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LETTERATURA INGLESE

La storia della letteratura inglese strettamente legata a quella della lingua inglese, la quale
appartiene al gruppo germanico delle lingue indoeuropee. La letteratura inglese si divide in
diversi periodi.

Letteratura anglosassone
Nel V secolo d.C., gli Angli, i Sassoni e gli Iuti, trib teutoniche, invasero l'ex colonia romana
della Britannia, abbandonata da Roma dopo la caduta dell'impero, e vi si insediarono. La
lingua germanica da loro parlata, definita Old English, uno degli elementi costitutivi
dell'inglese moderno cos come la loro ricca tradizione poetica orale, trascritta tra il VII e l'IX
secolo dai monaci dopo la conversione al cristianesimo, parte integrante della letteratura
inglese. Ci che rimane della poesia anglosassone, circa 30.000 versi, contenuto in quattro
manoscritti, uno dei quali conservato in Italia, a Vercelli. In questi versi evidente il
compromesso tra valori pagani e valori cristiani. Il carattere epico delle saghe germaniche
cantate dai menestrelli a celebrazione degli eroi si stempera infatti in un tono elegiaco pi
consono alla morale cristiana, anche se la caratteristica nota di cupa malinconia scaturisce
principalmente dal senso, del tutto pagano, dell'incombere del fato sulla vita umana. Tutte le
composizioni poetiche hanno metro allitterativo e lo stile ricco di sinonimi e parafrasi
descrittive. L'opera pi famosa Beowulf, un poema epico di ambientazione scandinava in
cui l'eroe, appartenente al popolo dei Goti, uccide il mostro Grendel e sua madre che
opprimono la Danimarca. Importanti sono anche le elegie pagane, in ognuna delle quali un
personaggio lamenta l'infelicit della propria sorte. Componimenti tipici sono i riddles,
indovinelli in forma poetica che mettono in rilievo l'amore anglosassone per le metafore. La
maggior parte dei versi anonima, ma si conoscono i nomi di due autori di poesia a
carattere religioso: Caedmon, un uomo semplice che scrive parafrasi poetiche di episodi
biblici, e Cynewulf, un erudito che compone poemi di maggior complessit. La prosa del
periodo anglosassone fu composta principalmente in latino. Scritti in Old English apparvero
soltanto verso la fine del IX secolo durante il regno di re Alfredo. Dopo aver sconfitto gli
invasori danesi, che avevano distrutto i monasteri della Northumbria fino a quel momento
centro culturale del Paese, Alfredo si impegn nella traduzione di opere di carattere storico,
religioso e filosofico che riteneva didatticamente utili al suo popolo, tra cui la Historia
Ecclesiastica Gentis Anglorumdel grande studioso Beda (672-735). Alfredo decise poi di
registrare gli avvenimenti del suo tempo compilando la Cronaca anglosassone.
La conquista del Paese da parte dei Normanni nel 1066 provoc fondamentali cambiamenti
non solo dal punto di vista sociale e politico, ma anche da quello linguistico e letterario. I
Normanni infatti portarono con s, oltre al sistema feudale, anche la lingua francese e i
modelli letterari in auge in Francia: i poemi cavallereschi ispirati agli ideali di vita della
nobilt feudale e i componimenti di taglio didattico improntati agli insegnamenti della
chiesa. Negli anni successivi alla conquista esisteva in Inghilterra una situazione di
plurilinguismo: il francese era la lingua parlata a corte, il latino continuava a essere il
principale veicolo di espressione scritta per gli studiosi, l'anglosassone costituiva la lingua
delle classi subalterne. Quest'ultimo nei tre secoli seguenti sub un profondo processo di

trasformazione, che lo port ad assimilare strutture e lessico della lingua dei conquistatori
fino a raggiungere alla fine del XIV secolo la forma che viene definita Middle English. Questo
linguaggio prese il posto del francese a corte e divenne la lingua nazionale, grazie anche al
distacco della classe dominante dalla Francia contro cui era iniziata la guerra dei Cent'anni.
Un'opera narrativa importante per tutta la letteratura occidentale fu scritta nel 1147 in latino
dal vescovo Goffredo di Monmouth: la Historia Regum Britanniae in cui sono narrate per la
prima volta le leggende celtiche di re Art, personaggio che divenne poi l'incarnazone del
perfetto cavaliere cristiano feudale. Il libro di Goffredo di Monmouth, fu tradotto in francese
nel 1155 dal normanno Wace e solo nel 1205 apparve in versione inglese a opera di
Laymon. La poesia lirica del Duecento segue modelli francesi, il verso allitterativo e il tono
cupo dei poemi anglosassoni lasciano il posto alla rima e a una ambientazione pi luminosa,
come appare nel Canto del cuculo di autore anonimo. Due importanti autori del XIV secolo
sono William Langland (1332-1400) e John Wyclif (c. 1324-1384). Il primo scrisse in metro
allitterativo, ritornato in uso in questo periodo, Pietro l'aratore, satira allegorica sulle misere
condizioni di vita dei ceti pi bassi; il secondo, grande pensatore di riforme sociali e
religiose, contribu alla stesura della prima versione completa della Bibbia.
L'autore maggiore di questo secolo Geoffrey Chaucer (1340/45-1400) che fece riferimento
ai grandi della letteratura italiana, Dante, Petrarca e Boccaccio, conosciuti in seguito ad
alcuni viaggi in Italia. Le sue opere pi importanti sono Troilo e Criseide e i Racconti di
Canterbury, suo capolavoro. Il Boccaccio alla base sia della prima opera, ispirata al
Filostrato, che della seconda, una raccolta di novelle la cui costruzione formale ricorda quella
del Decamern. La cornice dei Racconti di Canterbury, composti in versi decasillabi in coppie
a rima baciata, data da un pellegrinaggio alla cattedrale di Canterbury di un gruppo di
persone che per vincere la noia del viaggio decidono di raccontare a turno delle storie.
L'opera costituisce una vivissima rappresentazione delle classi sociali e della vita in
Inghilterra durante la fase finale del medioevo, quando la classe borghese aveva ormai
preso corpo e la sua affaristica visione del mondo stava prendendo il posto dei valori feudali
da Chaucer stigmatizzati con grande senso dell'umorismo.
I letterati di corte del XV secolo non produssero nessuna opera di rilievo; il loro scarso genio
pu essere spiegato dalla crisi attraversata dalla classe dominante a causa del protrarsi di
quella con la Francia e di quella interna per la successione al trono, la guerra delle Due rose.
E' stata la produzione anonima e popolare, sia poetica sia drammatica, a dare i frutti
migliori. Un esempio fornito dalle ballate, che fiorirono soprattutto nella zona di confine tra
la Scozia e l'Inghilterra. Questi componimenti poetici, trasmessi oralmente, narravano
avvenimenti che avevano avuto vasta eco tra il popolo. Famoso il ciclo delle ballate di
Robin Hood.
Nel Quattrocento raggiunse la sua massima fioritura il teatro a carattere religioso. Durante
tutto il corso del medioevo il clero organizz nelle feste pi importanti rappresentazioni di
episodi biblici, chiamate miracle plays, che nel XV secolo passarono sotto il monopolio delle
Corporazioni delle Arti e dei Mestieri. Una forma teatrale che costituisce uno sviluppo
rispetto ai miracle plays, la morality, rappresentazione allegorica i cui personaggi danno
corpo a concetti astratti, spesso vizi e virt in lotta tra loro. La morality pi famosa
Everyman che ha come protagonista un cristiano tipico di fronte alla morte. Un avvenimento

di fondamentale importanza per la storia della cultura letteraria fu la messa in opera della
prima macchina da stampa d'Inghilterra da parte di William Caxton (1422-1491) che
pubblic la prima edizione dei Racconti di Canterbury e stamp La morte di Art di Thomas
Malory, la pi notevole opera in prosa del secolo per l'affascinante resa della leggenda
arturiana.

Il Rinascimento
Gli inizi del rinascimento coincisero con il regno di Enrico VIII (1509-1547) e il periodo di
massimo splendore si ebbe con Elisabetta I (1558-1603) e Giacomo I (1603-1625). Risolti
nel 1485 i problemi della successione al trono con l'ascesa dei Tudor, anche la vita culturale
riprese vigore. Si sentirono gli effetti dell'umanesimo italiano con la fondazione di numerose
scuole dedite allo studio dei classici e con la traduzione di importanti opere greche, latine,
italiane e francesi che ebbero grande influenza sulla produzione letteraria successiva. Del
rinascimento italiano e francese gli Inglesi colsero soprattutto le fasi finali e ci spiega il
carattere barocco di gran parte della poesia e di molta prosa elisabettiana e giacobita. Alcuni
avvenimenti storici contribuirono in maniera determinante a dare al rinascimento inglese i
suoi tratti specifici. L'adesione alla Riforma protestante confer alla produzione letteraria un
carattere di seria moralit e un forte interesse per gli argomenti religiosi. La sconfitta
dell'Invincibile Armata spagnola del 1588 e l'inizio dei viaggi e commerci d'oltreoceano
spiegano il senso patriottico e l'esaltazione del modello di vita inglese presenti in molte
opere. Un genere letterario di grande rilevanza la poesia di corte, fiorita soprattutto
durante il regno di Elisabetta sotto l'influenza di modelli italiani e composta da sonetti,
canzoni e madrigali. Furono Thomas Wyatt (1503-1542) e Henry Howard Earl of Surrey (c.
1517-1547) che introdussero il sonetto petrarchesco, poi modificato secondo un nuovo
modello definito elisabettiano o shakespeariano, e il blank verse, un metro senza rima
ispirato all'endecasillabo sciolto italiano, che ebbe grande diffusione nella poesia epica e nel
dramma. Per contenuti e ideali la poesia elisabettiana ancora ispirata al mondo
cavalleresco medievale nonch alla moralit protestante. I principali esponenti sono Philip
Sidney (1554-1586) e, soprattutto, Edmund Spenser (1552-1599) che scrisse La regina
delle fate, poema di grande musicalit e di complessa allegoria dedicato alla regina
Elisabetta. Lo stile elaborato e di raffinata artificiosit che si diffuse in Europa con il
marinismo italiano, il gongorismo spagnolo e il preziosismo francese ha il suo corrispettivo
inglese nell'eufuismo di John Lyly (1554-1606), autore di Eufue, l'anatomia dello spirito
(1578) e Eufue e la sua Inghilterra (1580).
Nella poesia il maggior rappresentante di questa tendenza John Donne (1573-1631) il cui
stile venne definito metafisico. La sua lirica barocca, arguta e concettuale, ha come
caratteristica quella di mescolare l'immaginazione alla logica e di seguire le leggi della
dialettica pi che quelle del canto, impiegando immagini prese dalla vita quotidiana e dal
mondo scientifico. Si sente chiaramente nel poeta il contrasto di un'epoca di transizione
sospesa tra medioevo e mondo moderno. Il segno del passaggio dal vecchio al nuovo
evidente nelle opere filosofiche di Francesco Bacone (1561-1626), l'inventore del metodo
induttivo sperimentale, che si espresse con un stile chiaro, conciso e vigoroso di grande
influenza sulla prosa prodotta successivamente.

Fu nel teatro che il rinascimento trov la sua forma di espressione pi ricca e distintiva.
Spettacolo di origine popolare, il dramma divenne nel periodo elisabettiano uno degli
intrattenimenti preferiti dalla corte. I drammaturghi che ebbero successo nel periodo
precedente all'affermazione di Shakespeare sono definiti con l'appellativo di university wits:
essi avevano infatti cultura universitaria e seppero fondere la tradizione popolare con i
modelli classici proposti dall'umanesimo. La tragedia di sangue secondo i modelli di Seneca
e il dramma patriottico a cui si aggiunse la commedia raffinata e leggera sono le forme
principali del teatro elisabettiano. Il pi grande dei predecessori di Shakespeare
fu Christopher Marlowe (1564-1593) le cui tragedie maggiori sono Edoardo II (1591) e La
tragica storia del Dottor Faust (1592). Merito di questo autore fu di aver reso il blank verse
uno strumento moderno e vitale di grande intensit lirica, come appare nei numerosi
monologhi dei suoi drammi, in cui campeggia la figura del protagonista completamente
dominato da un'unica smisurata passione da cui portato alla rovina. Maggior autore del
teatro rinascimentale, William Shakespeare (1564-1616) produsse 14 commedie, tra cui
Sogno di una notte di mezza estate e Il mercante di Venezia; 10 drammi storici, tra cui
Enrico IV; 13 tragedie che includono i massimi capolavori: Amleto, Otello, Re Lear, Macbeth.
E' difficile stabilire una cronologia esatta delle opere di Shakespeare, che non furono mai
pubblicate con il permesso dell'autore durante la sua vita. E' possibile per notare
un'evoluzione dal periodo iniziale, in cui egli speriment le varie forme teatrali in auge, a
quello cupo e pessimista delle grandi tragedie, fino all'ultima fase di maggiore serenit, che
produsse come grande capolavoro La tempesta, in cui la modalit realista lascia il posto a
una forma pi immaginativa di grande coinvolgimento pur nel rispetto, fino ad allora
ignorato, delle unit aristoteliche. Numerosi sono i drammaturghi che scrissero
contemporaneamente o successivamente a Shakespeare. Ben Jonson (1572-1637), il pi
considerato tra loro, port sulle scene la satira sociale improntata a modelli classici. I suoi
personaggi non si elevano mai al di sopra della dimensione caricaturale. Fu anche autore di
masques, interludi drammatici accompagnati da musiche e coreografie, un genere
sofisticato e spesso vuoto di significato che preannuncia la crisi del teatro rinascimentale.

Puritanesimo e Restaurazione
Il Seicento secolo di sviluppi costituzionali che limitano il potere della monarchia e,
attraverso un regicidio e due rivoluzioni, gettano le basi dell'Inghilterra moderna,
protestante e democratica. Fu un periodo di lotte religiose: la chiesa anglicana, che aveva
ormai preso piede, si opponeva al cattolicesimo, espressione dell'assolutismo monarchico, e
al puritanesimo che improntava la visione del mondo della nuova classe emergente
mercantile. La religione un argomento fondamentale della letteratura del periodo. Agli
ideali della chiesa anglicana si ispiravano sia il gruppo dei poeti metafisici che seguivano i
modelli di John Donne, sia i poeti chiamati cavaliers che scrivevano secondo la fresca e
leggera modalit della lirica elisabettiana. Essi gravitano intorno alla corte di Carlo I, il re
che verr decapitato. Ma i due maggiori scrittori del periodo furono di fede puritana: John
Milton (1608-1674) per la poesia e John Bunyan (1628-1688) per la prosa. Il primo, che
assunse importanti cariche politiche durante il periodo di Cromwell e si dedic
completamente alla letteratura solo dopo la fine dell'esperienza repubblicana, scrisse due

poemi epici, Il Paradiso perduto (1667), nonch il dramma Sansone agonista (1671),
modellato sull'esempio della tragedia greca. Nella poesia di Milton, grande ammiratore del
rinascimento italiano oltre che fervente calvinista, forme classiche si sposano a temi biblici e
il severo blank verse da lui usato acquista una musicalit intensa e solenne, adatta a
esprimere un'epica cristiana. John Bunyan, uomo semplice per estrazione sociale e cultura,
combattente nell'esercito di Cromwell, scrisse Il viaggio del pellegrino (1678-1684),
allegorica descrizione, sotto forma di sogno, del viaggio di un pellegrino di nome Christian
dalla Citt della Distruzione alla Citt Celeste. Quest'opera, di grandissima popolarit, fu
scritta in una prosa semplice e vivida, modellata su quella della versione autorizzata della
Bibbia che Giacomo I fece compilare nel 1611. Dopo la morte di Cromwell fu restaurata la
monarchia con il ritorno dalla Francia di Carlo II. I generi letterari distintivi di questo periodo
sono la satira per la poesia, il saggio filosofico e scientifico per la prosa, la commedia satirica
o sentimentale e la tragedia di ispirazione francese per il teatro, di nuovo in auge dopo
essere stato messo al bando dal rigore puritano. La figura dominante John Dryden (16311700). Poeta di notevole maestria, egli fece del distico eroico uno strumento di grande
efficacia satirica e avvi il linguaggio poetico alle convenzioni della poetic diction che
trionfer nel secolo successivo. Come scrittore di saggi in prosa, invece, fece sue le istanze
della Royal Society, fondata nel 1662 per lo sviluppo delle scienze che raccomandava ai suoi
membri uno stile semplice e chiaro aderente al linguaggio corrente.

L'Illuminismo
La Gloriosa Rivoluzione del 1688, con la quale il re Giacomo II, fautore dell'assolutismo
cattolico, fu sostituito con Guglielmo D'Orange, segn un'importante tappa nel processo
democratico e nel consolidamento del potere del parlamento. Fu inaugurata cos l'et
dell'illuminismo durante la quale trionf in ogni sfera della vita intellettuale la tendenza
razionalistica. In campo letterario questo periodo, che registra il declino della scrittura
poetica e lo sviluppo della letteratura in prosa con la nascita del romanzo, viene definito "et
augustea"; infatti all'equilibrio formale dei grandi modelli classici che gli artisti del secolo
fanno riferimento. La prima met del XVIII secolo dominata dalla figura di Alexander Pope
(1688-1744) che fu il primo artista indipendente dal patrocinio della nobilt e segn cos la
nascita della scrittura come libera professione. La sua poesia, assolutamente priva di
emozione lirica ed essenzialmente satirica, diventa mezzo espressivo di concetti morali,
filosofici e letterari.
Di lui ricordiamo Il ricciolo rapito (1714), tragicomica satira di costume in cui la poetic
diction e il distico eroico raggiungono i pi alti livelli di eloquenza. Lo spirito satirico dell'epoca
trova la sua espressione pi sferzante nella prosa di Jonathan Swift (1667-1745) che scrisse
I viaggi di Gulliver (1726). Il libro, caratterizzato da una prosa tersa e chiara in cui vengono
sviluppati argomenti logici partendo da presupposti paradossali, un feroce attacco contro
politici e scienziati e, pi in generale, contro l'intera specie umana. E' nel Settecento che
nasce il giornalismo con la fondazione da parte di Daniel Defoe (1661-1731) della rivista The
review; Richard Steele (1672-1729) e Joseph Addison fondarono poi The Tatlere The
Spectator, il cui scopo non era solo di informazione politica ma anche di formazione morale.

Espressione letteraria consona allo spirito della classe borghese per le possibilit che offre di
rappresentazione realistica dei costumi sociali e della personalit umana, il romanzo assunse
in questo periodo una posizione di preminenza come genere letterario. Daniel Defoe,
esponente della classe mercantile puritana, pu essere considerato il primo romanziere
moderno. Il protagonista del suo capolavoro, Robinson Crusoe (1719), un naufrago che
con tenace volont, sempre sostenuta dalla fede religiosa, riesce a sopravvivere in un'isola
deserta adattandosi alle nuove condizioni di vita e nel contempo modificando l'ambiente
circostante. Il personaggio rappresenta perfettamente l'uomo borghese, individualista e teso
all'accumulazione economica e al successo. Defoe, che come gi ricordato fu anche
giornalista, racconta con prosa concreta e chiara fornendo descrizioni dettagliate e precise. I
romanzi epistolari di Samuel Richardson (1689-1761), Pamela (1740) e Clarissa (1748),
trattano il tema della virt insidiata con intento moralistico e tono sentimentale, ma
costituiscono anche convincenti ritratti di personaggi studiati con sottile maestria
psicologica. Detrattore della storia sentimentale fu Henry Fielding (1707-1754), romanziere
di robusta forza realistica e satirica. Il suo capolavoro Tom Jones (1749), che narra con
vena tragicomica l'avventurosa vita del protagonista secondo le modalit del romanzo
picaresco spagnolo.
Lawrence Sterne (1713-1768) il pi atipico dei grandi romanzieri settecenteschi. Nel suo
libro Vita e opinioni di Tristram Shandy (1750) non c' traccia di impegno morale cos come
non esiste trama: il racconto si allontana continuamente dal suo centro narrativo attraverso
l'introduzione di nuovi aneddoti che danno largo spazio alla delineazione della personalit
dei protagonisti. La tecnica narrativa di Sterne sembra precorrere il flusso di coscienza del
grande romanzo sperimentale del Novecento. Il letterato pi influente della seconda met
del secolo Samuel Johnson (1709-1784), abile organizzatore della vita culturale del
periodo nonch autore del primo dizionario della lingua inglese.

Il romanticismo
Segni di disaffezione nei confronti del neoclassicismo e del razionalismo si registrano fin nel
cuore del XVIII secolo. Al 1750 risale infatti l'Elegia scritta in un cimitero di campagna di
Thomas Gray (1716-1771) che fu l'espressione pi notevole della cosiddetta poesia
sepolcrale. Anche se a livello formale Gray adott il linguaggio poetico augusteo, il suo gusto
per la meditazione malinconica, il riferimento a letterature primitive e al medioevo, la
celebrazione delle classi sociali pi umili fanno di lui un esponente del preromanticismo. Il
fascino per remote et barbariche spinse James Macpherson (1736-1796) a inventare
l'esistenza di un antico bardo celtico, Ossian, cui attribu la paternit delle sue poesie che
ebbero molto successo in tutta Europa. Nella prosa segnali di cambiamento si hanno con il
romanzo gotico, in cui misteriosi eventi di natura soprannaturale, inspiegabili con la ragione,
provocano un acuto senso di terrore. Esponente di questo filone fu Matthew Gregory Lewis
(1775-1818) con Il monaco(1796). I primi due grandi poeti romantici, che a livello
temporale si situano ancora in ambito settecentesco, sono lo scozzese Robert Burns (17591796) e William Blake (1757-1827), entrambi artisti di valenza rivoluzionaria. Gli
avvenimenti storici all'origine del profondo cambiamento segnato dal Romanticismo furono
la rivoluzione francese, che acceler il processo democratico europeo, e la rivoluzione

industriale, che provoc fondamentali cambiamenti nella vita umana. Caratteristiche dello
spirito romantico sono una diversa interpretazione della natura vista in termini panteistici e
in stretto rapporto con l'uomo, l'aspirazione a unirsi con l'infinito e con il tutto, la concezione
dell'artista come mediatore tra le forze trascendenti e il genere umano, il culto per le epoche
primitive e per gli umili, l'indagine sulle forze dell'irrazionale, l'enfasi sulla libera iniziativa
creatrice dell'artista, l'interesse per i sentimenti nei loro aspetti pi segreti. Importante fu
l'influenza delle correnti filosofiche tedesche, principalmente dell'idealismo che fu introdotto
in Inghilterra da Samuel Taylor Coleridge (1772-1834), e William Wordsworth (1770-1850),
della prima generazione romantica. I due artisti pubblicarono insieme nel 1798 le Ballate
liriche, raccolta che segn l'inizio ufficiale del romanticismo letterario. La prefazione al libro,
aggiunta da Wordsworth nel 1800, costituisce il manifesto del movimento. Nella stesura
della raccolta Wordsworth, che contribu con Tintern Abbey e numerose poesie brevi, si
diede il compito di trasfigurare, con linguaggio aderente all'uso comune, la realt pi
familiare conferendole una luce di novit e di eccezionalit mentre Coleridge, che contribu
con La ballata del vecchio marinaio, si pose quello di rendere reali e credibili avvenimenti di
natura misteriosa e soprannaturale. Wordsworth espresse pi di ogni altro il profondo senso
romantico della natura ed esalt la dignit delle persone umili mentre Coleridge fu
importante anche per la produzione critica e filosofica. I due poeti, dapprima sostenitori
delle istanze democratiche della rivoluzione francese in seguito abbandonate per posizioni
pi conservatrici, furono sempre sostenuti da un profondo senso etico e sottolinearono
l'importanza della missione sociale del poeta come fonte di consapevolezza. Gli artisti della
seconda generazione romantica, George Gordon Lord Byron (1788-1824), Percy Bysshe
Shelley (1792-1822) e John Keats (1795-1821), furono attratti dai movimenti rivoluzionari
in atto in Europa e furono coerenti nel loro radicalismo politico. Byron cre la figura di un
eroe fatale che si ribella alle convenzioni sociali. Fu per romantico solo nei comportamenti,
poich le sue opere migliori, tra cui il capolavoro Don Giovanni (1819-1824), si ricollegano
alla tradizione satirica e umoristica del Settecento e della restaurazione. Shelley espresse in
poesia il rifiuto per le istituzioni e la ricerca di una religione protesa verso l'infinito. La sua
lirica raggiunge i livelli migliori nelle poesie brevi come la famosa Ode al vento occidentale.
Keats considerato il padre dell'estetismo anche se la sua poesia, che canta la bellezza della
vita, essenzialmente etica. L'espressione pi alta del suo lirismo sono le odi scritte nel
1819, ricche di immagini suggestive e solenni nel ritmo: A un usignolo, Sopra un'urna greca,
Alla malinconia, All'autunno. Nel periodo romantico nasce il romanzo storico, il cui fondatore
fu lo scozzese Walter Scott (1771-1832). Un'altra esponente della narrativa del periodo fu
Jane Austen (1775-1817) che dipinse con precisione e umorismo la vita della classe medioalta di provincia. Pi vicina allo spirito illuminista che a quello romantico, la scrittrice
struttur i suoi romanzi con maestria delineando la personalit dei protagonisti attraverso la
conversazione.

L'Et vittoriana
Durante il lungo regno della regina Vittoria (1837-1901) la Gran Bretagna divenne una ricca
potenza industriale e coloniale. Il grande sviluppo della scienza e della tecnica e il liberismo
riformista della borghesia, ormai dominante, contribuirono a diffondere una visione positiva,
accompagnata da un rigido senso moralistico, peraltro smentito dalle misere condizioni di

vita dei ceti meno abbienti. Anche il mondo letterario sembr accettare i valori di ottimismo
e rispettabilit lasciando cadere la tensione ideale dei romantici, di cui per continu a
sfruttare temi e modalit. Il principale prodotto letterario del periodo il romanzo sociale di
cui fu maestro Charles Dickens (1812-1870) che pubblic a puntate numerosi testi, tra cui
David Copperfield(1849-50). I romanzi di Dickens mettono in evidenza la corruzione e le
ingiustizie dell'epoca e rimangono opere di indubbio valore per la variet di eventi,
personaggi, ambienti che presentano nonch per l'irresistibile vena comica. Tipico
rappresentante del compromesso vittoriano William Makepeace Thackeray (1811-1863),
autore del romanzo La fiera delle vanit (1848) che dipinge la vita dei ceti benestanti
mettendone in evidenza l'ipocrisia, senza mai per sfidare davvero le convenzioni vittoriane.
Segno dell'affermazione del movimento di emancipazione femminile allora formatosi fu la
presenza di parecchie scrittrici sulla scena letteraria. George Eliot (Mary Ann Evans, 18191880) ed Elizabeth Cleghorn Gaskell (1810-1865) descrissero con maestria la vita di
provincia. Le sorelle Charlotte (1816-1855) ed Emily Bront (1818-1848) appaiono come le
continuatrici pi originali dello spirito romantico. Soprattutto Emily nel suo appassionato
romanzo Cime tempestose (1847) rivela grande creativit poetica e suscita intensa
emozione. La poesia vittoriana ebbe prevalentemente carattere elegiaco come si pu
constatare nell'opera del poeta pi rappresentativo, Alfred Tennyson (1809-1892), che
scrisse melodiosi versi ricchi di immagini e di grande forza evocativa. La poesia di Robert
Browning (1812-1889) ha invece carattere drammatico. Le composizioni delle sue raccolte
migliori sono infatti monologhi in cui personaggi immaginari o storici espongono il loro punto
di vista creando un discordante effetto corale di notevole modernit. La moglie di Browning,
Elizabeth Barrett Browning (1806-1861), poetessa dagli interessi sociali e politici, dedic al
marito la pregevole raccolta Sonetti portoghesi (1847). Il gruppo dei pittori e poeti che si
definirono preraffaelliti, esprimendo cos il loro amore del tutto romantico per le epoche
prerinascimentali, comprende Dante Gabriel Rossetti (1828-1882), sua sorella Christina
(1830-1894) e William Morris (1834-1896). Lo stile sofisticato, l'elaborato simbolismo, la
tendenza a unire elementi mistici a immagini sensuali, il rifiuto del materialismo dell'epoca
accomunano questi poeti, che sviluppano l'estetismo di Keats portandolo verso le modalit
del decadentismo. Tra i saggisti ricordiamo gli storici Thomas Babington Macauley (18001859) e Thomas Carlyle (1795-1881), nonch lo storico dell'arte John Ruskin (1819-1900),
vicino allo spirito dei preraffaelliti su cui scrisse un saggio.

La Crisi dell'et vittoriana


Negli ultimi decenni dell'Ottocento, durante i quali apparvero chiari segni di crisi economica,
la fiducia negli ideali di progresso del positivismo e nella morale vittoriana entr
definitivamente in crisi. Gli intellettuali denunciarono l'ipocrisia dell'epoca proponendo l'arte
e la bellezza come valori alternativi. L'et del decadentismo annunciata, oltre che dai
preraffaelliti, dalla poesia di Algernon Charles Swinburne (1837-1909) che suscit scalpore
per la sua sensualit e introdusse i modelli del simbolismo francese. Walter Pater (18391894) fu il teorico della tendenza estetizzante mentre l'artista pi significativo fu Oscar
Wilde (1856-1900) che espresse nel romanzo Il ritratto di Dorian Gray (1890) e nella
commedia Salom (1891) La sua concezione dell'arte per l'arte e della vita come opera
d'arte. La critica sociale, alleggerita dalle argute battute ironiche, il tratto caratteristico

della produzione teatrale di Wilde. Questa peculiare unione tra estetismo e impegno sociale
evidenzia come la visione romantica dell'artista quale profeta e maestro non si fosse del
tutto esaurita. L'estetismo e il simbolismo sono alla base del cosiddetto rinascimento celtico,
movimento poetico e teatrale sorto in Irlanda alla fine del secolo il cui pi grande esponente
fu William Butler Yeats (1865-1939), uno dei maggiori poeti moderni di lingua inglese.
Anche in questi artisti le istanze estetiche si sposano con l'impegno per la causa
dell'irredentismo irlandese. Un originale artista di fine secolo che esercit particolare
influenza nel successivo sviluppo della poesia fu Gerard Manley Hopkins (1844-1889) la cui
lirica a carattere religioso segue modalit sperimentali e innovative. Nei romanzieri che
scrissero nel tardo periodo vittoriano e durante il regno di Edoardo VII (1901-1910) sono
percettibili gli influssi di modelli stranieri e la tendenza a una pi accurata indagine
psicologica secondo l'esempio del grande scrittore americano Henry James (1843-1916).
Thomas Hardy (1840-1928), influenzato dal pessimismo di Schopenhauer, espresse, con
prosa densa di simbolismo e di amara ironia, una concezione tragica e fatalistica della vita.
John Galsworthy (1867-1933) si ispir al romanzo naturalista francese e nel ciclo La saga
dei Forsyte (1906-1921), segu l'evoluzione nel tempo di una ricca famiglia dell'alta
borghesia vittoriana. Edward Morgan Forster (1879-1970), intellettuale del gruppo di
Bloomsbury, incentr i suoi romanzi sulle deformazioni che i pregiudizi e le convenzioni
sociali operano nella libera espressione dei sentimenti e delle relazioni umane.
Un filone importante fu quello del romanzo di ambientazione esotica i cui maestri furono
Joseph Conrad (1857-1929), del quale si ricorda in particolare Cuore di tenebra (1902), e
Robert Louis Stevenson (1850-1894), indimenticabile autore dell'innovativo romanzo
d'avventure L'isola del tesoro (1883) e di La strana storia del dottor Jekyll e del signor Hyde
(1886), incentrato su un oscuro caso di sdoppiamento di personalit. Rudyard Kipling
(1865-1936), il romanziere e poeta dell'imperialismo, mette in evidenza nelle sue opere,
ambientate per la maggior parte in India, il complesso rapporto tra individuo e gruppo
sociale. Herbert George Wells (1866-1946) critic la societ vittoriana attraverso la sua
narrativa fantascientifica. I romanzi di Samuel Butler (1835-1902), particolarmente
irriverenti e caustici, furono fonte di ispirazione per il maggior commediografo del periodo,
George Bernard Shaw (1856-1950), esponente della Societ Fabiana, gruppo di ispirazione
socialista. Nelle sue numerose commedie dal brillante dialogo e dal pungente sarcasmo
fustiga l'ipocrisia vittoriana ispirandosi al teatro di Ibsen e continuando, nel contempo, la
tradizione della commedia settecentesca.

Il Novecento
Nel periodo immediatamente successivo alla fine della prima guerra mondiale, che aveva
distrutto del tutto valori gi in crisi, si ebbe un radicale rinnovamento sia nel romanzo che
nella poesia attraverso la sperimentazione di modalit espressive del tutto nuove, a cui fu
dato il nome di modernismo. Importante per l'innovazione della narrativa fu la ricerca in
campo psicologico di Freud, la cui influenza evidente nelle opere di David H. Lawrence
(1885-1930) che esplorano il contrasto tra istinti e ragioni e affrontano il tema del sesso.
L'irlandese James Joyce (1882-1941), con i romanzi Ulisse (1922) e Le veglie di Finnegan
(1939), il pi ardito sperimentatore delle nuove possibilit narrative. Usando le tecniche

del monologo interiore e del flusso di coscienza egli rappresenta la vita della mente dei suoi
personaggi dentro i cui pensieri e attraverso il cui punto di vista il lettore si ritrova a
interpretare il mondo, seguendone le associazioni mentali, i ricordi e le improvvise prese di
coscienza. Il linguaggio che lo scrittore usa rappresentativo della frammentaria e
multiforme realt del nuovo secolo; unisce infatti lessico proveniente da linguaggi diversi,
presenta infrazioni sintattiche, manca di punteggiatura. Nella stessa area di ricerca si situa
Virginia Woolf (1882-1941). I suoi romanzi, La signora Dalloway (1925), Gita al faro (1927),
Le onde (1931), sono monologhi interiori espressi con una prosa di intensa qualit lirica.
Ricordiamo inoltre Dorothy Richardson (1873-1952) e Katherine Mansfield (1888-1923),
autrice di alcuni dei pi bei racconti in lingua inglese. Il linguaggio poetico fu radicalmente
innovato da Thomas Stearns Eliot (1888-1965), americano di nascita ma inglese di elezione,
con la pubblicazione nel 1922 del poemetto La terra desolata dedicato al connazionale Ezra
Pound (1885-1972), grande sperimentatore della scrittura in versi. L'opera costituisce la
metafora pi espressiva dell'epoca moderna, priva di spiritualit e tormentata dalla
solitudine e dall'ansia. Il composito linguaggio del poemetto unisce l'asciutto lessico
quotidiano a citazioni letterarie prese da et pi consone allo spirito del poeta. Gli autori a
cui Eliot fa maggior riferimento sono Dante, di cui ama il simbolismo, e Donne, che apprezza
per la fusione tra sentimento e pensiero. La poesia altamente simbolica di Eliot si fa pi
pacata dopo la conversione all'anglicanesimo, come appare in Quattro quartetti, composti
dal 1936 al 1942. Durante il periodo tra le due guerre, segnato dalla crisi economica del
1929, poeti e prosatori sono accomunati dalla militanza nelle organizzazioni di sinistra. La
narrativa del periodo annovera il contributo di scrittori quali Somerset Maugham (18741965), Evelyn Waugh (1903-1966) e Graham Greene (1904-1991). Le opere pi originali
sono i romanzi fantascientifici di Aldous Huxley (1894-1963), tra cui Il mondo nuovo (1932),
e di George Orwell (1903-1950), La fattoria degli animali (1945) e 1984 (1948), cupe
prefigurazioni di un incombente futuro in cui la creativit e la libert sono negate. La scena
poetica animata dal cosiddetto Movimento di Oxford che include Wystan Hugh Auden
(1907-1973), Steven Spender (1909-1995), Cecil Day Lewis (1904-1972) e Louis McNeice
(1907-1963). Marx e Freud, le tecniche simboliste di Eliot e Yeats, i ritmi della musica jazz,
il lessico colloquiale e le immagini prese dal mondo industriale stanno alla base della loro
poesia. Allo stesso periodo risalgono le opere del gallese Dylan Thomas (1914-1953), di
grande originalit e potenza visionaria, in cui si avverte l'eco della tradizione celtica. La
seconda met del XX secolo un periodo di crisi per la Gran Bretagna che, gi provata dalla
Seconda guerra mondiale, vede ora il crollo del suo impero coloniale. Negli anni Cinquanta il
teatro riprende vigore e rinnova le sue forme espressive. Questo processo inizia nel 1956
con la commedia di John Osborne (1929-1994) Ricorda con rabbia, il cui protagonista, un
giovanotto dal linguaggio irriverente in rivolta contro le istituzioni sociali, divenne
rappresentativo della generazione del secondo dopoguerra. I drammaturghi che, con
modalit diverse, si ispirarono a questo filone furono definiti giovani arrabbiati; tra di loro
ricordiamo John Arden (1930) e Arnold Wesker (1937).
Un'espressione teatrale, nata a Parigi, di fondamentale importanza a livello europeo, fu il
cosiddetto teatro dell'assurdo i cui due maggiori rappresentanti di lingua inglese furono
l'irlandese Samuel Beckett (1906-1989) e Harold Pinter (1930). Questi drammaturghi
intesero rappresentare l'assurdit e la disarmonia della condizione umana dopo gli orrori
della guerra mondiale e la minaccia atomica attraverso l'uso di un linguaggio stridente, di

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dialoghi illogici, di situazioni paradossali, di personaggi anticonvenzionali che si caricano di


valenza simbolica. L'opera pi rappresentativa fu Aspettando Godot (1954) di Beckett,
originariamente scritta in francese. Negli anni pi recenti assistiamo a una grande fioritura
di talenti teatrali che scrivono anche per la radio, la televisione e il cinema. Due autori che
hanno operato in tutti questi ambiti sono Tom Stoppard (1937) e Robert Bolt (1924-1995).
Nel secondo dopoguerra poeti come Philip Larkin (1922-1985) e Kingsley Amis (1922-1995),
uniti in un gruppo chiamato The Movement, si dichiararono a favore di una poesia pi
concreta e di comprensione pi immediata rispetto ai modelli dello sperimentalismo
modernista. Negli anni Cinquanta e Sessanta le figure poetiche di maggior spicco furono Ted
Hughes (1930) e sua moglie, l'americana Sylvia Plath (1932-1963). Il primo tratta il tema
del violento rapporto tra l'uomo e la natura con interessanti innovazioni stilistiche tendenti a
creare la sensazione dell'energia e della tensione. La seconda esprime in chiave femminista
le dolorose tematiche della pazzia e del suicidio per le quali sa scegliere le metafore e le
cadenze metriche pi espressive. Negli anni successivi la poesia pi interessante giunge non
pi da Londra ma dalle grandi citt industriali inglesi e soprattutto da Belfast. I poeti pi
rappresentativi sono Tom Silkin (1930) per Newcastle, Roy Fisher (1930) per Birmingham,
Adrian Henri (1936) per Liverpool, e Seamus Heaney (1939) per Belfast. Il romanzo del
secondo dopoguerra, come la poesia, respinge la complessit espressiva del primo
Novecento e ritorna al realismo. Scrittori come il gi citato Kingsley Amis e Alan Sillitoe
(1928), si ricollegano agli arrabbiati della scena teatrale: anche i loro protagonisti sono
giovani che vivono in provincia, provengono dalla classe media e proletaria e sono in rivolta
contro l'apparato sociale. Il filone dell'utopia negativa continua a creare capolavori come Il
signore delle mosche (1954) di William Golding (1911-1993) e Arancia meccanica (1962) di
Anthony Burgess (1917-1993).
Parecchie sono le scrittrici che animano la scena letteraria della seconda met del
Novecento: Doris Lessing (1919), Iris Murdoch (1919-1999), Muriel Spark (1918), Margaret
Drabble (1939), Angela Carter (1940-1992), Antonia Byatt (1936), per citare le pi famose.
Muriel Spark, nata a Edimburgo nel 1918, residente da molti anni in Italia, comincia la
propria carriera letteraria nel 1950, quando vince un premio per il miglior racconto
pubblicato sull'Observer. La scelta di temi originali e talvolta grotteschi la caratteristica pi
saliente delle prime opere, quali Memento mori (edizione originale 1959; traduzione italiana
1993) e La ballata di Peckham Rye (edizione originale1960; traduzione italiana 1996), nelle
quali gi evidente l'inclinazione a guardare con sarcasmo il lato grottesco e mostruoso
della realt. Nel romanzo pi famoso di Muriel Spark, dal titolo Gli anni in fiore della
signorina Brodie (edizione originale 1961), la singolare personalit della scrittrice emerge
nel modo pi netto: percorsa da una religiosit affatto priva di indulgenza, l'opera il frutto
di uno sguardo implacabile che s'appunta su figure ed eventi nei quali affiora il Male,
presenza necessaria e beffarda della vita umana. Con indiscusso talento, la scrittrice
racconta la miseria e la debolezza umane senza offrir loro alcuna possibilit di redenzione.
Figura originale del panorama letterario britannico Antonia S. Byatt, pseudonimo di A.
Drabble (sorella di Margaret Drabble), nata a Sheffield nel 1936. Giunta tardi alla narrativa,
dopo un lungo periodo dedicato alla carriera accademica, Byatt esordisce nel 1978 con La
vergine nel giardino, raffinato e ambizioso romanzo di ambientazione storica, ma il vero
riconoscimento giunge con Possessione. Una storia romantica (edizione originale 1990,
traduzione italiana 1992), nel quale Byatt, mediante l'uso di una lingua raffinata e colta,

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racconta due storie d'amore che si svolgono parallelamente, e talvolta s'intrecciano,


tessendo con rara bravura una trama in cui il romanticismo di sapore ottocentesco si
coniuga con i migliori ingredienti di un racconto di suspense, occultando il finale fino
all'ultima pagina. II capolavoro di Byatt La torre di Babele (edizione originale 1996;
traduzione italiana 1997), ambientato negli anni Sessanta, nel quale la storia della
protagonista, alla faticosa ricerca della propria strada dopo la fuga da un matrimonio
perbene, si intreccia con quella di un'utopia e del suo fallimento, scritta da un giovane
artista vagabondo ed emarginato.
A partire dagli anni Sessanta anche negli scrittori inglesi evidente la tendenza, definita
postmodernista e comune ad artisti di varie nazionalit, al rinnovamento e alla
reinterpretazione delle strutture narrative del romanzo, accogliendo le suggestioni delle
tecnologie comunicative (quali la televisione, il computer) e di altre arti (come il cinema).
John Fowles (1926), autore di La donna del tenente francese (1963), d un impianto realista
al suo libro, ma nel contempo mette ironicamente in parodia le convenzioni del naturalismo
vittoriano, epoca in cui il romanzo ambientato. Bruce Chatwin (1940-1989), giornalista e
studioso di archeologia, raccont i suoi viaggi in giro per il mondo in opere di difficile
classificazione tra il romanzo e il resoconto, l'autobiografia e il racconto storico scardinando i
confini della tradizionale letteratura di viaggio. Suoi In Patagonia (1977) e Le vie dei canti
(1987). Ian McEwan (1948) e Martin Amis (1949), due scrittori di particolare rilievo degli
ultimi anni del secolo, abbandonano le convenzioni del realismo per una modalit pi
immaginativa, quasi grottesca. Molto amato dal pubblico e molto corteggiato dal cinema, lan
McEwan, nato ad Aldershott nel 1948, si imposto sulla scena letteraria sin dagli anni
Ottanta, ma ha mantenuto le attese di pubblico e critica anche nel decennio successivo. Con
Lettera a Berlino (1990) Io scrittore rielabora un canovaccio da tradizionale spy story (siamo
nella Berlino del 1955, ai tempi della guerra fredda) sino a trarne un crescendo dal tragico
epilogo; dal romanzo stato tratto il film The Innocent, diretto nel 1993 da J. Schlesinger,
protagonista Anthony Hopkins. II cinema si impossessa di altri due romanzi di McEwan: da
Cortesie per gli ospiti (edizione originale 1981) viene tratto l'omonimo film (regia di Paul
Schrader, protagonista Rupert Everett) e il celebratissimo romanzo Il giardino di cemento
(edizione originale 1978), tragico ritratto domestico in cui le dinamiche familiari generano
oscure complicit e relazioni di esasperato sadismo, diviene un film nel 1992 (regia di
Andrew Birkin). Negli anni Novanta in Italia escono di McEwan: Bambini nel tempo (edizione
originale 1987, traduzione italiana 1992), L'inventore di sogni (edizione originale e
traduzione italiana 1994), che narra le immaginarie e fantastiche avventure di un bambino,
il piccolo Peter Fortune, inguaribile sognatore, Cani neri (1993) e L'amore fatale (edizione
originale e traduzione italiana 1997), un thriller in cui la fede ottimistica nella scienza, le
nevrosi contemporanee e la spiritualit new age si mescolano come nella confusa vita reale.
Nel 1998 ha vinto il Booker Prize per il romanzo breve Amsterdam, che affronta il delicato
tema della violazione della privacy di un politico da parte dei media. Osannato dalla critica e
amato dal pubblico anche Martin Amis (nato a Oxford nel 1949), figlio di Kingsley Amis.
Nel suo romanzo d'esordio, Le carte di Rachele (edizione originale 1972), Amis non ha
ancora messo a punto la vena satirica e feroce che caratterizzer le opere successive, come
Denaro (edizione originale 1984) e Territori Iondinesi (edizione originale 1989; traduzione
italiana 1991), desolante ritratto di Londra ambientato in un vicino futuro atomico; con La
freccia del tempo o la natura dell'offeso (edizione originale 1991; traduzione italiana 1993),

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che ha per tema i crimini commessi dal regime nazista, Amis esplora la natura del tempo e
quella del male. L'informazione (edizione originale 1995; traduzione italiana 1996), ritratto
impietoso e carico di veleno del mondo dell'editoria, descrive le disavventure di due scrittori
alle prese con il successo, l'invidia reciproca e le falsit della societ letteraria, e ha
consacrato Amis come autore di fama internazionale. Pressoch coetaneo di Amis, anche se
meno famoso, un altro scrittore inglese, Julian Barnes, nato a Leicester nel 1946. Fra le
opere di Barnes ricordiamo Il pappagallo di Flaubert (edizione originale 1984; traduzione
italiana 1987), nel quale mescola in modo originale ricostruzione biografica e fantasticheria,
con piglio ironico e arguto, Parliamone (edizione originale 1991; traduzione italiana 1992) e
Il porcospino (edizione originale 1992; traduzione italiana 1993), giocati sul registro della
comicit popolare, Oltremanica (traduzione italiana 1997), libro i cui personaggi abitano un
paese strano che sta a mezza strada fra Londra e Parigi e un tempo altrettanto bizzarro che
va dal 1789 all'anno 2015. Giocatori di cricket, operai britannici e lesbiche inglesi sono
protagonisti di storie che Barnes racconta senza curarsi, apparentemente, degli scherzi della
dimensione temporale. Con Follia (1950) e i romanzi successivi, Patrick McGrath (1950) si
dimostrato dotato di una straordinaria capacit di indagare nella profondit della personalit
umana. Dopo il successo de Il paese dell'acqua (1983), Graham Swift (1949) ha confermato
le sue qualit di narratore e la sua capacit di stare in equilibrio tra l'umorismo e la tragedia
dell'esistenza in Ultimo giro (1996; vincitore del Booker Prize) e La luce del giorno (2003).
Giovane autore premiato da una calda accoglienza di pubblico Jonathan Coe, nato a
Birmingham nel 1961. Coe, che oggi vive a Londra, si segnalato per due divertenti
biografie di Humphrey Bogart e James Stewart e ha esordito con due romanzi: Donna per
caso (Accidental Woman, 1985) e L'amore non guasta (A Touch of Love, 1989), E' tuttavia,
con una grande saga familiare, La famiglia Winshaw (edizione originale 1994, traduzione
italiana 1995), che s'impone all'attenzione internazionale (in Francia il romanzo conquista
nel 1995 il premio per il miglior libro straniero). Nel libro, Coe dipinge un tragicomico ritratto
della societ inglese degli anni Ottanta, dando prova di particolare maestria nel passare con
disinvoltura da un registro all'altro. Anche nel romanzo successivo, La casa del sonno
(edizione originale e traduzione italiana 1998), la scrittura divertente sfuma con naturalezza
nei toni della commozione pi pura e la satira e la farsa lasciano gradualmente spazio allo
stile da sonetto shakespeariano. Con La banda dei brocchi (The Rotters' Club) Coe torna a
raccontare la societ britannica, andando indietro nel tempo, nella Birmingham degli anni
Settanta, e in Circolo chiuso (The closed circle, 2005) riprende i protagonisti della "banda",
ormai adulti negli anni Novanta, completando cos la trilogia iniziata con La famiglia
Winshaw. Ritratti drammaticamente divertenti e ironicamente veritieri sono quelli che d
Nick Hornby (1957) della generazione dei trentenni, in romanzi diventati piccoli "cult" quali
Alta fedelt (1995) e Un ragazzo (1998).
Fenomeno letterario a s nel panorama inglese contemporaneo quello legato alla chemical
geneation, alla nuova generazione di "ragazzi terribili" di cui Irwine Welsh l'esponente pi
noto. Scozzese ex punk, ex agente immobiliare, ex intellettuale marginale, Welsh fonda a
Edimburgo nel 1992, insieme a Duncan Mc Lean, Barry Graham e Alison Kermack, la rivista
"Rebel Inc.", con lo slogan, tratto da Max Ernst "un occhio aperto per guardarsi intorno e
uno chiuso per guardarsi dentro". Il rigetto del grigio e conformista ventennio tatcheriano, la
rabbia, l'inquietudine e gli orizzonti incerti di una generazione di giovani senza futuro

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cercano cos di coagularsi in un nuovo genere letterario. Il successo europeo del film
Trainspotting, tratto dall'omonimo romanzo di Welsh (edizione originale 1993, traduzione
italiana 1996) e diretto dal regista Danny Boyle, impone all'attenzione internazionale una
generazione di emarginati e di ribelli politically incorrect, che mescolano rave party e droghe
sintetiche, sesso, musica, violenza e disoccupazione in scenari urbani degradati e allucinati.
Acido lisergico, ecstasy, cocaina, eroina dominano nelle acid stories della chemical
generation che si snodano lungo il decennio dell'acid house seguendo il graduale affermarsi
ufficiale della sottocultura underground. Acid Stories sono quelle raccontate da Welsh in
Ecstasy (traduzione italiana 1997), che ha per sottotitolo Tre racconti chimici, Acid House
(1995; traduzione italiana 1999) e Colla (Glue, 2001; traduzione italiana 2002).
Molti dei pi interessanti scrittori in lingua inglese del momento vivono in Gran Bretagna ma
provengono da altri paesi, in particolare aree postcoloniali; tra loro ricordiamo il nigeriano
Ben Okri (1959), il giapponese Kazuo Ishiguro (1954) e l'indiano Salman Rushdie (1947).
Questi scrittori, che uniscono alla tradizione occidentale gli apporti di culture diverse,
rendono particolarmente interessante il panorama della narrativa inglese contemporanea.
Un caso interessante anche quello di giovani scrittori nati in Gran Bretagna ma da genitori
immigrati, specie dalle ex colonie: le loro opere rispecchiano spesso le problematiche di
giovani generazioni alle prese con la propria identit, combattute tra l'appartenenza al paese
di cui si sentono parte e di cui hanno la nazionalit effettiva e il difficile rapporto con le
tradizioni tramandate dai genitori, pi legati al paese d'origine. Ricordiamo Hanif Kureishi,
scrittore e cineasta anglo-pakistano, nato a Londra nel 1954. Considerato uno dei migliori
artisti della giovane letteratura inglese, il suo romanzo d'esordio stato Il Buddha delle
periferie (The Buddha of Suburbia, 1990) che, ambientato negli anni Settanta, narra la
storia di un giovane pakistano in cerca di fortuna. Nella sua narrativa emerge un'analisi
accurata degli ambienti, che mette in rilievo i contrasti culturali del mondo moderno. E'
anche sceneggiatore di film del cinema indipendente (My beautiful Laundrette, 1985;
Sammy e Rosie vanno a letto, 1987 - entrambi diretti da Stephen Frears). Varie opere di
Kureishi sono state portate sul grande schermo, come il racconto Mio figlio il fanatico (dalla
raccolta Love in a blue time, 1996) e Nel'intimit (Intimacy, 1998). Tra le giovani promesse
del nuovo millennio vale la pena menzionare l'anglo-giamaicana Zadie Smith (1976), che nel
2001 stata considerata un caso editoriale con il suo romanzo desordio Denti bianchi (White
teeth), in cui racconta in forma a volte comica e a volte grottesca leterno scontro culturale e
generazionale, fondendo insieme i mille ambienti e atmosfere di una Londra multietnica, con
un linguaggio fresco e "scoppiettante".

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