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L'architettura

come testo
e la figura
di Colin Rowe

a cura di Mauro Marzo

Marsilio

Sommario

8 CARLO MAGNANI ISS ROBERT MAXWELL


Rowe's urbanism in Collage City:
13 LUCIANO SEMERANI a triumph for common sense
Introduzione a Colin Rowe
e all'architettura come testa 17 1 ALBERTO FERLENGA
Uno di quattro
31 ALESSANDRA PONTE
Woefully inadequate: I8I LUCA ORTELLI
Colin Rowe's Composition A proposito di Collage City
and Character
I93 MAURO MARZO
49 PETER EISENMAN Postfazione
The Rowe synthesis
APPARATI
59 MONICA CENTANNI
Per una iconologia 21 3 Biografia
dell'intervallo.
Tradizione dell'antico e visione 214 Bibliografia essenziale
retrospettiva in Aby Warburg
e Colin Rowe 216 Traduzioni / Translations

73 KATIA MAZZUCCO 266 Indice dei nomi


L'incontro di Colin Rowe
can Rudolf Wittkower 268 Indice dei luoghi
e un'immagine del cosiddetto
«metoda warburghiano» 270 Profili degli autori

97 FRANCESCO BENELLI
Rudolf Wittkower
e Colin Rowe: continuita
e frattura

II3 SEBASTIEN MAROT


Extrapolating Transparency

I37 MARCO BIRAGHI


Colin Rowe e James Stirling:
da Collage City aRoma interrotta

I47 BERNARDO SECCHI


Collage City
Rudolf Wittkower e Colin Rowe: continuita e frattura Francesco Benelli

Lo scopo di questa articolo equello di delineare il pensiero di Rudolf Wittkower fino alla
fine del 1946 e cia che trasmise a Colin Rowe durante gli anni del Master presso il Warburg
Institute di Londra, nonche di formulare un'ipotesi sui motivi delloro allontanamento.
Tra il 1945 e il 1946, Colin Rowe fu l'unico studente di Wittkower al Warburg Institute'.
Sotto il suo tutoring, e secondariamente sotto quello di Fritz Saxl, nel 1946 Rowe ottenne
U Master in storia dell'arte con una tesi, rimasta dattiloscritta, intitolata The Theoretical
Drawings ofInigo Jones: Their Sources and Scope Ordinando i disegni dell'architetto inglese
2

e tentando di verificame l'attribuzione, Rowe arrivo a suggerire che l'intento di Jones fu


quello di realizzare un trattato di architettura al pari dei Quattro Libri di Andrea Palladi0 3•
Dall'argomento della tesi e dalle sue conclusioni emerge da subito un'affinita con alcuni
degli interessi e dei metodi del suo advisor e pili in generale con quelli del Warburg In­
stitute: l'influenza della classicita e la trasmigrazione, in questo specifico caso esemplata
dall'intento di Inigo Jones di capire e riprodurre in un diverso contesto geografico e cul­
turale, la "classicita" di Andrea Palladio attraverso il disegno d'architettura.
Rowe ultimo la sua tesi rivolta al periodo della nascita del classicismo inglese, nel no­
vembre del 19464, rna gia nel marzo successivo pubblico sulla «The Architectural Re­
view», rivista in quegli anni diretta da Nikolas Pevsner, uno strano articolo intitolato
The Mathematics of the Ideal Villas, svelando cos1 un parallelo interesse per l'architettura
modema. Tuttavia secondo Alexander Caragonne, questo saggio, abbastanza breve, non
riscosse l'approvazione di Wittkower il quale, in forma privata accuso il giovane Rowe di
eccessiva eterodossia nel comparare Le Corbusier con Palladi0 6.
Nel giro di pochi anni la diversita di vedute sull'architettura moderna e in particolare su
Le Corbusier e il Modulor aumento, come vedremo, la distanza tra il maestro e l'allievo.
Per Rowe quel Master in storia dell'arte al Warburg fu una sorta di ripiego forzato a causa
di un incidente con il paracadute che gli danneggio la colonna vertebrale impedendogli
lunghe sedute al tavolo da disegno e costringendolo ad abbandonare una carriera da futu­
ro architetto decisa nel 1938, quando si iscrisse alla Liverpool School of Architecture?
In quegli anni la scuola di Liverpool era pervasa da orientamenti culturali e didattici vol­
ti da una parte verso la tradizione neoclassica inglese di John Soane e Charles Robert
Cockerell, dall'altra verso quella dei Beaux-Arts francese, senza trascurare gli innovativi
high-rise newyorkesi di McKim, Mead e White. Negli stessi anni tuttavia gli studenti di
Liverpool cominciarono a considerare tali precetti con un certo scetticismo attratti piut­
tosto dalle teorie recenti provenienti dall'Europa continentale, in particolare da quelle di
Le Corbusier contenute in Vers une architecture. In questo contesto Rowe conobbe Robert
Maxwell, compagno di studi, e in seguito nel dicembre 1942, James Stirling con il quale
dividera, come enoto, una fraterna e lunga amicizia 9• Si potrebbe dunque affermare che
Mathematics fu il risultato da una parte di una ripresa, dopo circa tre anni, degli interessi
studenteschi di Rowe interrotti dalla guerra, dall'altra dell'''incontro'' con Wittkower.
Nel semestre autunnale del 1943, anna nel quale Rowe fu chiamato alle armi, la Student's
Society della Liverpool School of Architecture invito Rudolf Wittkower a tenere una
conferenza dal titolo «Michelangelo as an Architect»IO. In quell'anno il segretario della Rudolf Wittkower, Rotonda (verso),
Society era il giovane Robert Maxwell il quale invito 10 storico tedesco proprio su sug­ The Rudolf Wittkower Archive, Series
IV, boxe n. 44. New York, Manuscript
gerimento di Rowe stesso, il quale era forse l'unico tra gli st.udenti della scuola a essere a Library, Butler Library, Columbia
conoscenza dell'importanza della speaker". University

97
Wittkower arrivo a Liverpool con la fama di essere uno dei pili importanti storici dell'arte
viventi esperti di Michelangelo con sette pubblicazioni all'attivo sull'artista fiorentino,
tra Ie quali il monumentale saggio sulla Biblioteca Laurenziana apparso sull'«Art Bulle­
tin» nel 1934 in lingua inglese Inoltre la raccolta dei disegni di Gian Lorenzo Bernini
I2
.

e
del 193 I ancora oggi considerata un caposaldo nella bibliografia per gli studi sull'archi­
tettura barocca'J. Rowe doveva ben conoscere questi studi che cominciarono a diffonder­
si in Inghilterra fin dal decennio precedente, soprattutto sulle pagine del «Journal of the
Warburg and Courtauld Institute».
Anche se fu Rowe stesso a suggerire l'invito a Wittkower, la sua presenza alIa conferenza
fu tuttavia impedita dalla chiamata all'addestramento militare che 10 impegno proprio in
quei mesi fino al gennaio del 1944 quando torno a Liverpool in uno stato di seminfermitiL
Nell'introduzione della lecture di Liverpool, Wittkower enuncio tutti gli intenti e i meto­
di della sua ricerca di quegli anni che Rowe comunque doveva gia conoscere - ed esserne
rimasto impressionato - attraverso 10 studio dei suoi scritti.
Nelle primissime righe della lecture Wittkower svela Ie sue intenzioni stendendole sulla
logica, evidentemente vitruviana e albertiana, della «comparazione» e della «relazione
proporzionale tra Ie parti e il tutto»:

Two distinct courses were open to the architects. One was to try and find the unchangeable or wen eternal rules
in architecture which they thought could be deduced from Vitruvius and from the classical models by measu­
ring and comparing. They looked for rules ojproportion from the largest to the minutest units, for the use and
relation of the different orders, for the function of architectural elements from the wall itself to the smallest
parts of the decoration 14

Di seguito contrappone la seconda corrente:

The other was the imaginative trend, parallel with the first but independent of generally acknowledged rules.
Unacademic architects use classical forms in new unprecedented context. They alter them to suit their own
ideas, and invent more or less freely new combinations.

Infine, dopo circa due minuti ann uncia chel'intento della conferenza e:

To show how Michelangelo turned the classical heritage into his own idiom.

In definitiva i temi sopo tre: il primo ecostituito dalla ricerca delle regole immutabili ed

eterne dell'architettura deducibili da Vitruvio e dai modelli classici. II secondo equel­

10 dell'identificazione dell'aspetto creativo, indipendente da regole e canoni, e i1 terzo

quello di mostrare come Michelangelo trasformi l'eredita classica in un suo personale

linguaggio architettonico.

Questi temi verranno esposti nel dettaglio all'interno del paradigma architettonico mi­

chelagiolesco nei successivi 45 minuti della sua lezione.

La ricerca di «regole immutabili ed eterne dell'architettura» costituiscono la prima radi­

ce del pensiero di Wittkower e annunciano con sei anni di anticipo quelli che poi defini­

ra con grande successo i «Principi architettonici»15. Questo interesse tuttavia non nasce

dallo studio specifico di Michelangelo, in quanto eassente nel saggio pre-warburghiano

sulla Biblioteca Laurenziana del 1934, ancora intriso di una mentalita piuttosto "posi-

Francesco Benelli 98
tivista", fondata sull'analisi dei documenti di cantiere, delle fasi della costruzione, rna
anche orientato a distinguere differenze di percezione dell'architettura del Rinascimento
da quella barocca I6 . Esso nasce invece fondamentalmente da due motivi: il primo, come
gia accennato, riguarda l'immediata adesione di Wittkower, dopa il suo arrivo a Londra
nel I934, al clima del Warburg Institute, centro degli studi sulla permanenza del classico,
in particolar modo durante l'Umanesimo 17 •
Studiare e spiegare un tema che riguarda l'arte in due distinti periodi storici, implica
come primo gradino l'illuminazione di entrambi e inevitabilmente, nella seconda fase,
l'impiego di un metoda basato sulla comparazione, oltretutto ormai radicato nell'inse­
gnamento della storia dell'arte. II metoda comparativo come strumento retorico teso alIa
comprensione della verita ha una lunga storia che parte da fonti classiche ben note a
Wittkower (rna anche a Rowe): dal «parallelo letterario» di Plutarco, fino a Leon Battista
Alberti che nel De Pictura 10 applica per la prima volta come strumento di analisi della
storia dell'arte, affermando:

COSI tutte queste cose si conoscono per comparazione. In se tiene questa forza la comparazione, che subito
dimostra in Ie case qual sia pili, qual sia menD a equale I8 .

Tale metoda, erisaputo, si ritrova nelle Lectures di John Soane alIa Royal Academy di Lon­
dra e Heinrich Wblfflin - peraltro maestro di Wittkower a Monaco per un anna acca­
demico I9 - non solo aveva intradatto l'uso della doppia immagine nelle sue lezioni, rna
aveva anche scritto che:

Lacomparazione permetteva di rintracciare Ie due radici fondamentali della Stile non necessariamente legate
fra lora: quello che l'artista apprende dal passato e quello che apprende dal contesto culturale in cui vive'o

La comparazione come strumento conoscitivo costituisce dunque la piattaforma degli


studi di Wittkower dopa il suo arrivo a Londra, e gia da qui efacile intravedere, come si
vedra, l'influenza suI giovane Colin. Tale metoda sara chiaramente esplicitato nell'im­
portante mostra itinerante del I94I intitolata English Art and the Mediterranean organiz­
zata da Saxl e Wittkower stesso'\ in cui per mezzo di un imponente numero di fotografie
- che richiama direttamente il progetto Mnemosyne di Aby Warburg - illustrarono come
l'arte e l'architettura inglese in tutta la lora storia siano state influenzate da prototipi
mediterranei, ed emalta probabile che Rowe qtesso vide la mostra, arrivata a Liverpool
nell'estate del I942".
nsecondo aspetto equello delle proporzioni. Anche in questo caso Ie matrici sono doppie:
culturali e di necessita contingente. Gli studi moderni sulla praporzione partono dal sag­
gio aurorale di Erwin Panofsky Die Entwicklung der Proportionslehrepubblicato nel I92I'3,
nel quale viene tracciata una storia delle proporzioni dall'arte egizia fino ad Albrecht
Durer cercando di dimostrare che l'opera d'arte non sia un qualcosa di irrazionale.
Secondo Panofsky - amico di Wittkower -la storia della teoria delle praporzioni, espri­
mendosi tramite formulazioni matematiche, permette di capire la Kunstwollen dell'opera
d'arte con una maggiore chiarezza e senza fraintendimenti. Tuttavia Panofsky considera
unicamente Ie proporzioni usate in pittura e riguardanti il corpo umano, evitando di
affrontare il campo dell'architettura. Ecomunque un atteggiamento nuovo, in evidente

99 Rudolf Wittkower e Colin Rowe: continuita e frattura


disaccordo con il modo di vedere l'arte ancora «ramantico e soggettivo dei moderni» e,
aggiunge Kevin Parker, «sciovinista e non scientifico della storiografia post-Hegeliana»,
oggetto di critica da parte di quegli storici tedeschi espatriati per ragioni razziali 24 • Sem­
pre nel 192 I e pubblicato l'importante saggio di Fredrik Macody Lund, Ad Quadratum,
nel 1924 quello di Jay Hambridge, The Parthenon and Other Greek Temples. Their Dynamic
Symmetry e dieci anni dopo il breve libra di Theodor Fischer Zwei Vortage iiber Propor­
tionem'5. Questi tre saggi si distinguono da quelli abbastanza numerosi in quegli anni e
in quelli successivi perche rivolgono 10 studio delle proporzioni all'architettura e non,
come era consueto, verso l'arte contemporanea e gli aspetti puramente scientifici e ma­
tematici della natura. Tale atteggiamento eassunto anche da Wittkower che pero 10 indi­
rizza all'architettura del Rinascimento.
La sua polemica personale era diretta verso le idee diffuse da John Ruskin e Geoffrey Scott
i quali, anche se da posizioni opposte, consideravano l'architettura del Rinascimento pri­
va di invenzione, di logica e di consistenza e non come frutto dell'intelletto, con l'unico
fine di procurare piacere estetico'6.
Per Wittkower trovare regole matematiche e geometriche, che ordinavano dimensioni
e forme di un edificio, significava inserire l'architettura del Rinascimento nell'ambito
della scienza matematica vera e propria come era di fatto considerata dal neoplatonismo
stesso. In particolare, un saggio di Julius von Schlosser del 1929'7 che riconosceva all'arte
del Rinascimento i suoi «valori assoluti» e la sua caratteristica scientifica, rna accusava
Leon Battista Alberti di esserne rimasto al di fuori e di aver usato «proporzioni sbagliate e
goffe se confrontate con quelle di squisita musicalita di Brunelleschi», spinse Wittkower
a una presa di posizione molto chiara.
La reazione prese forma nella pubblicazione di un articolo apparso sul «Journal of the
Warburg and Courtauld Institutes» del 1940 nel quale Wittkower analizza le architettu­
re ecclesiastiche di Alberti sotto l'aspetto proporzionale, usando per la prima volta il di­
segno come strumento scientifico di analisi, l'unico ammissibile per questo fine'8. Il con­
tributo metodologico di questa articolo risiede nel sostenere gli interessi warburghiani
tramite gli strumenti e i metodi propri dell'architetto. Questo tuttavia non deve stupire:
Wittkower fu iscritto per un anno, nel 1919. alla Facolta di Architettura di Berlino, suo
fratello era un architetto professionista presso l'Universita di Tel Aviv e la moglie Margot
Holzman - che ha ricoperto per tutta la vita un ruolo fondamentale nelle ricerche con­
dotte da Rudolf -!era una interior designer- 9 •
L'ultimo gradinG affrontato da Wittkower prima dell'arrivo di Rowe al Warburg Institute
eAndrea Palladio.
Per motivi di necessita pratica, impossibilitato dal 1936 a viaggiare per l'Europa e soprat­
tutto per l'Italia, Wittkower oltre ad abbracciare gli studi di iconologia comincio. non a
caso, a occuparsi del palladianesimo, ovvera dell'origine del classicismo in Inghilterra.
pubblicando in un numera del «Journal» del 1943 un articolo sull'influenza di Palladia
sull'architettura neoclassica inglese 30. L'intento dell'articolo eannunciato sin dall'inizio:

Study the translation (of the motives) from Italian into English idiom, and thereby to throw new light on the
movement (the English academic architecture) as a whole 3!.

Equesta un passo importante perche illustra come Wittkower cominci gradualmente a

Francesco Benelli 100


trasportare - si potrebbe anche dire "trasmigrare" - i modelli classici a appunto - i «prin­

cipi architettonici» qui ancora chiamati «eternal rules of architecture» - a tempi e luoghi

pili vicini alla sensibilita e all'interesse anglosassone.

Sana queste dunque Ie principali componenti del pensiero di Wittkower negli anni im­

mediatamente precedenti all'arrivo di Rowe al Warburg come suo unico studente.

Nel biennia 1945-1947, Wittkower affronto il prototipo del classicisma inglese -l'archi­

tettura di Andrea Palladia - in un lungo saggio diviso in due parti intitolato profetica­

mente Principles ofPalladio's architecture pubblicato ancora suI «Journal» nel quale il tema

delle proporzioni, del rapporto can l'architettura classica e can l'iconologia diventa pre­

dominante 3 '. Equesta il vero e proprio punta di contatto tra Wittkower e Rowe, non solo

per la coincidenza cronologica, ma anche per la chiarezza dei metodi e gli interessi della

studioso tedesco qui raggiunti ed espressi.

Nella stesso modo del saggio su Alberti, la domanda dalla quale Wittkower muove la ricerca

su Palladia eil voler dimostrare il fondamento scientifico della sua architettura e di quella

del Rinascimento in generale e come questa sia fondata sulle leggi dell'architettura classica.

Wittkower scrive citando alcuni principi aristotelici del pensiero di Daniele Barbaro:

The arts are therefore near to Wisdom, which is the virtue correlate to science and intellect as being concer­
ned with a clear knowledge of the proofs of "certain truth"B.

Eaggiunge:

[...J It
may be argued that from Alberti's day onwards architecture was conceived in terms of applied mathe­
matics 34 [... 1Palladio aspired to unchallengeable lucidity of architectural planning based on the authority of
classical rules 35.

Echiaro come quest'ultima frase sia una conseguenza dei suoi studi albertiani pubblicati
ne11940 36 •
Per trovare queste regale matematiche Wittkower si avvale di nuovo della strumento del
disegno in una maniera coerente can i suoi scapi e sorprendentemente attuale se non
addirittura aurorale per quegli anni: il diagramma.
L'esempio di chiarezza ed efficacia di tale metoda di rappresentazione potrebbe proveni­
re da Palladia stesso, soprattutto se si paragonano i disegni di studio, quelli pubblicati e
quelli definitivi pubblicati suI «Journal», can il disegno RIBA, XI, 22V del quale e certa la
sua conoscenza diretta 37 . Enota come il diagrarhma - per quanta la sua definizione sia
ancora confusa - applicato al processo compositivo dell'architettura fosse giain usa in
Inghilterra almena fin dai primi anni cinquanta, soprattutto da architetti colti come, tra
gli altri, Alison e Peter Smithson 38 .
II diagramma come rappresentazione di uno spazio planimetrico - a logical skeleton come
estato definito da James M. Richards a the iconic form secondo Charles Sanders Peirce 39- e
una scelta arbitraria che elimina qualsiasi informazione sulla consistenza del muro, sulla
sua variabilita 0 costanza del suo spessore (ma anche di un'eventuale rotazione del suo
asse) e in definitiva svincola la pianta dal dato "archeologico". II diagramma di una pianta
in ultima analisi e sconnessa anche dal prospetto, in quanta diventa impossibile avere
un'idea, anche approssimativa, dell'altezza dell'edificio che, se castruita can materiali

101 Rudolf Wittkower e Colin Rowe: continuita e frattura


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Francesco Benelli
tradizionali, dovrebbe essere dedotta dallo spessore del muro. Senza l'ausilio di rilievi
accurati, sfugge a Wittkower l'importanza delle preesistenze - spesso toni medievali ­
che costituiscono il nucleo di partenza del dimensionamento planimetrico di un ceno
numero di ville di Palladio 0 a lui attribuite come per esempio avviene in villa Trissino
a Cricoli, villa Gazzotti a Bertesina, villa Saraceno a Finale e molte altre 40 • Equindi una
forma di rappresentazione adatta unicamente a considerazioni teoriche tese a trovare
quegli universal precepts di quegli edifici sparsi tra la campagna veneta, che in quegli anni
Wittkower fu costretto a osservare e analizzare da un luogo geografico molto distante,
privata quindi di tutto l'aspetto "materico" e sostanziale dell'edificio.
Wittkower puo aver applicato un ulteriore processo semplificativo delle piante rappre­
sentate nei Quattro Libri - dalle quali so no desunti i suoi diagrammi - tutte dotate di
spessori murari, rna identici tra loro quindi gia idealizzate da Palladio stesso.
La celebre conclusione di Wittkower della «schema ideale» planimetrico (rna anche di
facciata) - «il vero necessario matematico e immutabile» come lui stesso 10 definisce
- che si adatta di volta in volta aIle esigenze particolari di ciascun incarico, e quindi ot­
tenuta anche grazie all'uso del diagramma, ovvero la tecnica stessa del disegno diventa
strumento analitic0 41 •
Ecco quindi un primo insospettabile contributo diretto di Wittkower a Rowe, anche se
il primo definisce i grafici schematized plans e il secondo diagrammatic comparisorz4'. Sotto
questa luce si potrebbe quindi ipotizzare un'origine parallela del diagramma, da ricerca­
re non solo nella storia del progetto architettonico, rna anche nei metodi analitici della
storiografia suI progetto stesso.
In Mathematics e proprio tramite il diagramma della pianta di villa Foscari che Rowe
"trasmigra" la classicita di Palladio all'architettura moderna, nella fattispecie alIa villa a
Garches di Le Corbusier. Per i primi anni post bellici si tratta di un paragone scioccante,
rna in quanta tale estremamente efficace ai fini divulgativi, ancora pili del procedimento
analitico che ne segue e 10 sostanzia: la comparazione come strumento di legittimazione
di un qualcosa attraverso la comprensione e il superamento di un modello. In questo caso
ela legittimazione dell'architettura moderna "continentale" che in Inghiltena sin dagli
anni venti era vista con diffidenza sia dagli architetti che dalle scuole di architettura 43 •
Rowe stesso ammette un increasingly intense disgust verso l'interpretazione superficiale da
parte degli architetti e critici inglesi nei riguardi dell'architettura moderna proveniente
daIl'Europa avvertendo il rischio per il suo pa~se di perdere una grande occasione di rin­
novamento della disciplina, proprio nel periodo in cui, dopo la vittoria dei laburisti aIle
elezioni del 1945, si crearono quelle condizioni favorevoli al diffondersi deIl'architettura
moderna europea di stampo "continentale"44.
Tale fallimento culmina con la mostra sulla South Bank del Tamigi, intitolata Festival of
Britain I95 I 4 5, dove per l'occasione, in un crescente nazionalismo post bellico, vennero
Andrea Palladio. disegno per Casa Volpi.
costruiti una serie di padiglioni con quel nuovo, ancorche acerbo e provinciaIe aspetto RIBA XI. 22r, Londra. Royal Institute of
deIl'architettura razionale inglese dell'immediato dopoguena che per Rowe rappresento British Art

il crolla definitivo delle sue speranze e contribul alIa sua dipartita vero il Texas 46 . Rudolf Wittkower. piante schematiche
Equindi un "movente ideologico", che nasce da uno spiccato pathos da vero e proprio di dieci ville del Palladia. tratte da
R. Wittkower, Principles of Palladia's
connoisseur d'architettura, a spingere Rowe a adattare i metodi di Wittkower all'architet­ Architecture. in «journal of the Warburg
tura moderna nel saggio Mathematics, e in definitiva a non abbandonarli mai durante and Courtauld Institutes». VII (1944)

103 Rudolf Wittkower e Colin Rowe: continuita e frattura


Andrea Palladio, I Quottro Iibri tutta la sua produzione teorica 47 , Ma e proprio tale esigenza ideologica che influira su
del/'Architetturo, 1570: villa Badoer
a Fratta Polesine
alcune significative differenze analitiche. Il confronto tra villa Foscari e villa Stein-de
Monzie parte proprio dalla loro organizzazione proporzionale analizzato attraverso il
Rudolf Wittkower, diagramma
planimetrico di villa Badoer, The Rudolf
diagramma delle rispettive piante. La continuita can Wittkower epercio chiara: compa­
Wittkower Archive, Series IV, boxe razione, diagramma e proporzioni, rna usate da Rowe come strumenti tesi a "sdoganare"
nn. 43, 44. New York, Rare Book and
Manuscript Library, Columbia University
in Inghilterra l'architettura moderna. Una comparazione quindi asimmetrica che tende
a trasformare una delle due componenti, in questa caso Palladia, in sparring-partnerdi Le
Corbusier48 •
Rowe, sulla scia di Wittkower - anche se in Mathematics il suo maestro non e mai cita­
to - si preoccupa di sottolineare la differenza tra Ie proporzioni geometriche "platoni­
che" da quelle matematiche "pitagoriche", quest'ultime, secondo Le Corbusier, portatrici
di «verites reconfortantes»49, Rowe nota come sia Palladia sia Le Corbusier si affidino a
questa standard comune di regale matematiche: il primo per legare la sua architettura a
quella antica dandole legittimazione e prestigio. n secondo per rid are regale proporzio­
nali universali e oggettive andate perdute nel XVlII secolo, quelle stesse regale sulle quali
anche Palladia si era affidato.
Sia Wittkower che Rowe, analizzando la pianta della Malcontenta, non sana interessati
a individuare il prototipo antico della spazio centrale cruciforme come citazione di quel­
lo corrispondente nelle grandi terme romane (anche se Rowe 10 menziona velocemente
verso la fine del saggio, rna in un contesto divers0 50). Tale comune volontaria mancanza
ha tuttavia ragioni diverse: a Wittkower lo spazio cruciforme serviva per localizzare il
punta di partenza di una composizione geometrica tesa a ottenere uno schema razionale
e adattabile, esempio quindi della caratteristica scientifica dell'architettura rinascimen­
tale, A Rowe invece 10 stesso elemento planimetrico serviva a evidenziare il punta di
partenza di una composizione geometrica perfettamente simmetrica la quale, afferrna, e
accettata da Palladia come dogma e necessaria per ragioni strutturali 5I ,
Da tale caratteristica - il modello geometrico ideale palladiano simbolo del classico - par­
te l'operazione di quello che Rowe definisce come «displacement and breaking up of the
feature» appJicata da Le Corbusier per ottenere la pianta di villa Garches, un'operazione
che quindi comincia pur sempre da un punta di contatto can il passato senza tuttavia ri­
proporl0 5'. Si potrebbe affermare che il metoda associativo serva a Wittkower per trovare
dati comuni mentre a Rowe 10 utilizzi per sottolineare significative differenze.
Per Rowe tale diversita giustifica e legittima come il «plan libre» e l'«ossature indepen­
dante» possano beneficiare suI rapporto forma-struttura e forma-funzione in contrasto
can il palladiano e classico «plan paralyse». E qui emerge il vero immediato contributo di
Mathematics: spiegare in termini architettonici e storici - e non ideologici, sia pur all'in­
terno di un saggio mosso da scapi altamante ideologici -l'innovazione e Ie qualita della
pianta libera.
La diversita di intenti diventa ulteriormente apprezzabile nell'analisi della facciata della
villa palladiana, La grande apertura ad area della retrofacciata e riconosciuta da Rowe
come citazione della "finestra termale" - comunque elemento architettonico molto dif­
fuso anche nel palladianesimo inglese - senza essere inserita nel sistema organico del
timpano spezzato soprastante, di diretta derivazione dalla sala ottagona nel perimetro
esterno delle Terme di Diocleziano, Inoltre Rowe fornisce una spiegazione esclusivamen-

Francesco Benelli 104


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Rudolf Wittkower e Colin Rowe: continuita e frattura


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te "percettiva" al trattamento delle superfici della facciata: egli osserva, infatti, che la base
con intonaco liscio della villa che sorregge il piano nobile e l'attico entrambe rusticati,
aumenta il senso di "peso" del volume invertendo la consueta gerarchia. 11 tema dell'''in­
versione" tipica del periodo manierista era comunque gia stato enunciato da Wittkower
stesso in almena due occasioni: nell'analisi visuale del ricetto all'interno del saggio sulla
Biblioteca Laurenziana del 1934 e nella descrizione della facciata di palazzo Valmarana "

di Vicenza nel saggio citato del 1944 53 . ..


Equesta dunque una spiegazione aneora legata all'influenza di Wittkower, rna in questa = ,,
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caso disgiunta dalla storia dell'edificio stesso. Da vera connoisseur, Rowe trova la causa - e moduf~r grId

l'effetto - in motivi "empatici" e non filologici, slegati da esigenze costruttive a alIa storia
della costruzione dell'edificio stesso. Egli evita di cercare il prototipo nel rivestimento
del tempio di Marte Ultore, oppure trascura l'ipotesi della scelta obbligata di stendere
un intonaco liscio nella parte basamentale a causa dell'alta deperibilita dovuta alIa forte
umidita, e quindi basando il suo giudizio su una rifinitura non originale 54 . Rowe stesso
infatti nell'Architecture ofGood Intention, ultima collezione di saggi raccolti da lui stesso e
pubblicata nel 1994, critica quegli storici che:

[...] preoccupati di ricercare ultra specifici documenti hanno reso la storia inca pace di affrontare il contesto
psicologico generale 5s

Egli afferma inoltre di non essere interessato a date di eventi storici dimostrabili per via piAno nobllo

documentaria, ma solo a quelle che agiscono da «active articulant», spartiacque di perio­


di culturali s6 . Per capire un edificio non sana necessarie (0 sufficienti) date riguardanti
il singolo manufatto 0 architetto, ma quelle che segnano i grandi cambiamenti epocali.
Non eaffatto un caso quindi se nell'Architecture ofGood Intention Ie uniche date citate sono
1527,1776,1789,1848,1914,1917.
n confronto successivo tra villa La Rotonda e villa Savoye non aggiunge nulla a quello fin
qui descritto, come anche il saggio di tre anni dopa (1950), Mannerisn and Modern Archi­
tecture, nel quale Rowe, seguendo gli stessi criteri di Mathematics, cerco ulteriormente di
legittimare l'architettura moderna tramite l'opera del suo rappresentante pili eloquente,
Le Corbusier, ma allargando il paragone anche Mies van der Rohe e GropiuS 57 •
II saggio inizia con la comparazione di villa Schwob alIa Chaux-de-Fonds can l'architet­
tura tardo manierista, in maniera tale da assimilqre il modernismo a quello che, secondo
Rowe, el'essenza dell'architettura tardo cinquecentesca:

Quel presunto universale malaiseche, neUe ani, pur conservando le apparenze di una purezza classica, avver­
tiva, al tempo stesso, la necessita di infrangere I'intima coerenza s8 .
Rudolf Wittkower, diagramma

planimetrico di villa Pisani a Bagnolo,

The Rudolf Wittkower Archive,

La stesso "malessere" del manierismo verso tutta l'architettura prebramantesca si ripre­


Series IV, box nn. 43, 44. New York,

senta secondo Rowe all'architettura moderna nei confranti di quella del XIX secolo.
Rare Book and Manuscript Library,

Columbia University

Etuttavia indicativa di questo saggio l'analisi dei pratoti pi manieristici - il pediqree- che

Rowe individua per giustificare la celebre facciata cieca di villa Schwab alIa Chaux-de­
Pianta schematizzata e pianta di villa

Foscari di Andrea Palladia tratti da

Fonds.
C. Rowe, The Mathematics of the Ideal
All'inizio del saggio Rowe compie una minuziosa descriziorte dell'esterno cercando di
Villa, in «The Architectural Review», 1947

107 Rudolf Wittkower e Colin Rowe: continuita e frattura


,"
•. '
trovare precedenti formali nella storia dell'architettura francese degli ultimi due secoli,
rna per trovare un "parallelo" con l'ampia specchiatura della facciata il paragone si ri­
volge verso il tardo manierismo italiano, in panicolare verso casa Cogollo a Vicenza, un
tempo creduta l'abitazione di Palladio, e casa Zuccari a Firenze entrambe provviste di una
facciata in cui, al piano nobile, spicca un grande pannello centrale cieco affiancato da due
finestre, conseguenza, secondo Rowe, di un modello introdotto da Sebastiano Serlio)9.
Nella descrizione della facciata della casa vicentina, Rowe intuisce il riferimento con
l'arco trionfale 60, rna considera la superficie cieca del piano nobile come un'intrusione
anomala, non tenendo in considerazione che essa non poteva essere evitata per via del
camino retrostante preesistente 6I •
Per casa Zuccari, invece, Rowe ignora che la disposizione della facciata dipenda dall'esi­
genza di mantenere la continuita verticale delle finestre del piano terra e di escludere da
essa il volume del corpo scala, il quale avrebbe creato una fastidiosa asimmetria.
Sembrerebbe quasi che in questi due casi Rowe stesse analizzando una moderna fa~ade
libre indipendente dalla planimetria e da essere letta proprio come un'icona.
La sua analisi va quindi facendosi sempre pili visuale, iconica e metastorica tralascian­
do gli aspetti funzionali e Ie esigenze di armonizzare la forma con la funzione. Sembra
dunque, che la sua lettura dell'architettura stia diventando sempre pili appassionata e
romantica, funzionale ai suoi propositi di legittimazione dell'architettura moderna at­
traverso il simbolismo che essa esprime. Ecco quindi spiegarsi il motivo principale per il
quale Rowe non sia mai citato dagli storici dell'architettura, soprattutto del Rinascimen­
to, rna rimanga un faro per i critid'.
Nel 1948 Le Corbusier pubblico Le Modulorche tuttavia non riscosse la piena approvazio­
ne di Wittkower, come affermera in numerose conferenze, come quella della Columbia
University del 1957 63 . Le Modulorvenne invece recepito da Rowe con grande entusiasmo
e, forse, fu proprio per questa motivo che comincio l'allontanamento dal maestro, il qua­
Ie accetto con difficolta che i metodi trasmessi al giovane e promettente allievo durante
gli anni del Warburg Institute servissero a legittimare Le Corbusier, e in generale avven­
ne la frattura con i principi universali dell'architettura.
Nel 1951, invitato a introdurre la IX Triennale di Milano sulla Divina Proporzione,
Wittkower si rese conto che lo scopo ultimo del Convegno era una discussione che par­
tiva proprio da Le Cprbusier e da Le Modulor, mentre il suo progetto di organizzare una
mostra sulle proporzioni fu rifiutato con l'accusa di eccessivo accademismo 64 . Rowe, che
proprio in quell'anno raggiunse i Texas Rangers presso la School of Architecture della
University of Texas di Austin, non venne nemmeno invitato al convegno...

Andrea Palladio (attribuito a), casa


Cogollo, Vicenza, 1572 circa

Federico Zuccari, casa Zuccari, Firenze,


1578

Francesco Benelli 108


Le Carbusier, villa Schwab, studi
del prospetta su rue du Daubs,
Le Lacle, 1916, Bibliatheque de la Ville de
La Chaux-de-Fands, BVCF

109 Rudolf Wittkawer e Colin Rowe: cantinuita e frattura


1 A. Caragonne, The Texos Rongers, 11 Ringrazio il professore Robert Maxwell Pre vitali, Donzelli, Roma 1998, pp. 63-92.
Antiquity in Architecture, in <<jWCI», 4, 1/2
Cambridge, Mass., '995, p.m. Utile anche per la gentile informazione. Per la fondazlone dell' Institute e il contrlbuto
(ottobre 1940 - gennaio 1941), pp. 1-18.
per i numerosi aneddoti sulla vita di Rowe. 12 R. Wittkower, Ein Selbstportrot intellettuale dl Aby Warburg, Fritz SaxI, Ernst
Ripubblicato in: Id., Architectural Principles
Preziose Informazlonl autobiografiche sono Michelagelo's im Jungste Gericht, Cassirer e Erwin Panofsky: C.H. Landauer,
in the Age of Humanism, cit.; lievemente
rintracclablli anche In C. Rowe, James Stirling: in «Kunstchronik», L1X, n.f. xXXv (1925-6), The Survivol of Antiquity: the German Years of
modificato nella terza edizione: London 1962;
A Highly Personal and very Disjointed Memoir, pp. 366-367; Id, Michelangelo-Bibliographie, the Warburg Institute, Ph.D. dissertation, Yale
trad. it. Torino, 1964. Si veda anche: Benelli,
in James Stirling: Buildings and Prajects, '5'0-'926, in «Rbmische Forschungen der University '984, can blbliografia precedente.
Seeing and Reading, cit.
a cura di P. Arnell, T Bickford, New York 1984, Bibliotheca Hertziana», I. In collaborazione 18 L.B. Alberti, De Pictura, a cura di
29 Per il profilo professionale di Margot
pp. 10-27; C. Rowe, Eulogy: Jim Stirling, con E. Steinmann, Klinkhardt & C. Grayson, Bari 1980, p. 34.
Wittkower: V. Newhouse, Margot Wittkower:
in As I was soying, a cura di A. Caragonne, Biermann, Leipzig 1927; Id., Zur Peters 19 J. Montagu, J. Connors, Intraduction to
Design, Education and Practise, Berlin­
Cambridge, Mass., '996, III, pp. 341-352; Kuppel Michelangelo, in «Zeitschrift fUr the New Edition, in R. Wittkower, Art and
London, '919-'939, In «Journal of Design
Id., Jim Stirling (1923-1992), ibid., III, Kunstgeschichte», II (1933), pp. 348-370; Id., Architecture in Italy 1600-1750, revised by
History», 3, 2-3, (1990), pp. 83-101; per
pp. 353-358. Si veda anche: P. Berdini, Michelangelo's Biblioteco Laurenziana, in «Art J. Connors and J. Montagu, New Haven &
una sintesi in italiano: Margot Wittkower
Intraduzione, in C. Rowe, La matematico della Bulletin», XVI (1934), pp. 123-218; London, 1999, I, p. IX.
e il design: Berlino-Londra '909-1939, In
villa ideale, a cura di P. Berdini, Bologna '990, Id., Physiagnomicol Experiments by 20 Per il metoda didattico di Wblfffin si veda:
«Casabella», 572, (ottobre 1990), pp. 36-37. Cfr.
pp. VII-XXXII; F. Benelli, Introduziane, Michelangelo and his Pupils, in «Journal M. Podro, The Critical Historian of Art, New
anche Montague, Connors, Rudolf Wittkower
In C. Rowe, L'architettura delle buane of the Warburg and Courtauld Institutes» Haven & London, 1982, pp. 129-133. Per il
(1901-1971), cit., I, p. IX.
intenzioni, Bologna 2005, pp. 9-25. (JWO), I (1937-1938), pp. 183-184; Id, A metoda comparativo e associativo come 30 R. Wittkower, Pseudo-Poiladion Elements
e
2 II dattlloscrltto composto da due volumi. Note on Michelangelo's Pieta in St, Peter, strumento retorico per la comprensione della
in English Nea-clossicol Architeture, In <(jWCI»,
II primo, scomparso dagli scaffali della in «JWCI», II (1938-1939), p. 80; Id., A Newly storia dell'arte si veda: Berdini, Introduziane,
VI (1943), pp. '54-'64.
biblioteca del Warburg Institute, ma Discovered Drawing by Michelangelo, in cit., p. XV-XVI; Benelli, Seeing and Reading
31 Ibid., p. 154.
consultabile presso la Library of Senate di «Burlington Magazine», LXXVIII (1941), pp. cit., pp. 557-558 can bibliografia.
32 Prima parte: R. Wittkower, Principles of
Londra, contiene il testo, mentre il secondo, 159-160. Wittkower continuer~ a occuparsi Un aggiornamento su questo tema si trova In
Pollodio's Architecture, In <(jWCI», VII (1944),
ancora consultabile presso il Warburg, di Michelangelo anche successivamente Id., Rudolf Wittkower studiosa delle ville di
pp. 102-122; second a parte: Id., Principles of
contiene Ie illustrazioni. Ringrazio Katia pubblicando altri articoli tra i quali si Palladia, in Palladia. 1508-1580. II Simpasia del
Pailodio's Architecture, in «Journal of the
Mazzucco per I'informazione sulla presenza segnalano: R. Wlttkower, The Divine cinquecentenoria, a cura di F. Barbieri et aI.,
Warburg and Courtauld Institutes», VIII (1945),
del primo primo volume presso la Library Michelangelo: The florentine Academy's Venezia 2008, pp. 49-53.
pp. 68-106. Ripubblicati in Id., Architectural
of Senate. Homage on his Death in 1564. Introduzione, 21 La mostra ebbe luogo a Londra presso
Principles in the Age of Humanism, cit.
3 Per un'analisi della dissertazione di traduzione e annotazioni in collaborazione con il Warburg Institute e in altre citta minori
33 R. Wittkower, Principles of Poiladio's
Rowe sui disegni di Inigo Jones si veda A. M. Wittkower, London 1964; Id., La cupola di dell'lnghilterra tra cui Liverpool. Saxi fu
Architecture, '944, p. 107.
Vidler, Histories of the Immediote Present, Son Pietra di Michelangelo, Firenze 1964. responsabile della sezione antecedente al
34 Ibid., p. 108.
Cambridge, Mass., London 2008, pp. 68-n Per una completa bibliografia si veda: The '500, mentre Wittkower si occupe del periodo
35 Wittkower, Architectural principles in the
Nello stesso sagglo Vidler tenta di individuare writings of Rudolf Wittkawer: a Bibliogrophy, a successivo. II catalogo venne pubblicato
age of humanism, cit., p. 62.
Ie fonti di ispirazione di Rowe per II saggio cura di D.M. Reynolds, Roma 1989. solo nel1948 in un numero esiguo di copie.
36 R. Wittkower, Alberti's Appraoch to
di The Mothematics, ibid, pp. 78-82 13 R. Wittkower, Die Zeichnungen des F Saxl, R. Wittkower, British Art and the
Antiquity in Architecture, <(jWCI», 4, (1940/41),
4 Sui «The Warburg Institute Annual Report Gionlorenzo Bernini, in «(Rbmische Mediterranean, London, New York, Toronto
pp.1-18.
1946/47» e riportato che «Mr. Colin Rowe, Forschungen der Blbliotheca Hertzlana», IX-X. 1948.
37 Non solo il disegno e conservato a Londra,
the Institute's Junior Research fellow, In collaborazione con H. Brauer, 2 voll., 22 Ringrazio Katia Mazzucco per
parte della RIBA collection, ma Wittkower
has finished his MA thesis on the literary H. Keller, Berlin 1931. I';nformazione.
stesso ne conservava una riproduzione
remains of Inigo Jones and will be examined e
14 II corsivo di chi scrive. 23 E. Panofsky, Die Entwicklung fotografica, tuttora presente nel suo archivio.

in November of this year (supervisor 15 R. Wittkower, Architectural Principles in der Praportionslehre ols Abbild der Wittkower Photographic Archive, Visual

Dr. Wittkower)>>. Successivamente, a fianco, e the Age of Humanism, Warburg Institute, Stilentwicklung, in «In Monatshefte Resource Centre, Department of Art History

stato aggiunto che Rowe «obtained his MA». University of London, London '949, pubblicato fur Kunstwissenschaft», XIV (1921), pp. 188-219. and Archaeology, Columbia University,

Ringrazio Claudia Wedepohl, archivista del in un numero limitato di copie. La grande 24 K. Parker, Art History and Exile: Richard New York.

Warburg Institute, per la cortese segnalazione. diffusione dellibro awenne solo con la terza Krautheimer and Erwin Ponofsky, in Exiles 38 Per questi argomenti si veda:

5 C. Rowe, The Mathematics of the Ideol Villa, edizione rived uta, pubblicata da Tiranti, + Emigres, a cura di S. Barron, Los Angeles
M. Sclmeml, The Unwritten History of
in «The Architectural Review», 101 (1947l, London '962. County Museum of Art, Los Angeles 1997,
the Other Modernism, in «Daidalos», 74
pp. 101-104. Ripubblicato in: Id., The 16 Wittkower presenta la facciata dl palazzo pp. 317-325.
(2000), '5-2', che ringrazio per alcune utili
Mathematics of the Ideal Villa and other Rucellai dl Flrenze, costltuita apparentemente 25 F. Macody Lund, Ad Quodratum; a Study of
informazloni sui tema.
Essays, Cambridge, Mass, 1976 (trad. It. La da campate uguali di ordini architettonici, the Geometrical Bases of Clossic & Medievol
39 Le due definizioni si trovano
matemotico della villa ideale e oltri scritti, cit.) come esempio di unmoving fat;ode, Religious Architecture, London 1921;
rispettivamente in: J.M. Richards, The next
6 Notizia riportata da Rowe stesso in una contrapposta agli ordini composlti del J. Hambridge, The Parthenon and ather step, in «The Architectural Review», 639
conversazione privata con Caragonne prospetti barocchi che data loro pi" elevata Greek Temples; their Dynamic Symmetry, (1950), 180; A. Vidler, Diagrams of Utopia, in
awenuta nell'agosto 1978. Caragonne,
complessita coinvolgono maggior"]ente New Haven 1924.1. Fischer, Zwei Vortrdge «Daidalos», 74 (2000), p. 7- Si veda anche
The Texos Rangers, cit., nota 32, p. 122.
I' osservatore. Wittkower, Michelangelo's uber Prapartianem, Munchen-Berlin '934, Benelli, Rudolf Wittkower studiasa ... , cit.,
7 Rowe, Introduction, in As I was saying, cit.,
Biblioteco Laurenziana, cit., pp. 208-209. apprezzato con riserva da Wittkower che pp.49-53
I, p. 2.
Per questi argomenti si veda: F. Benelli, 10 cita come «a remarkably sober and 40 Villa Trisslno, come oramal accertato
8 Per gli orientamenti culturali della scuola
Seeing and Reading: metadi analitici di Rudolf illuminating little work, although the author non attribulblle a Palladlo, viene costrulta
di Liverpool durante gli anni in cui Rowe era
Wittkower per I'articolo su Leon Battista accepts some of the antiquated research». inglobando un edifido gotico, ancora visibile
studente si veda: Rowe, James Stirling:
Alberti del 1940, In Lean Battista Alberti e R. Wittkower, Architectural Principles, Norton, nelle due torri laterali che incornidano la
A Highly Personol ... dt., pp. 10-1).
I'orchitetturo, a cura di M. Bulgarelli, New York 1971, appendix Ill, p. 165. loggia. In: Andrea Palladia atlonte delle
Per la fondazlone della Liverpool School of
A. Cal zona, M. Ceriana, F.P. Fiore, Milano 26 Per questi argomenti si veda: A. Payne, architetture, a cura di G. Beltramini,
Architecture sl veda: C. Crouch, Design Culture
2006, pp, 556-567, in particolare p. 558. Rudolf Wittkower and the Architectural A. Padoan, introduzione di H. Burns, Venezia
in Liverpool, 1880-1914: the Origins of the
17 Wittkower conobbe personal mente Aby Principles in the Age of Modernism, in 2000, p. 13, can bibliografia. Per villa Gazzotti:
Liverpool School of Architecture, Liverpool
Warburg aRoma nel 1927 per poi rivedersi «Journal of the Society of Architectural Ibid., p. 120; per villa Saraceno: ibid.,
2002.
a Firenze e poi a Berlino. M. Wittkower, Historians», 53, 3 (1994), pp. 322-342, in pp. '30-131.
9 Rowe, Eulogy: Jim Stirling, cit., p. 342.
premessa a R. Wittkower, Allegory and the particolare p. 325, 332-342. 41 Wlttkower, Principles of Palladia's
10 II dattiloscritto della lezione e custodito
migration of Symbols, London 1977. p. 7 27 J. Von Schlosser, Ein Kunstlerproblem Architecture, '944, cit., pp. 107, 109·
presso The Rudolf Wittkower Archive, box 5,
(trad. it, Torino '987, p. XLIX). Per l'inAuenza der Renaissance: L.B. Alberti, Wien 1929 42 Schematized plans sono definiti quei died
busta: Michelangelo: Lecture Liverpool School
dell' Institute negli anni quaranta del xx secolo (serie: «Sitzungsberlchte der Akademle der diagrammi che illustrano altrettante piante dl
of Architecture, Rare Book and Manuscript
su Wittkower si veda soprattutto: G. Romano, Wlssenschaften in Vien», CCX, 2) ville. Ibid., p. 110. Diagrammatic camparisan
Library, Columbia University, New York.
Storie de/l'Arte: Taesca, Longhi, Wittkower, 28 R. \>Vittkower, Alberti's Approach to e la definizione che Rowe implega per

Francesco Bene Iii 110


paragonare villa Foscari di Palladio can I Architecture, in «The Architectural Reviewl>,
a villa a Garches di Le Corbusier. Rowe, May 1950 (trad. it. Monierismo e orchitetturo
The Mathematics... , cit., p. 101. moderno, in La motemotico della villa ideole e
43 Secondo Caragonne, I' architettura moderna oltri suitti, cit, pp. 26-53).
"continentale" arriva in Inghilterra molto 58 Ibid., p. 33
lentamente e in due fasi distinte: La prima 59 Ibid., pp. 30-33
e
fase data bile verso la nne degli anni venti 60 Ibid., p. 30. Etuttavia signincativo che
con una serie di committenze per ville private Rowe non riconosca la citazione all'arco
progettate soprattutto da Maxwell Fry, ramano dei Gavi a Verona, evidente

Connell, Ward e Lucas, Berthold Lubetkin e soprattutta nella trabeazione del secondo

pochi altri. La seconda ondata awenne nel ordine che aggetta ininterrattamente tra Ie

1933 dopa I' awento del nazismo che costrinse due paraste corinzie.

architetti come Walter Grapius e storici come 61 II camino al centro del piano nobile con

Nikolas Pevsner (e Wittkower stesso) relativa canna fumaria era un elemento

a trasferirsi oltre Manica. Caragonne, inamovibile preesistente dall'abitazione

The Texas Rangers, cit., pp. 119-120. quattrocentesca che il notaio Pietro Cogollo

44 Ibid., pp. 121-122. Berdini, Introduzione, restaura su imposizione del Maggior Consiglio

cit., p. XII. vicentino. Andrea Palladia. Atlante delle

45 5i veda il numero monogranco Royal Architetture, cit, p. 52, con bibliograna.

Festival Hall, «The Architectural Reviewl>, 109, 62 Gli stessi metodi analitici si ritroveranno

654, June 1951, pp. 336-402; A Tonic to the anche alia base di C. Rowe, Neo-"Clossicism"

Nation. The Festival of Britain 1951, a cura di and Modern Architecture, suitto neI1956-57,

M. Banham, B. Hillier, London, 1976. pubblicato per la prima volta in «Opposition»,

46 Per questo argomento si veda Rowe, James 1 (1973).

Stirling: A Highly Personol and Vel}' Disjointed 63 Si veda per esempio la conferenza intitolata

Memoir, cit., p. 11; Berdini, Introduzione, cit., Le Corbusier's Modulor: a System for our

pp. XI-XII; Caragonne, The Texas Rangers, cit., Time, tenuta nel1957 da Wittkower presso

p.121. la Columbia University, pubblicata in un

47 Si pensi all'inaspettato confranto ristretto numero di copie in: R. Wittkower, Le

nell'Architecture of Good Intention tra la Carbusier's Modular, in Four Creat Makers of

neorinascimentale villa Vizcaya


­
di Miami con il Modern Architecture, New York '963, pp. 84
Padiglione svizzero di Le Corbusier. C. Rowe, 89. I contenuti di questa intervento tendono a
The Architecture of Good Intentions. Towards smontare punto per punto, su basi storiche, e
a Possible Retrospect, Academy Edition, 1994 non di efncienza compositiva, la logica
(trad. it. Bologna 2005, pp. 92-95). del profetico sistema proporzionale.
e
48 La dennizione sparring partner impiegata La versione pubblicata presenta toni meno
da P. De Mann, Blindness ond Insight: Essays aspri di quelli espressi nella conferenza nella
in the Retharic of Contemporol}' Criticism, quale Wittkower dennisce Le Corbusier «as a
Minneapolis 1983, utile per comprendere cross between a prophet and a salesman
la funzione del metodo comparativo come of rare abilityl>. Dattilosuitto conservato
strumento retorico nel campo della critica presso il Wittkower Archive, cit, box 5,
letteraria. «Le Corbusier: Notes-Lecture-1961l>, f. ,.
49 Rowe, The Mathematics . ., cit., p. 102. 64 Per questi temi si veda: A.C. CimolL 1/ primo
50 «Palladio is the convinced classicist Convegna Internazianale sulle proparziani
with the sixteenth century repertoire of nelle artie una storia interratta, in A.C. Cimoli,
well-humanized forms. He translated this F. Irace, La Divino praparziane. Triennale 1951,
customary material with a passion and a high Milano 2007, pp. 202-231.
seriousness ntting to the continued validity
that he nnds it to possess. The reference to
[ J the thermae in the cruciform saloon
( ]. These are charged with meaning both
for what they are and for what they signifyl>.
Ibid, p. 104
51 Ibid., p. 101.
52 Ibid., p. 102.
53 Wittkower, Michelangelo's Bibliateca
Laurenziana, cit., p. 206 e sgg.; Id., Principles
of Palladia's Architecture, '944, cit., pp. 116-117.
54 Una fotograna della facciata di villa
Malcontenta pubblicata da Fritz Burger nel
1929 mostra chiara mente come in quegli
anni I'intonaco di tutto il basamento era
completamente scamparsa. II giudizio di Rowe
si basa quindi su un intonaco rifatto e non
necesariamente fedele a quello originale.
F. Burger, Die Villen des Andrea Palladia,

Leipzig 1909, tav. XXXI.

55 Rowe, The Architecture of Good Intention,

cit, p. 49.

56 Ibid., si veda soprattutto il saggio

Escatalagy, pp. 63-85 (ed Italiana).

57 C. Rowe, Mannerism and Modern

11' Rudolf Wittkower e Colin Rowe: cantinuita e frattura

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