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Cattedrale di San Giorgio


+ importante cantiere medievale, situata su argine sx po frutto di un porto fluviale che poteva confrontarsi
con ravenna. cattedrale centro vita istituzionale commerciale ecc, attorno sorgono diversi palazzi (palazzo
comunale, della ragione e piazza trento-trieste). Cattedrale importante per pellegrini e commercianti: porta
del Mesi (oggi scomparsa) facciata meridionale e rivolta verso la piazza, posta di fronte a via san romano
che conduceva al porto (in prossimità via carlo mayr).
Oggi cattedrale appare come sovrapposizione e mescolanza di stili, da abside a facciata
motivi costruzione: tra xi e xii sec fervore edilizio in tutta europa ed italia per costruzione chiese sempre più
maestose ma soprattutto per vicende storico-politiche sfociate nella lotta per le investiture vescovili tra
ravenna e ferrara. 2 epigrafie su facciata indicano data e autore dell’edificio
1- epigrafe marmorea scolpita nel proteo :anno 1135
2 – scolpita in lunetta portale centrale: sculture nicolaus
atto notarile che stabilisce l’atto di donazione del terreno al papa 30/10/1135, conservato in archivio
arcivescovile di ferrara. Azzo cardinale prete e legato del papa Innocenzo II da Bologna in settembre va a
ferrara per ricevere a nome del papa dal vescovo e clero e comune il terreno su cui costruire chiesa e
cimitero, 1177 viene consacrato l’altare
Prima configurazione medievale subisce diverse modifiche  cancellazione interna, es distruzione antica
abside (per arch. Bagio rossetti fine 400), trasformazione arredo liturgico dopo concilio di trento, creazione
volte in pietra nel transetto (arch Luca Danese inizio 600), trasformazione interna (cardinale Del Verme e
Francesco mazzarelli 1712)
cambiamento nei livelli della piazza (su due livelli con lavori di pavimentazione del 1924, vennero ritrovati
colonne originarie muro controfacciata)
Scalabrini descrizione catt medievale: 5 navate con 40 colonne in mattoni con basi e capitelli marmi
lavorati, varie figure di uomini e animali, frutti, altre 36 colonne di marmo che su cornice archi formavano
un portico superiore, 100 finestre dislunghe e acute con soffitto in tavole di larice formata a più ordini e
dipinto di azzurro con stelle. 5 navate piccola abside e 2 torricelle accanto
Fortemente legata a sede papale, catt. Riprendeva in pianta basiliche paleocristiane come san pietro in
vaticano, san giovanni in laterano o san paolo fuori le mura.
Aleotti 1628 e Mazzarelli 1712 disegni per capire aspetto originario, prima e dopo da 5 a 3 navate, parte
inferiore di arcata che davano su navate laterali, finto matroneo superiore e luce cleristorio superiore
Aleotti: pianta, sez longitudinale e trasversale, abside rappresentata nei disegni di B Rossetti di fine 400.
Scansione in pianta: pilastri polilobati e volte a crociera su navate laterali
Prime trasformazioni a fine 400 con biagio rossetti (esperto di grandi absidi come quella di san niccolò e san
cristoforo alla certosa 1498), abside più grande per avere coro più grande: nuove esigenze estetiche e di
culto, lavori dal 1498 per circa un anno, uso di archi ciechi stile romanico, nella cattedra crea due ordini di
archi ciechi per adeguarsi a struttura cattedrale
dal 1636 card lorenzo magalotti su progetto di danese: due cappelloni ai lati del coro coperti da volte in
pietra, mirava a un più ampio lavoro di modifiche mai attuato
lavori all’interno max stravolgimento, da 1711 dopo distacco e caduta di alcune tavole di legno nella navata
centrale. Mazzarelli propone di rifare il soffitto ma poi si accorge di altri dissestimaggio 1712 perizia più
dettagliata: rifare completamente l’interno da 5 navate a 3 con costruzione di pilastri settecenteschi. Lavori
si fermano 1715 poi riprendono 1717 da mazzarelli a tommaso mattei per completamento. Sempre nel 700
abbattuta e poi tamponata porta dei mesi che fiancheggiava lato sud verso piazza.
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Costruzione duecentesca
primo cantiere di Niccolò scultore attivo italia sett tra 1115 e 1140, firma anche portale dello zodiaco ad
abbazia san michele della chiusa a torino, cattedrale di verona e san zeno maggiore.
Intervento officina nicoliana nella parte inferiore della facciata: decorazione scultorea portali e parte
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inferiore protiro, forse originariamente su unico piano.


Ricostruzione delle fasi costruttive  necessaria ricostruzione organizzazione del lavoro, problema anche
per nicolaus: non si sa se fosse a capo dei lavori (non si firma mai magister ecc)
Committente es. vescovo ingaggiava un magister operis (o fabricae) che preparava un progetto e modelli di
legno secondo indicazioni precise della committenza. Capitolo (?) presiedeva a costruzione e manutenzione
cattedrale oltre che acquisizione e amministrazione fondi raccolti compiti simili a moderna commissione
per pianificazione urbanistica. Dopo approvazione del committente l’architetto si occupava di assumere
manodopera, mastro scultore, capomastro mastro carpentiere ecc ognuno portava una bottega formata da
assistente e apprendisti
tra xii e xiii sec considerazione per architetto sta mutando, sempre maggiore.
difficile dire se Nicholaus fosse a capo di una loggia (insieme di diversi lavoratori e maestranze). Le logge si
formavano in concomitanza con inizio dei lavori su un edificio per sciogliersi poi al termine e ricostituirsi
altrove con nuovi attori  favoriva la diffusione di idee e spunti nuovi . potevano collaborare
contemporaneamente con più di un magister operis. Capo officina doveva garantire i salari e procurare
modelli materiali e organizzare il loro trasporto.
ruolo di nicholaus difficile da chiarire con certezza: non è possibile escluderlo completamente, sculture
sorvegliava strettamente le sue opere e lavoro collaboratori, è possibile considerare la sua presenza anche
in ambito architettonico. Ma per lavoro su cantieri molto lunghi e con numerose varianti in corso d’opera
oltre che per la presenza in più cantieri contemporaneamente, è impossibile pensare che possa essere stato
architetto di così tante opere  in definitiva difficile dire se fosse scultore con assistenti oppure architetto.
Prima fase (niccoliana)
fortemente legata a san gimignano a modena, anche nella struttura interna con alternanza pilastri e
colonne e archi trasversi, facciata a salienti (capanna) e prima galleria
Seconda fase
(parte centrale sopra primo livello): periodo “campionese” 1170-1220 circa  architetti e scultori da
lombardia (Campione), no maestranza ufficialmente riconosciuta ma propria unicità artistica, operano
sopra prima galleria.
Dietro loggia del protiro presente grande arco includente una trifora, di fattura campionese. Arco
sottolineato da cornice in cotto realizzata con mattoni curvi. Protiro in questa fase pensato su due piani,
inferiore con due leoni e arco centrale e superiore con grande arco realizzato da maestranze campionesi.
Terza fase “francese”
facciata modificata in modo sostanziale, arriva poi maestranza francese attorno a 1240 :lapicidi e
capomastri, si occupa anche del rivestimento fino a seconda loggia di facciata. Galleria campionese primo
livello inglobata in un sistema di trifore comprese sotto arconi superiori a sesto acuto al posto di a tutto
sesto e realizzazione gallerie superiori. Facciata non più a capanna ma a schermo  no eguali in
architettura padana ma riferimento a nord europa (inghilterra). Contemporaneamente trasformazione del
protiro, parte superiore giudizio universale, cambia definitivamente facciata. Iconografia: Cristo in trono
in una mandorla con segni passione (stimmate su mani e piedi e ferita su costato), libro della vita, ai lati due
angeli sorreggono strumenti del supplizio, chiodi lancia e croce, angoli del timpano vergine e santo. 24
vegliardi dell’apocalisse: 12 apostoli e 12 capi tribù d’israele giustifica assenza corte apostolica nell’aldilà. A
gruppi di 4 tra le nuvole suonano musica celestiale : salterio, campane, corno ricurvo e organo portativo:
strumenti da dimensioni contenute, potevano essere usati nelle processioni.
Registro inferiore vero e proprio giudizio: al centro un angelo, a destra un angelo soffia in un corno per
riportare in vita i morti, dall’altro un altro si occupa della pesatura delle anime con bilancia. Figure molto
sofferenti timore e inquietudine es. incedere regolare dei dannati. Le figure erano colorate facendole
risaltare ancor di più. Altri elementi: sarcofagi aperti e immmagini di inferno e paradiso nelle lunette a sx e
dx.
Tale iconografia ricorrente in portali francia settentrionale prima meta 200
Materiale: calcare nitritico, molto sensibile a piogge acide  gravi danni, restauro anni ’80. Materiale simile
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per cattedrali francesi es. Reims stessi problemi di degrado


Tecnica stereotonica (?) paragonabile a quella dei portali d’oltralpe: protiro in blocchi di pietra calcarea
dimensioni diverse, taglio del blocco non corrispondeva per forza a limite semantico figura es gesù,
policromia con fondi oro, rossi o azzurri (come le altre figure)
es. Notre dame a reims, portale (1220-1230) compaiono elementi più peculiari come giudizio universale di
ferrara: gesu mostra segni del martirio e angeli strumenti martirio, nuvole come onde del mare, dannati in
catene e morti resuscitano avvolti in sudari, abramo tiene i beati in grembo dentro un panno  elementi
simili a quelli ferraresi
Quarta fase “ inglese”:
quarto livello catt. : archetti acuti su colonnine binate, al centro dei frontoni piccolo rosone con forte
strombatura, facciata a 3 frontoni a stessa altezza rara, unico esempio chiesa di Peterborough (in origine
chiesa abbaziale) :archi di trionfo romani abbinati a cuspidi gotiche , completamento contemporaneo a
facciata notre dame di parigi, comunque prima del 1238. Inizialmente previste 2 campate poi modificata
aggiungendo torri laterali. Progetto influenza ferrara : grande fermento e circolazione di maestranze.

Fianco meridionale cattedrale


in origine archi a tutto sesto con elementi di trifora con grande varietà nelle forme, presa porta
monumentale: porta dei mesi, distrutta nel 700, presenza di una torricella (ora no) e abside molto più
piccolo, tutta la parte superiore è 700
Porta dei mesi
probabilmente su due livelli:
inferiore, poggiava su 2 colonne sorrette da 2 grifoni e altre 2 colonne, livello superiore: 2 coppie di colonne
tortili che poggiavano su leoni oggi collocati su sagrato cattedrale. Su porta dei mesi collegati una serie di
lastre marmoree scolpite oggi conservate a museo cattedrale. 12 conservate, in marmo di Verona, di cui 2
lacunose, cavaliere di maggio, gennaio ecc. tutti i mesi. Alcune fatte collocare su parapetto occidentale
loggia, sopra botteghe su fiano sud edificio. Porta definitivamente smontata nel 1736. Alcune lastre
rinvenute anni 30 ‘900 durante lavori di manutenzione nell’atrio, usate rovesciate come lastre pavimentali.
2 cicli iconografici, su segni zodiacali e lavori rustici (segni zodiacali e mesi tipico periodo tardo antico),
orientamento lavorativo e campestre dei cicli produce un cambiamento nel linguaggio figurativo: passaggio
da rappresentazione passiva e frontale epoca classica a raffigurazione attività in tipico spazio
tridimensionale. Funzione del calendario: Indicare periodi dell’anno da dedicare a attività produttive,
agricole pastorali ecc. rappresentazione mesi tramite simboli zodiacali modo per tracciare ciclo annuale.
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calendari illustrati medievali
rappresentavano immagini di attività profane del tempo naturale, si sostituisce a iconografia tardo antica,
quella realistica del lavoro e attività umane. Per cristianesimo medievale lavoro strumento di salvezza, nei
calendari illustrati volontà di unire passato antico e presente cristiano, simbolico e realistico, speculazione e
lavoro, riunire raffigurazioni colte e popolari, segni astratti e immagini realistiche, es lavori dei mesi.
Economia medievale agricola  forte importanza terra coltivata ma curiosa diffusione durante forte
urbanizzazione: mondo rurale molto vivo dentro la città (presenza di orti) e principale fonte di
sostentazione, rappresentazione allegorica dei mesi tramite lavori agricoli
importanti per valore documentali su rinnovato interesse scientifico per natura e rivoluzione agricola del
periodo centrale del medioevo. Grande fortuna iconografica conseguenza della grande importanza
agricoltura: molto diffusa in zone rurali come bacino senna o pianura padana.
tra l’altro tra x e xiii sec aumento produzione agricola grazie a nuovo terreno coltivabile e innovazioni
tecnologiche. Progressiva laicizzazione società, separazione sempre più netta tra potere religioso e civile,
nascita di palazzi comunali che svolgevano funzioni prima adibite alla chiesa  Tali cicli iconografici da xiii
sec iniziano a comparire anche in edifici comunali.
Cicli temporali: evidenziare governo di dio su tempo e vita. Uno degli scritti + significativi è Speculum Maus
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di Vincenzo di Beavouis: rapporto tra volere di Dio e passaggio stagioni. Opera indispensabile per
comprendere det. Temi icongrafici es. Portale di San Marco connessioni tra mesi,segni zodiacali, virtù,
beatitudini, profeti e mestieri in riferimento proprio a questo testo : lo S M interpretazione cristiane di testi
antichi e usanze pagane. Testi antichi e iconografia influenzano lungamente la composizione di nuovi testi.
Iconografia dei mesi fortemente legata a testi e rappresentazione medioevale del mondo basata su
agricoltura.
Autore delle formelle porta dei mesi ferrara: familiarità con transetti di chartres nell’ile de france  fatti
dopo 1220, ma rivisitazione, es. introduzione caratterizzazione maschere facciali o enfatizzazione
drappeggi, inspiegabili in arte italiana, collegamento con francia anche in uso colori: verde azzurro e bianco,
anche personaggi colorati.
Dopo fase francese realizzazione loggia veneziana: posta superiormente su fianco merdionale, funzione:
nascondere archi rampanti inseriti sopra navate minori (oggi non rimane niente)
Botteghe addossate a cattedrale dal 300 prima in legno poi muratura e colonne lapide (dopo incendio),
prime 3 campate diverse: realizzate 1840 per abbellire ma poi progetto si interrompe
Fianco settentrionale
campate con trifore all’interno come fianco meridionale, 4 arconi (a tutto sesto) verso abside completi,
terremoto (?) grande varietà nella forma e lavorazione delle colonne, seconda piccola torre campanaria
oggi non più presente.

Cattedrale di ferrara: palinsesto architettonico molto complesso, stratificato, sottoposta a grandi


trasformazione successive (es da 5 a 3 navate e introduzione dei transetti), struttura medievale rimane in
facciata e su parte bassa lati nord e sud

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