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Museologia

• 1727—> ‘museogra a’ - titolo di Caspar Friedrich Neickel


- descrizione del museo del tempo rivolta ai lettori desiderosi di apprendere
- distingue varie tipologie di raccolte per poter fornire un utile allestimento dei musei

• Museologia
- logos=pensiero
- privilegia aspetti teorici relativi al museo e alla sua storia
- strumento di conoscenza che si pone sulla ri essione delle sue nalità, ruolo nella
società, rapporto con il pubblico, studio delle collocazioni ecc

• Museogra a
- si occupa degli aspetti pratici
- ovvero tecniche espositive, soluzioni illuministiche, problemi sicurezza oggetti e
pubblico

Museologo si a da al museogafo per realizzare dei suoi progetti

Musaeum
-deriva dal greco mouseion = luogo delle muse
-Strabone, geografo che utilizza in riferimento ad un ambiente porticato all’interno
biblioteca Alessandria Egitto (riunione loso per termi di cultura)
-in età umanistica lo si utilizza in riferimento ad ambienti dove si svolgeva attività
intellettuale.
esempi 400:
- studiolo di Bel ore a Ferrara (prog. Icon. Dedicato alle muse a cura Guardino veronese)
- Sacellum del palazzo ducale di Urbino (annesso allo studiolo di Federico montefeltro)

• Museo di oggi
- 1951 de nizione formulata dall ICOM (organizzazione del ‘46 con lo scopo di
coordinare i musei di tutto il mondo)

->’il museo è un’istituzione permanente, senza scopo di lucro, al servizio della


società, aperta al pubblico, che ha come obbiettivo l’acquisizione, conservazione, ricerca
e l’esposizione per scopi di studio, educazione delle testimonianze materiali dell’umanità
e dell’ambiente’

- 2004 si propose di a ancare alle ‘testimonianze materiali’ anche quelle immateriali (cioè
tradizioni e culture svincolate dalla concretezza dell’oggetto)
- a ciò si aggiunge anche l’ecomuseo (hugues de varine) ->centro di interesse rapporto
umano e natura, luogo dei saperi delle comunità locali come testimonianza dei valori
ambientali
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1- Dallo studiolo alle grandi collezioni principesche
Fonti antiche ci parlano di un collezionismo privato attorno al quale oriva un vivace
mercato e ci fanno intuire quanta fosse la cura di questi amatori di oggetti pregiati.

• Suger—>abate di Saint-Denis (Francia-XII secolo)


- l’abbazia depositava uno dei più ricchi tesori: ore cerie, arredi liturgici, vasi in pietre
ecc.
- il possedimento di beni preziosi era in contrasto con le tendenze della chiesa
- Suger risponde che la bellezza delle opere d’arte stimola elevazione spirituale di chi la
possiede
- le opere non ammirate per lo valore artistico ma per i poteri miracolosi che venivano
attribuiti.

Per Ristoro d’Arezzo invece, scrisse nella sua ‘composizione del mondo’, sul nire del
duecento, che l’interesse per l’arte antica era genuino e non condizionato da altre nalità:
si sofferma a descrivere vasi aretini decorati a rilievo tardoromani della toscana,
ammirandone la tecnica.

• 1° documento collezione italiana -1335

- promemoria stilato dal notaio Oliviero Forzetta


- ci informa sulla consistenza della biblioteca del notaio e della presenza a Venezia di un
orente commercio di opere d’arte

Nascita studiolo: caratteristico dei palazzi aristocratici rinascimentali

- 300/400 si elabora un nuovo modello culturale che ha al centro mondo classico, si


afferma l’idea di un luogo concepito non solo per attività di studio a anche per
conservazione delle opere d’arte.

- l’intenso rapporto con il passato (classico) è raggiungibile solo nell’isolamento -> è


necessario un luogo separato dl resto dell’abitazione dove saranno collocati materiali
che possano favorire quel rapporto -> studioli delle grande dinastie nobiliari:

• S. Leonello d’Este : palazzo Bel ore a Ferrara; distrutto nel 600. nove muse
decoravano pareti -> virtù e buon governo

• S. Federico Montefeltro : palazzo ducale Urbino, nito nel 1476. Serie di uomini illustri
e contemporanei -> allusione appartenenza del duca allo stesso nobile consesso.
Tarsie con libri e armature -> uomo di studi e valoroso condottiero. Smantellato nel 1939
e venduto al Metropolitan Museum

• Collezione dei Medici

- una delle più cospicue collezioni quattrocentesche inizia da Cosimo il vecchio e


continuata da Lorenzo il magni co

- l’inventario redatto alla sua morte (1492) ci consente di restituirne la composizione.


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- Studiolo collocato nella zona piu appartata del palazzo di via larga -> decorato da 12
tondi di Luca della Robbia raf guranti i mesi. Dipinti religiosi e oggetti sacri insieme a
quelli profani, raccolta di gemme,cammei, pietre incise, bronzetti, monete, codici miniati

- la collezione si distribuiva però anche all’esterno, due cortili->sculture moderne e


antiche -> Vasari scrisse che in questo cortile LM aveva formato scuola per giovani
artisti

• Isabella d’Este : era glia di Ercole I d’Este(duca Ferrara)e Eleonora d’Aragona ( glia
del re Ferdinando I di napoli); fu marchesa di Mantova avendo sposato 1490 Francesco
II Gonzaga. Alla sua morte divenne reggente in nome del glio Federico no alla
maggior età. Per lei il possesso delle opere d’arte era un’esigenza irrinunciabile non solo
cose antiche ma anche moderne (commissioni a mantenga e perugino per i suo
studiolo). Fu l’unica donna rinascimentale a possedere uno studiolo

- ha provveduto alla commissione di alcune pitture allegoriche il cui soggetto si attribuisce


alla stessa marchesa: Mantegna -> “minerva che scaccia i vizi dal giardino della virtù” e
“favola del dio Como”; Perugno -> “lotta tra amore e castità” (queste tele si trovano al
Louvre, approdate in Francia dopo la disperazione della collezione)

- Lo studiolo era collocato in una zona appartata della residenza mantovana dei Gonzaga
collegato alla ‘grotta’, ambiente con volta a botte che accoglieva parte della coll.; (fratelli
mola decorazione). Lo spazio era comunque insuf ciente per le raccolte quindi le
trasferisce nella ‘corte vecchia’ del palazzo ducale —> 1522 ne spostamento nuovi
ambienti tutti al piano terra. Si accedeva dal loggiato della corte incontrando ‘camera
granda’ aff. Di Lorenzo Leonbruno e in sequenza il giardino, lo studiolo, i camerini e la
grotta (ogni ambiente aveva la sua funzione: camerini -> musica, giardino -> sculture,
grotta -> maggiorate della collezione,..)

• Le collezioni papali e cardinalizie:

- Papa Pietro Balbo -> Paolo II: collezione di cammei avori bronzi pietre
- Martino V Colonna: una delle prime leggi per la salvaguardia dei resti classici che non
sempre venivano rispettate

- papa Sisto IV : nel 1471 dona le 4 statue in bronzo -> Lupa capitolina, lo spinario, il
Camillo, Costantino che erano situate in Laterano, come simbolo continuità della Roma
imperiale e la Roma dei papi. Gesto simbolico -> riconosce il popolo come legittimo
depositario delle opere. Principio pubblica fruizione opere arte -> collocate in funzione
monumentale1 vicino palazzo dei conservatori -> la ‘restituione’ di tale opere sfocerà
nell’apertura dei musei capitolini (1734)

- Cardinale giuliano Cesarini: nel 1500 dedicava la propria ‘dieta statuaria’ (= lezione di
sculture) ai suoi concittadini

- Giulio II : nel 1505 af da a Bramante il progetto di collegamento tra i palazzi vaticani e il


casino del belvedere. Nel cortile (= cortile del Belvedere) a pianta quadrata con 4
nicchie angolari e 4 al centro di ogni lato venivano esposti: Apollo, Cleopatra, Venus
felix, Ercole e Anteo, Laooconte e al centro le statue monumentali raf guranti il Tevere e
il Nilo che svolgevano anche la funzione di fontane. Il cortile sarà modello per coloro
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che avevano intenzione di esibire le proprie antichità e restava il cuore della raccolta di
collezioni preziose

- Cardinale Andrea della Valle: Lorenzetti interviene per allestire la sua collezione ->
non in un semplice studiolo ma in tutto palazzo. Nel cortile del palazzo le opere erano
distribuite su più ordini:
1- in basso era disposta la statuaria monumentale in apposite nicchie, poi separato da
una cornice
2- il secondo ordine conteneva clipei e bassorilievi
3- il terzo sculture a tutto tondo più piccole alternate a bassorilievi

disegno di Cock

• Collezione Cesi: giardino suddiviso in più zone accessibili passando attraverso archi
trionfali, anche viali ancheggiati da sculture. Culmine della visita era l’Antiquarium, una
costruzione a croce greca con volta a botte e con pareti decorate con stucchi e
decorazioni marmoree dove era contenuto il nucleo della statuaria antica (alcune su
base girevoli).

Ne ‘500 si diffonde la galleria d’antichità nelle residenze principesche e cardinalizie (v.


Cardinale Ferdinando de Medici e Granduca Francesco I).

- Cardinale Ferdinando de Medici: collezione di marmi antichi, dipinti moderni


(Raffaello, Tiziano,…), bronzetti, porcellane, oggetti scienti ci. Novità: lunga galleria che
si protendeva dal giardino ed era collegata alla residenza Villa Medici a Trinità dei Monti
non utilizzata come abitazione ma a solo scopo espositivo -> tipologia espositiva:
museo.
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• Granduca Francesco I : trasferisce le collezioni de Medici negli Uf zi -> sancita la
vocazione museale del nuovo edi cio, per esposizione di collezioni dinastiche. Nella
tribuna ottagonale aperta da Bernardo Buontalenti (1584) con cupola e sfondo velluto
rosso si disponeva il meglio della collezione. Nelle gallerie vi erano statue e sale
adiacenti che ospitavano nuclei omogenei. Accessibile al pubblico!

• Domenico Grimal: collezione di marmi dal Quirinale, cammei e medaglie, dipinti


moderni che dona alla Repubblica di Venezia -> primo museo pubblico Venezia!
Sarà però il nipote Giovanni, patriarca di Aquileia, a terminare l’opera aggiungendo la
sua collezione di sculture greche del periodo classico, nasce così lo statuario pubblico
Prima a palazzo ducale, oggi nucleo principale del museo archeologico.

• Paolo Giovio: collezione composta da ritratti di uomini illustri (poeti, ponte ci,
condottieri) ognuno con un elogium -> modello vite di Plutarco. E’ una collezione
strettamente privata che tra 1536-43 allestì nella sua villa Borgovico (lago Como).
Centro -> cortile con portici che contenevano collezione. Era af ancato anche un salone
decorato con Apollo e le Muse che ospitava il nucleo caratterizzante.

2- Musei dell’Illuminismo

- Studiolo: 300/400
- Gallerie d’antichità: 500
• Quadreria: nuovo spazio destinato ai dipinti, che nasce nei palazzi aristocratici tra
600/700 (es. galleria Colonna, galleria Gonzaga,..)
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Nel 600 viene introdotto il vincolo del fedecommesso cioè l’obbligo di trasmettere intatto il
patrimonio della famiglia da una generazione all’altra (al glio maggiore) -> comportò la
sopravvivenza di molte collezioni, anche se non ostacolò il commercio di antichità di quel
periodo.

Papa Clemente XII tentò di ostacolare il commercio impedendo l’esportazione di antichità


con l’editto Albani del 1733. Si introduce la protezione del patrimonio artistico e il
principio della pubblica utilità.

• Museo lapidario Verona: museo di matrice illuminista dove ciascun ambiente è


dedicato ad una sola tipologia di oggetti -> separazione. Arte ce fu Scipione Maffei,
architetto Alessandro Pompei -> pronao di gusto palladiano con 6 colonne ioniche e con
porticato basso e con volte a crociera che circonda 3 lati.

Il museo fu dedicato all’esposizione di epigra ritrovate nel territorio veronese: antichità


parlanti, un prezioso supporto per la ricerca storica (non bastano le trascrizioni perché
potrebbero essere errate).

I musei de 700 hanno 3 caratteristiche determinanti:

1. portico che da accesso a

2. sala a pianta centrale ricoperta da cupola (= pantheon)

3. galleria con illuminazione laterale (= nestre)

• British Museum:

Nasce per volontà del parlamento inglese, quando nel 1753 viene acquistata, con fondi
pubblici, la collezione del medico di corte Sloane.
La collezione comprendeva: reperti naturalistici, pietre incise e sculture.
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Prima sede del British Museum fu Montagu House (palazzo tardobarocco) comprendendo:

- collezione Sloan
- Cotton library (collezione di libri e manoscritti dell’archeologo Cotton)
- donazione royal library -> 1759 sala lettura per studenti ( primo museo nazionale)
- collezione di ceramica greca di William Hamilton
- marmi del partenone di lord Elgin -> necessità di nuovo edi cio solo per archeologia

• Museum Federicianum

Fu costruito a Kassel tra il 1769/77 per volontà di Federico II, architetto Simon Luis du Ry.
Facciata con 19 campate e pronao di gusto palladiano con 6 colonne ioniche, ali laterali
con 10 campate ciascuna.

Collezione enciclopedica:

- piano terra:
- facciata statue antiche
- ala sx collezioni naturalistiche
- ala dx numismatica, stampe, oggetti d’arte

- piano superiore:
- facciata biblioteca
- ala sx strumenti scienti ci e musicali
- ala dx armi e modelli statue in cera

Il modello del tempio classico diventa caratteristico della progettazione museale.


Il museum Federicianum fu il primo ad essere costruito con speci ca destinazione
museale.
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• Galleria degli Uf zi

Apre al pubblico nel 1769 mantenendo la struttura delle gallerie vasariane e della tribuna
ma vi furono altri piccoli interventi:

- nuovo accesso diventa il grande scalone progettato da Vasari


- Zenobi del Rosso progetta gabinetto delle gemme e d’ora il gabinetto delle miniature
Opere diverse da pittura e scultura furono trasferiti in altri musei. Il primo direttore fu
Bencivenni che insieme all’abate Luigi Lanzi riallestì la sala delle Niobe (9 copie romane
da originali ellenistici).
La collezione -> l’ultima vera erede dei Medici lega i beni della famiglia alla città di Firenze
con il “ patto di famiglia”. Pietro Leopoldo di Lorena rinuncia alle collezioni come bene
personale lasciando la loro cura allo stato.

• Museo Farnesiano: la collezione di dipinti e archeologica fu trasferita nel palazzo reale


di Napoli nel 1738 (= museo farnesiano) che però aprì al pubblico solo nel 1759:
quadreria disposta su più ordini secondo autori e generi.

• Cardinale Albani si fa costruire un edi co a solo scopo espositivo dall’architetto Carlo


Marchionni.
Casino principale con portico colonnato e due ali laterali, parco con esedra porticate,
fontane.
Collezione: imperatori nella sala centrale, dei nella galleria superiore, busti di poeti e
condottieri nelle ali laterali.
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• Museo Pio-Clementino: Nel 1770 papa Clemente XIV acquista a collezione Mattei.
Sede -> Belvedere (palazzina del ’400 di Innocenzo VIII) e cortile delle statue del
Bramante.
Con papa Clemente XIV l'architetto è Dori che inizia le prime modi che dell’edi cio
creando un’unica galleria.
Secondo architetto è Simonetti che collega la galleria delle statue con il cortile e crea un
nuovo ingresso per il museo sul lato orientale del cortile.
Si sussegue un altro papa, Pio VI, che incarica Simonetti di:
- prolungare la galleria delle statue con 5 campate
- creare una serie di sale di gusto neoclassico sul lato occidentale del cortile
- sale romane e sala della Biga
- il cortile perde la sua posizione dominante (voluta da Clemente XIV) a favore della
rotonda (ispirata al Pantheon), la sala più grande dove vengono collocate le state delle
divinità.

• Durand: teorizza un museo dove griglie della pianta e degli alzati sono in relazione.
Gallerie disposte a croce greca intorno ad una rotonda.

La Francia: il sistema dell’arte era af dato all’accademie de peinture et sculpture ->


esposizioni organizzate ogni anno. Versailles era chiusa, viene aperto il palais du
Luxembourg ma chiuso poco dopo perché proprietà del fratello del re che lo rivendica.

3- Le spoliazioni napoleoniche: lo stato come collezionista

• Louvre:

Collezioni: da espropriazione dei beni ecclesiastici e reali -> nasce sulla spinta della
rivoluzione francese. Si chiamava Museè Central des artes.
È considerato il primo museo moderno perché è lo stato a farsi carico della sua
amministrazione.
Verso il 1795 ( dipinto di Robert) il Louvre è:
- un luogo scarsamente illuminato dalle nestre laterali
- dipinti allineati su doppio ordine e suddivisi in 3 scuole principali ( francese, italiana,
ammingo-olandese)
- le opere più importanti erano esposte su cavalletti vicino alle nestre
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Successivamente, con Napoleone il museo cambiò nome -> Musè Napoleon. Incaricò
due architetti Percier e Fontaine di realizzare uno scalone monumentale e di modi care le
Grand Gallerie realizzando aperture laterali seguendo in uenze neoclassiche.

Con le campagne napoleoniche giunsero in Francia moltissime opere rubate da altri paesi,
avendo incluso le requisizioni di opere d’arte nelle clausole degli armistizi e dei trattati di
pace. Anche dopo la caduta dell’impero le opere rubate furono oggetto di negoziati e non
restituite subito ai paesi proprietari.

• Pinacoteca Brera: è inaugurate new 1809 quad Maria Teresa, imperatrice d’Austria,
sottrae l’istituzione a clero per darne un’impronta laica

4- I GRANDI MUSEI DELL’800

La Germania con Monaco e Berlino assume la posizione dominante.


Il museo modi ca il centro urbano ed è l’edi cio simbolo della città, con un’importante
funzione culturale per il progresso della collettività.

• Monaco:

- Glyptothek (= raccolta di gemme incise): costruita per volere del principe ereditario
Ludwig, può essere considerato un museo-tempio (struttura ispirata all’architettura
classica). Dai 1816 al 1830
Progetto: creare intorno alla piazza principale
- il Walhalla (= tempio commemorativo degli eroi -> affermazione identità nazionale)
- il museo archeologico
In realtà solo il museo verrà realizzato a Monaco mentre il Walhalla viene realizzato a
forma di tempio greco su un’altura fuori città (= partenone su acropoli).
Fu indetto un concorso per scegliere l’architetto, vinse Leo von Klenze che portò 3
progetti (uno greco, uno romano e uno rinascimentale), Ludwig scelse quello greco.
Pianta quadrata con cortile centrale, su un unico piano. Pronao con 8 colonne ioniche e
frontone scolpito, ai lati del portico 6 nicchie con statue
smontare da un timpano. Sale angolari sono a pianta
centrale, le altre rettangolari, di diverse dimensioni.
Le opere sono ordinate cronologicamente (da egiziane ad
artisti neoclassici contemporanei). Von Kelze decide di
accompagnare sculture antiche con deco del luogo og
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- Alte Pinakothek: commissionato da Ludwig a von Kelze tra 1824 e 1836. Segue il
modello del palazzo rinascimentale italiano -> tema principale galleria: corpo allungato
su doppio ordine con 4 brevi ali alle 2 estremità (H).
Piano terra vasi antichi ed uf ci amministrativi, secondo piano divino in 3 zone con
opere in ordine cronologico:
- al centro grandi dipinti
- al lato nord piccoli dipinti
- al lato sud loggia affrescata

- Neue Pinakothek: su modello dell’alte pinakothek ospita l’arte tedesca contemporanea.


Corpo allungato, su due ordini. Diviso in 3 parti:
- zoccolo in pietra
- fascia centrale con nestre
- parte superiore con decorazione pittorica

• Berlino:
• Museuminsel:

- Altes Museum: commissionato da Federico Guglielmo II a Schinkel. La costruzione


del museo riplasma il centro cittadino tra 1825 e 1830. Pianta rettangolare con due
cortili interni. Ripropone il tema della stoà (galleria coperta) -> portico frontale con 18
colonne ioniche. Tra le 6 colonne centrali del portico si apre un grande scalone centrale
che porta al piano superiore. Nucleo centrale è la rotonda.
Al piano inferiore sculture antiche, piano superiore pinacoteca, nella rotonda opere di
grandi dimensioni
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- Neus Museum: ispirato all’altea museum. Commissionato da Federico Guglielmo IV a
Stüller. Collezioni egizie, greche e romane. 1848-1859

- Nationalgalerie: museo dedicato alla cultura


nazionale -> collezione arte tedesca.
Commissionata da Federico Guglielmo IV.
Tempio corinzio periptero (colonne tutto intorno)
su alto podio, con scalinata a doppia rampa che
termina con la statua del re. Inaugurato nel
1876.

- Kaiser Friedrich Museum: commissionato da


Guglielmo II (1904) a Ernes von Ihne. Sontuoso
palazzo neobarocco. Primo direttore: Bode,
pensava che le opere fossero più facilmente
comprensibili se inserite in un contesto che
riprendesse il luogo da cui provenivano
originariamente ( chiesa gotica, palazzo
rinascimentale, palazzo cinquecentesco)

- Pergamonmuseum: costruito nel 1930 seguendo le forme dell’architettura classica.


Contiene i pezzi archeologici ottenuti nelle spedizione tedesche degli anni ’20 (porta di
Ishtar, via sacra di Babilonia, altare di Pergamo)
• Nuovi musei vaticani:

- Museo Chiaramonti: (1807) commissionato da papa Pio VII Chiaramoti a Canova per
ospitare sculture antiche. Il nuovo museo nasce nella parte nale del corridore orientale
del Bramante che è collegato al museo Pio-Clementino.

b: museo Chiaramonti

e: museo Pio-Clementino

t: biblioteca di Sisto V

d. braccio nuovo

u: pinacoteca vaticana

- Braccio nuovo: Canova sollecitò per la


costruzione del nuovo museo, architetto
Stern. Il braccio nuovo taglia
trasversalmente i cortile della Pigna ed è
parallela alla biblioteca di Sisto V.
Galleria con volta a cassettoni interrotti da
lucernari da cui giunge luce zenitale. Sui
anchi si aprono 28 nicchie che
contengono sculture di grandi dimensioni.
Culmina con la sala absidata centrale
dov’è collocato il Nilo.
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- Pinacoteca Vaticana: prima negli appartamenti Brogia e poi di Gregorio XIII. Opere
recuperate dopo la caduta napoleonica, collocate qui.

• Musee de Cluny: Parigi (1843), museo dedicato all’arte medievale. In un palazzo gotico
del ‘400 (hotels des abbas de Cluny)

• Prado: apre nel 1819 per contenere


collezioni reali. Voluto da Carlo III nel
progetto di revisione urbanistica.
Architetto Juan de Villanueva.
Il portico dorico introduce al corpo
centrale coperto da una cupola e
terminante in un’esedra, ai lati del nucleo
si aprono due gallerie che terminano con
due corpi quadrati.

• British Museum: Nasce per volontà del parlamento inglese, quando nel 1753 viene
acquistata, con fondi pubblici, la collezione del medico di corte Sloane. La prima sede fu
Montagu House. Con l’acquisto dei marmi del Partenone da parte di lord Elgin si opta
per una nuova sede ideata dall’architetto Robert Smirke nel 1847.
Corpo centrale: tempio ionico arretrato, concluso da due ali laterali colonnate.
Nel 2000 ha subito importanti modi che: nucleo centrale, Great Curt (vecchia British
Library), coperto da Foster con volta vetrata -> grande piazza coperta (spazio di sosta).
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• Dulwich Picture Gallery: uno dei primi edi ci realizzati per l’esposizione di dipinti
(1813), esterno sobrio in mattoni, no elementi neoclassici. Architetto John Soane

• Sir John Soane Museum: Architetto John Soane, casa-museo (casa= abitazione;
museo=pensato per studenti af nché potessero consultare le sue collezioni).
Particolarità: specchi convessi che dilatano lo spazio, piani mobili nella Picture Room
che si aprono a libro per esporre un gran numero di dipinti (Canaletto).

• National Gallery: istituita dal Parlamento Britannico nel 1824, inizialmente a Wall Mall,
poi la collezione si espande (dipinti italiani del rinascimento) e ciò richiede un nuovo
edi cio -> Trafalgar Square, architetto William Wilkins (1832-1838). È un edi cio
neoclassico

Nel corso dell’800 i musei si caratterizzano per le forme classiche. Durante il secolo però
molti musei adottano tipologie ispirate all’architettura del Rinascimento e del Barocco.

• Gemäldegalerie: a Dresda. Palazzo barocco, prospetto a


doppio ordine, con snelle cupole ai lati del corpo centrale.

• Vienna: era iniziato un piano di ristrutturazione urbanistica


(con Ferdiando I). L’architetto von Hasenauer realizza 2
musei gemelli di tipologia neobarocca (1872-1891):
- di storia naturale (Naturhistorisches Museum)
- d’arte (Kunsthistorisches Museum)
I due edi ci si fronteggiano con ampio prospetto che si
sviluppa in larghezza. Dal corpo centrale aggettante
emerge una cupola su alto tiburio -> elemento
rinascimentale.

• America: negli anni ’80 dell’800 aprono i grandi musei d’arte americani (Met, Fine Arts
Museum Boston, Museum of Art Filadel a, Art Institute Chicago).
Nascono grazie all’iniziativa di personaggi in uenti. Fedeltà agli aspetti europei: stile
classico.
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5- MUSEI D’ARTE APPLICATA E MUSEI PER LA SCIENZA

Nella seconda metà dell’800 nelle grandi capitali europee si svolsero le grandi
esposizioni (possibilità per la nazione di presentare i suoi prodotti -> frutto
dell’industrializzazione. Nascono così i musei d’arte applicata (musei industriali)

La prima grande esposizione universale ebbe luogo a Londra nel 1851 (Great
Exhibition of the Works of Industry of All Nations) ad Hyde Park. Oltre 100 mila oggetti con
espositori da tutto il mondo: materie prime, macchinari, manufatti e sculture/arte plastica
(divise in dipartimenti secondo la tipologia dell’oggetto).

• Crystal Palace realizzato per l’occasione da Paxton.


Un edi cio in vetro e ferro con pezzi modulari che
permettevano il montaggio e lo smontaggio.

Il grande successo ottenuto convinse gli espositori della


necessità di esporre permanentemente gli oggetti
dell’esposizioni. Nasce così:

• South Kensington Museum: il museo deve contenere


sia oggetti antichi che moderni. La prima sede fu Malbrough
House (1852) -> Museum of Manifactures. Poi necessità di
espanderlo (1899), architetto Aston Webb, oggi chiamato
Victoria and Albert. Rottura con i musei ispirati all’arte classica,
planimetria: grandi hall, corti vetrate, ambienti luminosi.

La seconda esposizione universale ebbe luogo a Parigi nel 1855 in una struttura di
vetro e ferro con ascensore idraulico.

In Italia l’industrializzazione arriva a ne ‘800

• La prima esposizione nazionale si tenne a Firenze nel 1861. Nata per celebrare la
nuova nazione, è un’esposizione agraria, industriale e artistica.

• Museo civico dell’arte applicata all’industria: a Torino, prima città italiana a dotarsi di
un muso dell’industria. Collezione -> oggetti prodotti da grandi manifatture di ferro ed
acciaio, vetro, ceramica, automobili. Si cerca di far coesistere più discipline (archeologia,
scienza,..), ciò porterà al fallimento del progetto torinese.

In Italia i musei industriali faticano ad affermarsi e questa spinta legata all’industria fallirà.

I musei di storia e scienze naturali -> le antiche raccolte naturalistiche vengono


musealizzate. Il periodo illuminista aveva portato ad una suddivisione degli ambiti
scienti ci, nascono così dei musei dedicati ad una speci ca disciplina scienti ca
(astronomia, sica,). Esempi: Natural History Museum a Londra, Museum de historie
naturelle a Parigi, Naturhistoriscien a Vienna.
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6- UN MUSEO PER LA CITTÀ: NASCITA MUSEI CIVICI IN ITALIA

Il museo civico è un nuovo tipo di museo nato nell’Italia post unitaria.


Motivi per cui nasce:

1- i collezionisti volevano legare le loro collezioni alla città sotto forma di donazione
(esempio: Correr a Venezia)

2- per ridimensionare il potere temporale della Chiesa (leggi separatiste che approvavano
il distacco tra Stato e Chiesa)

3- dopo le oppressioni napoleoniche c’eran molti beni privi di tutela da tutelare -> strutture
idonee per avvio del progetto di conservazione.

Il museo civico si occupa di tutelare la storia locale, le memorie cittadine attraverso


sculture, stemmi, iscrizioni.
Spesso nei musei civici c’era una parte dedicata alla storia -> opere viste più come
documento storico facendo quasi passare in secondo piano le caratteristiche estetiche.

7- IL DIBATTITO SUL MUSEO NEL NOVECENTO: LA CONFERENZA DI MADRID DEL


1934

Nel ‘900 si inizia a discutere sulla forma del museo e del ruolo che deve avere nella
società -> nei musei americani l’attenzione al visitatore assume un ruolo di grande
importanza, forte vocazione didattica.
Bisogna anche ricordare che nella maggior parte dei casi i musei americani sono di nuova
fondazione e quindi capaci di prevedere spazi adeguati a queste funzioni. In Europa
invece i musei sono limitati dalla loro collocazione in edi ci antichi.

Vengono così ideati nuovi spazi:

• Cleveland Museum of Art: all’esterno mantiene gli elementi dello stile classico -> il
corpo centrale sporgente riprende le forme di un tempio ionico a 4 colonne, in marmo
bianco, anche l’uso di una maestosa rotonda.
All’intero troviamo però degli spazi nuovi:
- piano principale dedicato alle collezioni con al centro la rotonda ancheggiata da due
corti vetrate
- basamento dove collocare gli uf ci, biblioteche, aule studio, area bimbi. Qui compare
per la prima volta la Period Room: sala d’epoca per contestualizzare le opere.
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Il museo assume un ruolo molto importante: veicolo di comunicazione di massa.

Grazie ad Henry Focillon nasce un centro internazionale dedicato ai musei: OIM


(Of ce International des Musees). Egli vede il museo come luogo di confronto, uno
spazio non solo per gli esperti ma per tutti -> vuole svecchiare gli allestimenti.
Aveva individuato 2 tipi di allestimenti che però non tenevano conto del pubblico:
- museo dedicato all’artista = successione di capolavori
- museo dedicato agli storici dell’arte = serie di opere concatenate, non escludendo
cedimenti di qualità.

• L’OIM fonda una rivista trimestrale dove discutere di problemi di museogra a:


Museion dal 1927 a 1946, inoltre apre la strada alla conferenza di Madrid del 1934.
Gli argomenti dibattuti su Museion:
- non esporre tutto ma solo una selezione
- pensare ad una possibilità di ampliamenti in caso di crescita della collezione
- esclusione di elementi decorativi (parete = campo neutro)
- problemi tecnici: illuminazione, climatizzazione, servizi al pubblico

• Conferenza di Madrid del 1934: è una pietra miliare della museogra a.


Riassume il dibattito sull’idea del museo che si stava creando in quegli anni.
Madrid perché il Prado era appena stato riallestito seguendo i più moderni criteri
allestitevi (doppio percorso, selezione opere, dal studio, illuminazione naturale).
Protagonista della conferenza fu Hautercœr, un conservatore del Louvre: egli presenta
le trasformazioni del museo dalla nascita del collezionismo no agli edi ci dell’800 e così
via, tratta anche delle forme delle sale, delle distribuzioni delle opere.
Temi affrontati:
1- l’illuminazione, elemento estremamente importante, al pari degli altri elementi
architettonici (meglio luce naturale, quindi molte nestre e/o lucernari -> luce zenitale).
2- essibiità -> critica ai musei ambientati (= no period rooms), l’esposizione si deve
aprire alle novità, mai ssa, mai inchiodata alle pareti, si a novità nell’allestimento.
3- i rappresentanti dei musei italiani scelsero il tema edi ci storici riadattati come musei :
- Giovannoni -> alleggerire le collezioni esposte, necessità di creare un doppio percorso
(= Stein) con zona rappresentativa con numero limitato di opere e un’altra zona con sale
studio più di carattere scienti co.
- Paribeni sostena la necessità di connessione tra edi cio e collezione -> museo
d’ambientazione dove le opere vanno completare la decorazione dell’edi cio, no in luogo
neutro.

• Clarence Stein: architetto americano afferma che il pubblico si divide in due gruppi:
studiosi e pubblico normale, ciò richiede due tipi di percorsi.
Anche le opere devono essere divise in due categorie: capolavori e opere di
documentazione (study rooms)
Il museo da lui immaginato è un grattacielo con planimetria ottagonale, dalla rotonda
centrale partono 8 raggi = 8 gallerie che con uiscono nell’anello perimetrale.
Le 8 gallerie e la rotonda centrale sono pensate per il pubblico mentre
l’anello più esterno è per gli studiosi (study rooms).
Museo selettivo e museo comprensivo devono essere posti in
comunicazione per permettere al pubblico di approfondire, study rooms
più accessibili.
Le opere più importanti della collezione sono organizzate in period
rooms.
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• Nel 1927 la società delle nazioni indice un concorso per la costruzione, a Ginevra, di un
centro culturale internazionale con un museo dedicato al sapere universale.
- Le Corbusier -> 3 navate, partendo dall’alto si sviluppa una spirale che si ingrandisce
scendendo (forma di piramide). Illuminazione zenitale grazie a sof tto vetrato. È un
museo a crescita illimitata, senza facciata, essibile.
- Perret -> vince il concorso per il musee mondial. Rotonda centrale da cui partono
gallerie disposte a raggiera, davanti alla rotonda sale rettangolari = study rooms.

8- L’EPOCA D’ORO DELLA MUSEOGRAFIA ITALIANA

Nel 1957 il direttore generale delle Antichità e delle Belle Arti pubblica un rapporto sul
ripristino dei musei italiani. Pone le novità di Madrid come linee guida:

- spazi neutri
- sale più semplici
- attenzione alla luce, si preferisce quella naturale
- tinteggiare in tonalità più chiare
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- istituiti: sale studio, sale conferenze, sale per esposizioni temporanee,..

Nuovi allestimenti:

• Pinacoteca di Brera: compromesso tra tradizione novità. Nel 1946 direttore: Modigliani
af da allestimento a Portaluppi -> Brera antica (uso dei marmi) e nuova (presentazione
nitida dei dipinti su un solo registro, non ammassati). Poi ad Albini fu assegnata la
progettazione delle salette vicino alle sale napoleoniche, egli introduce a Brera delle
strutture leggere in stile industriale, pone una sequenza di pannelli chiari a pettine e
combina luce naturale con luce arti ciale.

Brera, corridoio Albini

Albini: progetti più importanti furono a Genova

- Palazzo Bianco: un palazzo settecentesco, collezione di scultura, pittura ed arti


decorative. Albini vuole “ambientare il pubblico”, l’architettura dialoga con le opere non
con il pubblico quindi la nuova museogra a deve mediare tra pubblico e opera:
- uso di strutture semplici, non appariscenti
- rigorosa selezione delle opere in base alla qualità dei dipinti, anche esclusione degli
arredamenti (es. cornici) non originali.
- rigorosa scelta dei colori: pianeti in ardesia con piccoli riquadri in marmo bianco
(tradizione genovese)
- opere ssate a sottili tondini metallici -> autonomia all’opera
- fulcro dell’allestimento è l’elevatio animae di Margherita di Barbante (Pisano) -> parete
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di sfondo in ardesi, illuminata con luce naturale, ssata su due mensole asimmetriche
innestate su sostegno telescopico che ne permette il movimento

- Palazzo Rosso: Albini vuole conservare il carattere Barocco. Netta distinzione tra i due
piani nobili -> il primo, senza affreschi, contiene i dipinti più antichi; il secondo, con
affreschi, contiene dipinti più tardi, mobili e sculture coevi alla decorazione barocca.
Anche qui tondini d’acciaio scorrevoli su guide ssate

- Tesoro di S Lorenzo: museo sotterraneo, 3 camere a pianta circolare (tholos micenea),


con oculo da cui arriva luce zenitale

• Castello Sforzesco: riallestito dal gruppo BBPR aderente al contestualismo


architettonico (necessità di tener conto delle preesistenze ambientali).
Obbiettivo: coinvolgimento emotivo del pubblico.
Si inizia con il restauro architettonico (distrutto durante guerra), 50 anni prima erano già
stati fatti dei rifacenti e queste aggiunte tardo ottocentesche vennero rispettate, solo
all’interno vennero alleggerite le decorazioni non autentiche.
All’inizio del percorso troviamo la Pusteria dei Fabbri, una antica porta della città.
Durante il restauro venne anche scoperto il monocromo di Leonardo che era nascosto
sotto a dei rivestimenti lignei nella Sala delle Asse, sala lasciata libera perno interferire
conio reperto e stata di panni rinvilii per e mostre temporanee.
Importantissimo è il dialogo tra ambiente e opere -> architettura come parte integrante
de percorso.
- Al piano terra della Corte Ducale sono conservate decorazioni antiche e scultura
lombarda disposta in nicchie, leggii, pareti, per dare ad ogni opera il proprio luogo.
Al termino del percorso era esposta la Pietà Rondanini di Michelangelo, all’interno di una
nicchia esagonale di pietra, allestimento molto criticato -> si pensa ad una nuova
sistemazione, nel 2015 inaugurato il museo della Pietà Rondanini.

- Al secondo piano, privo di decorazioni antiche, mobili e opere pittoriche, mobili disposti
su ripiani per evitare l’ambientazione, i quadri su panelli articolati e componibili.

• Galleria arte moderna, MIlano: a villa Belgiojoso, gravemente danneggiato durante la


guerra. Si decide di conservare in quest’edi cio le opere ottocentesche di trasferire le
opere contemporanee nel padiglione dell’arte contemporanea (Gardella), inauguarto nel
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1953 dove prima c’erano le scuderie, decide edi rispettareil tracciato delle mura antiche
ricalcamdndo il perimetro delle scaderie, rimane così inalterato il rapporto tra antiche
scuderie/nuovo padiglione e la villa con giardino annessi. Opta anche per una vetrata
continua per avere un maggior collegamento con il giardino. Sale esagonali.

• Carlo Scarpa: architettura come strumento critico, soluzione per ogni opera, sensibilità
per la luce naturale

- tra’46 e ’48 interviene sulle Gallerie dell’Accademia a Venezia. Segue la linea


musicologia di revisione critica del Patrimonio -> selezione delle opere esposte:
- rimosse le cornici non pertinenti e le tappezzerie
- intonaci con sabbia di grana diversa per l diverse sale
- attenzione alla luce naturale (riapre nestre chiuse nell’800)
- dipinti disposti su pannelli con variazioni per evitare le simmetrie.

- Museo Correr: nel’53 Scarpa riallestimento delle sezioni storiche che sono molto varie
quindi per ogni tipo di oggetto c’è un’esposizione diversa:
- costumi in vetrine di ferro e cristallo
- quadro su parete chiara o cavalletti illuminati da luce ltrata da tende di seta.
Fodera le sale in calciot bianco pieghettato

- Mostra a Castelvecchio: restar n a ’64 -> in uenza dalla struttura originale del
castello. Sculture disposte su basi calibrate per l’opera

9- IL MUSEO DEL XXI SECOLO: GRANDI


ARCHITETTI, IL MUSEO COME LANDMARK, LA
COMPETIZIONE CON LE MOSTRE

Per Argan l’ordinamento ideale si presta ad essere


scomposto e ricomposto, la struttura architettonica
perfetta sia ette secondo le necessità
dell’ordinamento.

• Solomon Guggenheim Museum di Frank Lloyd


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Wright: New York. Collezione di non-objective paintings. Questo museo sconvolge i
canoni tradizionali: cuore del museo è un invaso vuoto cinto da una rampa a spirale di 7
piani, il che impone un percorso dall’alto verso il basso. Le opere sono collocate su muri
curvi. Competizione tra struttura e opere d’arte -> museo come landmark, un edi cio che
si impone sull’immagine della città, quartiere.

• Neue Nationalgalerie, Berlino: realizzata ne 1968 da Mies van der Rohe. Ha un solo
piano con una grande vetrata -> tema della trasparenza portato all’estremo con
eliminazioni di pareti esterne in muratura, le opere hanno quindi come scenario la città.

• Piramide del Louvre: ideata nel 1989 da Ieoh Ming Pei Simb di modernità -> spinta a
considerare in modo nuovo il museo.

• Documenta: rassegna d’arte contemporanea istituita a Kassel nel 1955. Vengono messi
a disposizione degli artisti un giardino ed un cassetto in parte bombardato af nché
creassero un’opera in relazione con il sito (site speci c).

Negli ultimi decenni del XX secolo il museo si impone come opera d’arte in sè.

• Judisches Museum: realizzato da Daniel Libeskind a Berlino (1989-98). L’architettura


esprime la tragedia dell’olocausto meglio di qualsiasi oggetto esposto -> tagli diagonali
che intaccano le paresti esterne zincate. È un Memorial con la pianta interna ispirata alla
stella di Davide ma deformata. La collezione di oggetti e documenti all’interno, importanti
per l’aspetto didattico diff clmete colpiscono quanto l’architettura stessa
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Judisches Museum Getty Museum

• Getty Museum, LA: terminato nel 1997 da Meier. Stile mediterraneo, uso del travertino
e marmo nel tentativo di riprendere il tema dell’acropoli (infatti occupa la parte
panoramica della collina), cerca di essere una cittadella della cultura.
È formato da un un insieme di 5 edi ci (per la ricerca, per la conservazione,..) collegati
da passerelle al livello superiore, nella rotonda centrale vetrata ci sono i punti informativi,
guardaroba, bookshop. Ospita delle Period Rooms.

Musei per la riquali cazione della città:

• Museums Quartier, Vienna: nasce da un prete di riquali cazione urbana del 2001.
L’edi cio principale corrisponde alle antiche stalle della residenza imperiale, architettura
barca conservata. Nella corte interna troviamo 2 edi ci di colore contrastate uno bianco
(Loeopold Museum) e uno in basato nero (collezioni arte moderna e contemporanea)

• Guggenheim Bilbao Museoa: nasce ne 1997 per la riquali ca del capoluogo basco
che già da tempo era un ricco centro industriale ma in avviata decadenza.
L’amministrazione cittadina af da a famosi architetti la costruzione di edi ci
(metropolitana, aeroporto, museo) per la riquali cazione.
Museo di arte contemporanea, è un landmark, simbolo della nuova identità urbana.
Costruito sulla riva del ume (si specchia sull’acqua), ha volumi sinuosi e super ci
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• Centre Pompidou: creato nel 1977 a Parigi per strappare a New York la supremazia
dell’arte contemporanea. È un luogo di attività dove le arti visive si accompagnano al
cinema, alla fotogra a, musica,..
Questo centro vuole essere strumento di comunicazione sociale.
Architetto: Renzo Piano e Rogers. Parallelepipedo vetrato con struttura in acciaio
attraversato da scale mobili e tubature colorate a vista.
L’esposizione permanente é collocata a terzo e quarto piano

rivestite di lastre di titanio. All’interno gli spazi sono più regolari, ma la galleria principale
riprende il percorso essuoso esterno.

• Tate Modern. Londra: nasce nel 2000 con la riconversione a museo di una centrale
elettrica in un quartiere disagiato che già aveva ambienti enormi, si espande nel 2016
con l’inaugurazione della Switch House -> una piramide sghemba sta 10 piani e riaperta
di mattoni rossi come la struttura principale
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A ne XX secolo nascono gli ipermusei (De Carlo) -> rapporto spazi espositivi/servizi 1:2
(nei musei tradizionali invece era 9:1). Non è un’innovazione solo dei musei di nuova
fondazione, anche i musei più antichi, espandendosi e creando altre sedi possono aderire
questa tipologia di musei:

- il Prado ingloba strutture limitrofe (Chiostro de los Jeronimos) nel suo ampliamento del
2007

- il Victoria and Albert recupera una corte laterale ricavando una nuova piazza con una
sala ipogea (Amanda Levete) che rispetta l’edi cio storico.

- l’Isabella Stewart Gardner Museum di Boston (Renzo Piano) acquisisce una nuova
ala composta da quattro blocchi connessi in vetro e rame ossidato per concerti, mostre
temporanee, ristoranti, laboratori d’arte

- Art Institute di Chicago ottiene la Modern Wing in acciaio, vetro, pietra calcarea

10- PARTICOLARI TIPOLOGIE DI MUSEI

• Case-museo: istituzione nata dalla trasformazione di un’abitazione privata in un museo


aperto al pubblico. La sua particolarità sta nella raccolta artistica all’interno di un
ambiente domestico un tempo abitato dal collezionista, saturo di oggetti e arredi.
- talvolta il collezionista aveva strutturato la sua abitazione come una galleria (già
impostata come museo) visitabile da estranei, prima ancora della donazione.
- altre volte appaiono come vere e proprio abitazioni

Diventa possibile anche effettuare una selezione (per chiara leggibilità delle opere) e
modi cando la disposizione delle opere; alcuni donatori pongono invece nei loro
testamenti la condizione di non modi care la casa donata altri invece impongono la
costituzione di una fondazione che gestisca il patrimonio donato

• Studi d’artista: racchiudono al loro interno una maggior uniformità di oggetti frutto
dell’artista stesso o perché raccolte con nalità di servire da modello per l’attività creativa

- Vittoriale di Garrone: dove Gabriele D’Annunzio visse dal 1921-38. Allestito dall’artista
stesso con lo scopo di alimentare attraverso la spettacolarità della casa la mitologia
legata al suo personaggio

• Musei diocesani: anche la chiesa ha un’ampia vocazione conservativa (reliquie); verso


l’800 inizieranno a costruirsi in Italia questi musei con lo scopo di riunire la grande
varietà di beni ecclesiastici.
Ospitano collezioni aperte: costituite da opere di diversa natura e provenienza quindi
necessitano di soluzioni museogra che aggiornate e essibili.
Sussistono a questi musei: musei del tesoro, musei della fabbrica o dell’opera del
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duomo, musei missionari.

• Musei etnogra ci: legati alle comunità montane, hanno ruolo centrale gli oggetti, in
genere d’uso e non opere arte che raccontano i costumi e le tradizioni di un popolo.
dotano di attrezzature multimediali che riproducono la cultura intangibile

• Ecomusei: ha punti di tangenza con il museo di prima, Terni e nato anni 70 del
novecento dai museologia Hugues De varine e George Henry Rivière. L’ecomuseo
approfondice il legame con la civiltà espressa da un territorio facendolo diventare bene
stesso da tutelare

• Musei aziendali: le imprese costituiscono con i pezzi storici della propria attività
produttiva al ne di conservane la memoria. I motivi per quali un’azienda può decidere di
trasformare la propria raccolta privata in museo aperto sono spesso riconducibili a
nalità promozionali
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