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STENDHAL: Comincia
a studiare matematica per rientrare
presso l’école polythecnique ma preferirà arruolarsi nell’esercito di
Bonaparte. Nel 1800 entra a Milano con l’esercito e l’Italia gli sarà
d’ispirazione. A 23 anni intraprende la carriera diplomatica, ma
essendo legato a contesti liberali italiani gli austriaci lo costringono
LES CINQUES GRANDES ODES, scritte tra il 1904-08, sono sia un inno a
Dio che alla poesia perché, secondo C, sono inscindibili. La prima
ode (Les Muses) mostra come la poesia vibri al ritmo dell’intera
creazione. Nella seconda, L’esprit, il poeta, animato dal soffio dello
spirito, diviene creatore. In Magnificat, il poeta rende grazie a Dio e
denuncia tutte le illusioni che allontanano l’uomo da Dio. la quarta e
la quinta offrono una meditazione sulla missione della poesia e del
Nel 1938 pubblica La Nausée, poi 5 novelle del Mur, sulla guerra di
Spagna, ed i tre romanzi che mettono in piazza tutti il problema
dell’esistenzialismo e dell’azione. Sarà poi il teatro a riflettere
l’evoluzione del suo pensiero. Non ha mai risparmiato le sue critiche
a De Gaulle; a volte interpellato dalle autorità, S non è mai stato
infastidito per le sue idee.
Nel ’64 rifiuta il premio Nobel e pubblica come ultimo libro Les Mots,
una raccolta autobiografica che conclude il suo percorso prima della
ANOUILH: Scrive tante pièces vagliando vari generi, tra cui noir,
rosa e di costume. Porta gli spettatori in un universo dove si
affrontano degli esseri mediocri e vili da una parte e dall’altra
giovani eroi che per sete di purità rifiutano ogni compromesso: non
vogliono vedere nemmeno che il mondo dei sogni della loro infanzia
non corrisponde per niente alla realtà e non trovano altra via
d’uscita che la morte. È quindi un teatro pessimista con
protagonista un’umanità mediocre e a volte ridicola.