha limpressione che il
sistema dei concorsi funzioni davvero, che tutte le opere
siano poi realizzate, e che ci costituisca una grande opportunit per i giovani architetti. cos davvero?
Credo che il segreto pi conosciuto dellarchitettura finlandese
lesistenza di una forte e lunga tradizione nei concorsi di architettura aperti per affidare incarichi di progettazione per nuovi
edifici pubblici. Questa tradizione di quasi 140 anni ha aperto le
porte agli architetti emergenti.
Un altro fattore che pu aver nutrito la nostra crescita stabile
il buon lavoro svolto nel campo dellistruzione in architettura
che ha sempre mirato a fornire una competenza pragmatica e
professionale. Abbiamo seguito le tendenze internazionali solo
lontanamente, in genere con un atteggiamento un po riservato
e addirittura indifferente. Essenzialmente, riconosco un cambiamento fondamentale nel modo di pensare generale della professione di architetto. Se guardiamo la giovane generazione di architetti, ovunque le loro strategie di business sono molto diverse
dagli studi ben avviati. I giovani hanno messo insieme secondo le
necessit gruppi collaborativi e multiculturali, sono cresciuti nel

The grandmasters of Finnish modernism set their seal


on the most sustainable ethos ever: be international
but do not lose your identity, be open to novelties
but be moderate and sensible not to be repudiated

48

Lo Stato finlandese, attraverso alcune sue istituzioni


come il Museo di Architettura Finlandese (The Museum
of Finnish Architecture, 1956) e il Centro Architettonico
dInformazione Archinfo (Architecture Information Centre Archinfo, 2012), alle quali anche tu contribuisci attivamente come Caporedattore, promuove larchitettura.
Qual esattamente la loro missione? E solo informativa
o anche educativa?
Gli obiettivi delle istituzioni architettoniche finlandesi sono
naturalmenti variati nel corso del tempo. Per esempio, il Museo di Architettura Finlandese ha recentemente adottato un
ruolo sempre pi significativo come attore principale nella cooperazione internazionale e nella promozione dellimmagine
degli studi finlandesi allestero. La sua partecipazione attiva,
per esempio nella Bi-city Biennale di Urbanistica / Architettura di Shenzhen, ha dato una nuova visione delle prospettive
dellarchitettura finlandese nel mercato sempre pi importante
dellAsia orientale.Vorrei anche menzionare la partecipazione
coinvolgente del MAF nel dibattito internazionale sullurbanistica contemporanea un tema che stato in precedenza
piuttosto trascurato in Finlandia. A partire dal programma di
politica architettonica del Governo adottato nel 1998, che
stabilisce per ogni cittadino il diritto fondamentale a un ambiente abitativo di buon livello, c stata, dal mio punto di vista,
unattenzione crescente per laccrescimento della conoscenza
pubblica di architettura.
Per quanto riguarda il Centro Architettonico dInformazione
che la Finlandia ha fondato nel 2012, la nostra esistenza pu
essere considerata come una delle pi recenti conseguenze delle
decisioni politiche e, neanche a dirlo, come una realizzazione degli sforzi a lungo termine degli architetti finlandesi. Larchitettura
stata finalmente riconosciuta come unarte che ha bisogno di
promozione coordinata, ugualmente alla musica, alla letteratura,
alle arti visive, al cinema, al teatro e al circo. Archinfo partecipa
fortemente allo sviluppo della formazione dellarchitettura per

CIL 161

i bambini e i giovani e aiuta i funzionari pubblici a sviluppare


strategie politiche locali per luso dei terreni e delle costruzioni.
Le nostre due piattaforme online contribuiscono inoltre a sensibilizzare lopinione pubblica. Il sito web archinfo.fi opera in
finlandese e il web journal finnisharchitecture.fi si rivolge a un
pubblico internazionale.
Hai scritto in un recente articolo che I maestri del modernismo finlandese hanno contribuito alletica sostenibile pi che mai: essere internazionali ma non perdere la
propria identit, essere aperti alle novit, ma moderati e
ragionevoli al fine di non essere ripudiati. Ci mi sembra
molto appropriato rispetto ai progetti qui pubblicati. Cosa
ne pensi? Esiste un modo di progettare che potremmo
chiamare finlandese?
Non riesco a individuare una particolare finlandesit o
svedesit, britannicit o italianit nei modi in cui gli
architetti progettano i loro edifici. Tuttavia, seguendo i teorici della cultura della vecchia scuola come Pierre Bourdieu
o Stuart Hall, sono convinta che a un livello locale ci sono
culture professionali dominanti anche in architettura. Come la
Finlandia stata, culturalmente parlando, una societ relativamente chiusa, i nostri architetti nuotano in una piscina particolarmente arricchita di indicazioni che guidano la condotta
professionale. Vorrei quindi personalmente interpretare eventuali somiglianze tra i progetti come un commento istintivo
che tende alla nostra etica locale piuttosto che una maniera o
uno stile esplicito.
Sembra che, dopo anni di grandi maestri come Saarinen e
Aalto, i progetti contemporanei siano sempre pi lopera di
una squadra, o anche di due studi di progettazione messi
insieme per loccasione. Forse, perch il lavoro collettivo
in grado di interpretare meglio le esigenze della societ
contemporanea?
S, sono daccordo. La collaborazione interdisciplinare sempre
pi essenziale, perch i problemi contemporanei sono molto pi
complessi rispetto alle epoche di Saarinen e Aalto.
Inoltre, vorrei sottolineare la svolta postmoderna nel modo in
cui larchitettura accreditata. Eliel Saarinen e Alvar Aalto non
hanno lavorato da soli.Avevano i loro studi con gli indispensabili
dipendenti e collaboratori. Anche se, nella storiografia, le loro
opere celebrano un solo autore, il nome del grande maestro.
Molti degli studi contemporanei non sono palesemente daccordo con questa vecchia abitudine.
I progetti residenziali che abbiamo pubblicato presentano
alcune caratteristiche comuni (che a noi sembrano quasi
eccezionali) e che, invece, mostrano la vostra alta qualit
della vita: saune comuni, grandi logge vetrate, rimesse
per le biciclette, ecc. E anche gli edifici scolastici offrono
spesso la possibilit di utilizzare i loro spazi interni per

49

altre attivit aperte alla comunit, come le biblioteche, i


centri comunitari per le riunioni, ecc. Cos, larchitettura
diventa uninteressante occasione per promuovere nuovi
modelli sociali?
La progettazione funzionale degli alloggi , secondo me, piuttosto comune nei paesi nordici. Penso che sia semplicemente il
nostro modo di pensare qui al nord: quando costruisci, fallo bene,
utilizza le tue risorse limitate pensando e concentrandoti sullutilit. Il funzionalismo inerente stato fondamentale, soprattutto
con le necessit delle abitazioni.
Per quanto riguarda la grande qualit dei nostri nuovi edifici
pubblici, i finlandesi hanno sempre tenuto in grande considerazione listruzione e, di conseguenza, la qualit degli edifici scolastici, biblioteche, ecc., sono stati considerati come simboli del
progresso. Ora, perch il clima in Finlandia in realt non incoraggia a trascorrere il proprio tempo fuori, siamo stati costretti a
costruire le nostre piazze allinterno. In passato, le persone si sono
radunate nelle chiese e nelle sale di riunioni dei villaggi. Oggi,
usiamo i nostri edifici pubblici come luoghi dincontro.
La novit, se c, che il ruolo sociale degli edifici pubblici
diventato sempre maggiore e c sempre pi consapevolezza che
il denaro investito in architettura di qualit speso bene. Questo
messaggio , ovviamente, ancora molto difficile da trasmettere a
clienti e fornitori, ma gli eccellenti esempi forniti da progetti di
successo e laumento della consapevolezza pubblica e linteresse
per il valore dellarchitettura gradualmente stanno facendo posto
al nuovo modo di pensare. Le amministrazioni pubbliche hanno
bisogno di dibattere su quale sia il modo pi intelligente di utilizzare il denaro dei contribuenti. Nel peggiore dei casi, un edificio
pubblico la costruzione pi economico possibile. Nel migliore,
invece, un edificio pubblico pu costituire un valido centro per
tutta la comunit. Le nuove scuole sono uno splendido esempio
che mette in pratica questa idea.
I progetti pubblicati qui sono tutti fatti di mattoni, spesso
in laterizio bianco. Qual il rapporto dellarchitettura finlandese con questo materiale naturale?
Il laterizio un materiale interessante in termini di modernismo finlandese; guardate, per esempio, il Municipio di Alvar
Aalto a Syntsalo (1949-52) o la casa sperimentale di Muuratsalo (1952-54). Il regionalismo postmoderno ha reso i mattoni rossi di nuovo popolari soprattutto nel nord della Finlandia negli anni 70-80. Ricordo i mattoni bianchi come il
materiale del 1980, forse come uninterpretazione economica
del neo-funzionalismo bianco del tempo. Il ritorno emergente
dei mattoni offre unalternativa intrigante allespressionismo
audace del calcestruzzo, calore familiare del legno eco-trendy
e il razionalismo abituale di vetro e metallo.
(traduzione di Melissa Kerr)
* Igor Maglica
PhD, architetto e giornalista

CIL 161

Ricerca

Marco DOrazio*
Gianluca Cursio**

NZEB
e degrado biologico
delle superfici

Si riportano i risultati di una ricerca sperimentale volta a valutare linfluenza che lintroduzione
di modelli costruttivi di tipo NZEB potrebbe avere sul degrado biologico e durabilit delle
superfici esterne degli edifici
KEYWORDS Laterizio, Bio-degrado, Alghe, NZEB, ETICS

a direttiva 31/2010/UE richiede agli stati membri che


tutti gli edifici di nuova costruzione, realizzati a partire
dal 31 dicembre 2020 (2018 per gli edifici pubblici), siano
Nearly Zero Energy Buildings, NZEB, ovvero edifici a energia quasi zero, al netto dellenergia autoprodotta tramite impianti per la climatizzazione con fonti energetiche rinnovabili.
Gi oggi [1] possibile trovare a livello mondiale, ed anche
in Italia, costruzioni che si avvicinano a questo standard. A livello legislativo le azioni che vengono promosse (alcune sono
di prossima attuazione) per raggiungere tale obiettivo privilegiano labbattimento dei consumi mediante lintroduzione di
limiti di trasmittanza sempre pi bassi.
Appare possibile, a breve, un significativo abbattimento dei valori fissati dal D.Lgs. 311/06.
Sebbene questa strada sia quella pi facile per ottenere ulteriori riduzioni dei consumi, va considerato che, in caso di
estremizzazione del concetto di isolamento, si introducono nei
componenti edilizi modelli di funzionamento differenti rispet-

to al passato e che possono implicare conseguenze indesiderate.


Oltre a problematiche di qualit dellaria interna, per la progressiva introduzione di infissi ad altissima tenuta in assenza di
una progettazione complessiva dellintervento di retrofit energetico, si stanno registrando di recente, anche nel nostro paese,
problematiche di degrado biologico delle superfici esterne. La
forte riduzione dei flussi termici passanti, positiva per il contenimento dei consumi energetici, rende infatti pi sollecitate le
superfici esterne soprattutto in contesti con inverni freddi e/o
caratterizzati da UR% elevate, come rilevato gi da alcuni anni
in altri paesi europei [2].
In questa ricerca, seguendo studi gi compiuti dagli stessi autori
[3], [4], si riportano i risultati di una attivit sperimentale volta a
individuare le relazioni tra fenomeni di degrado biologico delle
superfici esterne e lintroduzione di modelli costruttivi a bassissima trasmittanza. In particolare si analizzata linfluenza, sullo
sviluppo di microorganismi esterni (alghe), di particolari tipologie di materiali correlate a specifiche soluzioni costruttive.

NZEB and biofouling of architectural surfaces


KEYWORDS Brick, Biofouling, Algae, NZEB, ETICS

tandards towards NZEB (Nearly Zero Energy Buildings)


are promoting the use of ETICS (External Thermal Insulation Composite Systems) for either thermal insulation in new
buildings or energy requalification of ancient buildings. However the
progressive thickening of ETICS has facilitated the growth of microalgae on faades, due to limitation of outgoing heat and moisture flux.
This study evaluate the growth of two selected algal strains on fired

50

clay bricks and ETICS; the influence of surface roughness, porosity


and water absorption of these building materials was investigated.
Biofouling of building components has been reproduced through a laboratory-accelerated growth test. Results from colorimetric and confocal
laser scanning microscopy (CLSM) analyses clearly demonstrated that
bioreceptivity of the building materials analyzed is strongly affected by
total porosity and surface roughness.

CIL 161

Materiali edili

Natura chimica

Colore

Nome
campione

ETICS finitura

Acrilica

Bianco

ETICS-1

Silicati di potassio
in dispersione acrilica

Bianco

ETICS-2

Acril-siliconica

Bianco

ETICS-4

Acril-silossanica

Bianco

ETICS-3

Silicatica pasta molle

Rosso

FVM-1

Silicatica pasta molle

Giallo

FVM-2

Silicatica pasta molle

Giallo

FVM-3

Silicatica Estruso

Rosso

FVE-1

Silicatica Estruso

Giallo

FVE-2

Silicatica Estruso

Giallo

FVE-3

Laterizio
faccia a vista

Tabella 1. Identificazione dei campioni e loro composizione.

Metodologia
Al fine di determinare quantitativamente, sul degrado biologico, gli effetti delle propriet fisico-chimiche dei materiali si
sono effettuati, su diverse tipologie di provini, test accelerati
di invecchiamento, simulando le condizioni abiotiche ottimali
per lo sviluppo algale. Le tipologie di prodotti analizzate sono
state scelte in relazione alla necessit di valutare linfluenza della tipologia costruttiva (posizione e spessore dellisolamento),
delle caratteristiche fisiche superficiali dei materiali (rugosit e
assorbimento per capillarit) nonch della natura chimica dei
materiali di finitura.
Linfluenza della tipologia costruttiva stata analizzata negli
studi precedentemente pubblicati [3], [4], qui si riportano invece i risultati relativi allinfluenza delle propriet superficiali
dei materiali di finitura sullattecchimento e crescita di alghe.
I materiali analizzati sono riconducibili a tre categorie: finiture
di sistemi ETICS (isolamento a cappotto), laterizi faccia a vista
in pasta molle, laterizi faccia a vista estrusi. Per ciascuna categoria sono stati presi in considerazione materiali differenti come
evidenziato in tabella 1.
I campioni (3 per ciascun materiale) hanno una superficie ciascuno di 35 cm2 e spessore pari a 12 cm, in modo da considerare anche i processi relativi allo scambio di acqua con la parte retrostante. I campioni di ETICS sono stati preparati applicando
uno strato dintonaco di finitura, con differenti composizioni,
su pannelli in EPS in conformit con gli standard ETA [6, 7].
I ceppi algali testati, denominati Chlorella mirabilis ALCP 221B
e Chroococcidiopsis fissurarum IPPAS B445Z8, sono stati forniti
dalla Algotheque du Laboratoire de Cryptogamie del Museo
National dHistoire Naturelle (MNHN, Parigi, Francia). Lattivazione biologica dei due ceppi avvenuta separatamente in
bottiglie di vetro da laboratorio contenenti 5 L di Bolds Basal
Medium (BBM) [7] alle seguenti condizioni: 24C, fotoperiodo di (14 h/10 h - luce/buio) e intensit luminosa di 1500 lux.
Prima di iniziare i test accelerati, le due brodo-colture (5 litri

51

1. Acquario in vetro utilizzato per la prova di crescita accelerata in laboratorio.

CIL 161

ciascuna) sono state miscelate e trasferite nei box-test in vetro.


Preliminarmente ai test di crescita accelerata si sono determinati la porosit totale (W) con porosimetro a mercurio secondo la ASTM D4404-10 [8], lassorbimento dacqua (Aw)
secondo lETAG04 [6, 7] e la UNI EN 15801 [9]. La rugosit superficiale stata misurata con Perthometer (M4P, Mahr
Federal); le misure colorimetriche sono state infine effettuate
con il colorimetro (Konica Minolta CM 2600d), a unapertura focale di 8 mm in accordo con la norma europea UNI EN
15886:2010 [10].
Per valutare la crescita algale si utilizzato il sistema raffigurato
in figura 1 gi validato in una precedente ricerca [11]. Durante
il ciclo di crescita di 14 h di luce ogni campione ha ricevuto una
radiazione luminosa pari a 1500 lux e 20 L di brodo colturale
per 3 h. Temperatura e umidit relativa sono stati monitorati
da un data logger posto allinterno del box. Le stesse impostazioni strumentali utilizzate in questa ricerca sono state di recente
usate da Tran et al. [12] per correlare i risultati di laboratorio
al normale sviluppo di microorganismi osservabile allesterno
degli edifici, ricavando un fattore daccelerazione pari a 10. La
crescita microbica superficiale stata infine valutata mediante
ispezione visiva accoppiata allacquisizione di immagini tramite
uno scanner (a 600 dpi di risoluzione) e analisi colorimetrica.
Questultima, espressa tramite lindicatore (1) [10], consente la misura del colore delle superfici di materiali inorganici
porosi e le loro possibili variazioni cromatiche.
In particolare questo standard di misurazione permette di associare la variazione di colore, assunta da una generica superficie
bio-contaminata, allo stato vitale di crescita che caratterizza gli
organismi fotosintetici, ad esempio valori pi bassi di a* (molto
verde) e pi alti di b* (molto giallo) indicano pi clorofilla e
pi carotenoidi.

DE = DL2 + Da 2 + Db2

(1)

Ulteriori test sono stati condotti al fine di valutare il grado di


adesione tra il biofilm e la superficie dei campioni. Per la valutazione si utilizzato un CLSM (Axioplan 200M Carl Zeiss
Microscope dotato di un sistema dacquisizione confocale Zeiss
LSM510) con il quale si calcolata la fluorescenza espressa con
valori da 0 a 250 (unit arbitrarie) (2) come di seguito indicato:

(Ixf )
P

Ra
[m]
10.77

L*

a*

b*

88.90

-0.81

7.90

ETICS-2

27.15

0.0043

14.98

82.54

-1.93

10.95

ETICS-3

18.30

0.0011

13.69

88.83

-0.62

10.31

ETICS-4

26.89 0.0027

16.48

89.73

-0.37

7.10

FVM-1

37.37 0.1332

9.65

41.42

20.82

23.61

FVM-2

40.66 0.2872

9.75

55.02

8.72

23.88

FVM-3

38.43 0.2675

9.55

58.85

4.91

24.07

FVE-1

30.64 0.0370

6.00

38.61

10.86

19.35

FVE-2

34.11

0.0440

5.47

50.58

-1.41

26.00

FVE-3

36.21

0.0500

7.99

43.68

2.84

19.78

Tabella 2. Caratterizzazione dei campioni.

2. Sviluppo algale al tempo zero (t0), dopo 1 settimana (t1), dopo 3 settimane (t3)
e alla fine del test di laboratorio (t9). Il trend di ETICS-2 stato considerato
separatamente dagli altri campioni di ETICS, pertanto limmagine contiene
quattro campioni rappresentativi anzich tre.

L*, a* e b* sono le differenze di colore misurate nello spazio delle


coordinate CIELab.

Fluorescenza media =

Nome
W
Aw
campione [%]
[Kg/m2s0.5]
ETICS-1
23.87 0.0071

(2)

Dove I lintensit di fluorescenza (da 0 a 250), f il numero di


pixel aventi la stessa I e P il numero totale di pixel contaminati.

52

Risultati
La prima fase della ricerca ha riguardato la caratterizzazione
dei materiali, come riportato in tabella 2. In particolare sono
stati ricavati la porosit totale (W), lassorbimento per capillarit
(Aw), la rugosit superficiale (Ra) ed i parametri colorimetrici
(L,a,b).
Lanalisi dei dati evidenzia la forte differenziazione tra sistemi
di finitura ETICS e laterizi in merito alla porosit totale ed in
merito allassorbimento per capillarit. I primi manifestano porosit pi basse e coefficienti di assorbimento capillare minori.
I secondi evidenziano porosit pi elevate (soprattutto per i
prodotti in pasta molle) e assorbimenti per capillarit pi elevati. Netta differenziazione si ha anche per la rugosit. I sistemi
ETICS osservati presentano rugosit pi importanti, aspetto
che potrebbe potenzialmente favorire il mantenimento delle
cellule algali sulla superficie.

CIL 161

40

ETICS-1

36

ETICS-2

32

ETICS-3

28

ETICS-4

24
20
16
12
8
4
0
0

5
6
Time (week)

40

FVE-1

36

FVE-2

32

FVE-3

28
E

24
20
16
12
8
4
0
0

5
6
Time (week)

40
FVM-1

36

FVM-2

32

FVM-3

28
E

24
20
16
12
8
4
0
0

5
6
Time (week)

3. Variazione cromatica superficiale dei campioni espressa tramite (). La differenza di


colore totale tra due generiche misurazioni, inserite nel grafico, data dalla distanza
geometrica tra le loro posizioni nello spazio CIELab (L=Ln-L0 ; a= an-a0; b=bn-b0;
n=n-esima misurazione al tempo t=n e 0=misurazione al tempo t=0).

53

A seguito della caratterizzazione si sono effettuati i test di invecchiamento, procedendo, dopo linoculazione, alla verifica
della velocit di crescita delle due specie algali prese in considerazione sulle superfici analizzate. La figura 2 mostra la copertura algale superficiale al tempo zero e dopo 1, 3 e 9 settimane di
test accelerati di degrado.
Come si pu osservare, lestensione del biofilm algale stato
differente in ogni campione e, come atteso, dipendente anche
dalla natura dei materiali utilizzati.
I campioni ETICS-2 hanno registrato una crescita consistente
ed anche un significativo attecchimento nel tempo delle alghe
sulle superfici (i test prevedevano anche cicli di lavaggio per
verificare ladesione delle alghe). Se si confronta questa tipologia di materiale con gli altri della stessa categoria, si osserva
come questo sia quello con la maggiore porosit nella categoria
unita al maggior valore di assorbimento capillare ed ad una
delle pi alte rugosit.
E possibile pertanto che la disponibilit di acqua e lalta rugosit unite alla presenza di sostanze organiche abbiano favorito
lattecchimento [13].
Il confronto tra i campioni FVE e FVM mostra che i primi si
sono coperti pi lentamente rispetto ai secondi; ci presumibilmente perch sono caratterizzati da minore porosit e rugosit superficiale, come dimostrano precedenti ricerche condotte nello stesso ambito [5, 14, 16].
Lanalisi colorimetrica condotta per la verifica della copertura
algale ha confermato quanto prima indicato [5,16] ed ha permesso anche di evidenziare la maggiore copertura al termine
della prova per i campioni di tipo ETICS. Dopo un iniziale
picco per una tipologia di prodotti in laterizio (subito smorzato
in quanto con il lavaggio atto a simulare lazione dellacqua
piovana il delta E si immediatamente abbassato) i campioni
ETICS hanno mostrato un incremento della copertura algale,
mentre i laterizi sia in pasta molle che estrusi hanno manifestato stabilit, segno dellinfluenza della rugosit sulla capacit di
attecchimento delle alghe (fig. 3).
A conclusione dei test accelerati, il medio (viraggio cromatico) della categoria ETICS stato ca. 22 mentre per i laterizi
stato ca. 14 con un conseguente incremento di biodegrado
a carico dei primi che hanno mostrano minore resistenza alla
proliferazione algale rispetto ai mattoni faccia a vista. Si consideri che pi alto il valore pi si percepisce la differenza
cromatica. Per locchio umano variazioni pari a 2-3 sono non
percettibili. Variazioni dellordine di 20 significano un netto
cambio di colore.
Una spiegazione di quanto rilevato pu ricavarsi incrociando i
dati di caratterizzazione con i risultati dellinvecchiamento accelerato. La figura 4 mostra levidente influenza della rugosit
sulla biorecettivit dei campioni [15]. In particolare appare evidente il fatto che i campioni caratterizzati da maggiore rugosit
superficiale sono quelli risultati maggiormente bioricettivi.

CIL 161

140
120
Mean Fluorescence

Stesso discorso pu essere effettuato per la porosit e per


lassorbimento capillare. Le figure 5 e 6 mostrano rispettivamente il legame tra la biorecettivit e la porosit dei materiali
testati. La proliferazione algale aumenta velocemente se c
maggiore ritenzione idrica e maggiore quantit di nutrienti
disponibili [16].

y = 1.0688x2 + 0.6246x
R2 = 0.9389

100
80
60
40
20
0
0

5
6
Ra (m)

10

11

4. Correlazione tra biorecettivit e rugosit superficiale.


Mean Fluorescence: indica il grado di attivit vitale sulle superfici dei campioni.
Ra: Rugosit media aritmetica, ottenuta come valore medio assoluto degli scarti della
superficie reale da quella tecnica.

140
y = 979.44x2 + 598.8x + 25.469
R2 = 0.8517

Mean Fluorescence

120

Conclusioni
Le attivit sperimentali hanno permesso di valutare, a parit
di condizioni desercizio gli effetti, sulla crescita di alghe, di
grandezze che caratterizzano il comportamento superficiale
dei materiali analizzati (rugosit, porosit, etc...). E evidente
il peggior comportamento di alcuni campioni riconducibili
alla categoria ETICS per la combinazione di rugosit, porosit totale, assorbimento per capillarit e presenza di nutrienti
che li caratterizza. Va rilevato che questi comportamenti sono
esaltati ancora di pi se questi stessi materiali sono impiegati a
finitura di sistemi di isolamento ad altissimo spessore per via
dellovvia inibizione degli scambi di natura sia termica che
igrometrica con la parte retrostante della parete.
* Marco DOrazio

100

Professore Ordinario, Universit Politecnica delle Marche


80

** Gianluca Cursio
Ingegnere Edile

60
40
20
0
0

0.05

0.1

0.15

0.2

0.25

0.3

0.35

AW (kg/m2 * s)
5. Correlazione tra biorecettivit e assorbimento dacqua capillare.
Mean Fluorescence: indica il grado di attivit vitale sulle superfici dei campioni.
AW: coefficiente assorbimento dacqua ottenuto per capillarit a 24 ore.

140
y = 0.1071x2 - 1.6782x
R2 = 07678

Mean Fluorescence

120
100
80
60
40
20
0
0

10

20

30

40

50

W (%)
6. Correlazione tra biorecettivit e assorbimento dacqua totale.
Mean Fluorescence: indica il grado di attivit vitale sulle superfici dei campioni.
W: coefficiente di assorbimento dacqua totale ottenuto tramite porosimetria a mercurio

54

Bibliografia
[1] G.B. Caruso, G. Evola, G. Margani. Progettare un net ZEB in clima mediterraneo,
Costruire in Laterizio n. 155 (2014), 52-58.
[2] M. Nay, P. Raschle. Algen und Pilze an Fassaden im Blickwinkel der Forschung.
EMPA, 2003.
[3] M. DOrazio, G. Cursio. I componenti edilizi e il troppo risparmio energetico,
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CIL 161

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Giorgia Maria Caruso*


Gianpiero Evola**
Giuseppe Margani***

Il recladding
di un edificio pubblico
in clima mediterraneo

La proposta di riqualificazione energetica della sede del Dipartimento Ingegneria Civile e


Architettura di Catania diventata loccasione per rinnovare limmagine delledificio, che viene
dotato di un rivestimento in doghe di terracotta. I calcoli termici hanno tuttavia evidenziato che il
recladding pu comportare tempi pi o meno lunghi di recupero dellinvestimento non tutti i
benefici sono per monetizzabili ed assumendo un ruolo esemplare nella gestione socio-culturale
ed ecologica delle risorse le scelte devono prescindere da criteri meramente economici
KEYWORDS Recladding, Edificio universitario, Elementi in cotto, Net ZEB, Convenienza economica

ei 14 milioni di edifici presenti sul territorio italiano,


circa il 70% stato realizzato prima del 19761, anno che
corrisponde allentrata in vigore della prima legge sul
risparmio energetico2. Considerato che nel bilancio energetico
dei paesi dellUE proprio il settore civile evidenzia il fabbisogno pi rilevante3, la riqualificazione del patrimonio edilizio
esistente diventa un obiettivo primario. Infatti proprio lUE a
imporre ai paesi membri un cambiamento radicale nel settore
edilizio, attraverso due Direttive:
- la 2010/31/UE, che introduce lo standard di edificio a energia
quasi zero (NZEB) per le nuove costruzioni;

- la 2012/27/UE, che impone, ogni anno, la riqualificazione


energetica del 3% della superficie coperta totale degli edifici pubblici a partire dall1.1.2014 (per superfici coperte > 500 m2) e dal
9.7.2015 (per superfici coperte > 250 m2).
Proprio in funzione di queste normative che dovrebbero dare
il via ad una riqualificazione progressiva del patrimonio edilizio
pubblico, lobiettivo di questo studio quello di verificare la
fattibilit e la convenienza di un intervento di recladding su un
caso rappresentativo delledilizia pubblica in Sicilia: lEdificio 4
della Citt Universitaria di Catania, attualmente sede del Dipartimento Ingegneria Civile e Architettura (DICAr) (fig. 1).

Recladding of a public building in Mediterranean climate


KEYWORDS Recladding, University building, Terracotta tiles, Net ZEB, Economic attractiveness

ost public buildings in Italy were built before the enforcement


of any legislation regarding energy savings, thus they show
very disappointing energy performance. Since the most recent
European Directives drive towards a radical improvement of the energy
quality of public buildings, it seems suitable to investigate appropriate
strategies for a massive energy refurbishment of the public building stock
in Italy. In this paper, the authors describe a retrofit solution for a building, situated in Southern Italy, that hosts the local Department of Civil
Engineering and Architecture.
The proposed intervention is mainly based on the improvement of the
insulation level, and contemplates the use of terracotta tiles for the outer finish of the opaque envelope. The building has been modeled on
DesignBuilder, and the dynamic thermal simulations have allowed the

56

calculation of the overall energy needs for space heating and cooling, both
for the current building and for the improved solution.
The results show that there is great room for improvement, and that the
building can also become a Net ZEB with the installation of a moderate
surface of PV modules on the horizontal roof. On the other hand, the
proposed solution may not be attractive under an economic perspective,
because of a too high pay-back time of the investment.
However, the same intervention would produce more encouraging results
if the building was placed in Northern Italy. This suggests that the
energy retrofit of public buildings in Italy must be attentively evaluated
in relation to the climate, and that in warm regions it might be more
interesting to rely on the renovation, monitoring and control of heating
and electrical systems.

CIL 161

Lo stato di fatto
Ledificio del DICAr, completato intorno al 1982, stato progettato prima che Catania venisse inserita in zona sismica e, peraltro, senza particolare attenzione al contenimento dei consumi
energetici. Esso, pertanto, risulta oggi carente in relazione sia alla
resistenza alle azioni sismiche, che alla resistenza termica dellinvolucro. Se un miglioramento sismico gi stato effettuato circa
dieci anni fa, una riqualificazione energetica dellinvolucro non
stata invece mai programmata dallAteneo.
Caratteristiche architettoniche e costruttive. Il fabbricato caratterizzato da un volume compatto di circa 21.175 m3, che si articola su 3 elevazioni (oltre ad un ammezzato) per una superficie
calpestabile di 5.380 m2. Lo schema di tipo claustrale a pianta
quadrata (lato di 48,3 m), con corte centrale, anchessa di forma
quadrata (lato di 15,7 m) (fig. 2).
Le aule didattiche sono ubicate a piano terra e al primo piano,
mentre al secondo piano si trovano gli studi dei docenti e gli uffici
amministrativi. Le facciate, sviluppate su una superficie di circa
3.080 m2, mettono in mostra la struttura portante in calcestruzzo
armato a vista, scandita da una griglia regolare di travi-velette e
pilastri in sporgenza.
Le tamponature hanno una superficie complessiva di circa
500 m2 e sono costituite da una muratura a cassetta, formata dalla successione dei 5 strati di seguito elencati, procedendo
dallesterno:
1. pannello prefabbricato in calcestruzzo (3,5 cm)
2. malta cementizia (2 cm)
3. blocchi (12 cm)
4. intercapedine daria (4,5 cm)
5. mattoni forati (8 cm)
6. intonaco interno (2 cm)
Gli infissi interessano la facciata per una superficie complessiva di
840 m2 e sono realizzati con telai in alluminio anodizzato (senza
taglio termico) e vetro singolo da 4 mm di spessore.

57

1. Vista da nord e da sud-est della sede del DICAr di Catania.

2. Veduta aerea delledificio in esame.

Le coperture, a tutti i livelli, sono del tipo a terrazza. Quella del primo piano presenta la seguente stratigrafia, procedendo dal basso:
1. intonaco (2 cm)
2. solaio in c.a. (nervature da 60 o 19 cm)
3. massetto delle pendenze (spessore medio 10 cm)
4. guaina plasto-bituminosa
5. malta di allettamento (2 cm)
6. pavimentazione (2,5 cm)

CIL 161

58

Stato di fatto

Valore massimo

Infissi

6,09

3,6

Tamponature

1,07

0,48

Travi e pilastri

2,3

0,48

1,25-1,57

0,38

Coperture

Tabella 1. Trasmittanza termica degli elementi dinvolucro [W/m2K]: stato di fatto e


valore massimo secondo il DPR 59/09 per la zona climatica B.

3. Modello delledificio creato con Design Builder.

30
20
10

Infiltrazioni

Pavimenti controterra

40

Coperture

50

Temperatura

60

Infissi

70

Travi e pilastri

Analisi del fabbisogno energetico. Per valutare il fabbisogno


energetico delledificio, sono stati elaborati calcoli in regime dinamico con il programma DesignBuilder, interfaccia grafica di
EnergyPlus (fig. 3). Sulla scorta di tali calcoli, in fig. 4 sono rappresentati i carichi invernali di picco, distinguendo i contributi legati
a ciascuna voce del fabbisogno energetico invernale dellimmobile nella sua configurazione attuale.
Gli elementi dinvolucro maggiormente disperdenti risultano le
chiusure verticali opache: travi e pilastri in calcestruzzo armato (60
kW) e tamponature esterne (8 kW); seguono infissi (54,9 kW) e
coperture (41,4 kW). Le infiltrazioni esterne producono notevoli
fabbisogni (63 kW).
Gli altri elementi, come i pavimenti contro terra, determinano
invece un carico termico modesto 5,1 kW. In conclusione, le
infiltrazioni esterne, insieme alle chiusure verticali opache, rappresentano le principali cause del consumo energetico, incidendo
ciascuna in misura del 28%. Seguono gli infissi (24%) e le coperture (18%), mentre i pavimenti contro terra determinano un
carico trascurabile (2%).
Il bilancio termico appena descritto suggerisce gi i possibili interventi da adottare: lincremento della resistenza termica di
vetrate, chiusure verticali e coperture, nonch la riduzione delle
infiltrazioni esterne mediante una maggiore tenuta dellinvolucro.
Sono stati quindi valutati i consumi di energia primaria relativi al
riscaldamento invernale delledificio (EPi)5, in modo da identificare la classe energetica.A tal fine, stato considerato il fabbisogno
energetico di riscaldamento ottenuto dalle simulazioni dinamiche
condotte su EnergyPlus, ed un rendimento medio annuale per
limpianto di riscaldamento pari al 65%. I risultati sono i seguenti:
EPi = 9,6 kWh/m3 anno
Classe energetica = F

Elementi involucro

Carichi invernali di picco [kW]

La stessa stratigrafia vale per la copertura del secondo piano, a


meno di due nuovi strati, successivamente sovrapposti a quelli esistenti: un ulteriore massetto delle pendenze e unimpermeabilizzazione in vetroresina.
Tutti gli elementi dellinvolucro sopra descritti presentano valori
di trasmittanza termica U notevolmente superiori rispetto ai limiti prescritti dalla normativa vigente4 nei casi di ristrutturazione,
come indicato in tabella 1.
Sempre in copertura, sono stati collocati di recente pannelli fotovoltaici (PV), la cui produttivit annuale di energia elettrica
risultata sinora pari a circa 110.000 kWh.
Gli ambienti interni non sono dotati di impianti di ventilazione
meccanica; pertanto i ricambi daria vengono effettuati tramite
lapertura manuale delle finestre. Lintero fabbricato dotato di
un impianto centralizzato di riscaldamento ad acqua calda con
radiatori in ghisa, alimentato da una tradizionale caldaia a gasolio, che serve diversi edifici della Citt Universitaria. Il secondo
piano poi stato attrezzato con impianti di raffrescamento estivo, costituiti da condizionatori autonomi (tipo split) alimentati
elettricamente.

4. Contributi al carico termico invernale di picco.

Ai fini, invece, della classificazione NZEB, come sottolineato dalla


direttiva 2010/31/UE, nel calcolo dellindice di prestazione energetica si devono conteggiare anche i consumi relativi alla produzione di acqua calda sanitaria (EPacs), allilluminazione (EPill) e al
raffrescamento estivo (EPe). Il bilancio globale pu dunque essere
calcolato come:
EPgl = EPi + EPacs + EPill + EPe - Epv
dove Epv il contributo legato alla produzione di energia elettrica da fonte fotovoltaica.Tenendo conto dellefficienza media dei
sistemi split per il condizionamento estivo, ed attribuendo unefficienza media del 46% alla produzione e distribuzione dellenergia
elettrica, risulta:
EPgl = 8,3 kWh/m3 anno > 0
La presenza dellimpianto PV non dunque sufficiente a bilanciare i consumi totali di energia primaria e a rendere ledificio
un NZEB.

CIL 161

Elementi involucro

Stato di progetto

Valore massimo

Infissi

1,9

2,0

Tamponature

0,2

0,34

Travi e pilastri

0,33

0,34

0,19 - 0,27

0,27

Coperture

Tabella 2. Trasmittanza termica degli elementi dinvolucro [W/m2K]: stato di progetto e


valore massimo secondo il Conto termico per la zona climatica B.

In tabella 2 si riportano i valori di trasmittanza ottenuti tramite


gli interventi sullinvolucro, che saranno descritti in dettaglio nei
paragrafi seguenti.
Le coperture. Sulla terrazza del primo piano, si previsto lo svellimento di pavimentazione ed impermeabilizzazione, la regolarizzazione del massetto delle pendenze esistente e, quindi, la realizzazione dei seguenti strati:
1. barriera al vapore in polietilene (0,2 mm);
2. pannelli rigidi in lana di roccia ad alta densit (10 cm);
3. manto impermeabile bituminoso (5 mm);
4. massetto di ripartizione 4 cm;
5. malta di allettamento e pavimentazione.
Sulla copertura del secondo piano, si prevedono le medesime
opere di svellimento, nonch la posa in opera degli stessi strati di
barriera al vapore e isolante e, in questo caso, di un manto impermeabile in vetroresina. E assente la pavimentazione, in quanto la
terrazza non praticabile. Grazie alla coibentazione, in copertura
le dispersioni invernali si riducono notevolmente, con valori di
picco che passano da 41,4 kW a 7,2 kW.

5. Doga piana e ad estradosso sagomato.

Il progetto di recladding
La soluzione progettuale proposta intende dotare ledificio di una
nuova pelle, con coibentazione e finitura in listelli di laterizio,
al fine di ottimizzarne le prestazioni energetiche, conseguire rilevanti risparmi economici e, al contempo, rinnovare limmagine
architettonica.
Pertanto, lesigenza di ridurre il fabbisogno energetico diventa qui
unoccasione per rinnovare linvolucro edilizio anche dal punto
di vista estetico, adottando una soluzione che pu costituire un
valido riferimento per interventi analoghi.
In linea con la filosofia NZEB, lobiettivo quello di ridurre al
minimo le dispersioni energetiche e, solo allora, utilizzare le energie rinnovabili per soddisfare il ridotto fabbisogno residuo. Come
gi accennato, si interverr sullinvolucro, ossia sugli elementi di
fabbrica pi disperdenti (chiusure verticali opache e trasparenti,
coperture), abbassandone la trasmittanza almeno fino ai valori stabiliti dal c.d. Conto termico (Decreto 28 dicembre 2012), in
modo da poter usufruire degli incentivi da questo previsti.

59

Gli infissi. Si prevede la sostituzione degli infissi esistenti che,


come si visto, sono poco performanti dal punto di vista energetico. Sono stati scelti telai a taglio termico in alluminio, materiale
che non richiede particolare manutenzione, requisito importante
trattandosi di edifici pubblici.
Relativamente alle vetrate, si optato per una vetrocamera da
4-16-4 mm, con riempimento in argon e trattamento basso
emissivo sulla lastra interna ( = 0,05). Con questo tipo di infissi,
rispetto allo stato di fatto si ottiene una riduzione del 70% delle
dispersioni termiche invernali, che passano da 54,9 kW a 17 kW.
Le chiusure verticali opache. Per isolare le chiusure verticali opache, si scelto limpiego di una coibentazione con lana di roccia
(spessore 10 cm) che viene applicata direttamente sullattuale rivestimento, in pannelli prefabbricati e sugli elementi in calcestruzzo
armato a vista, mediante incollatura e tassellatura.
Questo sistema di coibentazione, che consente la totale eliminazione dei rilevanti ponti termici presenti (scheletro portante in
calcestruzzo armato faccia a vista), riduce dell80% le dispersioni
di calore attraverso le tamponature (che passano da 8 kW a 1,5
kW) e dell85% le dispersioni di calore attraverso travi e pilastri
(che passano da 60 kW a 8,6 kW)6.

CIL 161

6. Prospetto sud.

7. Prospetto est.

La nuova pelle in laterizio. Il cotto un materiale collaudato


e durevole, che riesce a coniugare tradizione e innovazione. Proprio
per queste qualit ha trovato e continua a trovare oggi numerose
applicazioni nellarchitettura contemporanea. In particolare, i rivestimenti in listelli di terracotta, fissati mediante sistemi di ancoraggio
meccanico in acciaio, rappresentano, gi dagli anni 80, unefficace
risposta alle esigenze sia di miglioramento delle caratteristiche prestazionali delle pareti esterne che di contestualizzazione nel tessuto
edilizio tradizionale. Peraltro linvecchiamento naturale del laterizio
faccia a vista comunemente percepito come esteticamente gradevole. Nei sistemi fissati a secco, inoltre, le operazioni di ripristino e
sostituzione di parti difettose o deteriorate sono generalmente di facile esecuzione. I moduli in laterizio selezionati per il rinnovamento
della facciata del DICAr sono di due tipi: doga piana e doga ad
estradosso sagomato (fig. 5). La doga ad estradosso sagomato riveste
i pilastri e il cornicione in corrispondenza degli ingressi, marcandone la presenza (figg. 6-8). Nelle restanti parti dellinvolucro, la doga
piana, disposta di piatto, impiegata per il rivestimento dei pilastri
e del cornicione; la stessa, disposta di fascia, funge da dispositivo di
schermatura solare per gli infissi (figg. 6-7, 9). I prospetti, grazie a
questa differente morfologia e giacitura delle doghe, risultano scanditi secondo un ritmo verticale, che da un lato ricorda la struttura e
lo spartito originari, dallaltro conferisce alledificio una nuova veste,
che sottolinea il mutamento.
Analisi del fabbisogno energetico. Grazie agli interventi proposti, i
fabbisogni energetici complessivi relativi al riscaldamento e al raffrescamento si ridurrebbero rispettivamente del 78% e del 42%

60

(fig. 10). Anche le emissioni di CO2 diminuirebbero del 23% rispetto allo stato di fatto. Si passa infatti da 198,3 a 153,7 tonn allanno.Ai fini della classificazione energetica, si avrebbe in questo caso:
EPi = 2,2 kWh/m3 anno
Classe energetica:A
Per la classificazione NZEB, si riporta il nuovo valore di EPgl:
EPgl = - 0,5 kWh/m3 anno < 0
In riferimento al riscaldamento invernale, si potrebbe dunque
raggiungere la classe A, con un miglioramento notevole rispetto allo stato di fatto (classe F). Inoltre, ledificio riqualificato potrebbe essere classificato come NZEB, in quanto il fabbisogno di
energia primaria relativo a riscaldamento, illuminazione, ACS e
raffrescamento, al netto del contributo fotovoltaico, risulterebbe
minore di zero.
Considerazioni economiche
Lanalisi economica ha una notevole rilevanza nella valutazione
di un intervento di riqualificazione energetica, tanto da costituire
spesso lelemento decisionale determinante.Affinch un progetto
di recladding possa essere considerato economicamente adeguato,
i risparmi derivanti dal miglioramento dellefficienza energetica
dovrebbero consentire di recuperare linvestimento in un periodo
contenuto, possibilmente non superiore a 10-12 anni, nel caso di
ente pubblico7.
Per quanto riguarda i potenziali risparmi nella gestione degli impianti di climatizzazione invernale ed estiva, sulla base dei calcoli effettuati si riscontrato che la spesa annuale legata a questa
voce si attesta attualmente intorno a 37.100 . La riqualificazione

CIL 161

8. Sezione verticale in corrispondenza degli ingressi sul fronte est.

9 Sezione verticale tra gli ingressi sul fronte est.

energetica proposta ridurrebbe tali costi a 11.400 : il risparmio


sarebbe dunque significativo, consentendo di economizzare ben
25.700 /anno (70%), che potrebbero ad esempio essere investiti
dallAteneo per finalit di ricerca.
A fronte di tale beneficio, necessario ovviamente tener conto
del costo iniziale dellinvestimento. Secondo le valutazioni effettuate, esplicitate in tabella 3, la spesa complessiva occorrente per il
recladding si aggira intorno a 720.000 .
Come accennato, in questo studio stata considerata la possibilit
di accedere agli incentivi per interventi di riqualificazione energetica e, nella fattispecie, a quelli previsti dal Conto termico.
Tale decreto dispone contributi pari al 40% delle spese sostenute,
erogabili in 5 rate annuali, ma con un limite massimo di 250.000
per linvolucro opaco e di 45.000 per quello trasparente. Ci
consentirebbe, dunque, di recuperare circa 230.000 (tab. 3), da
assegnare in cinque annualit da 46.000 .
Il tempo di recupero dellinvestimento (TRI), infine, risulta pari
28 anni e 19 anni, rispettivamente senza e con incentivi8. Si tratta
quindi di valori elevati che, contrariamente alle aspettative, rendono
questa operazione poco vantaggiosa dal punto di vista economico.
Il ruolo della zona climatica e della destinazione duso. Il risultato ottenuto va tuttavia interpretato in maniera critica. In particolare, occorre segnalare che le conclusioni sarebbero ben diverse

61

10. I consumi dovuti alla climatizzazione nello stato di fatto e di progetto.

se lanalisi fosse ripetuta ad una differente latitudine, cio in un


clima pi rigido, come ad esempio quello di Milano (zona E).
In questo caso, infatti, il fabbisogno di riscaldamento aumenterebbe di oltre tre volte rispetto a Catania (zona B) e, di conseguenza,
aumenterebbero anche i benefici, cio i risparmi, che derivano
dal medesimo intervento di riqualificazione. Il costo dellintervento di riqualificazione rimarrebbe invece pressoch invariato9.
Pertanto, immaginando di trasferire ledificio in esame a Milano,
il TRI si abbasserebbe a 11 e 7 anni, rispettivamente senza e con
incentivi. In altre parole, lo stesso intervento di recladding sul me-

CIL 161

Elemento
costruttivo

Descrizione

CV opache

Fornitura e posa isolamento e rivestimento in


laterizi
Sostituzione infissi
Svellimento pavimentaz. e impermeabliz.
esistenti
Fornitura e posa pannelli in fibra di roccia (sp.
10 cm) e barriera al vapore
Fornitura e posa impermeabiliz., t.n.t.,
massetto, pavimentaz. in gres
Svellimento pavimentaz., massetto e
impermeabliz. esistenti
Fornitura e posa pannelli in fibra di roccia (sp.
10 cm) e barriera al vapore

CV trasparenti
Copertura
II livello
Copertura
II livello
Copertura
II livello
Copertura
III livello
Copertura
III livello
Copertura
III livello

Fornitura e posa impermeabiliz. in vetroresina

Costo
unitario
[D/m2]

Quantit
[m2]

Costo
totale
[D]

Costo totale
(con incentivo)
[D]

115

2.440

280.600

168.360

313

840

262.920

217.920*

13

330

4.290

2.574

24

330

7.920

4.752

57

330

18.810

11.286

23

1.670

38.410

23.046

24

1.670

40.080

24.048

40

1.670

66.800

40.080

Totale
719.830

Totale
492.066

Tabella 3. Costi dellintervento di recladding, senza e con incentivo (*=nelle zone climatiche A-C, il tetto massimo dellincentivo per la sostituzione degli infissi di 45.000 .

desimo edificio, collocato per a Milano, risulterebbe economicamente vantaggioso.


Oltre agli aspetti climatici, anche la destinazione duso assume un
ruolo rilevante. Infatti gli edifici pubblici sono generalmente caratterizzati da elevati carichi interni (persone, apparecchiature) e
dalla chiusura notturna: entrambi gli elementi concorrono a ridurre sensibilmente il carico di riscaldamento e, di conseguenza,
il possibile beneficio derivante da una riqualificazione energetica
volta a ridurre le dispersioni termiche attraverso chiusure verticali
e coperture.
Di contro, negli edifici residenziali, caratterizzati da bassi carichi
interni e da esigenze di riscaldamento anche in periodo notturno,
gli interventi di riqualificazione energetica sullinvolucro edilizio
in genere risultano economicamente vantaggiosi anche in clima
mediterraneo.

Sarebbe quindi auspicabile che la sede del Dipartimento Ingegneria Civile e Architettura, luogo di formazione dei progettisti del
futuro, raggiungesse comunque lo standard NZEB, indipendentemente da criteri meramente economici.

Conclusioni
Alla luce delle analisi effettuate, emerge che una riqualificazione energetica degli edifici pubblici basata principalmente sul
miglioramento delle prestazioni termiche dellinvolucro risulta
economicamente conveniente soprattutto nelle regioni dai climi pi freddi.
Negli edifici pubblici ubicati nel sud Italia, invece, la convenienza
economica di una tale operazione pi difficilmente dimostrabile. In questi casi, potrebbe risultare pi vantaggioso intervenire
sugli impianti, per esempio sostituendo il generatore di calore con
una caldaia a condensazione ad alta efficienza, o migliorando la
gestione e il controllo degli impianti.
Non tutti i benefici sono per monetizzabili: bisogna infatti considerare anche le istanze ambientali, estetiche ed educative. In tal
senso, un aspetto significativo da tenere in considerazione il ruolo esemplare che tutti gli edifici pubblici, e a maggior ragione
la sede del DICAr, dovrebbero assumere in una gestione socioculturale ed ecologica delle risorse.

*** Giuseppe Margani

Gli autori ringraziano ling. Nicola Colombrita, presidente dellANCE


Catania, per aver fornito prezzi di mercato aggiornati per il settore edile,
nonch gli ingg. Agatino Pappalardo e Alessandro Lo Faro per aver
messo a disposizione rilievi grafici e dati tecnico-costruttivi della sede
del DICAr.
*

Giorgia Maria Caruso


Ingegnere, Libero professionista

** Gianpiero Evola
PhD, Dipartimento di Ingegneria Industriale dellUniversit
degli Studi di Catania

62

Professore associato, Dipartimento Ingegneria Civile e Architettura


dellUniversit degli Studi di Catania

Note
1.Valori desunti dai dati ISTAT, censimento 2011.
2. Legge n. 373 del 30.4.1976 e successivo decreto attuativo D.P.R. n. 1052 del 28.6.1977.
3. B.Atanasiu, I. Kouloumpi (2013), Boosting building renovation.An overview of good practices, Buildings Performance Institute Europe (BPIE), Brussels, 2013.
4. D.P.R. 2 aprile 2009, n. 59.
5. Per definire la classe energetica, si fatto riferimento al D.M. 26.6.2009, Linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici. Per il calcolo di EPi, si tenuto conto dei
ponti termici e dellenergia ausiliaria relativa allimpianto di riscaldamento.
6. Unalternativa pi economica al rivestimento esterno con isolante sarebbe quella di migliorare la U delle chiusure verticali introducendo del materiale isolante allinterno dellintercapedine delle tamponature. Questa soluzione, tuttavia, meno efficace, a causa dello spessore
ridotto dellintercapedine (4,5 cm) e, soprattutto, perch non corregge i ponti termici in corrispondenza delle ampie superfici di travi e pilastri in calcestruzzo armato a vista. Peraltro, con
questa alternativa, non sarebbe possibile raggiungere i limiti di U prescritti dal citato Conto
termico e, di conseguenza, accedere ai contribuiti previsti.
7. K. Capponi, Diagnosi energetica,Afor Editrice S.r.l., Milano 2011, cap. 8.
8. Il valori del TRI non sono stati attualizzati, ma restano comunque attendibili, poich i
contributi dellinflazione e del costo del denaro tendono ad essere compensati dallaumento
progressivo del prezzo del gasolio.
9. Gli extra costi necessari per ridurre la trasmittanza dellinvolucro hanno infatti unincidenza
poco rilevante rispetto ai valori gi computati.

CIL 161

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Normativa

Lorenzo Bari*

Prestazioni al fuoco di
murature in laterizio:
riferimenti normativi

Si espongono le informazioni propedeutiche di carattere generale e di chiarimento sulla situazione


normativa in materia di prestazioni al fuoco, oggetto di importanti e significativi aggiornamenti negli
ultimi anni, e sui parametri che concorrono a definire il comportamento al fuoco di una parete in laterizio
KEYWORDS Resistenza al fuoco, Reazione al fuoco, Classe, Muratura, Sicurezza

n generale, per comportamento al fuoco si intende quellinsieme di trasformazioni fisico-chimiche conseguenti allesposizione, di un materiale o di un sistema costruttivo, allazione
del fuoco (fig. 1). Allinterno di questa generica definizione, la
normativa italiana attualmente in vigore introduce e distingue due
fondamentali concetti: la reazione al fuoco e la resistenza al fuoco.
Reazione al fuoco e resistenza al fuoco sono due aspetti del comportamento al fuoco dei materiali o delle strutture tra loro molto
diversi. Pur tenendo conto che per le pareti in laterizio ci che pi
interessa sicuramente la resistenza al fuoco, si ritiene opportuno
riportare una definizione precisa di entrambi questi concetti e
delle procedure richieste dalle norme per la loro determinazione.
Reazione al fuoco
La reazione al fuoco di un materiale definita dal D.M.
30.11.1983 Termini, definizioni generali e simboli grafici di prevenzione
incendi come:... il grado di partecipazione di un materiale combustibile
al fuoco al quale sottoposto.

La reazione al fuoco viene identificata, per i diversi prodotti, con


lattribuzione di una classe di reazione al fuoco, secondo procedure ben definite dalle normative vigenti e diverse in relazione
alle caratteristiche dei materiali.
La classe di reazione al fuoco, che contraddistingue i diversi prodotti, fornisce quindi un giudizio sulla attitudine del materiale a
contribuire o meno al carico di incendio (fig. 2).
I decreti che disciplinano attualmente la materia sono i seguenti:
- D.M. 10.3.2005 Classi di reazione al fuoco per i prodotti da costruzione da impiegarsi nelle opere per le quali prescritto il requisito della
sicurezza in caso dincendio;
- D.M. 15.3.2005 Requisiti di reazione al fuoco dei prodotti da costruzione installati in attivit disciplinate da specifiche disposizioni
tecniche di prevenzione incendi in base al sistema di classificazione
europeo.
Il D.M. 10.3.2005 contiene in sostanza il recepimento delle normative europee in materia di classificazione dei prodotti da costruzione nei confronti della reazione al fuoco. In particolare il

Fire performance of masonry walls: normative references


KEYWORDS Fire reaction class, Fire resistant class, Masonry walls, Safety

he Italian current legislation introduces and distinguishes two


fundamental concepts of the fire reaction and the fire resistant.
Fire reaction and fire resistant are two aspects of fire materials
or structures behaviour very different from each others. Fire reaction
its identified, for each products, with the definition of a class of fire
reaction through standard procedures dictated from the legislation in
force and in relations of the materials characteristics. Fire reaction class
provides a judgment about the attitude of each material to contribute
or not to the fire load. Fire resistant class is defined as the time lapse,
expressed in minutes, defined by the specified project fire load, during

64

which the fire compartment guarantees the capacity of subdivision.


D.M. 16.2.2007 tells precisely that, in general, the possible ways
whereby producer can proceed to the determination of fire resistant
performance of a constructive element are the followings: a) tests to
do at authorized laboratories (experimental method); b) calculations
(analytical method); c) comparisons with tables (tables method).
Furthermore, one of the main definition news introduced from D.M.
16.2.2007 compared from the previously in force legislation, referred
to the masonry walls, is the introduction of the differences between
loaded masonry walls and unloaded masonry walls.

CIL 161

700.000

Carico dincendio per le strutture


Carico dincendio per larredamento

Carico dincendio (kWh)

600.000
500.000
400.000
300.000
200.000
100.000

Tavole a pannelli
incrociati in legno

Strutture a
telaio in legno

Strutture a
pareti intelaiate
in legno

Costruzioni
massive

1. Confronto del carico dincendio per strutture e arredo, per diverse tipologie costruttive
di edifici residenziali a 4 piani con superficie abitabile pari a 800 m.

decreto recepisce la classificazione contenuta nella norma UNI


EN 13501-1. La classificazione in oggetto viene articolata in Euroclassi ed essa riguarda esclusivamente i prodotti definibili come
prodotti da costruzione. Per gli elementi di laterizio per muratura, essendo vigente fin dal 2006 la specifica norma tecnica armonizzata (EN 771-1, marcatura CE), si applica integralmente la
classificazione prevista dal D.M. 10.3.2005 e, come previsto dalla
specifica norma armonizzata prima citata, i prodotti in laterizio
vengono classificati ai fini della reazione al fuoco in Euroclasse
A1 (D.M. 10.3.2005). LEuroclasse A1 prevede che i materiali
in essa inclusi non debbano essere sottoposti a prova (cfr. D.M.
10.3.2005 - Allegato C). Si richiede inoltre, come condizione
vincolante per lattribuzione dellEuroclasse A1, il fatto che i prodotti non contengano pi dell1% in peso o volume (in base a
quello che produce leffetto pi restrittivo) di materiale organico
ripartito in maniera omogenea.
Questa classificazione, che significa che il materiale non fornisce
alcun contributo allincendio, comporta in automatico lesenzione da qualsiasi obbligo di prove e/o omologazioni di sorta.
Nellambito dellaggiornamento complessivo della legislazione in
materia di prevenzione incendi opportuno menzionare anche
il D.M. 7.8.2012 Disposizioni relative alle modalit di presentazione
delle istanze concernenti i procedimenti di prevenzione incendi che,
con decorrenza 27.11.2012 ha introdotto la nuova modulistica
da utilizzare per le pratiche in oggetto. Per quanto concerne la

dichiarazione della classe di reazione al fuoco il vecchio modello MOD_DICH_CONF 2004, che non era aggiornato con
i nuovi riferimenti tecnici e normativi cos da generare dubbi
sulla compilazione in presenza di prodotti Euroclasse A1 che
non richiedono omologazioni o certificazioni di sorta, stato
sostituito in un primo tempo da quello denominato MOD.
PIN-2.3_2012-DICH. PROD. e pi di recente dal MOD.
PIN-2.3_2014-DICH. PROD che recepisce il nuovo assetto
normativo con riferimento al Regolamento Prodotti da Costruzione UE n. 305/2011 prevedendo esplicitamente anche il caso
della dichiarazione della reazione al fuoco fornita direttamente
con la D.o.P. o marcatura CE del prodotto. Un approfondimento
su questi aspetti sar oggetto di un successivo articolo.
Resistenza al fuoco
Legislazione vigente Nel 2007 sono stati emanati due decreti
inerenti la resistenza al fuoco delle costruzioni e degli elementi
costruttivi che, di fatto, hanno modificato in modo significativo la
previgente legislazione.
I decreti che disciplinano attualmente la materia sono i seguenti:
- D.M. 16.2.2007 Classificazione di resistenza al fuoco di prodotti ed
elementi costruttivi di opere da costruzione;
- D.M. 9.3.2007 Prestazioni di resistenza al fuoco delle costruzioni nelle
attivit soggette al controllo del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco.
Il D.M. 16.2.2007 recepisce il sistema europeo di classificazione
di resistenza al fuoco dei prodotti e delle opere da costruzione, al
fine di conformare le opere e le loro parti al requisito essenziale
di Sicurezza in caso di incendio sancito dalla direttiva 89/106/
CEE (direttiva recentemente sostituita dal Regolamento UE n.
305/2011).
Il decreto si applica ai prodotti ed agli elementi costruttivi per
i quali prescritto il requisito di resistenza al fuoco ai fini della
sicurezza in caso dincendio delle opere in cui sono inseriti (art. 1).
A tale riguardo, viene definito come prodotto da costruzione
qualsiasi prodotto fabbricato al fine di essere permanentemente
incorporato in elementi costruttivi o opere da costruzione; queste
comprendono gli edifici e le opere di ingegneria civile.
opportuno anticipare fin dora che, in base alle prescrizioni del

Classe
(EI)

Intonaco normale (*)

Blocco con percentuale di foratura > 55%


Intonaco protettivo antincendio (**)

Intonaco normale (*)

Blocco con percentuale di foratura < 55%


Intonaco protettivo antincendio (**)

30

s = 120

80

100

80

60

s = 150

100

120

80

90

s = 180

120

150

100
120

120

s = 200

150

180

180

s = 250

180

200

150

240

s = 300

200

250

180

* Intonaco normale: intonaco tipo sabbia e cemento, sabbia cemento e calce, sabbia calce e gesso e simili caratterizzato da una massa volumica compresa
tra 1000 e 1400 kg/m3.
** Intonaco protettivo antincendio: intonaco tipo gesso, vermiculite o argilla espansa e cemento o gesso, perlite e gesso e simili caratterizzato da una massa
volumica compresa tra 600 e 1000 kg/m3.
Tabella 1. Classificazione in base al metodo tabellare Murature non portanti in blocchi di laterizio (D.M. 16.2.2007, All. D, Tab. D.4.1).
Valori minimi, in mm, dello spessore s di murature non portanti in blocchi di laterizio (escluso lintonaco) per i requisiti di tenuta e isolamento, E, I, (i valori sono relativi a spessori al
netto dellintonaco e sono validi per pareti di altezza non superiore a 4 m, con intonaco di 1 cm su entrambe le facce o di 2 cm sulla sola faccia esposta al fuoco. Gli spessori indicati
non sono vincolanti nel caso si faccia riferimento a verifiche sperimentali)

65

CIL 161

Definizione e aspetti applicativi La resistenza al fuoco era definita (D.M. 30.11.1983:Termini, definizioni generali e simboli grafici
di prevenzione incendi) come:
lattitudine di un elemento costruttivo sia esso componente o struttura a conservare, secondo un programma termico prestabilito e per un certo
periodo di tempo, la stabilit (indicata con il simbolo R), la tenuta (indicata
con il simbolo E) e lisolamento termico (indicato con il simbolo I).
Analizzando questa definizione pi in dettaglio, la normativa citata stabiliva quanto segue:
- la stabilit R lattitudine di un elemento da costruzione a conservare la propria resistenza meccanica sotto lazione dellincendio;
- la tenuta E la capacit di un elemento da costruzione di non
lasciar passare (n tantomeno produrre) fiamme, vapori o gas
caldi dal lato esposto a quello non esposto;
- lisolamento I lattitudine di un elemento costruttivo a ridurre,
entro determinati limiti, la trasmissione del calore.
Il D.M. 9.3.2007, come anticipato, ha apportato alcuni aggiornamenti alla definizione di resistenza al fuoco, che viene ricompresa
nelle seguenti:
- la capacit di compartimentazione in caso dincendio definita
Materiale

Tipo di blocco

Laterizio

Curva di incedio standard ISO 831

Temperatura t (C)

D.M. 16.2.2007, la classe di resistenza al fuoco per le pareti e/o


strutture verticali pu essere rappresentata solo da alcuni o da tutti
i tre parametri descritti nel paragrafo successivo in funzione dello
specifico campo di impiego, distinguendo in particolare tra pareti
portanti e pareti non portanti, come si illustrer meglio nel prosieguo della trattazione.
Il D.M. 9.3.2007 stabilisce i criteri per determinare le prestazioni
di resistenza al fuoco che devono avere le costruzioni nelle attivit soggette al controllo del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco
prive di specifiche regole tecniche di prevenzione incendi. Non si
riferisce quindi alle attivit per le quali le prestazioni di resistenza
al fuoco sono espressamente stabilite da specifiche regole tecniche
di prevenzione incendi. Laspetto rilevante del decreto labrogazione della Circolare del Ministero dellInterno n. 91 Norme di
sicurezza per la protezione contro il fuoco dei fabbricati a struttura in acciaio
destinati ad uso civile, la cui applicazione era stata estesa, a dispetto
del titolo, anche ai fabbricati in calcestruzzo armato e/o precompresso, in legno, a struttura mista, in muratura, ecc., di destinazione
anche diversa da quella di uso civile. Il D.M. 9.3.2007 apporta
infine alcuni aggiornamenti (in parte formali) alla definizione di
resistenza al fuoco, evidenziate nel successivo paragrafo.

A Costruzione massiva
B Costruzione in legno

Tempo t (min)

2. Analisi di scenari di incendio per diverse tipologie costruttive.

come attitudine di un elemento costruttivo a conservare, sotto lazione del


fuoco, oltre alla propria stabilit, un sufficiente isolamento termico ed una
sufficiente tenuta ai fumi e ai gas caldi della combustione, nonch tutte le
altre prestazioni se richieste;
- la resistenza al fuoco definita come una delle fondamentali strategie di protezione da perseguire per garantire un adeguato livello di sicurezza della costruzione in condizioni di incendio. Essa riguarda la capacit
portante in caso di incendio, per una struttura, per una parte della struttura
o per un elemento strutturale nonch la capacit di compartimentazione
rispetto allincendio per gli elementi di separazione sia strutturali, come
muri e solai, sia non strutturali, come porte e tramezzi.
La classe di resistenza al fuoco viene di conseguenza definita
come intervallo di tempo, espresso in minuti, definito in base al carico di
incendio specifico di progetto, durante il quale il compartimento antincendio
garantisce la capacit di compartimentazione.
Tale definizione va dunque interpretata in funzione dellelemento costruttivo che si intende analizzare. Per esempio, nel caso
di un pilastro in calcestruzzo, i termini E ed I perdono di significato in quanto risulta decisivo il solo valore R (cio lattitudine a
conservare la capacit portante). Per contro, nel caso di un muro
tagliafuoco non portante, oltre allaspetto della tenuta E sar necessario valutare anche quello dellisolamento I, mentre non risulter determinante il parametro R (si parler in tal caso di classificazione EI). Se si trattasse invece di un muro portante si dovr fare
riferimento alla classificazione REI, divenendo importante anche
il parametro R. Indicazioni precise in tal senso sono contenute
nellAllegato A del D.M. 16.2.2007.
Le classi di resistenza al fuoco previste dal D.M. 16.2.2007 sono le
seguenti: 15, 20, 30, 45, 60, 90, 120, 180, 240, 360 (espresse in miClasse (REI)
30

60

90

120

180

240

Pieno (foratura 15%)

120

150

170

200

240

300

Laterizio (*)

Semipieno e forato (15%< foratura 55%)

170

170

200

240

280

330

Calcestruzzo

Pieno, semipieno e forato (foratura 55%)

170

170

170

200

240

300

Calcestruzzo leggero (**)

Pieno, semipieno e forato (foratura 55%)

170

170

170

200

240

300

Pietra squadrata

Pieno (foratura 15%)

170

170

250

280

360

400

(*) presenza di 10 mm di intonaco su ambedue le facce ovvero 20 mm sulla sola faccia esposta al fuoco; i valori in tabella si riferiscono agli elementi in laterizio sia
normale che alleggerito in pasta
(**) massa volumica netta non superiore a 1700 kg/m 2
Tabella 2. Classificazione in base al metodo tabellare Murature portanti in blocchi (Circ. M.I., VV.F. 15.2.2008, prot. N. 1968).
Valori minimi, in mm, dello spessore s di murature portanti in blocchi esposte al fuoco su un lato (escluso lintonaco)

66

CIL 161

nuti). Esse rappresentano il tempo, in minuti, al di sotto del quale


lelemento costruttivo in grado di mantenere e garantire le funzioni richieste in relazione allo specifico campo di impiego. Da
un punto di vista generale, quindi, la classe di resistenza al fuoco
determinata dal pi basso valore di uno dei parametri richiesti per
il caso in esame (fig. 3).
Contenuti del D.M. 16.2.2007 con riferimento alle murature
Il D.M. 16.2.2007 opera, per quanto riguarda le pareti tagliafuoco,
una distinzione fondamentale tra:
- murature portanti (muri progettati per sopportare un carico applicato oltre al peso proprio);
- murature non portanti (muro non soggetto ad alcun carico fatta
eccezione per il suo peso proprio).
Questo aspetto rappresenta sicuramente una delle principali novit di impostazione della legislazione attuale rispetto a quella previgente. In pratica, come ben evidenziato nellAll.A del decreto, per
quanto riguarda le murature, si devono distinguere:
- elementi portanti (muri) con funzione di compartimento antincendio (cfr. D.M. 16.2.2007, All. A,Tab. A.2.1): prestazione e
classe di resistenza al fuoco REI;
- elementi non portanti di separazione (pareti divisorie e di tamponatura) (cfr. D.M. 16.2.2007, All. A,Tab. A.4.1): prestazione e
classe di resistenza al fuoco EI.
Per una parete non avente funzione portante (ovvero in assenza di
carichi verticali applicati) la vecchia Classe REI assolutamente
equivalente alla nuova Classe EI. Si tratta esclusivamente di una
differente simbologia rispetto alla normativa precedente (ex Circolare n. 91 del 14.9.1961).
sottinteso che una parete non portante accreditata di una determinata classe EI conserva, almeno per lo stesso periodo, le sue
funzioni di separazione (in pratica la sua stabilit nei confronti del
peso proprio). Questo ovvio in quanto se venisse meno questa
funzione verrebbe meno in automatico il criterio di tenuta E.
opportuno precisare ulteriormente che, in generale, le prove
eseguite secondo la previgente normativa (Circolare n. 91) erano
prove su pareti non portanti, essendo prevista solo in linea teorica
la presenza di carichi che in pratica per non hanno mai avuto
applicazione concreta, cosicch la prestazione che veniva indicata
nei vecchi rapporti di prova come REI era in tutto e per tutto
equivalente allattuale EI.
Il D.M. 16.2.2007 precisa inoltre che, in generale, le modalit con
cui si pu procedere alla determinazione delle prestazioni di resistenza al fuoco di un elemento costruttivo sono le seguenti:
a) prove (fig. 4), da svolgersi presso laboratori autorizzati dal Ministero dellInterno (metodo sperimentale);
b) calcoli (metodo analitico);
c) confronti con tabelle (metodo tabellare).
Riguardo la modalit b), per le strutture in muratura, come precisato nel D.M. 16.2.2007,All. C, lunico riferimento per eseguire
eventuali valutazioni analitiche (calcoli) rappresentato dallEurocodice 6 e relativa Appendice Nazionale (cfr. UNI EN 1996-1-2

67

3. In Italia gli incendi che interessano edifici sono oltre 11.000 lanno; nella foto la palazzina
con struttura in legno del Progetto C.A.S.E. (AQ) che ha preso fuoco nel luglio 2013.

Progettazione delle strutture di muratura - Parte 1-2: Regole generali


Progettazione strutturale contro lincendio), limitatamente a pareti
portanti.
Questo metodo di determinazione non in pratica percorribile
in quanto con la recente pubblicazione del D.M. 31.7.2012 recante:Approvazione delle appendici nazionali recanti i parametri tecnici
per lapplicazione degli Eurocodici, stato confermato che per leventuale impiego del metodo analitico previsto in EC6 necessario comunque validare il modello con idonea sperimentazione
da condurre attraverso lesecuzione di prove standard (in pratica
ci si traduce nella attuale inapplicabilit del calcolo analitico per
la valutazione della resistenza al fuoco della muratura).
Ne consegue che, per gli elementi costruttivi in muratura, necessario ricorrere a criteri di valutazione esclusivamente secondo
le modalit a) o c). Nel seguito si riportano i riferimenti normativi
per quanto attiene il metodo tabellare, rimandando ad un successivo articolo approfondimenti sulle modalit di certificazione con
il metodo sperimentale.
Resistenza al fuoco delle murature: metodo tabellare secondo il
D.M. 16.2.2007 Il decreto fornisce gli estremi per la valutazione
tabellare della resistenza al fuoco per murature non portanti (cfr.
D.M. 16.2.2007,All. D,Tab. D.4.1). Nel caso specifico di murature
non portanti in blocchi di laterizio la classificazione EI definita dal
D.M. 16.2.2007 riportata nella tabella 1.
Il decreto vieta espressamente la possibilit di riferirsi ad altre tabelle di natura sperimentale od analitica diverse da quella proposta. In ogni caso, rispetto ai valori tabellari della vecchia Circolare

CIL 161

Muratura portante (tipologia)

Spessori minimi previsti da NTC 2008

Muratura in blocchi pieni


(foratura 15%)

spessore min 15 cm (zona sismica 4)


spessore min 24 cm (zona sismica 3, 2, 1)

Muratura in blocchi semipieni


(15%< foratura 45%)

spessore min 20 cm (zona sismica 4)


spessore min 24 cm (zona sismica 3, 2, 1)

Muratura in blocchi forati


(45%< foratura 55%)

spessore min 24 cm (zona sismica 4)


non applicabile (zona sismica 3, 2, 1)

Murature di nuova costruzione con spessori non compatibili con questi limiti
minimi NON possono essere considerate portanti in alcun caso.
Tabella 3. Spessori minimi delle pareti in muratura portante di nuova costruzione previsti
dal D.M. 14.01.2008.

4. Prova sperimentale di resistenza al fuoco su parete in blocchi di laterizio alleggerito in pasta.


(fonte: Consorzio Poroton Italia)

n. 91, i nuovi riferimenti tabellari introdotti, ancorch cautelativi,


recepiscono almeno parzialmente i risultati di diverse campagne
sperimentali svolte negli anni scorsi per documentare lottimo
comportamento al fuoco delle pareti in laterizio e rendono facilmente fruibile, almeno per certi spessori di muratura, anche il
metodo tabellare. La distinzione operata dal D.M. 16.2.2007 tra
murature non portanti e portanti ha creato inizialmente alcuni
problemi in quanto lAll. D del decreto non riportava alcun valore
tabellare di resistenza al fuoco per le murature portanti. La contemporanea indisponibilit di metodi di calcolo avrebbe dunque
richiesto lesecuzione di apposite prove sperimentali, che per
non sarebbero state applicabili per le costruzioni esistenti.
Pertanto il Dipartimento dei Vigili del fuoco del Ministero
dellInterno ha prontamente emanato una Circolare (Circ. M.I.,
VV.F. 15.2.2008, prot. N. 1968 Pareti di muratura portanti resistenti al
fuoco) che va ad integrare lAllegato D del D.M. 16.2.2007 con
una specifica tabella di riferimento valida per le murature portanti
resistenti al fuoco presenti nelle costruzioni che ospitano attivit
soggette ai controlli del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco. La
tabella 2 riporta i valori minimi (mm) dello spessore s di murature
portanti di blocchi (escluso intonaco) esposte su un lato, sufficienti
a garantire i requisiti REI per le classi indicate con le seguenti
limitazioni (la pi restrittiva delle due condizioni) che dovranno
comunque essere rispettate:
- rapporto h/s 20
- h8m
Per realizzare una parete portante in muratura di nuova costruzione bisogna tenere conto in primo luogo delle prescrizioni fornite
dal D.M. 14.1.2008 Nuove norme tecniche per le costruzioni (NTC
2008) che prevede ben precisi limiti minimi di spessore (tab. 3).
Il fatto che nella tabella 2 vengano contemplati anche spessori difformi da quelli previsti dalle vigenti NTC 2008 (tab. 3) dovuto
al fatto che si deve tenere conto anche degli edifici esistenti, costruiti in epoche diverse, e per i quali possibile che siano presenti

68

murature portanti con spessori anche inferiori ai limiti attualmente consentiti, per le quali permettere comunque lattribuzione di
una classe di resistenza al fuoco. In merito allimpiego del metodo
tabellare opportuno ribadire, in conclusione, che anche dopo la
recente emanazione del decreto recante i parametri tecnici delle Appendici nazionali degli Eurocodici (D.M. 31.7.2012), per
quanto riguarda le strutture in muratura le uniche tabelle utilizzabili restano esclusivamente quelle precedentemente riportate,
afferenti il D.M. 16.2.2007 e la Circolare n. 1968 del 15.2.2008,
non essendo stato ammesso limpiego delle tabelle dellEC6.
Conclusioni
Laggiornamento posto in essere per le norme che disciplinano
la certificazione della resistenza al fuoco delle pareti in laterizio
evidenzia un significativo progresso rispetto alla previgente situazione normativa (Circolare n. 91/1961).
Riguardo la determinazione della resistenza al fuoco con il metodo tabellare, i riferimenti forniti, bench sempre cautelativi ed a
favore di sicurezza, come normalmente avviene per i dati tabellari,
risultano infatti pi aderenti alle reali prestazioni delle pareti in
muratura di laterizio e mostrano di aver recepito almeno parzialmente i risultati delle numerose prove e ricerche sperimentali svolte negli anni dalle aziende produttrici di laterizi, proposte
come base per la definizione dei suddetti valori.
* Lorenzo Bari
Ingegnere, Consulente tecnico Consorzio POROTON Italia

Bibliografia
[1] D.M. 30.11.1983,Termini, definizioni generali e simboli grafici di prevenzione incendi.
[2] D.M.10.3.2005,Classi di reazione al fuoco per i prodotti da costruzione da impiegarsi nelle opere
per le quali prescritto il requisito della sicurezza in caso dincendio.
[3] D.M. 15.3.2005, Requisiti di reazione al fuoco dei prodotti da costruzione installati in attivit
disciplinate da specifiche disposizioni tecniche di prevenzione incendi in base al sistema di classificazione europeo.
[4] UNI EN 13501-1, Classificazione al fuoco dei prodotti e degli elementi da costruzione - Parte
1: Classificazione in base ai risultati delle prove di reazione al fuoco.
[5] Circolare 14.9.1961, n. 91, Norme di sicurezza per la protezione contro il fuoco dei fabbricati a
struttura in acciaio destinati ad uso civile.
[6] D.M. 16.2.2007, Classificazione di resistenza al fuoco di prodotti ed elementi costruttivi di opere
da costruzione.
[7] D.M. 9.3.2007, Prestazioni di resistenza al fuoco delle costruzioni nelle attivit soggette al controllo del Corpo nazionale deiVigili del fuoco.
[8] D.M. 14.1.2008, Nuove norme tecniche per le costruzioni.
[9] Circ. M.I.,VV.F. 15.2.2008, prot. N. 1968, Pareti di muratura portanti resistenti al fuoco.
[10] D.M. 31.7.2012, Approvazione delle appendici nazionali recanti i parametri tecnici per lapplicazione degli Eurocodici.
[11] UNI EN 1996-1-2, Progettazione delle strutture di muratura - Parte 1-2: Regole generali
Progettazione strutturale contro lincendio.
[12] Consorzio POROTON Italia, Documentazione Tecnica - Cap. 5: Pareti tagliafuoco POROTON.
[13] Ulrich Schneider, Monika Oswald - Institut fr Baustofflehre, Bauphysik und Brandschutz,TU
Wien, Brandschutztechnische Analyse von Massiv-und Holzbauweisen.

CIL 161

I libri di
5.000 pagine, oltre 3.500 figure, 9 libri a
colori per aggiornarsi sul mondo del laterizio

PARETI LEGGERE E STRATIFICATE


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2128 cm 300 pagine 200 gure
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Vincenzo Bacco / Edizioni Laterservice
2128 cm 400 pagine
illustrazioni e grafici a colori
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LE PAVIMENTAZIONI IN LATERIZIO
Antonio Laura / Edizioni Laterservice
2128 cm 318 pagine 370 gure
ISBN: 978-88-481-8138-120-3 30 euro

RACCOMANDAZIONI
PER LA PROGETTAZIONE DI EDIFICI
ENERGETICAMENTE EFFICIENTI
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Edizioni Laterservice
2128 cm 156 pagine gure, tabelle a corredo
ISBN: 978-88-481-8138-125-8 15 euro
TAVELLONI E TAVELLE IN LATERIZIO
Antonio Laura / Edizioni Laterservice
2128 cm 128 pagine circa 200 disegni
originali in quadricromia
ISBN: 978-88-481-813801-5-2 25 euro
I MANTI DI COPERTURA IN LATERIZIO
Antonio Laura / Edizioni Laterservice
2128 cm 120 pagine 150 disegni e tabelle
ISBN: 978-88-481-8138-106-7 25 euro

TETTI IN LATERIZIO
Alfonso Acocella con scritti di Mario Pisani
e acquerelli di Mauro Andreini / Edizioni Laterservice
2129,7 cm 520 pagine 872 gure
ISBN: 978-88-481-2803-2 61,97 euro
LARCHITETTURA DEL MATTONE
FACCIA A VISTA
Alfonso Acocella / Edizioni Laterservice
2129,7 cm 440 pagine 739 gure
ISBN: 978-88-481-2802-5 54,23 euro
IL MANUALE DEL MATTONE
FACCIA A VISTA
Giorgio F. Brambilla / Edizioni Laterservice
2231 cm 428 pagine 500 foto e 600 disegni
digitali a colori
ISBN: 978-88-481-8138-105-0 62 euro

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Cognome e nome

ISBN: 978-88-481-2803-2 TETTI IN LATERIZIO 61,97 euro


ISBN: 978-88-481-2802-5 LARCHITETTURA DEL MATTONE FACCIA A VISTA 54,23 euro

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ISBN: 978-88-481-8138-105-0 IL MANUALE DEL MATTONE FACCIA A VISTA 62 euro

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Dettagli

Alessandra Zanelli*

Il laterizio,
filtro di luce

Uno speciale componente in laterizio di color bianco avorio lelemento di dettaglio


con cui i progettisti realizzano il volume in addizione allo storico Paasitorni Hotel di Helsinki.
La superficie del nuovo edificio un brise-soleil che, in virt del suo andamento sinuoso
e della peculiare tessitura muraria, ricorda un merletto, attraverso le cui trame si possono
intravvedere i diversi trattamenti della facciata retrostante

n nuovo volume color avorio si insinua con la morbidezza di un pizzo delicato tra gli imponenti edifici
in granito del Paasitorni Hotel, costruiti in due differenti epoche. Il primo edificio sorge nel 1908 per volere della
Associazione dei Lavoratori di Helsinki, che ancora oggi il
committente dellampliamento. Con affaccio principale sul
mare ed esteso fino a conformare langolo dellisolato urbano,
il primo corpo edilizio viene ampliato nel 1950 con un nuovo
corpo di fabbrica che va a completare la cortina edilizia verso
sud, delineando una corte interna di servizio.
Loriginalit della proposta firmata da K2S Architects
(Kimmo Lintula, Niko Sirola e Mikko Summanen) per il
progetto architettonico e da Insinritoimisto Konstru per
il progetto strutturale ravvisabile nella scelta di andare
a saturare parte dello spazio aperto della corte, apportando
invece solo modifiche puntuali sugli edifici storici.
Le esigenze di ampliamento della dotazione di stanze, di disponibilit di due ampie sale congressi e di nuovi servizi per
il ristorante dellalbergo sono quindi state conciliate con il
requisito della conservazione dei beni architettonici preesistenti.
Gli architetti K2S hanno lavorato a questo obiettivo in stretta
collaborazione con il National Board of Antiquities e con
lHelsinky City Museum. Il progetto architettonico stato
approvato nel 2008 e i lavori di ammodernamento e ampliamento si sono conclusi nel 2012. Oggi quindi lalbergo
ha 170 stanze, molto diversificate a livello di architettura di
interni tra loro, in base alle epoche storiche in cui sono state
realizzate; coerentemente anche allesterno si possono legA special, ivory-white coloured brick component is the
detail which has been chosen by the designers for the
volume built as an addition to the historic Paasitorni
Hotel in Helsinki. The surface of the new building is a
brise-soleil which, because of the sinuous and peculiar
texture of its walls, resembles a lace, through whose plots
it is possible to catch a glimpse of the different
treatments of the facade behind

70

gere i diversi periodi di costruzione dei fabbricati, e il nuovo


corpo edlizio non stato affatto pensato per mimetizzarsi
nel complesso precedente, ma per trovare unarmoniosa relazione, fatta essenzialmente di luce e di tonalit. Protagonisti di
questo dialogo sono senza dubbio il laterizio di color avorio,
la rada tessitura delle superfici, landamento curvilineo delle
facciate nello spazio e il degradare dei volumi verso il cielo.
Nel volume pi aggentante a contatto con il terreno trovano
posto le grandi sale congresso volute dallAssociazione dei
lavoratori di Helsinki, mentre ai piani superiori vengono allestite le nuove camere dellalbergo. Ognuna di esse, dispone
di una loggia esclusiva, ai livelli dal primo fino al quinto,
oppure una loggia continua a correre su tutto il perimetro
deledificio, al livello del sesto e ultimo piano.
Nel dettaglio, la soluzione costruttiva adottata da K2S per fissare il rivestimento delle facciate alla sottostruttura metallica,
ancorata a sua volta alle solette in cemento armato, molto
ingegnosa, se la si guarda disegnata, quanto semplice ed efficace nella messa in opera.
Viene spontaneo il riferimento al sistema a secco adottato da
Renzo Piano nelledificio ampliamento dellIrcam a Parigi
nel 1990 e si pu notare anche unanalogia di atteggiamento
progettuale, ossia nelle modalit con cui larchitetto cerca il
dialogo con le preesistenze affidandosi al colore del laterizio
e rimarcando invece la contemporaneit dellintervento tramite linnovativa tessitura muraria.
In questo caso il linguaggio del Ventunesimo secolo predomina nella misura in cui la facciata ci appare come pura materia, tagliata da nette aperture apparentemente casuali e anche
diverse nelle proporzioni, e non vi nessun bench minimo
elemento formale che esalti la tecnica realizzativa cos precisa
e originale, n che porga laccento allalto livello di prefabbricazione e allottimizzazione dellinstallazione in sito adottate,
per le quali lopera stata insignita di un premio speciale.
* Alessandra Zanelli
Professore associato, Politecnico di Milano

CIL 161

K2S

Architects,

Paasitorni

Hotel,

Helsinki

(Finlandia),

2012

Dettaglio 1
Sezione verticale delledificio in corrispondenza delle logge e relativo prospetto.
Descrizione
Le superfici dei nuovi volumi verso sud sono
caratterizzati da una facciata brise-soleil in
laterizio color avorio dalla particolare apparrecchiatura che definisce un rapporto paritario tra pieni e vuoti. Il brise-soleil delimita
una loggia profonda 1,2 m e, in corrispondenza delle superfici vetrate delle camere,
presenta grandi aperture che permettono
lingresso nelle camere di una parte di luce
solare diretta e consentono agli ospiti di
affaccarsi sulla corte interna.
Legenda
1. elemento in laterizio color avorio di
dimensioni 285x85x60 mm
2. profilo a L in acciaio inox di cornice
delle aperture nel brise-soleil
3. soletta in calcestruzzo armato gettato
in opera
4. parete perimetrale verticale in c.a.
rivestita in laterizio color avorio
5. ringhiera in tondini di acciaio inox,
diametro 15 mm, passo 48 mm
6. spazio loggia con brise-soleil continuo
7. spazio loggia con brise-soleil con
affaccio sulla corte

Planimetria generale dellintervento.

Vista del nuovo edificio che si affaccia sulla corte interna.

71

CIL 161

K2S

Architects,

Paasitorni

Hotel,

Helsinki

Dettaglio 2
Prospetto curvo.
Descrizione
Lelemento in laterizio disegnato ad hoc per
la facciata brise-soleil prevede due fori ovali
che consentono laggancio alla sottostruttura metallica verticale, a sua volta ancorata
alla soletta in calcestruzzo armato aggettante per 1,2 m rispetto alla parete perimetrale
verticale delledificio. Inoltre, sul piatto il
laterizio appare suddiviso in 3 parti uguali di
95 mm, che cosentono la perfetta sovrapposizione in verticale, ma soprattutto rendono
possibile la rotazione dei singoli elementi
sullorizzontale in modo da seguire landamento curvilineo del fronte edilizio. La
sovrapposizione dei corsi di mattone in questo modo risulta facilitata e sempre in aderenza alla diverse angolazioni assunte dalla
soletta in calcestruzzo.
Legenda
1. primo corso della facciata brise-soleil
in laterizio
2. secondo corso della facciata
brise-soleil in laterizio
3. foro ovale di concatenamento
verticale dei corsi
4. piatto in acciaio 10x75 mm
di sotto-struttura verticale

Pianta del piano primo.

Scorcio dei fronti verso sud con il brise-soleil in laterizio

72

CIL 161

(Finlandia),

2012

K2S

Architects,

Paasitorni

Hotel,

Helsinki

(Finlandia),

2012

Dettaglio 3
Sezioni orizzontali in corrispondenza delle
logge.
Descrizione
La grande qualit spaziale delle logge che
corrono lungo il perimetro del nuovo edificio
dovuta sia alla molteplicit delle superfici
di finitura che si alternano a delimitazione
delle camere laterizio listato, vetro trasparente, vetro opaco sia allespediente della
tessitura muraria del fronte brise-soleil che
modula lingresso della luce. La radiazione
solare che penetra attraverso i fori accende
la tessitura avorio conferendole una colorazione ambrata e calda, rimarcata dalle
superfici lignee dei pavimenti e dei controsoffitti e ulteriormente diffusa dai dettagli in
acciaio inox delle cornici, dei corrimani e
delle balaustre.
Legenda
1. elemento in laterizio color avorio di
dimensioni 285x85x60 mm
2. divisorio in vetro opaco con di
separazione delle logge private
3. pluviale
4. ringhiera in tondini di acciaio inox
diametro 15 mm, passo 48 mm
5. cornice in acciaio inox
6. montanti a T di connessione al laterizio
7. vetro fisso
8. porta finestra vetrata
9. parete perimetrale verticale in c.a. con
rivestimento in laterizio

Sezione verticale.

Vista della loggia al sesto piano.


Le immagini sono cortesemente concesse
dal fotografo Marko Huttunen.

73

CIL 161

Concorsi e
buona architettura

Espressionismo
informale

Cinque
itinerari di visita

Helsinki esprime gran parte del suo


carattere a ragione del suo affacciarsi sul Baltico; del suo sorgere su
un territorio al confine tra Oriente e
Occidente; influenzato dalla vicina
San Pietroburgo e dal neo-classicismo europeo del primo Ottocento.
Questa guida tascabile, edita in
inglese e in tedesco, dimostra la
fama della citt, World Design
Capital 2012, quale centro di
buona architettura e design; copre
anche le immediate vicinanze della
capitale finlandese, con le citt vicine di Espoo e Vantaa, che insieme
formano una regione metropolitana, di circa un milione di persone. Nel testo sono raccolte foto
panoramiche, planimetrie a rilievo, gli scritti di Laura Kolbe, sul
carattere e sulla storia della citt,
e di Douglas Gordon con Heikki
Mautymaki, che riflettono sul suo
sviluppo urbano.
Poi, divise per parti urbane (evidenziate da differenti colorazioni
del bordo pagina) sono schedate
pi di 120 architetture, selezionate
dal 1900 a oggi, con indicati autori, anno di costruzione, coordinate
geografiche, Qr codice e codici di
riferimento alle planimetrie che consentono ai lettori di trovare esattamente la costruzione cercata.
In fondo, divisa in quattro settori,
c una mappa della citt, lindice degli autori e dei luoghi e una
mappa dei pubblici trasporti.
Lautrice, che ha curato varie pubblicazioni sullarchitettura contemporanea, attualmente vive e lavora
a Berlino.

In questa monografia sono selezionati lavori e progetti, dal 1990


a oggi, dello studio di Ilmari
Lahdelma e Rainer Mahlamki.
Loccasione editoriale trae spunto
dal successo seguito allinaugurazione del loro Museo di Storia degli
ebrei polacchi a Varsavia (finalista
al Premio Finlandia 2014).
Nella prefazione, Jorma Mukala,
direttore della rivista Arkkitehti, ne
commenta la Biblioteca civica di
Vaasa (2001) e il Centro Marittimo
Vellamo a Kotka (2008); considerando poi che buona parte degli
edifici presentati nel libro, compreso il Museo di Varsavia, hanno
avuto origine da concorsi, sottolinea come in Finlandia, questo strumento, adottato di frequente, abbia
consentito laffermazione dei pi
noti architetti e come, anche per
Lahdelma e Mahlamki, fu la vittoria al concorso per il Lusto Museo
della Foresta finlandese nel 1990,
completato nel 1994, a determinarne la svolta professionale.
Il saggio di Peter MacKeith (gi
docente in diverse universit americane, alla Facolt Aalto di Helsinki
e allUniversit di Lubiana) analizza i progetti, riguardo al contesto
architettonico finlandese e internazionale, mettendo in evidenza,
oltre ai gi citati, i disegni per il
Kaustinen Folk Music Center e per
la Biblioteca di Lohja (2006).
Nellintervista finale, gli architetti
si esprimono sullinsegnamento,
sul disegno, sui concorsi, sulla
museografia e sul futuro dellarchitettura finlandese.

Andrea Nastri, architetto e giornalista, ha redatto questo libro sul progettista finlandese (1923 1993),
dopo averne consultato lo sconfinato archivio di disegni e schizzi
custodito dalla moglie Raili.
Nellintroduzione, Fabio Mangone
ribadisce lappartenenza di Pietil
a una generazione vivace, che
pose in discussione i dogmi del
Movimento moderno e del razionalismo. Il libro esamina il contesto
culturale e poetico, ricordando che
Pietil, cogliendo gli insegnamenti
di Aalto e di Blomstedt e affrontando il tema della dicotomia tra tradizione e modernit, stato definito
esponente della terza generazione
degli architetti moderni.
Accenna alla sua metodologia progettuale morfologica, non geometrica, che tende a unire organicamente funzione e forma piuttosto
che far seguire la forma alla funzione; al suo intendere la creativit
come frutto spontaneo della mente,
non frenato n filtrato da regole e
condizionamenti.
Distingue le tre fasi espressive del
suo lavoro: lespressionismo informale, con i primi lavori, tra cui la
chiesa di Kaleva 1966; il centro
Dipoli 1966; il complesso residenziale Suvikumpu 1969; levoluzione teorica e la verifica metodologica, con la Sief Palace area a
Kuwait 1983; la chiesa di Lieksa
1982; lambasciata di Finlandia in
India 1985; le opere della maturit, con la biblioteca di Tampere
1986 e la residenza del presidente
della Repubblica finlandese 1993.

Il paese noto per la sua natura, ma anche per larchitettura e


per il design, di cui Helsinki nel
2012 stata proclamata capitale
mondiale.
La Guida propone 5 itinerari di
visita, dedicati alla scoperta di
quel territorio, ricco di laghi e
foreste, della Lapponia, delle citt
storiche, della Carelia, della costa
e dei parchi.
Propone, inoltre, le piante delle
citt di Helsinki, Jyvaskyla,
Rauma, Tampere, Turku/Abo e
quattro tavole cartografiche, utili
allesplorazione e alla visita degli
ambiti regionali.
Oltre che dei suoi maggiori centri urbani, interessanti per storia e
per la tangibile qualit della vita,
si parla anche di Kuopio e Lahti;
delle vecchie e nuove industrie di
Tampere; ovviamente di Helsinki,
interprete del recente rinnovamento culturale della nazione.
Gli itinerari pedonali nella capitale
percorrono la piazza del Senato,
il Design District, lisola-fortezza
di Suomelinna, il periplo della
baia di Tl, con le sue architetture novecentesche, i quartieri
meridionali, settentrionali e quelli
occidentali, ove sorgono le opere
di Alvar Aalto; poi i dintorni e le
citt satellite.
La guida inoltre indica e classifica varie decine di luoghi e opere
famose e altre di grande interesse,
sparse nel territorio, non solo nella
capitale, ma anche nelle regioni
pi settentrionali, di cui alcune
protette dallUnesco.

Reima Pietil Dallo schizzo


allarchitettura
Andrea Nastri
Aracne editrice (Roma), 2012
pp. 184, 12,00

Helsinki, Tampere e Vaasa


larchitettura e il design la
taiga, la tundra e i laghi
Guide Verdi Europa e Mondo
Michele Lauro, Letizia Gianni
(a cura di)
Touring editore (Assago-Milano), 2012
pp. 216, 19,50

a cura di Roberto Gamba

Recensioni

Modernit e
classicismo finlandese

Helsinki Architectural Guide


Ulf Meyer
DOM Publishing (Berlino), 2012
pp. 176, 28,00

Lahdelma & Mahlamki


Architects: Works
Peter MacKeith
Rakennustieto Publishing (Helsinki),
2014
pp. 152, 58,00

74

CIL 161

Esemplarit
progettuale

Strumenti e principi
metaprogettuali

Reinvenzioni
territoriali

Progettazione
e sicurezza

Il volume documenta larticolato


intervento proposto dallautore,
progettista, certificatore accreditato Casaclima, docente a Ferrara,
che prefigura un completo rilancio del Teatro, concepito secondo
valori e istanze attuali, come occasione per una riqualificazione del
degradato intorno urbano e, con il
potenziamento della scenotecnica,
con lautosufficienza energetica, un
modello di sviluppo, di unistituzione creata nel 1763.
Le numerose immagini grafiche
e fotografiche, gli schizzi di dettaglio, le planimetrie e le vedute
urbane inquadrano il Teatro nella
sua dimensione storica, civile,
urbanistica.
Si racconta la tradizione italiana
della progettazione teatrale, con
protagonisti i Bibiena e la cospicua dotazione di tali strutture nella
citt, (gi nel XVII secolo oltre 60).
Si offre un ridisegno accurato dello
stato di fatto; unindagine energetica e impiantistica, effettuata locale
per locale; una proposta che documenta gli aspetti statico strutturali
e distributivi affrontati, le addizioni volumetriche e scenotecniche, la
configurazione di una nuova torre
scenica, la riconsiderazione degli
apparati di controllo termico.
La pubblicazione diviene pertanto un esempio di livello esecutivo per un approccio a interventi
complessi di questo tipo, ove necessaria sia la salvaguardia storica e
architettonica, ladeguamento funzionale, il perseguimento dellefficienza utilizzativa.

Il volume fa il punto sullo stato


delle ricerche che riguardano la progettazione scolastica e sottolinea le
opportunit offerte da una avanzata
definizione degli spazi della scuola.
Nella prefazione, viene definita
pericolosamente ambigua la situazione che vede opposte le esigenze
di tutela degli edifici del passato e le
poche occasioni di sperimentazione
e rinnovamento costruttivo.
Di seguito, si ricorda che i requisiti
di unarchitettura educativa proiettata verso il futuro sono oggetto degli studi dellOrganisation
for Economic Cooperation and
Development Oecd/Ocse e si cita
il contributo italiano del Cisem
(Centro per lInnovazione e la sperimentazione Educativa di Milano),
di cui Ponti coordinatore. Questo
organismo ha indicato i principi su cui lavorare per influenzare
la qualit dello studio: gli aspetti
relativi al contesto di intervento,
alle dinamiche dellapprendimento,
al valore simbolico dellarchitettura, a flessibilit, multifunzionalit,
innovazione tecnologica, ambiente,
manutenibilit.
Pertanto il libro offre, non manualisticamente, strumenti ed esempi per
programmare, secondo un percorso
metaprogettuale.
Li sviluppa in vari capitoli e in schede specifiche; rimandando alla letteratura specialistica esistente lapprofondimento dei temi di sicurezza,
sostenibilit, costi e procedure di
verifica; offrendo infine un glossario, un indice delle voci trattate e
una bibliografia per argomenti.

Il volume riflette sul recupero e la


re-invenzione del paesaggio, dopo
la subita aggressione dellindustrializzazione e di altri fenomeni che
ne hanno compromesso la qualit
originaria.
Si tratta di terreni bonificati, cave,
ex discariche, ambiti inutilizzati,
riconosciuti come spazi potenziali per una nuova ricchezza sociale,
economica, ambientale e occasioni di una nuova forma di progetto
contemporaneo. I 57 progetti presentati sono indicati per estensione
e per grado di completamento su
due mappe del mondo.
Nellintroduzione Michela De Poli
e Guido Incerti (che svolgono attivit didattica, la prima allo Iuav di
Venezia, il secondo in America e
a Ferrara) ribadiscono gli obiettivi
e gli impulsi avuti per lo sviluppo
della ricerca.
Poi Elisa De Poli inquadra questa
tendenza allintervenire alla scala
del paesaggio, inserendola nel solco
delle espressioni artistiche storiche e
suggerendo di considerare i progetti
di trasformazione una riflessione
non concitata della metamorfosi
dei territori. Gli interventi internazionali (tra cui: 3 in Sicilia, 2 in
Campania, a Venezia, Piedicastello
Tn e Gavorrano Gr), realizzati, ricicli conclusi e opere ancora in corso,
controllati da strutture municipali, progettisti e azioni di quartiere,
sono poi raggruppati, secondo le
ampiezze decrescenti di territorio recuperato, in cinque sezioni,
presentate ciascuna da un saggio
introduttivo.

Andil ha qui raccolto pareri, normative e ricerche sulle problematiche sismiche. La pubblicazione,
che pu essere scaricata dal sito
www.laterizio.it, o richiesta gratuitamente su carta a andil@
laterizio.it, introdotta da uno
scritto del presidente Andil Luigi
di Carlantonio; riporta interviste a Guido Magenes (docente a
Pavia e coordinatore della Sezione
Murature di Eucentre); a Claudio
Modena e a Francesca Da Porto,
che insegnano a Padova; propone le
modalit di progettazione antisismica, secondo le Ntc (Dm 14/01/08),
per le costruzioni in muratura di
laterizio, enunciate e commentate
per Eucentre da Paolo Morandi,
Guido Magenes e Andrea Penna;
successivamente in articoli di
Alfonsina Di Fusco. Viene spiegato
il software AndilWall3, per il calcolo di edifici in muratura portante;
offerta una ricognizione a schede, con grafici, mappe e tabelle, sul
comportamento dei moderni sistemi di argilla portante in muratura,
sotto le azioni sismiche, di pi di 50
edifici recentemente costruiti nelle
aree terremotate dellEmilia, senza
che si evidenzi in essi alcun danno
per gli elementi strutturali, o non
strutturali. Vi sono infine altri approfondimenti e dettagli costruttivi sul
tema, riguardanti le murature faccia a
vista, le strutture di copertura, i tamponamenti, sul progetto sperimentale
della casa Nzeb in laterizio e sulle
ricerche europee per lo sviluppo delle
murature portanti e delle tamponature antisismiche in laterizio.

Tornando allopera progetto di


valorizzazione funzionale,
energetica, socioculturale del
Teatro comunale di Bologna
Federico Arieti
Aracne editrice (Roma), 2014
pp. 348, 38,00

La scuola intelligente
dalledilizia scolastica
allarchitettura educativa
e sostenibile
Giorgio Ponti
Grafill (Palermo), 2014
pp. 231, 39,00

Atlante dei paesaggi riciclati


Michela De Poli, Guido Incerti
Skira (Milano), 2014
pp. 184, 33,00

Costruire in Laterizio in Zona


Sismica
ANDIL (Roma), 2014
pp. 106

75

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IN QUESTO NUMERO

Lindice inserzionisti fornito come servizio supplementare delleditore,


il quale declina ogni responsabilit per errori e omissioni.

Andil ................................................................. III e IV di copertina, 76

Gruppo Stabila ................................................................................ 77

andil@laterizio.it

info@gruppostabila.it

Danesi Latertech ............................................................................... 1

Terreal Italia ....................................................................II di copertina

emanuele.serventi@daneselaterizi.it

d.desiderio@sanmarco.it

Ibl ..................................................................................................... 9

Wienerberger .................................................................................... 2

bravi@iblspa.it

comunicazione@ wienerberger.com

via Alessandro Torlonia 15


00161 Roma

via Bindina 8
26023 Soncino (CR)

via Ponte Pietra 11


48010 Cotignola (RA)

via Capiterlina 141


36033 Isola Vicentina (VI)

strada alla Nuova Fornace


15048 Valenza (AL)

via Ringhiera 1
40027 Mordano (BO)

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77

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custoditi e trattati con assoluta riservatezza e utilizzati esclusivamente
ai fini commerciali e promozionali della nostra attivit. I Suoi dati potranno essere altres comunicati a soggetti terzi per i quali la conoscenza
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Nuove S.p.A. Via Eritrea, 21 20157 Milano. Al titolare del trattamento
Lei potr rivolgersi, mediante il numero 0239090349 per far valere i Suoi
diritti di rettificazione, cancellazione, opposizione a particolari trattamenti
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