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Il monumento equestre al Gattamelata è un monumento celebrativo bronzeo, realizzato da Donatello dal 1446 al
1453, in onore del capitano di ventura Erasmo da Narni, soprannominato Gattamelata. Attualmente si trova nella
città di Padova nella piazza del Santo.
Il gruppo bronzeo si trova su un alto basamento in trachite, firmato alla base da Donatello. L’architettura svolge la
funzione di sepolcro monumentale del condottiero.
L’opera rappresenta il cavallo e il suo cavaliere e l’insieme è il frutto di un indubbio studio dal vero, dato che molti
degli elementi decorativi sono estremamente realistici. La statua venne realizzata con la tecnica di fusione, cioè
con più pezzi assemblati tra loro, mediante grappe interne e saldature rifinite poi a freddo con il cesello.
Il cavallo è raffigurato in una posizione dinamica, e presenta uno straordinario “realismo integrale”, visibile dalla
zampa anteriore sinistra appena sollevata, poggiata, per motivi statici, a una palla di cannone. Il cavaliere volge la
testa verso la propria sinistra al pari del cavallo. La mano sinistra di Gattamelata stringe le redini, mentre quella
destra impugna simbolicamente il bastone del comando. Il volto è duro e severo, le ampie stempiature della fronte,
lo sguardo risoluto ne fanno uno dei ritratti più naturali realizzati nel Quattrocento. La raffigurazione che Donatello
fa si ricollega alla corrente Umanistica, nella visione che unisce la figura dell’uomo astuto di azione con il rimando
celebrativo alla potenza imperiale.
Di elementi tipici rinascimentali troviamo la totale inspirazione all’opera Statua equestre di Marco Aurelio.
Di elementi tipici di Donatello vediamo la sua grade bravura ed esperienza nella lavorazione del bronzo e nella sua
fusione, risultati ottenuti grazie a Ghiberti, capo della bottega in cui Donatello fece l’apprendistato. Ghiberti inoltre
gli trasmise l’amore per la cultura e arte classica visibile sull’inspirazione che Donatello ebbe.
Lo schema geometrico compositivo della statua è molto studiato. Il bastone del comando, impugnato dalla mano
destra di Gattamelata, è orientato in modo tale da proseguire nella direzione ideale della retta passante per lo
spadone al suo fianco. Questa linea diagonale si pone in contrapposizione delle tre orizzontali corrispondenti alla
zampa del cavallo, al suo corpo e al busto del cavaliere.