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Questo documento è stato elaborato con l’apporto di: Antonio Almagro, Gianni Carbonara, Stella Casiello, Dino Coppo, Cesare
Cundari, Gaspare de Fiore, Mario Docci, Mario Fondelli, Tatiana Kirova, Emma Mandelli, Paola Rota Rossi Doria, Ciro
Robotti, Jean Paul Saint-Aubin, Francesco Starace.
Il documento è stato divulgato in occasione del Seminario Internazionale di Studio “Gli strumenti di conoscenza per il progetto di
restauro” (Valmontone, settembre 1999) e del congresso internazionale “Science et tecnologie pour la sauvegarde du patrimoine cul-
turel dans les pays du bassin.Méditerranéen” (Parigi, 5-9 giugno 1999).
I partecipanti all’VIII Congresso di Espressione Grafica Architettonica EGA 2000 (maggio 2000, Barcellona, Spagna) hanno
esplicitamente approvato il documento proposto in lingua spagnola.
Esso è stato riapprovato in occasione del Convegno di Roma del 2000.
PREMESSA
Presupposto di qualsiasi intervento sul patrimonio culturale è la conoscenza del bene architettonico ed ambien-
tale considerato nella sua globalità, nella sua complessiva articolazione; è la consapevolezza del suo essere il
risultato di una stratificazione protrattasi nel tempo, di successivi interventi (realizzati molto spesso con diffe-
renti criteri e tecniche costruttive). Peraltro, in edifici fortemente storicizzati, ogni parte è sempre legata - nelle
sue ragioni strutturali, estetiche e funzionali - al tutto. Si tratta, in altre parole, di ricostruire, attraverso una com-
plessa azione di indagine (mensoria, storico-critica, archivistica, bibliografica, tecnica, tecnologica), i criteri, le
procedure, la ratio con la quale l’organismo si è venuto costituendo nel tempo.
La salvaguardia del patrimonio culturale rappresenta uno degli obiettivi e nello stesso tempo una delle sfide di
maggiore importanza del nostro tempo, perché solo essa può garantire la conservazione della memoria storica
documentata delle nostre civiltà; così che tale salvaguardia - che qui consideriamo sotto l’aspetto scientifico, tec-
nico e tecnologico - è ancor prima problema morale, sociale, educativo. Ed essa presenta infatti aspetti problemati-
ci non solo operativi e tecnici, ma anche di tipo programmatorio e gestionale, sociale , educativo.
Il primo livello di salvaguardia è, ovviamente, la conoscenza; conoscere vuol dire, in qualche modo e in ogni
caso, documentare. La documentazione, infatti, costituisce un supporto indispensabile per la tutela del patrimo-
nio culturale. In tempi recenti, l’evoluzione dei concetti e il progresso delle tecnologie hanno fatto sì che il dibat-
tito culturale e scientifico si evolvesse nella disamina di quale tipo di documentazione sia quella più adeguata.
In architettura questo problema è stato concettualmente superato nel rilievo; operazione composita cui va attri-
buito un significato preciso.
IL RILIEVO ARCHITETTONICO
In base alle più avanzate acquisizioni si deve intendere per rilievo architettonico la primigenia forma di cono-
scenza e quindi il complesso di operazioni, di misurazioni e di analisi atto a comprendere e documentare il bene
architettonico nella sua configurazione complessiva (anche riferita al contesto urbano e territoriale), nelle sue
caratteristiche metriche dimensionali, nella sua complessità storica, nelle sue caratteristiche strutturali e costrut-
tive, oltre che in quelle formali e funzionali. In breve, si assume che rilevare un episodio architettonico concor-
re efficacemente all’attuazione del ripercorrimento critico del processo costruttivo (e quindi progettuale) segui-
to per la sua realizzazione, in modo da comprendere le ragioni delle scelte e le scelte stesse via via operate, testi-
moniate materialmente dall’edificio.
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Un rilievo adeguato consente di procedere ad una progettazione accurata e ad una puntuale programmazione
della spesa e della esecuzione dei lavori. Peraltro, oltre alla finalità pratica della conservazione del Bene
Architettonico, il rilievo deve essere considerato, tra l’altro, un necessario e significativo documento di catalo-
gazione del bene e quindi del patrimonio storico-artistico.
Un buon rilievo generale condotto su di un bene culturale architettonico, essenzialmente deve consentire:
1) la conoscenza della configurazione morfologica e dimensionale dell’oggetto, nel suo stato fisico attuale, pre-
cisa, sicura, criticamente filtrata;
2) la conoscenza tecnica, tecnologica e materica dell’oggetto che aiuti a capirne tanto le modalità costruttive
quanto le attuali condizioni di alterazione e degrado;
3) la possibilità di agevole elaborazione tematica delle tavole di rilievo, per approfondire la conoscenza storica
“globale” dell’oggetto inteso come primo documento di se stesso (non decodificabile, però, se non attraverso
un’accurata opera di rilevamento e di osservazione diretta);
4) le note storiche discendenti tanto da un preventivo approccio documentato e meditato all’oggetto (pre-com-
prensione critica), indispensabile alla conduzione di un buon rilievo, quanto da nuove ed originali osservazioni
frutto della frequentazione diretta del monumento.
Il rilievo dovrà essere mirato anche al rapporto tra l’edificio e il contesto consentendo:
- la lettura storica dell’edificio;
- la sua comprensione progettuale-costruttiva;
- la corretta progettazione dell’intervento e la stima dei relativi costi;
DEFINIZIONI DEL:
- RILIEVO ARCHITETTONICO in cui, oltre alla definizione di ordine generale, si introduce il con-
cetto di relazione tra rappresentazione e contenuto.
- RILIEVO ARCHITETTONICO COME DISCIPLINA che si avvale di tutte le scienze e di tutte le
tecniche che possano contribuire alla lettura, alla misurazione, alle analisi dell’architettura nei suoi
aspetti morfologici, materici, strutturali, palesi e nascoste.
- RILIEVO ARCHITETTONICO COME ATTIVITA’ DI RICERCA iconografica, bibliografica ed
archivistica.
- RILIEVO ARCHITETTONICO COME SISTEMA APERTO DI CONOSCENZE che è mirato alla
conoscenza, la più completa possibile, dell’organismo analizzato e quindi alla esegesi - effettuata e
protratta nel tempo - di tutti gli elementi.
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alle finalità dell’indagine;
g) occorre disciplinare, nel modo più esauriente possibile, congruenti procedure di esecuzione del rilevamento
diretto, topografico e fotogrammetrico.
Il ricorso a metodi e tecniche di tipo diverso dovrà essere riferito al progetto generale di conoscenza.
L’ORGANIZZAZIONE DI BANCHE-DATI
Le informazioni derivanti dall’attività di documentazione e rilievo relativa a ciascun organismo archi-
tettonico potranno essere organizzate in banche-dati sì da consentire, in seguito la formazione di reti
di banche-dati.
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modello geometrico dell’organismo architettonico e rappresentarlo in tutte le sue parti;
- il riferimento di tutte le misurazioni ad un unico sistema convenientemente prescelto;
- rappresentazioni in scale variabili - con la dimensione dell’oggetto, le sue caratteristiche e le finalità del rilie-
vo;
- che tutti gli elaborati grafici siano corredati da reticolo metrico;
- garantire nelle misurazioni una precisione generale compatibile da un lato con l’errore di graficismo e/o con
le finalità del rilievo e, dall’altro, con le possibilità offerte dallo strumento informatico;
- adottare tutti gli accorgimenti utili a consentire la stabilità metrica delle rappresentazioni grafiche;
- realizzare una esauriente e scientificamente adeguata documentazione fotografica, oltre che le indagini di tipo
bibliografico, archivistico, iconografico che risultino adeguate allo scopo.
E’ essenziale che il rilievo tematico sia esteso, con la partecipazione ove occorre degli specialisti di settore, all’in-
tero organismo.
Il primo tema da considerare è quello strutturale. A questo riguardo è molto importante evidenziare come i rilie-
vi strutturali abbiano un duplice obiettivo: innanzitutto illustrare e documentare il modello strutturale nella sua
configurazione complessiva, ma anche, in base ad un necessario approfondimento delle indagini, documentare
le caratteristiche geometriche e dei materiali necessarie allo strutturista per le proprie valutazioni e verifiche.
E’, questo, un campo d’indagine molto vasto, ancora da esplorare e sperimentare ulteriormente per quanto
riguarda sia la rappresentazione e la codifica grafica sia l’integrazione tra metodi e tecniche di rilievo e di inda-
gine non distruttiva per la lettura delle strutture ricoperte da intonaco o altri rivestimenti.
Il rilievo potrà variare da edificio ad edificio, per il variare delle sue caratteristiche; si può ritenere, tuttavia, che
un quadro generale possa essere il seguente:
a) rilievo architettonico (e delle destinazioni d’uso);
b) rilievo delle strutture (e del relativo quadro fessurativo);
c) rilievo degli elementi architettonici di pregio e di rilevanza tipologica, con formazione del relativo repertorio;
d) rilievo delle pavimentazioni e dei controsoffitti;
e) rilievo dei rivestimenti e dei paramenti murari, dei materiali costituenti nonché delle loro condizioni e dei tipi
di degrado.
f) abaco e repertorio degli elementi costituenti;
g) rilievo degli impianti ovvero il censimento delle utenze e, anche sulla base degli apporti delle ricerche docu-
mentarie, la
h) cronologia delle fasi costruttive.
LE MODALITA’ DI RAPPRESENTAZIONE
Sarà opportuno osservare alcune modalità circa la organizzazione e la redazione delle varie elaborazioni grafi-
che, sia per i rilievi di base che per quelli tematici, allo scopo di assicurarne la validità metrica e per precisare,
per ciascun tipo o sotto-tipo di rilievo (di base, tematico, tematico strutturale, tematico dei rivestimenti, ecc.),
in una relazione, i criteri che si sono seguiti nell’esecuzione, il grado di precisione che si è perseguito, il criterio
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con il quale è stato determinato il numero ed il tipo di disegni.
RAPPRESENTAZIONI E CONTENUTI
L’attività di rilievo può essere avviata e svolta con obiettivi diversi ed anche in tempi differenziati; essa
darà luogo, quindi, a rappresentazioni che si differenzieranno per scala, contenuti e finalità.
RAPPRESENTAZIONE E COMUNICAZIONE
Il rilievo è l’espressione primaria di elaborazioni e percezioni del te sto , ovvero dell’insieme di segni
legati da nessi funzionali, e perciò di comunicazione finalizzata alla conoscenza, comprensione e valo-
rizzazione del progetto grafico di conservazione e tutela del bene esaminato.
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