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Dante, De vulgari eloquentia; Franois Raynouard (XIX sec.): la lingua dei trovatori tra il latino e le altre lingue romanze; Friedrich Diez (Universit di Bonn) grammatica comparata delle lingue romanze (1836-1843) e vocabolario etimologico (1853); Graziadio Isaia Ascoli (Accademia scientificoletteraria di Milano) e la fondazione della dialettologia (variazione nello spazio oltre che nel tempo); Hugo Schuchardt (1866-1868) e la consapevolezza che le lingue romanze non derivano dal lat. di Cicerone o di Virgilio, ma dal lat. parlato; Ferdinand de Saussure la lingua concepita come un sistema complesso, come una struttura, che non viene pi studiata limitatamente al suo sviluppo storico, ma anche e soprattutto nella sua dimensione immanente e sincronica.
Il confine stabile da secoli fino al Carso triestino. Solo dopo il 1945 invece scomparsa quasi del tutto la parlata romanza dalle citt dellIstria e del Quarnero e dalle isole adriatiche orientali. Da Veglia, a nord, a Ragusa, a sud, si era usata fino alla fine dellOttocento una variet romanza locale, il dalmatico, che si spenta nel 1898.
Il giudeo-spagnolo: il linguaggio ibero-romanzo dei Sefarditi (espulsi nel 1492 dalla Spagna e rifugiatisi nellImpero ottomano)
spagnolo (o castigliano); francese; italiano (anticamente toscano o meglio, il fiorentino parlato del Trecento).
Nella penisola iberica godono di riconoscimento ufficiale il catalano (di tradizione antica), il galego e lasturiano. In Francia, loccitanico (o provenzale) ha una gloriosa tradizione medievale, ma oggi ridotto a dialetto residuale. Il corso appartiene allitalo-romanzo, come il sardo, il friulano e il ladino, che pure godono di un certo grado di riconoscimento. Nella Confederazione Svizzera francese e italiano sono lingue ufficiali, con il tedesco, mentre il retoromanzo del Grigioni lingua nazionale.
Il romeno
A Oriente della linea che abbiamo tratteggiato e senza continuit con larea principale, esiste unaltra area romanza: nei Balcani c una massa compatta che copre gran parte della Romana e della Repubblica Moldava, ambedue di lingua romena; inoltre ci sono dialetti dello stesso tipo che occupano zone sparse della penisola, dellistro-romeno di piccole comunit in Istria, allaromeno e al macedone-romeno tra Macedonia, Albania e Grecia.
La Romnia nuova
Sono di lingua romanza: il Qubec (francese) in Canada; tutto il Continente a sud del Rio Grande (che forma il confine tra Stati Uniti e Messico), tranne il Belize e il Surinam.
Parliamo di politica linguistica quando ci occupiamo di decisioni prese a livello governativo e simili.
Nella storia delle lingue romanze alcune di queste decisioni sono rimaste memorabili: Il concilio di Tours (813) liturgia in lat. e omelie in volgare (non modifica la diffusione ma lo status); Lordinanza di Villers-Cotterts del re di Francia Francesco I (1539); Il decreto di Emanuele Filiberto di Savoia (1560); Il decreto de Nueva Planta emanato dal re di Spagna Filippo V (1707, 1716).
Le Accademie
Accademia della Crusca (1582), sotto la protezione del Granducato di Toscana; Acadmie franaise (1636), organizzata dal cardinale di Richelieu; Real Academia de la lengua (1714), voluta dal re Filippo V.
La variazione
La variazione del tutto normale non solo tra le diverse comunit, ma allinterno di ciascuna di esse ed limitata soltanto dalla necessit di comunicare e dai limiti che ci impone.
Diglossia e bilinguismo
Il termine diglossia designa un fenomeno collettivo, per il quale una comunit attribuisce a due variet linguistiche funzioni comunicative diverse, di norma legate a ci che si chiama dominio linguistico, vale a dire un particolare ambito comunicativo. In tal caso una delle variet riservata agli usi bassi (nella famiglia, nel gruppo dei pari, e cos via) e laltra agli usi alti (la religione, la cultura, linsegnamento, lamministrazione, e cos via).
Il bilinguismo invece un fenomeno individuale, quello che osserviamo quando un singolo parlante in grado di usare due o pi variet.