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1. LA VITA
Le notizie biografiche che su di lui possediamo sono scarse e
malsicure, perch nessuna biografia antica di Catullo giunta fino a
noi. Le testimonianze si riducono ad un accenno di Svetonio nella
vita di Cesare e ad un passo di Apuleio che si limita a rivelare il vero
nome di Lesbia. Fonte principale per la conoscenza della vita di
Catullo sono pertanto i suoi stessi componimenti, nei quali tuttavia
si trovano perlopi accenni a fatti isolati, trasfigurati poeticamente
e quasi del tutto privi di particolari o riferimenti cronologici
completi.
2. IL LIBER
La produzione poetica di Catullo ci pervenuta in un unico liber che
contiene 116 carmi di metri vari.
Il Liber si presenta diviso in tre sezioni in base a criteri metrici (non
tematici, n cronologici) secondo lusanza degli editori alessandrini.
La prima comprende le cosiddette nugae, brevi componimenti in
metri lirici e giambici, di argomento perlopi personale e
privato, ispirati ad una grande variet di situazioni e occasioni:
amori, affetti, amicizie, invettive, polemiche letterarie, episodi di
vita quotidiana.
La seconda raccoglie un gruppo di otto componimenti pi
estesi e di maggiore impegno letterario, in metri diversi, detti
carmina docta dagli studiosi moderni.
Nella terza sezione compaiono esclusivamente carmi in distici
elegiaci, generalmente epigrammi di breve estensione,
sovente di intonazione satirica, che dal punto di vista stilistico
fanno registrare diverse analogie con le poesie del primo gruppo.
3. LE
TEMATICHE DEL
LIBER
4. STILE E LINGUAGGIO
Laspetto che pi caratterizza lo stile di Catullo, rendendolo un
unicum nella poesia di tutti i tempi, la variet dei registri e
linconsueta ricchezza del linguaggio. Nel Liber si intrecciano toni
drammatici e sarcastici, passionali e scherzosi, lirici e scurrili,
troviamo inoltre toni propri dei generi elevati che convivono con
movenze familiari e plebee tipiche della commedia. Leffetto
dinsieme quello di una grande naturalezza e vivacit: molti carmi
ci appaiono come frammenti di esperienza quotidiana colti dal vivo,
rappresentazioni immediate di stati danimo, registrazioni in presa
diretta di conversazioni, incontri, liti. Impressione questa che
rimane anche nei carmina docta, dove pure il tono pi sostenuto,
per la squisita capacit di Catullo di saper aderire alle situazioni
affettive proiettandosi ed immedesimandosi nei personaggi, cos da
rendere profondamente e intensamente umana la sua creazione
letteraria.
Alla ricchezza dei toni espressivi corrisponde quella del linguaggio,
usato in una gamma che va dal sermo cotidianus agli arcaismi di
tono parodico, ai grecismi e a locuzioni di raffinata letterariet.
Nelluso del sermo cotidianus Catullo parte certamente dal
linguaggio tipico della commedia,
ma si spinge al di l
dellorizzonte comico, necessariamente artificioso, collegando la
poesia alla sua esperienza reale e dando quindi alla lingua
unimpronta di verit, sia nella mimesi del linguaggio degli
innamorati, sia nel frasario delle conversazioni fra amici, sia negli
improperi o nelle locuzioni in uso nella vita mondana.