Questo vocabolario il risultato di oltre dieci anni di lavoro, suddivisi tra la ricerca sul campo,
attuata mediante la somministrazione di un questionario dialettale ad alcuni informatori dialettali da
sempre residenti nellarea in cui parlato il dialetto spoletino (cfr.pag. 2). Gli informatori sono stati
scelti tra i nativi aventi un inesistente o scarso tasso di alfabetizzazione; inoltre stato appurato che
i medesimi soggetti fossero residenti nelle aree di appartenenza fin dalla nascita e che fossero figli
di genitori entrambi dellarea fin dalla nascita. Quanto ai punti oggetto dell indagine dialettale, essi
sono stati tre: larea comunale di Campello sul Clitunno, larea del comune di Spoleto e larea della
Valnerina in cui parla to il dialetto spoletino, escludendo ovviamente i comuni di Norcia e Preci.
La presente opera rinnova e completa il volume del 2004 1 , includendo oltre 10.000 lemmi, completi
di fraseologia illustrativa (laddove ritenuto necessario), di locuzioni e di proverbi. Quando si
ritenuto necessario ai fini della comprensione, si posta la traduzione in lingua accanto alla relativa
frase dialettale. Sono presenti inoltre diversi termini dialettali arcaici e ormai in disuso, accanto a
numerosi vocaboli propri dei lessici specialistici propri dellagricoltura, della pastorizia e delle altre
attivit che caratterizzavano i mestieri di un tempo. La scelta di porre questa opera sul web stata
fatta per consentire di arricchire il la raccolte con immagni relative alle attrezzature agricole e a
quantaltro sia necessario a completare lopera. Grazie alla multimedialit degli strumenti
informatici, tutto questo sar possibile. La possibilit di consultare liberamente il presente lavoro
on- line ha anche lo scopo di far avvicinare di pi i giovani al dialetto, proponendoglielo con il
canale multimediale, il pi evoluto. Unaltra opportunit permessa dallo strumento informatico
quella di essere suscettibile di periodico aggiorna mento. La caratteristica fondamentale del
linguaggio, infatti, quella di evolversi, di subire continue modificazioni. E il dialetto non ne
immune.
Fabrizio Canolla 2
1
Fabrizio Canolla insegna Lettere negli istituti secondari superiori. E nato a Spoleto nel 1971. Si laureato in Lettere
con il massimo dei voti e con la lode nel 1994 presso lUniversit degli Studi di Perugia, discutendo una tesi in
dialettologia italiana sulla locuzioni dialettali umbre. Nel 1996 ha ottenuto lidoneit al dottorato di ricerca in Filologia
romanza e Linguistica generale. Nel 2005 ha conseguito, a pieni voti, la laurea specialistica in Filologia Moderna presso
lUniversit degli Studi di Pavia. Attualmente sta conseguendo un ph.d.internazionale in Filologia Romanza.
Altre pubblicazioni : Un carteggio inedito tra Gentile da Varano di Camerino e il comune di Montesanto (1391)
edizione interpretativa e appunti linguistici intorno al volgare camerte del XIV sec., Spoleto 1994; Un libro mastro
spoletino in volgare trecentesco (1391) edizione interpretativa e appunti linguistici, Spoleto 1994; 1600 proverbi
umbri, Spoleto 1995; Vocabolario del dialetto spoletino, Spoleto 2004; Vocabolario del dialetto nursino,Roma 2005,
Cannellora cannellora, 2700 proverbi dai dialetti dellUmbria, Roma 2006 (in corso di stampa), Lo statuto comunale
del castello di Orsano (XVI sec.): edizione interpretativa e annotazioni linguistiche, Spoleto 2006 (in corso di
stampa).
Giovanni Moretti, Umbria in Profilo dei dialetti italiani a cura di Manlio Cortelazzo, Pisa 1987, pp.79-105, con
qualche adattamento
Fonematica
Linventario fonematica dello spoletino consta di 29 unit (22 consonanti e 7 vocali). Il sistema
fonematico dello spoletino non si discosta troppo da quello dellitaliano standard.
Vocali
chiuse
semichiuse
semiaperte
aperte
anteriori
/i/
//
//
posteriori
/u/
/o/
//
/a/
Consonanti
Fricative
Affricate
Occlusive
Vibranti
Laterali
Nasali
Fonemi vocalici
Vocalismo tonico
A (latino volgare a)in sillaba aperta e chiusa [a] : [lana], [artu] alto, [ggi] e, per quanto riguarda
i suffissi ariu(m), -aria(m) >, [-ara] : [pajjru] pagliaio, [lavannra] lavandaia, ecc.
E (lat.volgare ), con vocale finale latina diversa da U, -I, in sillaba aperta, > [] e raramente [je] :
[fle] fiele, [tne] tiene, [diesci] dieci, [pjti] piede, ecc.
,nelle condizioni di cui sopra, ma in sillaba chiusa, > []: [accnne] accendere, [koscnza]
coscienza, ecc.
(dati U,-I finali latini) per metafonesi di tipo sabino-ciociaresco > [e] : [bellu] bello (ma
[blla]).
(dati U, -I finali latini) per metafonesi di tipo napoletano o antico-romanesca o dittongamento
metafonetico) > [j], col timbro della vocale sillabica chiusa: [ljttu] letto.
E, I (lat.volg. e), con vocale finale latina diversa da U, -I > [e]: [kannlla] candela e, in
condizioni che nel fiorentino sono ana fonetiche, [vnce] vincere, [matrgna] matrigna, ecc.
- e(dati U, -I finali latini), per metafonesi di tipo centro- meridionale, > [i]: [tittu] tetto.
-(lat.volg. i) > [i]: [amiku] amico, ecc.
-(lat.volg. ), con vocale finale latina diversa da U, -I, in sillaba aperta e chiusa, > [] : [rta]
ruota, [me] uomo, ecc.
-(dati U,-I finali latini), per metafonesi di tipo sabino-ciociaresco, > [o]: [foku] fuoco, [bonu]
buono ma [bna] buona.
3
O, U (lat.volg. o) con vocale finale latina diversa da U, -I, > [o] : [sposa] e,in condizioni che nel
fiorentino non sono anafonetiche, [mogne]mungere, [onta] unta, ecc.
-o(dati U, -I finali latini), per metafonesi di tipo centro- meridionale, > [u]: [kuntu] conto, [sulu]
solo (ma [sola], [suli] soli.
-U(lat.volg. u) > [u] : [muru], [lupu], ecc.
Fenomeni di distribuzione
Distribuzione conforme allo standard (ma non ai dialetti dellUmbria settentrionale) per quanto
riguarda la vocale pi aperta; asimmetria relativamente agli esiti delle vocali semiaperte (molto
probabilmente inesistente in antico); la distribuzione delle toniche risulta poi notevolmente diversa
anche dallitaliano per quanto concerne gli altri fonemi vocalici a causa dellaumentata occorrenza
di suoni semichiusi o chiusi dovuta soprattutto ai vari tipi di metafonesi.
Vocalismo atono
A differenza del perugino, nel dialetto di Spoleto (e in tutti quelli dellUmbria sud-orientale) non
c in genere affievolimento o dileguo di vocali atone n in protonia n in postonica, nella singola
voce o nella catena sintagmatica.
Vocali protoniche
/a/, malgrado i non rari casi di aferesi : [sclla] ala [axilla(m)] ecc., in posizione iniziale assoluta,
dopo pausa, presenta una frequenza maggiore che in italiano perch reintrodotta come vocale
prostatica di appoggio quasi sempre con allungamento della consonante seguente (soprattutto nei
verbi): [abbusk] buscare, [abbennke] sebbene,ecc.
In posizione postconsonantica, marcata tendenza alla risoluzione di e > [i], o > [u], [vinidttu]
benedetto, [furtna] fortuna, ecc.
/e/ di fronte a /r/ ha oggi quasi la stessa distribuzione del perugino: [tarina] terrina, [kanernu]
canarino, ecc.
Vocali postoniche
Nellintertonica dei proparossitoni, in genere la vocale di base latina subisce alterazioni per spinte
dissimilative rispetto alla tonica, per armonizzazione alla finale, ecc.: [kmmitu] comodo, [rburu]
albero, [ftiku] fegato. In presenza di geminata labiale, /o / preferito ad /i/ : [ambbole]
(arcaico) amabile, ecc. Nelle forme verbali con particella enclitica : [agghjnete] affrettati, ecc.
Non rari i casi di epentesi : [rsiku] rischio, [genuvnu] genuino, ecc.
Vocalismo finale
Nel triangolo vocalico dello spoletino possono occorrere tutti e cinque i fonemi (due rami e tre gradi
di apertura) :
/i/
/u/
/e/
/o/
/a/
Le vocali finali si mantengono intatte : a differenza dello standard si ha anche [kwllu pjde] quel
piede, ecc. Non sempre si ha tendenza a mantenere la distinzione fra /-o/ ed /-u/ latine originarie
secondo la ragione etimologica : [cllu] uccello, ecc.
Altre particolarit
-a, anche marca di plurale tipo [le prata] i prati.
-o,di frequenza molto ridotta, morfema desinenziale di sostantivi, aggettivi, eccetto morfemi con
valore neutrale : [lo vinu] il vino, ecc.
-u,di altissima frequenza, segnale morfologico dei morfemi singolari : [mulu] mulo, ecc.
-i,oltre ad essere marca di maschile plurale, si trova al singolare in [barbjri] barbiere, ecc.
-e, fra laltro, sempre anche marca di femminile plurale, specialmente in voci straniere terminanti
per consonante: [gasse] gas. Lepitesi pi frequente, invece, dopo gli ossitoni /-ne/ : [ammagnne] a mangiare, ecc.
Semivocali [j], [w]
Allofoni rispettivamente di /i/ e di /u/ : loccorrenza di [j] notevolmente ridotta rispetto allo
standard dalla risoluzione del suffisso ariu(m) > [-aru]; essa si limita ai dittonghi discendenti e agli
ascendenti che non si trovino in posizione iniziale di sillaba : [pjti] piede. La [j] dei dittonghi
ascendenti, invece, che si trovi in posizione iniziale di sillaba, in genere si rafforza fino a
raggiungere il suono della fricativa palatale sonora [j], sovente intenso [jj]: [jjri] ieri, ecc. Per
fenomeni di interferenze e di ipercorrettismo dovuti alla mancanza dellopposizione fonematica tra
/j/ /gl/. Per quanto concerne la [w], essa raggiunge in certi contesti sintagmatici una realizzazione
simile a quella dei fricativi anche se la spirantizzazione ridotta (cfr. bilabiali e velari).
Fonemi consonantici
Occlusive
Realizzazione in genere atipica rispetto alla norma della lingua comune delle occlusive
intervocaliche specialmente sorde /p t k/ (i fenomeni interessano quasi tutta larea dellUmbria sudrientale). Larticolazione delle medesime, la cui esatta natura attende ancora una descrizione
esauriente tramite i dati di fonetica sperimentale, pu realizzarsi in posizione intervocalica e in nessi
di occlusive pi vibranti con una debole spirantizzazione e con la lenizione (umbro- laziale). I due
fenomeni non sono territorialmente uniformi n stabili in uno stesso parlante e nemmeno allinterno
di una medesima situazione comunicativa. I primi risultati di inchieste ancora in corso darebbero,
anche per quanto riguarda il territorio spoletino, la compresenza di casi di spirantizzazione e di
lenizione, la quale ultima sembra diventare preponderante man mano che ci si sposta verso la parte
meridionale dellarea. Si vedano, ad es. [parlthu] parlato, [rekzzu] fidanzato, [la kotika] la
cotica, con la fricativa interdentale sorda e la velare sonora nei primi due lemmi e con suoni leni
(misti o mormorati) nel terzo. Si registra inoltre una pi decisa tendenza alla lenizione di consonanti
postnasali e postliquide (in presenza di liquide si pu parlare di vera e propria sonorizzazione:
[kampna], [ardu] alto, [surgu] solco, ecc.).
Compresenti ai fenomeni di spirantizzazione e di lenizione sono il fenomeno di rilassamento di
sonorit (che a volta sembra, specialmente nei proparossitoni, giungere a un vero e proprio
assordimento) di consonanti intervocaliche ed anche in nessi di nasale pi occlusiva sonora e
quello, parallelo, del mantenimento di sorde di base : [me dle] mi duole, [lu mtiku] il medico,
[laku] lago, ecc.
Bilabiali /p/, /b/, B + vocale o B intervocalica (latina o romanza) tendono a spirantizzarsi >[v] e,in
posizione intervocalica di frase > [w] (es. [tavkko] ) oppure > [ ] (es. [sta utta] questa bottiglia).
Parimenti RB-> [rv]: [la vrva] la barba, ecc. Il fenomeno in via di attenuazione, sostituito dal
appoggio [gwerru] verro, ecc., la frequenza di /v / rimane nettamente superiore a quella dello
standard a causa della spirantizzazione della bilabiale sonora (B + vocale, B intervocalico > [v]).
Sibilante dentale sorda /s/ con gli allofoni [sc], [s], [z], [dz]. Condizione alquanto diversa dallo
standard in quanto, come nel perugino, in contesti intervocalici, condizioni centro- meridionali di
totale assordimento [naso, kasa, analisi]; nei nessi con /s/ preconsonantico, davanti a sorda
abbastanza frequentemente occorre [sc] realizzato come alveo-prepalatale: [sctrgne] stringere,
ecc. e davanti a sonora, il corrispettivo [s] : [sbajj] sbagliare, ecc. Infine [s] in nesso con /l r n/
precedenti si risolve nellallofono affricato [z] o, pi spesso [dz] : [n-zomaru] un somaro.
Alveo-palatale sorda /sc/. Pu essere articolata come una fricativa di grado tenue o di grado
rafforzato: [sc], [ssc]. La tensione di lunghezza ha valore distintivo : [piscione] pigione,
[pisscione] piscione, ecc. Nel primo caso [sc] risposta diretta al latino SJ- : [vasci] baciare;
poi realizzazione di /ci/ tra vocali: [la scna] la cena (cf. affricate) e, a volte, allofono di /s/ pi
consonante sorda : [sctgna] tanica. Compare infine in diverse parole di varia origine, in genere
come esito di G intervocalico di base, che si riflette nellesito toscano di affricata alveo-palatalesonora : [riscstru] registro, ecc. Nel secondo caso, con la realizzazione rafforzata [ssc] anche in
posizione iniziale, il fonema pu derivare da SC + e,i , SI + vocale, SSJ intervocalico, X
intervocalico: [prsscia] fretta, [ssci] s, ecc.
Palatale sonora /j/ di grado rafforzato rispetto alla l mouille francese. E assente il fonema laterale
palatale dello standard. Di regola intenso [jj], in contesto intervocalico: [jok (ghjok)] giocare,
[tjja(tgghja)] teglia, ecc. (Per altri esempi e per le derivazioni dal latino in alternanza con /ghj/,
cfr. affricate postpalatali).Inoltre /j/ continua i nessi latini (L)LJ intervocalico, (L)L(I)G
intervocalico: [fjja] foglia, [ajju] aglio, ecc.In [nejje] neve, [bejje] bere, ecc. ; /jj/ suono
epentico di appoggio sviluppato in seguito a V intervocalica > [ ] e a D intervocalica > [ ] .(Cfr.
anche semivocali).
VIBRANTI
Dentale /r/. Allaumento delloccorrenza rispetto allo standard (cfr. laterali) fa riscontro una
rilevante diminuzione della frequenza della medesima che non pu occorrere in posizione
preconsonantica nei contesti di infiniti pi particelle pronominali e avverbiali enclitiche
(assimilazione regressiva): [favve] farvi, [parltte] parlarti, ecc.
LATERALI
Dentale /l/. Si presenta, in genere, solo in posizione iniziale o in contesto intervocalico (es.
[kremnte] clemente e [ardu] alto, [purge] pulce con sonorizzazione della consonante
seguente). Ma LD intervocalico > [llu]: [kallu] caldo, ecc.
Per la laterale palatale dello standard realizzata come fricativa palatale sonora /j/, cfr. fricative.
NASALI
Bilabiale /m/. Storicamente, oltrech dal latino M + vocale, M intervocalica, risulta, geminata, dai
nessi MB e NV intervocalici che > [mm]: [pjmmu] piombo, [mmdja] invidia. Per lenizione
umbro- laziale: [kampo], [m-po] un poco.
Dentale /n/. Continua il latino N, iniziale o interno, ed anche risoluzione del nesso GN
intervocalico: [kwinatu] cognato. Geminata, pu rappresentare lesito di ND intervocalico latino:
7
[munnu] mondo, [kwanno] quando, ecc. Per lenizione umbro- laziale: [bjanko], [montagna], ecc.
Davanti ad occlusiva bilabiale sorda e sonora, ne assume il punto di articolazione: [m-mallittu] un
balletto, ecc.
Palatale /gn/. Ha una realizzazione intensa, sia in posizione iniziale che tra vocali: [gnokku]
gnocco, [pjagne] piangere. Storicamente, rappresenta lesito dei seguenti nessi : NJ intervocalico
(primario e secondario): [skugnuru] scongiuro, ecc.; MJ intervocalico [vellegn] vendemmiare;
NG finale + e,i : [fugni]; NCL e NGL intervocalici : [gnstru] inchiostro, [gnutt] inghiottire,
ecc.
Rafforzamento sintattico
E presente ma, come si visto, con alcune eccezioni: [dimme se kke-ffaj] dimmi ci che fai;
[ke-tte sa kattiu] ti pare cattivo?; [ fattu], [a vistu], [sta male], ecc. Come reliquie: [lu-rre] il re,
[li-rre] (pl.), ecc.
Fonologia di giuntura
Oltre ai fenomeni che intervengono in sede di fonosintassi, di cui si dato conto finora, vanno
rilevati:
a) gli esiti dellocclusiva bilabiale sonora etimologica, iniziale di parola, in vari contesti: [mmasciu] un bacio, [du wasci] due baci, [tre bbasci] < baseu(m); i troncamenti che
intervengono nelle forme verbali di terza pers.pl. del presente indicativo e anche del futuro:
[ke sto (stonno) a-ff] che stanno a fare?, ecc.
b) la forma aferetica /ke/ dellaggettivo pronominale indefinito per [kwalke] qualche: [ vistu
sulu ke scillttu] ho visto solo qualche uccelletto.
c) la forma aferetica /e/ di /ke/ (congiunzione e pronome): [ m-pzz e-cce roppe] un pezzo
che ci rompe, ecc.
MORFOSINTASSI
Larticolo
Articolo determinato
________________________________________________________________________________
contesto
parola iniziante per consonante
parola iniziante per vocale
m.s.
/lu/ [u]
/l/
m.s. neutro
/lo/ [o]
m.pl.
/i/
/l/
f.s.
/la/ [a ]
/l/
f.pl.
/le/ [e]
/l/
Esempi: m.s. [lu trokku] abbeveratoio, [l asse] lasso, [u poru nonnu mia] il mio povero nonno,
[lu vinu] il vino (con valore dimostrativo, in riferimento alloggetto di cui si parla), [lo vino] il
vino; m.pl. [li foki] i fuochi, [l attrzzi] gli attrezzi; f.s. [la scrkwa] la quercia, [a tssa] la
tosse, [ l rba] la verdura (commestibile); f.pl. [le vardsce] le ragazze, [e purge] le pulci, [l
sule] le asole.
Particolarit
a) Presenza dellarticolo di tipo aferetico (sempre di forma forte) [u], [o], [a], [e]; /lo/ ([o])
introducono il neutro di materia.
b) Il nome proprio femminile non mai preceduto dallarticolo: [maria nun ci scta] Maria non
c, ecc.
Preposizioni articolate : /de/ di: [de lu kane, du (u) kane] del cane, [de la matnna, da (a)
matnna] della Madonna; /kon/ con: [ku (u) prisciuttu] con il prosciutto; /a/: [a (a) fjra] alla
fiera, ecc.
Articolo indeterminato
Contesto
Parola iniziante per consonante
Parola iniziante per vocale
/n/
m.s.
/nu/
/n/
f.s.
/na/
/n/
Esempi : m.s. [n kane] un cane, [l-libbru] un libro [nu strillu] uno strillo, [n accidnti]; f.s. [na
ranuskja] una grandine fitta, [n rba] una verdura commestibile, ecc.
Tutti gli articoli sono proclitici.
Il sostantivo
Lo schema morfologico singolare e plurale dei sostantivi isomorfi il seguente:
singolare
m.
inv.
f.
inv.
inv.
inv.
plurale
Esempi: m. [fukista] fochista vs. [fukisti], [fume], fumo vs. [fumi], [pjti] piede, -i, [lo vino]
(con valore neutrale) vs. [li vini], [surgu] solco vs. [surghi]; f. [sclla] ala vs. [sclle], [botte]
botte, botti.
A differenza dello standard, quindi, lo spoletino insieme ai dialetti dellUmbria sud-orientale,
presenta anche la /u/ come vocale finale e come morfema del maschile singolare di altissima
freque nza.
Larea registra inoltre, preceduti dalla forma neutrale dellarticolo /lo/ ([o]), anche sostantivi con
valore neutrale (neutro di materia) in genere terminanti in /o/ (raramente in /e/): [lo vino], [lo pane].
Ne discende che lopposizione /u/ vs. /o/ assume valore morfematico: [pssame lo vinu] passami il
vino (che hai davanti), [lo vino sctanno -kkru ngwasttu] il vino questanno carissimo.
Bassa la frequenza dei sostantivi con vocale finale accentata -i [k-aparr] vassoio,, [lunidd]
luned, ecc.
Eteromorfi.
Per metafonesi: [dnte] vs [djnti], [patrone] padrone vs. [patruni], ecc. Altri : [funku] fungo vs.
[fugni], [me] uomo vs. [ommini].
Da notare : [milu] 1. melo (albero); 2. mela.
Laggettivo
singolare
u
m.
e
i
pl.
inv.
f.
i
inv.
Esempi: [fjkku] fiacco vs. [fjkki], [fjakka] vs. [fjakke]; [difscile] difficile vs. [difiscili];
[attnte] attento, -a, -i, -e.
Comparativi e superlativi.
[st ua -ttantu trista pe-kkwnte bblla] questuva tanto cattiva di sapore quanto bella a
vedersi.
Per il superlativo, in mancanza della forma in /- issimo/, si ha, per esempio, [ bbllu frte] molto
bello (superlativo intensivo attenuato), [so amari arrabbiati] sono amarissimi, ecc.
10
Numerali
/unu duj tr kwattru scnkwe (arc.) si stte tto ne dsce (dsci) nnisci dodesci tredesci
kwattrdesci kwnnisci stisci discisstte discidttovntiscntu duscntu mille duemila mmijjone m-mijjardu/, ecc.
Tra le particolarit: [duj] (m.) vs. [due] (f.), [tutti a-dduj] tutti e due (m.) vs. [tutti a-ddue] (f.)
Il pronome
Pronomi personali
Forme soggettive toniche
/io/
/me/
/tu/
/te/
/issu/ (m.)
/issu/ (m.)
/ssa/ (f.)
/ssa/ (f.)
/nuj/
/nuj/
/vuj/
/vuj/
/issi/ (m.)
/issi/ (m.)
/sse/ (f.)
/sse/ (f.)
/me/
/me/
/te/
/te/
/ce/
/ve/
/ve/
11
Particolarit.
a) Per lobliquo del pronome vengono adoperate ambedue le forme, tonica e atona: [a issu jje
tkkono le vstje] a lui tocca il bestiame.
b) Generalmente di adopera /jje/ nellespressione [je l fatta] ce lho fatta.
femminile
singolare
plurale
singolare
plurale
/ mia/
/mia/
/ mia/
/mia/
/tua/
/ tua /
/tua/
/tua/
/sua/
/sua/
/sua/
/sua/
/nosctru/
/nosctri/
/nsctra/
/nsctre/
/vosctru/
/vosctri/
/vsctra/
/vsctre/
In funzione di aggettivo pronominale: [pap-mmia] mio padre, [mamma tua] tua madre, ecc.,
con laggettivo sempre posposto al nome: [u karru sua e u mia] il suo carro ed il mio, ecc. In
funzione predicativa, il pronome possessivo preceduto dallarticolo: [kwllu pttu lu sua] quel
bambino il suo.Nelle zone marginali (appenniniche) dellarea, sono ancora in uso forme con
lagglutinazione a schema invertito (sostantivo a carattere affettivo e aggettivo possessivo): [srita]
tua sorella, [mmmata] tua madre, [frtimu] mio fratello, [zesu] suo zio. Sempre nel discorso
affettivo, ha luogo lomissione dellaggettivo possessivo riferito ai componenti della famiglia di chi
parla o di chi ascolta: [sptti mamma] aspetti mia (o tua) madre?, [c nnna ke sta pko bbne],
[kko mamma] ecco mia madre.
12
Pronomi
m.s.
/kwistu/ [kwssu] /kwsto/
/tistu/
/tsto/
/kwillu/ /kwllo/
m.pl.
f.s.
f.pl.
/kwsti/
/kwsta/
/kwste/
/tisti/
/tsta/
/tste/
/kwilli/
/kwlla/
/kwlle/
Aggettivi
m.s.
m.pl.
f.s.
f.pl.
/stu/
/sti/
/sta/
/ste/
/kwllu/
/kwlli/
/kwlla/
/kwlle/
/tistu/ non corrisponde quasi mai alluso del fiorentino codesto e significa in genere questo qui.
La forma in /- o/ (che non presenta alla tonica il fenomeno della metafonesi) si adopera con
sostantivi di valore neutrale e generico (v.sostantivi). Come aggettivo pronominale, invece di
/kwstu/, si adopera la forma aferetica /stu/ (che si elide davanti a vocale): [stu vardsciu] questo
ragazzo, [st me] questuomo. Anche /kwllu/ si elide davanti a vocale: [kwill aku] quellago
ma, a differenza dello standard: [kwllu rspu] quel rospo, ecc.
/karkuno, kwarkidnu, kidunu/ qualcuno: [ c -kkwarkidunu ke-cc a mille lire] c qualcuno che
ha mille lire?, /kikksa/ qualcosa, /nisciuno/ nessuno (si usa generalmente come pronome,
raramente come aggettivo; al suo posto, in funzione aggettivale, si adopera lespressione [manko
n,na]: [n ci sctia manko m-bardasciu] non cera nessun ragazzo), /gnnte/ niente: [ke gnnte
gnnte va a-ttrvi] non andr mica a Trevi?. Per la forma aferetica di /kwalke/ cfr. consonantismo
(fonologia di giuntura).
13
Pronomi allocutivi
Lavverbio
a) di tempo : [gnipoko] ogni tanto, [massra] questa sera, [mo, mmo, amm] ora, [gghj]
gi, [dimatina] domattina, [passato dimani] dopodomani, [mantemane] stamani prima
di giorno, [ogghji] oggi, [pua, pu] poi, [assa] ora, [moramae, ormae] ormai;
b) di luogo : [derto] dietro, [jjo,jj] gi, [dd] dove, [ttkko, dkko,djkka] qui, [djsta]
qui intorno, [dllo, ttllo, dlla, dellaf] l, [dekko menzu] l in mezzo, [dekkof,
djekkaf] da questa parte, qui fuori!.
c) di modo : [kusc, akkusc, akkuscnto] in questo modo, [lusc, allusc] in quel modo, [a
bbbise] a casaccio, [a-ggargallozzu] a garganella, [a-ppisciarllu] a getto continuo,
[a-ttintuni] a tastoni, [scintu] a sedere.
Uso preposizionale di alcuni avverbi di luogo : [ll u muru] presso (o su) il muro, [ll lu kre]
nel cuore, [su-kkasa] in casa, [jj lu spacciu] gi allo spaccio, ecc.
Affermazione
/sci/ [scine] (ma non molto comune).
Negazione
/nun/ non con lallomorfo [n] (e adeguamento al punto di articolazione della consonante seguente)
davanti a consonante scempia: [nun fa male], [n kanta], [m-balla] non balla, ecc.; /no/ [nu] non
davanti a consonante foneticamente realizzata sempre lunga ed a nessi consonantici che non siano
formati da muta (o effe) pi liquida: [no-rragghja] non raglia, [no zzomp] non saltare, [no jje
(gne) dessi troppu zziku] non provocarlo troppo, [nu scrie mae] non scrive mai, ecc. Con gli
allomorfi [n], [nn] davanti a vocale: [ank (n) -kkttu] ancora non cotto.[nu (u) viti] non lo
vedi?; [gne la faccio ppj] non ce la faccio pi./no/, [nne] no.
Preposizionali (particolarit)
/n/ in (con adeguamento al punto di articolazione della consonante seguente): [m-pjazza];
/su/ su,in: [l agghjo lassatu su la ghjsa] lho lasciato in chiesa.
Rafforzamento dativale in uso nellumbro settentrionale (rarissimo e pressoch inesistente):
[da-tte te lo dirr io] a te lo dir io; accusativo preposizionale: [kjamono a-tte];
d) [kome se dove da fa] come si deve fare?;
e) [non ve gusta de stacce] non vi piace starci?, [se sintia de vatte] si sentiva battere, ecc.
a)
b)
c)
Prefissi e suffissi
Risoluzione del prefisso latino RE > [ar-, ari-]: [arbir] rigirare, [arjsse] essere di nuovo,
[arijj] andare di nuovo, ecc. Per gli esiti dei suffissi ariu(m), -aria(m), cfr. vocalismo tonico : oriu(m) si realizza in [-uru]: [lavaturu].
14
Imperf.
Pass.r.
essere
si (si)
smo
ste
sonno (so) /
/ro
ri
ra
erimo (rimo)
erite (rivo)
rono (rno) /
/av/ avere
/c agghjo
c ai
ca
cmo
cete
conno () /
/io (cio)
ii
ia
iamo
iate
iono /
/fui (fuvvi)
fusti
fu
fssimo
fuste (fusti) (fstevo) (fssivo)
furno (furro)/
mmo (ssimo)
avssivo
ttero (ibbero) /
Fut.
/sarr
sarraj
sarr
sarrmo
sarrte
sarronno (sarr)/
/arr (carr)
arraj
arr
arrmo
arrte
arronno/
Cond.pr.
/sarrio
sarristi
sarria
sarrssimo
sarrssivo
sarrono/
Part. passato
Gerundio
/statu/
/autu/
/essnno/
/anno/
Le coniugazioni regolari
Tempo
Persona
I coniug.-
II coniug. , -e
III coniug.
15
Inf. presente
Presente Indicativo 1 sing.
2 sing.
3 sing.
1 plur.
2 plur.
3 plur.
Tempo
Persona
Imperfetto
1 sing.
2 sing.
3 sing.
1 plu.
2 plu.
3 plu.
Passato remoto
1 sing.
2 sing.
3 sing.
1 plu.
2 plu.
3 plu
/parl-/
o
i
a
amo
ate
ono
ao
ai
aa
iamo
iate
ono
aj
asti
ssimo
ssivo
-orno
(-arno) (-arro)
Futuro
/vet-, mte/
-o
-i
-e
-mo
-te
-ono
/part/
-o
-i
-e
-mo
-te
-ono
-io
-ii
-ia
-iamo
-iate
-ono
-tti
-isti
-tte
-ssimo
-ssivo
-rno
(-rro) (ttero)
-io
-ii
-ia
-iamo
-iate
-ono
-tti
-isti
-tte
-ssimo
-ssivo
-ttero
(-rno) (rro)
1 sing.
ar
-er
2 sing.
araj
-eraj
3 sing.
ar
-er
1 plu.
armo
-ermo
2plu.
arte
-erte
3plu.
aronno
-eronno
Il passato remoto , in genere, preferito al passato prossimo.
Congiuntivo : Praticamente inesistente, sostituito in genere dallimperfetto
espressioni come: [te pozzino ammazz] va in malora.
Cond. Pres.
1 sing.
ario
-erio
2 sing.
aristi
-iristi
3 sing.
aria
-iria
1 plu.
arssimo
-erssimo
2 plu.
arssivo
-erssivo
3 plu.
arono
-irono
-ir
-iraj
-ir
-irmo
-erte
-eronno
indicativo o dal condizionale. Si usa in
-irio
-iristi
-iria
-irssimo
-irssivo
-irono
Per limperativo negativo: [n fascssi gnnde] non fare nulla, oppure con linfinito come nello standard:
[no gni lajj] non andare laggi, ecc.
Participio passato /-atu/ /-utu/ /-itu/
Infinito. Quando linfinito accompagnato dalla negazione, le particelle pronominali possono anche essere preposte,
come nel perugino: [spro de n ce jj], spero di non andarci, ecc.
Gerundio: / -anno/ (-nno)
/-nno/ /nno/.
16
/jj o gghj/, anche /ann/ andare. Pres. Ind. /vako vaj va jjmo (gghjmo ) jjte (gghjte) vonno/ vanno.
/pot/ potere. Pres.ind. /pzzo poj ple...ecc./
/par/ sembrare. Pres. Ind. /pargo pari pare...ecc./
/dov/ dovere. Pres.ind. /dovo (doo) dovi (doj) dove (doe)ecc./.
/sap/ sapere. Pres.ind. /saccioecc./
/ksce/ cuocere.Pres.ind. /kscio kosci ksce koscmo koscte ksciono/.
/kusc/ cucire.Pres.ind. /koscio kusci kosce koscmo koscte kosciono/
Forma passiva.
Epraticamente inesistente.
Forme impersonali: [kwanno unu -ffimminnku] quando si donnaioli, [disce k -mmortu] si dice che sia morto,
ecc.
LESSICO
Fra le voci pi significative : [cifu] madia; [skurl] scuotere; [pulla] gallina, [mazzamurllu]
fantasma; [fmmina] donna; [sclla] ala; [viru] tacchino; [arvir la vira] ridare il tacchino
alla tacchina; [ossu pazzu] malleolo; [cioppu] zoppo; [pap (patre)] padre; [ptto] bambino;
[ronfek] russare; [nnna] mammella; [nzomartu] eccitato sessualmente; [fimminnku]
donnaiolo; [mintw] chiamare, nominare (rif.al nome di battesimo); [mukko] biondo, rossiccio;
[petsciu] ingenuo; [trofju] morbido; [vaku] baca, drupa dellolivo; [volatjju] volastro;
[zuppu kolnte] bagnato fradicio; [me s arkwra] mi viene in tempo; [bij mjjo] bevi ancora;
[lsciu] melenso; [lllu] cocco di mamma (rif.ai ternani); [kutur] ruzzolare, capovolgere;
[skaravujj] vuotare; [ciummllu] goffo; [attrta] torta di mele fatta a lumaca; [mpola] parti!
pussa via! [agghinete] affrettati!; [arromntete] affrettati!; [sctramno] difficile; [min] tu
che hai preso il mio nome, senti un po!; [nkanta] rimprovero; [va prsci] va nel peggiore dei
modi; [taolino] tavolo; [la kommna] il comune; [ardunobblssu] di alto lignaggio, nobile;
[kraddemne] domani mattina; [mulufutttu] ragazzaccio; [kolle] nulla, ecc.
INTONAZIONE
La pretonica nelle interrogative totali e nelle dichiarative pu cominciare con una tonalit medioalta, sempre per inferiore a quella di Foligno; caratterizzata da un movimento tonale pi
uniforme, con ascesa graduale verso laccento del gruppo ritmico e laccento logico della frase.
17
Abbreviazioni
Queste sono le abbreviazioni pi comuni utilizzate in questa opera:
agg. = aggettivo
ant.= antico
ar.= arabo
cong. = congiunzione
f. = femminile
fr.= francese
gr. = greco
imp. = impersonale
interiez. = interiezione
lat. = latino
loc. = locuzione
m. = maschile
part. = participio
pass. = passato
pers.= persiano
pl. = plurale
prov. = proverbio
provenz.= provenzale
rifl. = riflessivo
s. = singolare
topon. = toponimo
v. = verbo
Legenda dei colori : in blu sono indicati i termini dia lettali raccolti nellarea del comune di Spoleto; in verde
sono contrassegnati i termini dialettali raccolti nel territorio del comune di Campello sul Clitunno,
mentre il viola identifica i vocaboli dialettali raccolti nellarea della Valnerina. In arancione, infine,
sono rappresentati i termini dialettali arcaici, ormai in disuso. Nel caso un lemma contenga ad
esempio lindicazione 2, vuol dire che la relativa accezione appartiene allarea contrassegnata dal
colore di riferimento. Lindicazione (g), invece, significa che tra parentesi racchiusa la variante
fonetica dellarea contrassegnata dal relativo colore. Nel caso lindicazione racchiusa tra parentesi
sia invece dello stesso colore del lemma, da interpretarsi come variante di pronuncia possibile
allinterno della medesima area. Accanto ad alcuni lemmi si scelto di porre letimologia, per dare
al lettore alcune esemplificazioni di come il dialetto non sia una corruzione della lingua nazionale.
Tutte le etimologie proposte sono state tratte da un volume di riferimento di chiara fama 4 . In
relazione a questo, con il simbolo * si indicano le ricostruzioni incerte.
Giacomo Devoto, Dizionario etimologico, avviamento alla etimologia italiana, Firenze 1968.
18
Per quanto riguarda larea del comune di Campello sul Clitunno, si fatto riferimento anche ad un
volume edito precedentemente. 5
19
20
21
agricolo.
22
addolorta
festa dellAddolorata.
sono arrochito.
Guzzi 500.
23
comportamento.
profondit.
affranktu : part.pass.,integrato.
raggiunto un accordo.
24
partorito.
agnllu
s.m.,
agnello,
pe
Ppskwa
mmazzmo lagnllu.
s.f.,
aratura
eseguita
25
una catasta.
capannone al catasto.
ce n a volont; 2 guadagnare.
dei bovini.
26
le viti.
pioggerella.
27
*alecer.
!, ti mollo un manrovescio!
ampulla.
28
fine
(a)mmazzakaff.
agricoli.
animale).
pasto,
dppo
prnzu
me
pjjo
29
tradizionale.
ti sei ammosciato.
copro di lividi !
30
(a)ppartedjtro
avv.,
dietro,
si
sporku
31
fuoco.
morbosamente a ql.cuno.
(a)ppogghjta :
32
competere.
pianta.
ribolle.
33
nuovamente ql.cosa.
di legno.
componevano il basto.
pericolosamente.
appiccicosa.
arembertektu
arrampicato pericolosamente.
accidente !
lieviatare.
part.pass.,
rovesciato;
34
arindrce : v.,ritorcere.
(di bestie).
nella vigna.
bene la bigoncia.
mediante pigiatura.
35
(a)risponne : v, rispondere.
arinnov : v.,rinnovare.
arinnuolsse : v.,rannuvolarsi.
carro agricolo.
umido.
ariskapptu pe n plu.
36
arkgnulu : s.m.,arcangelo.
arkakkj> arbutt.
guarnire i dolci.
37
coricati a terra.
trasandato.
38
economicamente.
39
rabbia.
tenuta da un grembiule.
40
di legno.
(a)rri : arrivare.
(a)rrikktu : part.pass.,
avere unerezione.
massacro.
ferro).
delle salsicce.
41
morire.
atmosferico.
rivenduta.
quando ritorni ?
montare lestro.
42
si risentito.
fretta ?
caprini.
class.expectare.
grano.
meglio.
mi ha fatto il ritratto.
43
atorizz
part.pass.,
autorizzato,
monno
fabbricare.
tta : prep., a.
arrangi.
comodo !
44
cane !
accontenti mai !
originale.
troppo sale.
eccessivamente salato.
buoi al carro.
45
46
47
una ragazzata.
piccola baracca.
legare i covoni.
48
trebbiatura.
carte.
baule.
49
Ti ho sorpreso ! ; 2 beccare.
fare la bruschetta.
vertcciu , saziarsi.
berzajjra : s.f.,
vuoi prenderle ?
uomo.
omacciona, spostu na
50
il termine fre).
grazie.
anni.
in due.
24 mesi.
51
un boccione di vino.
52
raccolto.
plastica.
53
bicycle.
ba : s.f., ferita.
54
bujjkka
annacquato.
un bugiardo.
s.f., cemento
abbondantemente
55
56
corbezzolo.
alla questua.
vestito di stracci.
di frasche.
57
inutili.
molto prominenti.
58
vecchie trebbie.
uno schiaffone.
59
aquilino.
circulus.
tutto il giorno.
60
piccolo.
61
dttero, lat.dare.
dkko : avv., l.
disperarsi.
62
carte.
dsto : avv., l.
d : v. tr., dire.
della lana.
pulire dietro.
63
codesto differente.
differenza.
dilizzjsu :
molti difetti.
dorge
64
riformatorio.
65
c poco da fare.
cambio dellelemosina.
66
su.
djlla : avv., l.
do : avv., dove.
documentum.
67
dormita.
di : num., due.
catechismo.
68
E
ebb : inter., e allora ?
vi : a ciascuno il suo.
erbivendolo.
due.
69
70
andare via.
ssi facttereo.
fa : s.f., fava.
apparenza.
poveri.
71
fieno.
72
fu > fgghju.
lat. *faciolum.
festa,
stuzzicata frequentemente.
kwistanno
festarolu
Ppppe,
73
della briscola.
lo sembra.
74
s.m.,
pederasta,
lat.fictus.
fjkku,
lat.flaccus.
qualcuno.
75
f : avv., qui.
acquisti.
fundo.
stanze.
76
cranio.
class. forfex.
forca.
bagnato.
bovine.
77
festoni e cibarie.
78
bestiame.
fronte.
frullnu :
frullatore.
della mano.
foruncoli.
79
frttono poku.
fionda.
furmka :
formica rossa.
80
81
di paste.
gambero.
bisognerebbe carcerarlo.
).
82
ghj > j.
83
magnaffa!
gn : avv., gi.
84
grantrku
s.m.,
granturco,
nandrnno
grembiule.
85
86
87
legna.
88
89
jo, tu ji, ssu ja, nui jimo, vui jite, ssi jono;
animali.
90
lat.iocus.
91
jobbssu : s.m.,
92
di cucinare la selvaggina.
avuto la diarrea.
formaggio.
animatamente.
93
tempo.
kakka(v)lla
s.m.,
strumento
musicale
massimo.
riparatore di paiuoli.
di scarso valore.
94
lat.tardo campana.
kmmera : s.f.,camera.
piccolo terreno.
95
fke,
lat.canistrum.
cantina.
brutta, lat.cancer.
canapa.
preminente.
ho
raccolto
un
canestro
di
fichi,
96
tempio)
prov.,
kannellra
kannellra,
lgagli la cavezza !
kapiscione
salagione.
: s.m., saccente,
ssu pare
97
kapittu : part.pass.,accaduto.
testa di legno.
98
carte.
raccoglitori di olive.
cappuccino.
braccianti agricoli.
omaccione.
sottosopra.
trainato da buoi.
spaventare i bambini.
99
forse bello ?
kargavrkke : s.m.,omino.
part.pass., carico.
impreciso.
calce.
100
presentimento, lat.carne(m).
motrice animale.
mano.
carro.
101
kasku :
s.m., cascata
idrica
casco
chiesa.
102
botte.
ku : s.m., cavo.
cavalli.
ki : pron., chiunque.
kiakkjar : v., chiacchierare.
103
chiave, lat.clave(m).
vedere.
sessuali.
104
kjstu : part.pass.,chiesto.
togliere la buccia.
kkuccisse : v.,
ko : prep., con.
muratori.
intraprenderla.
raccogliere le olive.
ko : v. tr., covare.
105
botti.
kombagna :
kommann ,
lat.pop.commandare.
impartire ordini.
mia
moglie
vuole
comandare,
106
con lui.
per me scomodo.
107
delle pelli.
grano.
agricolo.
fatta in casa.
conosco, lat.cognoscere.
bisogna confessarsi.
coppia.
108
lat.culpa.
costolette di maiale.
kosu : s.m.,
Domini.
109
cravatte.
bovini.
grembiule.
Clemente.
crescerai.
110
colpire violentemente.
caduta violenta.
idraulico.
buoi.
caduta.
111
kukkjarta :
privo di manici.
olive.
essere fortunati.
112
complimenti.
discorrono.
propaganda politica.
113
kunzumtu
alcuni chilogrammi.
sposarsi.
sostituire il copertone.
part.pass.,
dimagrito,
te
si
114
fa freddo !
corda.
ancora a letto ?
culter.
115
kustudsse
v.
rifl.,
fare
le
abluzioni
uova.
creanza.
essere ricco.
nel letame.
grassa.
bassa e grassa.
116
dellagnello.
kwarsema
s.f.,
Quaresima,
kwann
carne.
cognato, lat.cognatus.
agnello.
117
118
rimprovero.
li : interiez., suvvia !
119
leggere ?
inutile.
120
legna.
preparato un fagottino.
li : art.det.m.pl., gli.
121
ll : avv., l.
122
londannza
barcollando.
longiter.
essere melenso.
: s.f., lontananza,
loc. fa
le
123
il geco ?
al cimitero.
metti un lucchetto.
124
125
maffjsu : s.m.,mafioso.
magra : avv., magari.
magazznu : s.m., magazzino.
mgghjo(u) :
s.m., maggio,
loc., armtte
poco;
loc.,
magn
mcciku,
126
127
neppure se ne parla.
128
intoppare.
ovini).
marduktu
part.pass.,
maleducato,
ke
129
130
131
testa.
mbastrokkjtu : part.pass.,abborracciato.
132
contemporaneamente lavantreno.
scosceso.
luogo scosceso.
cattivo odore.
133
mbjastrtu
part.pass., impiastrato,
mbjastrtu
tttu,
ti
sei
te
si
impiastrato
mbresttu : part.pass.,
mbrjak : v., ubriacare.
completamente.
vistosi.
mborvertu
part.pass.,
impolverato
improvvisamente.
134
il miele.
ostinato.
dellopera.
135
costumo.
assunto un ragazzo.
figli.
136
vai rovistando ?
ci vediamo mercoled.
137
mmottatru
nuca.
s.m.,
imbottavino,
pja
138
me : v., muovere.
carnagione chiara.
139
secca.
imitare qualcuno.
140
storpio.
nasale .
da pesca.
bagnato fradicio.
141
alle pecore.
della vendemmia.
mangiare.
ricorrere ad un mutuo.
142
ne : s.f., nave.
143
praticare un coito.
ndibbultu :
part.pass., indebolito, me
so
144
stomaco.
ndortu : attorcigliato.
intrappolato nellauto.
145
arrabbiati.
ne > njje.
146
ngapunta : s.f.,intestardimento.
147
questo sacco ?
nelle forme.
148
fregatura.
149
ritrovano sempre.
per la festa.
nkarugnta, impigrirsi.
condizione scomoda.
nkarugnta, impigrirsi.
un vero iracondo.
150
no : cong., non.
spesso.
ne : agg. . nove.
nuca.
151
ha fatto la mamma.
152
boschi.
contemporaneamente
parole
dincitamento
153
maiale.
nz : avv., in su.
154
155
ferite e contusioni.
offeso ?
156
ombrelli.
ommrlla : s.f.,
ommrellru : s.m.,
ho avuto lorzaiolo.
bovino.
157
prelibato arrosto.
una chiesa.
pollini.
periodo agricolo.
lat.hortus.
raccogliere le uova.
158
159
campi.
bellimbusto.
160
scapola.
grano.
bambini.
sventola.
palo.
caccia .
161
pand(t)umna
s.f.,
insieme
di
gesti
pandumma,
non
mi
incanti
con
questi
atteggiamenti.
famiglia.
faccia il lenone.
po di pane e pomodoro.
162
accoppiarsi.
163
pascolo.
regime.
accettabile.
conserva.
pascolo.
2 schiribizzo.
164
ingenuo, tonto.
pe : prep., per.
grande bugiardo.
165
spenniamo i polli.
fustagno.
grinze.
166
spolverare i mobili.
troppu
peperoncino.
peprungnu,
hai
messo
troppo
167
gamba.
168
teatro.
169
cuocere il pancotto.
fiume.
170
identico.
pipinru
s.m.,
gruppo
di
persone
che
chiaccherano rumorosamente.
bisogna far penitenza.
motore.
171
c pericolo, lat.periculum.
a ppisciarllu : di continuo.
bisogno di orinare.
fr.pistole.
172
sempre.
173
un ottimo combustibile.
agg., piano.
174
tkka
frutta.
facce
nndra
ppogghjta,
bisogna
175
allosteria .
eviscerato.
infantile ).
176
aculei.
portafogli.
177
prete, gr.presbyteros.
178
nuoce alludito.
preti.
179
colpisce le viti.
emette un flagito.
provvedimento.
bisogna provvedere.
180
prufumtu
part.pass.,
profumato,
latrina pubblica.
maiale .
dellItalia settentrionale.
un suino.
181
al pallone.
deposto le uova.
182
nessuno.
unabitazione.
un vecchio sporcaccione.
183
184
gran tirchio.
sgraziata.
rana.
185
ho la raucedine.
gioco.
povert .
comprendonio.
raccogliere il fieno.
186
ratkola !, ti brucerei !
affilato un rasoio.
formaggio grattugiato.
187
rekemmetrna
esagerazione.
superare.
ancora partorito.
scarpa danneggiata.
188
maiale.
motozappa.
189
precedente.
dalla piallatura.
rifjut : v, rifiutare.
190
la temperatura.
malconcio.
attirare i volatili.
rikkjna : s.f., orecchino femminile.
191
maiale .
rimbicilltu, un po rimbecillito.
impervio.
riuscito a recuperarla.
luogo impervio.
r(e)ikwistu
part.pass., requisito,
monno
del cibo ).
192
trainare.
da un (o una) partner.
193
avverto la nausea.
vino, prosciutti).
luogo impervio.
su di un luogo impervio.
194
nuovo.
struttura.
scala.
195
riscaldando.
risparagntu :
bel po.
economicamente.
convenuto economicamente.
lavato.
part.pass., risparmiato, mo
196
197
roma(d)tsmo
rabbia.
cane ).
s.m.,
reumatismo,
198
Pontificio.
uscito un rutto.
199
allinsalata.
ru : s.m., rovo.
rzzika : provocare.
rivoltato tutto.
200
201
prosicutto.
colma di caramelle.
fabbricano scope.
sakkoccione
patrone !
Montefalco.
de srdi, costosissimo.
s.m.,
persona
impacciata,
grande e grossa.
202
grosso, lat.sacramentum.
o fccia!
saldato il ferro.
sacra.
Maria in Campis.
203
il salto di un muro.
s.
salsiccia di fegato.
204
205
sbarakktu
piano.
part.pass.,
demolito,
mo
206
ubriacone.
unto dappertutto.
207
dappertutto.
crkwe, fulmine.
208
bocca.
subito.
209
sc : avv., s.
un manrovescio.
risciacquo.
lassativo.
210
scne : avv., s.
affettato.
per il risciacquo.
211
sembrava stregato.
gli alberi.
un mese freddo.
dellimmondizia.
sekonna : s.f., placenta.
212
srge : silice.
odoroso.
pepe e olio.
manico.
erotica.
213
214
colonna vertebrale.
hermes simplex.
215
bisogna sfoltire.
216
terreno ovunque.
sganassone
nu
sgangitu : part.pass.,
217
vuole mangiare.
seguito a caduta.
mestolo.
218
di sbieco.
si : cong., se.
magrissimo.
favore di qualcuno.
219
udito.
polemica.
formaggio.
220
221
rovinosamente.
222
scarponi da lavoro.
grande sfortuna.
223
dalle foglie.
dalle foglie.
fuoco).
a riscaldare il letto.
224
parolaccia.
ha schiaffeggiato.
uva.
corti.
skjar : chiarire.
caduta.
pelle.
225
precipitosamente.
croccolando.
226
facilmente..
; 2 gioco a carte.
senno.
un peto ?
227
di agnello arrosto.
riportato
ecchimosi
in
tutto
il
corpo,
lat.excorticare.
skrikkjol
rozzo.
scapaccione.
228
pronunciato.
229
crepapelle.
riso a crepapelle.
mai soddisfatto ?
230
il cielo si oscurato.
mattatotio.
231
un corso dacqua.
crepapelle .
smacchiare.
232
di carte.
un attrezzo.
laffilatura.
attrezzo.
diffamato.
233
erotica.
devi rimestare !
234
lubrificante.
va in fallimento.
scarpe .
235
sei matto ?
somarngu )
pietra.
236
della pecora.
spaendtu :
part.pass., spaventato, me so
237
spar : v.,sparare.
238
raccomandazione.
sempre in giro ?
paura.
239
pazienza,
labitazione.
sittimna ,
abbiamo
dovuto
aspettare
una
loc.,
spicci
kkasa,
settimana.
rassettare
240
malandato.
cavare il vino.
lisca di pesce.
esegue i pignoramenti.
spikkjttu
s.m.,
specchietto
retrovisore
241
coltivato.
di piovre.
242
spolverare.
spond
v.,
spuntare,
concludere
243
torchiato.
nel mangiare.
spropjtu
part.pass., espropriato,
jjonno
spurvirnu : s.m.,soprabito.
vergogna.
Spoleto.
sputo addosso !
allalba.
244
di concimarlo.
prku, la porcilaia.
pietra.
245
per starnutir.
biliardo.
246
mi sono stancato.
247
stramaled : v.,stramaledire.
stramurtimntu : s.m.,stordimento.
strangozzi.
auto ?
strapazzamntu : s.m.,affaticamento.
248
pollo.
urlato a lungo.
249
storpio ?
250
sturd : v.,stordire.
dellaratro.
sobbalzato.
su : avv., sul.
251
da tribolare.
un vero sporcaccione.
252
gran superbo.
suksu : agg.,sugoso.
sempre da solo.
stato un supplizio.
253
sutisfazzjne : s.f.,contentezza.
254
puzzo.
benzina evaporata.
sverdone : s.m.,furbastro.
svegliato ?
stamattina.
tutto
255
ta : prep., a.
256
tagliare lerba.
vino sa di tappo.
alimentare.
spessore.
257
ritrarre le tende.
capelluto ; 2 ostinazione.
258
testimoni.
stecchito.
tenace.
mangiare.
un ictus.
259
la tosse.
lecite.
260
divisorio.
zampe posteriori.
muovendosi a fatica.
261
girovagare.
qualche posto.
tuoi e tue.
262
il bastone.
escremento.
263
um : v., trasudare.
a : s.f., uva.
264
265
266
va ! : esclam., : guarda !
sacco di fieno.
267
vrvola : s.f.,valvola.
ve : pron.recipr., vi.
v ? : interiez. , : giusto ?
vassoio di bign.
settimana santa.
268
voltagabbana.
andiamo a vendemmiare.
vnere> venard.
269
abitazione.
vermuth.
di neve gelata.
qualche festivit.
270
per raccoglierne le
v(e)in : v.,venire.
nuovo.
ubriacare.
271
trasportare, lat.vectura.
272
ve : s.m., bue.
su una natica.
273
vottegghj
v.,
essere
preso
intermittente.
pantaloni.
vottu :
capitombolo.
s.m., tracollo; 2
da
dolore
esplosione; 3
274
vwi : pron.pers.,voi.
mattutine.
una fonte.
275
276
zappare lorto.
punta.
: s.m.pl., dolce
carnevalesco.
277
furbacchione.
un mototre a scoppio.
nafta.
278
279