Naturalismo
Nasce in Francia, nella seconda metà dell’800, come applicazione diretta del
pensiero positivista, mostra gli avvenimenti in modo oggettivo, quasi scientifico
abbandonando il narratore onnisciente e basandosi sulla conoscenza
dell’osservazione, sulla sperimentazione e sulla verifica dei fatti.
Gli scrittori naturalisti raccontano con una voce narrante che assiste ai
fenomeni descritti, così come accadono.
I principali esponenti sono Émile Zola e Gustave Flaubert.
Scapigliatura
La scapigliatura è una corrente artistico-letteraria che si sviluppa sopratutto a
Milano, tra 1860 e il 1880 e si colloca al crocevia di diversi movimenti, il
romanticismo, il verismo e il decadentismo. Di cui a volte anticipano temi e
forme. Gli interpreti di questa tendenza mostrano con le loro vite brevi e
“dannate” un disprezzo per i miti e i valori del capitalismo e della trionfante
borghesia dell’epoca.
I temi più trattati da questa corrente sono: turbamenti sociali, culturali e
politici, il gusto dell’orrido e l’atteggiamento dualistico nei confronti della
realtà.
Verismo
Versione del naturalismo francese portato in Italia, influenzato dalla
scapigliatura e dal positivismo cerca di rappresentare la realtà nella forma più
oggettiva possibile.
I due principali fondatori sono Giovanni Verga e Luigi Capuana, per questo i
principali racconti e poesie riguarderanno le terre povere e i popoli della Sicilia
e del meridione.
Viene scritto con un italiano ancora influenzato dal dialetto dello scrittore.
Questa corrente avrà vita breve e non otterrà un gran consenso dalla critica.
Decadentismo
Nato in Francia, a cavallo tra 800 e 900, il principale esponente è Charles
Baudelaire, i poeti decadenti venivano definiti “poeti maledetti” per la loro
indole a contrapporsi al moralismo borghese.
In Italia si sviluppa in due correnti: simbolismo ed estetismo.
La prima di cui Pascoli fu il principale esponente si concentrava a rappresentare
i propri sentimenti e le proprie sensazioni attraverso simboli istintivi (non
allegorici) mediante metafore e similitudini.
Il secondo di cui D’Annunzio fu il maestro si concentrava a mostrare anche
estremizzandola la bellezza in tutte le sue forme.
Futurismo
Nato in Italia poi diffuso in tutto il mondo, questo movimento coinvolse tutte le
forme artistiche, dalla letteratura, alla pittura, scultura, cinematografia,
fotografia e persino gastronomia.
Questo movimento si concentrava sul mostrare visivamente le emozioni forti
provate dagli artisti provocate dal cambiamento tecnologico in corso.
Anche la letteratura sarà influenzata da questo cambiamento visivo dando così
vita a poesie scritte in modo da creare dei disegni o da uscire dalla concezione
classica di poesia e concentrandosi solo sulla sfera sensoriale del lettore (come
“la passeggiata” di Palazzeschi)
Crepuscolarismo
Nasce all’inizio del XX secolo, non considerabile un movimento, ma più una
comunanza di stili e intenti collocati in un ambito post-dannunziano. Il
crepuscolarismo adotterà un linguaggio semplice con aspetti banali privi di
ornamenti e un costante rimpianto per i valori tradizionali persi. Questo stato
di completa insoddisfazione non si sfogherà mai in ribellione ma in una ricerca
di un’angolo tranquillo nel mondo in cui rifugiarsi.
Il termine crepuscolo indica il tramonto della poesia romantico-decadente e,
insieme, l’alba della nuova poesia novecentesca.
Ermetismo
Nasce nei primi decenni del ‘900 e caratterizzò la cultura italiana per circa
vent’anni (1930-1950). Con il termine ermetismo si intende non un vero e
proprio movimento letterario del Novecento, ma un atteggiamento assunto da
un gruppo di poeti.
I poeti ermetici perseguono l'ideale di una “poesia pura”, libera da ogni finalità
pratica, essenziale, senza scopo educativo.
Il tema centrale della poesia ermetica è il senso della solitudine disperata
dell'uomo moderno che ha perduto fede negli antichi valori, nei miti della civiltà
romantica e positivista e non ha più certezze a cui ancorarsi saldamente.
L'uomo vive in un mondo incomprensibile, sconvolto dalle guerre e offeso dalle
dittature, pertanto ha una visione sfiduciata della vita, priva di illusioni. Gli
Neorealismo
Il Neorealismo è una corrente letteraria che si è sviluppata dopo la fine del
fascismo e si avvale di una drammatica rappresentazione analitica
dell'esistenza umana, l'insofferenza per la vacuità delle convenzioni borghesi e
la noia per una vita priva di senso.
Se nel secolo precedente i personaggi concorrevano alla rappresentazione di un
dato ambiente, ora l'attenzione è più concentrata sulle contraddizioni interne
del personaggio, inquieto per i grandi dubbi esistenziali, sconvolto per il
devastante impatto di grandi tragedie storiche.
Autori e Brani
Gustave Flaubert
N. Rouen-1821
M. Croisset-1880
Corrente: Naturalista
Giosuè Carducci
N. Valdicastello-1835
M. Bologna-1907
Corrente: Scapigliatura
Corrente: Scapigliatura
Biografia: nato da una famiglia benestante, dopo gli studi entra nell’esercito.
Durante il periodo di aspettativa a causa delle sue condizioni di salute entra in
contatto con gli scapigliati, ritornato nell’esercito incontra la cugina di un suo
superiore, donna nevrotica e malata che lui rappresenterà come la Fosca.
Abbandonato il servizio militare si stabilisce a Milano dove vive una vita da
bohémien.
Giovanni Verga
N. Catania-1840
M. Catania-1922
Corrente: Verismo
Biografia: nato da una famiglia nobiliare nei suoi primi testi sono caratterizzati
da una forte animazione civile e risorgimentale. Abbandona gli studi per
prestare servizio nell’esercito.
Liberatosi dal servizio militare decide di trasferirsi a Firenze dove si inserisce
perfettamente all’interno della vita mondana.dopo di che si trasferisce a Milano
dove entra in contatto con i poeti scapigliati dai quali verrà influenzato anche
se dopo si convertirà al verismo.
in questo periodo nascono i suoi grandi capolavori e dopo di che tornerà in
sicilia, qui divide la sua vita tra lavoro e scrittura però ad un certo punto
abbandonerà quasi del tutto la scrittura.
le sue idee politiche si faranno sempre più conservatrici, dopo di che verrà
eletto senatore del Regno, però anche qui non volette infrangere l’isolamento
in cui si era chiuso.
I malavoglia (1881).
parla di una famiglia siciliana che viene colpita da ogni sorte di disgrazia, anche
se riuscirà sempre ad alzarsi solamente con la voglia di lavorare.
Giovanni Pascoli
N. San Mauro di Romagna-1855
M. Bologna-1912
Corrente: Decadentismo
Opere: Il fanciullino (1897) è il testo in cui Pascoli esprime nel modo più
ampio il proprio pensiero sulla poesia. Una vera e propria riflessione sulla
poesia. Pascoli afferma, riprendendo un mito platonico «È dentro noi un
fanciullino che non solo ha brividi ma lagrime ancora e tripudi suoi».
Arano (Myricae)
questa poesia descrive una scena di vita nei campi: prima il lavoro paziente dei
contadini in un paesaggio autunnale, poi l’osservazione degli uccelli che spiano
i gesti degli aratori, pregustando il piacere di beccare i semi appena sparsi sul
terreno.
Lavandare (Myricae)
il titolo di questo componimento lascerebbe pensare alla descrizione di un
lavoro o di una scena agreste. Qui invece la tessitura sonora e i particolari
elencati creano ulteriori suggestioni e alludono a significati simbolici.
X Agosto (Myricae)
è una delle liriche più celebri e sofferte della raccolta: in questi versi di
straordinario nitore formale, scritti nel 1896, è ripercorso l’evento più doloroso
della vita di Pascoli: l’assassinio del padre, avvenuto il 10 agosto 1867. il 10
agosto è inoltre la notte di san Lorenzo ovvero quando ci sono le stelle cadenti,
nel testo lui infatti paragona questo evento alle lacrime del cielo per la morte
del padre. inoltre paragona un uccello che sta portando da mangiare ai propri
piccoli alla vicenda avvenuta con il padre.
Novembre (Myricae)
come tema tratte l’illusione di primavera e una realtà di morte. A novembre,
durante la cosiddetta “estate di San Martino” le giornate sono spesso limpide e
il clima così mite che si ha la sensazione di non essere in autunno, ma in una
giornata primaverile. Per Pascoli- che parte dai dati naturalistici per caricarli di
significati simbolici- non si tratta però che di un’illusione: il silenzio greve della
natura e le foglie che cadono suggeriscono l’idea di un lento, freddo e
inesorabile declinare della vita.
Italo Svevo
N. Trieste-1861
M. Motta di Livenza-1928
Corrente: Decadentismo
Biografia: nasce da una famiglia ebrea agiata con il nome di Ettore Schmitz.
inizialmente studia la lingua tedesca e la pratica di contabile però si avvicina
anche alla letteratura e alla filosofia, le sue ambizioni di studiare la letteratura
vengono bloccate dal padre che vuole pensa che per diventare un bravo
contabile come lui gli serva tutt’altra roba. così si piega al volere del padre
però non smette di scrivere, quando il padre ha un crollo finanziario lui cambia
lavoro e qui trova come via di fuga la scrittura utilizzando uno pseudonimo
Italo calvino. Dopo i primi insuccessi in ambito letterario la sua passione per la
scrittura non si affievolisce e continua a scrivere anche dopo essersi sposato
con un buon partito; lascia il lavoro come banchiere e va a lavorare nella ditta
del’ suocero dove viaggia molto in Inghilterra. in questo periodo rinuncia alla
scrittura ma qui succedono vari eventi, conosce James Joyce che gli insegna
l’inglese e entra anche a contatto con la psicanalisi di Freud. Quando la ditta
del suocero viene chiusa lui si dedica alla composizione della coscienza di Zeno
che inizialmente non avrà alcun successo ma dopo un passaparola fatto partire
da Joyce otterrà un grandissimo successo soprattutto all’estero. muore a causa
di un enfisema polmonare dovuto alla sua lunga pratica di fumatore.
Opere: Una vita (1892), l’opera tratta di un uomo con un lavoro discreto ma è
escluso da tutti. trova una svolta quando la figlia del capo lo scelse come
collaboratore per la produzione di un romanzo e da qui ne nascerà una
relazione dalla quale lui scapperà a causa delle sue insicurezze e usando come
scusa la malattia della madre. quando torna l’ex fidanzata l’ha ormai
dimenticato e il fratello lo sfida a duello dopo avergli chiesto un incontro con
Annetta. a questo punto Alfonso Nitti deciderà di uccidersi con del gas. in
questo libro Svevo porta l’inettitudine ad un livello estremo, il nostro
protagonista oltre ad essere un vinto in partenza, in quanto il mondo che lo
circonda non è ostile a lui ma è lui che non riesce ad adattarsi. ma anche
quando avrà l’occasione di riscattarsi, capirà che per ricoprire la figura di
marito dovrà iniziare a vivere in maniera attiva e non più passiva, per questo
egli sceglierà la fuga e di nuovo quando dovrà battersi contro la vita sceglierà
la strada più corta ovvero il suicidio.
innamora di un uomo facoltoso ma che non gli da le attenzioni ed allora lei per
compensare le attenzioni amorose di cui ha bisogno utilizza etere come droga,
che la porterà alla morte. una volta rimasto senza sorella Emilio torna nel
grigiore della sua vita precedente. se in “una vita” alfonso nitti cercò di
riscattarsi, Emilio vive una vita completamente passiva, imprigionato nel suo
disagio psicologico. il protagonista è cosciente di essere senza qualità e per
questo vive una vita rassegnata.
Gabriele d’Annunzio
N. Pescara-1863
M. Gardone-1938
Corrente: Decadentismo
Biografia: terzo di cinque figli viene adottato dallo zio dal quale prende il
cognome, questo scorge in lui un’intelligenza non comune allora lo manda a
studiare presso il Collegio Cicognini di Prato. qui ha ottimi risultati però anche
un pessimo carattere, considera l'attività letteraria con come un passatempo
ma come un'attività.a sedici anni pubblica la sua prima raccolta che da subito
viene apprezzata. terminati gli studi si trasferisce a Roma dove si inserisce
perfettamente all'interno del mondo di città. qui pubblica la sua seconda
raccolta ed inoltre a causa della sua vita piena di eccessi e costretto a sposarsi
con una duchessa per via di un matrimonio riparatore; tuttavia così facendo
entra del tutto all’interno dell’aristocrazia. a ventisei anni pubblica la sua opera
più celebre il piacere.i suoi guadagni sono buoni ma non bastano per coprire le
spese del suo stile di vita dispendioso, allora una volta separatosi dalla moglie
è costretto a trasferirsi prima in Abruzzo e poi a Napoli dove viene ospitato da
un suo amico. In questo periodo entra in contatto con la filosofia di Nietzsche
da cui verrà influenzato. tutto questo non basta per calmare la sua vita
irruente infatti avrà un'altra figlia da una principessa cosa che lo costringerà a
tornare in Abruzzo.
qui intreccia una relazione con la famosa attrice Eleonora Duse, per la quale
sperpererà tutto il suo patrimonio ma non la sua creatività. Eletto deputato
della destra nel 1900 passerà alla sinistra. a causa dei suoi debiti è costretto a
trasferirsi in Francia dove viene accolto da una giovane dama. qui però stanco
del clamore si stacca dalla vita cittadina e si chiude nell’Arcachon dove scrive
opere teatrali in francese ma non abbandona il dialogo italiano. Nel 1915 con lo
scoppio della guerra ritorna in patria, qui quando l’Italia entra in guerra si
arruola volontario però durante un incidente aereo viene ferito ad un occhio e
di conseguenza viene messo in un periodo di immobilità dove scrive su delle
strisce di carta dategli dalla figlia Renata. insoddisfatto delle trattative definisce
la situazione italiana come vittoria mutilata e assedia la città di Fiume dalla
quale verrà cacciato dall’esercito italiano. gli ultimi anni della sua vita li
trascorse nella villa poi nominata “Vittoriale degli Italiani” curando le sue
ultime opere.
Opere: Il piacere (1889), può essere considerato uno dei manifesti del
Decadentismo europeo, in cui influisce soprattutto la lezione narrativa,
tematica e ideologica dell’Estetismo. quest’opera parla di Andrea Sperelli alter-
ego dell’autore che ama due donne la prima lo abbandona e la seconda
rappresentata come creatura dolce e spirituale, lo abbandonerà perché
quest’ultimo la chiama con il nome della prima. lo sfondo di questa vicenda è
una Roma frivola e monumentale ed è ambientata soprattutto nei salotti
mondani ben conosciuti dall’autore. Il romanzo doveva essere legato ancora al
Alcyone (1903), rappresenta il punto più alto della sua ricerca letteraria. Il
poeta riesce a cogliere, a contatto con il paesaggio estivo, le più sottili e
musicali note della natura, immergendosi in essa. Il volume è composto da 88
poesie, strutturate come un vero e proprio diario, un libro organico e non un
insieme di componimenti lirici isolati. Racconta dell’estate passata con Eleonora
e dei suoi ricordi. il libro è diviso in 5 parti, l’attesa dell’estate, la sua
esplosione, il pieno rigoglio, il culmine dell’estate e i presagi autunnali e il suo
lento declinare, soppiantata dalla malinconia autunnale. Qui tratta anche del
superuomo.
Luigi Pirandello
N. Agrigento-1867
M. Roma-1936
Corrente: Decadentismo
L’umorismo
saggio pubblicato nel 1908 è un saggio riguardante l’arte dell’umorismo. diviso
in due parti tratta in primis sulla definizione di umorismo, e dimostrando come
questo sia presente in tutte le epoche, nella seconda parte ci fornisce una
definizione dettagliata di quale sia l’arte dell’umorismo.
da una parte, non essendosene mai accorto gli nasce una crisi esistenziale
perché non si riconosce più in se stesso.
Corrente: Futurismo
Guido Gozzano
N. Torino-1883
M. Torino-1916
Corrente: Crepuscolarismo
Brani:
Cocotte (I Colloqui)
Poesia che parla della sua impossibilità di amare, perché secondo l’autore
l’unica donna che avrebbe potuto amare era una “signorina” più grande di lui
quando era bambino. La madre di Gozzano la definì una cattiva signorina, una
cocotte
Umberto Saba
N. Trieste-1883
M. Gorizia-1957
Corrente: Ermetismo
Biografia: L’infanzia è caratterizzata dalla figura della madre più severa e della
balia, donna affettuosa. Raggiunta la maggiore età decide di cambiare il
cognome con Saba, a causa del grande senso di abbandono lasciatogli dal
padre che mollò sia lui che la madre quando era ancora piccolo . Il suo
percorso scolastico è stato irregolare, infatti lascerà gli studi a causa dei suoi
scarsi risultati. Il suo autore preferito è Leopardi ma legge anche altri autori
come d’Annunzio, a Firenze entra in contatto con gli ambienti intellettuali della
città. Quando torna a Trieste si sposa con Carolina (da cui avrà una figlia)
donna che Saba userà come musa ispiratrice. Saba vive una vita abbastanza
agiata e durante la prima guerra mondiale non è chiamato alle armi per via
della sua depressione constatatagli dai medici. Così continua a scrivere e
pubblica anche il Canzoniere, nel 1938 è costretto a rifugiarsi in Francia. Una
volta finita la guerra ritorna a Trieste dove morirà a causa dell’aggravarsi della
sua nevrosi depressiva peggiorata alla scomparsa della moglie.
Il canzoniere (1900-1954)
Sin da subito Saba pensa di creare una raccolta organica dei suoi
componimenti, a contrario del canzoniere di Petrarca il suo esegue un'attenta
analisi del mondo interiore dell’autore e canta la sua esistenza quotidiana con
tutte le sue imperfezioni. Il canzoniere è diviso in tre volumi che rappresentano
le tre età dell’autore, la giovinezza, la maturità e la vecchiaia. le numerose
simmetrie tematiche e strutturali legano le tre parti rendendole un'opera
profondamente unitaria.
Aldo Palazzeschi
N. Firenze-1885
M. Roma-1974
Corrente: Futurismo
Giuseppe Ungaretti
N. Alessandria d’Egitto-1888
M. Milano-1970
Biografia: Ungaretti ha vissuto la sua infanzia in Egitto per via del lavoro del
padre, tuttavia questo periodo serve come prima formazione per il poeta, che è
stato avvicinato alla letteratura dal suo migliore amico, inoltre studia due
lingue l’italiano e il francese. quando si trasferisce a Parigi può già disporre di
un notevole bagaglio culturale, qui oltre agli studi frequenta anche salotti non
abbandonando quelli italiani. Con lo scoppio della prima guerra mondiale si
arruola volontario come soldato semplice e rimane inorridito dalla
disorganizzazione dell’esercito italiano, quest’esperienza influenzerà i suoi testi.
Al termine del conflitto torna a Parigi in qualità di corrispondente del “popolo
d’Italia”, il giornale fondato da Mussolini, successivamente si unirà ai Fasci di
combattimento. Si sposa con una giovane francese dalla quale avrà un figlio
Antonietto, negli anni successivi ha delle difficoltà economiche e la scrittura
non aiuta, però la situazione migliora quando viene nominato corrispondente
del quotidiano “La Gazzetta del Popolo”. Nel 1936 si trasferisce in Brasile e qui
è funestato dai lutti familiari, infatti gli muore sia il fratello che il figlio di solo
nove anni. Tornato in Italia diventa professore di letteratura benché privo di
laurea. Dopo l fine del fascismo è chiamato a giustificare il suo sostegno alla
politica mussoliniana. Qui riesce a mostrarsi innocente e la sua reputazione
rimane intaccata. Da qui in avanti girerà per il mondo svolgendo lezioni in
diversi istituti e verrà omaggiato da diversi scrittori importanti anche stranieri;
l’unica cosa è che rimarrà deluso dal non aver vinto il premio nobel conferito a
Salvatore Quasimodo. Infine morirà di broncopolmonite in una clinica, verrà
accompagnato al cimitero dai suoi ex allievi.
L’allegria (1933), la maggior parte dei versi sono scritti durante la prima
guerra mondiale. Dal punto di vista tematico L'Allegria ruota attorno
all'esperienza autobiografica della guerra. A contatto con l'esperienza tragica
della guerra Ungaretti ricerca il perché di quella condizione umana, e lo ritrova
in un dialogo con la natura e nel sentimento di solidarietà tra i soldati. l’opera è
Eugenio Montale
N. Genova-1896
M. Milano-1981
Corrente: Ermetismo
Salvatore Quasimodo
N. Modica-1901
M. Napoli-1968
Corrente: Ermetismo
Carlo Levi
N. Torino-1902
M. Roma-1975
Corrente: Neorealismo
Alberto Moravia
N. Roma-1907
M. Roma-1990
Corrente: Neorealismo
Cesare Pavese
N. Santo Stefano Belbo-1908
M. Torino-1950
Corrente: Neorealismo
Biografia: nato da una famiglia medio borghese torinese nella casa estiva
nell’albese, frequenta il liceo classico D'Azeglio, si laurea alla facoltà di lettere
all’università degli studi di Torino. Si unisce al partito fascista solo per poter
insegnare nelle scuole statali ma verrà poi arrestato per antifascismo. Dal 1942
dopo essere tornato a Torino da Brancaleone Calabro dove era stato confinato,
inizia la sua carriera presso la casa editrice Einaudi. Quando quest’ultima verrà
messa sotto il controllo di un commissario della repubblica sociale italiana
(repubblica di salò), Pavese al posto di unirsi alla Resistenza come fecero molti
suoi colleghi, andò a rifugiarsi presso il collegio Trevisio di Casale Monferrato,
dove insegnerà sotto falso nome fino alla Liberazione. La permanendo in
questo collegio gestito dai padri Somaschi lo avvicinerà alla religione e al
comunismo.
dopo la fine della guerra tornerà a lavorare presso Einaudi come direttore
editoriale. A causa di questa enorme mole di lavoro, causata sia dalla carica di
direttore sia dalle sue pubblicazioni, sarà afflitto da numerosi problemi di
salute.
A capodanno del 1950 incontrerà per la prima volta l’attrice statunitense
Constance Dowling per la quale si innamorerà perdutamente. nel marzo dello
stesso anno la ri-incontrerà ma il suo desiderio di sposarla svanirà quando
scoprirà che lei tornerà a New York. Nell’agosto dello stesso anno si suiciderà,
lasciando scritto: “Perdono a tutti, e a tutti chiedo perdono. Va bene? non fate
troppi pettegolezzi”.
Beppe Fenoglio
N. Alba-1922
M. Torino-1963
Corrente: Neorealismo
Biografia: frequenta gli studi con numerosi sacrifici da parte della famiglia ma
ricompensati dai suoi buoni risultati, dopo il liceo e il ginnasio si iscrive alla
facoltà di lettere dell’Università di Torino. Nel 1943 viene chiamato alle armi,
però fugge e prende parti al movimento partigiano, che segnerà in modo
decisivo la sua scrittura. Nell’ anno successivo prende parte alla formazione
garibaldina. Gli anni successivi sono caratterizzati da fughe e combattimenti, in
cui Fenoglio s unirà ai reparti badogliani con cui parteciperà alla liberazione di
Alba. Finita la guerra trova fatica a ristabilirsi nella vita civile, fino a quando
non verrà assunto da un'azienda vinicola, per curarvi le esportazioni. Al
periodo immediato dopo guerra risalgono le sue opere, che per ottenere
notorietà dovranno aspettare di essere pubblicate da alcune case editrici. Nel
1960 si sposa, avrà una figlia e nel 1961 si ammala di tumore ai bronchi.
morirà ricoverato nell’ospedale di Torino.
Primo Levi
N. Torino-1919
M. Torino-1987
Corrente: Neorealismo
Italo Calvino
N. Cuba-1923
M. Siena-1985
Corrente: Neorealismo