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Introduzione
Da tempo considerato uno dei capolavori della tipografia del ‘900, Depero
futurista - edito nei 1927 e noto a tutti come libro imbullonato per via della
legatura metallica ideata da Fedele Azari - è solo il più conosciuto dei libri
realizzati da Fortunato Depero.
Per ricordare il 50° anno dalla scomparsa dell’illustre concittadino la Biblioteca
Civica “G. Tartarotti” di Rovereto propone la ristampa aggiornata e ampliata del
catalogo della mostra “Depero in biblioteca”, curata da Duccio Dogheria negli
spazi della Biblioteca Civica di Rovereto nell’aprile del 2005.
In tale occasione vennero esposte per la prima volta tutte le pubblicazioni
promosse o illustrate da Depero appartenenti al ricco patrimonio della
Biblioteca Civica. Accanto ai libri e alle riviste trovarono spazio anche alcuni
preziosi ephemera deperiani, come il programma (illustrato) per i Balli plastici,
messi in scena nel 1918 al Teatro dei Piccoli a Roma, il piccolo catalogo della
mostra del 1921 a Palazzo Cova a Milano e due volantini relativi ad altrettante
personali di Depero, uno dei quali lanciato dai cielo di Torino nel 1922 e
contenente, sul verso, un invito tricolore all’autarchia.
Se pesa l’assenza del manifesto Ricostruzione futurista dell’universo, firmato
da Fortunato Depero e Giacomo Balla l’11 marzo del 1915, il corpus delle
pubblicazioni deperiane appartenenti alla biblioteca cittadina e documentate
in ordine cronologico all’interno di questo catalogo è pressoché completo:
dalla sua prima raccolta lirica, Spezzature. Impressioni - Segni - Ritmi (1913),
ancora pregna d’imagerie simbolista declinata in maniera grottesca, al Catalogo
della Galleria e Museo Depero Rovereto (1959). Tra questi estremi cronologici
sono presenti opere celebri come il libro imbullonato o quel capolavoro
pubblicitario che è il Numero Unico Futurista Campari (1931), testi scanzonati
come il numero unico realizzato nel 1936 per la Festa dell’uva a Rovereto o al
contrario inquietanti e retorici, come A passo romano (1943), aperta e sincera
celebrazione del fascismo. E poi le poesie (Liriche radiofoniche, 1934), le sinistre
illustrazioni per Un istituto per suicidi di Gilbert Clavel, pubblicato nel 1917… fino
ai numerosi testi autobiografici (Bilancio 1913-1936, 1937; Fortunato Depero nelle
opere e nella vita, 1940; So I Think so I Paint, 1947).
Accanto ai libri, le riviste, da “Dinamo Futurista” (1933), promossa in prima
persona dallo stesso Depero, a quelle alle quali il futurista roveretano collaborò
tra le due guerre in veste di graphic designer, come “Il Mondo”, “Emporium”
e “Il Secolo XX”. Infine, i sopraccitati ephemera, ai quali vanno aggiunti due
gustosi calendarietti auto-promozionali della Tipografia Mercurio di Rovereto,
recentemente rinvenuti e fino ad ora rimasti inediti.
Gianmario Baldi
Spezzature (Impressioni – Segni – Ritmi)
Rovereto, Tipografia Mercurio, giugno 1913
Sono questi due esempi dell’attività di Depero nel campo della grafica
editoriale, incentrata sull’illustrazione di copertine sia di libri – ad
esempio La congiura dei passeri di Giovanni Gerbino, Napoli, Morreale,
1927 – che soprattutto di riviste, dalle italiane “Emporium”, “Il Secolo
XX”, “Trentino”, “La Rivista illustrata del Popolo d’Italia” alle americane
“Vogue”, “Sparks”, “Vanity Fair”, “Movie Makers”.
“Il Secolo XX”, maggio 1928
Milano, Rizzoli
Calendarietto Tipografia Mercurio 1928
Calendarietto Tipografia Mercurio 1929
Rovereto, Tipografia Mercurio, 1927-1928
La copertina, che reca una variante del titolo (Futurismo 1932 anno
X° - S. E. Marinetti nel Trentino), è presente in due versioni cromatiche.
Esemplare firmato da Depero.
Pubblicazione dedicata a F.T. Marinetti ma dal contenuto assai
eterogeneo. Il fondatore del movimento futurista compare infatti
solo in un discorso tenuto da Depero a New York e qui interamente
riproposto, nonché nelle liriche La battaglia di via Mercanti e Con
Boccioni a Dosso Casina, ambedue dello stesso Marinetti. Oltre ad
altri componimenti poetici di Maino, Vianello, Farfa, Gerbino ed
Escodamé, questo numero unico presenta due testi di Depero, Realtà
ed astrazione e Il cinematografo e la pittura dinamica; in quest’ultimo
il dinamismo futurista e il rapido susseguirsi d’immagini proprio
dell’arte cinematografica sembrano condividere un’unica, cinetica
realtà. Arricchiscono le pagine di Saggio futurista 1932 anche numerose
tavole pubblicitarie per la Campari e per il volume di Depero New
York. Film vissuto (rimasto inedito), oltre al manifesto L’aeropittura
futurista (sottoscritto da nove futuristi, tra i quali lo stesso Depero) e
il saggio L’enarmonismo. Quest’ultimo, di Luigi Russolo, è un’accusa di
plagio della sua “arte dei rumori”: [ ... ] giorni fa una corrispondente da
Londra ci rendeva noto che un compositore di yazz e direttore d’orchestra
ha registrato i rumori delle vie di Londra in una specie di fonografo, e ha
trovato che sotto i rumori più forti e chiari esiste uno sfondo particolare
rumorista costante. lo nel mio libro “L’arte dei rumori” pubblicato nel 1916
avevo già notato e anche spiegato il fenomeno [ ... ]”.
“Dinamo futurista”, I, n. 1 (febbraio) e 3-5 (giugno) 1933
Rovereto, Tipografia Mercurio
Bibliografia essenziale:
BRUNO PASSAMANI, Fortunato Depero, Rovereto, Comune di Rovereto, 1981
GABRIELLA BELLI (a cura di), La Casa del Mago. Le Arti applicate nell’opera
di Fortunato Depero 1920-1942, catalogo della mostra, Milano,
Charta, 1992
DOMENICO CAMMAROTA, Futurismo: bibliografia di 500 scrittori italiani, Milano,
Mart-Skira, 2006
GABRIELLA BELLI, BEATRICE AVANZI (a cura di), Depero Pubblicitario. Dall’auto-
réclame all’architettura pubblicitaria, catalogo della mostra, Milano,
Skira, 2007
FRANCESCA VELARDITA ( a cura di), Fondo Fortunato Depero. Inventario,
Rovereto, Mart-Nicolodi, 2008
MAURIZIO SCUDIERO, Depero. L’uomo e l’artista, Rovereto, Egon, 2009
ENRICO CRISPOLTI (a cura di), Nuovi Archivi del Futurismo. I. Cataloghi di
esposizioni, Roma, De Luca Editore d’Arte-C.N.R., 2010