Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
JSTOR is a not-for-profit service that helps scholars, researchers, and students discover, use, and build upon a wide
range of content in a trusted digital archive. We use information technology and tools to increase productivity and
facilitate new forms of scholarship. For more information about JSTOR, please contact support@jstor.org.
Your use of the JSTOR archive indicates your acceptance of the Terms & Conditions of Use, available at
https://about.jstor.org/terms
Casa Editrice Leo S. Olschki s.r.l. is collaborating with JSTOR to digitize, preserve and
extend access to Lares
This content downloaded from 151.100.101.44 on Thu, 30 Apr 2020 16:55:11 UTC
All use subject to https://about.jstor.org/terms
DIALETTI D'ABRUZZO
This content downloaded from 151.100.101.44 on Thu, 30 Apr 2020 16:55:11 UTC
All use subject to https://about.jstor.org/terms
356 ERNESTO GiAMMARCO
This content downloaded from 151.100.101.44 on Thu, 30 Apr 2020 16:55:11 UTC
All use subject to https://about.jstor.org/terms
DIALETTI DABRUZZO 357
(6) G. Pansa, Saggio di uno studio sul dialetto abruzzese, Lanciano, 1885.
(7) F. D'Ovidio, Fonetica del dialetto di Campobasso, in "Arch. glott.", IV,
pag. 145.
(8) C. De Lollis, Arch. glott. it., XII, 26 e in "Mise, ling.", 1901.
(9) G. Rolin, Die Mundart von Vasto, in "Prager deutsche Studien , Vili,
(1908).
(10) C. De Titta, F iure e ffrutte, Lanciano, 1923.
(11) E. Campana, Voci d'Abruzzo, Vasto, s. a. (1914?).
This content downloaded from 151.100.101.44 on Thu, 30 Apr 2020 16:55:11 UTC
All use subject to https://about.jstor.org/terms
358 ERNESTO GIAMMARCO
This content downloaded from 151.100.101.44 on Thu, 30 Apr 2020 16:55:11 UTC
All use subject to https://about.jstor.org/terms
DIALETTI D'ABRUZZO 359
This content downloaded from 151.100.101.44 on Thu, 30 Apr 2020 16:55:11 UTC
All use subject to https://about.jstor.org/terms
360
This content downloaded from 151.100.101.44 on Thu, 30 Apr 2020 16:55:11 UTC
All use subject to https://about.jstor.org/terms
DIALETTI D'ABRUZZO 361
This content downloaded from 151.100.101.44 on Thu, 30 Apr 2020 16:55:11 UTC
All use subject to https://about.jstor.org/terms
362
un dialetto abruzzese che non esiste, tanta essendo la diversità tra pro
vincia e provincia". A questa conclusione egli è pervenuto dalla consta
tazione che "moltissime parole di un dialetto abruzzese non si intendono
affatto da un altro abruzzese abitante una regione poco distante da
quella" (22). La stessa tesi è condivisa da A. Cianciosi, il quale, recen
sendo i Proverbi vastesi di L. Anelli, afferma: "Per la fonetica, il dia
letto vastese è tanto diverso dal chietino, dal teramano e dall'aquilano,
ch'io mi ostino a ritenere che un vero ed unico dialetto abruzzese non
esista, a guisa del pugliese, del napoletano e del calabrese" (23). Anche
R. Petrilli è della medesima opinione: "Alcuni vorrebbero ridurre ad
unica dizione il dialetto abruzzese, lo che facendo si serve ad idee pre
concette, perchè il nostro dialetto varia da villaggio in villaggio" (24).
F .Masci infine parla anch'egli dell'impossibilità di affermare che esista
un unico dialetto, perchè "non ancora è un dialetto letterario nel vero
senso della parola. Manca un centro che lo imponga a tutta la regione,
come Torino, Napoli, ecc. (25).
Così scriveva il Masci nell'anno in cui C. De Titta dava alle stampe
il suo primo volume di "Canzoni abruzzesi" (1919), favorevolmente
recensito dalla stampa nazionale (26), e alcuni anni dopo la comparsa
delle poesie di E. Cirese (1910) e di A. Luciani (1913), così entusia
sticamente accolto quest'ultimo da d'Annunzio, e creatore di una Koiné
abruzzese.
This content downloaded from 151.100.101.44 on Thu, 30 Apr 2020 16:55:11 UTC
All use subject to https://about.jstor.org/terms
DIALETTI D'ABRUZZO 363
(29) C. Merlo, Italia meridionale, vol. I della Guida del T.C.I., Milano, 1926.
(30) G. Bertoni, Profilo, p. 58.
This content downloaded from 151.100.101.44 on Thu, 30 Apr 2020 16:55:11 UTC
All use subject to https://about.jstor.org/terms
364 ERNESTO GIAMMARCO
This content downloaded from 151.100.101.44 on Thu, 30 Apr 2020 16:55:11 UTC
All use subject to https://about.jstor.org/terms
dialetti d'abruzzo
V - PROFILO DI STORIA
DELLA LETTERATURA DIALETTALE
This content downloaded from 151.100.101.44 on Thu, 30 Apr 2020 16:55:11 UTC
All use subject to https://about.jstor.org/terms
366 ERNESTO GIAMMARCO
This content downloaded from 151.100.101.44 on Thu, 30 Apr 2020 16:55:11 UTC
All use subject to https://about.jstor.org/terms
DIALETTI D'ABRUZZO 367
This content downloaded from 151.100.101.44 on Thu, 30 Apr 2020 16:55:11 UTC
All use subject to https://about.jstor.org/terms
368 ERNESTO GIAMMARCO
This content downloaded from 151.100.101.44 on Thu, 30 Apr 2020 16:55:11 UTC
All use subject to https://about.jstor.org/terms
DIALETTI D'ABRUZZO 369
specialmente per i due primi. La prima opera, del Cirese è del '10, "Sciure
de fratta", quella del Luciani, "Stelle lucende", del 13 e "Canzoni abruz
zessi" del De Titta del '19.
I tre poeti si muovono, con diversa indole, ma con eguale impegno
di interessi poetici, nel quadro di una poesia dialettale che presuppone
un fondo di popolarità. Il linguaggio non costituisce per essi, come per
F. Romani, uno strumento espressivo da usarsi con criteri filologici e
fonetici, ma un mezzo di raggiungere l'arte, I tre poeti infatti hanno co
scienza della validità artistica del dialetto. È per essi un linguaggio auto
nomo che non patisce limitazioni espressive. Essi però giungono al dia
letto attraverso la poesia classica e letteraria, non per un richiamo spon
taneo, anche se sincero, di una lingua e di un mondo al loro stato primi
tivo. I versi di Luciani e di De Titta possono essere tradotti con la me
desima sintassi verbale e fonetica italiana. Perciò la loro arte si sviluppa
in una zona intermedia tra il dialetto e la lingua, tra l'immagine e l'ac
cento dialettale. Soltanto in Cirese per effetto di una sempre più stu
diata aderenza al mondo e alla mentalità primitiva del popolano, il dia
letto, in alcune delle sue migliori liriche, si fa diretto e assorto.
L'Abruzzo e il Molise non compaiono topograficamente determinati
e definiti, nella loro geografia ed etnografia. È un Abruzzo visto e can
tato da letterati, che presumono di elevare nella sfera del mito una re
gione, immaginata ancor primitiva, con il nobile intento di pervenire ad
una specie di mistica, la quale esalti lo spirito di rassegnazione, lo stato
di indigenza, l'attaccamento alla terra, la religione paganeggiante e su
perstiziosa, ma sincera, il costume atavico. Il popolano abruzzese è col
locato fuori della società e della realtà contingente o storica. Perciò il
loro canto non può essere corale, ma monodico, non collettivo, ma sog
gettivo, non immediato, ma riflesso.
I tre poeti hanno un precedente schema di poesia: Di Giacomo per
Cirese, D'Annunzio minore per Luciani, Pascoli per De Titta. Il Di
Giacomo detta ai dialettali il suo canto monodico, D'Annunzio crea
l'immagine di un Abruzzo sensuale e primitivo, Pascoli forgia lo stru
mento espressivo più conveniente ad una supposta immediatezza d'arte
propria dei volgari.
In Cirese coesiste fin dalle prime prove un interesse per la regione,
non avendo ancor egli superato il concetto che la poesia dialettale debba
essere necessariamente popolareggiante. Il mondo è quello della sua
gente, ma visto con l'occhio del letterato. Il dialetto rimane come sustrato
idiomatico. Il Cirese raggiunge la sua perfezione stilistica con una felice
vena melica, la quale, negli ultimi anni, si spegne per dar luogo ad una
This content downloaded from 151.100.101.44 on Thu, 30 Apr 2020 16:55:11 UTC
All use subject to https://about.jstor.org/terms
370 ERNESTO GIAMMARCO
This content downloaded from 151.100.101.44 on Thu, 30 Apr 2020 16:55:11 UTC
All use subject to https://about.jstor.org/terms
DIALETTI D'ABRUZZO 371
This content downloaded from 151.100.101.44 on Thu, 30 Apr 2020 16:55:11 UTC
All use subject to https://about.jstor.org/terms
372 ERNESTO GIAMMARCO
This content downloaded from 151.100.101.44 on Thu, 30 Apr 2020 16:55:11 UTC
All use subject to https://about.jstor.org/terms
DIALETTI D'ABRUZZO 373
This content downloaded from 151.100.101.44 on Thu, 30 Apr 2020 16:55:11 UTC
All use subject to https://about.jstor.org/terms
374 ERNESTO GIAMMARCO
BIBLIOGRAFIA
I. - DIALETTI D'ABRUZZO
2. - VOCABOLARI
3. - RACCOLTE POPOLARI
G. Finamore, Trad. popol. abruzzesi, vol. I: Novelle; vol. II: Canti, Lanciano,
L. Molinaro del Chiaro, Canti popol. del popolo teramano, Napoli, 1882.
This content downloaded from 151.100.101.44 on Thu, 30 Apr 2020 16:55:11 UTC
All use subject to https://about.jstor.org/terms
DIALETTI D'ABRUZZO 375
This content downloaded from 151.100.101.44 on Thu, 30 Apr 2020 16:55:11 UTC
All use subject to https://about.jstor.org/terms