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SCAPIGLIATURA :fu un movimento artistico e letterario sviluppatosi

nell'Italia settentrionale a partire dagli anni sessanta dell'Ottocento; ebbe il


suo epicentro a Milano e si andò poi affermando in tutta la penisola. Il
termine, che si impose nel corso degli anni cinquanta dell'Ottocento, è la
libera traduzione del termine francese bohème (vita da zingari), che si
riferiva alla vita disordinata e anticonformista degli artisti parigini descritta
nel romanzo di Henri Murger Scènes de la vie de bohème (1847-1849). La
Scapigliatura ebbe il merito di far emergere per la prima volta in Italia il
conflitto tra artista e società, tipico del romanticismo europeo: il processo di
modernizzazione post-unitario aveva spinto gli intellettuali italiani,
soprattutto quelli di stampo umanista, ai margini della società, e fu così che
tra gli scapigliati si diffuse un sentimento di ribellione e di disprezzo radicale
nei confronti delle norme morali e delle convinzioni correnti che ebbe però la
conseguenza di creare il mito della vita dissoluta ed irregolare. Negli
scapigliati si forma una sorta di coscienza dualistica che sottolinea lo
stridente contrasto tra l'"ideale" che si vorrebbe raggiungere e il "vero", la
cruda realtà, descritta in modo oggettivo e anatomico. La posizione della
Scapigliatura nella storia culturale dell'Ottocento è quella di una sorta di
crocevia intellettuale, attraverso cui filtrano correnti di pensiero, forme di
letteratura straniera e temi letterari che contribuiscono a rinnovare e
togliere l'alone di provincialismo dal clima culturale italiano.
Gli scapigliati con il loro culto del vero, e con l'attenzione a ciò che è
patologico e deforme, e con il loro impietoso proposito di analizzarlo come
anatomisti, introducono in Italia il gusto del nascente Naturalismo.
NEOIMPRESSIONISMO:Il termine neoimpressionismo fu coniato
dall'editorialista Félix Fénéon sulla rivista "L'Art Moderne" del 19 settembre
1886, e poi ripresa in un proprio saggio sul movimento. Nel dicembre dello
stesso anno fu usata anche da Arsène Alexandre, editorialista de
"L'Evénement".I caratteri del neoimpressionismo - codificati da Fénéon,
confermati da Signac sul suo Journal e da Seurat in una lettera a Maurice
Beaubourg del 1890 - sono:
massima luminosità coloristica in ogni quadro, secondo l'idea
impressionista;
per ottenere la massima luminosità di cui sopra, si procede alla
giustapposizione sistematica e alla mescolanza ottica dei toni, delle tinte e
dei pigmenti unici puri; la mescolanza dei colori sulla tavolozza, invece, va
nettamente rifiutata;
i diversi elementi vanno equilibrati fra loro secondo le leggi
dell'irradiamento, del contrasto e della degradazione;
la dimensione del quadro determina anche la scelta del tocco;
i vari elementi del dipinto (toni, linee, tinte complementari etc.) devono
essere in armonia tra loro;
il pittore deve puntare all'emozione ottica e non a quella soggettiva.
I punti elencati costituiscono la tecnica della division, con i benefici della
colorazione, della luminosità e dell'armonia, ma differiscono dagli elementi
costitutivi della vituperata - da parte dei neoimpressionisti - tecnica
pointilliste, la quale difetta di equilibrio e di contrasto.
SCAPIGLIATURA :fu un movimento artistico e letterario sviluppatosi nell'Italia contribuiscono a rinnovare e togliere l'alone di provincialismo dal clima
settentrionale a partire dagli anni sessanta dell'Ottocento; ebbe il suo culturale italiano.
epicentro a Milano e si andò poi affermando in tutta la penisola. Il termine, Gli scapigliati con il loro culto del vero, e con l'attenzione a ciò che è
che si impose nel corso degli anni cinquanta dell'Ottocento, è la libera patologico e deforme, e con il loro impietoso proposito di analizzarlo come
traduzione del termine francese bohème (vita da zingari), che si riferiva alla anatomisti, introducono in Italia il gusto del nascente Naturalismo.
vita disordinata e anticonformista degli artisti parigini descritta nel romanzo NEOIMPRESSIONISMO:Il termine neoimpressionismo fu coniato
di Henri Murger Scènes de la vie de bohème (1847-1849). La Scapigliatura dall'editorialista Félix Fénéon sulla rivista "L'Art Moderne" del 19 settembre
ebbe il merito di far emergere per la prima volta in Italia il conflitto tra artista 1886, e poi ripresa in un proprio saggio sul movimento. Nel dicembre dello
e società, tipico del romanticismo europeo: il processo di modernizzazione stesso anno fu usata anche da Arsène Alexandre, editorialista de
post-unitario aveva spinto gli intellettuali italiani, soprattutto quelli di stampo "L'Evénement".I caratteri del neoimpressionismo - codificati da Fénéon,
umanista, ai margini della società, e fu così che tra gli scapigliati si diffuse un confermati da Signac sul suo Journal e da Seurat in una lettera a Maurice
sentimento di ribellione e di disprezzo radicale nei confronti delle norme Beaubourg del 1890 - sono:
morali e delle convinzioni correnti che ebbe però la conseguenza di creare il massima luminosità coloristica in ogni quadro, secondo l'idea impressionista;
mito della vita dissoluta ed irregolare. Negli scapigliati si forma una sorta di per ottenere la massima luminosità di cui sopra, si procede alla
coscienza dualistica che sottolinea lo stridente contrasto tra l'"ideale" che si giustapposizione sistematica e alla mescolanza ottica dei toni, delle tinte e
vorrebbe raggiungere e il "vero", la cruda realtà, descritta in modo oggettivo dei pigmenti unici puri; la mescolanza dei colori sulla tavolozza, invece, va
e anatomico. La posizione della Scapigliatura nella storia culturale nettamente rifiutata;
dell'Ottocento è quella di una sorta di crocevia intellettuale, attraverso cui i diversi elementi vanno equilibrati fra loro secondo le leggi dell'irradiamento,
filtrano correnti di pensiero, forme di letteratura straniera e temi letterari che del contrasto e della degradazione;
la dimensione del quadro determina anche la scelta del tocco;
i vari elementi del dipinto (toni, linee, tinte complementari etc.) devono
essere in armonia tra loro;
il pittore deve puntare all'emozione ottica e non a quella soggettiva.
I punti elencati costituiscono la tecnica della division, con i benefici della
colorazione, della luminosità e dell'armonia, ma differiscono dagli elementi
costitutivi della vituperata - da parte dei neoimpressionisti - tecnica
pointilliste, la quale difetta di equilibrio e di contrasto.

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