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Di Falco Krizia, Vitrano Ginevra e Venezia Aurora

EERO SAARINEN

BIOGRAFIA

Eero Saarinen nacque in Finlandia nel 1910.


Studiò a Parigi all’Académie de la Grande Chaumière e successivamente, nel
1923, dovendosi trasferire negli Stati Uniti con il padre, famosissimo
architetto, studiò alla Yale University in New Haven.
Inizialmente si concentrò sulla scultura, considerata la sua “arte preferita” e
solo successivamente si dedicò all’architettura e al design.
Nonostante avesse vissuto il periodo della seconda guerra mondiale non si
limitò mai alle caratteristiche dell’epoca e al presente che lo circondava, la
sua genialità andava oltre, ideando oggetti di grande stile prodotti e venduti
in tutto il mondo. Morì nel 1961.
“IL PRIMO ARCHITETTO MODERNO”

Diplomatosi nel 1934, spinto dalla sua fame di conoscenza, Eero iniziò a formarsi
presso il Cranbrook Institute of Architecture and Design.
Proprio in questo istituto, del quale il padre era amministratore, conobbe
Charles Eames e diventarono fin da subito una coppia fondamentale nella storia
del design, insieme collaborarono per anni nella ricerca tecnologica dei materiali,
ma nello specifico sullo stampaggio del fiberglass.
Nel 1940 produssero una serie di oggetti di arredamento in occasione del concorso
sponsorizzato dal Museum of Modern Art di New York, sul tema del design
organico. Il vincitore del concorso fu una sedia, sviluppata dai due progettisti, con
curve composte tridimensionalmente, guscio leggero, struttura costituita da strati
di colla, di plastica, legni modellati e una forma complessiva che orientò verso il
design moderno. Un modello dalle forme scultoree e innovative per quegli anni,
ma che era fin troppo sperimentale tanto che non fu messa in produzione su scala
mondiale fino al 1950 e oggi la produce Vitra.
Sempre durante gli stessi anni della Cranbrook School, Eero Saarinen conosce
Florence Schust Knoll, con la quale poi disegna alcuni dei pezzi che hanno fatto la
storia dell’azienda Knoll.
Nello stesso anno realizza la cappella caratterizzata da un lucernario che
illumina di luce zenitale l’altare sottostante.
Realizza anche il Kresge Auditorium al Massachusetts Institute of
Technology (MIT), con una forma più personale dell’arte ma coerente con il
proprio stile.

“UN PROGETTO CHE SPICCÒ IL VOLO”


Fu talmente in sintonia con gli altri stili che la sua espressività gli permise di
ottenere l’incarico per la costruzione del terminal TWA presso l’aeroporto
internazionale John F. Kennedy a New York, terminato nel 1962, dopo la sua
morte. La struttura è costituita da un guscio di cemento armato con quattro
segmenti che si estendono verso l’esterno partendo da un punto centrale.
Le “ali” in cemento si aprono su entrambi i lati verso l’esterno, come se fosse
un grande uccello pronto a volare. I pannelli di vetro sono di una tonalità
viola e sono inclinati verso l’esterno nella parte alta verso il soffitto, così da
permettere di vedere gli aerei in fase di atterraggio e di partenza.
Un omaggio alla leggerezza e alle forme fluide, quasi una celebrazione
metaforica del sogno americano che spicca il volo.
LA SEDIA E IL TAVOLO TULIP DI EERO SAARINEN

Eero Saarinen fu il primo costruttore di sedie a guscio in fiberglass,


progettando la serie “piedistallo”. La Tulip progetto iconico, è una sedia con
base a stelo, si apre come un fiore per accogliere nella seduta. Un progetto
altamente innovativo per l’epoca, il 1956, per le sue forme e per i materiali, al
punto che fu utilizzata come oggetto di
scenografia nella serie tv Star Trek.
Proposta in versione fissa e in quella
girevole, la Tulip chair nasce con
l’intento di unire design di qualità e
produzione seriale ad oggetti
domestici belli e accessibili.
La base girevole della Tulip è di
alluminio rinforzato rivestito di rilsan,
(bioplastica ricavata da semi di ricino),
mentre la seduta è un guscio di vetro
resina pressata, ma poiché la rifinitura di entrambe
le parti è quasi identica, sembra che la sedia sia
costituita da un pezzo unico. La sedia, base e guscio,
può essere di color nero o bianco.
Il cuscino imbottito, rimovibile e sfoderabile, resta
fissato alla seduta con il velcro, sia nella versione
che prevede soltanto il cuscino della seduta, sia in
quella con un cuscino unico per seduta e schienale.
Il design della Tulip non parte dal presupposto di
ispirarsi alla natura ma fu il risultato di una serie di
idee e considerazione di tipo produttivo.
La sedia si sposa con il tavolo della collezione Tulip, caratteristica, ancora
una volta la base è a stelo unico centrale che sostiene il top.
Il designer sembrava essere ossessionato
dall’emendare quel “brutto, confuso, inquieto
mondo” del Sotto il tavolo. Quei grovigli di
gambe accavallate e sbarre di ferro lo
infastidivano, era insomma necessario porre
dell’ordine anche nel quotidiano gesto di sedersi
a un tavolo.
È proposto in varie forme, circolare o ovale, in
versione da pranzo (altezza 75 cm) e da caffè
(altezza 40 cm) e in diverse finiture: laminato,
marmo, impiallacciato o granito.
Nasce così la necessità di sfrondare, pulire e semplificare uno degli oggetti
più comuni nelle case. Dopo aver perciò condotto una lunga indagine di
progettazione di cinque anni giunse alla rivoluzionaria collezione Pedestal,
di cui fa parte il tavolo Tulip.
Per Saarinen era fondamentale “progettare ogni cosa pensandola all’interno
del suo più largo contesto: una sedia in una stanza, una stanza in una casa,
una casa in un ambiente, un ambiente in un piano urbanistico”.
La semplicità della serie piedistallo dava e darà, ai vari spazi delle abitazioni
del tempo, un fascino unico di grande eleganza.
La possibilità di diventare icona ricade anche su un altro progetto di
Saarinen: la SAARINEN CONFERENCE. Una poltroncina disegnata nel 1957
per Knoll e ancora oggi prodotto e distribuita.
Un classico design fine anni 50.
È una poltroncina concepita dall’idea di trasformare la seduta direzionale in
qualcosa di più confortevole ed elegante. Una
poltroncina che fosse un arredo di grande fascino
anche se posta in una sala riunioni. A renderla
versatile anche in un contesto domestico saranno le
gambe, non più in tubolare metallico, ma in rovere,
caldo e curvato con grande maestria.
Le dimensioni sono: larghezza 66,5 cm, profondità
63 cm e altezza 81,5 cm.
CONCLUSIONI

La collezione Pedestal riassume alla perfezione lo spirito di Saarinen che,


grazie anche all’influenza di un altro grande architetto della storia, Charles
Eames, è riuscito a stravolgere il concetto di design spingendolo verso una
nuova sperimentazione, con materiali diversi dal legno, forme asimmetriche,
decori apparentemente assenti, ma nascosti nei dettagli.
La collezione oggi comprende tavoli, sedie, tavolini da caffè e sgabelli, tutti
realizzati per Knoll.

Saarinen muore nel 1961, il Time gli dedica la sua copertina, riconoscendolo
come il più grande designer e architetto del suo tempo. Un grande uomo,
sempre ritratto con la sua inseparabile pipa, che non ha mai smesso di
sognare in grande. Nel 2002 l’archivio di studio di Eero venne consegnato
alla Yale University che, consultando disegni originali, lettere ed altri
materiali rari Matrix International ha scoperto alcuni progetti di Furniture
Design fino ad allora inediti e ne ha approfondito lo studio per svilupparne
la produzione industriale. Tutti i progetti che fanno oggi parte della
collezione di Matrix International.

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