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Filippo Juvarra
Fu sicuramente uno degli esponenti principali di questa corrente artistica. Nato a
Messina nel 1678, figlio di un artigiano orafo da cui apprende il gusto per l’arte e
per la decorazione scultorea, la sua formazione artistica avviene nella città di Roma,
dove ben presto si afferma come scenografo. Fu infatti allievo di Carlo Fontana. Nel
1714 diventa architetto della corte di Savoia, al tempo capeggiata da Amedeo II, Che
era diventato anche il re di Sicilia e aveva avuto modo di apprezzare le sue qualità
artistiche. Soggiorna anche a Torino, dove guadagna la nomina di primo architetto
di corte, e viene anche invitato a Londra, Parigi e in Portogallo e infine muore poi a
causa di una polmonite a Madrid, dove si era recato per realizzare il Palazzo Reale,
nel 1736, su invito di Re Filippo V. Raggiunse fama internazionale grazie alla sua
tecnica architettonica. Le sue opere presentano infatti influssi sia classici che
barocchi, dato che egli fu influenzato da Michelangelo e da Borromini, come
possiamo vedere nella cupola e le torri della Basilica di Superga. Vi è sempre uno
stretto rapporto tra le opere e l’ambiente circostante, scelto con cura, tramite
prospettive e proporzioni accurate.
Luigi Vanvitelli
Pittore e architetto di origini olandesi infatti il nome van Wittel fu italianizzato (figlio di un
pittore vedutista), è considerato uno dei maggiori interpreti del periodo del Rococò Oltre
che il primo architetto neoclassico italiano, Per il fatto che era molto sensibile ai temi della
classicità che l’illuminismo stava rivalutando; eseguì un cospicuo numero di opere che
ancor oggi caratterizzano il paesaggio di varie città italiane: a Caserta la scenografica
Reggia, l’imponente acquedotto Carolino (per il rifornimento idrico di Napoli e la Reggia),
ad Ancona il grande Lazzaretto, su un'isola artificiale pentagonale da lui realizzata, e la
chiesa del Gesù; a Napoli il Foro Carolino; a Roma il difficile restauro della Basilica di Santa
Maria degli Angeli; il restauro della basilica di Loreto. Può essere considerato un
precursore del Neoclassicismo, dato che rinnovò profondamente l’architettura. Nacque a
Napoli nel 1700 e morì a Caserta nel 1773. Si formò a Roma nell’ambiente di Carlo Fontana
e probabilmente andrò anche in contatto con Juvarra. dopo aver partecipato a diversi
concorsi viene nominato primo architetto della fabbrica di San Pietro, collaborando con il
matematico e ingegnere Poleni alla messa in opera di una cerchiatura della cupola vaticana
di Michelangelo con 5 catene in ferro per ovviare le lesioni che la grande struttura
presentava. Vanvitelli infatti era prevalentemente un tecnico, tant’è che la realizzazione di
questo intervento assume una risonanza addirittura europea. alla luce del razionalismo
illuminista a fianco della figura dell’architetto comincia a delinearsi infatti anche quella
dell’ingegnere, esperto anche di fisica, matematica e geometria al fine di poter assicurare
scientificamente agli edifici quella solidità costruttiva che fino allora era affidata all’intuito
e all’esperienza.
Gusto per le macchiette e la vita popolare, interesse nel chiaroscuro e per la prospettiva tagliata
per evidenziare effetti pittoreschi. La luce è sempre diversa nei suoi dipinti: a volte calda, fredda, si