Sei sulla pagina 1di 6

Dialetto

In linguistica, il termine dialetto[1] indica, a seconda


dell'uso, una variet di una lingua o una lingua in contrapposizione ad un'altra.[2] Tuttavia, la componente principale per la denizione di dialetto resta quella di variet
di una lingua.[2]

uciale (o con le lingue uciali) vigente nel suo territorio di pertinenza, quantunque tra dialetto e lingua uciale possano esistere notevoli parentele e somiglianze. Questa seconda accezione adottata da alcuni linguisti italiani ed implicitamente prevalente nella tradizione politica
europea e italiana, dove numerosissime lingue locali sono chiamate dialetti nonostante non derivino n dipendano dalla lingua uciale con la quale possono non essere
neppure mutualmente intelligibili.

Accezioni del termine

Il termine dialetto non ha signicato univoco. Sulla difcolt di denizione di dialetto si confronti il Dizionario di linguistica (pg. 229, a cura di Gian Luigi Beccaria,
alla voce dialetto), dove detto che non esiste un valore semantico univoco ed assolutamente non ambiguo [di
questo termine], n a livello di uso comune, n a livello vocabolaristico, n a livello di impiego scientico. In
generale, al termine si riconoscono due diverse accezioni:
variet di una lingua e lingua contrapposta ad un'altra.

2 Lingue e dialetti

Non esistono criteri scientici o universalmente accettati


per discriminare casi in cui due variet linguistiche debbano considerarsi due lingue diverse o due dialetti
(nel senso di variet") di una stessa lingua.[5] Lo stesso Bloomeld scrisse che la distinzione di natura puramente relativa.[6] Inoltre, i termini stessi dialetto, come
accennato sopra, e lingua non possiedono una deni1.1 Dialetto come variet di una lingua
zione univoca (vedere la sezione Lingue e variet per una
formalizzazione del concetto lingua). Anche se esistono
La prima denisce una variet della lingua nazionale, di alcuni criteri discriminatori, questi danno spesso risultaun sistema, di un continuum linguistico geograco ( il ti contraddittori a seconda di quale paradigma teorico si
caso dei dialects dellinglese americano, che condividono tenga in considerazione. La distinzione esatta pertanto
gli stessi caratteri strutturali e la stessa storia della lingua soggettiva, e dipende dal proprio sistema di riferimento.
nazionale).[3] Secondo questa denizione, la pi diusa
nei paesi anglosassoni[4] , il termine dialetto riferito ad La soggettivit e le dicolt che si incontrano nello stauna precisa famiglia linguistica ed eventualmente relazio- bilire conni linguistici tra lingue e variet illustrata dal
nato alla forma linguistica di riferimento o standard (o celebre aforisma "Una lingua un dialetto con un esercito
koin); e talune famiglie possono presentare pi di una ed una marina", usualmente attribuito al linguista lituano
forma 'standard' (si veda diasistema). In questo senso Max Weinreich. L'aforisma espone in maniera succinta
lecito parlare di dialetto di una lingua o dialetto di un il fatto che la distinzione fra lingua e dialetto di natura
detto che una
continuum linguistico o dialettale poich equivale a par- politica, pi che linguistica. Ancora stato[7]
lingua

un
dialetto
che
ha
fatto
carriera.
lare di una variet linguistica intelligibile con le altre del
gruppo a cui ascritta.

2.1 Criterio di mutua intelligibilit


1.2

Dialetto come lingua contrapposta a


Uno dei criteri proposti per distinguere dialetti di una
quella nazionale

stessa lingua da lingue diverse quello di mutua intelligibilit. Due variet sono mutualmente intelligibili quando
due parlanti di due variet diverse possono capirsi parlando ognuno la propria. Tuttavia questo criterio ha vari
problemi.[8]

La seconda accezione, di derivazione greco-antica, identica una lingua autonoma rispetto alla lingua nazionale,
che ha caratteri strutturali e una storia distinti da quelli
della lingua nazionale.[3] In questo caso il dialetto viene
considerato come qualsiasi lingua con una propria caratterizzazione territoriale, ma privo di rilevanza politica o
prestigio letterario; dal punto di vista della linguistica descrittiva e della lologia prescinde qualsiasi legame di dipendenza, subordinazione o appartenenza con la lingua

Uno riguarda i casi in cui ci sia un continuum dialettale:


parlanti di variet geogracamente vicine possono comprendersi facilmente, ma parlanti di variet distanti hanno
sempre pi problemi a capirsi al crescere della distanza
no a diventare reciprocamente non intelligibili. Questa
1

situazione comune tra le lingue del mondo.[9] Un secondo problema riguarda proprio la parola mutua": in molti
casi si ha una asimmetria nella comprensione, cio il parlante di una variet capisce bene il parlante di un'altra
ma non viceversa. Questo scenario tipico quando una
delle due variet una lingua standard ed probabile
che anche i parlanti della variet non standard siano stati
ripetutamente esposti alla lingua standard.[8]

2.2

Fattori politici

A causa della politica e dell'ideologia, la classicazione


delle diverse parlate come dialetti o lingue e il loro rapporto con altri tipi di idioma, pu essere controversa, e i
verdetti inconsistenti e/o incoerenti. L'inglese e il serbocroato sono un valido esempio. Sia l'inglese sia il serbocroato hanno due varianti principali (inglese britannico e
inglese americano, serbo e croato, rispettivamente), insieme ad altre varianti minori. Per ragioni politiche, la scelta di classicare queste variet come lingue o dialetti porta a risultati inconsistenti e/o contrastanti: inglese
britannico ed inglese americano, parlati da stretti alleati
politici e militari, sono quasi universalmente considerate
varianti di una lingua unica, mentre le lingue standard di
Serbia e Croazia, le cui dierenze sono del tutto paragonabili a quelle tra le varianti dell'inglese, sono considerate
da molti linguisti della regione come lingue distinte.
Gli esempi paralleli abbondano. In Libano i Guardiani dei Cedri, un partito politico di destra fortemente nazionalista (principalmente cristiano) che si oppone ai legami del paese col mondo arabo, sostiene che
il "libanese" debba essere riconosciuto come lingua separata dall'arabo e ha nanche premuto per sostituire
l'alfabeto arabo con l'antico alfabeto fenicio. In Spagna,
il catalano e il valenziano vengono ucialmente trattati come idiomi distinti dagli statuti delle regioni di
Catalogna e Comunit Valenzana, sebbene persino la
stessa Accademia valenzana della lingua (istituzione che
regolamenta l'uso del valenziano) consideri quest'ultimo
come variet del catalano, analogamente al mondo accademico e all'Istituto di Studi Catalani. L'Accademia
della lingua valenziana descrive una lingua pluricentrica - cio con un continuum linguistico-dialettale sottoposto a norme (specialmente nel campo della regolamentazione fonetica) parzialmente dierenti (come
il caso del ammingo e l'olandese). Ciononostante, esiste nella Comunit Valenzana un diuso movimento (il
blaverismo) che nega l'unit della lingua e aerma che
il valenziano , non solo giuridicamente, ma anche linguisticamente una lingua dierente, distinta e separata dal catalano. Altro esempio il moldavo: tale lingua
non esisteva prima del 1945 e la comunit linguistica internazionale resta scettica sulla sua classicazione. Dopo l'annessione da parte dell'Unione Sovietica della provincia rumena Bessarabia, successivamente ribattezzata
Moldavia, fu imposto l'alfabeto cirillico per la scrittura
del rumeno, e numerose parole slave furono importate

LINGUE E DIALETTI

nella lingua, nel tentativo di indebolire qualsiasi senso di


identit nazionale condivisa con la Romania. Dopo che
la Moldavia ottenne l'indipendenza nel 1991 (e cambi
nome in Moldova), torn a un alfabeto latino modicato,
come riuto delle connotazioni politiche dell'alfabeto cirillico. Nel 1996, per, il parlamento moldavo, citando timori di espansionismo rumeno, riut una proposta del
presidente Mircea Snegur di ritornare al nome di lingua
romena, e nel 2003 fu pubblicato un dizionario rumenomoldavo , con l'intento di dimostrare che i due paesi parlassero lingue diverse. I linguisti dell'Accademia Rumena
reagirono dichiarando che tutte le parole moldave erano
anche parole rumene. Anche in Moldavia, il presidente
dell'Istituto di Linguistica dell'Accademia delle Scienze,
Ion Brbu, descrisse il dizionario come un'"assurdit"
con motivazioni politiche. In contrasto, le lingue parlate del Cinese Han sono usualmente denotate come dialetti (talvolta addirittura nel senso stretto di variante)
di una lingua cinese, per promuovere l'unit nazionale,
bench non siano tra loro mutuamente intelligibili senza
un'adeguata istruzione o esperienza verbale.
Il signicato dei fattori politici in un qualsiasi tentativo di
rispondere alla domanda Che cos una lingua?" abbastanza grande da mettere in dubbio la possibilit di una
denizione strettamente linguistica, senza un approccio
socioculturale. Questo illustrato dalla frequenza con cui
l'aforisma discusso precedentemente dell'esercito e della
marina viene citato.

2.3 Il punto di vista della linguistica


storica
Molti linguisti storici considerano ogni forma verbale come un dialetto del mezzo di comunicazione pi antico da
cui si sviluppata. Questa prospettiva vede le lingue neolatine moderne come dialetti del latino, il greco moderno
come dialetto del greco antico, e il pidgin Tok Pisin come
dialetto dell'inglese.
Questo paradigma non esente da problemi. Mette al
primo posto le relazioni tassonomiche; i dialetti di una
lingua (che pu essere a sua volta un dialetto di una
lingua pi antica) potrebbero essere mutuamente intelligibili o meno. Inoltre, una lingua genitrice potrebbe dar
luogo a parecchi dialetti che a loro volta si suddividono numerose volte, e alcuni rami dell'albero cambiano pi rapidamente di altri. Ci pu dare origine alla situazione dove due dialetti (deniti secondo questo paradigma) con una relazione genetica alquanto lontana sono
pi facilmente comprensibili l'uno con l'altro di dialetti pi strettamente imparentati. Questo schema chiaramente presente nelle lingue neolatine, dove l'italiano e lo
spagnolo hanno un grado elevato di mutua comprensibilit, che nessuno dei due condivide con il francese, nonostante ciascuna delle due lingue sia tassonomicamente
pi vicina al francese che all'altra. Il francese ha subito
cambiamenti pi rapidi dello spagnolo o dell'italiano.

4.3

In Svizzera

Lingua vernacolare

Il termine vernacolo, spesso usato come sinonimo di dialetto, indica pi precisamente la lingua vernacolare, una
parlata limitata a una precisa zona geograca, usata specicatamente dal popolo, e si dierenzia dal dialetto, che
ha una copertura geograca e un uso sociale pi vasti.[10]

4
4.1

Il termine dialetto nel mondo


In Italia

In Italia (paese nel quale errata qualunque ipotesi di


monolinguismo a causa delle numerose parlate presenti
accanto all'italiano unitario) il termine dialetto viene utilizzato abitualmente per indicare tutte le lingue romanze
presenti sul territorio ad esclusione dell'italiano.
Alcuni idiomi storici (romanzi e no) sono identicati come lingue minoritarie proprie delle minoranze linguistiche storiche riconosciute dallo Stato, collegate a
un'area storica precisa (per esempio friulano, sardo,
catalano e varie altre) dove godrebbero del pieno diritto all'insegnamento (nanziato dallo Stato) e all'uso nella comunicazione pubblica, potendo inoltre raggiungere
con l'emanazione di apposite norme lo stato di sostanziale coucialit con l'italiano nell'area amministrativa di
pertinenza[11] . Queste lingue minoritarie in genere non
vengono mai chiamate dialetti, se non per ragioni ideologiche o come residuo di vecchie consuetudini, e la stessa legislazione (statale e regionale) per identicare sottovarianti interne a queste lingue preferisce sempre il
termine variante (e suoi corrispettivi nelle lingue in
questione) a scapito del termine dialetto.
Ovviamente tale distinzione fatta tra lingue minoritarie e
i restanti dialetti non si basa, se non solo in parte, su criteri
linguistici quanto piuttosto su riconoscimenti di carattere
storico-politico: sia le lingue minoritarie sia la gran parte
dei dialetti d'Italia sono idiomi tra loro linguisticamente
indipendenti e spesso non intercomprensibili, e non sono varianti dell'italiano bench in varie situazioni abbiano
con esso particolari rapporti di convivenza e di identicazione (si veda, sotto, Diglossia). Sono infatti vere variet
della lingua italiana solo le parlate toscane e una parte ristretta delle parlate del Lazio (come il romanesco), oltre
naturalmente alle varie forme di italiano regionale, che
risentono dell'inusso della lingua minoritaria o del dialetto locali specie negli aspetti prosodici e, in parte, nel
lessico e nella sintassi.

4.2

In Francia

In Francia si utilizza il termine patois per indicare tutte


le lingue non standard locali derivate dal latino e opposte al francese. Il sostantivo, che designa la prima forma
linguistica appresa in famiglia e nella quale per lo pi ci

3
si esprime nel contesto domestico[12] , viene utilizzato con
signicato analogo a quello di dialetto in Italia. Anch'esso
veicola giudizi di valore sulla contrapposizione tra ambiente rurale ed urbano o cultura e arretratezza, cos come avviene nell'uso comune italiano. Altri signicati sono quelli di idioma di una o pi localit rurali o variet
di un dialetto impiegato in una particolare contrada[13] (e
non dunque di vaste aree come l'Occitania). Patois
stato per applicato erroneamente a variet indipendenti
dal francese, quali quelle occitane e francoprovenzali, a
lungo connotate negativamente come cattivo francese.
Ci si vericato in quanto la lingua francese standard,
derivante dal patois dell'le-de-France (il franciano irradiato da Parigi) gode da secoli di prestigio letterario in un
paese nel quale sono mancate, in forma estesa, forti resistenze al potere centrale. Ma dal XIX secolo che la pressione costante del francese si imposta in tutti gli aspetti
della societ, riducendo le altre parlate antiche (piccardo,
normanno, vallone, champenois, borgognone e lorenese,
denite congiuntamente come lingua d'ol nel Medioevo)
a patois rustici relegati all'uso familiare[14] .
La Francia ha tuttavia riconosciuto lo status di lingua
al crso insegnato come seconda lingua opzionale nelle
scuole, sebbene non vi sia una forma standard normata: in
Corsica si distinguono infatti variet dette ultramontane
e cismontane[15] di tipo toscano.

4.3 In Svizzera
Nella Svizzera italiana e in quella romanda si ricorre rispettivamente ai termini dialetto e patois per designare le
lingue lombarda e francoprovenzale con relative variet
locali, analogamente a quanto avviene in Italia e Francia.
Tali idiomi non godono infatti di alcun riconoscimento
giuridico, al contrario di un'altra lingua regionale quale
il romancio e delle tre pi diuse (tedesco, francese e
italiano).
Nella Svizzera tedesca non vi invece stigmatizzazione
culturale nei confronti delle varianti alemanne, forme di
dialetto (Dialekte) della lingua tedesca che sono state denominate svizzero tedesco per dierenziazione rispetto al
tedesco standard. Dalla met del Novecento l'alemanno
infatti ampiamente diuso in ogni aspetto della societ,
nei mass media e nel mondo dello spettacolo e dunque
utilizzato in ogni registro linguistico e in ogni situazione della vita quotidiana, a dierenza di quanto avviene in
Germania e Austria con le altre variet locali. Il fenomeno
dovuto ad una reazione al pangermanesimo di ne XIX
secolo e al nazionalsocialismo del XX secolo provenienti
dalla Germania.

7 BIBLIOGRAFIA

Status di lingua o dialetto nelle


pagine della Wikipedia in lingua
italiana

[13] Dictionnaire de l'Acadmie franaise, quatrime dition


Version informatise
[14] Manuale di linguistica e lologia romanza, Lorenzo Renzi
e Alvise Andreose, Il Mulino, Bologna, 2003, pagg. 44-45

Circa il problema del discrimine tra lingue e dialet- [15] Manuale di linguistica e lologia romanza, Lorenzo Renzi
e Alvise Andreose, Il Mulino, Bologna, 2003, pag. 50
ti, la Wikipedia in lingua italiana adotta come criterio di
distinzione le modiche di standardizzazione ISO 6391, ISO 639-2 e ISO 639-3, denendo lingue gli idiomi
in qualche modo ascrivibili alle lingue riconosciute in 7 Bibliograa
queste codiche (ossia quelle a cui assegnato un codice),
e denendo dialetti tutti gli altri idiomi. Per eetto di
Beccaria, Gian Luigi (a cura di), Dizionario di lintale sistema di classicazione tutte le lingue del territoguistica e di lologia, metrica, retorica, Torino,
rio italiano riconosciute come tali dallo stato italiano venPiccola Biblioteca Einaudi, 2004.
gono indicate con lo stesso appellativo di lingua perch
Bloomeld, Leonard, Language, New York, Holt,
sono tutte anche individuate negli standard ISO soprain1933.
dicati; tuttavia tale appellativo esteso anche a vari altri
idiomi d'Italia, politicamente riconosciuti come dialetti
Manlio Cortelazzo, Carla Marcato, Dizionario
ma indicati nella Wikipedia in italiano con l'appellativo
etimologico dei dialetti italiani, Utet, 2005.
di lingua perch anch'essi individuabili negli standard
ISO (ad esempio il veneto, il napoletano e il siciliano).
Manlio Cortelazzo (a cura di), Prolo dei dialetti
italiani, edizioni Pacini (opera in pi volumi)

Note

[1] Voce dotta, ripresa dal lat. tardo dialectos, s. f., dialetto,
prestito dal greco , dilektos (Beccaria 2004,
s.v. dialetto).
[2] Beccaria 2004, s.v dialetto. Sono anche riportati i seguenti signicati: lingua di una singola localit; lingua di
un territorio pi vasto di questa.
[3] Marcato 2002, p. 20; cfr. Dardano 1996, p. 171.
[4] Anche se l'inglese dialect viene usato anche per
far riferimento a quello che viene a volte chiamato
socioletto
[5] Cysouw e Good 2013, p. 331.
[6] "[M]ost linguists have accepted it [the distinction] as
a practical device, while recognizing, with Bloomeld,
the purely relative nature of the distinction (1933:54).
(Haugen 1966, p. 922). [La maggior parte dei linguisti l'hanno accettata [la distinzione] come strumento pratico, riconoscendone allo stesso tempo la sua natura
puramente relativa.]
[7] Berruto, Fondamenti di sociolinguistica, citato in Gobber
2006, p. 33.
[8] Genetti 2014, pp. 1215.
[9] Genetti 2014, pp. 12.
[10] Vernacolo: Denizione e signicato di Vernacolo
Dizionario italiano Corriere.it

(EN) Cysouw, Michael e Good, Je, Languoid,


doculect, and glossonym: Formalizing the notion 'language', in Language Documentation and
Conservation, vol. 7, 2013, pp. 331359.
Dardano, Maurizio, Manualetto di linguistica italiana, Bologna, Zanichelli, 1996.
Tullio De Mauro, Paolo D'Achille, Lucia Lorenzetti,
Le lingue der monno, Aracne editrice, 2007.
Tullio De Mauro, Storia linguistica dell'Italia unita,
Laterza, 2008.
Antonio Fappani, Antonio Gatti, Nuova antologia
del dialetto. Poesie / Dalle origini ai primi del '900
(vol. 1), Fondazione Civilt Bresciana, 1999.
Genetti, Carol, How languages work. An introduction to language and linguistics, Cambridge,
Cambridge University Press, 2014.
Erminio Girardi, Dizionario dialettale dei vocaboli
Bassopolesani, La Graca, 1991
Gobber, Giovanni, Capitoli di linguistica generale, Milano, Pubblicazioni dell'I.S.U. Universit
Cattolica, 2006.
(EN) Haugen, Einar, Dialect, Language, Nation, in
American Anthropologist, vol. 68.4, 1966, pp. 922
935.

[11] Legge n. 482 del 15 dicembre 1999 e regolamento


attuativo DPR n. 345 del 2 maggio 2001

Marcato, Carla, Dialetto, dialetti e italiano, Bologna,


il Mulino, 2002.

[12] A. Martinet, Elments de linguistique gnrale, Colin,


Paris, 1960, traduzione La Terza, Bari, 1971 pag. 172

Pier Paolo Pasolini, Mario Dell'Arco, La poesia


dialettale del Novecento, Einaudi, 1995.

Voci correlate
Lingua (linguistica)
Famiglie linguistiche
Gaetano Di Massa
Manlio Cortelazzo
Teatro dialettale
Venturino Camaiti
Una lingua un dialetto con un esercito ed una
marina

Altri progetti

Wikisource contiene opere originali classicate


come poesie dialettali

Wikizionario contiene il lemma di dizionario


dialetto

Wikimedia Commons contiene immagini o


altri le su dialetto

10

Collegamenti esterni

Dialettando: sito sui dialetti italiani, dialettando.com.


Introduzione agli studi specialistici di dialettologia
italiana, sites.google.com.
Dialettometria: Atlante lessicale toscano (ALT),
dialectometry.com.
Centro di dialettologia e di etnograa, ti.ch.
Volgarmente: il dizionario italiano della strada,
volgarmente.com.
Dialetto, in Tesauro del Nuovo soggettario, BNCF,
marzo 2013.

11 FONTI PER TESTO E IMMAGINI; AUTORI; LICENZE

11
11.1

Fonti per testo e immagini; autori; licenze


Testo

Dialetto Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Dialetto?oldid=80375226 Contributori: Frieda, Twice25, Snowdog, Danilo, Robbot, Carlo.Ierna, Gac, Marcok, Pasquale, M7, Carlomorino, Fil, Klenje, Hill, Baruneju, Paginazero, Alobot, Simone, Ares, Maso, MM, Cruccone,
Ilario, FrAnCiS, Joana, Biopresto, Gaucho, YurikBot, Maximix, Nicolabel, Paulatz, Felisopus, Sinigagl, Ines, Zinn, Torredibabele, Codice1000, Chobot, Gabrio, SunBot, CruccoBot, Talmid3, Senpai, Bukkia, Jalo, Dedda71, Alepiova, Miao, Gpvosbot, Ediedi, Shi, G79426,
Zappuddu, Rago, Luciano.comelli, Piy, Beren85, Eumolpo, Salli, Elitre, 1204grandine, Dch, Bultro, Squittinatore, Piero Montesacro,
SashatoBot, Emazzitelli, Piddu, Dragont, LiljaBot, Davide21, Ntomanno, Nemo bis, Ignisdelavega, AttoRenato, Johnlong, Roberto1974,
SoloTitano, F l a n k e r, Asciatopo, Escarbot, Ilcrea, Padanda, Il conte, Delfort, Alexale, Hillel81, Sisterold, Klone123, Bina78, Raaespo,
Luca P, JAnDbot, TekBot, Vikinger, Razzairpina, LaPizia, LucaLuca, Maurice Carbonaro, Balabiot, Toobazbot, Skyfall, Estel, TXiKiBoT,
VolkovBot, LukeWiller, LIsjak, Robertobra, BetaBot, Nicola Romani, Abbot, Wento, YuBot, Shaw, 2diPikke, BotMultichill, SieBot, DaBot~itwiki, Phantomas, SuperBot, PipepBot, Stelladelmattino, Buggia, Zeuslnx, ElMeBot, Idris.albadu, Bottuzzu, Alexbot, Dakrismeno,
FixBot, SilvonenBot, Geppi.San, Siorlu, Dk1919 Franking, IagaBot, NjardarBot, Fire90, Albman2008, FrescoBot, MapiVanPelt, Markos90, Dome, AttoBot, ArthurBot, Paolo Stean, Trebbia, Xqbot, Almabot, GhalyBot, LucienBOT, Rubinbot, RibotBOT, RCantoroBot,
SynConlanger, SPKirsch, KamikazeBot, Ripchip Bot, EmausBot, Frereau, Viktor Laszlo, JackieBot, Rhpositive, Shivanarayana, ZimbuBot, Albertopelis, WikitanvirBot, Movses-bot, Massimiliano Panu, MerlIwBot, Zack Tartufo, Pil56-bot, Botcrux, SergioEures, Katja13,
ValterVBot, Ulisse, Erminio Girardi, Spugnola e Anonimo: 128

11.2

Immagini

File:Commons-logo.svg Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/4/4a/Commons-logo.svg Licenza: Public domain Contributori: This version created by Pumbaa, using a proper partial circle and SVG geometry features. (Former versions used to be slightly
warped.) Artista originale: SVG version was created by User:Grunt and cleaned up by 3247, based on the earlier PNG version, created by
Reidab.
File:Exquisite-kfind.png Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/f/f1/Exquisite-kfind.png Licenza: GPL Contributori:
www.kde-look.org Artista originale: Guppetto
File:Flag_of_Italy.svg Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/0/03/Flag_of_Italy.svg Licenza: Public domain Contributori: There has been a long discussion on the colors of this ag. Please read the talk page before editing or reverting this image. Pantone to
RGB performed by http://www.pantone.com/pages/pantone/colorfinder.aspx Artista originale: see below
File:Nota_disambigua.svg Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/b/bc/Nota_disambigua.svg Licenza: Public domain
Contributori: Trasferito da it.wikipedia su Commons. Artista originale: Krdan Ielalir di Wikipedia in italiano
File:Nuvola_apps_kmessedwords.png Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/9/9a/Nuvola_apps_kmessedwords.png
Licenza: LGPL Contributori: http://icon-king.com Artista originale: David Vignoni / ICON KING
File:People.svg Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/0/0f/People.svg Licenza: CC0 Contributori: ? Artista originale:
?
File:Question_book-3.png Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/0/0b/Question_book-3.png Licenza: CC BY-SA
3.0 Contributori: Opera propria Artista originale: JoeSmack, best reached at EN
File:Wikisource-logo.svg Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/4/4c/Wikisource-logo.svg Licenza: CC BY-SA 3.0
Contributori: Rei-artur Artista originale: Nicholas Moreau
File:Wiktionary_small.svg Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/f/f9/Wiktionary_small.svg Licenza: CC BY-SA 3.0
Contributori: ? Artista originale: ?

11.3

Licenza dell'opera

Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0

Potrebbero piacerti anche