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1700
Rococ
Neoclassicismo
facce di una stessa medaglia, poich sono figlie di una nostalgica visione del passato
e di una reazione al barocco. Afferma Argan Non ha senso dividere nettamente i
due campi, il Rococ e il Neoclassicismo. Il razionalismo neoclassico nasce nell'ambito
del rococ e lo corrode dall'interno, criticamente. Il 1789, data delle Rivoluzione
Francese, costituir il punto di avvio di numerose riforme, che si imporranno come
fondamentali in tutti i riflessi di tipo socio-culturale. Il riferimento alle forme classiche
assumer valore etico. Alcune personalit artistiche emergeranno con forza dal
panorama complessivo.
Neogotico
Sul finire del secolo, accanto al Neoclassicismo prese avvio il Neogotico, basato su un
approccio storico; entrambi i movimenti, caratterizzati dalla passione per
l'archeologia, non furono rilegati solo all'architettura, ma si estesero anche ad altri
campi artistici e alla letteratura. Il Neogotico si svilupp in Inghilterra, inizialmente con
la realizzazione dei giardini paesaggistici e di alcune eccentriche residenze,
come Strawberry Hill; la sua diffusione in gran parte dell'Europa e nell'America
settentrionale risale per al XIX secolo.
Juvarra opera soprattutto in Piemonte, dove realizza anche altri edifici di tipo civile e
religioso, pubblici e privati: il padiglione di caccia di Stupinigi, del 1729. Quest'ultimo
presenta un corpo centrale dal quale si dipartono quattro ali a forma di croce di
Sant'Andrea. Il complesso pervaso da un gusto scenografico di grande effetto. Mira
ad ottenere un effetto di movimento attraverso la proiezione delle ombre. Juvarra
Vuol far rivivere- come afferma Argan- l'edificio nello spazio naturale, legarlo non solo
al sito, ma al mutamento della luce nelle diverse ore del giorno.
Altro protagonista dell'architettura settecentesca fu Ferdinando Fuga, nato nel 1699 a
Firenze. Le sue opere furono caratterizzate da una tendenza alle soluzioni
compositive, razionali e funzionali, che riuscivano a dominare gli aspetti scenografici e
decorativi di derivazione barocca. Ebbe la capacit di modulare le sue strutture in
armonia con la spazialit naturale. A Napoli, per Carlo III, realizz delle opere di
pubblica utilit come l'Albergo dei Poveri, del 1751. Il lunghissimo prospetto, di ben
354 metri, scandito dal ritmo regolare di ampie finestre. I Granili, del 1779 destinati
a contenere i pubblici granai, denotano uno spirito di praticit che costituir uno dei
fondamenti della futura architettura neoclassica, di cui fu precursore. A Roma realizz
la facciata di S. Maria Maggiore.
Altro protagonista fu Vanvitelli. Nato a Napoli nel 1700, era figlio di Van Wittel, pittore
di origine olandese. Segue il gusto classicheggiante dell'epoca e diviene anch'egli un
anticipatore dello stile neoclassico, per la particolare sobriet di cui le sue opere sono
pervase. Pur presentando infatti le sue architetture un carattere ancora legato alle
precedenti tendenze, si noter in Vanvitelli una volont di superamento date da un
razionalismo di stampo illuministico. Carlo III diede a lui l'incarico di studiare i piani
per la Reggia di Caserta. Ancora influenzato dal gusto scenografico barocco, il suo
razionalismo riscatter l'aspetto complessivo della Reggia che sar giudicata come
vicina al gusto neoclassico. La reggia, concepita su modello di Versailles, venne
progettata sia come residenza reale che come sede degli uffici governativi. Presenta
un prospetto lungo e sobrio, caratterizzato da un unico ordine di lesene alternate a
due teorie di finestre. Vanvitelli affronta qui, in modo razionale i problemi pratici del
funzionamento del complesso e perviene al progetto di un edificio a pianta
rettangolare con quattro cortili interni. Al centro il gran portico consente l'accesso a
otto gallerie radiali. Il Parco che completa la reggia un esempio di architettura del
paesaggio di stampo illuminista. Il gusto razionale e classico di Vanvitelli, anche nella
visione civile dell'architettura religiosa emerge nella chiesa dell'Annunziata a Napoli
del 1760, terminata dal figlio. Questa non pi concepita per turbare e impressionare
i fedeli come le chiese barocche, ma pensata come un ambiente congeniale allo
svolgersi delle funzioni religiose.