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Mediterraneo metropolitano
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Pino Pascali
Pino Pascali
Mediterraneo metropolitano
A cura di:
Enza Bergantino
Assistenti scientifici:
Raffaella Carluccio
Alice Dotti
Alessandra Gavazzoni
Martina Perotti
Fotografia:
Enza Bergantino
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Pino Pascali
Sommario
Opere ............................................................................................................ 47
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Pino Pascali
Un grande sperimentatore
di Enza Bergantino
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Cfr. Pio Baldi, in Pino Pascali : Napoli, Castel Sant'Elmo a cura di Achille
Bonito Oliva, Angela Tecce, Livia Velani. - [Napoli] : Electa Napoli,
stampa 2004. (Catalogo della Mostra tenuta a Napoli nel 2004)
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Cfr Anna D’Elia in: Pino Pascali a cura di Anna D'Elia ; testi di Alberto
Boatto ... [et al.]. - [Riedizione]. - Milano : Electa, 2010.
3
Cfr. Achille Bonito Oliva, “Pascali: la scena mediterranea” in Pino Pascali, op. cit.
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Paola Pitagora, Fiato d'artista. Dieci anni a Piazza del Popolo, Sellerio Editore
Palermo
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Anna D’Elia. Testi citati
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Anna D’Elia. Testi citati
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Pino Pascali
che affascinerà molto Pascali in tante sue opere e nella serie dei
Killers soprattutto dove riprende una New York City anni ’30, le
metropoli Usa così vitali, ma anche così dispersive, luogo di
grande consumismo. La questione romana è completamente agli
antipodi, Roma è una città si in espansione e coinvolta nel boom
economico, una città che guarda al futuro, ma con occhi diversi
rispetto alla megalopoli americane creatrici di grandi fantasie
nell’uomo italiano, come abbiamo visto in Pascali e nei suoi tanti
bozzetti di grattacieli, queste enormi steli neri, tutte uguali, Roma
produce tutta una serie di immagini completamente diverse, di un
passato, come dice Achille Bonito Oliva, divenuto paesaggio e
storia dell’arte. La figura di Pino Pascali in questo contesto si
inserisce in maniera trasversale, il suo lavoro passa dalle
citazioni di Rauschemerg nel Tempio, disegno per la Pubblicità
della cera per pavimenti Marga della Sutter, alle citazioni di
Johns nella già segnalata Bandiera Americana, si spinge al
collage, Pascali conosceva il lavoro di Rotella, e all’Arte Povera,
con i lavori come Vedova Nera, in alcuni casi avvicina molto la
Land Art, come nell’opera “32 mq. di mare circa”. Gioca molto,
ma il suo non è un gioco con il solo intento ludico, come lui
stesso dice in una lunga conversazione con Carla Lonzi:
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“La New York dei Killers è la metropoli degli anni '30, perché
come immagine, i gangster degli anni '30 sono più "belli", sono
un simbolo, sono i gangster che hanno fatto la storia della
malavita. Prendete per esempio la strage di San Valentino del
1929, una guerra da bande che fece la storia della criminalità
americana e che fu anche ripresa nel 1959 da Billy Wilder nel
film "A qualcuno piace caldo". Quello era il periodo dei gangster
che lo affascinava. Forse è più giusto mettere Roma, come
simbolo metropolitano, la metropoli nella quale Pascali arrivò
per studiare e dove continuò a vivere. Roma certamente può
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Conversazione con Claudia Lodolo, a cura di Enza Bergantino e Rossella
Romito, inserita nel catalogo Pino Pascali Mediterraneo Metropolitano, Parma
2011.
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Roma, Pino Pascali, Disegni per la pubblicità, da Emmeotto, febbraio 2008
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http://www.eosarte.eu/?p=1368
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Ivi
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Guia Croce (a cura di), Tutto il meglio di Carosello 1957-1977, Torino, Einaudi, 2008,
p.V
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Ronald Berman, Pubblicità e cambiamento sociale, trad.it. Milano, Angeli, 1990, p.31
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P. Dorfles, Ivi, p.95
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Omar Calabrese, Carosello o dell’educazione serale, Firenze, Clufs, 1975, p.7
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O.Calabrese, Ibidem.
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Film tv del 1960 diretto da Joris Ivens. Documentario in tre episodi settimanali sull’Italia
e sui cambiamenti provocati dall’industrializzazione e dal boom economico degli anni ’50.
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Cfr. Il sito web del Museo Pino Pascali:
http://www.museopinopascali.it/fe/pascali/opere/01_opere_giovanili/default.php.
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T. Detti - G. Gozzoni,, Storia Contemporanea. Il Novecento, Milano, Mondadori, 2002.
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A. Cardini, Il miracolo economico italiano (1958-1963), Bologna, il Mulino, 2006.
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M. Giusti, Il grande libro del carosello. E adesso tutti a nanna…, Milano, Frassinelli,
2004.
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G. Croce (a cura di), Tutto il meglio di Carosello. 1957-1977, Torino, Einaudi, 2008
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della cultura metropolitana, darà una risposta tutta sua agli anni
del dopoguerra e del boom economico28.
Pensiamo ad esempio all’arrivo dell’ Action Painting in
Italia. Questa corrente arrivò a Roma già confusa, in quanto al
modello americano di Pollock (presentato alla Galleria d'Arte
Moderna nel 1958), si affiancarono le proposte europee (nel '60 a
Venezia furono premiati Hartung e Fautrier); questo avvenne
perché gli stimoli provenienti da oltreoceano, che denunciavano
la crisi nei confronti del sistema urbano-tecnologico, non
potevano imporsi nel nostro sistema culturale sì industrializzato,
ma ancora profondamente radicato in quelli che erano i valori
mediterranei e provinciali. Così l'Informale italiano fu diluito
prettamente in naturalismo astratto o in strutturazione segnica.
Stessa sorte toccò alla Pop art che giunse in Italia con la
Biennale di Venezia nel 1964. Gli artisti italiani ne assorbirono il
clima (come Franco Angeli, Mario Schifano, Tano Festa, Pino
Pascali) e con la loro genialità ne rielaborarono temi e soggetti in
modo personalissimo ed in versione italiana.
Toccò quindi alla generazione di Pascali un complesso
destino nuovo: affrontare le fortissime suggestioni della civiltà
dei consumi e la dimensione della cultura dell'oggetto,
dell'immagine plurima, dell'estetico di massa.
Arrivò anche nell'Italia del "boom economico" la cultura
metropolitana americana, legata al consumismo di massa tipico
di quegli anni. A questa cultura l'Italia, e in particolar modo
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A. Vettese, L'espressionismo astratto americano e L'informale europeo, in Capire l'arte
contemporanea dal 1945 ad oggi, Torino, Allemandi & C., 2006.
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Se è vero che i giovani strappati alla vita sono cari agli dei,
è altrettanto vero che morire giovani è una fregatura. In arte,
tuttavia, questa triste circostanza a volte non basta per impedire
ai grandi talenti di contribuire a fare storia, nonostante la brevità
della propria vita29. Già nel Rinascimento una vita breve, ma
intensa caratterizzò l’esistenza di Raffaello. Nella
contemporaneità diversi artisti, nati all’incirca negli stessi anni,
subirono la stessa sorte. Francesco Lo Savio (morto a soli
ventotto anni suicida), Piero Manzoni (morto a ventinove anni di
infarto), Paolo Scheggi morto a trentuno anni) e Pino Pascali
(precocemente scomparso a trentatre anni per un incidente in
moto) sembravano essere al corrente che il destino gli serbava
una breve vita, per cui correvano ad enorme velocità nelle
sperimentazioni artistiche, le loro idee sembravano non esaurirsi
mai.
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http:// sottoosservazioni.wordpress.com Francesco Lo Savio:forza e fragilità di un’utopia.
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Pino Pascali, a cura di Anna D’Elia, 1983.
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creare intrecci tra arte e vita. Pino corre, con la sua motocicletta e
con la sua mente, non si ferma mai, è sempre alla ricerca di
qualcosa di nuovo e stravagante.
Presto diventa protagonista del mondo della ricerca artistica
contemporanea, stringendo un sodalizio con molti giovani artisti,
tra cui il gruppo di Piazza del Popolo di Roma31, la nota piazza
cittadina diviene, infatti, nel corso degli anni cinquanta il nuovo
salotto culturale e mondano più attivo a Roma e in Italia,
soppiantando quella che era stata la storica Via Veneto della
“Dolce Vita”32 italiana.
Il clima culturale di Roma in questi anni è straordinario,
emergono idee nuove e creative non solo nelle arti visive, ma
,anche, nel cinema, nel teatro, nella letteratura e nella musica.
Pascali è in contatto con i più grandi artisti dell’epoca: visita gli
studi di Burri, Caporossi e Marco-Relli, conosce i lavori di Yves
Klein, Piero Manzoni, dei new dada e pop americani, vede,
inoltre, le opere di Rauschenberg e di Salvatore Scarpetta,
l’artista italo-americano che realizza automobili d’epoca con
pezzi di scarto.
Pascali, in seguito, comincia a seguire i cicli di conferenze
sull’arte contemporanea alla Galleria Nazionale di Arte Moderna,
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Gruppo di artisti degli anni sessanta che intrecciavano icone del consumo di massa e
citazioni dai movimenti italiani protagonisti del primo novecento europeo. Le tendenze del
gruppo erano varie: Mario Schifano era a capo della parte che si dedicava al Pop colto
italiano, Pino Pascali insieme ad altri si dedicò all’Arte Povere, mentre altri artisti si
appassionavano al minimalismo. Il gruppo si riuniva in Piazza del Popolo, perché li aveva
sede lo storico caffè Rosati e la Galleria la Tartaruga.
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Film diretto dal regista Federico Fellini, 1960.
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Pino Pascali, a cura di Anna D’Elia, 1983, pag .232.
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Fondata da Sandro Lodolo nel 1965, divenne una delle maggiori aziende che
producevano pubblicità televisive.
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Lodolo. Nel gennaio 1965 espone per la prima volta i suoi lavori
alla Galleria la Tartaruga35, di Plinio De Martinis, che accoglie
nei suoi spazi la sperimentazioni di artisti emergenti. Prima della
formulazione dell'Arte Povera, così battezzata da Germano
Celant nel 1968, l'artista si confronta con materiali privi di
nobiltà, spesso d'uso quotidiano, adoperandoli per le loro
specificità plastiche e con un nuovo scopo: quella di una scultura
iconica colta ma semplice, altamente ironica e dissacratoria.
Pascali è un artista sperimentatore e poliedrico, si dedica
all’arte, alla fotografia, al cinema e alla performance, ma a lui
spetta soprattutto il merito di aver eliminato le barriere che
correvano tra arte e cultura di massa, in particolare con i lavori
per il Carosello. Proprio per questo suo eclettismo è difficile
collocare l’artista in una determinata corrente artistica, egli,
infatti, riesce a dare un’originale risposta critica, italiana e
meridionale anche alle nuove tendenze americane: quali la Pop
Art e la Minimal Art.
Pascali sarà anche uno dei primi a cogliere i segnali della
crisi della cultura metropolitana, rielaborando poeticamente le
energie vitali insite nei miti mediterranei e nei rituali tipici della
sua terra. Non sarà mai schiavo di una corrente artistica, sarà
sempre capace di rielaborarle criticamente, in chiave personale e
con i valori e le icone legate alla sua terra di origine.
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Galleria aperta nel 1954 da Plinio de Martinis e sua moglie. Divenne il luogo di incontro
e di esposizione di molti artisti. Qui circolavano le idee più all’avanguardia di Roma in
campo artistico.
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Pino Pascali, a cura di anna D’Elia, 1983, pag.233.
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Pino Pascali, a cura di Anna D’Elia, 1983, pag.233.
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Opere
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Che posizione!
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Stazione FFSS
Cliente: Ferrovie dello Stato
Anno di creazione: 1962
Tecnica: disegna e collage su cartoncino
cm. 34,2 x 52
Galleria Colossi Arte Contemporanea (direttore artistico Daniele Colossi,
Corsia del Gambero 12/13 Brescia)
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Pino Pascali
I Killers
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Scenografia Killers
Cliente: Algida
Anno di creazione: senza data
Tecnica: disegni e collage su cartoncino
Dimensioni: cm 33x99
Collezione privata
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Pino Pascali
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Mediterraneo metropolitano
Scenografia Killers
Cliente: Algida
Anno di creazione: senza data
Tecnica: disegni e collage su cartoncino
Dimensioni: cm 33,3x97,6
Collezione Famiglia Lodolo (courtesy dell’Archivio dell’Opera Grafica di
Pino Pascali, Firenze)
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Pino Pascali
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I Killers
Cliente: Algida
Anno di creazione: senza data
Tecnica: matite a cera, grafite e pennarelli su carta
Dimensioni: cm 22x28
Archivio dell’Opera Grafica di Pino Pascali, Firenze
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Pino Pascali
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Al Cafone e Killers
Cliente: Algida
Anno di creazione: senza data
Tecnica: matite a cera e grafite su carta
Dimensioni: cm 25,1x35
Collezione privata
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Pino Pascali
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I Killers
Cliente: Algida
Anno di creazione: 1961
Tecnica: grafite su carta
Dimensioni: cm 22x28
Archivio dell’Opera Grafica di Pino Pascali, Firenze
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Pino Pascali
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Mediterraneo metropolitano
Al Cafone e gatto
Cliente: Algida
Anno di creazione: senza data
Tecnica: grafite e matite a cera su carta
Dimensioni: cm 22x14,3
Archivio dell’Opera Grafica di Pino Pascali, Firenze
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Pino Pascali
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I Killers
Cliente: Algida
Anno di creazione: 1961
Tecnica: matite a cera su carta
Dimensioni: cm 34x24
Archivio dell’Opera Grafica di Pino Pascali, Firenze
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Mediterraneo metropolitano
Quattro Killers
Cliente: Algida
Anno di creazione: senza data
Tecnica: smalti su legno
Dimensioni: cm 69,5x95,5
Collezione Famiglia Lodolo (courtesy dell’Archivio dell’Opera Grafica di
Pino Pascali, Firenze)
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Mediterraneo metropolitano
Al Cafone e il bottino
Cliente: Algida
Anno di creazione: 1961
Tecnica: matita a cera e collage su carta
Dimensioni: cm 26,5x22
Archivio dell’Opera Grafica di Pino Pascali, Firenze
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I Killers
Cliente: Algida
Anno di creazione: 1961
Tecnica: grafite e matita a cera e collage su carta
Dimensioni: cm 28x22
Archivio dell’Opera Grafica di Pino Pascali, Firenze
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Pino Pascali
Matador
Cliente: Algida
Anno di creazione: 1962
Tecnica: grafite e pastelli a cera su carta
Dimensioni: cm 22x28
Archivio dell’Opera Grafica di Pino Pascali, Firenze
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Pino Pascali
Matador
Cliente: Algida
Anno di creazione: 1962
Tecnica: biro e pastelli a cera su carta
Dimensioni: cm 22x28
Collezione privata
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Toro
Cliente: Algida
Anno di creazione: 1962
Tecnica: inchiostro e tempera su lucido e carta sovrapposti
Dimensioni: cm 25x35,2
Collezione privata
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Pino Pascali
Salvador
Cliente: Algida
Anno di creazione: 1962
Tecnica: tecnica mista su acetato e cartoncino
Dimensioni: cm 25x34,8
Collezione privata
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Pino Pascali
Scenografia Algida
Cliente: Algida
Anno di creazione: 1958-59
Tecnica: disegni e collage su cartone
Dimensioni: cm25,2x75,9
Collezione Famiglia Lodolo (courtesy dell’Archivio dell’Opera Grafica di
Pino Pascali)
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Mediterraneo/Metropolitano
Tempio greco 1963/New York 1963
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Tempio greco
Cliente: Sutter
Anno di messa in onda: 1963
Tecnica: timbri, matite e china su cartoncino
Dimensioni: cm 33x35
Galleria Colossi Arte Contemporanea (direttore artistico Daniele Colossi,
Corsia del Gambero 12/13 Brescia)
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Piramidi e meridiana
Cliente: M.I.M. Mobili
Anno di messa in onda: 1963
Tecnica: mista su carta da pacco
Dimensioni: cm 24,5x100
Galleria Colossi Arte Contemporanea (direttore artistico Daniele Colossi,
Corsia del Gambero 12/13 Brescia)
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Maschere
Cliente: RAI TV Radiotelefortuna
Anno di messa in onda: 1964
Tecnica: grafite e pastelli su carta
Dimensioni: cm 28x22
Galleria Colossi Arte Contemporanea (direttore artistico Daniele Colossi,
Corsia del Gambero 12/13 Brescia)
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New York
Anno di creazione: 1966
Tecnica: mista su cartone
Dimensioni: cm 25,5x36,5
Galleria Colossi Arte Contemporanea (direttore artistico Daniele Colossi,
Corsia del Gambero 12/13 Brescia)
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CL:A dire il vero, Pascali portava poco della sua esperienza nel
lavoro su commissione. Lui portava la sua esperienza,
mediterranea, come voi dite, soprattutto nella sua produzione
scultorea, quando faceva le cose per sè, e non per un
committente. Oltre ad essere un artista, Pascali era un serio e
professionale lavoratore che si concentrava con tutte le sue forze
su ciò che doveva fare.. Questo dover fare una cosa per un altro
(il cliente), gli dava però l'opportunità per addentrarsi in settori
a cui lui magari non aveva pensato. Per il resto comunque era
molto impegnato a risolvere i problemi del messaggio
pubblicitario da trovare, come voi dite, era necessario
valorizzare il prodotto pubblicizzato con paragoni e similitudini
azzeccati, e nel fare ciò, Pascali si scrollava di dosso la sua
esperienza, ma spaziava in ogni campo. La New York dei Killers
in realtà è la metropoli degli anni '30, perché come immagine, i
gangster degli anni '30 sono più "belli", sono un simbolo, sono i
gangster che hanno fatto la storia della malavita. Prendete per
esempio la strage di San Valentino del 1929, una guerra da
bande che fece la storia della criminalità americana e che fu
anche ripresa nel 1959 da Billy Wilder nel film "A qualcuno
piace caldo". Quello era il periodo dei gangster che lo
affascinava. Forse è più giusto mettere Roma, come simbolo
metropolitano, la metropoli nella quale Pascali arrivò per
studiare e dove continuò a vivere. Roma certamente può essere
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Bibliografia
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Cataloghi
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Sitografia
• http://www.archiviopinopascali.org
• http://www.esoarte.eu
• http://www.mondocarosello.com
• http://www.museopinopascali.it
Filmografia
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Pino Pascali
Esposizioni personali
1965
Galleria La Tartaruga, Roma.
1966
Galleria Gian Enzo Sperone, Torino.
Nuove-sculture, Galleria L'Attico, Roma.
1967
Galerie Ars Intermedia, Colonia.
Galerie M.E. Thelen, Essen.
Galerie Alexandre Jolas, Milano.
1968
Galerie Alexandre Jolas, Parigi.
Bachi da setola ed altri lavori in corso, Galleria L'Attico, Roma.
Pascali: Les sculptures blanches. Les eléments de la Nature, Galerie
Alexandre Jolas, Parigi.
XXXIV Biennale Internazionale d'Arte di Venezia (sala personale).
1969
Pino Pascali, Galerie Alexandre Jolas, New York.
Mostra di Pino Pascali, Galleria Nazionale d'Arte Moderna, Roma.
1970
Galerie Alexandre Jolas, Milano.
Le armi di Pino Pascali, Modern Art Agency, Napoli.
Galerie Alexandre Jolas, Parigi.
Galleria Christian Stein, Torino.
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1973
Pino Pascali, Pinacoteca Provinciale, Bari.
1974
Galleria Il Fauno, Torino.
Galleria LP 220, Torino.
Galleria Marin, Torino.
1976
Galleria La Tartaruga, Roma.
1981
Musée National d'Art Moderne, Centre Pompidou, Parigi.
1983
Pino Pascali su commissione.Grafiche pubblicitarie, scenografie,
decorazione 1955-1965, Pinacoteca Provinciale, Bari.
1987
Centre d'Art Contemporain Le Consortium, Digione.
Pino Pascali, PAC - Padiglione d'Arte Contemporanea, Milano.
1988
Salvatore Ala Gallery, New York.
Galleria L'Attico, Roma.
1989
Galleria Peccolo, Livorno.
Salvatore Ala Gallery, New York.
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Pino Pascali
1990
Il luogo e la contrada, Castello Svevo, Bari.
Pino Pascali. Opere 1958-1964, Galleria Peccolo, Livorno.
1991
Pino Pascali, Rijksmseum Kroller Muller, Otterlo.
Pino Pascali, Musée d'Art Moderne de la Villa de Paris, Parigi.
Galleria d'Arte Niccoli, Parma.
Galleria Arco d'Alibert, Roma.
Pascali performer, Galleria L'Attico, Roma.
1992
Omaggio a Pino Pascali, Cala Paura, Polignano a Mare.
Pino Pascali. La reconstruccion de la naturaleza. 1967-1968, IVAM
Centre Julio Gonzàles, Valencia.
1993
Pubblicità d'artista, Studio Trisorio, Napoli.
1994
Pino Pascali, Arte 92, Milano
1996
Pino Pascali, Galleria Cesarea, Genova.
Pino Pascali, Akira Ikeda Gallery, Taura, Tokyo.
Pino Pascali, Galerie Liliane & Michel Durant-Dessert, Parigi.
1998
L'isola di Pascali 1968-1998. Pino Pascali trent'anni dopo, Museo
Comunale Pino Pascali, Polignano a Mare.
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Mediterraneo metropolitano
2000
Pascali Geometrico, Galleria L'Attico, Roma.
2001
Pino Pascali, 1961-1968, Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia,
Palacio de Velazquez, Madrid.
Esso Gallery and Books, New York.
Africa, oevres de Pino Pascal et des Ejagham, Galerie Liliane & Michel
Durant-Dessert, Parigi.
Galleria L'Attico, Roma.
2004
Pino Pascali, Castel Sant'Elmo, Napoli.
2005
Galleria Gate24 Contemporary Art, Falconara Marittima.
Galleria Peccolo, Livorno.
Pascali. Il mare ecc., Galleria Nazionale d'Arte Moderna, Roma.
2006
Pino Pascali, genio ribelle tra libertà e committenza, Colossi Arte
Contemporanea, Chiari.
Pino Pascali. Disegni per la pubblicità, Frittelli Arte Contemporanea,
Firenze.
Gagosian Gallery, New York.
Palazzo Pino Pascali, Polignano a Mare.
2007
Galleria Pananti, Firenze.
2008
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Pino Pascali
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Mediterraneo metropolitano
Esposizioni collettive
1965
L'art actuel en italie, Casino Municipal, Cannes.
Luna Park, Galleria del Gruppo 70, Firenze.
XIX Premio Nazionale di Pittura Michetti, Francavilla al Mare.
Revort 1. Documenti d'arte oggettiva in Europa, Galleria Civica d'Arte
Modena, Palermo.
Realtà dell'immagine, Libreria Feltrinelli, Roma.
V Rassegna di arti figurative di Roma e del Lazio, Palazzo delle
Esposizioni, Roma.
Decennale del Premio Termoli, mostra nazionale d'Arte Contemporanea,
Palazzo del Comune, Termoli.
Corradino di Svevia, Galleria La Salita, Premio Notturno 1965, Torre
Astrura.
La critica e la giovane pittura italiana d'oggi, Galleria Ferrari, Verona.
1966
Premio Avezzano, Palazzo del Liceo, Avezzano.
L'art actuel en italie, Casino Municipal, Cannes.
Situazione '66, Galleria Del Deposito, Genova.
Tendenze confrontate. Figurazione oggettuale Arte visuale, Galleria
Il Centro, Galleria Il Quadrante, Napoli.
Mambor. Pascali, Libreria-galleria Guida, Napoli.
Troisième Exposition International de Sculpture Contemporaine, Musée
Rodin, Parigi.
VI annuale Porec, Jugoslavija-Italija, Porec.
Realtà dell'immagine, Galleria La Tartaruga, Roma.
Bianco+Bianco, Galleria L'Obeliso, Roma.
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Pino Pascali
1967
Proposte Uno, Premio Avezzano, Palazzo del Liceo, Avezzano.
8 pittori romani, Galleria De' Foscherari, Bologna.
Lo Spazio dell'Immagine, Palazzo Trinci, Foligno.
Arte Povera e Im-Spazio, Galleria La Bertesca, Genova.
VIII Premio Modigliani, Palazzo della Cultura, Livorno.
Salone Internazionale dei Giovani, Galleria Civica, Milano.
Expo 67, Montreal.
III Rassegna d'Arte del Mezzogiorno, Palazzo Reale, Napoli.
Art objectif, Galerie Stadler, Parigi.
Cinquième biennale de Paris, Musée d'Art Moderne, Parigi.
Oltre la scultura, Galleria G.S. , Pescara.
Nuove tecniche d'immagine, Palazzo dei Congressi, Repubblica di San
marino.
Realtà dell'immagine e strutture dalla visione, Galleria Il Cerchio, Roma.
Fuoco, Immagine, Acqua, Terra, Lo spazio dello spettacolo, Lo spazio degli
elementi, Galleria L'Attico, Roma.
Mattiacci-Pascali, Galleria Nazionale d'Arte Moderna, Roma.
La terza dimensione, Qui Arte Contemporanea, Roma.
XI Bienal, Museu de Arte Moderna de Sao Paulo, San Paolo del Brasile.
Undici artisti italiani degli anni sessanta, X Festival dei Due Mondi,
Palazzo Ancaiani, Spoleto.
Contemporary Italian Art, The National Museum of Modern Art, Tokyo.
Flavin Rosenquist... Pascali..., Galleria Sperone, Torino.
1968
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Mediterraneo metropolitano
1969
Zwolf italianische Bildhauer, Kunstverein Hmburg, Amburgo.
When Attitudes Become Form, Kunsthalle Bern, Berna.
When Attitudes Become Form, Museen Haus Lange/Haus Esters, Krefeld.
When Attitudes Become Form, ICA, Londra.
Le due nature, Galleria Il Centro, Napoli.
Quatre artistes Italiens plus que nature, Musée des Arts Décoratifs, Parigi.
Warhol Turcato Twombly... Pascali..., Galleria La Tartaruga, Roma.
1970
Arte e critica. Segnalazioni, Palazzo dei Musei, Modena.
Due decenni di eventi artistici in Italia: 1950-70, Palazzo Pretorio, Prato.
Vitalità del negativo, Palazzo delle Esposizioni, Roma.
Conceptual art, arte povera, land art, Galleria Civica d'Arte Moderna,
Torino.
114
Pino Pascali
1971
Roc 71, Dublino.
Arte povera, Kunstverein, Monaco di Baviera.
La ricerca estetica dal 1960 al 1970, X Quadriennale Nazionale d'Arte,
Palazzo delle Esposizioni, Roma.
Italianesche Kunst Heute, Belgrado, Vienna.
Mostra d'arte italiana contemporanea, Moderna Galerija, Zagabria.
1973
Contemporanea, Parcheggio di Villa Borghese, Roma.
1974
Ghenos Eros Thanatos, Galleria De' Foscherari, Bologna.
1975
Aspetti dell'arte fantastica oggi, XXII Fiorino d'Oro, Biennale
Internazionale d'Arte, Forte Belvedere, Firenze.
1976
Europa-America. L'astrazione determinata 1960-1976, Galleria Comunale
d'Arte Moderna, Bologna.
Prospect Retrospect, Kunsthalle, Dusseldorf.
1977
Arte in Italia 1960-1977, Galleria Civica d'Arte Moderna, Torino.
1978
Dalla natura all'arte. Dall'arte alla natura, XXXIX Esposizione Biennale
Internazionale d'Arte, Venezia.
1979
115
Mediterraneo metropolitano
Italy and Japan. Art in the Last Ten Decades, The National Museum of
Art, Osaka.
1980
Pop Art in Italia (1969-1980). Vent'anni di segnali, Palazzo Collicola,
Spoleto.
1981
Westkunst, Rheinhallen Messegelane, Colonia.
Identité italienne. L'art en Italie depuis 1959, Musée de l'Art Moderne,
Centre Pompudou.
Linee della ricerca artistica in Italia 1960-1980, Palazzo delle Esposizioni,
Roma.
Pop Art e ricerca oggettuale a Roma negli anni sessanta, Circolo
Culturale del Comune, Senigallia.
Campionario '60-68. Alternative italiane alla Pop Art e al Nouveau
Réalisme, Palazzo della Gran Guardia, Verona.
1982
Registrazioni di frequenze, Galleria Comunale d'Arte Moderna, Bologna.
Arte italiana 1060-1982, Hayward Gallery, Londra.
Cent'anni d'arte moderna italiana1880-1980, Tokyo.
1983
Ab origine, Studio Carrieri, Martina Franca.
La scuola di Piazza del Popolo, Galleria La Tartaruga e Galleria
Marino, Roma.
Artisti italiani contemporanei 1950-1983, chiesa di San Samuele, Venezia.
Pino Pascali su Commissione. Grafiche pubblicitarie, scenografie,
decorazioni 1955-1965, Pinacoteca Provinciale, Bari.
116
Pino Pascali
1984
Coerenza in Coerenza, dall'arte povera al 1984, Mole Antonelliana,
Torino.
1985
Exhibition-Dialogue on Contemporary Art in Europe, Calouste
Gulbenkian Foundation, Lisbona.
Dall'arte povera al 1985, Palacio de Velazquez, Madrid.
1986
Sculture da camera, Castello Svevo, Bari.
Qu'est-ce que la sculpture moderne?, Musée d'Art Moderne, Centre
Pompidou, Parigi.
Arte e Scienza, XXXXII Esposizione Biennale Internazionale d'Arte,
Venezia.
1987
50-80 alta tensione, Palazzo delle Mostre e dei Congressi, Alba.
Turin 1965-1987: de l'Arte povera dans les collections publiques françaises,
Musée Savoisien, Chambéry.
Italie hors d'Italie, Musée d'Art Contemporain, Nimes.
L'agave sullo scoglio, Palazzo Comunale, Palazzo Catena, Procida.
4 scultori: Leoncillo, Pascali, Nagasawa, Nunzio, Galleria L'Attico, Roma.
Perspectives cavalieres, Ecole Régionale Supérieure d'Expression
Plastique Turckeim.
1988
Mythos Italien, Bayerische Staatsgemaldesammulungen, Monaco di
Baviera.
The Silent language of Sculpture, The Murray and Isabella Rayburn
Foundation, New York.
117
Mediterraneo metropolitano
1989
Bilderstreit, Rheinhalle der Kolner Mess, Colonia.
Vom Kriege, Grazer Kunstverein, Graz.
Italian Art in the 20th Century, Royal Academy of Arts, Londra.
Verso l'arte povera. Momenti e aspetti degli anni sessanta in Italia, PAC-
Padiglione d'Arte Contemporanea, Milano.
1990
Artificial Nature, House of Cyprus, Atene.
Il luogo e la contrada, Castello Svevo, Bari.
La otra escultura, Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia, Palacio
de Cristal, Madrid.
Italia '60, Studio Marconi, Milano.
65-75 aspetti e pratiche dell'arte europea, Castello di Rivara, Rivara.
Artoon, Palazzo Civiltà del Lavoro, Roma.
Attualissima, Fortezza di Basso, Firenze.
Pino Pascali (opere 1958-1964), Galleria Peccolo, Livorno.
1991
Un'idea di leggerezza, Galleria d'Arte Niccoli, Parma.
Riassunto, Galleria L'Attico, Roma.
Roma anni '60, al di là della pittura, Palazzo delle Esposizioni, Roma.
Bildlicht: Malerei Zwischen material und Immaterialitat, Museum des 20.
Jahrhunderst, Vienna.
Pino Pascali, Musée de la Ville de Paris, Parigi.
Pino Pascali, Galleria Arco d'Alibert, Roma.
Pino Pascali. Opere su commissione, Palazzo Comunale, Salò.
118
Pino Pascali
1992
Les liasons dangereuses, Galleria L'Attico, Roma.
La Collection Christian Stein, un regard sur l'art italien, Nouveau Musée,
Villeurbanne.
Pino Pascali: appunti e suggestioni, Tridente Sette, Roma
1993
Pino Pascali: pubblicità d'artista, Galleria Trisorio, Napoli.
Pino Pascali. Slittamenti, XXXXV Biennale Internazionale d'Arte,
Venezia.
1994
The italian Metamorphoses 1943-1968, Guggenheim Museum, New York.
La metafora trovata - 30 years, Galleria Sperone, Roma.
1995
Quasi per gioco - Das Spiel in der Kunst, Neue Galerie Graz am
Landesmuseum Joanneum, Graz.
Venezia e la Biennale: per una storia del gusto, Palazzo Ducale, Venezia.
Pino Pascali, Galleria Milano, Milano.
1996
The Factory, Everything that's interesting is new: The Dakis Joannou
Collection, Athens School of Fine Arts, Atene.
Pino Pascali, Galleria Cesarea, Genova.
Pino Pascali. Sculptures & drawings, Akira Ikeda Gallery, Tokyo-
Nagora-Taura.
1997
119
Mediterraneo metropolitano
L'età del modernismo. L'arte nel XX secolo, Martin Gropius Bau, Berlino.
Arte Povera, Neues Museum Weserburg Bremen, Brema.
Pino Pascali, Galerie Jansen, Volonia.
Plastik, Ausstellungshalle zeitgenossische Kunsy Munster - AZKM,
Munster.
Arte Povera - Arbeiten und Dokumente aus der Sammlung Goetz 1958 bis
heute, Kunsthalle Nurnberg, Norimberga.
Città natura, Palazzo delle Esposizioni, Roma.
Plastik, eine Ausstellung zeitgenossischer Skulptur, Wurttembergischer
Kunstverein, Stoccarda.
Minimalia. Da Giacomo Balla a ..., Palazzo Querini Dubois, Venezia.
1998
Pino Pascali, Galleria Fuoricentro, Castelnuovo di Porto.
L'isola di Pascali, Centro Comunale Arte Contemporanea, Polignano a
Mare.
1999
Contrappunti. Pino Pascali e AlbertoSavinio, Centro di Arte
Contemporanea, Palazzo delle Papesse, Siena.
Pino Pascali. L'arte come gioco, Galleria Granelli, Livorno.
2000
L'avventura della materia. Dal Futurismo al Laser, Palau de la Virreina,
Barcellona.
Novecento. Arte e Storia in Italia, Scuderie Papali del Quirinale, Roma.
2001
La scultura italiana del XX secolo, The Museum of Modern Art, Ibaraki.
La scultura italiana del XX secolo, City Museum of Art, Kagoshima.
Africa. Oggetti Tribali e arte contemporanea, Galleria Peccolo, Livorno.
120
Pino Pascali
2002
L'arte del gioco. Da Klee a Boetti, Museo Archeologico Regionale, Aosta.
Zero to Infinity: Arte Povera 1962-1972, The Geffen Contemporary at
MOCA, Los Angeles.
121
Mediterraneo metropolitano
2003
Coollustre, Collection Lambert, Avignone.
Futuro italiano, Parlamento Europeo, Bruxelles.
La Poetica dell'Arte Povera, Kloster Unser Lieben Frauen, Magdeburgo.
La grande svolta anni '60, Palazzo della Ragione, Padova.
Pascali, Galleria Free Time Club, Cesena.
Les années de '50 à Rome. Du Néorealisme à la Dolce Vita, Musée des
Beaux-Arts, Mons.
2004
Attraversare Genova. Percorsi e linguaggi internazionali del
contemporaneo, Villa Croce Museo d'Arte Contemporanea, Genova.
Le armi dell'Arte, da Pino Pascali a Andy Warhol, Palazzo Pino Pascali,
Polignano a Mare.
Pino Pascali, Castel Sant'Elmo, Napoli.
2005
Edizione Straordinaria - Le case d'arte 1985-2005, Assab One, Milano.
La scultura italiana del XX secolo, Fondazione Arnaldo Pomodoro,
Milano.
Pop Art Italia, Galleria Civica di Modena, Modena.
122
Pino Pascali
2006
Rigorosamente '60 - oggetti e immagini, Galleria Arte e Arte, Bologna.
XII Biennale Internazionale di Scultura, Carrara.
Sound Zero, Kunst Meran, Merano.
Ironica. La leggerezza dell'ironia, Galleria Gruppo Credito Valtellinese,
Milano.
Busy going crazy.- The Sylvio Perlstein collection, La Maison Rouge,
Parigi.
Italy made in art: Now, MOCA Shanghai, Shanghai.
Pino Pascali. Genio ribelle tra libertà e committenza, Galleria Colossi,
Chiari.
Pino Pascali. Lavori per la pubblicità, Galleria Frittelli, Firenze.
v, Gagosian Gallery, New York.
2007
Ironie der Objekte, Museion - Museum fur moderne und zeitgenossische
Kunst, Bolzano.
Le cinque anime della scultura, Cesac - Centro Sperimentale per le Arti
Contemporanee, Caraglio.
Sound Zero, Kunstfurum Halle, Halle.
Chartae, Galleria Tega, Milano.
Arte povera: Perspectives of a New Guerrilla Art, Esso Gallery and Books,
New York.
123
Mediterraneo metropolitano
2008
Life? Biomorphic Forms in Sculpture, Kunsthaus Graz, Graz.
That Was Then... this Is Now, P.S.1 Contemporary Art Center, Long
Island, new York.
ROME-BEIJING a/r, CO2 contemporary art, Roma.
Le armi dell'arte, Galleria De Crescenzo & Viesti, Roma.
Pascali-Leoncillo, Galleria Civica d'Arte Moderna - Palazzo Collicola,
Spoleto.
Italics. Arte Italiana fra Tradizione e Rivoluzione, 1968-2008, François
Pinault Foundation, Palazzo Grassi, Venezia.
Pino Pascali disegni per la pubblicità, Galleria Emme Otto, Roma.
2009
Scoperta - 50 opere di arte contemporanea della Pinacoteca Provinciale, ex
convento di Santa Scolastica, Bari.
Esposizione Universale: l'arte alla prova del tempo, GAMeC - Galleria
d'Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo, Bergamo.
1968. Die Grobe, Unschuld Kunsthalle Bielefeld, Bielefeld.
Italics. Italian Art between Tradition and Revolution 1968-2008, Museum
of Contemporary Art, Chicago.
Spazio Tempo Immagine, Centro Italiano di Arte Contemporanea,
Foligno.
124
Pino Pascali
2010
El tiempo del Arte, Funcacion PROA, Buenos Aires.
Pino Pascali. Genio ribelle tra libertà e committenza, Colossi Arte
Contemporanea, Chiari.
125
Mediterraneo metropolitano
126
Pino Pascali
Cronologia
1935
nasce il 19 ottobre a Bari, da Francesco, funzionario di polizia, e da
Lucia, cugina di Arnaldo e Giò Pomodoro.
1940
La famiglia si trasferisce a Tirana, in Albania, dove rimane fino
all'anno successivo.
1941
Torna in Italia e, con i genitori, si stabilisce a Polignano a Mare.
1955
Si diploma presso il Liceo Artistico di Napoli, dopo aver abbandona al
penultimo anno il Liceo Scientifico di Bari, e si iscrive all'Accademia di
Belle Arti di Roma, in via Ripetta, presso la quale frequenta il corso di
scenografia di Toti Scialoja.
1955-1965
Sono gli anni della sua formazione: partecipa ad alcune mostre
collettive di giovani artisti, frequenta con assiduità Burri, che aveva
l'abitudine di ospitare, presso la sua cascina sulla via Flaminia, i giovani
artisti usciti dall'Accademia e lavora come grafico pubblicitario e come
scenografo per alcune case di produzione cinematografiche che lavoravano
per la televisione (Incom, Agip, Lodolo, Saraceni, Rai). In quegli stessi
anni, nella casa-studio di Via Boccea, produce opere influenzate dalle
soluzioni della Pop Art, utilizzando soprattutto materiali plastici, spesso di
127
Mediterraneo metropolitano
1959
Si laurea in Scenografia ed inizia a lavorare per la televisione.
Ermanno Biamonte, direttore artistico della PROA, organo dell'INCOM,
presenta Sandro Lodolo a Pascali. Nasce da quest'incontro una profonda
amicizia ed una proficua collaborazione artistica che si manifesta nella
produzione di alcuni caroselli. Il primo filmato che crearono insieme,
Pascali e Lodolo, fu quello per la Autoservizi Maggiora. E' la sua prima
scenografia per la pubblicità.
Per la Rai svolse numerosi e svariati impieghi, fece l'aiuto-scenografo,
l'attore ed anche la comparsa e realizza le scenografie per lo spot della
Coppa Olimpia della Algida.
1960
Realizza il carosello intitolato "Vita col nonno" per l'Algida
1961
Realizza numerosi lavori per la televisione: Sigla di "Intermezzo";
inizia a lavorare a I Killers per l'Algida, che rifiuta l'idea; spot per la
Libreria Maraldi; Che posizione! per i nuovi vagoni delle ferrovie dello
Stato ed infine peri prodotti Arrigoni. Quest'ultimo spot gli valse il
conferimento del II Premio al Fesival Nazionale di Trieste del 1961
128
Pino Pascali
1962
Durante il 1962 crea gli spot Pronti, Fuoco!, per le sigarette Amadis;
Salvador, el matador del televisor, per il Cornetto Algida, cui lavorava già
dall'anno precedente. Realizza poi Fin dai tempi della preistoria... per le
Confezioni Monti ed Il caffè con tre efffe, per il Caffè Camerino
Vince il primo Premio al Festival Nazionale di Trieste con I Killers, al
quale lavorava da diversi anni e che ormai, dopo i rifiuti ricevuti dall'Algida
e dalla Cineritz perché considerato troppo innovativo, andava
configurandosi come cortometraggio vero e proprio.
1963
Nel 1963 realizza numerose reclame, per un totale di trenta. Tra
queste si ricordano: Pop Corn Story per la M.I.M. Mobili; sigla per il
programma "Intermezzo" dal titolo I Posteros; sigla si Tic-Tac; lo spot
intitolato 777 per le sigarette Amadis; Storia del treno per le Ferrovie dello
Stato; Bacco perla cera per pavimenti Marga della Sutter, andato in onda tra
gennaio e febbraio; Un dolce sogno per Alberti; uno spot per l'insetticida
Getto della Squibb.
1964
E' l'anno della XXXII Biennale di Venezia che segna il trionfo
internazionale della Pop Art americana. Il termine pop art è per Pascali un
"termine generico che una certa cultura di massa ha cominciato ad usare da
pochi anni (cioè dall'ultima Biennale) è troppo vago e si presta, dato il
livello culturale attuale, ad interpretazioni ambigue e favorisce il
disinteresse attuale per l'individuo... In Europa al giorno d'oggi cercare delle
situazioni collettive è pura folliae significa usare a modello del proprio
sistema storico critico esperienze e modelli tipici della cultura americana"
(Pascali, dichiarazione del 1965) con quest'affermazione, l'artista, intendeva
129
Mediterraneo metropolitano
1965
Prima personale alla Galleria La Tartaruga di Plinio De Martiis, figura
di rilievo per la Scuola di Piazza del Popolo (Schifano, Testa, Angela,
Mattiacci, Kounellis, Mambor), dove espone per la prima volta il ciclo delle
Armi, realizzate fin dai primi anni Sessanta. Questa data segna, con l'exploit
artistico alla Tartaruga e quindi il riconoscimenti di Pascali come artista
completo, la conclusione della prima fase del lavoro dell'artista, iniziata
dieci anni prima, ne 1955.
La personale è preceduta da una serie di collettive sia in Italia che
all'estero nelle quali espone i primi Pezzi di donna, tele centinate quasi
monocrome nelle quali viene riprodotto ed esaltato un particolare del corpo
femminile, realizzati a partire dall'anno precedente (Primo Piano Labbra;
Omaggio a Billie Holiday; Labbra Rosse; Gravidanza o Maternità; Torso di
negra; Grande bacino di donna o Mons veneris).
A questa data, che segna un periodo particolarmente fertile nella
produzione di Pascali, risalgono anche i cicli dei Ruderi romani (Requiescat
in pace Corradinus - per l'happening Corradino di Svevia) e delle Armi,
armi giocattolo di grandi dimensioni realizzate con rottami, tubi e
componenti meccaniche (Cannone "Bella Ciao"; Colomba della Pace;
Contraerea; Mitragliatrici; Lanciamissili "Uncle Tom and Uncle Sam").
130
Pino Pascali
1966
Espone per la prima volta le opere appartenenti al ciclo delle armi alla
Galleria Gian Enzo Sperone di Torino e presenta altri suoi lavori nello
spazio di Fabio Sergentini, a Roma. Instaura un fecondo rapporto con gli
artisti che gravitavano attorno alla Galleria L'Attico, con sede nella capitale
e con loro espone in occasione di numerose collettive.
Vanno in onda gli spot delle Conserve e Confetture Arlecchino diretti
da Enrico Sannia, cui lavorava dal 1964 e realizza gli spot per i biscotti
Maggiora, sempre per la regia di Sannia.
Fa l'attore sia nello spot della Cirio in cui impersona Pulcinella e
o'Pazzariello, sia in "Gioco", film sperimentale di Giosetta Fioroni.
Inizia la produzione del ciclo denominato delle Finte sculture,
realizzate con la medesima tecnica usata per i Pezzi di donna, ovvero tele
sagomate montate su strutture lignee che danno loro forma. Il ciclo delle
Finte sculture può essere suddiviso in due sottogruppi, il primo è dedicato
agli animali preistorici (Decapitazione del rinoceronte; Dinosauro riposa;
Grande Rettile; Ricostruzione de dinosauro; Decapitazione delle giraffe,
Pellicano; Trofeo Bianco), mentre il secondo si ispira alla natura pura e
incontaminata (Il mare)
1967
Per la prima volta Pascali è oggetto di mostre personali all'estero:
presso la Galleria Thelen, di Essen, e presso la Galerie Alexandre Jolas di
131
Mediterraneo metropolitano
Parigi, mentre ne programma una nella sede di New York per l'anno
successivo alla quale però non presentò i suoi lavori a causa della sua
prematura morte. Partecipa con alcune sue opere anche alla Biennale die
giovani di Parigi, insieme a Pistoletto, Ceroli e Kounellis. In quella sede
presenta le Acque dormienti, i Campi arati, il Fiume a foce tripla e la
Ricostruzione del dinosauro.
Dal 1967 all'anno seguente ri-costruisce gli Elementi della natura (32
mq di mare circa; Cornice di fieno; Botole, ovvero Lavori in corso; 1 mc di
terra e 2 mc di terra; 9 mq di pozzanghere; Confluenze; Fiume con foce
tripla; Balla di fieno) per la cui realizzazione utilizza elementi primari come
l’acqua e la terra. Per la RAI crea, invece, la sigla per "TV7" e di
"Prossimamente".
1968
Espone presso la Galerie Ars Intermedia di Colonia ed all'interno della
collettiva, "Cento opere d'arte italiana dal futurismo ad oggi" organizzata
dalla Galleria d'Arte Moderna di Roma, presso Palazzo Zacheta a Varsavia,
in Polonia, con l'intento, ambizioso, di proporre una panoramica delle
ricerche italiane in campo artistico del XX secolo.
Viene poi allestita una sala personale a lui dedicata alla Biennale di
Venezia. Qui espone i suoi ultimi lavori nonostante le proteste che
portarono al esporre solo alcuni artisti ed altri a ritirare le proprie opere.
Pascali fu l'ultimo a chiudere la sua sala personale, la decisione, sofferta,
fece seguito alle violenze di studenti e polizia alla vernice. Non accettava le
estensioni socio-politiche alla sfera dell'arte nella quale egli si identificava:
"Non Ammetteva il sindacalismo in campo artistico, perché intendeva
l'artista solo, in libertà assoluta" (F. Pascali).
Il 1968 è l'anno in cui nascono le Ricostruzioni della natura (Baco da
setola; Vedova blu; Solitario; Pelo; Contropelo o Fungo; Cavalletto o Senza
titolo; Ponte; Ponte levatoio; Le penne di Esopo; Attrezzi agricoli; Arco di
Ulisse; Liane; Trappola; Coda; Tela di Penelope; Cesto).
132
Pino Pascali
Recita nel ruolo di protagonista nel film SKMP2 (il titolo è l'unione
delle iniziali di Sergentini, Kounellis, Mattiacci, Pascali, Patella) di Luca
Maria Patella.
Muore, a seguito di un tragico incidente motociclistico, l'11 settembre
lungo il Muro torto a Roma.
133