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IL SEICENTO

Lepoca che va dalla seconda met del 500 fino al 1680 circa conosciuta come il periodo aureo della cultura e della letteratura spagnola, il Secolo o Secoli dOro. La cultura del periodo nota come cultura barocca. Il termine BAROCCO pu essere inteso in due modi:

come concetto di stile, ripetibile e riproducibile, basato sulla rottura del canone rinascimentale di armonia, ordine ed equilibrio, concetti a cui si sostituiscono quelli di irregolarit, anomalia, bizzarria;

come concetto di epoca storica, una realt irripetibile, frutto di una serie di fattori che si combinano fra loro in un determinato modo.

In questa seconda accezione il termine barocco designa il periodo che va dal 1600 al 1680 circa e che in Spagna coincide con i regni di Filippo III (1598-1621) Filippo IV (1621-1665) Carlo II (1665-1700)

Quali sono i fattori che in Spagna si combinano fra loro a creare questa realt? Sono fattori sociali e economici, politico-bellici, religiosi e scientifico-filosofici. Che periodo questo per la Spagna?

Negli anni 90 del 500, sul finire del regno di Filippo II, si erano verificati i primi segni di una profonda crisi: 1588 > sconfitta della Invincibile Armata e fallimento della conquista dellInghilterra > grande disillusione, la Spagna si rese conto che la politica imperialista doveva avere un freno e che il suo ruolo di nemica delle forze protestanti dellEuropa Settentrionale volgeva al termine. 1596 > prima bancarotta dello stato. Leconomia da allora rimane sempre sul filo del collasso; i metalli preziosi provenienti dal Nuovo Mondo avevano dato lillusione di essere inesauribili e la corona si era lanciata in spese enormi che consumavano le entrate, aumentavano i debiti della monarchia e producevano una pressione fiscale incredibile sulla Castiglia (la zona su cui ricadevano la maggior parte delle tasse). La sovrabbondanza di metalli preziosi aveva provocato linflazione e laumento dei prezzi, ma ci si cominciava a chiedere se queste riserve fossero davvero inesauribili e se la Castiglia poteva sopportare da sola il peso fiscale.

Situazione socio-economica: si succedono la bancarotte (1607, 1627/28, 1647, 1656, 1665) si coniano monete frazionarie, si svaluta la moneta, salgono i prezzi. Dal 1618 si crea una Junta de Reformacin per risolvere i problemi economici. Intorno al 1630 cala lafflusso di metalli dal Nuovo Mondo e la Spagna si trova priva di unentrata economica imprescindibile. Inoltre la Spagna non era un paese produttivo ed era costretta a comprare dagli altri paesi europei i manufatti; loperosit e il lavoro manuale, lo stesso maneggiare denaro, non erano ben visti e non si era sviluppata una mentalit imprenditoriale. Gli statuti di limpieza de sangre e le patenti di nobilt che si perdevano lavorando non aiutarono certo lo sviluppo; arabi ed ebrei integrati erano operosi e risparmiatori e perci disprezzati e penalizzati socialmente. Nel 1609 vengono espulsi i moriscos con grave danno per lagricoltura e lartigianato. La crisi economica spinge le masse impoverite verso le citt, le campagne si spopolano e le plebi inurbate vivono in pessime condizioni, la mendicit e il caritatismo sono diffusi, il banditismo una piaga sociale. Sulla popolazione pesano poi le epidemie, che si succedono a ondate (1599-1600; 1650) causando spopolamento, e la crescita demografica si avr solo a partire dagli anni 1680. Dalla parte opposta al popolo stava la corte, che Filippo III apre allalta aristocrazia, creando cos un mondo cortigiano sfarzoso, ozioso e improduttivo (i nobili non lavorano e non pagano le tasse). La citt dove risiede la corte (Madrid, e Valladolid dal 1600 al 1606) richiama i figli non eredi (dal secondogenito in poi), i nobili poveri (hidalgos) e tutti coloro che cercano una sistemazione a servizio dei nobili o nellapparato burocratico dello stato. Lassolutismo monarchico e lalta nobilt sono forze altamente conservatrici e immobiliste, che si scontrano con aneli di libert e spinte al rinnovamento, dando luogo alla conflittualit che caratterizza la societ spagnola del 600. Ma certi cambiamenti sono impossibili da fermare: le masse che arrivano nelle citt cominciano ad assumere connotati di anonimato e spersonalizzazione tipici delle societ di massa, i rapporti fra gli individui non si basano pi sul vicinato e la parentela, quanto su relazioni contrattuali (il salario, la compra-vendita, laffitto), ci sono figure sociali nuove come il funzionario, il mercante, lo straniero, larricchito, si verificano alcuni casi di scalata sociale. Le forze conservatrici opprimono la societ perch vogliono che si mantenga lordine prestabilito e che non si metta in discussione che ognuno deve restare al proprio posto nella gerarchia sociale.

Situazione politico-bellica: il Seicento sembra iniziare con un abbassamento dellimpegno bellico spagnolo, nel 1598 Pace di Vervins con la Francia, nel 1604 Pace con lInghilterra, dal 1609 al 1621 tregua con le Fiandre. Ma dal 1618 al 1648 si combatte la Guerra dei Trentanni e con i trattati di pace che la concludono (Pace di Westfalia e Trattato dei Pirenei con la Francia nel 1659) la Spagna perde legemonia in Europa. Nel 1630 scoppia una rivolta nelle Fiandre, nel 1640 si ribellano la

Catalogna e il Portogallo (la prima torna sotto la corona spagnola nel 1652, ma il Portogallo sar indipendente dal 1668), seguite da altre regioni della Spagna, nel 1647 si ribella lItalia Meridionale. Il re Filippo III ha una personalit debole e per governare si serve di ministri che diventano i veri detentori del potere, si chiamano privados o validos. Sono quasi sempre uomini assetati di potere, al centro degli intrighi di una corte sempre pi corrotta. Il pi celebre il CondeDuque de Olivares (Gspar de Guzmn) che govern dal 1622 al 1643 con Flippo IV, attuando una politica centralista e causando enormi malcontenti con il suo tentativo di riforma fiscale in tutto il paese. Nel 1665, alla morte di Filippo IV, il figlio ha solo 4 anni, assume la reggenza la regina Mariana dAustria (il suo confessore, padre Nithard, influenzava la regina nelle decisioni) e il governo nelle mani della Junta de Gobierno, con rappresentanti delle diverse regioni. Ci furono delle lotte per il potere negli anni 70-80 fra la corona e un figlio illegittimo di Filippo IV, che si risolsero comunque con il governo di altri ministri deboli e incapaci. Il punto pi basso si raggiunge nei primi anni 80, poi inizi una lenta ripresa a partire dalla Catalogna e dal Pas Basco, che divennero le aeree trainanti delleconomia, anche se il potere politico resta centralizzato a Madrid. Con il Conte di Oropesa (1685-1691), uomo capace, si riducono le spese belliche, diminuiscono i prezzi, si rivaluta la moneta, si promulga una legge che non fa perdere la patente di nobilt a chi possiede manifatture.

Situazione religiosa e scientifico-filosofica: la Spagna si fa portatrice delle istanze della Controriforma, ossia della reazione della Chiesa Cattolica alla Riforma Protestante. Lideologia religiosa quella cattolica post-tridentina ed una forma di pensiero teologico che ostacola la messa in discussione del sistema di conoscenze gi approvato. Tuttavia questa visione del mondo statica e rassicurante si scontra con il progresso scientifico, le nuove scoperte e le nuove invenzioni, cio con una visione del mondo dinamica e aperta al cambiamento. Poche altre forme di speculazione sono ammesse, fra cui il neostoicismo e il tacitismo, e si rifiutano il dubbio e lo sperimentalismo come metodi di conoscenza.

Fattori socio-economici

Fattori politico-bellici

CULTURA DEL BAROCCO

Fattori religiosi

Fattori scientifico-filosofici

Tutti i campi della cultura (letteratura, teatro, filosofia, arti figurative, politica, arte della guerra) risentono dellinfluenza dei fattori che abbiamo esposto e agli anni di pi profonda crisi corrisponde lepoca di pi grande fioritura culturale (1600-1680). La concezione dinamica del mondo e le novit portate dalla scienza e dalla tecnica creano un profondo disorientamento nelluomo (per esempio la sostituzione del sistema geocentrico tolemaico con il sistema eliocentrico copernicano) e dubbi sulla percezione della realt (ad esempio il cannocchiale che mostra piccolo ci che vicino e grande ci che lontano); il mondo appare fratto, privo di senso, in continua evoluzione e non si pu pi spiegare semplicemente. Per leggere la realt che abbiamo davanti sar necessario fare ricorso ai simboli, alle metafore, alle analogie, alle somiglianze che permettono di cogliere i significati nascosti e i legami fra le cose in senso intuitivo, gi che la ragione e i sensi si dimostrano incapaci di decifrare la realt.

In campo letterario due concetti sono fondamentali per capire la produzione seicentesca: Il concetto di desengao, ovvero la consapevolezza della discrepanza fra ci che appare e ci che , la coscienza che quello che i nostri sensi e la nostra razionalit colgono nella realt che ci circonda non corrisponde allessenza della realt stessa, che sta altrove, celata dallapparenza. La formula IMITATIO + ADMIRATIO, che pu sintetizzare la poetica del Barocco: imitazione di modelli classici unita agli effetti sorprendenti che nascono dalla rottura delle formule classiche, impiegate in modo inatteso o deformante.

LA PROSA La produzione letteraria in prosa segnata dal dirigismo culturale ed caratterizzata da tecniche di persuasione sia nei contenuti che nella forma dellespressione. Il tema pi ricorrente quello del desengao con i consueti temi e motivi connessi: il contrasto fra apparente e reale, il sogno, la menzogna, il segreto, il doppio (specchio, ritratto, mascheramento), la realt labirintica e confusa. La poetica prevede che alla capacit di imitazione della realt e dei modelli si sommi quella di suscitare stupore e meraviglia. Lo stile permeato dal simbolismo, dallenigmaticit, dallidea che ogni elemento ricco di significati e comporta uno sforzo intellettuale di decifrazione. Il ruolo della formazione gesuitica (collegi dei Gesuiti) fu rilevante in molti scrittori, le loro tecniche pedagogiche erano raffinate e facevano cardine sullo studio dei classici, lo sviluppo della lingua casigliana, la cura della retorica e luso degli emblemi (da qui il gusto per il simbolo, lallegoria, il segno polisemico). Dal punto di vista filosofico i Gesuiti tentano la conciliazione di cristianesimo e neostoicismo, promuovono lo studio di Seneca e sviluppano la casistica, cio la soluzione di casi etici (frequente in ambito letterario). La prosa, lo stile e la struttura dei testi sono permeati dalla concezione della vita come gioco allusivo e ambiguit. La natura un libro di simboli che il DISCRETO pu cogliere, esplorare e raccontare svelando contrasti, differenze, somiglianze, analogie e ogni altro tipo di rapporto che pu unire le cose fra loro, a formare un reticolato. La retorica lo strumento privilegiato per illustrare tutto questo, per afferrare la realt e svelarla al di l delle apparenze. La prosa offre soprattutto: OPERE MISCELLANEE: volumi che riuniscono saggi, racconti, scritti di varia erudizione, che rispecchiano il gusto dellepoca per laccumulazione; OPERE BREVI: raccolte di massime, aneddoti, proverbi, emblemi scritte allinsegna della cifra simbolica. NARRATIVA: si regge soprattutto sulla peripezia e sulla poetica della tensione e della meraviglia, vi trovano parte il paradosso, il contrasto fra la volont dei protagonisti e gli accadimenti, lo scambio di persona, lagnizione, il travestimento, la ricerca di identit. Il ROMANZO esplode con El ingenioso hidalgo Don Quijote de la Mancha (I, 1605; II, 1615), anche se il concetto stesso di romanzo stava ancora sviluppandosi e Cervantes non chiama mai novela il suo capolavoro. Fioriscono anche le RACCOLTE DI NOVELLE e la PICARESCA: sono la risposta alla diffusione del libro stampato per la lettura individuale, per colmare il desiderio di affabulazione. La narrativa attinge dallepica, dai libri di cavalleria, dal genere ellenistico o bizantino, dai novellieri italiani (Boccaccio e Bandello soprattutto), dal genere sentimentale, dalle forme brevi come laneddoto, la

facezia, il raccontino. Tutti questi generi hanno trionfato nel corso del Cinquecento e confluiscono in unopera che appare proprio al cambio di secolo: il Guzmn de Alfarache, la cui prima parte si pubblica nel 1599 e la seconda nel 1604. Dopo il Lazarillo de Tormes (1554), lopera segna il successo della picaresca. Dopo il Guzmn la narrativa esplode in tre filoni principali: Mateo Alemn, Guzmn de Alfarache (1599) Segunda parte falsa di Mateo Lujn de Sayavedra (1602) Segunda parte di Mateo Alemn (1604)

Picaresca o apicarada

Raccolte di novelle (con o senza cornice)

Miscellanee Prosa mista o combinatoria Rodrigo Fernnez de Ribera, Antojos de mejor vista (1625) Juan Enrquez de Ziga, Amor con vista (1625)

Gregorio Gonzlez, El guitn Miguel de Cervantes, Novelas Honofre (manuscrito 1604) ejemplares (1613) Francisco Lpez de beda, Libro de entretenimiento de la Alonso Jernimo de Salas Barbadillo, Correccin de pcara Justina (1605) vicios (1615), El subtil Alonso Jernimo de Salas cordobs Pedro de Urdemalas Barbadillo, La hija de (1620), La casa del placer Celestina (1612), La ingeniosa honesto (1620), La sabia Flora (1621), Don Diego de noche Elena (1614) (1623) Vicente Espinel, La vida del escudero Marcos de Obregn Gonzalo de Cspedes y Meneses, El espaol Gerardo (1618) (1615), Historias peregrinas y Carlos Garca, La desordenada ejemplares (1623) codicia de los bienes ajenos Juan Corts de Tolosa, (1619) en Pars Lazarillo de Manzanares con Juan Corts de Tolosa, otras cinco novelas (1620) Lazarillo de Manzanares con Antonio Lin de Verdugo, otras cinco novelas (1620) Gua y avisos de forasteros Juan de Luna, Segunda parte (1620) del Lazarillo de Tormes (1620) Lope de Vega, Novelas a en Pars Marcia Leonarda (1621 e 1624) Jernimo de Alcal Yez y Ribera, El donado hablador, Tirso de Molina, Cigarrales de vida y aventuras de Alonso, mozo de muchos amos (I,1624) Toledo (1621)

Juan Prez de Montalbn, Sucesos y prodigios de amor (1624) Juan de Pia, Novelas ejemplares y prodigiosas historias (1624)

Proibizione della Junta de Reformacin di pubblicare libri di comedias y novelas(1625-1635): gli autori aggirano il problema pubblicando fuori dalla Pastiglia oppure componendo opere miscellanee in cui si mescolano alla narrativa trattatelli morali, versi

Picaresca o apicarada

Raccolte di novelle (con o senza cornice)

Miscellanee Prosa mista o combinatoria Francisco de Quevedo Villegas, Sueos (1627) y

Francisco de Quevedo y Villegas, Vida del buscn Alonso de Castillo Solrzano, (Saragoza, 1626) Tardes entretenidas (Sevilla,1625), Jornadas Jernimo de Alcal Yez y alegres (Madrid, 1626), Huerta Ribera, El donado hablador, de Valencia (Valencia, 1629), vida y aventuras de Alonso, Noches de placer (Barcelona, mozo de muchos amos (II, 1631), Fiestas del jardn Valladolid, 1626) (Valencia, 1634) Gonzalo de Cspedes y Juan de Pia, Varias fortunas Meneses, Varia fortuna del (1627), Casos prodigiosos soldado Pndaro (1626) (1628), Segunda parte de casos prodigiosos (1629) Alonso de Castillo Solrzano, Las harpas de Madrid Tirso de Molina, Deleitar (Barcelona, 1631), La nia de aprovechando (1634) los embustes Teresa de Manzanares (Barcelona, 1632)

Alonso Jernimo de Salas Barbadillo, La estafeta del Dios Momo (1627), El curioso y sabio Alejandro (1634), La peregrinacin sabia (1635) Gabriel del Corral, La Cintia de Aranjuez (1629) Jacinto Polo de Medina, Academias del jardn (1630) Juan Prez de Montalbn, Para todos (1632)

Dopo la proibizione

Picaresca o apicarada

Raccolte di novelle (con o senza cornice)

Miscellanee Prosa mista o combinatoria

Alonso de Castillo Solrzano, El bachiller Trapaza (1637), Alonso de Castillo La gardua de Sevilla (1642) Los alivios de (1640), Sala de Vlez de Guevara., El diablo (1640), La quinta cojuelo (1641) (1649)

Solrzano, Mata de los Reyes, Para Casandra algunos (1640) recreacin de Laura Francisco Bernardo de Quirs, Obras de Francisco Bernardo

Antonio Enrquez Gmez, La vida de don Gregorio Guadaa (1644) en Rouen, en El siglo Pitagrico Vida y hechos de Estebanillo Gonzlez, hombre de buen humor, compuesta por l mismo (1646) en Amberes

Mara de Zayas y Sotomayor, Novelas amorosas y ejemplares (1637), Desengaos amorosos (1647) Mariana de Caravajal, Navidades de Madrid y noches entretenidas (1663)

de Quirs y aventuras de don Fruela (1656) Juan Fernndez de Peralta, Para s (1661) Antonio Snchez Trtoles, El entretenido (1673)

La finalit della narrativa lintrattenimento, ma si veicolano comunque insegnamenti tramite lesemplarit, cio la presentazione di casi esemplari da evitare (negativi, vizio) e da imitare (postivi, virt). Lo scopo spesso il desengao, lideologia conservatrice, ma non mancano casi in cui si infrangono e si trasgrediscono le norme, mostrando le crepe di un sistema tuttaltro che monolitico. La sperimentazione costante, le strutture sono spesso episodiche o giustappositive, prevedono linserimento di racconti nel racconto (anche di terzo grado), le trame sono avventurose e blandamente erotiche. Nelle raccolte di novelle e nelle miscellanee si sviluppano vari meccanismi di raccordo, dalla semplice serie, alla cornice esterna (riunione di persone in uno stesso luogo, per feste, accademie, veglie) alla cornice interna che diventa essa stessa racconto, ad altri espedienti come il viaggio.

Altri tipi di romanzo sono pi rari, ma abbracciano vari sotto-generi:

Novela pastoril

Miguel de Cervantes, La galatea (1585) Lope de Vega, La Arcadia (1598) Surez de Figueroa, La constante Amarilis (1609)

Novela bizantina

Miguel de Cervantes, Los trabajos de Persiles y Sigismunda (1617) Lope de Vega, El peregrino en su patria (1604 e 1618)

Novela histrica

Gins Prez de Hita, Guerras de Granada (1595) Luis Ariz, Historia de las grandezas de la ciudad de vila (1607)

Gernimo de Alicante, Las grandezas de Espaa (1608) Cristbal Lozano, triloga sobre el rey David (1652-73), Los Reyes nuevos de Toledo (1667) Historia de Gabriel de Espinosa (1683) Varias vidas de santos.

Novela sentimental (accin en prosa)

Lope de Vega, La Dorotea (1632)

Novela costumbrista (bozzettismo: descrizione di usi, costumi, stili di vita)

Surez de Figueroa, El pasajero (1617) Baptista Remiro de Navarra, Los peligros de Madrid (1646) Juan de Zabaleta, Da de fiesta por la maana (1654), Da de fiesta por la tarde (1659) Francisco Santos, Da y noche de Madrid (1663), Las tarascas de Madrid (1665), El No importa en Espaa (1667), Periquillo el de las gallineras (1668)

Novela alegrica fantasa moral

Pedro de Espinosa, El perro y la calentura (1622) Francisco de Quevedo y Villegas, Sueos (1627) Rodrigo Fernnez de Ribera, El mesn del mundo (1631) Vlez de Guevara., El diablo cojuelo (1641) Baltasar Gracin, El criticn (1651 e 53)

COME SI ANALIZZA UN TESTO NARRATIVO IN PROSA

1) si identifica il narratore, che non lautore ma una sua invenzione, che coincide con il punto di vista da cui la storia raccontata, cio la focalizzazione. Attraverso luso dei pronomi si stabilisce se il narratore si esprime in prima persona (punto di vista soggettivo) o in terza persona (punto di vista oggettivo). La focalizzazione interna (intradiegetica) quando il narratore sa tutto (ha accesso anche allinterno dei personaggi), in questo caso si narra in terza persona e il narratore si definisce onnisciente; la focalizzazione esterna (extradiegetica) quando il narratore conosce solo lesterno dei personaggi (ci che accessibile a tutti), in questo caso si narra in prima persona o in terza se il narratore uno dei personaggi, ed il narratore si definisce limitato. Il narratore, inoltre, si definisce intrusivo quando fa commenti, si rivolge direttamente al lettore ed esprime opinioni, ad esempio ricorrendo ad un lessico evacuativo. Focalizzazione, punto di vista, Focalizzatore, colui del quale si prospettiva assume il punto di vista, che orienta la prospettiva (3 Interna Esterno

Narratore persona)

onnisciente

Narratore limitato (3 persona, Esterna un personaggio della storia) Narratore limitato (1 persona) Interna

Interno

Interno Esterno

Narratore limitato (3 persona, Esterna non un personaggio della storia)

2) si identifica il narratorio, cio colui al quale la storia viene raccontata, che pu essere intradiegetico (dentro il testo) o extradiegetico (fuori dal testo)

3) si identifica lambientazione nello spazio e nel tempo: il tempo della narrazione (ambientazione temporale) e il tempo della storia narrata (la durata e la sequenza temporale della narrazione, con ellissi, analessi, prolessi..). Lambientazione pu essere descritta o deducibile, reale, plausibile o fantastica; ha sempre un rapporto con i personaggi: consonanza, discordanza, riflesso, influenza

4) si descrive latmosfera, cio le sensazioni che il testo evoca tramite i personaggi, le loro sembianze e azioni, i comportamenti, i movimenti, il lessico. Esempi: mistero, suspance, minaccia, paura, noia, attesa, dramma, tragedia, sconfitta, gioia, disperazione

5) si descrive la caratterizzazione dei personaggi, facendo ricorso allonomastica, ai simboli ad essi legati, ai tratti esteriori e interiori, a parole, pensieri, azioni e comportamenti. La caratterizzazione pu essere statica o dinamica: statica se il personaggio ha pochi tratti o attributi, semplice, senza sviluppo e pu incarnare una qualit o un difetto al massimo grado; dinamica se il personaggio ha molti tratti o attributi, complesso e prevede evoluzione e cambiamenti anche sorprendenti. La caratterizzazione pu essere diretta o indiretta: diretta se le informazioni sui personaggi sono date dal narratore, o dal personaggio stesso o da un altro personaggio; indiretta se le informazioni sui personaggi devono essere dedotte da ci che dicono, pensano, fanno

6) si definisce la struttura interna della narrazione: circolare, in sequenza, rapporto tra fabula e intreccio, meccanismi di racconto nel racconto.

7) si indagano la forma dellespressione (stile, linguaggio) e la forma del contenuto (temi, motivi)

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