Sei sulla pagina 1di 11

\

i
I
:!
VSlO(4

Monday, July 28 »; Michele A. Cortelazzo


9:00a.m. Rulon Wells, Yale University, Philosophy of Language and Se-
Note sulla lingua dei volantini
miotics
10:15 a.m. Co/fee
10:30 a.m. ]. Jay Zeman, University of Florida, Peirce's Theory of Signs o. Premessa
1:15 p.m. Henry Hiz, University of Pennsylvania, Semiotics and Logic
2:30 p.m. Co/fee O.l . Il volantino è stato trascurato dagli studiosi di lingua contemporanea (in
2:45 p.m. Edward Stankiewicz, Yale University, Semiotics and the Verbal particolare da chi si occupa della lingua dei mass media): solo Alberto So-
Arts brero I lo nomina in una lista di mass 'media: "la televisione accelera questo
7:30 p.m, Harley C. Sbands, Tbe Roosevelt Hospital (NYC), Semiotics and
"\
processo già in atto [la spinta all'italianizzazione}, allineandosi accanto ai mass
Medicine communications già operanti (giornali, fumetti, pubblicità, volantini, teatro, ed
anche cinema e radio)" .
Tuesday, July 29 . Questo silenzio è strano, se si pensa che il volantino (assieme a quel com-
plesso di fenomeni che va sotto il nome. di informazione alternativa) è (o
9:00a.m. Louis Marin, Tbe Johns Hopkins University, Semiotics and the potrebbe essere) il vero e proprio mezzo di comunicazione di massa, anzi il
Visual Arts i mezzo di comunicazione delle masse.
lO: 15 a.m, I
Co/fee Ed infatti il volantino si distingue nettamente dagli altri media (soprattutto
10:30 a.m. Diana Agrest, Princeton University and Mario Gandelsonas, Tbe ·li radio, televisione, giornali) a cominciare dal punto di vista sociale: radio, gior-
Institute for Architecture and Urban Studies, Semiotics and Ar- nali ecc. sono, in linea di massima, espressione delle forze attualmente ege-
chitecture I moni, il volantino espressione delle forze minoritarie: non a caso i partiti di
1:15 p.m, [ean-Iacques Nattiez, Université de Montreal, Semiotics and Mu-
sic (in absentia)
l governo o i grossi gruppi industriali si servono raramente (per non dire mai)
del volantino: essi hanno ben altri media per diffondere le loro idee.
2:30 p.m. Co/fee Anche nella diffusione il volantino si distingue dagli altri mass media: è, in-
Paul Bouissac, University of Toronto, Semiotics and Spectacles: l fatti, diffuso in un ambito molto piii ristretto (al massimo una città, ma soli-
2:45 p.m, . .~
1 tamente una fabbrica, un quartiere, una scuola, una facoltà), ma in questo
the Circus
7:30 p.m. Christian Metz, École Pratique des Hautes Études, Semiotics and '!. j ambito la sua diffusione è capillare (fino a raggiungere tendenzialmente tutti
Spectacles: Cinema gli appartenenti al gruppo).
I
i
Wedl1esday, July 30 (
In questo articolo utilizzo i risultati di un lavoro svolto per il seminario "La lingua
9:00 a.m. Erik Scbuiimmer, University of Toronto, Semiotics and Culture dei mass-media" (tenuto a Padova, sotto la direzione del prof. Gianfranco Folena,
nell'ambito dell'insegnamento di Storia della lingua italiana, nell'anno accademico
10:15 a.m. Coffee
1971-72), letto successivamente al Circolo Filologico-linguisticopadovano.
10:30 a.m. Tbomas A. Sebeok, Indiana University, Semiotics and Nonverbal Numerosi sono gli studiosi, i militanti politici, gli amici che, in quelle sedi o
III
Comrnunication personalmente, mi hanno fornito preziosi consigli: a tutti va il mio più vivo
1:30 p.m. Business Meeting ringraziamento.
Lo studio si basa sull'esame sistematico dei volantini (cioè i fogli volanti, per lo.
For further information: Roger W. Cole, Director, 1975 Linguistic Institute, più ciclostilati, più raramente stampati, di propaganda politica) diffusi negli anni
Department of Linguistics, University of South Florida, Tampa, Florida 33620. 1970-1972 a Padova nelle facoltà di Lettere e Magistero, nel liceo classico "Tito
Livio", nel liceo scientifico "Ippolito Nievo", nella fabbrica Rizzato, nel centro
cittadino e sull'esame sommario di quelli distribuiti, a partire dal 1968, davanti
al "Tito Livio" e alla Rizzato.
Ritengo che si tratti di un campione sufficientemente rappresentativo dei volantini
di Padova; resta da vedere quanto la situazione padovana sia rappresentativa della
j situazione nazionale.
VE R SUS Quaderni di studi semiotici diretti da Umberto Eco ~. : Alberto Sobrero, Effetti linguistici. dei mezzi di comunicazione di massa, "Parole
I,
Valentino Bompiani & C. S.p.A. Milano - n. 10, aprile 1975
l: e metodi", I (1971), pp. 167-189 (il passo citato è a p. 179).
I
96 l
57
j
È infine, rilevante che il passaggio dall'emittente al ~if~tinatario, dall'autore ! denti), per la sinistra extraparlamentare sono gli studenti (pur interessandosi,
al fruitore è diretto (molto spesso chi distribuisce il manifestino ha almeno a sua volta, anche agli operai); i fascisti, invece, operano (almeno a Padova)
i quasi esclusivamente nelle scuole medie.
partecipato alla sua elaborazione); questo non avviene con gli altri mass media,
neppure coi giornali a diffusione militante. Ciò è importante anche ai fini della Attualmente il volantino si inserisce in quello sviluppo dell'informazione alter-
comunicazione, in quanto il messaggio fornito dal volantino può essere chia- nativa di cui si occupa Ugo Volli nel suo intervento in VS/l6• Volli illustra
rito, integrato od anche modificato da chi lo distribuisce. diffusamente l'importanza della Rivoluzione culturale cinese e del Maggio fran-
cese non solo per la nascita della nuova sinistra e del movimento studentesco,
0.2. Il volantino stato, nell'ultimo secolo, uno strumento di comunicazione
è
ma anche per un balzo in avanti qualitativo dell'informazione alternativa.
politica della sinistra, diretto soprattutto agli operai; ma al giorno d'oggi i Ma, se è indubbio che negli ultimi quattro-cinque anni c'è stato un notevole
gruppi che diffondono volantini sono innumerevoli e di diverse tendenze: sviluppo quantitativo dell'informazione alternativa, che sono sorte nuove forme
accanto alla sinistra tradizionale 2 - politica o sindacale - si è formata la di comunicazione politica (mi riferisco soprattutto ai cartelloni murali, ai taze-
cosiddetta nuova sinistra J, che fa del volantino uno dei suoi principali veicoli bao) e ne sono tornate in auge altre (per es. le scritte murali), non mi pare
di informazione; ed anche la destra fascista 4 ha mutuato dalla sinistra questo che si possa parlare anche di uno sviluppo qualitativo, nel senso di una in-
mezzo di comunicazione, per controbatterne la propaganda. Ed infine, nume- formazione gestita dalle masse per le masse. Specie nell'ambiente operaio l'in-
rosi altri gruppi, di diversa estrazione ideologica, si servono ormai del volan- formazione politica resta nelle mani delle centrali sindacali e politiche; e i
tino per la diffusione delle loro idee 5. riflessi linguistici, sui quali ritornerò in 1.4., sono visibili nella presenza, nei
Alla classe operaia, poi, come unica destinataria del volantino, sono venuti volantini, di numerosi stereotipi di tradizione sindacale e nell'assenza, al con-
ad aggiungersi, con la nascita del movimento studentesco, gli studenti, univer- trario, del dialetto o dell'italiano popolare.
sitari e medi, e si arriva a casi in cui il volantino è diretto a tutta la citta-
dinanza, senza distinzione di classe sociale. 0.3. La forma piii tipica e diffusa di volantino è quella di denuncia e protesta
Le singole organizzazioni che diffondono volantini, però, non si rivolgono a e di informazione alternativa (ed è principalmente di questa che mi occuperò),
tutte le categorie di pubblico, ma hanno ognuna un pubblico speciale, che per ma il volantino riporta spesso ordini del giorno, mozioni, articoli di giornale,
la sinistra tradizionale è la classe operaia (pur interessandosi anche agli stu- oppure diffonde una lettera circolare, oppure ancora presenta un programma
o un documento politico (in quello che gli extraparlamentari chiamano uolan-
2 Per sinistra tradizionale intendo i partiti parlamentari della sinistra (PCI, PSIUP, I tane ).
PSI), i sindacati e gli organismi democratici dei lavoratori (Commissione interna, I È chiaro che questa molteplicità di forme provoca delle forti differenze lin-
Consigli di fabbrica). In particolare le seguenti organizzazioni che verranno citate guistiche: cOSIil volantino che diffonde un ordine del giorno risente del lin-
nel corso dell'articolo: PCI (Partito Comunista Italiano), PSI (Partito Socialista
guaggio burocratico, quello che riporta un articolo partecipa delle caratteristiche
Italiano); CGIL, CISL, UIL (le tre Confederazioni sindacali), i Comitati unitari di
agitazione (o di lotta) delle fabbriche; i Consigli di fabbrica. del linguaggio giornalistico, ecc.
Della "nuova sinistra" (o sinistra rivoluzionaria o extraparlamentare) fanno parte i Va notato, però, che la distinzione di queste forme ha un valore puramente
J

gruppi minoritari di sinistra (i cosiddetti 'gruppuscoli") e le organizzazioni di base I indicativo; molto spesso (specie nel caso dei gruppi rivoluzionari) le caratte-
da essi ispirate. In particolare: Centro Lenin, Comitati Leninisti (cioè Lotta Co- .ristiche. dell'analisi politica, della mozione e del documento di protesta ten-
munista); Movimento Studentesco; PCdI (ora Organizzazione Comunista (m-l) dono a mescolarsi in ogni volantino; conseguentemente anche le peculiarità lin-
FRONTEUNITO),Proletari in divisa (organizzazione nelle caserme di Lotta Conti- guistiche dei settori prima nominati (giornali, burocrazia) confluiscono nei sin-
nua); Collettivo del Controcorso; Comitato Lnteristituto; Comitato operai-studenti; goli manifestini.
Comitato Politico (degli studenti); Sostenitori del FPDLP (Fronte Popolare De- Prima di passare all'analisi linguistica, resta da osservare che il messaggio tra-
mocratico per la Liberazione della Palestina); i comitati di base e di agitazione I smesso dal volantino non si limita al testo scritto, non solo perché sempre
delle scuole, delle facoltà e delle case dello studente. ,[
4 Cioè MSI (Movimento Sociale Italiano), con la sua organizzazione giovanile degli '1·/
piii frequentemente al testo si aggiungono disegni o vignette, ma anche perché
anni scorsi Giovane Italia e quella attuale Fronte della Giouentà. Inoltre: FSI , I tale messaggio è costituito da 'un insieme semiotico che collega vari livelli
extralinguistici ed extratestuali di semanticità: il luogo e le circostanze di
(Fronte Studentesco Indipendente), il Comitato anticomunista degli assistenti e deì
docenti universitari, i gruppi autonomi delle scuole e delle facoltà. E ancora il distribuzione del volantino, il numero, la figura, l'abbigliamento, gli atteggia-
FMG (Fronte Monarchico Giovanile) aderente all'UMI (Unione Monarchica Ita- menti di chi tale volantino distribuisce ed eventualmente le parole con cui lo
liana).
5 Fra questi: i partiti non ancora elencati; alcune categorie di lavoratori non inse-
rite nei sindacati confederali (per es. i tassisti); gruppi come Pace e libertà, 6 U[go] V[olli], Sur la contre-in[ormation, nel quaderno Contre-iniormation et com-
M011dolibero ecc. munication de masse ("Versus", I, 1971, pp. 105-132).

58 59

-'·'1
accompagna, la qualità, il colore, le caratteristiche di '1Wt~llJpadel volantino, (1) I CRIMINALI FASCISTI TENTANO
117 ;r.
etc ... LA STRAGE
SUI TRENI DIRETTI A REGGIO CALABRIA
0.4. Significative peculiarità strutturali e linguistiche differenziano i volantini Nella notte tra sabato e domenica le linee ferroviarie dirette al sud sono state
della destra da quelli della sinistra e, all'interno di questi ultimi, i manifestini oggetto di attentati: l'obiettivo delle bombe erano i lavoratori che si recavano
della sinistra parlamentare e quelli della sinistra extraparlamentare: tratterò, a Reggio Calabria alla grande manifestazione sindacale per lo sviluppo e la rina-
quindi, distintamente i volantini di ciascuno di questi tre schieramenti politici. scita del Mezzogiorno.
È bene avvertire che si tratta di una divisione che ha il solo scopo di dare un A Latina solo per caso l'attentato non ha provocato una strage: cinque lavoratori
certo ordine alla descrizione linguistica, e che ha dei limiti evidenti: si vedrà, sono stati feriti.
per esempio, che si riscontrano numerose analogie fra i volantini dei grup- Gli assassini fascisti, braccio armato del padrone, sono gli autori della trama nera
puscoli e quelli dei movimenti tradizionali della sinistra, oppure che, trattando di delinquenza che colpisce il paese.
Governo e polizia lasciano fare, perché è chiaro che l'MSr aiuta il centro-destra
insieme tutti i gruppi della sinistra rivoluzionaria, si corre il rischio di com- di Anclreotti-Malagodi,che in Parlamento sta in piedi grazie ai voti dei fascisti.
piere eccessive generalizzazioni, poiché ogni gruppo ha un linguaggio par- Ogni giorno un attentato, ogni giorno un'aggressione: la strategia della tensione, i
ticolare: si pensi allo stile scientifico e a tratti intellettualistico del Manifesto, piani di Almirante, di Rauti, Freda e Ventura, godono della complicità del go-
a quello spregiativo di gruppi come Potere Operaio o a quello trionfalistico e verno e degli apparati dello stato.
ieratico del P.c. (m-l) I. (Servire il popolo) '. Contro il fascismo e i suoi complici rafforziamo la .Iotta e l'unità delle masse
Esistono, poi, tratti comuni a tutti i volantini; ma sono tratti in fin dei popolari!
conti scarsamente significativi: la semplicità della struttura sintattica (di im- BASTA COL FASCISMO!
pianto sostanzialmente paratattico, con subordinazioni molto elementari, per VIA IL GOVERNO DI CENTRO DESTRA
lo piii causali e relative) e l'estrema riduzione dei tempi e dei modi (quasi
tutti i verbi sono all'indicativo e i tempi usati sono soprattutto presente, pas- Dopo il titolo (che può essere accompagnato - o anche sostituito - dal-
sato prossimo e futuro, con una forte prevalenza del presente). l'allocutivo iniziale: Lavoratori!, Compagni', Studenti), Cittadini!, ecc.), il
Alcune convergenze si riscontrano anche nel lessico: destre e sinistre si scam- testo vero e proprio inizia con una introduzione, che consiste generalmente
biano gli stessi attributi: teppa, teppaglia e teppista, canaglia, vile, squallido. nella descrizione di un avvenimento; descrizione che può avere lo scopo di
Si tratta, comunque, di termini non esclusivi dei volantini, ma molto diffusi rammentare l'episodio su cui si discute, oppure può assumere la funzione di
(eccetto canaglia e, forse, squallido) nel linguaggio politico e giornalistico. Essi una vera e propria controinformazione, trattando fatti di cui gli altri mezzi
riflettono quella tendenza del linguaggio polemico a servirsi dell'ingiuria e di comunicazione non si sono interessati o di cui hanno dato una versione
dell'improperio, su cui mi soffermerò a proposito dei volantini dei gruppi extra- che si ritiene falsa.
parlamentari (2.3). Segue il corpo dimostrativo, in cui si spiegano le motivazioni che hanno in-
dotto a compiere l'azione prima descritta, oppure si traggono le valutazioni da
1. La sinistra tradizionale tale azione, spesso inserendo il fatto specifico in un contesto piii ampio (un
avvenimento locale può essere messo in relazione con fatti analoghi, avvenuti
1.1. La caratteristica formale piii evidente nei volantini della sinistra parla- a livello nazionale o internazionale, o può essere inserito in un'analisi della
mentare (ma anche in gran parte della sinistra rivoluzionaria) è la loro costru- situazione generale, dei rapporti del momento fra le classi ecc.).
zione, quella che, con un termine della retorica tradizionale, potremmo chia- Il volantino si conclude con le proposte per l'azione futura (che possono
mare dispositio. essere proposte generiche - come in (1) - o precisi inviti a: manifestazioni,
Si veda, come esempio, un volantino del PCI (s.d., ma 23.10.72) ': assemblee ecc.); in molti casi è proprio questa conclusione precettiva che

7 Gaetano Sanguineti, Premesse per una analisi del linguaggio della contestazione precisa funzione nel contesto; gli evidenti errori di battitura sono stati corretti,
studentesca e dei gruppi minoritari di sinistra, tesi di laurea inedita, Università di mentre tutte le altre deviazioni grafiche sono riportate senza modifiche. Per
Genova, a.a. 1971-72. ogni esempio viene data l'indicazione del gruppo firrnatario (per ogni dub-
8 Un esame del linguaggio di Lotta Continua è stato effettuato da Patrizia Violi, bio si cfr. le note 3, 4, 5, 6. Viene dato solo il nome del gruppo, senza speci-
La funzione persuasivo-emotiva nel linguaggio del periodico 'Lotta Continua", "Ren- ficare di quale sezione di tale gruppo si tratta: per es. se un volantino è firmato
diconti", fase. 25 (giugno 1973), pp. 37-44. "pcr, sez. Universitaria", viene data solo l'indicazione PC!) e la data (talvolta
9 Negli esempi che vengono qui riportati le caratteristiche grafiche dell'originale dedotta, da indizi interni - date di. comizi, assemblee ecc. - o esterni - data in
(spaziatura, uso di caratteri diversi ecc.) sono rispettate solo quando hanno una cui ho ricevuto il volantino).

60 61
rappresenta il motivo per cui si stampa il volantino !r~tipico è il caso della per avere: . più sicurezzadi lavoro
organizzazione di una manifestazione: è importante spiegare perché si indice · più riforme
tale manifestazione, ma l'essenziale è informare che si tiene una manifesta- ·più conttollo dei prezzi
· più difesa la democrazia
zione). In altre parole, generalizzando il discorso, possiamo dire che nei volan-
tini la funzione del linguaggio predominante è quella conativa.
1.3. Un altro aspetto va per lo meno accennato: l'abbondanza di stereotipi
1.2. All'interno di una struttura di questo tipo (nell'uso della quale è evidente e distilemi propri della tradizione propagandistica dei partiti di sinistra (spesso
il desiderio di dare alle proprie argomentazioni un saldo impianto logico: da mantenuta, all'interno dei partiti o dei sindacati, dai funzionari) IO. Mi riferisco
un fatto, attraverso la sua analisi piti o meno approfondita, si arriva conse- .[rifacendomi all'es. (1)] a sintagmi come gli assassini fascisti, braccio armato del
quenzialmente ad una indicazione di lotta) è frequente il ricorso a quello che padrone, trama nera di delinquenza che colpisce il paese, grande manifesta-
chiameremo "stile commatico" (che si riscontra anche nei comunicati sindacali zione sindacale; stilemi come la litote (solo per caso l'attentato non ha pro-
e partitici ed è probabilmente derivato da essi), caratterizzato dalla enumera- vocato una strage, e altrove formule del tipo non può non suscitare indignazione,
zione e dallo stile nominale: dà adito a non poche perplessità), l'uso dell'imperfetto in i lavoratori che si re-
cavano a Reggio Calabria (correntemente si direbbe "i lavoratori che stavano
(2) Il personale della scuola lotta per questi obiettivi: recandosi a Reggio Calabria": ma la stessa scelta. di recarsi va probabilmente
1) Corso di riqualificazione professionale (= corso abilitante) che non bocci. ricondotta alla tradizione burocratica).
Nessun datare di lavoro riqualifica i suoi dipendenti per poi licenzlarli, mentre
. Sono dovuti a tale tradizione anche alcuni volantini composti tutti di con-
il governo riqualifica gli insegnanti per bocciarli e licenziarli.
2) Difesa del posto di lavoro (= entrata in ruolo). Il governo tiene "in prova" giuntivi esortativi (un modulo frequente nei titoli dell"'Unità" e dell"'Avanti!"):
gli insegnanti anche per 30 anni e li può licenziare quando vuole. Si chiede
[ ...]
la sicurezza del posto di lavoro dopo 2 anni di insegnamento.
3) Diritto allo studio per gli studenti e diritto all'occupazione per i lavoratori (4) Si imponga una nuova direzione politica al paese, capace di attuare le riforme
della scuola: ciò si ottiene con lo sviluppo della scuola materna statale, la ri- e di scioglierele organizzazioniparamilitari fasciste e di destra, di arrestare i
duzione degli alunni per classe, il tempo pieno, l'eliminazionedei doppi turni. ,capi fascisti,i mandanti, i finanziatori e i protettori delle squadracce!
4) Contratto di lavoro (=stato giuridico) democratico e unitario per il persona- RESTIVO SE NE VADA
le insegnante e non insegnante [ ...] SI SVILUPPI E SI RAFFORZI LA LOTTA UNITARIA ANTIFASCISTA CONTRO I PIAN!
Il personale della scuola chiede: EVERSIVI E PER TRONCARE LA VERGOGNOSA INERZIA DEL GOVERNO!
a) l'abolizione
delle note di qualifica [ ...] (PCI, s.d. ma mar. 71)
b) Gestione sociale della scuola [ ]
c) Reale democrazia nella scuola [ ]
(CGIL, CISL, UIL, s.d. ma 6.10.72) Si può aggiungere che la parte finale del volantino corrisponde integralmente
al titolo di prima pagina dell"'Unità" del 28-2-71.
Non è rara, nello stile commatico, la presenza dell'anafora, con la funzione di Infine può essere visto come uno stilema proprio della tradizione dei partiti
sottolineare la stretta connessione esistente fra le singole proposizioni (o sin- riformisti (ed è in ogni caso un modulo frequente nei volantini del PCI) l'uso
tagmi nominali); in altre parole con l'anafora si vuole sottolineare che le varie congiunto dell'accumulazione (spesso con climax) e dello stile nominale all'ini-
proposte (o rivendicazioni o punti programmatici, ecc.) non sono che gli zio del volantino:
aspetti particolari di una linea politica o rivendicativa globale. Ad esempli-
ficazione di quanto si è detto, si veda questo volantino del PSI (campagna (5) Crisi economica, attacco all'occupazione, repressione nelle fabbriche e nelle
elettorale 1972), dove si può anche notare che la struttura anaforica può scuole, tentativo di svolta a destra nel paese: questi sono i risultati di 25 anni di
essere sostituita da una serie di sintagmi o di proposizioni retti dallo stesso potere D.C. in Italia!
verbo, dalla stessa congiunzione, dalla stessa preposizione (mi riferisco a avere (PCr, s.d. ma mar. 72)
che regge quattro sintagmi):
(3) con il P.S.1. diciamo no! alla crisi economica: lO Dei fattori che, secondo Maurizio Dardano (Il linguaggio dei. giornali italiani, Bari
· no! alla disoccupazione 1973, p. 186) spingono i burocrati ad usare una lingua estremamente tecnicizzata
· no! alla fuga di miliardi all'estero e ridondante di stilemi propri dell'ambiente (e cioè affermazionedel prestigio
· no! all'aumento del costo della vita dello scrivente, sua comodità, suo grado di cultura) mi pare che nei funzionari di
· no! alle speculazionied ai privilegi partito sia prevalente quello della comodità, anche in relazione alla rapidità con
più voti al P.S.l. cui deve essere stilato un volantino.

62 63
(6) Sospensioni, licenziamenti,' minacce di chiusura col~'fstQp.omigliaia di operai, (9) ... lasciando così gli operai in braghe di tela come erano prima.
alla Pellizzari di Vicenza, alla Confitex di Castelfranco e di Rovigo, alla Riello (PCdI (m-l), s.d., ma setto 69)
di Legnago, alla Carraro, all'Ingap e alla TOBA di Padova.
(PCI, s.d. ma mal'. 71) (10) La possibilità di avere in mensa dei cibi sani e commestibile [sic] e non le
solite v pignate" portate via da casa e riscaldate nei posti di lavoro.
1.4. In questa luce si rivelano particolarmente interessanti i volantini sinda- (Consiglio di Fabbrica della Rizzato, 28.2.72)
cali e in genere i volantini diffusi davanti alle fabbriche; in essi, infatti, si
nota la compresenza di due registri linguistici, da una parte quello popolare, (pignate è un dialettalismo (= "pentole"). Si noti, dopo poche parole, lo stereo-
dall'altra quello burocratico ". . tipo posti di lavoro).
Il registro che ha la prevalenza è senz'altro quello burocratico: la causa di ciò La casistica è molto vasta. Ma le locuzioni di questo tipo restano isolate in un
va cercata nel fatto, già rilevato, che l'informazione in questo campo è gestita contesto che non può certo dirsi popolare; in ogni caso il dialetto che, almeno
dalle centrali sindacali; ma è notevole che anche nei volantini diffusi dagli nel Veneto, è la lingua usualmente parlata dalla classe operaia (anche nelle
organismi di base degli operai (ad es. comitati di agitazione o consigli di riunioni politiche) è completamente assente (tranne qualche termine spora-
fabbrica), nei quali non è sempre ipotizzabile l'intervento del funzionario del dico) dai volantini e pure assente è quell'italiano popolare, sul quale i linguisti
sindacato, è prevalente il filone burocratico, sentito come registro linguistico di sono discordi ", ma che sicuramente è la varietà di italiano parlata dalle classi
prestigio. subalterne.
COSI, oltre a forme stereotipate analoghe a quelle citate poco sopra, ricorrono Il volantino, dunque, finisce per contribuire a quell'opera di italianizzazione
numerosi termini tecnici dell'economia (quelli piii usuali e di relativamente svolta in generale dai mass-media.
facile comprensione: potere d'acquisto, stabilità dei prezzi, blocco dei prezzi, E nOI1 c'è da meravigliarsi se l'unico volantino, nel quale ho riscontrato quei
costo della vita, sovrapproduzione) e termini propri della legislazione del fenomeni di insicurezza sintattica che caratterizzano I'italiano popolare, è un
lavoro o dei contratti di lavoro (piattaforma rivendicativa, orario di lavoro, volantino di una categoria non organizzata in un sindacato:
ambiente di lavoro, posto di lavoro, ritmi di lavoro, carichi di lavoro, condi-
[ ... ]
zioni di lavoro, premio di produzione, aumento salariale, inquadramento unico,
parità normativa, livelli di occupazione, situazione occupazionale, consumi po- (11) Attendere i risultati che scaturiranno dalla cooperativa radio-taxi (per la quale
polari, consumi sociali, strati impiegatizi, capacità produttiva, fino ad arrivare i tassisti stanno mettendo in atto un enorme sforzo fisico ed economico) e che
a dei veri e propritecnicismi, come Cassa Integrazione (Guadagni), (lavoratori) alla richiesta fatta dai tassisti al Comune - di un aiuto economico - il Co-
mune non ha ancora risposto (tale servizio di radio-taxi servirà meglio e a più
a zero ore, concottimo).
basso costo la cittadinanza).
La presenza massiccia di termini di questo tipo giustifica accuse (anche se non [ ... ]
sempre provenienti dal pulpito piii adatto), come quella che il Comitato operai- (I tassisti padovani, 1.3.72)
studenti rivolgeva ai sindacati in un volantino del 1-9-69: "Ci dicono che ci
sarà, POI, un ricalcolo delle paghe: noi rispondiamo che le parole difficili n011
ci hanno mai fatto crescere i soldi nella busta". 2. La sinistra extraparlamentare
Per quel che riguarda il registro popolare, riei volantini diretti agli operai tro-
vano posto, più numerose che altrove, espressioni tratte dalla lingua parlata, 2.1. Sostanzialmente la struttura dei volantini della sinistra rivoluzionaria non
modi di dire, proverbi, dialettalismi: si allontana dallo schema già descritto a proposito della sinistra tradizionale,
anche se non mancano, ovviamente, le differenze.
(7) Per il Baso [il padrone di una fabbrica], gli operai sono come limoni da spre-
mere e poi da buttar via quando si vuole. Cambiano, ad esempio, alcuni elementi formali, come il titolo, che nei volan-
(PCI, s.d. ma mal'. 71) tini della sinistra tradizionale (specie del PCI) non differisce dai titoli dei
quotidiani (cfr. es. 1), presentando talvolta anche un occhiello:
(8) Ma gli operai non faranno come Giuda, non venderanno Masili [un operaio
licenziato] per una manciata di denaro. (12) LA POLIZIA UTILIZZA UNA PROVOCATORIA II-IIZIATIVA DI "POTERE OPERAIO"
(Comit. Unitario di Agitazione, s.d., ma mago 70) IERI SERA GRAVI INCIDENTI NELLA ZONA UNIVERSITARIA
. (PCI, s.d., ma 10.3.72)
Il Anche nell'italiano popolare, accanto alla tendenza alla semplicità, c'è una ten-
denza all'aulico e al pomposo, che si rivela spesso nell'ammirazione e nell'imitazione " V. Manlio Cortelazzo, cit., e Tullio De Mauro, Storia linguistica dell'Italia unita,
dello stile burocratico. Cfr. Manlio Cortelazzo, Avviamento critico allo studio delta Bari 1970, pp. 109-111 (nota 34) e Per lo studio dell'italiano popolare unitario, in
dialettologia italiana, lI! Lineamenti di italiano popolare, Pisa 1972, pp. 12 e 44 .. Annabella Rossi, Lettere da una tarantata, Bari 1970, pp. 43-75.

64 65
:0-
6')
mentre nei volantini dei gruppi extraparlamentari è ·s!>èsso formato da uno zioni in -izzazione (come democratizzazione, [ascistizzazione, militarizzazione,
slogan 13 o da una 'parola d'ordine': proletarizzasione, radicalizzazione, sensibilizzazione).
Esemplificativo a questo riguardo un volantino del Centro Lenin del 1-4-71,
(13) LOTTIAMO UNITI / CONTRO IL FASCISMO di cui riproduco una parte:
(Comitato di base del Livio, 3.12.71)
(20) Le lotte di quest'anno devono essere inquadrate correttamente in base ad una
(14) TRASPORTI GRATIS!
(Comitato di agito di Scienze - Comitato politico, 11.11.71) analisi che, all'interno del processo globale di proletarizzazione dei ceti medi,
vede la scuola come investimento produttivo di capitale e lo studente come
(15) VIVA IL PRIMO MAGGIO ROSSO! forza lavoro in via di qualificazione.Ma dire che il processo di proletarizzazione
(PCdI, 26.4.72) è in atto non significa automaticamente che gli studenti abbiano preso coscienza
del loro ruolo sociale e individuato la loro oggettiva collocazione all'interno di
Analogamente la parte finale, precettiva, è spesso accompagnata (quando non un più vasto schieramento di classe.'Fondamentale è capire che questa presa di
sostituita) da uno slogan: coscienzaavviene necessariamente in tempi lunghi. Ogni iniziativa di lotta deve
quindi basarsi su una reale valutazione dei diversi livelli di coscienza raggiunti.
(16) OPERAI - STUDENTI/UNITI NELLA LOTTA È per questo che si riconosce da parte nostra la necessità di livelli organizzativi
(Comitati di base di numerose scuole medie, 8.11.71; Movimento Studentesco che traducano i livelli di coscienzae quindi di lotta differenziati, cioè sindacale e
Medio, 13.11.69) politico.
(17) W LA RESISTENZA PALESTINESE
W IL FRONTE POPOLARE DEMOCRATICO
Va subito detto che il messaggio contenuto in volantini come questo diffi-
NO ALLA MEDIAZIONE SAUDITO EGIZIANA
cilmente è recepito dalla massa degli studenti: .molto spesso si tratta del di-
IV!.. IL REGIME FASCISTA IN GIORDANIA scorso polemico di uno dei gruppuscoli nei confronti di un altro gruppuscolo
(Sostenitori del FPDLP, s.d. ma 26.2.72) (o del PCI); quello che interessa non è che il pubblico medio accolga il mes-
saggio, ma che lo accolga il gruppo con cui si è in polemica. Il messaggio
(18) COSTRUIAMO IL MOVIMENTO STUDENTESCO - COSTRUIAMO
passa, così, sopra la testa di quelli che parrebbero essere i destinatari del
L'UNITÀ FRA OPERAI E STUDENTI NELLA LOTTA DI CLASSE
volantino.
(Comitati di base di numerose scuole medie, 8.11.71)
Anche il lessico usato è estremamente tecnicizzato, specialistico, tale da ri-
Questo modello ha avuto una notevole fortuna, tanto che è stato ripreso anche durre la comprensibilità del messaggio per i non iniziati; molti gruppi extra-
da alcuni volantini della destra: parlamentari 11 hanno raggiunto ormai un grado di ermeticità quasi insonda-
bile", come ha detto Umberto Eco in una tavola rotonda ",
(19) PER UNA MONARCHIA AL SERVIZIO DEL POPOLO! Tentando di dare qui, sulla base del corpus esaminato, un sommario elenco
CONTRO UNA REPUBBLICA AL SERVIZIO DEI PARTITI! di neologismi (ma sono pochi: dell'elenco che seguirà solo demistificare non è
(Frng-Umi, 8.12.71; Fmg-Umi, 9.12.71) citato dal GDLI ed è indicato come neologismo nella recente edizione dello
Zingarelli "), di espressioni del linguaggio comune ed anche del linguaggio poli-
Ma l'aspetto piii evidente di difIerenziazione (una differenziazione cosciente,
tico rivitalizzate o dotate di nuovi significati dalla contestazione studentesca,
voluta dagli extraparlamentari) è la prevalenza data dai gruppi minoritari di
di termini chiave, inizieremo da contestazione e, restando nell'ambito universi-
sinistra ai discorsi programmatici, alle analisi teoriche. Sul piano linguistico il tario, abbiamo controcorso, autogestione, autoritario e antiautoritario ("È aper-
discorso teorico è caratterizzato dalla struttura del periodo più complessa,
to nel quartiere S. Carlo un asilo antiautoritario autogestito", Collettivo del-
dalla presenza di numerosi astratti in -ismo (anarchismo, anarco-sindacalismo, l'asilo autogestito del quartiere S. Carlo, 21.3.72), cattedratico (sost.; secondo
avventurismo, capitalismo, imperialismo, opportunismo, qualunquismo, reuisio-
il GDLI, II, 886, termine disusato), barone ('docente universitario di ruolo':
nismo, rijormismo, sciooinismo, spontaneismo, oelleitarismo, ecc.) e di forma- chiara metafora all'interno della critica del movimento studentesco all'attuale

13 Vorrei notare l'importanza che assume lo slogan nella comunicazione contestataria


l4 In Notizie a piede libero, "L'Espresso" del 21 febbraio 1971, pp. 12-13.
e più in generale politica, nelle sue varie forme (prima di tutto le manifestazioni di
piazza, poi i volantini, i manifesti, le scritte murali). Il Sanguineti ha dedicato " GDLI = Salvatore Battaglia, Grande dizionario della lingua italiana, Torino 1961
molte pagine della sua tesi allo slogan; se ne è occupato anche il Volli, art. cit., e segg.; Nicola Zingarelli, Vocabolario della lingua italiana, Bologna 1970. V.
e classica, ormai, è l'analisi condotta da Jakobson sullo slogan I like Ike; ma anche Gino Pallotta, Le parole del potere, Psicologia del linguaggio politico, Roma
1970 (pp. 207-213).
manca uno studio specifico sull'argomento.

66 67
!,
'6'J
struttura universitaria; si parla anche di feudo e, ;ez.il barone è impegnato sico, è un "index verborum proscribendorum" (come lo chiama il Sanguineti,
politicamente, di barone rosso e barone nero). Riferiti alla stampa ed alla cul- dal quale - p. 88 nota 7 - traggo il documento) scritto su una lavagna della
tura borghese troviamo deformazione, manipolazione, mistificazione (da cui facoltà di Architettura di Roma occupata, nel 1968: "I signori oratori si
demistificazione). E ancora: discriminazione, normalizzazione, repressione (nella astengano dal pronunciare le seguenti parole: al livello, strumentalizzazione,
mozione approvata dall'assemblea delle facoltà umanistiche del 26.11.71 si al limite, demistificazione, documento, sensibilizzazione, discorso _ dico di-
parla "del clima di repressione e normalizzazione ..."); sensibilizzazione ed infine, scorso, momento nelle strutture, non a caso, nella misura in cui".
ultimo cronologicamente, appropriazione (".. .l'appropriazione come forma di
lotta contro i costi sociali...", Comitati di agitazione di numerose facoltà e 2.2. Due aspetti, dunque, a parte quelli formali, sono comuni ai volantini della
delle case dello studente, s.d. ma nov. 71). sinistra tradizionale e della sinistra rivoluzionaria (anche se dovuti a cause
Ancora pitì ricca la lista di sintagmi: quelli composti con militante (antifa- diverse: il peso della tradizione nella prima, la specializzazione del lessico nella
scisma militante, manifestazione militante, solidarietà militante), rivoluzionario seconda): la scarsa comprensibilità e la standardizzazione del linguaggio.
(guerra rivoluzionaria, spinta rivoluzionaria, avanguardie riooluzionaries; avan- Gli effetti della scarsa comprensibilità del lessico sono evidenti: mi piace ri-
guardie (avanguardie di classe, avanguardie di [abbrica) ; massa (risposta cordare qui una breve osservazione di don Milani (che già negli anni Cin-
di "massa, licenziamenti di massa, movimento rivoluzionario di massa); classe quanta .si era occupato del problema), il quale, commentando un comunicato
(oltre a lotta di classe, odio di classe, schieramento di classe, scontro di classe, sindacale nel quale aveva sottolineato le parole che non erano capite dai
sinistra di classe, struttura di classe), lotta (forma di lotta, unità di lotta, giovani di Barbiana, annota: "I sindacati lottano per lui e sono loro stessi che
iniziativa di lotta); mobilitazione (mobilitazione di massa, mobilitazione popo- han chiesto al giornale di pubblicare la notizia della vertenza. Finalmente si
lareì; rilancio irilancio detle lotte, rilancio di massa del movimento); poi parla del lavoratore, ma non si parla ancora al lavoratore" 16. Anche se la
guerra di popolo (riferito soprattutto alla guerriglia dei Vietcong); costi so- capacità di comprensione del linguaggio politico è nettamente migliore oggi
ciali (cioè i costi per l'alloggio, i trasporti, i libri); carichi di studio (model- (specialmente nelle aree più industrializzate e quindi piii politicizzate), il pro-
lato su carichi di lauoroì; contrattazione individuale (quella imposta dalle blema della scarsa chiarezza del linguaggio politico rimane. E, quel che è
autorità accademiche per la revisione dei piani di studio); spazio politico (su piii grave, la comprensibilità ridotta caratterizza, come nota don Milani, anche
cui è stato calcato spazio culturalei; stato dei padroni; riferendosi a precisi i volantini diffusi dalle organizzazioni del movimento operaio, che, proprio per
avvenimenti politici: strage di stato (la strage di piazza Fontana del 12 di- questi limiti in fatto di lingua, rischiano di non farsi capire dai lavoratori,
cembre 1969); strategia della tensione (disegno politico attuato dalle forze anche se si occupano dei loro problemi. Bisogna concludere, dunque, o che
conservatrici dal 1969 ad oggi); governo (o blocco) clerico-fascista (usato, oggi, le centrali che diffondono i volantini non intendono rivolgersi al pubblico al
solo dal PC (m-l)I). quale indirizzano formalmente il volantino, ma solo a una cerchia piii o meno
Va notato, infine, l'uso frequente di livello e di corretto o scorretto: per en- ristretta di 'addetti ai lavori', o che (ed è l'ipotesi più probabile) non si preoc-
trambi v. (20). cupano di verificare se il codice linguistico usato è posseduto dai destinatari,
L'elenco di sintagmi e il richiamo al (20) ci portano a toccare il problema Piii complesso è il discorso sugli effetti della stereotipizzazione". Un termine-
della stereotipizzazione del lessico dei gruppi rivoluzionari, cioè la sua cri- chiave, dotato di una forte carica connotativa, usato ripetutamente e massic-
stallizzazione dovuta all'uso ripetitivo del lessico tecnico e dei sintagmi chiave ciarnente, si sclerotizza, perde la potenza d'urto che aveva all'inizio e allarga
(ed anche, nel linguaggio orale, degli intercalari più diffusi). È un fenomeno notevolmente la sua area semantica, fino a diventare generico o quasi privo di
che si osserva chiaramente in (20), ad es. in sintagmi come processo (globale) significato. È un processo che non tocca solo la lingua, ma anche, ad es., la
di proletarizzazione, investimento produttivo di capitale, forza lavoro in via musica (una canzone "ascoltata ripetutamente provoca noia o addirittura fasti-
di qualificazione, ruolo sociale; oggettiva collocazione, oltre ai già notati scbie- dio), ma nella lingua ha grosse conseguenze sul piano della comunicazione.
ramento di classe, iniziativa di lotta, livelli (di coscienza, di lotta, organizza-
tivi ... ). IO Don Lorenzo Milani, Esperienze pastorali, Firenze [1958], p. 177. Un'indagine
Il Sanguineti, nella tesi di laurea citata, ha dedicato largo spazio a questo pro- più recente e più sistematica è quella condotta dal Servizio Opinioni della RAI
blema, rilevando come ogni ricerca specifica e dettagliata sul linguaggio della nel 1966 e pubblicata in un opuscolo dello stesso Servizio Opinioni, Risultati di
contestazione debba fare continuamente i conti con questo fenomeno (qualun- una indagine sulla comprensione del linguaggio politico, il quale 'dà un succinto
panorama della diffusa ignoranza del significato dei principali termini del lin-
que sia il nome con cui viene etichettato: stereotipizzazione, gergalizzazione, guaggio politico" (p. 1).
standardizzazione) . 17 Del problema si è occupato Umberto Eco, Guida all'interpretazione del linguaggio
Interessante, come testimonianza sia pure confusa e scherzosa della coscienza, giornalistico, appendice a V."Capecchi - M. Livolsi, La stampa quotidiana in Italia,
almeno da parte di alcuni studenti, degli effetti della cristallizzazione del les- Milano 1971, in particolare alle pp. 346-349.

68 69

:1
~~i'~ (21) Il terrorismo del piccolo-borgheseinferocito per gli orrori del capitalismo è
Un termine (o un sintagma) logorato, infatti, cessa di infJrJnare. Si pensi a frasi un fenomenosocialecaratteristico,comeI'anarchismo,di tutti i paesi capitalistici.
come il boia Almirante, Almirante fucilato re e massacratore di italiani: all'ini- E, per finire, quando la "guerrigliaurbanà" non funziona più, i piccoloborghesi
zio esse avevano una forte carica non solo emotiva, ma anche informativa (de- incazzati non possono fare altro che ritornare alla solita prassi interclassista...
nunciavano il ruolo avuto dall'attuale segretario del MSI durante la repubblica
di Salò); ora, invece, la forza informativa è molto ridotta (ormai il passato po- Il passaggio da un piano linguistico ad un altro nettamente diverso (il discorso
litico di Almirante è noto), ed è dubbio che conservino ancora quella con- astratto, teorico prima, il turpiloquio poi) è un fenomeno frequente anche nel
notativa. linguaggio orale degli appartenenti alla sinistra rivoluzionaria: basta assistere
Un processo analogo, anche se meno evidente, investe i ter~ini tecmci. a qualche assemblea universitaria per constatare salti, anche ben più vistosi,
Il fenomeno dell'usura tocca anche il volantino in sé, come medium; la sua ., da un livello alto ad uno plebeo .
stessa fortuna, il fatto che sempre piu numerosi gruppi, e con frequenza sem- Del resto il ricorso all'ingiuria e alla volgarità è una costante del linguaggio
pre maggiore, ne facciano uso, ha fatto perdere al volantino la sua efficacia polemico (e in particolare di quello rivoluzionario); scrive E. Tiberi ": "Il di-
come rapido mezzo di intervento e di informazione politica; sono sempre più scorso polemico-rivoluzionario implica una caratteristica fondamentale: I'in-
numerose le persone che lo leggono distrattamente, o non lo leggono affatto, giuria. Essa attribuisce subito la vittoria a chi la usa, decide le sorti della lotta,
non per motivi politici, ma perché annoiate o infastidite dalla continua emis- perché assicura l'autonomia che è lo scopo di ogni rivoluzione. J. Dubois e
sione di questo tipo di messaggio 18. J. Sumpf hanno sottolineato due modelli di ingiuria nel discorso rivoluzionario,
Le centrali che diffondono volantini paiono non accorgersi nemmeno delle con- quello socialista (padrone-servo, ecc.) e quello morale' (porco, ecc.). [. ..]
seguenze della stereotipizzazione del lessico: lascia veramente perplessi il Il discorso rivoluzionario dei nostri "graffiti", però, oltre l'ingiuria implica altri
fatto che, per propagandare delle posizioni politiche, ci si continui a servire elementi aggressivi, come una violenta volgarità. Tutto l'universo eidetico che
delle parole più logore. si aggira intorno al sesso nella immaginazione e nel gergo popolare, represso .
Questo mio continuo richiamo alla necessità per le organizzazioni politiche di da secolari censure, viene proiettato nei muri".
porre maggiore attenzione alla lingua usata nella propaganda non è dovuto La documentazione è molto piii vasta per le espressioni volgari, frequenti nei
ad una sorta di deformazione professionale. Poiché il messaggio politico è un volantini rivolti a studenti (e militari):
messaggio attuato soprattutto con mezzi linguistici, ritengo che verificare se
gli strumenti linguistici adoperati siano adeguati ai fini che ci si propone sia (22) propaganda con fotografie per far vedere a tutti quale merda ci rifilano per.
indispensabile per chi fa propaganda politica, in particolare per quei movi- 400 lire
menti che si rivolgono alla classe operaia, in una situazione come quella ita- (Comitato di agitazione della Fusinato, 3.12.71)
liana nella quale, per motivi extralinguistici (carattere classista dell'istruzione) (23) ...a farci credere di poter entrare anche noi in quel numero, vendendo un po'
~
i e per motivi linguistici (divario ancora notevole fra dialetto, o italiano parlato, i! culo.....
e italiano standard, specie nel registro politico), il problema della lingua si (Comitato di agitazione di Ingegneria, 20.1.72)
I:
pone con forza.
'l (24) Questo perché a questi porci scoccia molto ammettere che nelle caserme non
1
I,i
2.3. Se la caratteristica più notevole dei volantini extraparlatnentari è, come tutto va bene e che la gente è incazzata.Si sono accorti che questa incazzatura
si è detto, la preminenza dell'analisi teorica, il processo di astrazione, che viene non passa...
attuato per dare la massima scientificità (o un'apparente scientificità) al discorso (Proletari in divisa, 23.2.71)
politico, è condotto da certi gruppi in maniera molto superficiale: ne può
essere una prova un brano di un volantino del Comitato Leninista del 16.3.72: Per le ingiurie riscontrate nei volantini si può accogliere la parnzione propo-
l· sta da Dubois e Sumpf, con la differenza che invece di ingiuria socialista par-
18 Cfr. L'altra grafica, AlmanaccoBompiani 1973, P., 138. Una spia del processo di lerei, più generalmente, di ingiuria politica e invece di ingiuria morale di

I logoramentosubito dal volantino in quanto medium può essere un manifestinodif-


fuso alla fine di dicembre del '71 al "Tito Livio" dalla classe I C, che cosl ini-
ziava: "Approfittandodi questo nuovo mezzo di comunicazioneche è diventato il
ingiuria non politica, che fa largo uso di espressioni volgari.
Esempi di ingiuria politica possono essere:

r manifestino auguriamo BUON NATALE a tutti gli studenti del Tito Livio nonché
al preside ai professori e ai bidelli". È un'iniziativa di stampo goliardico che non l' murale, Bologna 1972, pp. 97-98. Il riferimento a Jean Dubois
La contestazione
va sopravvalutata; ma se si arriva a rivolgere persino gli auguri natalizi con un e joseph Sumpf è per l'articolo. Linguistique et révolution, alle pp. 148-158del
\ volantino, vuol dire proprio che questo ha perso, almeno in parte, la sua forza nUID.12 (1968) di 'Communications' (interamente dedicato al Maggio francese).

I
d'urto politica.
71
I 70
I:

ji!
l' ~~',t
J (25) ...l'industriale Rizzato, che è UllO dei padroni più reaziori?rte, più neri di Padova, che difficilmente si scandalizza per motivi di tal genere), che non si noti una
non vuole arrivare a una seria trattativa. La sua brutale e' ottusa intransigenza relazione significativa fra la presenza o l'assenza dell'espressione tabù da
non nasce da "impossibilità" economiche - lo sappiamo bene quali enormi pro-
una parte, e il contenuto del volantino o la categoria cui è diretto (sempre in
fitti questo negriero continua ad accumulare...
i"l
:l
(PCl, s.d. ma 4.2.72) ambito studentesco, però, e con l'eccezione del 28 e del 29) dall'altra; che
infine la parola interdetta sia usata in maniera massiccia da quei gruppi che
1,,:'1"1 (26) ...il fascista in cattedra Simonetto... attuano una politica avventurista (mi riferisco soprattutto a Potere Operaio),
t
I~ (Comitato politico degli studenti, 2.3.72) fanno ritenere che non si possa pensare ad un cosciente e meditato ricorso alla
l, parola 'sconveniente'. Tale ricorso, che si può spiegare con le motivazioni di
".1
ii,,1 Meno frequenti le ingiurie non politiche: ordine psicologico esposte dal Tiberi, tradisce, piuttosto, l'origine piccolo-
d borghese degli autori dei volantini.
!,l (27) Chiappe cattedrattiche (sic) cominciate a tremare, non è che l'inizio! I Analogamente le deviazioni grammaticali ed ortografiche nascono, a mio pa-
Il;\ (Collettivo del Controcorso, 7.1.72)
'I~\~
rere, dalla fretta e dalla scarsa cura con cui i volantini sono spesso stilati, più
I,'r:'
(28) Naturalmente si è preso di mira lo studente, perché così si può facilmente che da una precisa volontà di infrangere le imposizioni della grammatica.
giocare la carta dello sputtanamento, dell'azione teppistica fatta dal solito stu- In sostanza mi pare che anche i volantini della sinistra extraparlamentare con-
'1
;!! dente "ESTREMISTA", tutto questo naturalmente attraverso quella MERDA che è tinuino, sia pure con delle innovazioni, i modelli della propaganda politica
,
il gazzettino. t tradizionale; in particolare tutti quegli elementi che hanno caratterizzato lin-
(Comitato di agitazione di scienze - Comitato politico 11.11.71) I guisticamente il Maggio francese (per i quali v. Tiberi, op. cit.,), e di cui si
~
~~
I

I. Quest'ultimo esempio, tratto da' un volantino diretto, agli universitari, offre


è avuta un'eco in Italia nel '68, mi paiono, oggi, secondari.
i;
lo spunto per una comparaziorie con un volantino distribuito agli studenti
(I. 3. I gruppi fascisti
,I medi, che, nonostante la firma diversa, ha lo stesso testo del precedente,
l",I
tranne' poche ma significative differenze:
J 3.1. I gruppi fascisti hanno mutuato dalla propaganda di sinistra il mezzo di
~ (29) Naturalmente si è preso di mira uno studente perché così si può facilmente la comunicazione costituito dal volantino, ma non ne hanno accolto le caratteri-
~
,i
l' carta [probabilmente per una svista manca giocare] dello sputtanamento, del- stiche formali.
Fuori dall'ambito linguistico si può notare che frequentemente i volantini fa-
~ l'azione teppistica fatta dal solito studente "ESTREMISTA", tutto questo natural-
l' mente attraverso quel servo dei padroni del GAZZETTINO. scisti non sono scritti a macchina, ma composti a mano (ripeto che qui ci si
~ (Comitato Interistituto, 11.11.71) riferisce ai volantini distribuiti a Padova): non so dire a cosa sia dovuto questo
~'

fatto (solo alla maggior rapidità nella preparazione del volantino.'), né quali
~ I Passando ad un tipo diverso di pubblico, cioè, c'è stato negli autori un conseguenze porti nella fruizione del messaggio; in ogni caso l'aspetto gra-
~ piccolo scrupolo, che ha consigliato di evitare la 'parolaccia' e di trasformare fico costituisce un primo motivo di identificazione dei volantini della destra e
~
\! merda in servo dei padroni, passando così da un'ingiuria non politica ad una
, di loro differenziazione da quelli delle sinistre.
I
'socialista'. Uno scrupolo parziale, però, visto che sputtanamento rimane. Il testo, poi, non è caratterizzato da quel desiderio di razionalità che nei vo-
A questo punto ci si può ch.iedere se l'uso di espressioni volgari sia un uso
cosciente, diretto a contestare le interdizioni e le convenzioni della lingua t lantini delle sinistre si rileva dalla struttura che si è descritta in 1.1., quanto
piuttosto dal tentativo di colpire emotivamente il lettore. Il discorso, perciò,
ufficiale o a scandalizzare i fruitori del messaggio, o non sia un uso irriflesso, si fonda su argomenti di natura non razionale, ma piuttosto sentimentale,
legato alla consuetudine degli studenti e dei giovani di attingere a tutto il I emotiva, lasciando largo spazio a procedimenti oratori e retorici. Così due
I:;
repertorio di espressioni tabù (si pensi anche al linguaggio goliardico). dei tipi più diffusi di volantini fascisti prevedono una serie di proposizioni,
p Certamente l'ipotesi dell'esistenza di una volontà di opporsi a determinate l'una indipendente dall'altra (manca, così, un solido filo logico), inizianti tutte
II
I·'i!!
convenzioni linguistiche e di scandalizzare chi riceve il volantino non è infon-
data, soprattutto se si pensa che il passaggio dall'orale allo scritto comporta
rispettivamente col pronome di prima persona plurale e con quello di seconda
persona plurale (talvolta anche singolare).
un maggior controllo dello strumento linguistico adoperato. E indubbiamente Si ha, dunque, una struttura anaforica, ben diversa da quella notata nei volan-
f;\
.',:' nella contestazione del '68, con la sua violenta carica di rivolta anche contro i tini delle sinistre (v. 1.2.), in quanto è sostanzialmente di tipo oratorio ed
>;i
costumi della borghesia, la presenza di una tale volontà è credibile. enfatico. L'enfasi è accresciuta dal fatto che l'elemento ripetuto è il pronome
i'il:i 'Oggi, invece, la situazione è diversa: il fatto che la volgarità si riscontri quasi personale, il quale, a sua volta, acquista una notevole forza dalla posizione e
i~ esclusivamente nei volantini di ambiente studentesco e militare (un pubblico dalla ripetizione.
;j
j'l 72 73
P
,ii,
ii
l'
Il tipo con l'anafora del pronome di prima persona ~~utale va messo in rela- L'uso anaforico della seconda persona, oltre a comportare un riferimento più
zione con il dispregio dei movimenti di destra per la' massa, con l'opposi- forte al destinario, che viene coinvolto direttamente dal messaggio, permet-
zione fra partito chiuso, d'élite e partito di massa (in cui il primo termine è te che si facciano passare per evidenti le considerazioni e le valutazioni degli
quello ritenuto positivo) e con un certo orgoglio di tali gruppi, che si sentono estensori del volantino, con l'effetto che chi non è d'accordo su tali conside-
gli unici portatori di ogni valore positivo. Cosi il Fronte della Giouentti scrive razioni implicitamente appare come uno stupido o come uno che chiude gli
(s.d. ma 3.12.71): occhi davanti alla verità. È un ragionamento che si fa esplicito in un altro
volantino diretto "A chi pensa con la propria testa":
(30) Noi ci presentiamo oggi agli italiani come garanti della libertà di pensiero e
parola.; (33) Chi pensa con la propria testa non può non riconoscere che ...
! Non può non capire che ....
Noi ci presentiamo ai giovani, oppressi dalla contestazione dei "no", come ga- I

ranti della libertà di studio e di insegnamento ... ! ' Non può non comprendere che ...
Noi ci presentiamo ai lavoratori come garanti della libertà di lavoro e di pro- , Chi non capisce quanto all'inizio è detto, se non è un menefreghista, è o un
duzione ... ~ mestatore o un ritardato mentale, o tutte e due le cose insieme.
Noi ci presentiamo a tutti i cittadini italiani come garanti della libertà contro I (FSI, 3.12.71)
la lotta di classe ... 1
Noi ci battiamo per la libertà nell'ordine, per la libertà nella giustizia, per la In quest'ultimo volantino si noti anche l'ingiuria di tipo medico (ritardato men-
libertà come condizione e premessa di progresso civile. tale), un tipo di ingiuria tanto caro a Mussolini.
Noi ci battiamo per una patria libera dal comunismo, per una patria libera in L'ingiuria, spesso sprezzante, assieme aIIa minaccia nei confronti degli av-
una Europa libera, per una 'Europa libera in un mondo libero ... i
I versari, è un altro degli elementi ricorrenti nei volantini dell'estrema destra;
NOI SIAMO IL CORAGGIO CONTRO LA VIOLENZA esemplificativo uno della Giovane Italia (s.d., ma ultimo trimestre '71), inti-
NOI SIAMO LA LIBERTÀ CONTRO LA SOPRAFFAZIONE
i tolato "Perché questi vigliacchi picchetti comunisti?",
l'uso sarcastico e la connotazione spregiativa
nel quale si veda anche
di compagno e comunista (vi-
Fra i vari esempi di ripetizione della seconda persona si vedano i seguenti: ceversa nei volantini di sinistra lo stesso valore è assunto da fascista, fa-

(31) Studenti, voi vedete ormai chiaramente che problemi gravissimi [ ...] vengono
I scistello ):

asserviti, da parte dei vari velleitari comitati di base e di agitazione, ad una siste- .1 (34) Perché, compagni, la gente si è accorta di quello che siete... Siete ipocriti... Ci
matica, volgare speculazione politica. fate schifo. Davvero, ci fate schifo, comunisti. Non vi odiamo, non ne siete
Voi sapete ormai che l'obiettivo di fondo di quelle autentiche associazioni a degni, non ne vale la pena; siete da compatire quali luridi vermi. D'ora in
delinquere che sono Potere Operaio, Lotta Continua, Avanguardia Operaia ecc.
(manovrate dalle sinistre 'legali'), e cioè la cosiddetta "università di massa", è
I poi, però, comunisti state molto attenti, perché non siamo più disposti a tolle-
rarvi.
una tragica presa in giro ... Evitate i picchetti, i fazzoletti rossi, i bastoni. La prossima volta può costarvi
caro.
Voi sapete che il regime, schiavo della prepotenza comunista, ha già ceduto su
questo punto ...
II
Infine un procedimento stilistico significativamente ricorrente è il ritmo ter-
..•I
Ma voi capite anche che non si possono negare le necessità ormai brucianti di
una riforma degli studi universitari.; nario, che, pur non avendo una frequenza pari a queIIa che aveva nel pe-
Nello stesso tempo avete coscienza che qualsiasi soluzione della crisi attuale non riodo fascista, assume ugualmente una forte rilevanza quantitativa 20, tale da
può prescindere da una organica selezione del merito ... escludere che si tratti di una casuale distribuzione degli elementi deIIa frase
Avete capito che la cosiddetta "ansia di partecipazione democratica" non è che a gruppi di tre (come invece credo nei poco numerosi casi di ritmo ternario
una comoda maschera ...
(Gruppi autonomi di numerose facoltà - Comitato anticomunista degli assistenti
e dei docenti universitari - Fronte della Gioventù, s.d. ma dico 71)
r nei volantini di sinistra). Fra i numerosissimi

(35) DESTRA NAZIONALE


esempi:

con il suo trinomio "ordine, partecipazione corporativa, li-


bertà" è superamento della drammatica crisi che investe i rapporti civili, i rap-
(32) TU che nel 1946 hai sentito proclamare nelle piazze che con la repubblica 1111-
ziava una nuova era di Giustizia, Libertà, Democrazia, ordinato Progresso I porti sociali, la condizione morale del popolo italiano.
(Fronte della Gioventù, campagna elettorale 1972).
civile ...
TU GIOVANE che sei costretto ad accettare una pesante eredità che non hai scelto
ed a vivere in una società che ti disgusta ... 10 Per trovare conferma della vitalità del ritmo ternario nella propaganda neofascista
ADERISCI ALL'U.M.!. OD AL F.M,G. basta sfogliare la documentazione che accompagna il Rapporto sulla violenza fascista
(UMI-FMG, s.d.) (a cura della redazione di Rinascita), Roma 1972.

74 75

I
I
(36) Terrorismo . ~j~"t..-. 3.2. In particolari situazioni politiche si assiste alla u cattura da parte dei
11

Delinquenza . neofascisti di slogan, stereotipi, termini peculiari della sinistra, usati, però,
Teppismo... in contesti totalmente diversi; è un procedimento denunciato dai comitati di
Sono ormai proprietà privata delle sinistre.
base delle scuole padovane in un manifestino del 2.12.71, secondo il quale i
(Fronte della Gioventù, s.d. ma 22.3.72)
fascisti "hanno diffuso in questi giorni un infame volantino, accaparrandosi al-
cuni slogans (deformati!) usati dal movimento studentesco col chiaro propo-
ed anche nel (30) gli ultimi due periodi prima dello slogan finale costituiscono sito di creare confusione fra gli studenti". Probabilmente ci si riferisce ad al-
chiari esempi di ritmo ternario. cuni volantini diffusi (s.d.) verso la fine di novembre e i primi di dicembre
È facile vedere che sia le caratteristiche generali, sia i procedimenti linguistici
del '71 dal Fronte della Giooenté, nei quali si può leggere:
dei volantini neofascisti costituiscono il nucleo anche della lingua del Ven-
Il tennio "; nei fascisti odierni, tuttavia, tali procedimenti sono nettamente meno (38) NO AL CAPITALISMO in cui la democrazia è il pretesto del potere dei capitalisti
,l frequenti e mancano tutti i fenomeni piii marcatamente oratori, come, ad parassiti e il lavoratore tecnico e manuale è sfruttato in nome delle leggi del
esempio, l'ossessiva ricerca di effetti ritmici. Resta da vedere, anche qui, se consumo della produzione e libera concorrenza.
,i! questo richiamo alla lingua del Fascismo storico è un richiamo voluto, o un J oppure
"
inconscio riecheggiamento (dovuto, magari, alla frequente lettura di testi di

J~ quel periodo, o alla presenza di una ininterrotta tradizione linguistica all'in-


terno dei movimenti neofascisti) o, infine, un indipendente ricorso agli stessi
J (39) Oggi il diritto allo studio - come tutti gli altri diritti - rimane una vuota
enunciazione di principio senza nessun effettivo riscontro nella realtà.
111
l;1 meccanismi espressivi (cioè le stesse motivazioni politiche e psicologiche hanno
portato, allora e oggi, ad analoghe realizzazioni linguistiche). Ma le rivendicazioni di sinistra sono subito corrette da affermazioni chiara-
Un accenno al lessico. Le parole-chiave dei volantini della destra sono poche, mente di destra:
li] ma hanno una frequenza molto alta: ordine, libertà (spesso libertà nell'ordine)
e corporativismo sono i cardini della propaganda fascista, qui significativamen- (40) Libertà nella scuola contro l'autoritarismo congenito di molti professori, ma
anche risolutamente contro il tentativo comunista di instaurare la lotta di classe
ilin te uniti in una struttura a ritmo ternario (e si veda anche il "trinomio" di 35):
all'interno della scuola.
(37) Nel 1972 l'appuntamento col destino per un'Italia rinnovata nell'ordine, nella
Il partecipazione corporativa e nella libertà, si chiama MSI.
(da un manifesto murale del MSI, feb. '72)
Frequente è anche la riformulazione di intere espressioni proprie della Sl111-
stra 22: all'epoca della rivolta di Reggio Calabria (non posso determinare con
Il"I maggiore precisione la data) la Giovane Italia inneggiava a Reggio all'assalto
h Sono molto usati anche demagogia, caos (che si oppone all'ordine propugnato
del sistema, propugnava la rivoluzione nazionale e, modificando lo slogan Il
I:;
Vietnam vince perché spara, affermava che Reggio vince perché spara.
lIi "
dalla destra), coraggio. Bassissima, contrariamente alle mie previsioni, la fre-
quenza di patria: ne ho trovato un solo esempio, ed in chiave europeistica,
I! discorso, di estrema importanza tanto per il politico e il politologo quanto
per il linguista, andrebbe approfondito; qui è sufficiente l'avervi accennato.
in (30).
Il
li
:\ Recentemente è apparso il primo studio sulla lingua del fascismo redatto in epoca
f 22 Cfr. M. Dardano, cit., p. 184.
!I. 11

post-Iascista: Erasmo Leso, Aspetti della lingua del fascismo. Prime linee di U11a
11

I;:1 ,: ricerca, in SLI, Storia linguistica dell'Italia del Novecento (Atti del .v Convegno
internazionale di. studi, Roma 1-2 giugno 1971), Roma 1973, pp. 139-158. Su di
J
!

i
!
esso mi sono basato per i riferimenti alla lingua del Ventennio.
, Si vedano anche le pagine dedicate al giornalismo fascista e neofascista da Maurizio
Dardano, op. cit., pp. 181-184 e 272-282. Di particolare interesse per il discorso
fi che stiamo facendo, una dichiarazione di Almirante dal 'Secolo d'Italia" del 7.4.70
l (ripresa da Dardano, p. 184 nota 62): "Se i comunisti hanno vinto la guerra del
ti linguaggio noi l'abbiamo finora perduta [ ...]. Dobbiamo stare molto attenti a non
il rappresentare, proprio noi, in modo grottesco il fascismo, comunque in modo inat-
Il
tuale, anacronistico; stupidamente nostalgico'. I risultati non paiono, nei volantini,
U conformi ai desideri di Almirante.

l.
76 77

l!

Potrebbero piacerti anche