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3. ERRORI STORIOGRAFICI:
Entusiasmi romantici
L'immagine del Medioevo come periodo oscuro ci deriva da interpretazioni ottocentesche.
La diffusione dell'immagine di un Alto Medioevo popolato da rovine è appoggiata al testo
del monaco Rodolfo il Glabro, che nei suoi libri voleva provare che la Francia aveva subito
devastazioni. In edifici come la chiesa di Saint- Michel-de-Cuxa testimonia l’esistenza di
grandi cantieri come la chiesa di Saint-Germain e l’oratorio di Saint-Michel, conosciamo
questi edifici grazie al monaco del monastero Garsias: Saint-Michel presenta pianta a 3
navate, transetto basso e sporgente e testata a 5 absidi. Le teorie delle invasioni hanno
contribuito a veicolare l'immagine di un X secolo oscuro. È difficile misurare il livello di
influenza delle arti orientali sull'arte romanica, l’influenza per altre culture e il prestigio
dell'Oriente e il fascino dalle crociate sono presenti nell'Occidente medievale; il gusto per
alcuni elementi venuto dall'Oriente attraverso la mediazione italiana. Ahmad Fikry afferma
che l'influenza araba sia chiara per la presenza delle cupole, la policromia e dagli archi.
Durliat dimostrò che le cupole di Le Puy erano confrontabili con quelle di Lione quelle di
Tournus. Le cupole abbiano giocato un ruolo nell'immaginario collettivo e che siano state
usate come motivo legato all'Oriente, per evocare Gerusalemme e il mondo islamico, anche
se la cupola esiste in Europa sin dall'antichità.
Un'architettura in bianco e nero, o dell'oblio della policromia
La policromia ha giocato un ruolo rilevante nell'estetica dell'edificio religioso medievale. I
restauri hanno consentito di conoscere la policromia dei monumenti romanici e gotici. Le
facciate erano policrome e dipinti. Vi erano arazzi, tessuti, tappeti, mosaici, oltre agli oggetti
preziosi sull'altare. Tra gli elementi che hanno indotto a pensare che le chiese romaniche
fossero spoglie vi sono le modifiche che hanno provocato il danneggiamento. i restauri
hanno preso parte a questo; a Notre-Dame di Parigi le facciate erano pulite con getti
d'acqua che rimuovevano lo sporco e i resti di colore. Nell'800 gli architetti francesi vennero
in Italia per studiare la policromia e introdurla nei monumenti che costruivano. Revoil
concepì un programma di restauro per la cattedrale di Nimes, voleva completare l'edificio e
intendeva presentare la cattedrale policroma. Il dibattito vide due tesi: quella archeologica
che proponeva di non completarle; l’altra di ridipingere le chiese. Dal 1841 Duban aveva
chiesto di ripristinare la Saint-Chapelle di Parigi, lo stesso a Saint-Sernin di Tolosa, Notre-
Dame di Poitiers Clermont. In questo periodo si cerca di reintonacare i monumenti:
Dauvergne lo ha fatto a Le Puy, Flandrin a Saint-Paul di Nimes. Per evitare la perdita delle
pitture, Mérimée, commissionava di eseguire rilievi ad acquerello su carta. Nel 1889 Gélis-
Didot e Laffilée pubblicava La Peinture décorative en France du XI au XVI siècle. L'opera servì
nello sviluppo di un movimento per le copie di numerosi complessi pittorici murali. Anche in
Catalogna cominciò la copia delle pitture romaniche prima del loro trasferimento a
Barcellona.
Un'arte di cattedrali
Anche l’arte romanica è un'arte di cattedrali e le principali novità architettoniche sono nate
nei complessi episcopali. La cattedrale era destinata ad essere modificata e adattata al gusto
del tempo. La maggior parte dei monasteri rimasero romanici per mancanza di fondi. I
complessi urbani romanici derivano dalle strutture della tarda antichità. Le costruzioni
antiche continuano a modellare lo spazio urbano; il centro della città è occupato edifici civili
e amministrativi. La cattedrale era costruita vicino in una zona periferica perchè i defunti
erano sepolti all'esterno della città in prossimità dei cimiteri. Con lo sviluppo della città le
cattedrali si sono ritrovate nel centro dei nuclei urbani. La città romanica si sviluppa attorno
alla cattedrale. Per tutto il Medioevo si riscontra che il palazzo del potere domina la piazza
principale di fronte alla cattedrale, un'opposizione fra potere civile e religioso. La cattedrale
di Puy-en-Velay è costruita alla sommità della collina. Questo luogo di culto ha determinato
la struttura stessa della città arroccata. i vescovi vollero ridare alle cattedrali la loro
preminenza, per rispondere al crescente sviluppo dell'architettura monastica. A Reims,
l'arcivescovo Adalberone unificò lo spazio interno della cattedrale con il riallestimento
dell'area anteriore della chiesa, la cripta e il piano pavimentale da questa sostenuto. Ad
Auxerre il vescovo Ugo di Chalon fece costruire una nuova cattedrale di Saint-Etienne,
l’importanza del progetto testimonia le ambizioni dei vescovi. Alain Erlande-Brandenburg ha
dimostrato che la cattedrale romanica e gotica hanno ereditato il senso dello spazio unitario
delle basiliche paleocristiane. In Italia molte cattedrali romaniche si ergono nella maggior
parte delle città italiane, raramente sostituite da edifici gotici, Roma rimane fedele alle
forme paleocristiane. Il gotico italiano non era mai riuscito a sostituirsi alle modalità
costruttive preesistenti riletti in chiave umanistica. Nel contesto romanico ci sono poche
differenze fra una cattedrale e un'architettura monastica, da ciò la presenza di due elementi
comuni alle cattedrali e ai monasteri: i cori riservati e la gerarchia liturgica con la figura
dell'abate o del vescovo. La vita comunitaria esige la presenza di un chiostro e di dipendenze
a esso associate. Il chiostro delle cattedrali è più aperto verso l'esterno rispetto a quelli dei
monasteri.
Tutte le strade non portano a Compostella: il sogno di Roma e di Gerusalemme
San Giacomo di Compostella è uno dei pellegrinaggi più prestigiosi del medioevo. Principali
mete sono: Roma con Pietro e Gerusalemme Cristo. Dai tempi di Costantino i fedeli
partivano per Gerusalemme per le reliquie. Lo stesso imperatore aveva fondato la basilica
della Natività di Betlemme e il santo sepolcro di Gerusalemme. Monumenti costruiti per
accogliere un gran numero di fedeli. Dall'alto medioevo conobbe un grande successo il
pellegrinaggio verso Roma, dal VI al X nuovi centri di pellegrinaggio come San Giacomo di
Compostella, e San Michele nel Puy-en-Velay. Gerusalemme e Roma rimangono le più
prestigiose. Nell'iconografia medievale Gerusalemme è rappresentata in maniera ideale:
simboleggia il paradiso. Il Santo Sepolcro era ispirato all'architettura romana. Roma è la più
importante sede episcopale occidentale, essa rappresenta la fonte del cristianesimo. Sin
dall'epoca carolingia i principi desiderano farsi incoronare a Roma dal papa. Gli artisti
cercano di formarsi i maestri del primo cristianesimo. Gli scultori prendono a modello
sarcofagi e capitelli della prima antichità, gli architetti si rivolgono alle grandi basiliche. Il
viaggio a Roma era anche occasione per osservare i monumenti non cristiani. L'abate Oliba
di Ripoll di ritorno da Roma, abbia deciso di imitare San Pietro facendo innalzare un'abside
con 6 absidi impostati sul transetto, la cattedrale di Vic si ispirò al Pantheon. La facciata di
Saint-Gilles-du-Gard o la colonna bronzea di Hildesheim mostrano come la cultura antica sia
servita da modello. La policromia delle facciate fosse legata all'esigenza di imitare Roma,
anche se le facciate erano in calcare, vengono rappresentate con colonne di porfido o
marmo. La sepoltura di Giacomo Maggiore nel luogo detto Compostella, una chiesa indicava
la presenza del santo, poi una cattedrale venne consacrata nell'899. Da questo momento il
pellegrinaggio aumenta. Il pellegrinaggio verso Gerusalemme è legato all'idea di espansione,
Roma costituisce un riferimento per l'arte occidentale. Con le crociate si determina
un'esportazione dell'arte cristiana verso Oriente. L'influenza bizantina nell'arte romanica, o
quella islamica, è avvenuta anche in senso opposto. L'esportazione dell'arte francese è
legata a un'idea di espansione, attraverso l'Italia meridionale, avvengono i contatti fra
Oriente e Occidente. Le forme occidentali arrivarono in Oriente con i pellegrini, le forme
orientali in Occidente con i Crociati. L’autore del Aimery Picaud di Parthenay, ricorda le vie
di pellegrinaggio verso Compostela. Le vie erano ritmate da numerosi santuari, i tracciati
hanno spesso inciso sul futuro di questi luoghi. Lo sviluppo di questo sistema ha permesso il
miglioramento delle condizioni sanitarie lungo il cammino, la costruzione di luoghi di
accoglienza, lo sviluppo dell'urbanesimo, la manutenzione delle strade. Le origini della
scultura romanica potrebbero essere ricercate a nord a sud dei Pirenei. Tra gli edifici più
antichi va annoverata l'abbaziale di San Salvador de Leyre, con i due gruppi di capitelli della
cripta e della chiesa superiore. La decorazione a fiori e palmette come tema della scultura
romanica. San Giacomo a Compostella e la basilica di Saint-Sernin a Tolosa sono analoghe
per le piante e data d'inizio dei lavori, 1070. Viene realizzato grande programma scultoreo.
La mensa d'altare firmata da Gilduino viene consacrata nel 1096. Tra Tolosa e Compostella
solo qualche capitello presenta uno stile analogo, ma tra i due edifici non vi sia alcun
rapporto diretto, ma la teoria delle strade viene proposto un sistema di comunicazioni di
livello europeo. Si diffonde una tipologia di chiesa che presenta tratti comuni derivanti da un
unico modello. Il modello presenta una pianta a 3 o 5 navate, con un transetto, un
deambulatorio a cappelle radiali, altre cappelle sul transetto e un elevato a due piani con
tribune. Una facciata monumentale con torri quadrate, mentre la testata, un rapporto di
volumi graduato. Il tipo di elevato rafforza l'idea che questi edifici abbiano una pianta
comune: la navata maggiore è coperta da una volta a botte su archi trasversi, le navate,
sono voltate a crociera e sormontate da tribune, aperte sulla navata centrale. La costruzione
è luminosa: alle aperture si aggiunge l'illuminazione indiretta delle navate. Molte chiese
importanti sulle strade per Compostella non hanno scelto questa pianta. A Compostella il
monumento venne iniziato nel 1078, I capitelli più antichi ricchi di decorazione animale.
Nella torre “Panteon de los reyes”, un complesso scultoreo attribuito alla committenza di
Urraca figlia di Fernando. Leon, Tolosa e Compostella ritenuti cantieri avviati poco dopo il
1070. Le tribune costituiscono uno degli elementi caratteristici, offrono un grande spazio
utilizzabile il piano di calpestio non è pavimentato e vi si accede attraverso una scala stretta
all'estremità del transetto. A Compostella le tribune erano pavimentate e larghe scale
facilitavano l'accesso, si usavano quando la chiesa era piena di fedeli. È chiaro che queste
tribune avessero funzione strutturale, si appendevano tessuti durante le celebrazioni. Gli
scambi artistici, il ritrovato prestigio della scultura architettonica gli ultimi decenni dell'XI si
caratterizzano per gli investimenti alle costruzioni. Mont Saint-Michel costruita dal vescovo
di Avranches Aubert. Di fronte alla crescita del pellegrinaggio venne costruita una chiesa
completata dalla cappella Notre-Dame-sous-Terre. Nell'XI l'afflusso di pellegrini imposero la
costruzione di un edificio più vasto insiema alla scoperta delle reliquie di Sant'Aubert. Venne
allestita una piattaforma sostenuta da 4 cripte. Si distingue per l'assenza di ballatoi
all'altezza delle finestre, il ricorso ad archi di scarico collocati le finestre. Appare dotata di
una pianta a tre navate e transetto sporgente, alla sommità dei muri laterali sono disegnate
le arcate. La navata principale è illuminata da finestre a tutto sesto. Una porta si apre su un
portico. Tra le novità è la conferma dell'esistenza di vetrate.
Soltanto un'arte di chiese?
Nel nord Europa palazzi urbani e case in pietra a più piani dall'anno 1000 anche fuori dalla
cinta muraria. Nel sud le città presentano una struttura ancora all'antica, e i monumenti
dell'antichità costituiscono un aspetto del paesaggio. Roma è un mito urbano per tutta la
cristianità. Il peso del papato e gli ordini monastici generano trasformazioni. Le residenze
papali diffondono modelli palaziali. La casa dei Crescenzi è manifestazione di lusso urbano.
Sorgono nuove chiese e nuovi quartieri, il Campidoglio è destinato ad abitazioni. Nell'XI
nuove città compaiono in Europa. Lo sviluppo lineare lungo un fiume o concentrico attorno
ad un edificio, la pianta a scacchiera con intersezione della piazza pubblica o la pianta
radiale nata da un mercato. La cattedrale o il complesso episcopale possono costituire nuclei
urbani autonomi. Ai margini delle città con i monasteri si genera borghi che possiedono una
propria cinta. In altri casi un monastero isolato è si origina un borgo indipendente dalla città.
I monasteri alla periferia della città, il legame tra monastero e città, la convergenza di più
strade verso il monastero o l'avvolgimento del monastero da parte della città. Il castello può
contribuire allo sviluppo dei borghi, in funzione del territorio, si dispongono attorno ad esso
o a un livello più basso. La città e il castello si dispongono in relazione a un corso d'acqua
oppure il castello può essere circondato dalla città. Le fondazioni si prolungano al di là del XII
con un processo di sviluppo delle fortificazioni. In Inghilterra lo sviluppo urbano si verifica
dopo la conquista normanna. Nella Penisola Iberica l'attività urbana presenta aspetti che
traggono origine dalla coesistenza della civiltà cristiana e musulmana. Dopo la Riconquista
appare un nuovo tipo di urbanesimo. Nei regni cristiani le creazioni si intensificano.
Numerose città si sono impiantate sulla via per Compostella per interesse economico. Nelle
città di più antiche il “cammino” modifica la struttura urbana. Altro fenomeno i quartieri
residenziali separati; essi sono protetti da una cinta muraria interna, si impiantano nelle città
quartieri indipendenti o isolati, riservati a certi mestieri o a certi gruppi sociali. Vi sono
anche palazzi civili con una grande facciata ad arcate, a due piani. Lo sviluppo
dell'architettura ha trasformato il palazzo in un castello, la residenza principesca medievale,
fortificata o non. Il palazzo è riservato all'accoglienza del principe, comprende un nucleo
abitativo, ambienti di servizio, un luogo pubblico e una cappella. La residenza principesca è
centro amministrativo e politico, il secondo polo era la cappella palatina. Qualche volta la
residenza era completata da una torre di difesa. Man mano che le città iniziano a
rivaleggiare con quelle dei signori e dei dignitari ecclesiastici, appaiono sempre più dimore
cittadine dotate di facciate e giardini. A fine XI la torre ingloba i differenti elementi del
palazzo: l'aula, le zone abitative, la cappella e i sotterranei. Le aperture sono rare e le porte
collocate in alto. Le residenze sono più fortificate e gli ambienti si dispongono lungo la cinta
muraria. La disposizione antica, con le stanze poste attorno a una corte, si ritrova in Italia e
Sicilia. Lussuose residenze urbane sono realizzate sulla spinta della borghesia cittadina. I più
agiati avevano ville in campagna, mentre le case di città erano dotate di facciate, a due
piani, con un grande portale e bifore. Il pianoterra è semplice, con due o tre stanze che si
aprono le une sulle altre, mentre il primo piano è destinato alla residenza e alle funzioni
della vita sociale. Le abitazioni furono costruite a lungo legno, prima della pietra. A Venezia
le dimore presentano la facciata che da sul canale e gli edifici accostati l'uno all'altro,
prevedono una sala in cui entra l'acqua, che funge da portico di accoglienza. L'architettura
religiosa romanica come la sinagoga e i bagni rituali, sono conosciuti grazie a testimonianze
scritte, ma non materiali per due motivi: la distruzione degli edifici o il riutilizzo. I documenti
menzionano l'esistenza di monumenti ebraici nelle città, la sinagoga era costruita in un
quartiere preesistente all'interno di una comunità già formata. Le differenze fanno pensare
che non ci fosse un modello generale. Talvolta si trova la suddivisione in due parti destinate
ad accogliere separatamente uomini e donne. È stata scoperta a Rouen una sinagoga
all'interno del palazzo di giustizia; con decorazione analoga a quella degli altri monumenti
normanni. Ciò conferma l'appartenenza a uno stesso ambiente di artisti e artigiani e la loro
capacità nel lavorare per edifici religiosi e civili. Anche edifici pubblici e privati erano ornati
da rilievi, le case private sono ornate con capitelli decorativi al piano terra e al primo piano, i
timpani scolpiti non sono prerogativa delle chiese o delle cattedrali, ma ornano anche le
case cittadine.
Arti minori che sono maggiori
Definiti come “arti minori” gli oggetti del tesoro delle chiese funzionali alla liturgia. La
presenza di frontali d'altare in metallo in Europa sin dal X. L'altare è il principale polo di
attrazione. Tra X e XI il più celebre altare in metallo è quello di Basilea. È formato da placche
d'oro sbalzato e placche in rame dorato. Sotto la figura di cristo vi sono delle figure
inginocchiate identificate come Enrico II e la moglie Cunegonda o l'altare di Sant'Ambrogio a
Milano, voluto da Angilberto II. Altro elemento è la pala d'altare, la Pala d'Oro di San Marco
a Venezia, con placche d'oro smaltato incastonato di pietre preziose, la pala deve la sua
composizione a Paolo di Giovanni di Boninsegna, con l'aggiunta del pannello del
Pantocratore. La tipologia di produzione in legno è la scultura con il Cristo crocifisso e la
Madonna con Bambino. Sono scolpite in un unico blocco, e spesso sono anche dei reliquiari.
Tra le opere vi sono i busti-reliquiario, numerose comunità fecero eseguire dei reliquiari a
imitazione della parte del corpo della reliquia. Ci statue romaniche a tutto tondo ricoperta di
colore o rivestita in metallo. L'avorio è un altro materiale prestigioso soprattutto per le
placchette di rivestimento. Il bronzo è il metallo più usato per porte, troni o fonti battesimali
realizzati da maestri specializzati nella produzione di campane, esperti di stampi di grandi
dimensioni e nella lavorazione di enormi quantità di metallo. Diversi bronzisti quali Renier
de Huy, al quale sono attribuiti i fonti battesimali; Oderisio di Benevento, autore delle porte
bronzee del duomo di Troia e quelle di San Giovanni a Capua e San Bartolomeo di
Benevento; Barisano di Trani realizza le porte della cattedrale di Ravello, Trani e Monreale;
Bonanno Pisano realizza le porte della cattedrale di Pisa e di Monreale. I fonti battesimali di
Renier de Huy, illustrano scene del battesimo con personaggi che si distaccano dal fondo,
realizzato in un solo pezzo. Per la monumentalità e la finezza, quest'opera documenta la
priorità accordata dai dignitari ecclesiastici per dimostrare la potenza economica e spirituale
della chiesa. Nicolas de Verdun noto per le sue opere come la pala d'altare in Sant'Agostino
a Klosterneuburg, costituisce l'opera in smalto più notevole della sua epoca, la cassa della
Vergine della cattedrale di Tournai. Intorno al 1200 Nicolas de Verdun incarna la transizione
fra arte romanica e gotica e la sua opera è l'apogeo e conclusione dell'oreficeria mosana.