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Ludovica Maconi
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testatina destra
frequenti nella prosa di Benedetto Croce; Proietti 2007); gli avverbi frasali che compendiano unintera frase di giudizio del parlante; la frase ipotetica con il doppio indicativo imperfetto (se me lo dicevi, ci pensavo io), ecc. C ormai una minore intolleranza per lindicativo invece del congiuntivo nelle frasi completive con verbo di opinione (credere, pensare, sembrare), un uso ritenuto sempre pi di ragione stilistica e non sintattica ( semplificazione). Significativo il fatto che molti di tali fenomeni erano stati gi introdotti, con spregio ai divieti dei puristi, da Manzoni nella stesura finale dei Promessi sposi e da allora avevano cominciato a trovare accettazione nei narratori che si erano messi sulla sua scia (Testa 1997). La novit consiste soprattutto nel fatto che non solo la narrativa pi mimetica del parlato, ma anche la saggistica e il giornalismo ( giornali, lingua dei) fanno propri questi usi (Bonomi 1993; Bonomi 1996). Di qui, conglobando anche altri fenomeni di natura fonologica (svalutazione delle opposizioni tra vocali aperte e chiuse, cancellazione della i prostetica davanti a s + consonante, abbandono del dittongo mobile, ecc.), laffermazione di trovarsi davanti a un vero concorrente dellitaliano standard, un italiano delluso medio (Sabatini 1985; 1990) o neostandard (Berruto 1987), capace di fare da nuovo riferimento normativo. Contribuiscono notevolmente a caratterizzare la facies dellitaliano tardonovecentesco altri due fenomeni, che perdurano nellitaliano di oggi: la pressione dei linguaggi settoriali e quella degli angloamericanismi ( anglicismi). Non solo lincessante innovazione tecnologica a riversare nella lingua comune forti dosi di tecnicismi ( tecnica, lingua della), quanto la propensione di molti soggetti che operano nelle amministrazioni e nei servizi a far uso e mostra di preziosismo linguistico e a mettere in circolazione espressioni come obliterare (il biglietto) invece di convalidare, o a denominare luogo statico sicuro larea di sicurezza nei luoghi pubblici (in inglese safety area). Forti componenti esibizionistiche agiscono anche nellaccettazione senza freni dei vocaboli della lingua inglese ( itangliano), per cui perfino un ministero di Stato, quello competente nel campo delle politiche sociali (previdenza, famiglia, minori, ecc.) ha assunto il nome corrente di ministero del Welfare. Il termine performance fa la gioia di un gran numero di parlanti, che ne sbagliano sistematicamente laccentazione. Il Novecento, infine, stato decisivo anche per la sorte dei dialetti italiani. La loro presenza nella societ italiana si avverte ancora, sia perch gli stessi mezzi di comunicazione fonica a distanza, che ne hanno segnato la sorte, permettono in vario modo di farli emergere e segnalarne lesistenza, sia perch essi sono stati rilanciati variamente nel cinema e nella letteratura ( dialetto, usi letterari del), ci che ha fatto venire meno nei loro confronti la sanzione socioculturale. Ma nella loro reale essenza essi ci offrono gli esempi di pi forte cambiamento strutturale che si sia determinato nel patrimonio linguistico preesistente. La loro italianizzazione non conosce limiti, come dimostrano le centinaia di esempi che sono stati raccolti in tutte le regioni ( italianizzazione dei dialetti). Se ne danno qui pochi esempi: in Piemonte raz diventato radz, peyla passato a padela; a Milano non pi la ma lat; nel Veneto piron stato sostituito da forketa; a Roma ainasse stato sostituito da affrettasse; in Calabria jancu diventato biancu; in Sicilia giugnettu stato sostituito da lugliu. Le varie tendenze manifestatesi, sia nella sfera della lingua nazionale sia in quella dei dialetti e di altri idiomi locali (talora classificati, impropriamente, come lingue di minoranze; minoranze linguistiche), hanno trovato ampio spazio di rappresentazione nella letteratura, nel cinema e in altre sedi di spettacolo: questo fatto ha contribuito a familiarizzare gli italiani complessivamente con lintero repertorio di variet linguistiche del Paese e, se da una parte ha certamente abbassato in molti la tensione verso una lingua nazionale pi uniforme, dallaltro ha sdrammatizzato i contrasti linguistici. A riacutizzarli, per, sembra che puntino oggi gruppi di potere locale che mirano a una pi generale frammentazione del tessuto nazionale: giusto in coincidenza con il ricorrere dei 150 anni della nostra unit politica.
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Studi
Francesco Sabatini
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