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In questo numero:
In this issue:
Anfuso, Barthélémy, Burchiellaro, Buzzi,
Capuano, Cecchi, Chiara, Di Monte,
Ferretti, Fontaine, Foss, Fragola, Geleng,
Lo Fazio, Mari, Medeiros, Meduri,
Millenotti, E. Montaldo, G. Montaldo,
Morong, Palli, Pascazi, Pescucci, Rabasse,
Redini, Rubeo, Scola Di Mambro
e un contributo di Italo Moscati
Via Tuscolana 10
055 - 00173 Roma
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The Trial Version
16 il centenario
Inventare: per Fellini significa costruire
altri mondi di Italo Moscati
Inventing: for Fellini means building other worlds
Sognando per il Maestro di Valentina Venturi
Dreaming for the Maestro
Sul filo della memoria di Francesca Romana Buffetti
On the thread of memory 48 pinocchio
Un Collodi tra illustrazioni a china
Si ringraziano per le foto (Thanks to):
e Macchiaioli di Eleonora D’Uffizi
Tower Gallery, Fondazione Tirelli Trappetti, Teatro dell’Opera di Roma,
A Collodi between Indian ink and Macchiaioli
Fondazione Arena di Verona, Walt Disney Studios, 01Distribution,
Rai Cinema, Eliseo Cinema, BiM Distribuzione, Lucky Red, Canal+, Sky,
Quella matita tra il regista e i reparti di Eleonora D’Uffizi
Ufficio Stampa Rai, Teatro Regio di Parma, Teatro alla Scala di Milano,
That pencil between the director and the departments
Museo dell’Ara Pacis di Roma, Cineteca di Bologna, Gucci
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The Trial Version
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120 le mostre
Leone oltre il grande schermo di Livio Ricciardelli
82 ascesa e caduta della città di Mahagonny Leone beyond the big screen
L’opera sospesa di Francesca Romana Buffetti
The suspended performance
88 Helena de Medeiros
Il tutù, scultura in movimento di Lucia Nigri
The tutu, a sculpture in movement
Scenografia&Costume
Magazine dell’ASC fondato da Lorenzo Baraldi,
Alida Cappellini e Giovanni Licheri
A Torino, le creazioni di Annamode di Susanna Paparatti
Direttore Responsabile: Francesca Romana Buffetti Annamode’s creations in Turin
Redazione: Livia Borgognoni, Alida Cappellini, Giovanni Licheri, Lucia Nigri,
Carlo Poggioli
Collaboratori esterni: Michel Barthélémy, Brunella De Cola, Eleonora D’Uffizi,
Susanna Paparatti, Matteo Recanatesi, Livio Ricciardelli, Adriano Stabile, 130 la vetrina dei soci di Brunella De Cola e Adriano Stabile
Clara Tosi Pamphili, Valentina Venturi
Traduzioni: Vanessa Giorgis
Progetto e realizzazione grafica: Francesco Mastantuoni
Stampa: Futura Grafica s.r.l. - Via Polia, 37 - 00178 Roma
Presidente: Carlo Poggioli
136 italian film commissions
Vice presidenti: Livia Borgognoni, Lucia Nigri La mappatura del Belpaese di Sara Montelupo
Segretario: Pasquale Ricciardi
The mapping of Italy
Consiglieri: Bruno Amalfitano, Tiziana Amicuzi, Fiorenza Cipollone,
Eva Coen, Alessandra Di Fiore
Consiglieri Junior: Giuseppe Cannatà, Chiara Russo
Probiviri: Sabrina Beretta, Laura Lupi, Marta Zani
Revisore dei conti: Patrizia Barbera
Direzione e redazione: ASC c/o Istituto Luce-Cinecittà
140 i nostri artigiani
Via Tuscolana, 1055 - 00173 Roma - Tel. 0672293265 Il Costume
The redazione@scenografiaecostume.it
Trial Version - www.scenografiaecostume.it SR Arredamenti
Le copie arretrate costano €18,00 + spedizione postale
Registrazione del Tribunale di Roma n. 405/2011 del 29/12/2001 Pieroni
Peris
Hanno collaborato: / collaborations:
scenografiaecostume
scenografiaecostume
O.B. Stock
Via di San Giusto, 10
59100 Prato
I
IL DIRETTORE nform and educate: this is PERSPECTIVE’s
Lo scenografo David Morong, dirige Perspective e insegna Design mission, the American bimonthly magazine
per la televisione e il cinema alla San Diego University e Software published by the Art Directors Guild (ADG),
di progettazione presso l'American Film Institute. IATSE Local 800, the official labour union for
over 2,720 Art Directors, Production
THE EDITOR Designers, Graphic Artists, Illustrators, Matte
Production designer David Morong edits PERSPECTIVE and Artists, Model Makers, Scenic Artists, Digital
teaches Design for Television and Film at the San Diego State Artists, Set Designers and Title Artists in the
University and Design Software at the American Film Institute. film and television industry.
«The analytical publication written by and for
the professional film and television designers
remaining continually relevant to the work of
Guild members, providing a forum where its
nformare e istruire: questa la mission di Perspective, il bimestrale statunitense edito dalla artists can share with each other the thoughts
Art Directors Guild (ADG), IATSE Local 800, il sindacato americano degli scenografi, arre- and techniques that underlay their unique
datori e maestranze nell’industria cinematografica e televisiva. creative processes», says production
designer David Morong, editor of
«La rivista di settore, scritta da e per i professionisti e gli artisti del cinema e della televisio- PERSPECTIVE. With editorial curated
ne, cerca di rimanere continuamente inerente al lavoro dei membri della guild, fornendo un fo- specifically for its craft, copies are mailed to
rum in cui i suoi iscritti possono condividere tra loro le idee e le tecniche alla base dei loro pro- all 2,900 ADG members six times per year with
a companion digital/mobile version available
cessi creativi», racconta lo scenografo David Morong, direttore di Perspective.
online at the same time. With the additional
Con una linea editoriale curata appositamente per i mestieri del cinema, le copie vengono in- copies going out to a select list of other
viate a tutti i 2.900 membri della ADG sei volte l'anno e contemporaneamente via email in ver- industry professionals, film festivals and
relevant trade shows. The members of the
sione digitale e mobile. Copie aggiuntive vengono spedite ad altri professionisti del settore, a
ADG are the critical decision makers and
festival e a fiere cinematografiche. influencers working at every level of narrative
Perspective racconta le storie dei professionisti dell’art department di Hollywood che decido- design. PERSPECTIVE is dedicated to telling
The Trial Version the stories of these Hollywood art department
no e influenzano tutto il processo creativo del design di un film.
professionals.
Fondata nel 1937, la ADG fa parte della IATSE, l'International Alliance of Theatrical and Stage Founded in 1937, the ADG is a part of IATSE,
Employee a cui fanno capo oltre 140.000 tra tecnici, artigiani e artisti dello spettacolo, tra cui the International Alliance of Theatrical and
spettacoli teatrali e cinematografici e produzioni televisive, nonché fiere, produzioni audiovisi- In the March and April issue of PERSPECTIVE
it is possible to discover the behind the
ve in genere e trasmissioni sportive.
scenes of Lucy in the Sky (still unreleased in
Oltre a organizzare ogni anno l’ADG Excellence in Production Design Awards e gestire una Italy) directed by Noah Hawley, written by
galleria d'arte (la Gallery 800) e programmi di formazione informatica, il sindacato ogni anno Italian production designer Stefania Cella, the
tra maggio e settembre, organizza proiezioni presso l’Egyptian Theatre di Hollywood per cele- work done for The Two Popes, from the
production designer Mark Tilesley and the set
brare la scenografia: i film vanno dai classici alle uscite attuali e ogni proiezione è preceduta da decorator Veronique Melery, filmed between
un confronto con i professionisti. Argentina and Rome, where the Sistine Chapel
Nel numero di marzo e aprile di Perspective è possibile scoprire il dietro le quinte di Lucy in the was rebuilt, and the story behind the design
of The Morning Show, a TV series with sets by
Sky (ancora inedito in Italia) diretto da Noah Hawley, grazie al racconto della scenografa ita-
John Paino.
liana Stefania Cella, il lavoro svolto per The Two Popes, dallo scenografo Mark Tilesley e l’arre- The PERSPECTIVE articles, containing a rich
datrice Veronique Melery, girato tra l’Argentina e Roma, dove è stata ricostruita la Cappella iconography, made up of set photos, sketches
and layouts, models and renderings,
Sistina, cosa c’è dietro al set di The Morning Show, serie tv con la scenografia di John Paino.
represent a very interesting tool for exploring
Corredati di un ricco apparato iconografico, fatto di foto di scena, bozzetti e planimetrie, mo- secrets and escamotages implemented by the
dellini e render, gli articoli di Perspective rappresentano uno strumento di grande interesse cinema professions. «It strives to document
The Trial Version the history, technology and artistry of the
per sviscerare segreti ed escamotage messi in atto dai mestieri del cinema. «Ci impegniamo a
profession – concludes Morong - and to
documentare la storia, la tecnologia e l'arte della professione – conclude Morong – e a svelare reveal how the imaginative creativity of these
come si realizza la creatività immaginativa del lavoro di questi artisti». ◆◆◆ artists’ work is achieved». ◆◆◆
PERSPECTIVE
T H E J O U R N A L O F T H E A R T D I R E C T O R S G U I L D
PERSPECTIVE
T H E J O U R N A L O F T H E A R T D I R E C T O R S G U I L D
PERSPECTIVE
T H E J O U R N A L O F T H E A R T D I R E C T O R S G U I L D
US $8.00 MARCH APRIL 2019 US $8.00 MAY JUNE 2019 US $8.00 COMIC-CON EDITION JULY AUGUST 2019
PERSPECTIVE
T H E J O U R N A L O F T H E A R T D I R E C T O R S G U I L D T H E J O U R N A L O F T H E A R T D I R E C T O R S G U I L D
PERSPECTIVE
T H E J O U R N A L O F T H E A R T D I R E C T O R S G U I L D
US $8.00 SEPTEMBER OCTOBER 2019 US $8.00 NOVEMBER DECEMBER 2019 US $8.00 JANUARY FEBRUARY 2020
ART DIRECTORS GUILD – 11969 VENTURA BLVD., SECOND FLOOR – STUDIO CITY, CALIFORNIA 91604
TELEPHONE: +1 818 762 9995 – FAX: 1 818 762 9997 – WEB: www.adg.org
THE COSTUME DESIGNER GUILD
Insieme per la categoria
Together for the profession
di Gary V. Foss
T
LA FONDATRICE he Costume Designers Guild (CDG) has
Edith Head, celeberrima costumista premiata 8 volte con worked to promote the interests of the
l’Oscar, è stata tra le fondatrici della Costume Designers Guild profession since it was founded in 1953 by
nel 1953. such illustrious figures as Edith Head and
Walter Plunket. The original 30 members have
THE FOUNDER expanded to over a thousand costume
Edith Head, the famous 8 times Oscar-award-winning costume designers, assistant costume designers, and
designer, was among the founders of the Costume Designers illustrators. The Guild supports the research,
Guild in 1953. artistry, and expertise in costume design in
platforms ranging among animation,
commercials, television, motion pictures,
music videos and any developing media. The
CDG counts renown costume designers such
a Costume Designers Guild (CDG) lavora per promuovere gli interessi della professione as Sandy Powell, Milena Canonero, Lou
sin da quando è stata fondata, nel 1953, da personaggi illustri come Edith Head e Walter Eyrich, Colleen Atwood, and Bob Mackie
Plunket. I 30 membri iniziali si sono estesi a oltre un migliaio tra costumisti, assistenti co- among their members.
From 1976 the Guild has become IA Local 892
stumisti e illustratori. La Guild sostiene la ricerca, l'arte e l’expertise del costume in ani- when it affiliated with the International
mazione, pubblicità, televisione, film, video musicali e qualsiasi altra forma artisctica. Alliance of Theatrical Stage Employees (IATSE
Annovera tra i suoi membri costumisti di fama come Sandy Powell, Milena Canonero, Lou Ey- or IA): it joined organizations across the
United States to coordinate their efforts and
rich, Colleen Atwood e Bob Mackie. Dal 1976 la Guild è diventata IA Local 892 affiliandosi alla
increase their collective bargaining power.
International Alliance of Theatrical Stage Employees (IATSE o IA): si è unita ad altre organiz- Under the leadership of three-term president
zazioni negli Stati Uniti per coordinare gli sforzi e aumentare il potere di contrattazione collet- of the Guild, Salvador Perez and Executive
Director Rachael Stanley, the CDG completed
tivo. Sotto la direzione del presidente a tre mandati della Guild, Salvador Perez e del direttore
its new headquarters in Burbank which also
esecutivo Rachael Stanley, la CDG ha completato la sua nuova sede centrale a Burbank, che host lectures, events, and education.
ospita anche conferenze, eventi e corsi di formazione. Among the issues that the CDG has focused on
The Trial Version in recent years is the fight for pay equity,
Tra le questioni su cui si è concentrata negli ultimi anni c'è la lotta per l'equità salariale, che per
which for a costume designers means earning
un costumista significa guadagnare uno stipendio pari a quello dell’art director, dello scenogra- a salary equal to that of the art director,
fo o del direttore della fotografia. production designer or cinematographer.
Dal 1999, la CDG sponsorizza un gala che premia l’eccellenza del costume, che lo scorso febbra-
io ha celebrato la sua ventesima premiazione. Sin dalla sua istituzione, il Costume Designer
Guild Awards (CDGA) è cresciuto da piccolo evento specifico del settore, in cui i membri ricono-
scono i contributi e i risultati dei loro colleghi, a un'occasione accreditata a livello internaziona-
le. Nel corso degli anni, le categorie sono state perfezionate per riflettere meglio il lavoro
svolto dai membri e l’evento è stato aperto anche ai non membri, allo scopo di abbrac-
ciarne pienamente la natura globale.
The Costume Designer Magazine è triplicato per dimensioni, contenuto e distribuzione sotto la
direzione del caporedattore Anna Wyckoff. Il numero più recente della rivista contava 96 pa-
gine, un nuovo record. La rivista funge da pubblicazione del settore e celebra il lavoro svolto dai
colleghi e presenta interviste a molti soci.
La Legacy Video Series punta i riflettori sui costumisti attraverso conversazioni che esplorano
le loro ispirazioni e i momenti salienti della carriera: conversazioni intime in stile documentario
The Trial Version
che conducono dietro le quinte per educare, intrattenere e informare il pubblico promuovendo
l'arte del costume. Questa serie di interviste è disponibile anche online all’indirizzo:
https://test.costumedesignersguild.com/member-interviews/
Di recente la Guild ha intensificato la sua presenza sui social e affronta quotidianamente le pro- Sopra, costumi creati da Sandy Powell per Il
blematiche incontrate dai costumisti. Ad esempio, quando le fotografie dei loro costumi vengo- ritorno di Mary Poppins, del 2018. Sotto, ancora
costumi esposti al FIDM (Fashion Institute of
no pubblicate senza attribuzione sulle principali riviste, dagli inserzionisti e dagli studios che Design & Merchandising) di Los Angeles.
promuovono il proprio lavoro, la Guild ha creato l'hashtag #CreditTheDesigner per supportare
Above, costumes created by Sandy Powell for the
una campagna che dia riconoscimento al loro lavoro.
2018 Mary Poppins Returns. Below, more
Organizzazione dedicata non solo ai suoi membri ma anche all’arte stessa del costume, la CDG costumes exhibited at the FIDM (Fashion Institute
continua a promuovere e proteggere i suoi membri e gli sforzi delle omologhe organizzazioni in of Design & Merchandising) in Los Angeles.
15
IL CENTENARIO
re scenografi per un regista: Dante Ferretti, Antonello Geleng e Giantito Burchiellaro, tre
professionalità che hanno trovato il loro fulcro creativo in Federico Fellini, che le troupe
T hree production designers for one
director: Dante Ferretti, Antonello Geleng
and Giantito Burchiellaro, three professionals
chiamavano “faro” e universalmente considerato il domatore del circo cinematografico. who found their creative fulcrum in Federico
Prima di loro, erano stati Piero Gherardi e Danilo Donati a legare a stretto filo il loro no- Fellini, whom the crews called “beacon” and
universally considered the tamer of the
me con quello del regista e a dare consistenza ai sogni felliniani. Danilo Donati, anche co-
cinema circus. Before them, Piero Gherardi
stumista di molti dei capolavori felliniani, è ricordato per la sua capacità di trasfigurare la re- and Danilo Donati had tied their name closely
altà nel panorama surreale di Federico Fellini, creando con lui un binomio capace di condurre with that of the director and given substance
alle estreme conseguenze la visione del cinema come pittura in movimento, ma senza nessuna to Fellini’s dreams. Danilo Donati, also
costume designer for many of Fellini’s
concessione al naturalismo ottocentesco. masterpieces, is remembered for his ability
Il sodalizio è seguito con Dante Ferretti. È a lui, insieme alla compagna di vita e di lavoro Fran- to transfigure reality into Federico Fellini’s
cesca Lo Schiavo, che si è rivolto Roberto Cicutto, allora presidente di Istituto Luce-Cinecittà, surreal landscape, creating with him a
combination capable of leading to extreme
per omaggiare il centenario del regista a Cinecittà. Per Felliniana - Ferretti sogna Fellini, espo-
consequences the vision of cinema as a
sizione permanente all’interno della palazzina Fellini, lo scenografo ha dato forma a un tran- moving painting, but without any concession
sfert tra la storia privata e professionale: un’immersione nell’immaginario felliniano. «Si viene to nineteenth-century naturalism.
accolti dalle locandine – racconta Ferretti – poi appare la Fiat 125 con cui Fellini mi portava a The sodality continued with Dante Ferretti.
Roberto Cicutto, then president of Istituto
Cinecittà: io abitavo a Via del Babuino e lui a Via Margutta. Nel tragitto mi chiedeva: “Dante,
Luce-Cinecittà, turned to him, along with his
Dantino che ti sei sognato?”. All’inizio non mi ricordavo nulla e lo ammettevo, ma poi ho inizia- life and professional partner Francesca Lo
to a inventarmi dei sogni che sapevo gli avrebbero fatto piacere, tanto che alcuni li ha inseriti Schiavo, to pay homage to the director’s
centenary at Cinecittà. For Felliniana - Ferretti
nel film La città delle donne».
dreams Fellini, a permanent exhibition inside
E l’immaginario racchiuso in questa pellicola del 1980 rivive nella sala Casa di piacere («ab- the Palazzina Fellini, the production designer
biamo aggiunto degli scivoli, per aumentare il coinvolgimento del visitatore»), mentre l’ultima has given form to a transfer between his
The Trial Version private and professional story: an immersion
sala riproduce il Fulgor, il celeberrimo cinema di Rimini in cui Fellini formò il suo occhio registi-
in Fellini’s imagination. «You are greeted by
co: «Non è il cinema di una volta, l’ho pensato in stile hollywoodiano anni Trenta, il tipo di sala the film posters - Ferretti says - then the Fiat
in cui uno viene al cinema e si trova al cinema». 125, with which Fellini would take me to
Questa supervisione era così minuziosa da concedere alle maestranze un’estrema facilità painter, production designer, costume
designer and writer. He was all of it together.
nell’esecuzione finale. «Mi diceva quello che voleva – sottolinea Geleng – e io lo mettevo in con-
The commercials were the last directing
dizione di ottenere quello che desiderava. In fondo era solo un prato, ma le magie registiche completion, after which he didn’t film anything
erano il suo modo di interpretare le immagini, con un determinato taglio della luce, scegliendo else. Obviously he had carte blanche from the
client and the idea was immediately to film
quelle precise inquadrature e persino in fase di montaggio». Ecco allora che nello spot del tre-
shorts based on the dreams he had fished out
no la galleria è un modellino in miniatura e nel totale è un fondale dipinto: «Era un effetto pit- of his book: the train and the lion».
torico anche la roccia a forma di pugno che sembra dare un cazzotto alla montagna, provocan- Starting from Fellini’s sketches, the shooting
do il crollo della galleria. Quella galleria è ripresa parzialmente sulla Roma - L’Aquila, ma il par- comes to life. «I know for sure that if he had
asked, the railways would have been made
ticolare del crollo è ricostruito a Cinecittà. Questa alternanza di realtà e finzione gli ha per- available to him in full. We also went to
messo di realizzare il sogno, esasperando la suggestione». Casarsa to research the different types of
The Trial Version existing trains but in the end we built a mock
L’idea, la fantasia e il gioco erano resi immagine dalle indicazioni di Fellini, come fosse un diret-
toy train. The whole scene of the journey, with
tore d’orchestra: «Non girava in presa diretta, dirigeva l’orchestra suggerendo a voce quello
the landscape in the background, is created in
che sarebbe dovuto accadere. Eravamo i meccanismi di un grande giocattolo». the sound stage, as also the approach to the
L’eccellenza di questi ingranaggi viene mostrata in Fellini 100 Genio immortale esposizione di Nella pagina accanto, bozzetto di Dante Ferretti per
La città delle donne, del 1980. I costumi erano di
Castel Sismondo di Rimini, con il défilé degli abiti ecclesiastici in Roma: «Non sono solo opere
Gabriella Pescucci. Sopra, E la nave va in un
di sartoria – spiega Leonardo Sangiorgi di Studio Azzurro – ma sculture: di una matericità e bozzetto di Dante Ferretti (David di Donatello per le
tattilità michelangiolesche». scenografie nel 1984). I costumi del film erano di
Maurizio Millenotti.
Tecnica e fantasia, commistione tra gioco e sogno che poteva (e può) essere rintracciata in
ogni scenografia realizzata al fianco di Fellini. Lo sa anche Giantito Burchiellaro che ha seguito On the next page, a sketch by Dante Ferretti for
le luci del “faro” in Giulietta degli Spiriti del 1965 e per Il Casanova (1976). Se nel primo film The City of Women, in 1980.
The costumes were by Gabriella Pescucci.
era troppo giovane e alla prima esperienza come scenografo, grazie al Casanova ha «stabilito Above, And the Ship Sails On in a sketch by Dante
una confidenza maggiore, trascorrendo quasi un anno al suo fianco, in quel periodo d’oro della Ferretti (David di Donatello for production design
sua creatività, cercando di assorbire quanto era più possibile». in 1984). The costumes for the film were by
The Trial Version Maurizio Millenotti.
Burchiellaro ha lasciato il segno grazie all’ideazione di Venusia, diventata il simbolo che acco-
glie il visitatore di Cinecittà. «Per il Carnevale di Venezia – ricorda lo scenografo – realizzato
nella piscina di Cinecittà, Fellini pensava alla polena di una nave affondata, sollevata dal mare
attraverso degli argani. Mi chiese perciò di pensare a come sarebbe potuta apparire dall’ac- exhibition at Castel Sismondo in Rimini, with
the ecclesiastical clothes of Rome on the
qua. Dopo vari e difficili tentativi, usando dei bozzetti decisi di fare un modellino con la plasti-
catwalk: «They are not just designer’s
lina. Non avendone a sufficienza, però, modellai la testa di Venusia sopra una pentola, che in creations - explains Leonardo Sangiorgi of
parte ha condizionato la forma definitiva. Ho pensato che un volto “orientale”, come fosse Studio Azzurro - but sculptures: a
un’odalisca con il velo e il velo era l’acqua, fosse più vicino al mondo della Serenissima. Quan- Michelangelesque materiality and tactility».
Technique and imagination, a combination of
play and dream that could (and can) be traced
in every production design created alongside
Fellini. Also Giantito Burchiellaro, who followed
the “beacon” lights in Juliet of the Spirits in
1965 and in Fellini’s Casanova (1976), knows
it. If in the first film he was too young and at
his first experience as set designer, thanks to
Casanova he «established a greater
confidence, spending almost a year by his
side, in the golden age of his creativity, trying
to absorb as much as possible».
Burchiellaro left his mark thanks to the
conception of Venusia, which has become the
symbol that welcomes visitors at Cinecittà.
«For the Carnival of Venice - the production
designer recalls - realised in the Cinecittà
swimming pool, Fellini thought of the
figurehead of a sunken ship, pulled out of the
sea with winches. So he asked me to think
about how it could have emerged from the
water. After several difficult attempts using
The Trial Version sketches, I decided to make a model with
Plasticine. Not having enough, however, I
modelled Venusia’s head on a pot, which
partly conditioned the final shape. I thought
do Fellini la vide disse: “Sì facciamo questa: è più veneziana”. Se ci ripenso, non avrei mai im- Nella pagina accanto, due bozzetti di Antonello
Geleng per gli spot di Federico Fellini per la Banca
maginato che l’emblema di Cinecittà potesse avere come fondamenta la pentola di mia ma-
di Roma. In alto, bozzetto di Giantito Burchiellaro
dre!». Sogno e realtà si mischiano perché, conclude Giantito Burchiellaro «ogni giorno, ogni per la Venusia de ll Casanova di Federico Fellini
situazione diventavano straordinari al fianco di Federico Fellini, che era solito ripetere: “Il (con i costumi di Danilo Donati). Accanto, bozzetto
di Burchiellaro per Giulietta degli spiriti, con
teatro è il luogo che nasce dal nulla”». ◆◆◆ scenografie di Burchiellaro, Piero Gherardi e
Luciano Ricceri.
ome mi piace ricordare, meglio che vivere, del resto che differenza fa…”: dice Ivo, lo
scombinato personaggio dell’ultimo film diretto da Federico Fellini, La voce della luna.
“H ow much I do like to remember, better
than living, after all what difference
does it make...” says Ivo, the disjointed
Sul filo del ricordo, ci imbarchiamo con Gabriella Pescucci e Maurizio Millenotti per ri- character of the last film directed by Federico
percorrere alcuni dei lavori del Maestro, da Prova d’orchestra fino – appunto – a quella Fellini, The Voice of the Moon.
pellicola del 1990: «Un film senza una vera sceneggiatura – racconta Millenotti – Federico ci On the thread of memory, we embark with
Gabriella Pescucci and Maurizio Millenotti to
dava ogni settimana dei foglietti su cui lavorare: è per questo che a molti è sembrato un film
retrace some of the Maestro's works, from
sconnesso, come sconnessi erano i due protagonisti. Lo ricordo con grande entusiasmo: girava- Orchestra Rehearsal to - precisely - that 1990
mo alla De Laurentiis ed eravamo un gruppo allegro e meraviglioso che si sentiva amato e pro- film: «A film without a real script - says
Millenotti - Federico would give us some slips of
tetto. Avevo con me due assistenti bravi, Alfonsina Lettieri e Carlo Poggioli, a cui Fellini voleva
paper to work on every week: this is why to
bene, che hanno contribuito a creare un’atmosfera splendida sul set». many it seemed a disconnected film, just as
A rendere indimenticabili i due protagonisti, come sempre pochi dettagli: un paio di pantaloni disconnected as the two protagonists were. I
della tuta per Paolo Villaggio («Fellini lo voleva vestito come un clochard), una giacchetta nera remember it with great enthusiasm: we were
filming at De Laurentiis and we were a cheerful
con una camicia con enormi punte del colletto e una sciarpetta rossa per Roberto Benigni,
and wonderful group that felt loved and
«l’unico disegno che mi aveva dato Fellini: lo immaginava come una sorta di charlottino…». protected. I had two good assistants with me,
Sette anni prima, E la nave va: «Federico mi chiese di intercedere per chiedere a Piero Tosi di Alfonsina Lettieri and Carlo Poggioli, that Fellini
liked very much, who helped create a splendid
venire sul set, per la supervisione del trucco. Si creò anche in quell’occasione un’aria di grande
atmosphere on set».
collaborazione, ricca di creatività. Abbiamo girato in teatro a Cinecittà, su una scenografia di What makes the two protagonists
Dante Ferretti costruita su dei pistoni in movimento, che doveva mimare il beccheggio della unforgettable, as always are a few details: a pair
nave. Qualche tempo prima avevamo realizzato in giro per Roma, Quirinale compreso, i filmati of tracksuit bottoms for Paolo Villaggio («Fellini
wanted him dressed as a vagrant»), a black
della soprano, di cui poi nel film si dovrà fare il funerale. Dopo essere stato assistente di Ga-
jacket and a shirt with huge collar points and a
briella Pescucci ne La città delle donne, ero alla mia prima esperienza con Fellini: non mi senti- red scarf for Roberto Benigni, «the only design
vo assolutamente in grado e penso che quelle due settimane prima di girare il film vero e pro- Fellini gave me: he imagined him as a sort of
The Trial Version The Little Tramp...».
prio siano state un po’ un banco di prova, per vedere se fossi all’altezza della baracca. Federico
Seven years earlier, there had been And the Ship
voleva facessi “un funerale di prima classe”. Così per la documentazione sono stato un po’ di Sails On: «Federico asked me to intercede to ask
tempo in alcuni dei teatri lirici più importanti, dalla Scala al Regio di Torino, fino a Parigi, per Piero Tosi to come to the set, to supervise the
entrare in quel mondo. E poi ho seguito le facce dei personaggi». I suggerimenti? «Mi fece il di-
segnino del guardiano del rinoceronte, per farmi vedere che voleva un cappello con un becco
che ricordasse il corno dell’animale».
Più movimentata, racconta invece Gabriella Pescucci, la realizzazione de La città delle donne: So for the documentation I spent some time in
«Avevamo le femministe alle calcagna e ognuna aveva la sua da dire. Federico, da parte sua, some of the most important opera houses, from
La Scala to the Regio in Turin, up to Paris, to
aveva sempre la sua idea, su tutto, ma non la diceva. Si limitava a dire cose come: “Gabriellina
enter that world. And then I followed the
pensa alla marmellata”. E io dovevo capire che voleva una sorta di mescolanza… Non era facile characters’ faces». The suggestions? «He drew
lavorare con lui, perché era un grande artista: fuori dal set era molto più semplice, invece, e ci di- me a small sketch of the rhinoceros keeper, to
vertivamo tantissimo insieme». show me that he wanted a hat with a beak that
resembled the animal’s horn».
Meno complessa la collaborazione con Mastroianni: «Marcello era meraviglioso. Lavorare con
More eventful, says instead Gabriella Pescucci,
lui era bellissimo perché si lasciava fare qualsiasi cosa. Pochi attori sono stati così collaborativi the realization of City of Women: «We had
nella mia carriera». Prima c’era stato Prova d’orchestra, film prodotto per la Rai, di soli 70 mi- feminists on our heels and each had her own
say. Federico, for his part, always had his own
nuti, girato con un budget ridottissimo. In mezzo, Ginger e Fred e Intervista, che rividero torna-
idea, about everything, but wouldn’t say it. He
re sul set accanto a Fellini uno dei suoi storici collaboratori, Danilo Donati. would just said things like: “Gabriellina think
«Soprattutto per Ginger e Fred, Danilo fece un lavoro splendido – racconta ancora Millenotti – co- about jam”. And I would have to understand that
he wanted some sort of mixture... It was not
me d’altronde per Satyricon o per Il Casanova. In questi giorni, ho riscoperto Il bidone, con scene
easy to work with him, because he was a great
e costumi di Dario Cecchi: un capolavoro assoluto. Non c’è un film di Fellini che non abbia amato artist: away from the set it was much simpler,
e che non avrei desiderato fare, soprattutto per il piacere, impagabile, di lavorare con lui». ◆◆◆ however, and we had a lot of fun together».
The collaboration with Mastroianni was less
complex: «Marcello was wonderful. Working
with him was beautiful because he would let us
do anything to him. Few actors have been so
collaborative in my career».
Before then, there had been Orchestra
Rehearsal, a 70-minute film produced for Rai,
shot with a very low budget and without
professional actors. In between, Ginger and Fred
and Intervista, which saw one of Fellini’s long
time collaborators, Danilo Donati, return to the
set next to him.
«Especially for Ginger and Fred, Danilo did a
wonderful job – says Millenotti – as indeed for
Satyricon or Fellini’s Casanova. In these days, I
have rediscovered Il Bidone, with sets and
costumes by Dario Cecchi: an absolute
The Trial Version masterpiece. There is no Fellini film that I have
not loved and that I would not have liked to do,
especially for the priceless pleasure
of working with him». ◆◆◆
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LUCIANO RICCERI
Quell’Oriente mitico
costruito per Montaldo
That mythical East
built for Montaldo
di Francesca Romana Buffetti
i Luciano? Ricordo l’abbraccio che gli davo ogni volta per quello che era riuscito a
fare»: è stata un’affettuosa amicizia a legare Giuliano Montaldo a Ricceri, nata a «O f Luciano? I remember the hug I would
give him every time for what he had
managed to do»: it has been a loving friendship
seguito di una collaborazione artistica lunga e proficua a cui si devono alcune pie- that links Giuliano Montaldo to Ricceri, born as
tre miliari nella storia del cinema, della tv e della lirica. the result of a long and profitable artistic
«Ci siamo conosciuti quarant’anni fa, per il Marco Polo, un lavoro titanico in cui dovemmo supe- collaboration to which we owe some milestones
in the history of cinema, television and opera.
rare tante difficoltà: abbiamo girato in tre continenti, spostandoci dall’Europa alla Palestina e «We met forty years ago, for Marco Polo, a titanic
al golfo Persico fino alla Mongolia e alla Cina. E ogni volta Luciano ha fatto qualcosa di straor- work in which we had to overcome many
dinario», racconta il regista. difficulties: we filmed in three continents, moving
from Europe to Palestine and the Persian Gulf to
Andato in onda in 8 puntate, tra il 1982 e il 1983, Marco Polo è ancora oggi ricordato come uno
Mongolia and China. And each time Luciano did
dei grandi sceneggiati Rai di rilievo mondiale, trasmesso nel tempo in ben 46 Paesi. Regia di something extraordinary».
Montaldo, scene di Luciano Ricceri e Paolo Biagetti, costumi di Enrico Sabbatini, fotografia di Broadcasted in 8 episodes, between 1982 and
1983, Marco Polo is still remembered as one of
Pasqualino De Santis e musica di Ennio Morricone: uno dei più clamorosi successi di pubblico
the great Rai dramas of worldwide importance,
della tv italiana con una media di più di 26 milioni di spettatori a puntata. transmitted over time in as many as 46 countries.
«Ricceri ha ricostruito quella che era piazza San Marco nel Duecento a Malamocco con la verde Directed by Montaldo, sets by Luciano Ricceri
and Paolo Biagetti, costumes by Enrico Sabbatini,
Isola di San Giorgio davanti, perché doveva avere ancora inizio la lottizzazione bellissima che
photography by Pasqualino De Santis and music
arriverà nel Cinquecento. Ricordo che fece un lavoro talmente straordinario che la città di Ve- by Ennio Morricone: one of the most resounding
nezia avrebbe voluto conservare quella piazza ricostruita, visto quanta curiosità aveva richia- audience successes of Italian TV with an average
The Trial Version of more than 26 million viewers per episode.
mato da parte dei turisti. Essendo però una creazione per il cinema era friabile e sarebbe costa-
«Ricceri rebuilt what was San Marco square in
to troppo mantenerla. Il giornalista veneziano Nantas Salvalaggio fu tra i primi ad accorgersi di the thirteenth century in Malamocco with the
questa ricostruzione. In un articolo descrisse la sua sorpresa nell’arrivare con la sua barca in green Island of San Giorgio in front, because the
E feconda è stata anche sul grande schermo la collaborazione tra Montaldo e Ricceri: «Ab- reconstruction of Shang-Du, the city of Tents,
biamo fatto insieme Gli occhiali d’oro, uscito nel 1987. Una passeggiata dopo il Marco Polo: the summer residence of the emperor, or of the
throne in the Forbidden City: «Each time we met
abbiamo girato a Ferrara, che ben si prestava come set per quella che era la città tra il 1938 requests to leave what we had built standing,
e il 1939. A Luciano va riconosciuta non solo la sua abilità nelle ricostruzioni ma anche la sua even in China; every time there were crowds of
bravura a trovare delle location perfette. Il capolavoro che ha fatto con Montalbano lo dimo- onlookers who lined up to see the set».
After the Rai drama, it was automatic for
stra: è diventato un vero siciliano in quegli anni. Da una parte ha significato che la nostra fre-
Montaldo to turn to Luciano Ricceri for his first
quentazione, così vivace negli anni in cui era a Cinecittà, spesso accanto a Ettore Scola, si è opera direction: «It was our debut in opera, a
molto diradata, ma dall’altra ha regalato al pubblico un affresco di quell’isola davvero incom- world unknown to me that I was able to face
parabile. E anche in quel caso, lo dimostrano i fiumi di turisti a caccia dei luoghi del commis- only thanks to the help of Luciano and Nanà
Cecchi, to whom I entrusted the costumes. The
sario nati dalla sua creatività». ◆◆◆
result was a memorable Turandot, set up in the
Verona Arena; it was followed by Tosca and then
a series of performances around the world. One
of the most incredible sets? The Tosca we
brought to the Olympic stadium in Rome.
Luciano adapted the Curva Nord, hosting 16
thousand spectators, creating a series of
movable wings that accompanied the act
changes: the stage was an immense
“cinemascope”, irresistibly spectacular and
engaging».
In that historic staging of 1998, Daniel Oren was
The Trial Version on the podium. The costumes were entrusted to
Elisabetta Montaldo. «Today there is less money
just about everywhere, imagining such a great
staging of the kind is impossible. For this
el Maestro Ricceri si ricorda in massimo grado la potenza dei suoi bozzetti: «Il viaggio di Ca-
pitan Fracassa diretto da Ettore Scola è un esempio lampante di quanto fosse poderosa la M aestro Ricceri is remembered in the
highest degree for the power of his
sketches: «The Voyage of Captain Fracassa
sua mano – racconta Cinzia Lo Fazio, che dello scenografo è stata assistente per più di tren-
directed by Ettore Scola is a striking example of
t’anni – Grazie a un percorso pittorico, attraverso la pittura del ‘600, è riuscito a dar vita a un how powerful his hand was - says Cinzia Lo
viaggio che solo in seconda istanza è fisico. Basta vedere i bozzetti per capirlo e per comprendere Fazio, who has been the production designer’s
assistant for more than thirty years - Thanks to
l’importanza delle references. Nulla si faceva senza una precisa documentazione, fosse anche anda-
a pictorial path, through 17th century painting,
re al Louvre per conoscere i pittori di quell’epoca, visto che non avevamo ancora internet». he managed to give life to a journey that is
Il Seicento in cui si svolge il romanzo d’appendice di Théophile Gautier adattato per il grande physical only in second instance. It is enough to
schermo da Vincenzo Cerami, Fulvio Ottaviano e Silvia Scola (con la sceneggiatura di Furio look at the sketches to understand it and to
comprehend the importance of references.
Scarpelli e dello stesso Scola) è stato ricostruito a Cinecittà da Ricceri e Paolo Biagetti: «Erava-
Nothing was done without precise
mo stati a fare dei sopralluoghi per gli esterni in Francia, dove si svolge la storia, ed eravamo tor- documentation, even going to the Louvre to get
nati da Ettore con una montagna di foto, ma una volta tornati aveva deciso di girare tutto a Ro- to know the painters of that time, since we
ma. È stato il film più complesso che abbiamo fatto: ci siamo documentati per mesi su L'Ency- didn’t have internet yet».
The seventeenth century in which the serial
clopédie di Diderot e D’Alembert per avere spunti e riferimenti per costruire gli ambienti», pro- novel by Théophile Gautier takes place, adapted
segue Ezio Di Monte, arredatore del film. for the big screen by Vincenzo Cerami, Fulvio
Le scenografie davano l'impressione di un "teatro nel teatro" con gli esterni con sfondi dipinti e gli Ottaviano and Silvia Scola (with the screenplay
by Furio Scarpelli and by Scola himself), was
interni tipici delle ambientazioni teatrali. «Abbiamo fatto delle gigantografie di bozzetti molto reconstructed in Cinecittà by Ricceri and Paolo
dettagliati e molto rifiniti: un ingrandimento al 10 di un bozzetto di 80 centimetri comunque si- Biagetti: «We had been location scouting for the
gnificavano poi che sarebbero diventati a teatro grandi 8 metri. Di solito si fa per imitare il vero: exteriors in France, where the story takes place,
and we had returned to Ettore with a mountain
si fa una foto di un palazzo, di una strada, di un bosco, e si mette di fronte a due quinte vere per
of photos, but once we returned he decided to
imitare la realtà. Qui era la pittura che volevamo», ebbe a raccontare lo stesso Ricceri durante un shoot everything in Rome. It has been the most
backstage a cura dell’Istituto Luce. Per confessare poi: «Fino a quando la luce non si è accesa e la complex film we’ve made: we have been
The Trial Version documenting for months on Diderot and
cinepresa non è entrata al Teatro 5 non siamo stati certi che il film si potesse davvero fare».
D’Alembert’s L’Encyclopédie to get ideas and
«Luciano è stato un intellettuale prima ancora che uno scenografo. È sempre stato lungimiran- references to build the settings», continues
te, tra i primi a capire che le produzioni cinematografiche non sarebbero state più quelle di pri- Ezio Di Monte, set decorator of the film.
«Non avevamo neanche bisogno di parlarci: la complicità tra noi era perfetta»
«We didn’t even need to talk to each other: the complicity between us was perfect»
i ricordi Luciano quando ci siamo conosciuti? Io stavo concludendo, mordendo un po' il freno,
il mio lungo percorso di assistente costumista e ti chiesi “Ma tu, come hai fatto a fare il gran-
L uciano, do you remember when we met? I
was ending, champing at the bit, my long
path of assistant costume designer and I
de salto?” instaurando una confidenza forse inappropriata nel mondo gerarchico del cine- asked you “What about you, how did you
manage to make the leap?”, establishing a
ma. La tua risposta fu pronta e sintetica “Il mio capo dopo parecchi anni mi tirò addosso il
perhaps inappropriate familiarity for the
martello. Mi sfiorò la testa e capii che tra noi era un rapporto concluso”. hierarchical world of cinema. Your response
Eravamo al bar dell’Excelsior sul sontuoso lungomare di Napoli per girare una scena di Macche- was prompt and concise “After several years,
The Trial Version my boss threw a hammer at me. It narrowly
roni con regia di Ettore Scola, il tuo migliore amico.
missed my head and I realised that was the
“Ettore è come mia moglie” affermasti con me qualche anno dopo. Era vero. end of our relationship”.
A tavola insieme noi tre nelle riprese di un altro film (ero diventata capo anch’io) vi coalizzavate We were at the Excelsior bar on the sumptuous
41
ASC: LUCIANO RICCERI
FOTO GIANFRANCO FAINELLO
per prendermi in giro e quando mi lamentai replicasti “Se vuoi uscire con noi sarà sempre così, La messa in scena di Tosca all’Arena di Verona nel
oppure non ti invitiamo” un po' imbarazzata mormorai “Mi sembrate il Gatto e la Volpe”; ed Et- 1998 con la regia di Giuliano Montaldo, le scene di
Luciano Ricceri e i costumi di Elisabetta Montaldo.
tore secco: “No, siamo il gatto e il gatto”.
Caro Luciano, eppure persino con Scola avevi un grande rispetto dei ruoli: mai che ti lamentassi The staging of Tosca at the Verona Arena in 1998
se ti faceva costruire un ambiente sontuoso e poi all’ultimo istante girava in un angolo buio. Ma directed by Giuliano Montaldo, sets by Luciano
Ricceri and costumes by Elisabetta Montaldo.
il tuo carattere era tutto fuoco, magma vulcanico sotterraneo che se esplodeva era la devasta-
zione. Non riesco a parlare di te come artista, ci provo.
Eri un autore raffinatissimo, forte e impulsivo che mai faceva il verso a sé stesso. I tuoi disegni
more or less close collaborators and the
sono opere mirabili, dettagliate e colte ma rivelano il tuo carattere di appassionata macchina children, he took care of everybody with the
da guerra, capace di portare sulle spalle l’intero reparto nelle steppe della Mongolia, nei deserti rough affection of an alpha male.
del Maghreb. Worldliness and diplomacy were not among
your virtues (in fact you lived in the
No, non mi riesce, torno a parlare dell’uomo che, irruento anche nell’amore, fondava nuove fami- countryside) and, commenting as a costume
glie. E una di quelle era il suo reparto nel quale lo adoravano, tutti, collaboratori più meno stretti designer, you were always very elegantly
e figli, si prendeva cura di tutti con rude affetto da maschio alfa. dressed for work, but if you had to get dressed
up for an award or a party it looked as if you
La mondanità e la diplomazia non erano tra le tue virtù (infatti vivevi in campagna) e – annota-
had exhumed the First Communion clothes.
zione da costumista – eri sempre molto elegante vestito da lavoro ma se ti toccava metterti in In the many works done together in cinema and
tiro per un premio o una festa sembrava avessi riesumato gli abiti della prima comunione. theatre, we didn’t even need to talk to each
other so much, such was the perfect complicity,
In tanti lavori insieme nel cinema e nel teatro, non ci serviva nemmeno parlarci tanto la compli-
creating a new world, yes, but also having each
cità era perfetta, nella creazione di un nuovo mondo, sì, ma anche per coprirci le spalle a vicenda other’s backs because our characters were so
perché i nostri caratteri si somigliavano tanto e ci scambiavamo i saggi consigli che non sapeva- alike and we exchanged sound advice which we
The Trial Version were unable to give to ourselves. Luciano, I
mo dare a noi stessi.
miss you so much that talking about you hurts.
Luciano mi manchi talmente che parlare di te mi fa male. E siccome né a me né a te è mai piaciu- And since neither of us ever liked to suffer,
to soffrire, basta, mi fermo qui. ◆◆◆ that’s enough, I’ll stop here. ◆◆◆
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LUCIANO RICCERI
o conosciuto Luciano in occasione del mio primo lavoro cinematografico, nel 1982: I Pa- I met Luciano on the occasion of my first
film job, in 1982: Hearts and Armour
directed by Giacomo Battiato, loosely
ladini, storia di armi e d’amore per la regia di Giacomo Battiato, liberamente ispirato al-
inspired by the epic of Orlando and other
l’epopea di Orlando e di altri celebri guerrieri.
famous warriors.
La scenografia era il paesaggio dal vero. I costumi erano armature che dovevano tenere The production design was the landscape
il confronto con la natura, con lo spazio aperto, con la luce. from life. The costumes were armours that
had to stand comparison with nature, with
Le scelte di Luciano furono straordinarie: la terra nera dell’Etna per il viaggio dei cavalieri, a ol-
the open spaces, with the light.
tre 1000 metri di altezza, un nero assoluto rotto solo dalla polvere bianca sollevata dagli zoccoli Luciano's choices were extraordinary: the
dei cavalli; Tindari per l’accampamento saraceno, una lingua di sabbia bianca protesa verso il black earth of Etna for the journey of the
knights, at over 1000 metres in height, an
blu del mare; l’Orecchio di Dioniso a Siracusa, per la grotta del mago Atlante; i boschi fittissimi
absolute black broken only by the white dust
della Sila per la follia di Orlando; le gole dell’Alcantara, lucida pietra tormentata da un disegno raised by the horses’ hooves; Tindari for the
a scaglie per gli assalti dei briganti… insomma uno sfondo metafisico per narrare una storia fia- Saracen camp, a strip of white sand stretching
besca. Le mie armature, orientate verso un marcato segno simbolico e astratto, vivevano in uno out towards the blue of the sea; the Ear of
Dionysus in Syracuse, for the cave of the
spazio ideale, senza tempo. wizard Atlas; the thick woods of Sila for
In seguito, Luciano mi presentò a Giuliano Montaldo (non gli sarò mai abbastanza grata per Orlando's madness; the Alcantara gorges, a
questo) a cui l’Arena di Verona aveva commissionato l’opera Turandot. Il plastico troneggiava polished stone tormented by a splintered
pattern for the assaults of the brigands... in
sul tavolo da pranzo di Montaldo: Luciano aveva immaginato la Città Proibita come una città
short, a metaphysical background to narrate a
celeste, irraggiungibile tra nuvole e pagode, distesa in vari piani sulle curve delle gradinate fable-like story.
dell’Arena, dando vita ad una visione in formato grandangolo, senza interruzioni, molto fluida e My armours, oriented towards a marked
symbolic and abstract sign, lived in an ideal,
sognante. A Turandot seguì Attila di Verdi, altra magnifica prova di scenografia nello spazio-
timeless space.
monstre areniano, poi un film per la televisione Il giorno prima da un’idea di Piero Angela e infi- Then Luciano introduced me to Giuliano
ne il bellissimo film tratto dal racconto di Bassani Gli occhiali d’oro per il quale Luciano ed io ot- Montaldo (I will never be grateful enough for
The Trial Version this). The Verona Arena had commissioned him
tenemmo insieme il Premio Osella per la direzione artistica alla Mostra del Cinema di Venezia.
the Turandot. The scale model dominated
Ma c’è un lavoro che Luciano ha realizzato in tempi lontanissimi, quando io ero ancora al ginna- Montaldo's dining table: Luciano had imagined
sio, e che mi commuove ricordare: l’Odissea, con la regia di Franco Rossi. I costumi erano dise- the Forbidden City as a celestial city,
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Dagli inizi con Gherardi a Montalbano L Luciano Ricceri has been one of the
greatest Italian production designers,
among the great protagonists in the history of
From the beginnings with Gherardi Italian cinema: after studying production
design at the school of Piero Gherardi he
uando Matteo Garrone ha deciso di portare al cinema il suo Pinocchio, era sicuramente
cosciente del confronto con un immaginario collettivo radicato e formato dalle classiche W hen Matteo Garrone decided to bring his
Pinocchio to the cinema, he was
certainly aware of the comparison with a
illustrazioni del libro, dal cartone animato firmato Disney (1940), dalla versione per la te-
rooted collective imagination formed by the
levisione di Comencini (1972). Allo scenografo Dimitri Capuani, all’arredatrice Alessia classic illustrations of the book, from the
Anfuso e alla pittrice Arianna Pascazi il compito di restituire su grande schermo la visione del re- cartoon signed Disney (1940), and from
Comencini’s television version (1972). To the
gista e le atmosfere delle avventure del burattino più famoso del mondo.
production designer Dimitri Capuani, the set
«Per l’ispirazione, Garrone si è concentrato su due dei primi illustratori della fiaba, Carlo Chiostri e decorator Alessia Anfuso and the key scenic
Enrico Mazzanti. Quest’ultimo, che ha avuto la fortuna di lavorare con Collodi, è stato una guida per Arianna Pascazi the task of rendering the
la creazione visiva del film. Le sue illustrazioni, fatte a china, si caratterizzano per la semplicità, la director’s vision and the atmospheres of the
adventures of the most famous puppet in the
forza e la capacità di sintesi. Anche la pittura dei Macchiaioli ci ha ispirati molto, specialmente di
world on the big screen.
quei pittori che hanno ritratto scene di vita sociale, lavori umili, l’intimità nelle case. Come Giuseppe «For inspiration, Garrone concentrated on two
Abbati, Telemaco Signorini e Vincenzo Cabianca. Dei loro dipinti abbiamo studiato la luce dentro le of the first illustrators of the novel, Carlo
Chiostri and Enrico Mazzanti. The latter, who
stanze, i mestieri, i visi della gente, gli arredi e i costumi. La difficoltà più grande è stata trovare dei
had the good fortune of working with Collodi,
luoghi che esprimessero la verità e la purezza di quel mondo antico», racconta Dimitri Capuani. has been a guide for the visual creation of the
«Con Garrone abbiamo allargato la ricerca di references collezionando più di 20 faldoni di immagi- film. His illustrations, made in Indian ink, are
ni, anche d’attualità – continua l’arredatrice Alessia Anfuso – Ad esempio, uno scatto fotografico characterized by simplicity, strength and
synthesis capacity. Macchiaioli painting also
che ritrae un camion di profughi è stato d’ispirazione per il carro dell’Omino di Burro che porta i inspired us a lot, especially those painters
bambini nel Paese dei Balocchi. Francesco Sereni, che ha curato i concept, è come sempre un com- who portrayed scenes of social life, humble
pagno di viaggio unico. I suoi, più che bozzetti, sono quadri e ci hanno aiutato ad andare tutti nella jobs, intimacy of homes. Like Giuseppe
Abbati, Telemaco Signorini and Vincenzo
stessa direzione». Il lavoro della pittrice Arianna Pascazi parte proprio dai bozzetti: «Per un pittore
Cabianca. From their paintings we studied the
è impossibile guardarne uno senza immaginare le texture da usare, i colori, gli impasti. Le pareti de- light inside the rooms, the crafts, the people’s
gli uffici dell’art department erano tappezzate dalle immagini delle ambientazioni del film, merito faces, the furnishings and the costumes. The
The Trial Version biggest difficulty was finding places that
della preparazione lunga e meticolosa svolta da Dimitri e Alessia in mesi e mesi di incontri con Gar-
expressed the truth and purity of that ancient
rone prima del mio arrivo. Per questo nel mio lavoro non ho la necessità di un rapporto diretto con world», recalls Dimitri Capuani. «With Garrone
il regista, lo scenografo fa da tramite comunicandomi le emozioni che vuole suscitare». we have expanded the search for references
FOTO GRETA DE LAZZARIS
Conoscendo il testo originale, molte scelte del film appaiono di maggiore aderenza al romanzo. by collecting more than 20 folders of images,
including topical ones - the set decorator
Per esempio, nelle versioni per tv e cinema del passato, la fata e i luoghi che la rappresentano sono
Alessia Anfuso continues - For example, a
un rifugio rassicurante e accogliente. Nel Pinocchio di Garrone, invece, queste immagini risultano photo that portrays a truck of refugees was
più vicine al libro: la casa della fata bambina è spettrale, lei stessa è più simile a un fantasma che a the inspiration for the wagon of The Little Man
una fatina. «Nelle versioni cinematografiche si tende molto a edulcorare o a omettere gli aspetti that takes children to the Land of Toys.
Francesco Sereni, who curated the concepts,
più inquietanti e crudeli di questa fiaba – spiega Capuani – Da parte del regista non c’è stata l’in- is as always a unique travel companion. His
tenzione di fare un film cupo, ma semplicemente di essere più vicino possibile al testo. Lo stesso sketches are closer to paintings, and they
Collodi descrive la bambina come un fantasma e la fatina, affacciandosi alla finestra, dice a Pinoc- have helped us all go in the same direction».
The work of the painter Arianna Pascazi starts
chio: “In questa casa non c’è nessuno, sono tutti morti!”. La casa è una grande villa abbandonata right from the sketches: «It is impossible for a
nel bosco, un’apparizione nella notte durante la fuga di Pinocchio inseguito dagli assassini. Qui il painter to look at one without imagining the
CONCEPT ARTIST
Dopo i primi fumetti, Pietro Scola Di Mambro si è interessato alla
concept art, prima nei videogiochi e poi nei film. Si sta occupando
di concept e storyboard della serie tv Anna, di Niccolò Ammaniti.
CONCEPT ARTIST
After the first comics, Pietro Scola Di Mambro became interested in
concept art, first in video games and then in films. He is working on
the concept and storyboard of the TV series
Anna, by Niccolò Ammaniti.
Uno dei personaggi più amati, più riusciti, è senz’altro la Lumaca. «La Lumaca, che ho immagi-
nato come una calma signora di paese, è uno dei pochi la cui versione iniziale è piaciuta subito
ed è stata portata avanti così com’era, senza ulteriori modifiche. Il disegno è passato ancora
in fase di bozzetto direttamente ai reparti di trucco e costumi, che così hanno potuto lavorar-
ci e metterci del loro. Una grande soddisfazione per me».
Non tutti i personaggi, però, hanno fatto centro al primo bozzetto. «La ricerca più compli-
cata è stata quella per dare vita a il Gatto e la Volpe. Una coppia che si regge su un equili-
brio delicato, tra il buffo e il cattivo. Sono imbonitori dal fascino maligno, ma Garrone vo-
leva che tutti i personaggi avessero un sottofondo di dolcezza. Siamo partiti da un trucco
del volto completamente prostetico, poi abbiamo lavorato per sottrazione fino a lasciare li-
The Trial Version
beri i lineamenti degli attori. Ci sono poi personaggi che mi sarebbe piaciuto poter sviluppare
ma che, per l’economia della storia, non hanno trovato posto nella versione definitiva, come il
Pescatore Verde».
58
aSC: pinocchio
However, not all the characters hit the target at
the first sketch. «The most complicated research
was that of giving life to the Cat and the Fox. A
couple who stands on a delicate balance between
funny and wicked. They are hucksters with an evil
charm, but Garrone wanted all the characters to
have an undercurrent of gentleness. We started
with a completely prosthetic face makeup, then
we worked by subtraction until leaving the actors’
features free. Then there are characters that I
would have liked to be able to develop but which,
for the story’s economy, have not found a place in
the final version, such as the Green Fisherman».
The work of the character designer sometimes
suggests, but without limiting, a direction to the
costume department: «I relatively interacted with
them. I only gave Matteo a vision. Sometimes in
my sketch the costume was more generic, other
times more detailed. But some collaboration
occurred, for example in the case of the Circus
Owner, with the costume designer Massimo
Cantini Parrini, the makeup artist Dalia Colli and
the hair stylist Francesco Pegoretti, because we
couldn’t find a convincing version». In short, a long
operation, made of attempts and rebalancing:
"More than I ever imagined, actually. A couple of
times I thought I was done, but it wasn’t so and I
found myself part of the whole process of the film.
After the creation of the characters I worked on
that of prosthetic makeup. And then again, once
the filming was over, I worked on the visual effects
with the studio One of Us. And finally, I also made
the poster of the film, as I had also done for
Matteo’s Dogman. Being able to participate in the
great team effort that lies behind a film, with all
the workforce, was truly extraordinary». In fact,
Pietro has always breathed the air of cinema at
home. «When I chose to leave university to enrol in
a comics school, my grandfather (Ettore Scola, Ed.)
has always supported me. After all,
he had started precisely as a
designer, as a cartoonist for
Marc’Aurelio, and he was first of all an
author, like all the great Italian
filmmakers. Then, one way or
another, cinema crossed my path
once again. Having the chance to
work on Pinocchio, a character
very dear to my grandfather,
made me very happy, and I
experienced it a bit like a
Il lavoro del character designer a volte indica, ma senza limitare, una direzione al reparto costu- predestination». ◆◆◆
mi: «Ho interagito relativamente con loro. Io ho dato solo una visione a Matteo. A volte nel mio
bozzetto il costume era più generico, altre più dettagliato. Ma è capitato di collaborare,
per esempio nel caso del Direttore del Circo, con il costumista Massimo Cantini Parrini,
la truccatrice Dalia Colli e il parrucchiere Francesco Pegoretti, perché non si riusciva a tro-
varne una versione convincente».
Insomma, un’operazione lunga, fatta di prove e riequilibrature: «Più di quel che immaginassi,
in realtà. Un paio di volte credevo di aver finito, ma non era così e mi sono ritrovato a far parte
di tutta la lavorazione del film. Dopo la creazione dei personaggi ho lavorato a quella del
trucco prostetico. E poi ancora, una volta terminate le riprese, agli effetti visivi con lo studio
The Trial Version
One of Us. E, infine, ho realizzato anche il poster del film, come avevo fatto anche per Dog-
man di Matteo. Poter partecipare al grande lavoro di squadra che si nasconde dietro a un
film, con tutte le maestranze, è stato davvero straordinario».
Mustafa Sabbagh
JOJO RABBIT
Quando il dettaglio è poesia
When detail is poetry
di Francesca Romana Buffetti
A
DAI MAYA AI NA’VI DI PANDORA pair of shoes, camel coloured trousers, a
Dopo la gavetta con Enrico Sabbatini, sul set di Old gringo, la cardboard uniform: Mayes C. Rubeo has
costumista messicana Mayes C. Rubeo ha lavorato in Apocalypto studded Jojo Rabbit with accessories and
di Mel Gibson e in Avatar di James Cameron. costumes that embed themselves in the
memory; details that contribute to the poetry of
FROM THE MAYA TO PANDORA’S NA’VI the film, written and directed by Taika Waititi
After the apprenticeship with Enrico Sabbatini, on the set of Old (loosely based on Christine Leunens' novel
Gringo, the Mexican costume designer Mayes C. Rubeo worked on Caging Skies), which was able to conquer the
Mel Gibson's Apocalypto and James Cameron's Avatar. audience and critics in no time: war seen
through the eyes of a little boy, who found in
Hitler his imaginary friend.
Six nominations at the 2020 Oscars (including
for Ra Vincent and Nora Sopková’s production
n paio di scarpe, pantaloni color cammello, una divisa di cartone: Mayes C. Rubeo ha co- design and Mayes Rubeo’s costumes) and a
stellato Jojo Rabbit di accessori e costumi che si fissano nella memoria; dettagli che con- statuette won (for Best Adapted Screenplay) by
tribuiscono alla poesia di un film, scritto e diretto da Taika Waititi (liberamente ispirato al this little masterpiece. Now, explains the
Mexican costume designer (divided between
romanzo Il cielo in gabbia di Christine Leunens), che ha saputo in brevissimo tempo con- Los Angeles and Trevi, in Umbria, for a long
quistare pubblico e critica: la guerra vista con gli occhi di un ragazzino, che ha trovato in Adolf time), once the excitement and the media echo,
Hitler la compagnia di un amico immaginario. the ceremonies and the red carpets were over,
what remains is the nostalgia: «At times
Sei le nomination agli Oscar 2020 (tra cui alla scenografia di Ra Vincent e Nora Sopková e ai co-
sadness surges in at the thought that the little
stumi di Mayes C. Rubeo) e una statuetta vinta (alla sceneggiatura non originale) per questo pic- protagonists will grow, they are already
colo capolavoro. Ora, spiega la costumista messicana (da tempo divisa tra Los Angeles e Trevi, in growing, and I will no longer be able to work
with them as children». The very young actors
Umbria), finito il clamore e l’eco mediatico, le cerimonie e i red carpet, a restare è la nostalgia: «A
are Roman Griffin Davis, Thomasin McKenzie
volte vengo assalita dalla tristezza al pensiero che i piccoli protagonisti cresceranno, stanno già and Archie Yates, the Johannes Betzler, Elsa
crescendo, e non potrò più lavorare con loro ragazzini». I giovanissimi attori sono Roman Griffin Korr and Yorki of the film.
The Trial Version «They are all very good and very professional,
Davis, Thomasin McKenzie e Archie Yates, i Johannes Betzler, Elsa Korr e Yorki del film.
despite their tender age. Much of the credit,
«Sono tutti bravissimi e molto professionali, malgrado la tenera età. Molto del merito, però, si however, is owed to Taika’s leadership. I adore
deve alla guida di Taika. Lo adoro: se mi chiama corro, qualsiasi sia il progetto. Arrivavo dal set him: if he calls me I run, whatever the project
di Thor: Ragnarok una mega produzione Marvel in cui c’era a disposizione un budget stellare. might be. I was coming from Thor: Ragnarok, a
mega Marvel production with a stellar budget
Tutta un’altra storia per Jojo Rabbit, ma sia io che lo scenografo Ra Vincent non ci abbiamo
available. A whole other story for Jojo Rabbit,
pensato neanche un attimo ad accettare». but both production designer Ra Vincent and I
Per realizzare gran parte dei costumi, Rubeo si è rivolta soprattutto alla Sartoria Tirelli, in Ita- accepted in an instant».
lia: «Devo moltissimo a Dino Trappetti e a Laura Nobile: hanno fatto di tutto per farmi rispar- To realise most of the costumes, Rubeo
reached out especially to Sartoria Tirelli, in
miare il più possibile. Ho anche usato moltissimi tessuti della collezione personale che conservo
Italy: «I owe a lot to Dino Trappetti and Laura
a Trevi. Ho molti pezzi del XVIII secolo e tessuti cinesi davvero vecchi, ricami messicani e del Nobile: they did everything they could to make
Nord Europa. Sono stata felice di darli al film, perché ho regalato loro la possibilità di vivere per me save as much as possible. I have also used
many fabrics from the personal collection I
sempre; non voglio che se ne stiano inerti su uno scaffale».
keep in Trevi. I have many 18th century pieces
Arrivano invece dal Canada le scarpe, che un ruolo così importante svolgono durante il film: and really old Chinese fabrics, Mexican and
«Sono state create da Jeff Churchill, che lavora vicino Toronto. Mi sono fatta mandare le calza- Northern European embroideries. I was happy
ture due settimane prima di girare, perché dovevo essere certa che indossandole prima di arri- to hand them over to the film because I gave
them a chance to live forever; I don't want them
vare sul set i bambini le avrebbero ammorbidite a sufficienza. I ragazzini di oggi sono abituati a
standing inert on a shelf».
portare solo sneakers di gomma e rischiavo non riuscissero a muoversi poi durante le riprese». The shoes, which play such an important role
Gli abiti più vivaci, però, appartengono a Rosie Betzler, la madre di Jojo con le fattezze di Scar- during the film, came instead from Canada:
The Trial Version «They were created by Jeff Churchill, who works
lett Johansson: «È un personaggio meraviglioso, estroverso, la cui vita è una continua provoca-
near Toronto. I had the shoes sent two weeks
zione perché è una donna determinata e assolutamente contraria a Hitler. Indossa colori acce- before shooting because I had to be sure that,
si, insoliti in quell'epoca, quasi in Technicolor. Mi intrigava il pensiero che potesse essere amica if the they wore them before getting on set, the
di Elsa Schiaparelli. Per molti dei capi che indossa mi sono ispirata alle creazioni dell’artista rus- Nella pagina precedente, Taika Waititi con Roman
Griffin Davis. In questa pagina Scarlett Johansson
sa Sonia Delaunay, un’artista che adoro e a cui si devono grafiche avant-garde perfette per lo
e bozzetti di Mayes Rubeo ispirati agli abiti
spirito anticonformista di Rosie». simultanei di Sonia Delaunay, dove i colori sono
Se i tessuti simultaines di Sonia Delaunay vestono con girocolli e cardigan colorati Scarlett Jo- pochi ma sempre in contrasto tra loro, associati
attraverso una serie di forme geometriche e di linee
hansson, per i suoi cappelli la costumista ha realizzato turbanti, cerchietti, cappelli con piume e
fedora: «In tempo di guerra il cappello è stato un accessorio di gran lusso, per questo molte On the previous page, Taika Waititi with Roman
donne si sono ingegnate a trasformare quelli di famiglia. Mi piaceva l’idea che Rosie ne riciclas- Griffin Davis. On this page Scarlett Johansson and
Mayes Rubeo's sketches inspired by Sonia
se alcuni abbinandoli al resto dell’outfit grazie a qualche dettaglio un po’ ricercato».
Delaunay's simultaneous outfits, where the colours
Luminosa, piena di vitalità, sexy e materna, la madre di Jojo indossa un paio di scarpe con cin- are few but always in contrast with each other,
turino rosse e bianche, un modello scelto da molte attrici negli anni '30 e ’40: «Sono un cimelio assembled through a series of geometric shapes
and lines.
di giorni più felici - racconta Mayes Rubeo - servono a Rosie per ricordare momenti migliori e a
far sperare suo figlio in un domani di pace. Per questo rimangono tanto impresse quando si tra-
sformano invece in un messaggio di morte».
children would have softened them enough.
Speculare e contraria, ombra nascosta negli interstizi della casa, Elsa Korr, la ragazzina ebrea Today's kids are used to wearing only rubber
sfuggita alla caccia nazista, veste invece come un fantasma, grigia e scalza per non fare rumo- sneakers and I risked them not being able to
The Trial Version move during the shooting».
re: «Indossa delle scarpe solo quando le SS irrompono nella casa ed è costretta a fingersi un’al-
The most vivid clothes, however, belong to
tra persona», spiega ancora la costumista, che con un certo orgoglio confessa il piacere nel- Rosie Betzler, Jojo's mother with the features of
l’aver ricevuto i complimenti dell’autrice del libro: «Il film è liberamente ispirato alla storia di Scarlett Johansson: «She is a wonderful,
E molti suggerimenti sono arrivati invece dal copione: «Taika è un entusiasta ed è capace di tra- moving scenes in the film: «We wanted to
ridicule the SS and the Nazis and at the same
scinare tutta la troupe grazie alla sua euforia. È anche un regista che tiene in gran conto i costu-
time somehow avenge all those homosexuals
mi, motivo per cui in fase di scrittura non lesina mai in indicazioni. È sua l’idea dei pantaloni da killed during the Holocaust, the many victims
cavallerizzo oversize del Führer e del mantello rosso del Capitano Klenzendorf». mortified by a pink triangle and then ending up
Occhi bistrati, piuma rosa sull’elmetto e frange vermiglie sulla divisa, al Sam Rockwell della bat- in concentration camps. I also had fun
decorating his helmet with a feather that
taglia finale spetta una delle scene più commoventi del film: «Volevamo ridicolizzare le SS e i
resembled that of the Carabinieri Corps; an
nazisti e allo stesso tempo vendicare in qualche modo tutti quegli omosessuali uccisi durante aesthetic tribute to Italy to which I am deeply
l’olocausto, le tante vittime mortificate da un triangolo rosa e finite poi nei campi di concentra- attached».
A plume that, together with many other details,
mento. Mi sono anche divertita a decorare il suo elmetto con una piuma che ricordasse quella
helps to preserve Jojo Rabbit in the heart: «It
dell’Arma dei Carabinieri; un omaggio estetico all’Italia a cui sono profondamente legata». happened only a few decades ago - says Mayes
Pennacchio che insieme a tanti altri dettagli contribuisce a conservare nel cuore Jojo Rabbit: «È Rubeo - and we have learned nothing»; the
The Trial Version bitter tale of totalitarianism told through a little
successo solo qualche decina di anni fa - dice Mayes Rubeo - e non abbiamo imparato nulla»; la
boy who becomes an adult, leaving behind his
favola amara sui totalitarismi raccontata attraverso un ragazzino che diventa adulto, lasciando- imaginary friend, the most ferocious of
si alle spalle il suo amico immaginario, il più feroce tra i dittatori, sta lì a ricordarcelo. ◆◆◆ dictators, is there to remind us. ◆◆◆
mento di Polanski è stato portato al cinema altre sei volte, a partire da un cortometraggio diret-
to da George Méliès nel del 1899.
Michel Barthélémy: Del film sull’affare Dreyfus si è iniziato a parlare da diversi anni prima
di entrare in produzione, qual è stata la sua genesi?
Jean Rabasse: «Sono stati necessari più di 5 anni di sopralluoghi, documentazione, disegni, va-
lutazioni. Nel frattempo abbiamo girato un altro film, Quello che non so di lei. Il progetto è stato A production designer dialoguing with
another production designer: two French
professionals confronting each other to discuss
inizialmente pianificato in inglese. Avevamo un cast americano molto prestigioso, con grandi
An Officer and a Spy (J’accuse), directed by
star. L’idea era di costruire tutto in uno studio, dai palazzi della Repubblica, alle strade di Parigi, Roman Polanski, Grand Jury Prize at the 76th
fino a tutti gli uffici della sezione di controspionaggio. I budget erano molto consistenti. Tutto si Venice International Film Festiva.
The sets (nominated for the César Award) are
è fermato con l’inizio del caso Weinstein, quando all’improvviso gli attori americani si sono riti-
the work of Jean Rabasse, collaborator of the
rati dal progetto. Uno o due anni dopo è arrivato il produttore Alain Goldman della Légende e ha Polish director for seven years (in Venus in Fur
chiesto a Roman di produrre il film in francese e a Parigi. Il budget si era ridotto di un terzo, an- and Based on a True Story). It is with him that
che se ancora molto elevato per un film francese (24 milioni di euro): abbiamo dovuto ripensare Michel Barthélémy (two Césars, for A Prophet
and The Sisters Brothers by Jacques Audiard)
completamente il modo di fare il film. Per il mio reparto era impossibile costruire in teatro con i converses to learn about his experience on the
2,7 milioni a disposizione. Le richieste erano troppe e il numero di set troppo grande». set of the film dedicated to the Dreyfus affair,
MB: Andato a monte quel lavoro di anni, come avete affrontato la nuova produzione? which before Polanski’s adaptation was brought
The Trial Version to the cinema six other times, starting with a
JR: «Il lavoro con il regista comporta necessariamente un lavoro di scrittura del film. Abbiamo
short film by George Méliès in 1899.
quindi iniziato un’intera serie di sopralluoghi molto complicati perché per Roman Polanski il Michel Barthélémy: The film on the Dreyfus
set è la base della narrazione, motivo per cui gli piace così tanto lavorare in teatro. La cosa im- affair has been talked about for several years
una situazione attraverso la geografia di un luogo. Tutto questo è sicuramente molto più facile One of the scenes from J’Accuse, the French-
da fare in teatro dove hai il controllo totale sullo spazio. È molto stimolante lavorare con Ro- Italian production directed by Roman Polanski.
man Polanski, non sei lì per arredare una cornice, il tuo compito è aiutare il regista a racconta-
re la sua storia: è davvero eccitante!»
MB: Come sono i tuoi rapporti con gli altri capi reparto?
JR: «Per i costumi, ho proposto Pascaline Chavanne: avevo adorato il suo lavoro con l’attrice
Paula Beer in Frantz di François Ozon. Trovo che abbia fatto un lavoro magnifico, gli attori sono before going into production, what was its
genesis?
belli, i tagli sono molto eleganti, il che è difficile per le uniformi francesi dalla fine del XIX secolo
Jean Rabasse: «It took more than 5 years of
che spesso appaiono caricaturali. È stato poi Roman a decidere tra una selezione di alta qualità. location scoutings, documentation, drawings,
Noi scenografi possiamo dare consigli su un certo numero di opzioni che riguardano immagine, evaluations. In the meantime, we shot another
The Trial Version film, Based on a True Story. The project was
luoghi, troupe; anche se non è riconosciuto, c’è un lavoro di preparazione col regista che è molto
initially planned in English. We had a very
importante. Pawel Edelman è lo storico direttore della fotografia di Polanski. Era importante prestigious American cast, with great stars. The
che fosse proprio lui perché supporta davvero la scenografia. È fondamentale avere un alleato idea was to build everything in studio, from the
alla macchina da presa, qualcuno con un occhio attento e vigile con cui parlare di colori, di tex- palaces of the Republic, to the streets of Paris,
to all the offices of the counterintelligence
ture e dello splendore di un arredamento. È sempre lui che rassicura Roman in caso di dubbio e
section. Budgets were very substantial.
difende un risultato che ritiene giusto o interessante. Polanski ama molto la sua troupe, ha un Everything stopped with the beginning of the
culto per le maestranze e per i tecnici. Spesso dice che non è giusto parlare di noi come tecnici, Weinstein case, when suddenly the American
actors withdrew from the project. A year or two
so che ci vede come artisti, dei veri e propri collaboratori artistici. Per tornare alla texture del
later, producer Alain Goldman of Légende
film, ho lavorato molto sul colore e sulle pitture. Poiché i miei due capo pittori non c’erano più, ho arrived and asked Roman to produce the film in
French and in Paris. The budget was reduced by
a third, although still very high for a French film
(24 million euro): we had to completely rethink
the way of making the film. It was impossible for
my department to build in studio with the 2.7
million available. There were too many requests
and too many sets».
MB: Once that the work of years fell through,
how did you take on the new production?
JR: «Working with the director necessarily
involves working on writing the film. We
therefore started a whole series of very
complicated location scoutings because for
Roman Polanski the set is the basis of the
narrative, which is why he likes working in studio
so much. The important thing for him is not the
shooting script , which comes later, a set must
first be of service to the movement of its
characters: what happens there, how to move,
FOTO GUY FERRANDIS
dovuto creare un legame di complicità con Benjamin Stierlé, il nuovo capo pittore. Anche nei so- In queste pagine, ancora foto di scena del film con
Jean Dujardin nei panni del tenente
pralluoghi la scelta dei set era in parte basata su una gamma di colori molto precisa».
colonnello Georges Picquart.
MB: In che modo tu e il tuo team affrontate la direzione artistica di un progetto?
JR: «Siamo partiti da un grande lavoro di documentazione, storica in primo luogo: il film non po- On these pages, more set photos from the film
with Jean Dujardin in the role of Lieutenant
teva sopportare il minimo errore rispetto alla realtà degli avvenimenti. Ma anche artistico. È
Colonel Georges Picquart.
stato necessario, attraverso la pittura e la scultura dell’epoca, trovare colori e atmosfere capaci
di sostenere il film. Roman Polanski amava guardare i nostri dossier artistici, lo affascinava ve-
der nascere attraverso le nostre references il suo film. Ma avevo bisogno di tutte queste refe-
rences anche per spiegare la complessità del personaggio interpretato da Jean Dujardin, il co-
lonnello Picquart. È un soldato antisemita, ma molto colto e molto vicino a Gustave Mahler. Po-
teva prendere un treno per la Germania pur di vedere un concerto del suo amico! È difficile im-
maginarlo adesso. Bisognava aiutare a comprendere, attraverso la storia dell’arte, che il mondo
you are not there to furnish a frame, your job is
di Picquart stava cambiando rapidamente. Abbiamo iniziato il film con scatti fotografici che to help the director tell his story: it is really
non avevano più di 40 anni. I fotografi Charles Marville e Eugène Atget sono stati molto utili exciting».
per il film. La fine degli Impressionisti, Van Gogh è ancora uno sconosciuto, Maurice Denis è ap- MB: How are your relationships with the other
department heads?
pena comparso, Cézanne ha dipinto I giocatori di carte, Toulouse Lautrec, Monet… Durante il
JR: «For costumes, I suggested Pascaline
processo di Rennes (1899 ndr.) ci sono Gauguin, Rodin, ma il film finisce nel 1906 con l’arrivo Chavanne: I had loved her work with actress
delle Les Demoiselles d’Avignon di Picasso! Braque! È assurdo vedere quanto velocemente l’ar- Paula Beer in François Ozon’s Frantz. I find she
has done a magnificent job, the actors are
te stia cambiando, ma è anche attraverso questi riferimenti nascosti nei set che percepiamo la
beautiful, the cuts are very elegant, which is
complessità dei personaggi e di un’epoca in cui tutto procedeva tanto velocemente». difficult for French uniforms from the late 19th
MB: Quanto tempo è stato dedicato alla preparazione e alle riprese? century which often appear caricatured. It has
The Trial Version been Roman who decided among a high quality
JR: «14 settimane di preparazione e 14 settimane di riprese, 1 settimana aggiunta, il che non è
selection. We production designers can give
un tempo enorme per un film in costume. Ci sono state delle facilitazioni, ad esempio scegliendo advice on a number of options that concern
di girare tutte le strade nello stesso quartiere (Place Trévise). In genere, l’intelligenza e una buo- image, locations, crew; even if it is not
mettere questi documenti: è stato emozionante. Alla fine, erano talmente prese dal gioco e così in- MB: How much time was spent preparing and
filming?
credibilmente esigenti che quasi dovevi frenarle. È più facile frenare queste energie, erano talmen-
JR: «14 weeks of preparation and 14 weeks of
te generose, ho adorato l’atmosfera del reparto scenografia, era ricca e felice. In conclusione, que- shooting, 1 added week, which is not much time
sto film è stato probabilmente la mia esperienza più difficile a livello fisico. L’ho portato a termine for a costume film. There have been some
completamente sfinito, al punto da dover rifiutare un altro progetto che iniziava subito dopo. Ep- facilitations, for example choosing to shoot all
the streets in the same neighbourhood (Place
pure siamo sempre stati tutti consapevoli che stavamo facendo un film importante e soprattutto Trévise). In general, intelligence and a good
ci siamo sentiti supportati in ogni istante sia dalla regia che dalla produzione». ◆◆◆ connection between direction, photography and
production design to understand how we would
have shot different sequences in the same place
(a street and a location), worked well».
MB: And how is your team formed? A faithful
team or tailor-made according to the
projects?
JR: «I have a very reliable base. I suffer a lot in
theatre or in opera when I have to work with new
teams. Discovering new technicians is both
beautiful and terrible, because I have to restart
orienting myself. In cinema, I always try to find
my team leaders, my head carpenter, my
assistants and set decorators. A focal point of
An Officer and a Spy were the fake documents. I
knew that the truthfulness of the sets depended
on the quality of the reconstruction of these
secret files. I called a team, mainly made up of
young women from great schools of graphics,
binding, calligraphy, architecture. They became
passionate about this work. We asked to see the
real secret file of the Dreyfus affair, which
allowed us to understand the colours, the
textures of the papers, but above all how the
real counterintelligence section managed to
glue or tamper with these documents: it has
been stimulating. In the end, they were so
caught up in the game and so incredibly
demanding that you almost had to restrain them.
It is easier to curb these energies, they were so
generous, I loved the atmosphere of the
production design department, it was rich and
happy. In conclusion, this film was probably my
most difficult physical experience. I completed it
totally exhausted, to the point of having to reject
another project that started immediately after.
FOTO GUY FERRANDIS
The Trial Version Yet we have always been aware that we were
making an important film and above all we felt
supported in every moment by the direction and
the production». ◆◆◆
75
MADELINE FONTAINE
Quel fil rouge chiamato moda
That fil rouge called fashion
di Eleonora D’Uffizi
«È stata una sfida affrontare un grande stilista come Yves Saint Laurent
tanto quanto trascrivere l’immagine di un simbolo come Jackie Kennedy»
«It was a challenge to face a great designer such as Yves Saint Laurent
as much as transcribing the image of a symbol like Jackie Kennedy»
F
IL SODALIZIO CON JEUNET From Amélie, in 2001, which literally
La costumista ha lavorato con Jean-Pierre Jeunet, ne Il favoloso created a trend, to Yves Saint-Laurent, in
mondo di Amélie, Una lunga domenica di passioni, L’esplosivo 2013, in which she had to deal not only with
piano di Bazil e Lo straordinario viaggio di T.S. Spivet. the designer's style, but also with models
that have made the history of fashion on the
THE PARTNERSHIP WITH JEUNET catwalk, passing through Jackie, for which
The costume designer worked with Jean-Pierre Jeunet in she recreated Jacqueline Kennedy's outfits
Amélie, A Very Long Engagement, Micmacs and The Young and on the big screen: fashion is a common
Prodigious T.S. Spivet. thread running through the career of costume
designer Madeline Fontaine. «Fashion is
incidentally an underlying theme in my works.
It’s true, it seized on Amélie’s success to take
inspiration from her style. I found traces of
a Il favoloso mondo di Amélie, del 2001, che ha letteralmente creato una tendenza, a Yves her silhouette in the collections of the
Saint-Laurent, del 2013, in cui si è dovuta confrontare non solo con lo stile del designer, ma months and also the years following the film -
anche con modelli che hanno fatto la storia della moda in passerella, passando per Jackie, says the costume designer - of course, I
confronted myself with this when I worked on
per cui ha ricreato sul grande schermo gli outfit di Jacqueline Kennedy: la moda è un fil Yves Saint Laurent, a project for which I not
rouge che attraversa la carriera della costumista Madeline Fontaine. only had to interpret the characters, but also
«La moda è incidentalmente un filo conduttore dei miei lavori. È vero, si è impadronita del suc- partially reconstruct the work of Saint
Laurent’s creations, the garments of his
cesso di Amélie per prendere ispirazione dal suo stile. Ho trovato tracce della sua silhouette nelle
collections, with all the respect and
collezioni dei mesi e anche degli anni successivi al film – racconta la costumista – Mi ci sono con- sensitivity needed. Jackie Kennedy's style is
frontata, naturalmente, quando ho lavorato su Yves Saint Laurent, progetto per il quale non solo inevitably linked to European fashion, and in
particular to French fashion, and she was its
ho dovuto interpretare i personaggi, ma anche ricostruire in parte il lavoro delle creazioni di
ambassador in the United States.
Saint Laurent, i capi delle sue collezioni, con tutto il rispetto e tutta la sensibilità necessari. Lo sti- A coincidence? To tell the truth, I have never
le di Jackie Kennedy è inevitabilmente legato alla moda europea, e in particolare a quella france- been particularly fascinated by fashion and I
The Trial Version believe that our work as costume designers is
se, di cui è stata ambasciatrice negli Stati Uniti. Un caso? A dire la verità non sono mai stata par-
more of an aid for the embodiment of the
ticolarmente affascinata dalla moda e credo che il nostro lavoro di creatori di costumi sia più un character through its appearance rather than
aiuto per l’incarnazione del personaggio attraverso il suo aspetto che la creazione di un abito fine the creation of a garment as an end in itself.
77
ASC: MADELINE FONTAINE
Madeline Fontaine si è trovata a raccontare gli abiti di quasi ogni periodo storico, da un immagi- On these pages, images of the TV series Versailles,
nario I secolo avanti Cristo in Astérix aux Jeux Olympiques alla corte di Luigi XIV di Versailles e created by Simon Mirren, David Wolstencrof and
broadcast in France from 2015 to 2018 on Canal+.
agli anni Ottanta di Camille redouble. «Tutti i periodi mi interessano e, anche se alcuni mi affasci-
In Italy it is available on Netflix.
nano più di altri, imparo sempre molto avvicinandomi a un soggetto o a un’epoca, a un ambiente The costumes are by Madeline Fontaine while the
o una cultura. Mi piacerebbe avere l’opportunità di lavorare sul periodo successivo alla Rivoluzio- sets are by Katia Wyszkop.
ne francese, che ha vissuto un gran cambiamento nel costume e nell’abbigliamento».
A proposito di Versailles, la serie in costume più costosa d’Europa visibile su Netflix, per il proget-
to Fontaine ha vestito ricchi e poveri, protagonisti e comparse, per tre serie. Un lavoro enorme,
tenendo anche conto delle mode che cambiavano col trascorrere degli anni nelle vicende raccon-
with the available materials, the way to
express the richness of the fabrics and
ornaments produced for the nobility of the
time and that no longer exist». In Jackie as in
Yves Saint-Laurent the historical references
must be rigorous. Photos, videos, pictures
from fashion shows and haute couture models
are in the public domain. In the case of
Versailles it is, perhaps, easier to move away
from a total adherence to reality to create
something credible, but original. «The
relationship with the process of these projects
is special, the era is a plot, the ambition of the
authors is to be “modern” and to offer a
“fashionable” vision that makes the approach
original». Among the next projects? «The work
with Jean-Pierre Jeunet on a Netflix
The Trial Version production, for both of us it's the first time
with this platform. I was also planning a new
Asterix movie, in China… I hope I'll be able to
go back to work on it soon!» ◆◆◆
ahagonny, la città del piacere dove tutto è permesso, ha in sé il seme della sua distruzio-
ne; Mahagonny, metropoli sorta nel deserto dell’Alabama, paradiso di whisky, soldi e di M ahagonny, the city of pleasure where
everything is allowed, carries within
itself the seed of its destruction; Mahagonny,
lussuria, è una trappola che trascina nel suo abisso chi ci è finito. Nata dalla penna di a metropolis standing in the Alabama desert,
Bertolt Brecht, tra il 1927 e il 1930, con la musica di Kurt Weill, Ascesa e caduta della a paradise of whiskey, money and lust, is a
città di Mahagonny (Aufstieg und Fall der Stadt Mahagonny), celeberrima messa funebre del trap that drags those who have ended up
there in its abyss. Born from the pen of
consumismo, sarebbe dovuta andare in scena al Teatro Regio di Parma l’8 maggio 2020, con la re- Bertolt Brecht, between 1927 and 1930, with
gia di Henning Brockhaus e la direzione di Christopher Franklin; scene e costumi affidati rispetti- music by Kurt Weill, Rise and Fall of the City of
vamente a Margherita Palli e Giancarlo Colis, luci di Pasquale Mari. Mahagonny (Aufstieg und Fall der Stadt
Mahagonny), the universally renowned
L’allestimento cerca ora una ricollocazione nel cartellone, bloccato dall’emergenza sanitaria che si
funeral mass of consumerism, should have
è abbattuta sull’Italia e sul mondo. Scorgere una metafora nel testo brechtiano è esercizio tanto been staged at the Teatro Regio di Parma on
facile da apparire sterile: «La denuncia del capitalismo dell’opera di Brecht la rende attuale come the 8th of May 2020, directed by Henning
Brockhaus and conducted by Christopher
non mai: continua a parlare di noi - racconta la scenografa Palli - Mahagonny è una città immagi-
Franklin; scenes and costumes entrusted
naria, eppure esiste davvero». respectively to Margherita Palli and Giancarlo
Rappresentata per la prima volta a Lipsia il 9 marzo 1930, poi ripresa a Berlino nel dicembre del- Colis, lights by Pasquale Mari.
The Trial Version The staging is now looking for a reinsertion in
l’anno successivo, Ascesa e caduta della città di Mahagonny scomparve ben presto dal repertorio
the bill, blocked by the health emergency that
a causa del boicottaggio del regime nazista per il forte elemento di satira sociale, inviso come era has hit Italy and the world. Seeing a metaphor
a Joseph Goebbels, il suo ministro della propaganda. in the Brechtian text is an exercise so easy to
Margherita Palli, collaboratrice storica di Luca Ronconi, ha studiato una grande struttura fissa, Il Teatro Regio di Parma conta 7.200 metri
quadrati di laboratori scenotecnici e di sartoria che
modulabile a seconda delle scene, con un grande telo in fondo: «Mi sono lasciata ispirare dalle in-
permettono di dar vita alle idee di registi,
stallazioni dell’artista Ibrahim Mahama, che ricopre con metri di juta elementi architettonici in di- costumisti e scenografi. Negli ultimi trent'anni in
verse città europee, e dalla scultura vivente Divisor della brasiliana Lygia Pape. Ho preparato un questo spazio sono stati realizzati scene e costumi
di oltre 40 opere.
moodboard e ho condiviso le mie intenzioni con le persone con cui lavoro».
Tra questi, Mari, che con Palli ha lavorato in un numero consistente di spettacoli (molti dei quali The Teatro Regio di Parma has 7,200 square
sotto la direzione di Mario Martone, che con il light designer e direttore della fotografia ha fonda- metres of stagecraft and tailoring workshops that
allow the ideas of directors, costume designers
to negli anni Settanta la compagnia teatrale Falso Movimento): «La messa in scena di Brockhaus and set designers to come to life. In the last thirty
è una sfida interessante: lavora su due binari, divisa come è tra superficie e profondità. Margherita years sets and costumes of over 40 operas have
been created in this space.
ha studiato una successioni di fondali su cui proiettare delle immagini e a cui dare profondità at-
traverso le luci di scena. Si tratta di una struttura molto semplice e molto pittorica allo stesso tem-
po, con colori suggeriti dalla scenografia».
Fondali pittorici e dipinti coi neon, una struttura praticabile che diventa funzionale ai diversi qua-
dri, scritte che compaiono sul telo, in linea con la tradizione brechtiana, sono solo alcuni degli ele-
menti che contribuiscono ai veloci cambi di scena: «Abbiamo immaginato delle vetrine con le pro-
stitute e le dark room per dar vita al bordello - spiega ancora Margherita Palli - il ring, annunciato
da uno dei siparietti, il tribunale sovrastato da una statua della giustizia per metà sirena che scor-
re bidimensionale sulla struttura e su cui i teli bianchi crollano, come crolla la città di Mahagonny».
A chiudere la parabola, un’epigrafe rossa proiettata con le luci di Mari, che cola sul palco: «Lo spet-
tacolo è un gioco continuo tra grande e piccolo, tra illuminazione a tutto campo o di piccole sezio-
ni, con l’utilizzo anche dell’occhio di bue per seguire i personaggi in un modo che può sembrare il-
lusorio, ma in realtà funzionale alla narrazione».
Da tempo affidato ai laboratori scenografici del Regio di Parma, sotto la supervisione di Franco
Venturi e delle sue maestranze, lo spettacolo è ora fermo: «Un peccato, perché il Regio aveva pro-
grammato un numero adeguato di prove e tutto era stato ben preparato per tempo», prosegue il
light designer Pasquale Mari.
«A Parma va dato atto di un’operazione coraggiosa per avvicinare spettatori per lo più tradizionali
a un’opera non di repertorio, in tedesco, poco rappresentata in Italia», gli fa eco Margherita Palli.
Non resta che l’augurio affinché l’allestimento di Henning Brockhaus trovi una nuova data in car-
The Trial Version
tellone quando i teatri italiani potranno di nuovo accogliere il pubblico, a testimonianza di quello
che tra i pensieri di Bertolt Brecht è forse il più citato: “Tutte le arti contribuiscono all’arte più
grande di tutte: quella di vivere”. ◆◆◆
PRESTIGIOSE COLLABORAZIONI
Negli ultimi anni, Helena de Medeiros ha collaborato con
T he freedom of dance and the creative
freedom of artist Helena de Medeiros are
combined in the costumes designed for
importanti direttori artistici e con prestigiose compagnie di Progetto Händel at the Teatro alla Scala,
balletto. costumes with revolutionary constructions
realised by Paola D'Inzillo and her staff, who,
PRESTIGIOUS COLLABORATIONS this year, were also requested by the Bolshoi
In recent years, Helena de Medeiros has collaborated with Theatre for the Russian production company
important artistic directors MuzArts, now on tour around the world with
and prestigious ballet companies. the étoile Svetlana Zakharova.
«I met Medeiros three years ago - says Paola
D'Inzillo - I had won a tender for the
a libertà della danza e la libertà creativa dell'artista Helena de Medeiros si fondono nei co-
stumi ideati per Progetto Händel al Teatro alla Scala, costumi dalle costruzioni rivoluzio-
narie realizzate da Paola D'Inzillo e dal suo staff, che quest’anno sono stati richiesti anche
dal Teatro Bol'šoj per la compagnia di danza russa MuzArts ora in tournée in tutto il mon-
do con l’étoile Svetlana Zakharova.
«Ho conosciuto Medeiros tre anni fa – racconta Paola D'Inzillo – Avevo vinto una gara per la
realizzazione dei costumi di un balletto per un quintetto di archi e clavicembalo con Roberto
Bolle e Svetlana Zakharova, con coreografie di Mauro Bigonzetti. Ho visto i disegni in gara d’ap-
palto: vere e proprie opere d'arte. Il balletto era diviso in due parti: il primo atto, dove i costumi
dovevano essere figure piane, e il secondo atto, dove dovevano essere figure solide. Una sfida in-
credibile. Helena de Medeiros, la costumista, è infatti una pittrice e scultrice. Ho lavorato sui
FOTO BRESCIA E AMISANO
suoi "quadri", ricostruendo le sue “architetture” in maniera meticolosa. Abbiamo dovuto realiz-
The Trial Version
zare dei prototipi il più possibile realistici nei quali ho scelto tessuti e soluzioni che, a mio avviso,
potevano ottenere un risultato estetico fedele ma nello stesso tempo assolvere a tutte quelle
necessità tecniche che un costume per balletto richiede».
I prototipi hanno colto nel segno, la realizzazione dettagliata ha conquistato l’artista che,
una volta giunta nel laboratorio a Roma, ha lavorato alacremente con la sartoria. Il colore da-
to a spruzzo e le stoffe di livello hanno dato vita ad abiti bellissimi, soprattutto versatili e leg-
geri a favore dei movimenti.
Sono stati realizzati dei bustini lavorando sull’elasticizzato steccato con tubolari di gomma
di caucciù, in modo da facilitare le prese nel passo a due; un materiale che, anche se schiac-
ciato durante il ballo, poi torna nella posizione di partenza, ricomponendo l’abito nella forma
originale. I pantaloni dei ballerini sono stati cuciti con retini che lasciano intravedere la pelle ri-
inspiration: «Nature is a great source of
spettando fedelmente i tagli disegnati dall’artista nei suoi bozzetti.
inspiration, perhaps the main one - says the
Ammirando queste opere e i bozzetti c'è da chiedersi da dove l'artista Helena de Medeiros ab- artist - the organic, natural forms, the birds. I
bia potuto trarre ispirazione: « La natura è una grande fonte d’ispirazione, forse la principale – also love all non-logical patterns. I find that
inspirations come from wherever you are; you
racconta l’artista – le forme organiche, naturali, gli uccelli. Adoro anche tutti gli schemi non lo-
just need to listen. They lie in the architecture
gici. Trovo che le ispirazioni arrivino da ovunque; basta ascoltarle. Si trovano nelle forme dell’ar- forms, in the signs of contemporary abstract
chitettura, nei segni dell’arte astratta contemporanea, nel Barocco, nelle forme nate da linee art, in the Baroque, in shapes born from three-
The Trial Version dimensional or minimalist lines. In my artistic
tridimensionali o linee minimaliste. Nella mia ricerca artistica ho realizzato una serie di opere
research I have created a series of artworks
d'arte chiamate "donna uccello", che rappresentano una sorta di mix tra umani e uccelli, che called “woman bird”, which represent a sort of
trovo affascinante: ha ispirato molto i costumi di questo balletto. Le mie forme nascono anche mix between humans and birds, which I find
da una mescolanza di vecchio e nuovo che genera forme barocche, ma nello stesso tempo con- fascinating: it has greatly inspired the
costumes of this ballet. My forms are also
temporanee. È questa ricerca che mi permette di reinventare il tutù tradizionale. Una passione,
born from a combination of old and new that
quella per il costume, nata in modo così naturale, ammirando gli spettacoli sul palco e cercando generates baroque shapes, while remaining
di sviluppare delle idee su come aumentare quella sensazione di bellezza e di piacere. Per me ha contemporary. It is this research that allows
significato trasportare le opere d'arte sul palco». me to reinvent the traditional tutu.
The passion for costume was born in such
Pittrice di formazione, nata a Porto, in Portogallo, Helena de Medeiros ha studiato alla Lon- a natural way, enjoying the shows on stage
don Fashion School e alla Escola Superior de Artes e Design di Porto. Oltre alle numerose per- and trying to develop ideas on how to increase
sonali e mostre collettive in tutto il mondo, lavora da anni come costumista e scenografa per that feeling of beauty and pleasure.
For me it meant transporting the artworks
il mondo della danza, del cinema, del teatro e dell’opera. Porta da sempre avanti entrambe le
on stage».
sue passioni. Il suo approccio rispetto al mondo dell’arte o al mondo dei costumi è natural- Painter by training, Helena de Medeiros was
mente differente, eppure le due passioni possono anche compenetrarsi: «Quando devo af- born in Porto, Portugal and studied at the
London Fashion School and at the Escola
frontare l’ideazione dei costumi per un balletto, mi immergo completamente in una determi-
Superior de Artes e Design in Porto. In
nata atmosfera. E questa atmosfera sarà naturalmente parte del mio lavoro, invadendo an- addition to numerous solo and group
che le altre aree artistiche. Effettivamente si può poi scorgerla nei miei dipinti e nelle mie exhibitions around the world, she has been
sculture. Lavoro a un'idea liberamente, poi durante il processo creativo affronto la scelta dei working for years as set designer and costume
designer for dance, cinema, theatre and opera
materiali. Seleziono una serie di tessuti che possono effettivamente sostenere al meglio
productions. She has always undertaken both
l'idea che porto avanti, rispettando in questo modo le necessità tecniche dello spettacolo e her passions. Her approach to the art world or
quelle degli artisti che indosseranno i miei costumi». the world of costumes is naturally different,
E vista la complessità delle sue creazioni ci si può domandare se qualche ballerino si sia mai la- but the two can also interpenetrate: «When I
face the creation of costumes for a ballet, I
mentato: «In realtà non ho mai avuto problemi con i ballerini. Lavoro con artisti meravigliosi immerse myself in a certain atmosphere. And
che apprezzano molto i miei tentativi creativi e adorano indossare opere simili, dalle forme ri- this atmosphere will naturally be part of my
cercate. In più, amo lo studio del movimento: è la mia passione. Per me i ballerini sono come work, also invading the other artistic areas.
The Trial Version You can actually see it in my paintings and
sculture che muovendosi variano ed enfatizzano ancora di più le forme. Questi tutù, indossati e
sculptures. I work on an idea freely, then
uniti alla bellezza dei ballerini e dei loro movimenti, diventano vere e proprie forme d'arte che during the creative process I face the choice
amplificano le emozioni sul palco». ◆◆◆ of materials. I select fabrics that can
95
countries (Italy, Mexico, Louisiana, Morocco
and Senegal), a crew of a thousand people
and a cast of ten thousand between actors
and extras. «We only kept the idea of the
book - Sollima's words - it is not a series on
cocaine, but on the globalization of the
cocaine market. We went to the places where
we wanted to set our story and we
interviewed the police, the military,
magistrates, social workers, port workers and
commanders of cargo ships».
In ZeroZeroZero, previewed at the last Venice
Film Festival, Veronica Fragola curated the
costumes and Paki Meduri the production
design, professionals who are tried and true
collaborators on the Sollima team since
Gomorrah and Suburra.
«Initially Sollima told me about a TV series on
globalization - Fragola says - for this reason I
tried to outline the differences between the
various worlds, looking for a common thread. I
don't create domineering costumes, but they
accompany the images in a silent way». Her
main assistants for this series were, among
many others, Vanessa Ellen Crane, Lior Ozan
and Margherita Zanobetti. The preparation
work was fundamental in ZeroZeroZero: «On
The Trial Version internet I saw really raw documentaries about
the Zetas (Mexican paramilitary group, Ed.)
which I wanted to represent not as marines,
but as a poor and ill-equipped army. This
tare lo spettatore rispetto a quello che già si è costruito nella sua testa. Poi ho letto la sceneg- have to deal with the physicality of the
giatura e ho iniziato a farmi ispirare da quella. Di base però mi faccio trasportare dai luoghi, ne protagonists: «In the case of DeHaan, who
plays Chris, a boy suffering from a
cerco l’anima e ne do una mia chiave di lettura proponendo qualche cambio nella sceneggiatu-
degenerative pathology, I was helped by the
ra. Saviano ha collaborato con gli sceneggiatori nella costruzione delle scene, poi però non ha fact that he is a fascinating actor, so as not to
condizionato la scelta di luoghi e attori». fall too much in the stereotype of a sick
person. The aesthetic reference is, in some
I social network, nella preparazione, sono un pozzo di idee e ispirazione per toccare da vicino
ways, The Dude from The Big Lebowski».
mode e scenari. «Per Sollima è fondamentale che io abbia una conoscenza approfondita di ciò As for Emma, Chris's sister played by
che stiamo raccontando anche per motivare le mie scelte nei costumi – dice Fragola – Attori Riseborough, Fragola reveals that «it was
important to make it clear that she is in fact
come Gabriel Byrne, Andrea Riseborough e Dane DeHaan volevano sapere perché li vestissi in
Edward's “son”. Emma treats men as if she
un certo modo». were a man and inherited the power from her
Poi, nel passaggio dalla carta al set, bisogna fare i conti con la fisicità dei protagonisti: «Nel caso father. For Chris I created a confused image in
di DeHaan, che interpreta Chris, ragazzo affetto da una patologia degenerativa, sono stata aiu- contrast to that of Emma who is instead neat,
simple and masculine: we put boots on her,
tata dal fatto che è un attore affascinante, per non cadere troppo nello stereotipo del malato. Il like a cowboy, also to give her a special
riferimento estetico è, per certi versi, Drugo de Il grande Lebowski». attitude in the walk».
Per quanto riguarda Emma, la sorella di Chris interpretata dalla Riseborough, Fragola rivela Meduri's challenge «was to maintain a visual
unity, filming in three continents and five
che «era importante che fosse chiaro che è lei il “figlio maschio” di Edward. Emma tratta gli uo-
different countries. Any frame in the series
mini come se fosse un uomo e ha ereditato dal padre il potere. Per Chris ho creato un’immagine must make you understand that you are
confusa in contrasto con quella di Emma che invece è ordinata, semplice e mascolina: le abbia- seeing ZeroZeroZero, but, at the same time,
also identify in which place in the world the
mo messo gli stivali, come un cowboy, anche per darle un piglio speciale nella camminata».
actors are located».
La sfida di Meduri «è stata mantenere un’unità visiva, girando in tre continenti e cinque paesi di- For this reason, the cooperation with Paolo
versi. Qualsiasi frame della serie deve farti capire che stai vedendo ZeroZeroZero, ma, allo stes- Carnera, the director of photography, whom
The Trial Version Meduri defines as «a poet of light» has been
so tempo, anche in quale luogo del mondo si trovano gli attori». Per questo è stata fondamenta-
fundamental. In the end, the common thread
le l’intesa con Paolo Carnera, il direttore della fotografia, che Meduri definisce «un poeta della was reached by the production designer
luce». Il filo comune, alla fine, è stato raggiunto dallo scenografo «grazie ai colori e alla scelta di «thanks to the colours and the choice of some
valorizzato il cuore del programma, che consisteva nell’evidenziare l’ampiezza del palco e quin- Lo studio totalmente rinnovato, total white, si
avvale di uno sviluppo in verticale che si trasforma
di la danza. Le scenografie televisive sono spesso pensate per una prossemica diversa, in cui
continuamente con un elaborato sistema di
l’artista è circondato dal pubblico e da numerosi elementi scenici. Per Danza con me non erano mapping e di cambio di scenografia.
necessari: avevo a disposizione una superficie di quindici metri per nove ed è stato molto stimo-
The totally renovated studio, in total white, makes
lante avere così tanta spazialità e libertà, perché erano giustificate dalla danza. Ne ha benefi-
use of a vertical development that transforms
continuously with an elaborate mapping system
and change of scenery.
COSTUMISTA PLURIPREMIATA
Giovanna Buzzi ha vinto due Premi Abbiati per i migliori
costumi lirici dell’anno e il Metropolitan Fashion Awards 2017,
I f you have to use capital letters for cinema
professions (in the words of Fellini), for the
works of Giovanna Buzzi, costume designer
che si consegna ogni anno a Los Angeles. specialized in “mammoth” productions, block
letters are best suited. After the Circle du Soleil
FOTO ODINO ARTIOLI
MUCH-AWARDED COSTUME DESIGNER and the inaugural ceremony of the Turin Winter
Giovanna Buzzi has won two Franco Abbiati Prizes for best Olympics, the ex-pupil of Pierluigi Pizzi went
opera costumes of the year and the Metropolitan Fashion further: in Switzerland, in the canton of Vaud, she
Awards 2017, which is awarded in every year Los Angeles. was called by the director Daniele Finzi Pasca for
the realization of the costumes for the Fête des
Vignerons 2019 , historical celebration that once
per generation, every quarter of a century from
the end of the eighteenth century, celebrates the
e per i mestieri del cinema bisogna best winemakers in front of thousands of
usare le lettere maiuscole (per dirla spectators. How? Through shows, parades and
carousels, a thirty-day package of events
alla Fellini), ai lavori di Giovanna Buzzi,
involving hundreds of extras and that in the last
costumista specializzata in produzioni “co- edition required the production of 6000
lossali”, si addicono meglio i caratteri cubitali. Dopo il
Cirque du Soleil e la cerimonia inaugurale delle Olimpia-
di invernali di Torino, l’ex allieva di Pierluigi Pizzi è andata
oltre: in Svizzera, nel canton Vaud, è stata chiamata dal re-
gista Daniele Finzi Pasca alla realizzazione dei costumi della
Fête des Vignerons 2019, celebrazione storica che una volta per
generazione, ogni quarto di secolo dalla fine del Settecento, festeg-
gia i migliori vignaioli al cospetto di migliaia di spettatori. Come? Attra-
The Trial Version
verso spettacoli, cortei e caroselli, un pacchetto di eventi lungo trenta giorni che
coinvolgono centinaia di figuranti e che nell’ultima edizione ha richiesto la pro-
duzione di 6000 abiti “unici”, tutti differenti fra loro ma capaci di creare un gioco
108
ASC: FÊTE DES VIGNERONS
La produzione dei costumi è stata affidata alla
Sartoria Slowcostume coordinata da Odino Artioli
e Sabina Bizzarri: ha coinvolto circa una trentina di
artigiani e maestri tagliatori all’interno della
sartoria.
109
ASC: NON SOLO CINEMA
vece lo specchio della semplicità di questa gente e delle sue tradizioni: niente prodotti sintetici, years, for the preparation alone it took weeks.
solo stoffe naturali». Ideas chased each other and took shape in the
meetings with four authorities: along with Finzi
Spazio dunque ai cotoni, ai lini, alle sete leggere, mantenendo viva l’eleganza di alcuni tagli sto- Pasca there was the set designer Ugo Gargiulo,
rici. Costumi elaborati, per nulla semplici. Seimila completi composti da cappello, camicia, giac- the representatives of the Confrérie de
ca, gilet, pantaloni, calze e scarpe. La macrosartoria è un’arte che si apprende sul campo. Vignerons (Brotherhood of Winegrowers), that
produced the festival, and her, Giovanna, who
«L’esperienza ventennale con Pierluigi Pizzi alla sartoria Tirelli mi ha insegnato a organizzare il already had her design in mind, as clear as the
lavoro in maniera metodica: ho sviluppato una certa facilità nel conservare una visione d’insie- Alpine view that was in front of her.
me anche quando i lavori diventano titanici». Then come the sketches, realised in
collaboration with the designer Gianmaria
Il lavoro per la Fête des Vignerons è durato due anni; per la sola preparazione ci sono volute set-
Sposito (“my gun arm”), the prototypes, the first
timane. Le idee si rincorrevano e prendevano forma nelle riunioni a quattro vertici: con Finzi Pa- approvals. At the beginning of 2018, 18 months
sca c’erano lo scenografo Hugo Gargiulo, i rappresentanti della Confrérie de Vignerons, la Com- before the D-day, the production kicked into top
pagnia che ha prodotto la festa, e lei, Giovanna, che in testa aveva già il suo disegno, nitido come gear. Giovanna Buzzi retains a scintillating
memory of that phase: «We have engaged many
lo scorcio alpino che si trovava di fronte. people: crafts companies, manufacturers of
Poi ecco i bozzetti, realizzati in collaborazione con il disegnatore Gianmaria Sposito («il mio accessories, suppliers of Italian and Swiss
braccio armato»), i prototipi, le prime approvazioni. All’inizio del 2018, 18 mesi prima della da- fabrics. Imagine what it means even just
ordering buttons for 6000 clothes…».
ta X, la produzione è entrata nel vivo. Di quella fase, Giovanna Buzzi conserva un ricordo friz-
From January to June, the team of
zante: «Abbiamo coinvolto tantissime persone: ditte artigianali, fabbricanti di accessori, forni- seamstresses led by Buzzi fitted 1000
tori di tessuti italiani e svizzeri. Immaginate cosa significa anche solo ordinare i bottoni per costumes a month for particularly demanding
6000 vestiti…». Da gennaio a giugno, lo staff di sarte guidato dalla Buzzi ha fatto provare 1000 “actors”, those Vevay residents who would buy
them (this is the custom) and wear them for
costumi al mese ad “attori” particolarmente esigenti, quegli abitanti di Vevay che li avrebbero thirty consecutive days before diverting them
acquistati (questa l’usanza) e indossati per trenta giorni consecutivi prima di dirottarli tra i ci- among the family heirlooms. Comfortable shoes
meli di famiglia. Scarpe comode e una camicia di ricambio erano le richieste di rito, ma c’era an- and a spare shirt were the customary requests,
The Trial Version but there were also those who tearfully asked
che chi chiedeva in lacrime un colore diverso da quello proposto per abbinare l’abito a quello del
for a different colour from the one proposed to
nonno e del bisnonno, appeso in casa da decenni. «La componente emotiva era travolgente al di match the garment with that of the grandfather
là di ogni immaginazione», racconta. and great-grandfather, hanging at home for
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NON SOLO CINEMA
L’incantesimo che non svanisce
The enchantment that does not fade
di Clara Tosi Pamphili
A SUCCESS STORY
Alessandro Michele has been Gucci’s artistic director from
2015: through fashion and by supporting exhibitions,
publications, artists, he has generated a unique success story.
è un legame indissolubile fra il Cinema e la Moda, non dico Costume perché non voglio ri-
badire quello che già è stato chiaro dalle prime vestizioni e rappresentazioni umane, am- T here is an indissoluble link between Cinema
and Fashion, I don't say Costume because I
don't want to reiterate what has already been
piamente trattato in qualsiasi testo di storia della moda e del costume. clear from the first human clothing and
Dico Cinema come costruzione di un evento che trasforma lo spettatore da voyeur a Vo- representations, widely treated in any text of
yager, da spettatore a viaggiatore in un’altra dimensione. Anche lo spettacolo apparentemente Fashion and Costume History.
I mean Cinema as the construction of an event
più semplice che racconta una collezione di moda si porta dietro dinamiche creative identiche a
that transforms the spectator from voyeur to
quelle necessarie per materializzare una storia, per visualizzare il mood. Voyager, from spectator to traveller into another
Il mood è la sceneggiatura di una collezione di moda, la ricerca delle immagini, i riferimenti sto- dimension. Even the apparently simpler show that
recounts a Fashion collection carries creative
rici, artistici, letterari filtrati dalla visione e stile del designer/regista che generano tutta una se-
dynamics identical to those necessary to
rie di scelte, molto simili alla realizzazione di un film. Basti pensare al termine casting, alla scel- materialize a story, to visualize the Mood.
ta di modelle e modelli che devono non solo indossare fisicamente ma interpretare un ruolo che The Mood is the script of a fashion collection, the
search for images, the historical, artistic and
esprima lo stile del brand.
literary references filtered by the vision and style
Inventare il modo di visualizzare una idea: forse la Moda ha anticipato il Cinema, quando già of the designer/director that generate a whole
usava le Poupeé de Mode, le bambole con cui dal 1600 i sarti presentavano i loro modelli. Bam- series of choices, very similar to the making of a
The Trial Version film. Just think of the term casting, the choice of
bole che spesso avevano le sembianze dei personaggi famosi del periodo, come Marie Antoinet-
models who must not only physically wear the
te. Si chiamavano le Pandora: la Grande Pandora a grandezza naturale umana e la Piccola Pan- clothes but also play a role that expresses the
dora come una bambola. brand’s style.
artistico, insieme a Boris Kochno, e illustratore del programma fatto di quattordici set teatrali Inside a transparent circular structure built in the
realizzati dai grandi decoratori dell’epoca come Emilio Terry o Jean Cocteau con pittori, illu- Gucci hub, the fashion house team, wearing grey
stratori, coreografi e scultori. Eliane Bonabel progetta 180 bambole alte 70 cm, Henri Sauguet uniforms with labels that read "Façonnier de
Rêves" (Dream Maker), dressed 60 male and
crea la musica. Ci sono tutte le più grandi maison parigine, una quarantina tra cui Schiaparelli, female models.
Balenciaga, Vionnet, sette pelliccerie, otto gioiellieri tra cui Cartier e venti parrucchieri che ve-
stiranno le mini mannequin con capi e accessori perfetti e gioielli veri.
Fu presentato il Thèatre de la Mode al Pavillon de Marsan del Louvre ma il successo ottenuto lo Inventing the way to visualize an idea: perhaps
Fashion has anticipated Cinema, when it was
portò a Londra, Barcellona, Stoccolma, New York , Canada, Brasile, Vienna terminando a San
already using the Poupeé de Mode, the fashion
Francisco: divenne famoso come la mostra di “piccoli personaggi vestiti di grandiosità”. dolls with which tailors presented their models
Con questa attitudine alla creazione dello spettacolo i couturier visionari entrano nella dimen- since 1600. Dolls that often had the likeness of
The Trial Version famous people of the period, such as Marie
sione artistica, sono Designer Registi che è facile accostare ad altrettanti visionari cinemato-
Antoinette. They were called the Pandoras: the
grafici. Da Elsa Schiaparelli che negli anni Trenta dà titoli alle sue collezioni e genera il concetto human-sized Large Pandora and the doll-sized
della stagione Primavera-Estate e Autunno-Inverno, proprio perché si rifà a quelle teatrali, ad Small Pandora.
tazioni reciproche ma condivisione artistica che trasforma il pretesto in epifania. Prova più vera
del contatto cosmico fra Moda e Cinema sono stati tutti quei messaggi provocati dalla diretta
streaming di Gucci, di chi era presente e di chi non c’era che scriveva chiedendosi cosa stesse Lucien Lelong, couturier and chairman of the
Chambre Syndacale for Couture, clothing
succedendo o, alla fine “Che meraviglia”, sentimenti evocati dalla follia più sicura di sé della ra- manufacturers and tailors for women, takes
gione, dall’aver visto qualcosa di difficilmente riproducibile. inspiration from the Poupeé in the immediate
Cosa ha fatto Alessandro Michele per Gucci? Ha costruito un viaggio, ha ampliato la dimensio- post-war period. Together with Robert Ricci, he
organizes an exhibition to restore Paris as a
ne del voyeur in voyager, come dicevamo all’inizio, ha dimostrato che la visualità non è l’unica fashion capital in a time of difficult
formula di rapporto e che la conoscenza dipende dal rifiuto di rispettare i confini, da un sano im- reconstruction. A theatre exhibition.
pulso irrequieto. Il suo sano impulso irrequieto gli aveva già consentito di dimostrare che non ha The Theatre de La Mode or Fashion Theatre was
the title given by Christian Bérard, artistic
più senso parlare di genere o che sia lecito copiare per rielaborare: è un eterno enfant prodige
director, together with Boris Kochno, and
che guarda e racconta le cose con gli occhi puri, incoscienti e incantati di un bambino saggio. illustrator of the programme made up of fourteen
Il 19 febbraio, come fanno certi bambini un po’ strani, chiama tutti a giocare, a vedere quello theatrical sets created by the great decorators of
the time such as Emilio Terry or Jean Cocteau,
che ha fatto, ti invita con un messaggio vocale dal tono informale, ti chiede di andare a casa sua
with painters, illustrators, choreographers and
se sei a Milano. E lì crea per te una performance degna di una Biennale. sculptors. Eliane Bonabel designs 180 dolls 70
Il percorso performativo inizia dal luogo meno accessibile al pubblico, dal backstage dove di so- cm high, Henri Sauguet creates the music. There
are all the biggest Parisian fashion houses, about
lito nervosismo e fretta impediscono qualsiasi rapporto umano: i modelli in accappatoio bianco,
forty including Schiaparelli, Balenciaga, Vionnet,
truccatori e parrucchieri al lavoro. seven furriers’, eight jewellers including Cartier,
Il pubblico rimane in questo spazio per tanto tempo, parla, gira, incrocia Alessandro Michele and twenty hairdressers who will dress the mini
The Trial Version mannequins with perfect garments and
che saluta amichevole, Achille Lauro e altri personaggi che iniziano a suggerire un pensiero che
accessories and real jewels.
verrà confermato più tardi. La situazione è felliniana, surreale, credibile solo come può esserlo It was presented at the Theatre de la Mode in the
la scena di un film. Dal backstage si va a sedere e mentre i modelli entrano dentro il grande te- Louvre’s Pavillon de Marsan but the achieved
Significativo il punto di partenza della mostra: il villaggio di Per un pugno di dollari. Ricostruito
presso la regione dell’Almeria in Spagna, è il set del peregrinare di Clint Eastwood tra i due clan
rivali del paese, per cui Leone trasse spunto dal dipinto Piazza d’Italia di Giorgio De Chirico. Del
resto che la messinscena fosse fondamentale era evidente sin dalla fonte cinematografica. Il the Almeria region in Spain, it is the set of Clint
film infatti è un vero e proprio remake in chiave western del film La sfida del Samurai di Akira Eastwood’s peregrination between the two rival
Kurosawa del 1961, che ebbe addirittura un contenzioso legale con Leone. È grazie a un suppor- clans of the town, for which Leone drew
inspiration from Giorgio De Chirico’s painting
to video che vengono mostrate le principali analogie tra le due pellicole, coi cowboy al posto dei Piazza d’Italia.
samurai e le pistole al posto delle katane. After all, that the staging was fundamental was
Molto amato dal regista anche Goya, pittore capace di spaziare dalla razionalità dei primi qua- evident starting from the cinematographic source.
The film is in fact a veritable western
dri alla visionarietà più totale. In quello che è tuttora considerato il film più “politico” di Leone reinterpretation of the 1961 Yojimbo by Akira
(Giù la testa) emergono chiaramente i richiami non soltanto alla lotta partigiana italiana nel Kurosawa, who even had a legal dispute with
corso dell’occupazione nazifascista, ma anche ad un dipinto, 3 maggio 1808, ambientato nel Leone. The use of a video support can show the
main analogies between the two films, with the
corso della resistenza spagnola contro l’invasione francese.
cowboys in place of the samurai and guns instead
Per non parlare poi di quello che è senz’altro il film di Leone più curato sul versante scenografico of katanas. Goya is also very much loved by the
e dei costumi (curati da Gabriela Pescucci, che ebbe un ruolo di primo piano accanto al regista director, a painter capable of ranging from the
rationality of the first paintings to being the most
nel caratterizzare i singoli personaggi coi suoi abiti) come C’era una volta in America.
total visionary. In what is still considered the most
Essendo l’ultimo film di Leone una grande saga americana con al centro il periodo del proibizio- "political" film by Leone (Duck, You Sucker), the
nismo, un set naturale non poteva che essere un locale notturno. references clearly emerge not only to the Italian
The Trial Version partisan struggle during the Nazi-fascist
Impossibile non scorgere nel locale di Fat Moe anche la passione di Leone per l’arte contempo-
occupation, but also to a painting, The Third of
ranea e nello specifico per le opere di Edward Hooper. Soprattutto per quanto riguarda I not- May 1808, set during the Spanish resistance
tambuli. Ma anche tutte quelle opere che furono di ispirazione per le scene della stazione, con against the French invasion. Not to mention what
La mostra C’era una volta Sergio Leone metteva a disposizione del visitatore molto materiale In alto, la sala della mostra dedicata a
C’era una volta in America, con i costumi
finalizzato a collocare Leone nella giusta accezione di autore cinematografico che si adoperava
di Gabriella Pescucci. Sotto, Elizabeth McGovern
dietro la macchina da presa. E aveva il grande merito di coinvolgerci e renderci partecipi di tut- e Robert De Niro nella scena del ristorante sul
to il suo universo, come le musiche di Morricone, gli attori che cambiano volti ed espressioni, i si- mare, girata nella Sala degli stucchi dell’Hotel
Excelsior, al Lido di Venezia.
lenzi e le battute d’effetto.
La storia di un genio del cinema e delle sue ispirazioni. Oltre la settima arte, oltre lo schermo di Above, the exhibition room dedicated to
una sala cinematografica. ◆◆◆ Once Upon a Time in America, with costumes by
Gabriella Pescucci. Below, Elizabeth McGovern
and Robert De Niro in the seaside restaurant
scene, shot in the Sala degli Stucchi of the Hotel
Excelsior, on the Venice Lido.
126
ASC: CINEMADDOSSO
della curatrice Elisabetta Bruscolini come quello di Simone Bessi, presi- Abito ispirato alla Mole Antonelliana. Nella pagina
accanto, l’abito creato da John Bloomfield per
dente della Fondazione e nipote di Anna Allegri, è stato contestualizzare il
Scarlett Johansson ne Le Seduttrici di Mike Barker.
passato nel presente; rendere vivi e tangibili i personaggi delle oltre 40 Accanto, l’abito creato dalla Sartoria Annamode
pellicole a cui si riferiscono i capi esposti, cercando di coinvolgere oltre ispirato alla Mole Antonelliana di Torino.
al pubblico degli addetti ai lavori e degli appassionati, una platea ampia
Dress inspired by the Mole Antonelliana.
ed eterogenea: «La grande difficoltà non è stata quella di scegliere gli On the opposite page, the dress created by John
abiti bensì posizionare i manichini per evitare una semplice carrellata Bloomfield for Scarlett Johansson in Mike Barker's
A Good Woman. Next, the dress created by
priva di anima – spiega Bessi – poiché la rampa è anche una via di fu-
Annamode Costumes inspired by the Mole
ga; è stato poi indispensabile realizzare ex novo numerosi manichini Antonelliana in Turin.
in fil di ferro ignifugo, mentre gli altri sono stati sottoposti a un
trattamento che li rendesse tali. Una mostra che ha avuto circa un
anno di gestazione e celebra i 70 anni di Annamode».
Città del Cinema 2020. Un film lungo un anno, it
L'allestimento di Maria Teresa Pizzetti accompagna le otto sezio- has been made accessible to visitors, during the
ni tematiche dedicate a figure e personaggi vestiti da Annamode Covid-19 emergency, on the exhibition website
(“Guerrieri e pulzelle”, “Cortigiani e principesse”, “Dame e cavalieri”, (www. cinemaddosso.com), told with videos,
insights, texts and hypertexts, curiosities and in-
“Signore e signori”, “Donne fatali”, “Artisti, muse e mecenati”, Streghe,
depth information boxes. The intent of the
vampiri e altri mutanti”, “Fellini e Tosi per Toby Dammit”) con curator Elisabetta Bruscolini as that of Simone
una serie di contributi video, sequenze di film, animazioni Bessi, Anna Allegri's nephew and Annamode’s
president, was to contextualize the past in the
tratte da diorami teatrali, di ritratti rinascimentali,
present; make the characters of the over 40
stralci di episodi, ai quali si riferiscono costumi. Di films to which the exhibited garments are
volta in volta, le mazzette dei tessuti utilizzati po- related to come alive and tangible, trying to
involve a large and heterogeneous public,
ste accanto agli abiti danno la percezione tatti-
in addition to an audience of
le di poter accarezzare i vestiti ammirati al ci- professionals and enthusiasts: «The great
nema. Sicuramente di impatto sono i progetti difficulty was not in choosing the clothes,
speciali che completano la visita, come i video but positioning the mannequins to avoid a
simple, soulless line-up - Bessi explains - since
firmati dallo Studio Convertino&Designers cu- the ramp is also an escape route; it was then
rati da Massimo Mazzanti, nei quali le immagini essential to create numerous fireproof wire
indugiano sulla ricerca, la sperimentazione e mannequins, while the pre-existing ones had
to undergo a treatment that made them
la sartorialità palpabile in ogni veste o
such. An exhibition that has had about a
accessorio, con uno studio filologico e year of gestation and celebrates 70
storico che trapela in ogni piega di years of Annamode». The set-up by
Maria Teresa Pizzetti accompanies
tessuto; allo scopo i video con ri-
the eight thematic sections
prese esageratamente ravvici- dedicated to figures and
nate sono montate in macro- characters dressed by
Annamode (“Warriors and
scopie elettroniche, do-
maidens”, “Courtiers and
ve si assiste anche a princesses”,
due vestizioni: di “Noblewomen and
knights”, “Ladies and
una dama e un
gentlemen”,
guerriero. Sono “Femmes fatales”,
invece di Dilet- “Artists, muses
ta Tonatto le and patrons”,
“Witches,
sette crea-
zioni olfat-
tive che, ispirate dai diversi periodi trattati nei film, dai dettami della vampires and other mutants”, Fellini and Tosi for
moda e dalla società che si andava a rappresentare accompagnano rie- Toby Dammit) with a series of video
contributions, film sequences, animations
vocando emozioni sensoriali, come se i personaggi delle pellicole e gli
drawn from theatrical dioramas, Renaissance
ambienti fossero lì, ad accogliere il visitatore: «Il grande pa- portraits, excerpts from episodes, to which
trimonio rappresentato dagli abiti Annamode è stato costumes refer to. From time to time, the used
frutto di un lavoro meticoloso elaborato di volta in volta swatch books placed next to the garments give
the tactile perception of being able to caress
con i costumisti, seguendone le esigenze in un travaso di the clothes admired on the screen. The special
competenze – prosegue Bessi – come cerchiamo di fare projects that complete the visit are certainly
ancora oggi. Aver poi digitalizzato gran parte dell'archivio impactful, such as the videos by Studio
Convertino&Designers curated by Massimo
composto da 200.000 costumi e 25.000 accessori li rende vivi e
Mazzanti, in which the images linger on the
fruibili in tutto il mondo». research, the experimentation and the palpable
In mostra si percorrono, come all'interno delle inquadrature di tailoring in every guise or accessory, with a
philological and historical study that transpires
una insolita pellicola firmata dai più grandi registi, trame e pe-
in every fold of fabric; for this purpose, videos
riodi, con i costumi di Maria De Matteis per Guerra e Pace di with exaggeratedly close-up footage mounted
King Vidor (1956), Francesca L. Sartori per Il mestiere delle in electronic macroscopies, where one can also
see two dressings: of a lady and a warrior. The
armi di Ermanno Olmi (2001), Annie Symons per King Ar-
seven olfactory creations are instead by Diletta
thur: Il potere della spada di Guy Ritchie (2017), Milena Ca- Tonatto, inspired by the different periods
nonero per Marie Antoinette di Sofia Coppola (2006), Jac- covered in the films, by the dictates of fashion
queline Durran per Anna Karenina di Joe Wright (2012). and by the society it was being represented.
They evoke sensory emotions, as if the
Esposti gli abiti indossati da Marcello Mastroianni, Vitto- characters of the films and the settings were
rio De Sica, Sofia Loren, Ingrid Bergman, Charlotte Ram- there, to welcome the visitor: «The great
pling, Scarlett Johansson, Vittorio Gassman, Carlo Ver- heritage represented by Annamode’s garments
has been the result of a meticulous work
done, Fanny Ardant, Helen Hunt, Elena Sofia Ricci. In
elaborated from time to time with the costume
omaggio a Federico Fellini, del quale si celebra quest'an- designers, following the requirements in a
no il centenario dalla nascita, e a Piero Tosi scomparso transfer of skills - continues Bessi - as we still
try to do today. Having then digitized a large
lo scorso anno, la sfilata completa dei vestiti per l'epi-
part of the archive consisting of 200,000
sodio Toby Dammit, diretto dal maestro e tratto da costumes and 25,000 accessories makes them
Tre passi nel delirio (1967). Dedicato da Annamode accessible all over the world».
The Trial Version In the exhibition, as in the frames of an unusual
al Museo Nazionale del Cinema e a Torino, l'abito
film signed by the greatest directors, we cross
ideato e appositamente ispirato alla Mole An- plots and periods, with the costumes by Maria
tonelliana. ◆◆◆ De Matteis for King Vidor’s War and Peace
129
LA VETRINA DEI SOCI A cura di Brunella De Cola
131
LA VETRINA DEI SOCI A cura di Leo de Bernardis
Per due settimane, le Scuderie Aldobrandini di Frascati, alle porte di Roma, hanno ospitato la mostra ideata For two weeks, the Scuderie
da Laura Lupi Segno di artisti. Poeti di scena. La scenografa e il collega Bruno Amalfitano hanno curato Aldobrandini in Frascati, at the gates
of Rome, hosted the exhibition Segno
l’allestimento nelle sale dei due piani in cui si sviluppa il centro polifunzionale d’arte e cultura. Al centro del-
di Artisti. Poeti di Scena created by
l’esposizione, l’attività meno conosciuta di grandi nomi del cinema e del teatro italiano, un universo intimo
Laura Lupi. The production designer
fatto di dipinti, disegni, tecniche miste arredi: arredi classici e contemporanei, sculture, dipinti e oggetti di and Bruno Amalfitano curated the
scena arricchiscono la galleria di opere pittoriche dei più importanti scenografi e costumisti italiani. «Da setting up of the rooms on the two
sempre dietro i loro manufatti ho visto la mano dell’artista – ha spiegato la curatrice – e quindi al di là di ogni floors where the art and culture
loro segno di matita ho sentito la loro poesia di scena. Ho pensato di fare questa mostra perché al di là della multifunctional centre develops. At
nostra professione, esprimiamo la sensibilità artistica anche in altri linguaggi che sono: la pittura, la scultu- the centre of the exhibition, the
ra, la fotografia, il collage, il design e anche la poesia, la musica, la danza, la regia, la moda». lesser known activity of big names in
Italian cinema and theatre, an
intimate universe made of paintings,
drawings, mixed furnishing
techniques: classic and
contemporary furnishings,
sculptures, paintings and props
enrich the gallery of artworks by the
most important Italian production
designers and costume designers.
«I have always seen the artist’s hand
behind their artefacts – explained
the curator – and therefore, beyond
all their pencil marks, I felt their
stage poetry. I thought of doing this
exhibition because beyond our
profession, we also express an
artistic sensitivity in other languages
The Trial Version which include painting, sculpture,
photography, collage, design and
also poetry, music, dance, direction,
fashion».
“Ti vedo ,Ti sento , mi perdo”, Teatro alla Scala - stagione 2017/2018 costumista Ursula Kudrna.
Costumista junior, diplomata all’Accademia di Belle Arti Junior costume designer, graduated from the
di Palermo, si è formata nel corso di formazione dell’ASC. Academy of Fine Arts in Palermo, she has trained
Ha iniziato come stagista al fianco di Elisabetta Antico at the ASC training course. She started as an
apprentice alongside Elisabetta Antico in the film
nel film Quanto basta, con Carlo Poggioli in Loro e con
As Needed, with Carlo Poggioli in Loro and with
Mary Montalto in Freaks Out. Ha firmato alcuni costumi Mary Montalto in Freaks Out. She has signed some
del cortometraggio Deriva di Fernando Perez. Ha colla- of the costumes for Fernando Perez's short film
borato con Marina Roberti alla seconda stagione di Su- Deriva. She collaborated with Marina Roberti on
burra - La serie, con Chiara Ferrantini nella serie in costu- the second series of Suburra, with Chiara
me La stagione della caccia: C’era una volta Vigata e an- Ferrantini in the costume series La Stagione della
cora con Poggioli in The New Pope. Caccia: C’era una Volta Vigata and again with
Ha lavorato in Un figlio di nome Erasmus (costumi di Poggioli in The New Pope. She then worked on Un
Figlio di Nome Erasmus (costumes by Stefano
Stefano Giovani), nel corto In trincea (costumi di Maria
Giovani), in the short film In Trincea (costumes by
Cristina La Parola) e nelle serie Romulus (costumi di Va- Maria Cristina La Parola) and in the TV series
lentina Taviani) e L’Ora (costumi di Stefano Ciammitti). Romulus (costumes by Valentina Taviani) and L’Ora
(costumes by Stefano Ciammitti).
vittoriasavarino@gmail.com
Assistente scenografo e assistente art director, lau- Assistant production designer and assistant art
LEONARDO GRILLO
leonardogrillo.arch@gmail.com
IVO PETRI
Scenografo junior, laurea magistrale in Progettazio- Assistant art director, a master's degree in
ne Architettonica a Roma Tre. Ha frequentato la Architectural Design from Roma Tre. He attended
scuola Comics e collaborato con studi di architettura: the Comics international school and collaborated
with architecture studios: «I became very
«Mi sono appassionato al teatro e alla lirica così, nel
interested in theatre and opera - he explains - so,
2018, ho frequentato il corso dell’ASC. La prima
in 2018, I attended the ASC training course. I then
esperienza in tv come assistente di Susanna Aldinio had a first experience in television as Susanna
in Propaganda Live». Ha collaborato a La Traviata Aldinio's assistant in Propaganda Live». He
(scene e costumi di Alessandro Ciammarughi) a To- collaborated in the theater productions La Traviata
kyo e Mayerling (scenografo Nicholas Georgiadis) (sets and costumes by Alessandro Ciammarughi) in
per l'Opera Garnier di Parigi. Ha lavorato alla serie Tokyo and Mayerling (production designer Nicholas
We Are Who We Are come assistant art director di Georgiadis) for the Opera Garnier in Paris. He
worked in the TV series We Are Who We Are as
Monica Sallustio. È come set designer il suo impegno
assistant art director to Monica Sallustio. This year
a Red Notice (scenografo Andy Nicholson), sotto la
he is working, as set designer, on the film Red
The Trial Version supervisione di Cinzia Lo Fazio e Saverio Sammali. Notice (production designer Andy Nicholson),
under the supervision of Cinzia Lo Fazio
arch.ivopetri@gmail.com and Saverio Sammali.
archcannata@libero.it
Costumista junior e aiuto costumista, si è laureata Junior costume designer and assistant costume
CHIARA RUSSO
all’Accademia di Belle Arti di Torino e ha frequentato designer, she graduated from the Academy
un corso di sartoria professionale. of Fine Arts in Turin and attended a professional
tailoring course. Subsequently, she attended the
Successivamente ha frequentato il corso di alta for-
ASC advanced training course. She worked as an
mazione dell’ASC. Negli anni, ha lavorato da aggiunta
adjunct in Zoolander 2 and in the TV series
in Zoolander 2 e nella serie tv The Young Pope, al fian- The Young Pope, as first assistant for the fiction
co di Carlo Poggioli, come aiuto per la fiction La stra- La Strada di Casa (costumes by Enrica Barbano),
da di casa (costumi di Enrica Barbano), i film Loro the films Loro (costumes by Carlo Poggioli)
(costumi di Carlo Poggioli) e Io sono Mia (costumi di and Io Sono Mia (costumes by Barbano)
Barbano) e le serie tv Imma Tataranni - Sostituto and the TV series Imma Tataranni - Substitute
Procuratore (costumi di Paola Marchesin e in cui si è Prosecutor (costumes by Paola Marchesin
and in which she also took care of the break-
occupata anche dello spoglio), Come una madre (co-
down), Come una Madre (costumes by
stumi di Fabio Angelotti) e Don Matteo 12 (costumi di
Fabio Angelotti) and Don Matteo 12
Monica Celeste). (costumes by Monica Celeste).
russo.chiara@yahoo.it
SERENA MANFREDINI
Costumista junior e aiuto costumista, ha studiato al Junior costume designer and costume assistant,
Dams di Bologna e si è diplomata in Sartoria e Mo- she studied at the Dams in Bologna and graduated
dellistica a Roma. A teatro ha creato i costumi per in tailoring and pattern making in Rome.
In theater she created the costumes for
Dimenticando l’imperdonabile di Antonella Granata.
Dimenticando l’Imperdonabile by Antonella
Dopo aver frequentato il corso dell’ASC, ha svolto
Granata. After attending the ASC training course,
uno stage nel film Lamborghini con Paola Marchesin. she did an apprenticeship in the film Lamborghini
È stata assistente di Sabrina Beretta nel film Regina with costume designer Paola Marchesin. She
e la serie El Vaticano en la tormenta, come aggiunta worked as assistant to Sabrina Beretta in the film
ne Il traditore (costumi di Daria Calvelli), a Il corpo di Regina and the series El Vaticano en la Tormenta,
Napoli come assistente di Poggioli, a Black Parthe- as an adjunct in Il Traditore (costumes by
nope con Salvatore Salzano, a 7 ore per farti innamo- Daria Calvelli), in Il Corpo di Napoli as assistant to
Carlo Poggioli, in Black Parthenope with Salvatore
rare con Daniela Salernitano e alla serie Maradona:
Salzano, in 7 Ore per Farti Innamorare with
sueño bendito con Connie Balduzzi. In teatro, ha fir-
Daniela Salernitano and in the series Maradona:
The Trial Version mato con Beretta i costumi di Hamlet. Sueño Bendito with Connie Balduzzi. This year,
in theater, she signed the costumes for Hamlet
serenamanfredini@icloud.com together with Beretta.
Le collaborazioni istituzionali hanno permesso una presenza continuativa ai maggiori appunta- Il Castello del Valentino, a Torino, inserito nella lista
del patrimonio dell’umanità come elemento parte
menti internazionali grazie al supporto dell’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazio-
del sito seriale UNESCO Residenze Sabaude.
nalizzazione delle imprese italiane (ICE) e di Cinecittà-Luce, consentendo un risparmio dei costi
di partecipazione, un’efficacia promozionale e un raggio di azione maggiore per ciascuna The Castello del Valentino, in Turin, one of
the Residences of the Royal House
Film Commission. of Savoy included in the list of UNESCO
Fondamentale il progetto Italy For Movies, attraverso il quale l’Associazione IFC ha implemen- World Heritage Sites in 1997.
tato fattivamente la collaborazione con la Direzione generale Cinema del Mibact e con l’Istituto
Luce-Cinecittà. Si tratta di un sito e di una app che mappa i beni pubblici e le location di ogni re-
gione italiana legate al cinema e all'audiovisivo come mezzi fondamentali di espressione artisti-
ca, di formazione culturale e di comunicazione sociale oltre che di promozione, dell'immagine
dell'Italia anche a fini turistici. All'interno del sito è anche possibile, attraverso locandine e titoli sector. The portal consists of five sections, from
di film, risalire ai luoghi dove sono avvenute le riprese. the locations catalogue, to the incentive guide,
La gestione tecnica e organizzativa del progetto è affidata a Istituto Luce-Cinecittà in stretta from the mapping of films and audiovisual works
on a regional basis to the news section, up to the
collaborazione con l’Associazione Italian Film Commissions e offre uno sguardo di insieme sulle
film commission area.
numerose risorse e fondi di sostegno disponibili per il settore. The IFC Association, in addition to implementing
Il portale è costituito da cinque sezioni, dal catalogo delle location – alla guida agli incentivi, activities aimed precisely at promoting the
individual territories and Italy as a whole and its
dalla mappatura su base regionale dei film e delle opere audiovisive alla sezione news – fino al-
resources, aims to propose new development
l’area film commission. paths for the sector such as, for example,
L’Associazione IFC, oltre ad attuare attività tese appunto alla promozione dei singoli territori e environmental sustainability. Through research
and experimentation of the various Green Set
dell’Italia nel suo complesso e delle sue risorse, mira a proporre nuovi cammini di sviluppo per
protocols already active in Europe, the Italian Film
il settore come, per esempio, la sostenibilità ambientale. Commissions as well are working to reduce the
Attraverso ricerche e sperimentazioni dei diversi protocolli di Green Set già attivi in Europa, an- environmental impact of films, urging the
networking of good practices that activate a
che le Film Commission italiane si stanno impegnando per ridurre l'impatto ambientale dei film,
dynamic and efficient Italian green cluster,
sollecitando una messa in rete di buone pratiche che attivino un dinamico ed efficiente green populariser of a conscious use of energies
cluster italiano, divulgatore di un utilizzo consapevole delle energie (incluse quelle rinnovabili) e (including renewable energies) and capable of
The Trial Version involving audiovisual companies together with the
capace di coinvolgere imprese dell'audiovisivo insieme alle aziende dell'ICT e del design, del
ICT and design enterprises, the energy sector and
settore energetico e delle industrie manifatturiere, del turismo e dell'enogastronomia, presenti the manufacturing, tourism, and food and wine
in ciascuna regione. ◆◆◆ industries, present in each region. ◆◆◆
E
eclettismo è nel dna del laboratorio sartoriale Il Costume di Giuseppina Angotzi, aperto a clecticism is in the DNA of Giuseppina
Roma ormai da 25 anni. Una formazione in storia dell’arte, gli studi di scenografia e gli an- Angotzi's tailoring workshop Il Costume,
which has been open in Rome already for 25
ni di apprendistato in una sartoria teatrale di Roma, fino al lavoro come assistente e poi
years. An education in art history, the studies
costumista permettono alla titolare di spaziare tra ispirazioni e stili, materiali all’avan- in production design and the years of
guardia e lavorazioni tradizionali, e di dare seguito in questo modo alle richieste più disparate. apprenticeship in a theatrical tailoring in Rome,
up until working as assistant and then costume
«In laboratorio, sperimentiamo molto e non ci poniamo limiti, né per quanto riguarda le tecni-
designer, allow the owner to range among
che né per i materiali – spiega Angotzi – I costumisti che varcano la porta del nostro laborato- inspirations and styles, cutting-edge materials
rio sanno che in un modo o in un altro riusciremo a venir loro incontro sia che siano alla ricerca and traditional processes, and thereby to
di costumi d’epoca che di fantasia». follow up the most disparate requests. «We
experiment a lot and we set no limits, neither
Con un fondo costumi di circa 25.000 pezzi di tutte le epoche e tipologie («con un numero in- regarding techniques nor materials - explains
gente di abiti anni Venti e Trenta e un archivio consistente per quanto riguarda il contempora- Angotzi - The costume designers who walk
through the door of our workshop know that in
one way or another we will be able to meet their
needs whether they are looking for either
period or fictional costumes».
With a costume collection of around 25,000
pieces of all periods and types («with a
significant number of twenties and thirties
clothes and a consistent archive with regard to
the contemporary, with many evening dresses,
tuxedos, morning dresses and tailcoats»), Il
Costume has for a long time been present in
many Italian and international films, not solely
in historical settings. «In recent years alone,
just for Carlo Poggioli we have gone from the
futuristic costumes of Divergent to Jane
Fonda’s clothes in Youth up to the really
complex experiments we had to do for Terence
FOTO GINEVRA DANIELLI
neo, con molti abiti da sera, smoking, tight e frac»), da tempo Il Costume è presente in moltissi-
mi film sia italiani che internazionali di ambientazione non solo storica.
«Soltanto negli ultimi anni, solo per Carlo Poggioli siamo passati dai costumi futuristici di Diver-
gent agli abiti di Jane Fonda in Youth fino alle sperimentazioni davvero complesse che abbiamo
dovuto fare per il prossimo film firmato da Terence Malick – prosegue Giuseppina Angotzi – Per
The Trial Version
i progetti che ci hanno coinvolto e che vedremo in questo periodo, vorrei ringraziare Uliva Pizzet-
ti per averci fatto vestire Freida Pinto nel film Love Wedding Repeat e Alessandro Lai per i com-
pleti sartoriali indossati da Alessandro Borghi e Patrick Dempsey nella serie tv Diavoli».
3000 metri di esposizione di arredi antichi completi (dipinti, orologi, specchi, letti, salotti, oggetti religiosi,
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di Sara Montelupo
a SR Arredamenti nasce a Roma nel 1988, grazie a Stefano Roberti che, guidato da una
grande passione, raccoglie l’eredità della falegnameria di famiglia e dà vita ad uno spazio
S R Arredamenti was born in Rome in 1988,
thanks to Stefano Roberti who, guided by a
great passion, collects the legacy of the family
importante, cresciuto negli anni e specializzato nella produzione artigianale e nella lavo- carpentry and gives life to an important space,
razione di materiali come il legno, il ferro, il vetro e tanti altri. grown over the years and specialized in the
Alla falegnameria storica, Roberti affianca l’uso della tecnologia: con l’avvento delle mac- artisanal production and processing of materials
like wood, iron, glass and many others.
chine a controllo numerico, infatti, investe su macchinari in grado di leggere direttamente il dise-
Roberti combines the use of technology with the
gno digitale e tagliare il materiale preparando i pezzi per l’assemblaggio. historical carpentry: with the advent of numerical
Un aiuto enorme per il lavoro artigianale, che rimane comunque insostituibile e indispensabile control machines, in fact, he invests in machinery
that can read the digital drawing directly and cut
per ottenere un prodotto di altissimo livello.
the material to prepare the pieces for the
assembly. A huge help for craftsmanship, which
however remains irreplaceable and indispensable
for obtaining a product of the highest quality.
Sr Arredamenti’s production on small and large
scale goes from the furnishings to the structural
processes, from the installations to the set
designs, it also deals with the set lighting
systems inserted in the products, the supply of
light sources, technological supports, the
processing of resin, plastic and artificial materials
such as Corian and many others.
Over the years, it has also expanded its
production, creating set designs for the show
business (television, theatre, cinema, etc...), it
supplies and works materials generally used for
installations, such as: plexiglass, fiberglass,
styrofoam and the like.
SR Arredamenti has always had a renowned
department for pictorial finishing, sculpture and
artistic decoration in which highly specialized and
FOTO GABRIELE SPINA
La produzione su piccola e grande scala di Sr Arredamenti va dagli arredamenti alle lavorazioni Nella pagina accanto, lo studio di Sport 2000,
trasmissione di Tv 2000, progetto di Lucia Nigri.
strutturali, dagli allestimenti alle scenografie, si occupa inoltre degli impianti sceno-luminosi in-
Sopra, l’allestimento fieristico al Micam, su
seriti nei prodotti realizzati, la fornitura dei punti luce, dei supporti tecnologici, le lavorazioni in progetto dello Studio Cavalletti Pagliariccio. Sotto,
resina e materiali plastici e artificiali come il corian e molti altri. ricostruzione in vetro resina in scala della Fontana
della Barcaccia.
Da anni, inoltre ha ampliato la sua produzione, realizzando scenografie per lo spettacolo (televi-
sione, teatro, cinema, ecc…), fornisce e lavora materiali generalmente utilizzati per allestimenti On the opposite page, the Sport 2000 studio, a
TV2000 broadcast, project by Lucia Nigri. Above,
come il plexiglas, la vetro resina, il polistirolo e simili. the fair exhibition set up at Micam, designed by
Da sempre SR Arredamenti ha all’interno un rinomato reparto di finitura pittorica, scultura e de- Studio Cavalletti Pagliariccio. Below, a fibreglass
corazione artistica nel quale lavorano professionisti altamente specializzati e di grandissima scale reproduction of the Fontana della Barcaccia.
esperienza. Grazie ad appositi locali per la laccatura, sempre posti all’interno della sede, è possi- Lo studio di Attenti al lupo, programma di TV2000,
un progetto di Lucia Nigri.
bile ottenere un numero infinito di soluzioni pittoriche, decorative e cromatiche, scegliendo da in-
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l tricorno di Jack Sparrow, il cappello a falda larga con cui Rose sale a bordo del Titanic, i
bonnets di de L’età dell’innocenza, i vezzosi copricapo dai colori dei macarons di Marie An- J ack Sparrow's tricorne, the wide-brimmed
hat Rose wears while boarding the Titanic,
the bonnets in The Age of Innocence, the
toinette portano tutti la stessa firma, quella del Laboratorio Pieroni. L’azienda artigianale, charming headdresses in the colours of Marie
conosciuta in tutta il mondo, realizza e noleggia cappelli, copricapo e corazze per il cinema Antoinette's macarons all bear the same
e per il teatro. signature, that of Laboratorio Pieroni. The
artisan company, known all over the world,
Sono gli anni Trenta quando un giovanissimo Bruno Pieroni muove i primi passi in una piccola
produces and rents out hats, headgear and
azienda che confeziona prima fez e marinaretti per l’Italia fascista e poi cappelli e accessori per armour for cinema and theatre.
i primi film di regime. It was the thirties when a very young Bruno
«Mio padre rilevò quella realtà e con la nascita di Cinecittà cominciò a lavorare nei film dei tele- Pieroni took his first steps in a small company
that first manufactured fezzes and sailor hats
foni bianchi – racconta il figlio Massimo – Dopo la liberazione, negli anni della Hollywood sul Te- for the fascist Italy and then hats and
vere prese parte alle grandi produzioni di quegli anni, come Ben-Hur e Cleopatra. Ai peplum, o accessories for the first regime films.
sandaloni, seguirono le collaborazioni con i grandi costumisti della scuola italiana, da Sensani a «My father took over that reality and with the
birth of Cinecittà started working in the
Telefoni Bianchi films (TN - films made in Italy
in the thirties) - says his son Massimo - After
the liberation, in the years of Hollywood on
the Tiber he took part in the great productions
of the time, such as Ben-Hur and Cleopatra.
The pepla, or sword-and-sandal films, were
followed by collaborations with the great
costume designers of the Italian school, from
Sensani to Novarese and then Gherardi, De
Matteis, Escoffier. He is to be credited for
having had a great intuition: bringing together
in the same company a series of crafts that
can be very different from each other, such as
the millinery, the hatter and the accessories
department».
The Trial Version An intuition that earned Pieroni the
opportunity of working together with the most
important tailoring workshops, including Safas
from which Umberto Tirelli would come out of
Novarese e poi Gherardi, De Matteis, Escoffier. Si deve a lui una grande intuizione: aver riunito Only the hands, the patience and the attention
of expert craftsmen can guarantee the excellent
nella stessa azienda una serie di mestieri anche molto diversi tra loro, come la modisteria, la result obtained by Pieroni.
cappelleria e l’attrezzeria». Intuizione che valse alla Pieroni la possibilità di lavorare insieme alle The materials are mainly Italian and always
selected and top quality.
sartorie più importanti, compresa la Safas da cui qualche anno dopo sarebbe uscito Umberto
Tirelli: «Il sodalizio con la sartoria Tirelli e i suoi costumisti, Piero Tosi in testa, è stato e continua
a essere tra i più proficui. È al loro fianco che dagli anni Settanta abbiamo avuto la possibilità di
The Trial Version
farci conoscere anche all’estero e lavorare in alcuni dei progetti più importanti della storia del
cinema». Negli anni Novanta, una nuova tappa: «Abbiamo dato il via al noleggio di pezzi di re-
pertorio per stare al passo col nuovo modo di fare cinema. A oggi abbiamo a disposizione un ar-
Sede legale:
Piazzale Antonio Tosti, 4
00147 Roma - Italia
«L’ho comprata – ricorda Toledo – e ho deciso di dare l’avvio ad un cambio importante: ho volu- Peris Costumes offers costume designers more
to internazionalizzarla. È stato possibile solo attraverso numerose migliorie, tutte mirate all’ot- than six million garments, a workshop for the
processing of leather, the tailoring, the footwear
timizzazione della produzione e dello stock».
workshop and the Jewel House for the production
Dal 2014 ad oggi sono a disposizione dei clienti di tutto il mondo più di sei milioni di capi, un la- and rental of jewellery.
boratorio per la lavorazione dei pellami, la sartoria e il laboratorio calzaturiero in grado di rea-
lizzare più di 5000 scarpe al giorno. Nel 2018 entra poi a far parte della Peris Costumes anche
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la Jewel House, una società leader nella produzione e noleggio di gioielli per film, teatro, televi- in Brussels and another 4,500 sq.m one in
Lisbon. All this to be ready and available with the
sione ed eventi, con una disponibilità di oltre 20.000 pezzi, che vanno dall’antichità all’era con-
garments where the film productions take place.
temporanea. La costante innovazione nella logistica e nell’organizzazione ha previsto anche un Having transformed it into an international
nuovo sistema di etichettatura con codice a barre per aiutare a gestire la sconfinata collezione. company means that we are fully capable of
offering a complete service. To make this idea
Non può mancare la catalogazione online, per scegliere i capi rimanendo nel proprio studio di
feasible, we have verticalised the production and
progettazione. Ma non basta: per facilitare ulteriormente anche questo passaggio, sono stati purchase process: we do everything ourselves,
aperti magazzini in tutta Europa ed anche uno in Messico. including shoes and the aging of fabrics. All that
a production needs is found at Peris
«L’headquarter è a Madrid – continua il direttore – dove abbiamo un magazzino per lo
Costumes». Ageing, dyeing and cleaning are
stoccaggio di 15mila mq. A questo se ne aggiungono uno a Budapest e uno a Berlino; unquestionably three fundamental steps
un magazzino è stato aperto a Praga, uno a Vienna, uno in Messico, a Londra, a when it comes to costume design: in
Bruxelles e un altro a Lisbona di 4.500 mq. Tutto questo per essere pronti e dispo- 2018 alone more than 10,000 metres
of fabric were dyed, over 25,000
nibili con i capi dove si realizzano le produzioni cinematografiche. L’averla trasfor- metres were washed and over
mata in una compagnia internazionale significa che siamo pienamente in grado 22,000 garments were aged. A
di offrire un servizio completo. Per rendere fattibile questa idea abbiamo verti- choice that is bearing fruit,
considering that in 2019 Peris
calizzato il processo di produzione e acquisto: facciamo tutto noi, anche le scar-
Costumes took part in almost 300
pe e l’invecchiamento dei tessuti. Tutto quello di cui ha bisogno una produzio- national and international
ne lo trova da Peris Costumes». productions such as Ciro Guerra's
recent Waiting for the Barbarians,
Invecchiamento, tintura e pulizia sono indiscutibilmente tre passaggi fonda-
while in 2018 it has created
mentali quando si tratta di design di costumi: solo nel 2018 sono stati tinti più costumes for 95 film
di 10.000 metri di tessuto, oltre 25.000 metri sono stati lavati e oltre 22.000 productions, 74 TV series
including Marco Polo and 99
capi sono stati invecchiati. Una scelta che sta dando i suoi frutti, considerando che
commercials. Thus the many projects
solo nel 2019 la Peris Costumes ha preso parte a quasi 300 produzioni nazionali e and many different creativities do not
internazionali come il recente Waiting for the Barbarians di Ciro Guerra, mentre pose a problem for Peris Costumes,
which in recent years has implemented
nel 2018 ha realizzato costumi per 95 produzioni cinematografiche, 74 serie tele-
the work thanks to the verticalisation of
visive tra cui Marco Polo e 99 produzioni di spot. Tanti progetti e tante creatività the product. «All costume designers -
diverse non mettono quindi in difficoltà la Peris Costumes, che in questi anni ha concludes Javier Toledo - are different,
implementato il lavoro grazie alla verticalizzazione del prodotto. the secret is knowing how to adapt to
their needs. We have shaped the whole
«Tutti i costumisti - conclude Javier Toledo - sono diversi, il segreto è sapersi adattare alle loro company thanks to verticalisation. This way we
necessità. Abbiamo plasmato tutta la compagnia grazie alla verticalizzazione. In questo mo- are able to resolve any request and urgency,
do siamo in grado di risolvere qualsiasi richiesta e urgenza, dalle scarpe fino al mantello a from shoes, to a cloak to a shirt. Having a stock
The Trial Version of this quantity and above all quality on hand
una camicia. Avere sotto mano uno stock di tale quantità e soprattutto qualità, dà il sen- gives meaning to my investment in these
so al mio investimento di questi cinque anni, e ci permette di gestire una o due produ- five years, allowing us to manage one or
zioni nuove al giorno». ◆◆◆ two new productions a day». ◆◆◆
In questo numero:
In this issue:
Anfuso, Barthélémy, Burchiellaro, Buzzi,
Capuano, Cecchi, Chiara, Di Monte,
Ferretti, Fontaine, Foss, Fragola, Geleng,
Lo Fazio, Mari, Medeiros, Meduri,
Millenotti, E. Montaldo, G. Montaldo,
Morong, Palli, Pascazi, Pescucci, Rabasse,
Redini, Rubeo, Scola Di Mambro
e un contributo di Italo Moscati
Via Tuscolana 10
055 - 00173 Roma
Contatti +39 06 722 86 320 / +39 06 722 86 273
info@romalaziofilmcommission.it
WWW.ROMALAZIOFILMCOMMISSION.IT
A.S.C.