ALTES MUSEUM─ K. F.
SCHINKEL
Karl Friedrich Schinkel (1781-
1841) fu tra i più illustri archi-
tetti del XIX secolo, elaborando
un proprio linguaggio architetto-
nico che deriva dall'interazione e
dal confronto col passato.
Infatti, nonostante la sua im-
postazione romantica, è diventato
l'espressione del tardo neoclassi-
cismo tedesco.
Dopo un periodo di formazione
tra l'Italia e la Germania, gli
venne conferito il ruolo di ar-
chitetto di Stato dal re Federico
Guglielmo III nel 1815.
Egli prestò il proprio ruolo al
servizio della società, impegnan-
dosi nel rinnovamento del centro
di Berlino, realizzando progetti
che vennero eseguiti solo in par-
te, ma che diedero comunque un
ammirevole contributo.
Il suo obiettivo era quello di
cucire una trama urbanistica co-
erente che andasse a riparare le
discontinuità della città.
Alla fine del '700, Federi-
co Guglielmo III decise di ren-
dere pubbliche molte delle sue
collezioni private, disponendole
nell'allora Accademia delle Scu-
derie, adibita a museo.
Essendo un edficio vecchio e
tenuto in pessime condizioni, de-
cise di farlo ristrutturare, ma
Schinkel propose un progetto ex
novo che rispondeva meglio alle
richieste del re.
Fu così che nel 1823 ebbero
inizio i lavori per l'Altes Mu-
seum, che impiegarono all'incir-
ca sei anni, fino all'inaugurazione
dell'edificio nel 1830.
Schinkel propose di chiudere
il lato settentrionale della piaz-
za su cui affacciavano l'Arsena-
le, il Castello di Schluter e il
Duomo, trasformando lo spazio del
Foro federiciano in un punto ne-
vralgico della città.
Il museo si affaccia sulla
piazza verde del Lutsgarden, an-
tico giardino del castello, ed è
situato nell'Isola dei musei di
Berlino, area patrimonio UNESCO
della città tedesca.
I materiali impiegati sono la
pietra per il colonnato e i matto-
ni per il resto dell'edificio, tec-
nica tipica di una città povera di
materiali.
La pianta elaborata dall'ar-
chitetto è estremamente sempli-
ce e simmetrica, estendendosi in
forma rettangolare, con le galle-
rie situate ai lati e uno spazio
circolare posto centralmente in
una pianta quadrata.
L'edificio poggia su di un alto
podio, adibito internamente alla
funzione di deposito e laboratorio
del museo, utile anche a protegge-
re le gallerie superiori dall'umi-
dità del terreno sottostante e da
eventuali inondazioni. Il tutto è
fondato su una piattaforma sorret-
ta da 3000 pali di legno di oltre
15 m, assicurando maggiore solidi-
tà alla base.
Sulla facciata principale
posta una lunga scalinata arric-
chita ai lati da due statue a ca-
vallo di re Federico Guglielmo III
e del principe ereditario.
Essa porta all'ingresso
palazzo, preceduto da un
composto da diciotto colonne alte
12 m e di diametro 1,3 m, realiz-
zate in stile ionico e ispirate
alla stoà ellenistica.
Inoltre la lunga serie di co-
lonne viene conclusa ai lati da
parti dei muri laterali posti in
antis.
L'attenzione di Schinkel nel
realizzare un'opera coerente con
il contesto in cui si colloca è
visibile nell'uniformità
facciatà, la quale nasconde che si
tratta di un edificio a due piani.
Il portico media il passaggio
tra l'esterno e l'interno, dove si
trova una grande scala a doppia
rampa che porta al piano supe-
riore.
Le sale espositive si trovano
sul perimetro del museo e sono
suddivise tra il pianterreno e il
primo piano secondo due differenti
sistemi di articolazione spazia-
le.
Al piano terra vediamo spazi
scanditi da coppie di colonne che
seguono l'ordine dorico e si al-
ternano alle sculture a cui l'area
è dedicata.
Al piano superiore, dedicato
alla pittura, gli ambienti pre-
vedono dei tramezzi lignei posti
ortogonalmente alle pareti, an-
dando a suddividere il percorso
in maniera logica e controllata,
permettendo allo spettatore di
concentrarsi poco alla volta su
ogni opera.
Oltre ciò, a emergere nello
studio delle aree espositive è la Sezione e pianta
vicinanza di Schinkel al campo dell'Altes Museum, K.
della scenografia, che gli ha per- F. Schinkel
messo di concentrarsi sul miglio-
rare l'esperienza di visita del
pubblico sfruttando l'illumina-
zione degli ambienti, mettendo da
parte la possibilità di impres-
sionarli con ampi spazi.
La particolarità del museo,
è però, è la struttura circolare che
accoglie dall'ingresso i visita- Visione prospettica
tori e li prepara all'esperienza del museo e di Berli-
estetica che stanno per compiere. no in dissolvenza, K.
Si tratta di un blocco cen- F. Schinkel
del trale a pianta quadrata in cui
atrio è inscritta una circonferenza che
ospita una sala rotonda, rivestita
da una cupola occultata esterna-
mente da un attico.
Lo spazio figura un diametro
di circa 21 m e un'altezza che si
aggira intorno ai 24 m ed è coro-
nato da un colonnato di 20 colon-
ne corinzie, le quali, in ordine
ritmato, si alternano a delle sta- Vista della cupola,
tue. Il tutto sorregge un ballato- Altes Museum,
io posto al primo piano, il quale Berlino
della ospita a sua volta delle sculture
più piccole, in modo che la stanza
sembri più profonda, collocate in
delle nicchie.
La cupola prevede un intra-
dosso a lacunari che convergono
verso il suo punto più alto, dove
Schinkel ha collocato un lucer-
nario che permette alla luce di
pervadere la sala. Cupola e oculus del
Sicuramente qui risiede il fu- Pantheon, Roma
clro del progetto, che si ispira
al Pantheon a Roma, costruito in
età romana e ispirazione per molti
artisti neoclassici.
La sala è arricchita dai di-
segni della tessitura muraria e
dalla pavimentazione concentrica
che sembra riprendere la trama
dei lacunari nell'intradosso.
 Questi ultimi figurano delle de-
corazioni dai colori oro e rosso,
che rappresentano degli spiriti ala-
ti chiamati Genii, i segni dello zo-
diaco e delle rosette.
Il significato dell'ambiente non è
solo strutturalmente legato al Pan-
theon, ma anche al suo messaggio.
Infatti, come l'edificio a Roma è
un tempio che accoglie le tombe di
tutti gli dei, questa sala assume un
valore quasi spirituale, deve rap-
presentare il santuario in cui si
conserva ciò che c'è di più prezioso,
cioè la cultura.
Il museo è stato danneggiato dai
bombardamenti nel 1939, durante la
Seconda Guerra Mondiale, portandolo
a subire delle ritrutturazioni che
cercarono di rimanere fedeli ai pro-
getti originali di Schinkel.
Con questo edificio Schinkel ha
potuto lasciarsi andare all'idea
dell'architettura come mezzo per edu-
care e migliorare il prossimo. .
Egli cerca di anteporre l'impor-
tanza della scoperta dell'antichità
che l'Altes offre, mantenendo vivi i
valori neoclassici che hanno permes-
so a molti musei di nascere, aprendo
a tutti la possibilità di confron-
tarsi con il mondo passato e di ele-
varsi culturalmente.
Nonostante ciò, è stato capace
di creare un'opera monumentale, che
mantiene negli anni la sua imponenza
e figura tra i più importanti e si-
gnificativi elementi di una città in
continua evoluzione.
Con la sua creazione Schinkel ha
ispirato le generazioni future di
architetti, i quali nella costru-
zione di altri musei hanno preferi-
to concentrarsi sull'importanza del
percorso didattico che si compie al
loro interno.