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L'arte etrusca[modifica 

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Lo stesso argomento in dettaglio: Arte etrusca.

La Porta dell'Arco presso Volterra

L'arte etrusca si espresse ad alto livello nella lavorazione dei metalli, nella ceramica e nella pittura,
raggiungendo risultati di rilievo; poiché la pittura greca è andata perduta, quella etrusca rappresenta la
più importante testimonianza di epoca pre-romana. Gli Etruschi rivelarono la loro abilità soprattutto
nella costruzione di edifici civili e religiosi, adottando l'arco a volta semicircolare. A loro si deve la
costruzione di città fortificate con possenti mura in pietra e dotate di porte,
quali Perugia, Arezzo, Volterra. Purtroppo la deperibilità dei materiali e il fatto che le città etrusche
siano state espugnate, riedificate nei secoli successivi e abitate fino ai nostri giorni, hanno causato la
perdita pressoché totale delle realizzazioni di quella civiltà.

L'arte romana[modifica | modifica wikitesto]


Lo stesso argomento in dettaglio: Arte romana.

L'evoluzione dell'arte romana avvenne gradualmente, sotto l'influenza della pittura greca ed etrusca. In
genere si trattava di una pittura veloce, stesa con rapidi tocchi di colore, e tuttavia capace di
sorprendenti effetti tridimensionali. Andata perduta quasi del tutto la pittura su tavola, si è salvato un
consistente numero di affreschi, notevole soprattutto a Pompei e a Ercolano, destinati a ornare grandi
edifici pubblici e lussuosi ambienti domestici. Si è anche conservato un notevole numero di mosaici,
spesso utilizzati in alternativa alla pittura per decorare pareti e pavimenti. I maestri mosaicisti,
impiegando tessere molto piccole, riuscivano infatti a produrre effetti cromatici simili alla pittura. I temi
variano da motivi geometrici a soggetti tratti dalla natura a riproduzioni di giochi, battaglie o scene di
caccia.

L'arte paleocristiana[modifica | modifica wikitesto]


Lo stesso argomento in dettaglio: Arte paleocristiana.
Il Buon pastore, Catacombe di Priscilla, Roma

Nel III secolo, nonostante le persecuzioni, il Cristianesimo era già diventato una religione abbastanza
diffusa. Gli esempi di arte paleocristiana (dagli inizi, fino al sec. VI circa), risalenti a questo periodo
sono piuttosto scarsi e di quantità modesta. Per le tombe i primi cristiani sceglievano dei cimiteri
comunitari assai semplici, detti catacombe (gallerie sotterranee). Ma quando il cristianesimo diventò la
religione ufficiale dell'impero, la chiesa, organizzata con una propria gerarchia, fece costruire appositi
edifici per il culto, come la basilica e il battistero, in grado di accogliere l'intera comunità dei fedeli.
Innalzati di solito dove era stato martirizzato o sepolto un santo (come la Basilica di San Pietro), questi
edifici vennero spesso eretti con marmi recuperati dalle costruzioni romane in rovina. Lo scopo non era
solo quello di risparmiare, ma anche di sottolineare il carattere romano di queste costruzioni.

Arte bizantina[modifica | modifica wikitesto]


Lo stesso argomento in dettaglio: Arte bizantina.

L'arte bizantina si è sviluppata nell'arco di un millennio, tra il IV ed il XV secolo, prima nell'ambito
dell'Impero romano, poi di quello bizantino, che ne raccolse l'eredità. Le caratteristiche più evidenti
dei canoni dell'arte bizantina sono la religiosità, l'anti-plasticità e l'anti-naturalismo, intese come
appiattimento e stilizzazione delle figure, volte a rendere una maggiore monumentalità ed
un'astrazione soprannaturale (smaterializzazione dell'immagine). Infatti il gusto principale dell'arte
bizantina è stato quello di descrivere le aspirazioni dell'uomo verso il divino. L'arte bizantina ha
comunque avuto espressioni stilistiche molto diverse fra di loro nei suoi oltre mille anni di vita, ma
nell'Impero d'Oriente l'arte rimase quasi invariata.

Arte longobarda[modifica | modifica wikitesto]


Lo stesso argomento in dettaglio: Arte longobarda.

Con arte longobarda si intende l'intera produzione artistica cui si diede corso in Italia durante il periodo
e nel territorio della dominazione longobarda (568-774), con residuale permanenza nell'Italia
meridionale fino al X-XI secolo, indipendentemente dall'origine etnica dei vari artefici, tra l'altro spesso
impossibile da definire. Al loro ingresso in Italia, il popolo germanico orientale dei Longobardi portò con
sé la propria tradizione artistica di matrice germanica, anche se già influenzata da elementi
bizantini durante il lungo soggiorno del popolo in Pannonia (VI secolo); tale matrice rimase a lungo
visibile nell'arte longobarda soprattutto nei suoi aspetti formali e ornamentali (simbolismo, horror vacui,
decori fitomorfi o zoomorfi). In seguito al radicarsi dello stanziamento in Italia, ebbe inizio un vasto
processo di fusione tra l'elemento germanico e quello romanico (latino-bizantino), che diede vita a
una società sempre più indistinta.

Arte romanica[modifica | modifica wikitesto]


Lo stesso argomento in dettaglio: Arte romanica.

Il romanico è quella fase dell'arte medievale europea sviluppatasi a partire dalla fine del X


secolo all'affermazione dell'arte gotica, cioè fin verso la metà del XII secolo in Francia e i primi decenni
del successivo in altri paesi europei (Italia, Inghilterra, Germania, Spagna). Il romanico rinnovò
principalmente l'architettura e la scultura monumentale, quest'ultima applicata all'architettura stessa
(come decorazione di portali, capitelli, lunette, chiostri...).

Arte gotica[modifica | modifica wikitesto]


Lo stesso argomento in dettaglio: Arte gotica.

L'arte gotica nasce in un periodo compreso fra la metà del XII secolo e, in alcune aree europee, i primi
decenni del XVI secolo. La novità più originale dell'architettura gotica è la scomparsa delle spesse
masse murarie tipiche del romanico: il peso della struttura non veniva più assorbito dalle pareti, ma
veniva distribuito su pilastri all'interno e nel perimetro, coadiuvati da strutture secondarie come archi
rampanti e contrafforti. Lo svuotamento della parete dai carichi permise la realizzazione di pareti di
luce, coperte da magnifiche vetrate, alle quali corrispondeva fuori un complesso reticolo di elementi
portanti. Anche in scultura gli artisti di epoca gotica si mossero a partire dalle conquiste del secolo
precedente, quali la ritrovata monumentalità, l'attenzione per la figura umana, il recupero
della plasticità e del senso del volume. Le innovazioni furono radicali e si pervenne dopo molti secoli ad
una rappresentazione della figura umana finalmente realistica e aggraziata. La pittura nel periodo
gotico subì uno scarto temporale rispetto alle altre arti arrivando a un rinnovamento con un ritardo di
tre-quattro decenni, grazie alla scuola italiana, grazie all'opera di Giotto.

Arte rinascimentale[modifica | modifica wikitesto]


Lo stesso argomento in dettaglio: Arte del Rinascimento.

Tempietto di San Pietro in Montorio di Donato Bramante

Nel Rinascimento (XIV sec.-XV sec.) si ha una vera e propria rinascita delle arti. In architettura
vengono reinterpretati gli ordini classici (dorico, ionico, corinzio) e gli edifici religiosi e civili vengono
progettati con precisi criteri di proporzionalità tra le parti come nell'architettura romana e greca.
Vengono, inoltre, ristrutturati molti edifici medievali e viene ampliato il tessuto urbano come
a Firenze che tra il 1450 e 1470 vengono edificati trenta nuovi palazzi. Vengono costruite molte ville di
campagna dove i nobili si recavano durante l'estate.

La cupola di Santa Maria del Fiore di Filippo Brunelleschi

I principali architetti sono Filippo Brunelleschi (1377-1446) che realizzò la cupola della chiesa di Santa


Maria del Fiore e l'ospedale degli innocenti a Firenze; Michelangelo Buonarroti (1475-1564) che
realizzò la Sagrestia Nuova nella chiesa di San Lorenzo e la biblioteca Laurenziana a Firenze, progettò
la cupola di San Pietro in Vaticano e restaurò piazza del Campidoglio, i Palazzi dei Conservatori e
i Musei Capitolini; Donato Bramante (1444-1514) che usò la prospettiva illusoriamente nei suoi edifici
per creare un effetto di uno spazio che si estende oltre i confini della realtà, un esempio è la chiesa di
Santa Maria presso San Satiro; realizzò inoltre il Tempietto di San Pietro in Montorio e contribuì alla
costruzione della basilica di San Pietro; Leon Battista Alberti (1406-1472) che scrisse il Trattato
sull'Architettura e realizzò i modelli di chiesa e palazzo cittadino utilizzati per tutto il Rinascimento:
la chiesa di Sant'Andrea a Mantova e il palazzo Rucellai a Firenze.

il David di Michelangelo

In scultura la figura umana è studiata nelle sue caratteristiche anatomiche, nelle sue proporzioni, nelle
sue diverse posizioni e espressioni; viene inoltre riutilizzata la tecnica a cera persa, inventata dai
romani e caduta in disuso nel Medioevo, per la realizzazione di sculture in bronzo. I principali scultori
sono: nel primo Rinascimento Donato di Niccolò di Betto Bardi detto Donatello (1386-1466) che
realizza numerose statue in bronzo, come il monumento equestre di Erasmo da Narni setto
"Gattamelata" a Padova, e molti bassorilievi con la tecnica dello stiacciato da lui inventata, e
Michelangelo Buonarroti che realizza la Pietà conservata nella basilica di San Pietro in Vaticano, e
il David conservato a Firenze.
Il David non rappresenta solo l'eroe biblico che uccise Golia, ma rappresenta la forza della città di
Firenze che riesce a distruggere qualsiasi nemico nel nome di Dio. I principali pittori sono Piero della
Francesca (1420 circa-1492) che lavora ad Urbino per il Duca di Montefeltro; Andrea Mantegna (1431-
1501) che dipinge molti palazzi dei marchesi Gonzaga, a Mantova; Francesco del Cossa (1436-1478)
che realizza a Ferrara, per il Duca d'Este, il Salone dei Mesi nel palazzo Schifanoia; Paolo
Uccello (1397-1475) che lavora a Firenze per i de' Medici, realizzando affreschi con temi del Gotico
Internazionale (dame, cavalieri) utilizzando la tecnica della prospettiva; Sandro Botticelli (1445-1510)
che realizza a Firenze dipinti con figure aggraziate ed eleganti come nella Nascita di Venere;
Michelangelo Buonarroti (1475-1564) in cui, nei suoi dipinti, è evidente la mentalità di scultore: infatti le
figure dominano il dipinto, hanno volumi solidi, compatti e imponenti e una muscolatura molto evidente
come nel dipinto Tondo Doni conservato nella Galleria degli Uffizi a Firenze o nell'affresco del Giudizio
Universale realizzato da Michelangelo, per papa Giulio II, nella Cappella Sistina; Raffaello
Sanzio (1483-1520) che fu allievo del Perugino, anche se superò in un modo sorprendente il suo
maestro, come è evidente nello Sposalizio della Vergine.

Manierismo[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Manierismo.

Il Manierismo è un movimento artistico, nato nella seconda metà del Cinquecento, che si ispirava ai
grandi artisti del Rinascimento, in particolare a Michelangelo Buonarroti. Il Termine "Manierismo",
coniato da Giorgio Vasari nel suo libro: "Le vite de' più eccellenti pittori, scultori e architettori; da
Cimabue insine à tempi nostri" , deriva dal sostantivo "maniera". Inizialmente il Manierismo venne
giudicato poco originale ma successivamente gli storici lo considerarono l'ultimo sviluppo del
Rinascimento. Gli artisti più importanti sono Parmigianino, Rosso Fiorentino, Pontormo e i veneti Paolo
Veronese e Tintoretto.

Arte della Controriforma[modifica | modifica wikitesto]


Lo stesso argomento in dettaglio: Arte della Controriforma.

Per arte della controriforma si intende quella parte di arte europea della seconda metà del XVI
secolo che è più fortemente influenzata dagli indirizzi teorici sull'arte sviluppati a seguito del Concilio di
Trento.

Arte barocca[modifica | modifica wikitesto]


Lo stesso argomento in dettaglio: Arte barocca.

Barocco indica lo stile dominante del XVII secolo. Il barocco diviene in brevissimo tempo, grazie alla
sua esuberanza, alla sua teatralità, ai suoi grandiosi effetti e alla magniloquenza profusa su ogni
superficie e con ogni materiale, lo stile tanto della Chiesa cattolica che delle monarchie europee, tese
verso l'assolutismo. Caratteristiche fondamentali dell'architettura barocca sono le linee curve, dagli
andamenti sinuosi, come ellissi, spirali o curve a costruzione policentrica, con motivi intrecciati tra di
loro. Tutto doveva destare meraviglia e il forte senso della teatralità spinse l'artista all'esuberanza
decorativa, unendo pittura, scultura e stucco nella composizione spaziale e sottolineando il tutto
mediante suggestivi giochi di luce ed ombre. Furono privilegiati la monumentalità, gli effetti drammatici
e i contrasti di luce. In particolare fu ricercato l'illusionismo, un effetto di inganno che traducesse in arte
la perdita di certezze dominante nell'epoca. L'illusionismo, cioè la sovrapposizione tra realtà,
rappresentazione e finzione, si manifestò in pittura con prospettive impossibili e giochi di specchi che
rendevano un'immagine deformata della realtà
L'arte etrusca

Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Arte etrusca.

La Porta dell'Arco presso Volterra

L'arte etrusca si espresse ad alto livello nella lavorazione dei metalli, nella ceramica e nella pittura,
raggiungendo risultati di rilievo; poiché la pittura greca è andata perduta, quella etrusca rappresenta la più
importante testimonianza di epoca pre-romana. Gli Etruschi rivelarono la loro abilità soprattutto nella
costruzione di edifici civili e religiosi, adottando l'arco a volta semicircolare. A loro si deve la costruzione di
città fortificate con possenti mura in pietra e dotate di porte, quali Perugia, Arezzo, Volterra. Purtroppo la
deperibilità dei materiali e il fatto che le città etrusche siano state espugnate, riedificate nei secoli
successivi e abitate fino ai nostri giorni, hanno causato la perdita pressoché totale delle realizzazioni di
quella civiltà.

L'arte romana

Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Arte romana.

L'evoluzione dell'arte romana avvenne gradualmente, sotto l'influenza della pittura greca ed etrusca. In
genere si trattava di una pittura veloce, stesa con rapidi tocchi di colore, e tuttavia capace di sorprendenti
effetti tridimensionali. Andata perduta quasi del tutto la pittura su tavola, si è salvato un consistente
numero di affreschi, notevole soprattutto a Pompei e a Ercolano, destinati a ornare grandi edifici pubblici e
lussuosi ambienti domestici. Si è anche conservato un notevole numero di mosaici, spesso utilizzati in
alternativa alla pittura per decorare pareti e pavimenti. I maestri mosaicisti, impiegando tessere molto
piccole, riuscivano infatti a produrre effetti cromatici simili alla pittura. I temi variano da motivi geometrici a
soggetti tratti dalla natura a riproduzioni di giochi, battaglie o scene di caccia.
L'arte paleocristiana

Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Arte paleocristiana.

Il Buon pastore, Catacombe di Priscilla, Roma

Nel III secolo, nonostante le persecuzioni, il Cristianesimo era già diventato una religione abbastanza
diffusa. Gli esempi di arte paleocristiana (dagli inizi, fino al sec. VI circa), risalenti a questo periodo sono
piuttosto scarsi e di quantità modesta. Per le tombe i primi cristiani sceglievano dei cimiteri comunitari
assai semplici, detti catacombe (gallerie sotterranee). Ma quando il cristianesimo diventò la religione
ufficiale dell'impero, la chiesa, organizzata con una propria gerarchia, fece costruire appositi edifici per il
culto, come la basilica e il battistero, in grado di accogliere l'intera comunità dei fedeli. Innalzati di solito
dove era stato martirizzato o sepolto un santo (come la Basilica di San Pietro), questi edifici vennero spesso
eretti con marmi recuperati dalle costruzioni romane in rovina. Lo scopo non era solo quello di risparmiare,
ma anche di sottolineare il carattere romano di queste costruzioni.

Arte bizantina

Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Arte bizantina.

L'arte bizantina si è sviluppata nell'arco di un millennio, tra il IV ed il XV secolo, prima nell'ambito


dell'Impero romano, poi di quello bizantino, che ne raccolse l'eredità. Le caratteristiche più evidenti dei
canoni dell'arte bizantina sono la religiosità, l'anti-plasticità e l'anti-naturalismo, intese come appiattimento
e stilizzazione delle figure, volte a rendere una maggiore monumentalità ed un'astrazione soprannaturale
(smaterializzazione dell'immagine). Infatti il gusto principale dell'arte bizantina è stato quello di descrivere
le aspirazioni dell'uomo verso il divino. L'arte bizantina ha comunque avuto espressioni stilistiche molto
diverse fra di loro nei suoi oltre mille anni di vita, ma nell'Impero d'Oriente l'arte rimase quasi invariata.

Arte longobarda

Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Arte longobarda.

Con arte longobarda si intende l'intera produzione artistica cui si diede corso in Italia durante il periodo e
nel territorio della dominazione longobarda (568-774), con residuale permanenza nell'Italia meridionale
fino al X-XI secolo, indipendentemente dall'origine etnica dei vari artefici, tra l'altro spesso impossibile da
definire. Al loro ingresso in Italia, il popolo germanico orientale dei Longobardi portò con sé la propria
tradizione artistica di matrice germanica, anche se già influenzata da elementi bizantini durante il lungo
soggiorno del popolo in Pannonia (VI secolo); tale matrice rimase a lungo visibile nell'arte longobarda
soprattutto nei suoi aspetti formali e ornamentali (simbolismo, horror vacui, decori fitomorfi o zoomorfi). In
seguito al radicarsi dello stanziamento in Italia, ebbe inizio un vasto processo di fusione tra l'elemento
germanico e quello romanico (latino-bizantino), che diede vita a una società sempre più indistinta.

Arte romanica

Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Arte romanica.

Il romanico è quella fase dell'arte medievale europea sviluppatasi a partire dalla fine del X secolo
all'affermazione dell'arte gotica, cioè fin verso la metà del XII secolo in Francia e i primi decenni del
successivo in altri paesi europei (Italia, Inghilterra, Germania, Spagna). Il romanico rinnovò principalmente
l'architettura e la scultura monumentale, quest'ultima applicata all'architettura stessa (come decorazione di
portali, capitelli, lunette, chiostri...).

Arte gotica

Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Arte gotica.

L'arte gotica nasce in un periodo compreso fra la metà del XII secolo e, in alcune aree europee, i primi
decenni del XVI secolo. La novità più originale dell'architettura gotica è la scomparsa delle spesse masse
murarie tipiche del romanico: il peso della struttura non veniva più assorbito dalle pareti, ma veniva
distribuito su pilastri all'interno e nel perimetro, coadiuvati da strutture secondarie come archi rampanti e
contrafforti. Lo svuotamento della parete dai carichi permise la realizzazione di pareti di luce, coperte da
magnifiche vetrate, alle quali corrispondeva fuori un complesso reticolo di elementi portanti. Anche in
scultura gli artisti di epoca gotica si mossero a partire dalle conquiste del secolo precedente, quali la
ritrovata monumentalità, l'attenzione per la figura umana, il recupero della plasticità e del senso del
volume. Le innovazioni furono radicali e si pervenne dopo molti secoli ad una rappresentazione della figura
umana finalmente realistica e aggraziata. La pittura nel periodo gotico subì uno scarto temporale rispetto
alle altre arti arrivando a un rinnovamento con un ritardo di tre-quattro decenni, grazie alla scuola italiana,
grazie all'opera di Giotto.

Arte rinascimentale

Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Arte del Rinascimento.

Tempietto di San Pietro in Montorio di Donato Bramante

Nel Rinascimento (XIV sec.-XV sec.) si ha una vera e propria rinascita delle arti. In architettura vengono
reinterpretati gli ordini classici (dorico, ionico, corinzio) e gli edifici religiosi e civili vengono progettati con
precisi criteri di proporzionalità tra le parti come nell'architettura romana e greca. Vengono, inoltre,
ristrutturati molti edifici medievali e viene ampliato il tessuto urbano come a Firenze che tra il 1450 e 1470
vengono edificati trenta nuovi palazzi. Vengono costruite molte ville di campagna dove i nobili si recavano
durante l'estate.

La cupola di Santa Maria del Fiore di Filippo Brunelleschi

I principali architetti sono Filippo Brunelleschi (1377-1446) che realizzò la cupola della chiesa di Santa Maria
del Fiore e l'ospedale degli innocenti a Firenze; Michelangelo Buonarroti (1475-1564) che realizzò la
Sagrestia Nuova nella chiesa di San Lorenzo e la biblioteca Laurenziana a Firenze, progettò la cupola di San
Pietro in Vaticano e restaurò piazza del Campidoglio, i Palazzi dei Conservatori e i Musei Capitolini; Donato
Bramante (1444-1514) che usò la prospettiva illusoriamente nei suoi edifici per creare un effetto di uno
spazio che si estende oltre i confini della realtà, un esempio è la chiesa di Santa Maria presso San Satiro;
realizzò inoltre il Tempietto di San Pietro in Montorio e contribuì alla costruzione della basilica di San Pietro;
Leon Battista Alberti (1406-1472) che scrisse il Trattato sull'Architettura e realizzò i modelli di chiesa e
palazzo cittadino utilizzati per tutto il Rinascimento: la chiesa di Sant'Andrea a Mantova e il palazzo Rucellai
a Firenze.

il David di Michelangelo

In scultura la figura umana è studiata nelle sue caratteristiche anatomiche, nelle sue proporzioni, nelle sue
diverse posizioni e espressioni; viene inoltre riutilizzata la tecnica a cera persa, inventata dai romani e
caduta in disuso nel Medioevo, per la realizzazione di sculture in bronzo. I principali scultori sono: nel primo
Rinascimento Donato di Niccolò di Betto Bardi detto Donatello (1386-1466) che realizza numerose statue in
bronzo, come il monumento equestre di Erasmo da Narni setto "Gattamelata" a Padova, e molti bassorilievi
con la tecnica dello stiacciato da lui inventata, e Michelangelo Buonarroti che realizza la Pietà conservata
nella basilica di San Pietro in Vaticano, e il David conservato a Firenze.

Il David non rappresenta solo l'eroe biblico che uccise Golia, ma rappresenta la forza della città di Firenze
che riesce a distruggere qualsiasi nemico nel nome di Dio. I principali pittori sono Piero della Francesca
(1420 circa-1492) che lavora ad Urbino per il Duca di Montefeltro; Andrea Mantegna (1431-1501) che
dipinge molti palazzi dei marchesi Gonzaga, a Mantova; Francesco del Cossa (1436-1478) che realizza a
Ferrara, per il Duca d'Este, il Salone dei Mesi nel palazzo Schifanoia; Paolo Uccello (1397-1475) che lavora a
Firenze per i de' Medici, realizzando affreschi con temi del Gotico Internazionale (dame, cavalieri)
utilizzando la tecnica della prospettiva; Sandro Botticelli (1445-1510) che realizza a Firenze dipinti con figure
aggraziate ed eleganti come nella Nascita di Venere; Michelangelo Buonarroti (1475-1564) in cui, nei suoi
dipinti, è evidente la mentalità di scultore: infatti le figure dominano il dipinto, hanno volumi solidi,
compatti e imponenti e una muscolatura molto evidente come nel dipinto Tondo Doni conservato nella
Galleria degli Uffizi a Firenze o nell'affresco del Giudizio Universale realizzato da Michelangelo, per papa
Giulio II, nella Cappella Sistina; Raffaello Sanzio (1483-1520) che fu allievo del Perugino, anche se superò in
un modo sorprendente il suo maestro, come è evidente nello Sposalizio della Vergine.

Manierismo

Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Manierismo.

Il Manierismo è un movimento artistico, nato nella seconda metà del Cinquecento, che si ispirava ai grandi
artisti del Rinascimento, in particolare a Michelangelo Buonarroti. Il Termine "Manierismo", coniato da
Giorgio Vasari nel suo libro: "Le vite de' più eccellenti pittori, scultori e architettori; da Cimabue insine à
tempi nostri" , deriva dal sostantivo "maniera". Inizialmente il Manierismo venne giudicato poco originale
ma successivamente gli storici lo considerarono l'ultimo sviluppo del Rinascimento. Gli artisti più importanti
sono Parmigianino, Rosso Fiorentino, Pontormo e i veneti Paolo Veronese e Tintoretto.

Arte della Controriforma

Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Arte della Controriforma.

Per arte della controriforma si intende quella parte di arte europea della seconda metà del XVI secolo che è
più fortemente influenzata dagli indirizzi teorici sull'arte sviluppati a seguito del Concilio di Trento.
Arte barocca

Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Arte barocca.

Barocco indica lo stile dominante del XVII secolo. Il barocco diviene in brevissimo tempo, grazie alla sua
esuberanza, alla sua teatralità, ai suoi grandiosi effetti e alla magniloquenza profusa su ogni superficie e con
ogni materiale, lo stile tanto della Chiesa cattolica che delle monarchie europee, tese verso l'assolutismo.
Caratteristiche fondamentali dell'architettura barocca sono le linee curve, dagli andamenti sinuosi, come
ellissi, spirali o curve a costruzione policentrica, con motivi intrecciati tra di loro. Tutto doveva destare
meraviglia e il forte senso della teatralità spinse l'artista all'esuberanza decorativa, unendo pittura, scultura
e stucco nella composizione spaziale e sottolineando il tutto mediante suggestivi giochi di luce ed ombre.
Furono privilegiati la monumentalità, gli effetti drammatici e i contrasti di luce. In particolare fu ricercato
l'illusionismo, un effetto di inganno che traducesse in arte la perdita di certezze dominante nell'epoca.
L'illusionismo, cioè la sovrapposizione tra realtà, rappresentazione e finzione, si manifestò in pittura con
prospettive impossibili e giochi di specchi che rendevano un'immagine deformata della realtà

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