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C. LEGA
Estratto da
Tipografia Vaticana
CLAUDIA LEGA
Il 30 Settembre 1757 Benedetto XIV appone la sua firma alla Bolla Ad optimarum artium (fig. 1), che, pubblicata il 4 Ottobre 1757, corredata dal motu proprio, sancisce definitivamente la nascita del Museo Cristiano, dettandone le norme per lapertura e stabilendone la collocazione nella parte terminale della Galleria di Urbano VIII. Prefetto e curatore a vita del nuovo Museo designato Francesco Vettori.1 Listituzione del nuovo Museo, opera conclusiva del pontificato di Benedetto XIV, che morir il 3 maggio dellanno successivo, si eleva a testimonianza tangibile dellazione e dellatteggiamento nei confronti della Cultura tenuto da Papa Lambertini (fig. 2) durante tutto il periodo del suo mandato.2
* I contenuti di questo articolo sono stati esposti in una relazione dal titolo Il Museo Cristiano di Benedetto XIV, tenuta il 9 Febbraio 2006, nella giornata di studio Collezionismo e Musei di Antichit Cristiane organizzata nellambito dei Seminari di Archeologia Cristiana (Archeologia e Cultura della Tarda Antichit e dellAlto Medioevo). In attesa della pubblicazione degli Atti del convegno, per aggiornare gli studi sulla struttura voluta da Papa Lambertini, primo nucleo museale in Vaticano, si deciso di anticipare in questa sede il testo del contributo. 1 R. DE MARTINIS, Benedicti XIV Acta sive nondum sive sparsim edita nunc primum collecta, II, Napoli 1894, pp. 309-314; ASV, Fondo Benedetto XIV, 28, ff. 93r-98v; nei ff. successivi, fino al f. 127v, si trovano gli incartamenti relativi alla stesura del documento e alla nomina del Vettori. Sulla nascita del Museo Cristiano vd. G. MORELLO, Il Museo Cristiano di Benedetto XIV, in Musei Monumenti e Gallerie Pontificie, Bollettino, 2, 1981, pp. 53-89; ID., Il Museo Cristiano di Benedetto XIV nella Biblioteca Vaticana, in M. CECCHELLI (a cura di) Benedetto XIV (Prospero Lambertini), Atti del Convegno Internazionale di studi storici (Cento 1979), II, Bologna 1982, pp. 11171151; ID., La creazione del Museo Cristiano, in D. BIAGI MAINO (a cura di), Benedetto XIV e le arti del disegno, Atti del Convegno Internazionale di Studi di Storia dellArte (Bologna 1994), Roma 1998, pp. 263-275. Lesame della figura di Francesco Vettori sar pi approfonditamente affrontato dalla dottoressa Rosita di Fiore, nel suo studio di Tesi di dottorato, che avr come tematica principale lanalisi della corrispondenza tra il Vettori e Anton Francesco Gori. 2 Per un inquadramento della figura di Benedetto XIV vd. M. ROSA, Benedetto XIV, in Dizionario Biografico degli Italiani, VIII, Roma 1966, pp. 393-408; D. BIAGI MAINO, op. cit. alla
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Fig. 1. Bolla Ad optimarum artium (frontespizio). Da C. PIETRANGELI, I Musei Vaticani: cinque secoli di storia, Roma 1985, p. 33 fig. 42
Papa colto, con unampia conoscenza nel diritto e nelle scienze ecclesiastiche, aperto al dialogo e al confronto, ebbe stretti contatti con i maggiori esponenti della cultura internazionale dellepoca e favor il sorgere di un clima di moderazione nelle dispute teologiche e di relativa tolleranza. Il periodo del suo pontificato si pu considerare il pi fervido per vita culturale della Roma settecentesca:3 promosse ed incoraggi ampiamente lo sviluppo delnota 1; M. ROSA, Benedetto XIV, in Enciclopedia dei Papi, III, Roma 2000, pp. 446-461; A. ALIMENTO, Le Accademie Ecclesiastiche. Roma, Napoli e Firenze, in J. BOUTIER, B. MARIN, A. ROMANO (a cura di), Naples, Rome Florence. Une histoire compare des milieux intellectuels italiens (XVIIeXVIIIe sicles), Roma 2005, pp. 601-602, con bibliografia a nota 13; M. P. DONATO, Le due accademie dei Concili a Roma, ibid., pp. 251-252, con bibliografia a nota 40; M. A. DE ANGELIS, Prospero Lambertini (Benedetto XIV): un profilo attraverso le lettere (Collectanea archivi vaticani, 66), Citt del Vaticano 2008. 3 Vd. E. GIUNTELLA, Roma nel Settecento (Storia di Roma, 15), Bologna 1971, 97-138. Benedetto XIV non rimase insensibile al fascino dellIlluminismo e fu in stretti rapporti con i maggiori esponenti del mondo erudito e della cultura, e, tra di essi, con lo stesso Voltaire,
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Fig. 2. Ritratto di Benedetto XIV (Giuseppe Maria Crespi, detto lo Spagnolo, olio su tela, 1740). Pinacoteca Vaticana, Sala XV, inv. 40458
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la cultura perseguendo unattenta linea politica, che si esplicit in una serie di interventi, iniziati gi dal 1740, a pochi mesi dalla sua elezione al soglio pontificio, quando, per comodo de virtuosi, e letterati, siccome per dare accrescimento e vantaggi alle scienze, e studi , cre quattro Accademie,4 alle cui adunanze amava assistere, partecipando alle discussioni ed intrattenendosi con i relatori. In particolare ricordiamo lAccademia di Storia Ecclesiastica, di cui era segretario Giuseppe Bianchini 5 personaggio che ebbe un ruolo non secondario nella nascita e nella formazione del Museo Cristiano e lAccademia Romana o Accademia delle historie romane e antichit profane, alla quale fu preposto, in qualit di segretario, Antonio Baldani.6 Increment le collezioni archeologiche del Museo Capitolino e, sempre in Campidoglio, fece costruire un ambiente per ospitare la nascente Pinacoteca. Promosse la cura e il restauro di monumenti, basiliche e opere darte.7 Dett norme pi severe per impedire lesportazione dei reperti dagli scavi, al fine di evitare la continua dispersione del patrimonio artistico.8 Acquis le biblioteche Capponi e, soprattutto, Ottoboniana che destin alla Biblioteca Vaticana. Riform lUniversit di Roma. Agli anni del suo pontificato risale la pubblicazione della pianta di Roma
cfr. G. CENACCHI, Benedetto XIV e lIlluminismo, in CECCHELLI, op. cit. alla nota 1, pp. 1077-1102; E. MORELLI, Le lettere di Benedetto XIV al card. de Tencin. Dai testi originali, I-III (Storia e Letteratura, Raccolta di Studi e testi, 55, 101, 165), Roma 1955-1984; P. PRODI, Carit e galateo: la figura di papa Lambertini nelle lettere al marchese Paolo Magnani (1743-1748), in CECCHELLI, op. cit. alla nota 1, pp. 445-471; una lettera di Voltaire a Benedetto XIV in ASV, Segreteria di Stato, Principi, 239, ff. 341r-342r; ALIMENTO, art. cit. alla nota 2, pp. 602-603, 605-615. 4 Vd. M. P. DONATO, Accademie romane. Una storia sociale (1671-1824) (Studi e strumenti per la storia di Roma, 4), Napoli 2000, pp. 77-115; ALIMENTO art. cit. alla nota 2, pp. 599-636. 5 Su questa figura e sul ruolo che ebbe nel rinnovamento del mondo culturale romano vd. S. ROTTA, Bianchini Giuseppe, in Dizionario Biografico degli Italiani, 10, 1968, pp. 200-205; E. APPOLIS, Entre jansnistes et Zelanti. Le Tiers parti catholique au XVIIIe sicle, Paris 1960. Vd. anche R. OPERTI, Giuseppe Bianchini e Benedetto XIV, in Oratorio Filippino, XIX, 1962, n. 4, p. 13 s.; n. 5, pp. 1-3; ID. Osservazioni sul metodo storico di p. Giuseppe Bianchini, ibid., n. 7, pp. 1-6. 6 Su Antono Baldani vd. L. MORETTI, Baldani Antonio, in Dizionario Biografico degli Italiani, 5, 1963, p. 442 s.; M. BEVILACQUA, Roma nel secolo dei Lumi. Architettura erudizione e scienza nella pianta di G. B. Nolli celebre geometra Napoli 1998, p. 19 con bibliografia precedente a p. 31 nt. 8; ALIMENTO, art. cit. alla nota 2, p. 607. 7 Ricordiamo ad esempio i restauri del Colosseo, di S. Maria Maggiore, del Pantheon e di S. Maria degli Angeli. 8 Tuttavia, pi dei numerosi provvedimenti restrittivi, fu proprio la creazione dei Musei pubblici a Roma, in Campidoglio prima e in Vaticano poi, come ha giustamente sottolineato F. Haskell, a frenare la dispersione allestero e nelle raccolte private delle opere darte, poich si affermava per la prima volta il concetto dellinalienabilit degli oggetti museali, cfr. F. HASKELL, La dispersione e la conservazione del patrimonio artistico, in Storia dellarte italiana (III, 3), 10, Torino 1981, pp. 5-35, part. p. 16 s.
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di Giovanni Battista Nolli (1748), delle Magnificenze di Roma (1747-1761) di Giuseppe Vasi, delle Vedute di Roma (1748) e delle Antichit romane (1756) di Giovanni Battista Piranesi. Il momento quindi estremamente favorevole e fervido per la vita intellettuale romana, formatasi con le idee allavanguardia di Francesco Bianchini, uomo di alta erudizione e di fama internazionale, morto nel 1729.9 Altra figura di spicco della cultura romana dellepoca Giovanni Gaetano Bottari.10 Intellettuale impegnato, Bottari fu anche tra i principali sostenitori di una nuova considerazione per larte e la letteratura medievali. Radun attorno a s esponenti della corrente filogiansenista,11 la cui metodologia di ricerca affermava la ricostruzione della verit sul livello documentario, riflettendo linfluenza delle idee innovative avanzate da Celestino Galiani12, professore di Storia ecclesiastica alla Sapienza fino al 1731, che al valore delle ipotesi contrapponeva le esperienze. Il campo dellerudizione e della storia veniva ad unificarsi a quello delle scienze: il documento, infatti, veniva ad assumere, per la ricerca storica, la stessa funzione di prova dei fatti della storia, che aveva lesperimento nella ricerca scientifica. Da questa cerchia culturale ed erudita Benedetto XIV ricevette le sollecitazioni per listituzione del Museo Cristiano, che si configura come diretto erede, sia pure ridimensionato nelle proporzioni e nelle tematiche, del Museo Ecclesiastico 13 ideato da Francesco Bianchini e patrocinato da
9 S. ROTTA, Bianchini Francesco, in Dizionario Biografico degli Italiani, X, Roma 1968, pp. 187-194; BEVILACQUA, op. cit. alla nota 6, p. 24 s., vd. anche p. 33 ntt. 79-85 con bibliografia precedente; D. GALLO, Pour une histoire des antiquaires romains au XVIIIe sicle, in BOUTIER, MARIN, ROMANO, op. cit. alla nota 2, pp. 262-264; V. KOCKEL, B. SLCH (a cura di), Francesco Bianchini (1662-1729) und die europische gelehrte Welt um 1700 (Colloquia Augustana, 21), Berlin 2005. 10 A. PETRUCCI, Bottari, Giovanni Gaetano, in Dizionario Biografico degli Italiani, XIII, Roma 1971, pp. 409-417; BEVILACQUA, op. cit. alla nota 6, p. 22, vd. anche p. 33 nt. 52 e p. 34 nt. 93; GALLO, art. cit. alla nota 9, p. 258 s. 11 E. DAMMIG, Il movimento giansenista a Roma nella seconda met del secolo XVIII (Studi e Testi, 119), Citt del Vaticano 1945; R. BELVEDERI, Il giansenismo negli anni di Benedetto XIV, in CECCHELLI, op. cit. alla nota 1, pp. 379-443; BEVILACQUA, op. cit. alla nota 6, p. 22, con bibliografia precedente a p. 33 nt. 50. 12 V. FERRONE, Scienza, natura e religione. Mondo newtoniano e cultura italiana nel primo Settecento, Napoli 1982, cap. 6; ID., Alle origini della cultura illuministica napoletana: Celestino Galiani e la diffusione del newtonianesimo, in M. DI PINTO (a cura di), I Borboni di Napoli e i Borboni di Spagna (Atti del Convegno, Napoli 4-7 aprile 1981), Napoli 1985, pp. 325-364; E. DE RENZO, Galiani Celestino, in Dizionario Biografico degli Italiani, 51, 1998, pp. 453-456. 13 Sul Museo Ecclesiatico di Francesco Bianchini vd. B. SLCH, Das Museo Ecclesiastico. Beginn einer neuen Sammlungsra in Vatikan, in KOCKEL, SLCH, op. cit. alla nota 9, pp. 179-205; P. LIVERANI, Il Museo Ecclesiastico e dintorni, ibid., pp. 207-234. Il Museo Cristiano di Benedetto XIV realizza lidea di Museo che aveva trovato la sua genesi nei progetti di Francesco Bian-
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Clemente XI.14 Le avverse condizioni economiche e politiche in cui si trov il papato allo scadere del primo decennio del 700 15 avevano impedito che il grandioso progetto espositivo del Museo Ecclesiastico potesse essere portato a compimento, ma lo stimolo e le idee esercitati dal grande erudito e dallopera di papa Albani non erano venute meno. Molte infatti furono le voci, romane e internazionali, che si levarono nella prima met del XVIII secolo a favore della creazione del Museo Cristiano. Scipione Maffei vi vedeva un incentivo allo sviluppo degli studi ecclesiastici, un utile strumento di conferma e spiegazione dei dogmi della religione cattolica contro vecchi e nuovi oppositori.16 Giovanni Gaetano Bottari poneva invece laccento sulla necessit di conservazione di questo inestimabile patrimonio e, lamentando la perdita in 150 anni di molti monumenti descritti nellopera del Bosio, affermava che, se quelle opere fossero state raccolte e conservate, si sarebbe avuto uno de pi sontuosi Musei di cristiana erudizione .17 Il sostenitore pi instancabile fu tuttavia il nipote di Francesco Bianchini, lOratoriano Giuseppe Bianchini.18 Strettamente legato allo zio, ne portava avanti leredit spirituale e scien-
chini e che non era pi stata dimenticata. Tuttavia, come stato evidenziato, nel Museo creato da Papa Lambertini, non molto rimaneva della originaria prospettiva storico-cronologica, degli accostamenti argomentativi del materiale e del confronto diretto tra le antichit paleocristiane e quelle pagane, che distinguevano il Museo Ecclesiatico di Francesco Bianchini (SLCH, art. cit., pp. 184-186, 204-205). Sul ruolo della cultura settecentesca nella nascita delle istituzioni museali, ed in particolare sul Museo Ecclesiastico di Francesco Bianchini e sui successivi Museo Cristiano e Museo Profano vd. anche P. LIVERANI, M. G. PICOZZI, Il progresso degli antiquari, in A. LO BIANCO, A. NEGRO (a cura di), Il Settecento a Roma (Catalogo della mostra, Roma 2005-2006), Milano 2005, pp. 101-109. 14 C. M. S. JOHNS, Papa Albani and Francesco Bianchini: Intellectual and Visual Culture in Early Eighteenth-Century Rome, in KOCKEL, SLCH, op. cit. alla nota 9, pp. 41-55. 15 S. ANDRETTA, Clemente XI, in Dizionario Biografico degli Italiani, XXVI, Roma 1982, pp. 302-320; ROTTA, art. cit. alla nota 9, p. 191; SLCH, art. cit. alla nota 13, pp. 180, 192-193. 16 Vd. le pagine di dedica a Benedetto XIV del volume S. MAFFEI, Museum Veronense hoc est antiquarum inscriptionum atque anaglyphorum collectio cui Taurinensis adiungitur et Vindobonensis accedunt munumenta id genus plurima nondum vulgata, et ubicumque collecta, Veronae 1749. 17 G. G. BOTTARI, Sculture e Pitture Sacre, estratte dai Cimiteri di Roma, pubblicate dagli autori della Roma Sotterranea ed ora nuovamente date in luce colle spiegazioni, III, Roma 1754, pp. V-XXII; vd. anche la sua dedica al pontefice della ristampa del volume con le incisioni di Pietro Santi Bartoli (G. P. BELLORI, M. A. CAUSSEO, Picturae antiquae cryptarum Romanarum et Sepulchri Nasonum delineatae, et expressae ad Archetypa a Petro Sancti Bartholi et Francisco ejus filio descriptae vero et delineatae, Romae 1750, pp. V-VII). 18 Tra le sue carte si trovano numerosi ed interessanti documenti relativi alla genesi e alla formazione del Museo Cristiano, la cui sede negli intenti iniziali di Benedetto XIV doveva probabilmente essere il Campidoglio, come si vede dalla dicitura Museo Cristiano in Campidoglio, cancellata e modificata, negli scritti del Bianchini, con Museo Cristiano in Vaticano (v. MORELLO, Il Museo Cristiano di Benedetto XIV, art. cit. alla nota 1, p. 67 nt. 29).
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tifica, propugnandone le idee e completandone, fino alla pubblicazione, le opere rimaste inedite. In particolare, dobbiamo ricordare la Demonstratio historiae ecclesiasticae, le cui tavole, incise da Antonio Giuseppe Barbazza, furono ideate da Francesco Bianchini, ma perfezionate e portate a termine da Giuseppe.19 Esse costituiscono una raffigurazione ideale delle pareti del Museo Ecclesiastico ed , credo, indicativa la rappresentazione in esse di alcuni reperti che saranno poi esposti nel Museo Cristiano di Benedetto XIV.20 Oltre ad iscrizioni 21 e parti di sarcofagi 22 (inizialmente inseriti nelle pareti del
Le carte sono raccolte in 284 volumi manoscritti di opere e 11 di lettere, conservati alla Biblioteca Vallicelliana (E. PINTO, La Biblioteca Vallicelliana in Roma (Miscellanea della Societ Romana di Storia Patria, 8), Roma 1932, p. 93). Altre si trovano alla Biblioteca Apostolica Vaticana, v. Vat. lat. 8113-8116. 19 F. BIANCHINI, Demonstratio historiae ecclesiasticae quadripartitae comprobatae monumentis pertinentibus ad fidem temporum et gestorum, Romae 1752; v. anche A. G. BARBAZZA, Elenchus monumentorum quae continentur in sex prioribus tabulis ex aere incisis nostri Musei sacri et profani complectentibus demonstrationem historiae ecclesiasticae quadripartitae primi et secundi saeculi comprobatae monumentis pertinentibus ad fidem temporum et gestorum, Romae 1754; A. G. BARBAZZA, Methodus historiae ecclesiasticae quadripartitae et in saecula distributae, quae in XLVIII tabulis seris Sacr. Museum repraesentantibus incidenda proponitur ab A.J. Barbazza Prodit in lucem studio curaque J. Blanchini, Romae 1746; G. BIANCHINI, Methodus historiae ecclesiasticae quadripartitae comprobatae veteribus monimentis pertinentibus ad fidem temporum, et gestorum, Romae 1763. 20 Significativo a riguardo quanto afferma lo stesso Giuseppe Bianchini nella sua lettera a Benedetto XIV del 2 Maggio 1754, riportata in P. L. GALLETTI, Memorie per servire alla storia della vita del Cardinale Domenico Passionei segretario de Brevi e bibliotecario della S. Sede Apostolica, Roma 1762, p. 227 s.: Avrei certamente umiliato alla Santit Vostra in questo foglio, autentico testimonio della mia pronta ubbidienza, tutto lIndice delle Iscrizioni Cristiane, e de monumenti Sacri, che si potrebbero mettere nel nuovo Museo Vaticano, e che per la maggior parte ho nelle Tavole della mia Storia Ecclesiastica Quadripartita illustrati, se non avessi creduto essere un soverchio ardire il mio di venire a rubbare alla Santit Vostra troppi momenti di quel prezioso tempo. Che il museo virtuale edito da Giuseppe Bianchini abbia costituito lanello di congiunzione determinante tra il Museo Ecclesiastico di Francesco Bianchini e il Museo Cristiano di Benedetto XIV, stato messo in evidenza gi in SLCH, art. cit. alla nota 13, p. 181. 21 Riprodotte in BIANCHINI, Demonstratio, op. cit. alla nota 19, nella Tabula I, saeculi I, con tutti i dettagli della decorazione (vd. sotto il nr. 28 la lapide di Severa, ICUR, 23279, Musei Vaticani, inv. 28594) o semplicemente trascritte (vd., sotto il nr. 57 il titulus di Felix, ICUR 12459, Musei Vaticani, inv. 32359; difficile invece stabilire quando sia entrata nella collezione vaticana liscrizione di Pecorius, ICUR 4493, Musei Vaticani, inv. 32149, gi murata nel portico di S. Maria in Trastevere e riprodotta nella medesima tavola sotto il nr. 58; le iscrizioni di Fl. Secundinus ministrator chrestianus, ICUR, 22459, Musei Vaticani, inv. 32313, e del piccolo Apronianus, ICUR 23087, Musei Vaticani, inv. 32283, riprodotte nella medesima tavola sotto i nrr. 9 e 56 sembrano essere entrate direttamente al Laterano nella sistemazione effettuata da G. B. de Rossi). 22 BIANCHINI, Demonstratio, op. cit. alla nota 19, Tabula II, saeculi I, nr. 3 ( Ex sarcophago effosso prope Ecclesia S. Sebastiani sic!) = frammento del coperchio del sarco-
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Museo voluto dal Lambertini, trasferiti sotto Pio IX al Laterano e attualmente conservati nel Museo Pio Cristiano), si riconosce in queste tavole la riproduzione di numerosi vetri dorati e altri piccoli oggetti, ancora oggi facenti parte della collezione del Museo Cristiano. Nella Tabula II, saeculi I, in alto a destra sotto il nr. 28 (fig. 3a-b) si vede il fondo oro inv. 60771; 23 nella Tabula III, saeculi I (figg. 4-5), nella fila in alto a sinistra sotto i nrr. 4, 6, e 7, troviamo, rispettivamente, i vetri dorati invv. 60764,24 60779,25 60702; 26 sempre a sinistra, nella seconda fila in alto, sotto i nrr. 26, 27 e 28, rispettivamente, i fonfago Musei Vaticani, inv. 31486 (O. MARUCCHI, I Monumenti del Museo Cristiano Pio Lateranense, Milano 1910, tav. XXXVI,1; F. W. DEICHMANN, G. BOVINI, H. BRANDENBURG, Repertorium der christlich-antiken Sarkophage. I Band: Rom und Ostia, Wiesbaden 1967, n. 28; C. GENNACCARI, Museo Pio Cristiano. Documenti inediti di rilavorazioni e restauri settecenteschi sui sarcofagi paleocristiani, in Monumenti Musei e Gallerie Pontificie. Bollettino, 16, 1996, pp. 161, 222; J. DRESKEN-WEILAND, Sarkophagbestattungen des 4.-6. Jahrhunderts im Westen des rmischen Reiches, Rmische Quartalschrift fr christiliche Altertumskunde und Kirchengeschichte. Supplementband, 55, Freiburg 2003, p. 375 s. Kat. E 17; C. GENNACCARI, Osservazioni sul registro inventariale Lateranense. Un contributo per ricostruire la storia del Museo Pio Cristiano, in Bollettino dei Monumenti, Musei e Gallerie Pontificie, 25, 2006, p. 234 s.; il sarcofago fu invece ex Vaticano coemeterio effossus , secondo la notizia fornita da Antonio Bosio, che riproduce il sarcofago integro, con la didascalia nella medesima Chiesa di S. Pietro fu trovato ancora questo Pilo; sta hora in unhorto vicino alla Chiesa di S. Marta; senza il coperchio , cfr. A. BOSIO, Roma sotterranea, Roma 1632, p. 63); nr. 11 = particolare della parte superiore sinistra della fronte del sarcofago Musei Vaticani, inv. 31535 (MARUCCHI, op. cit., tav. XXX, 4; DEICHMANN, BOVINI, BRANDENBURG, op. cit., n. 44; GENNACCARI, Museo Pio Cristiano. Documenti inediti di rilavorazioni, art. cit., pp. 161, 173, 209 s.; C. GENNACCARI, Museo Pio Cristiano: documenti inediti del 700 per la storia di alcuni rilievi, in Monumenti Musei e Gallerie Pontificie. Bollettino, 17, 1997, p. 36; GENNACCARI, Osservazioni, art. cit., p. 244 s.); Tabula I, saeculi II, nr. 28 ( in Coemet. SS. Petri et Marcellini ) = Musei Vaticani, inv. 31548 (MARUCCHI, op. cit., tav. XXXIII, 2; DEICHMANN, BOVINI, BRANDENBURG, op. cit., n. 159; GENNACCARI, Museo Pio Cristiano. Documenti inediti di rilavorazioni, art. cit., p. 230; GENNACCARI, Museo Pio Cristiano: documenti inediti del 700, art. cit., p. 51; GENNACCARI, Osservazioni, art. cit., p. 248 s.); Tabula II, saeculi II, nr. 25 ( Ex coemet. Vatic.) = particolare della met sinistra della fronte del sarcofago Musei Vaticani, inv. 31556 (MARUCCHI, op. cit., tav. XXXV, 1; DEICHMANN, BOVINI, BRANDENBURG, op. cit., n. 25; GENNACCARI, Museo Pio Cristiano. Documenti inediti di rilavorazioni, art. cit., pp. 161, 162, 170, 219, 245; GENNACCARI, Museo Pio Cristiano: documenti inediti del 700, art. cit., p. 42; GENNACCARI, Osservazioni, art. cit., p. 250 s.; il sarcofago, secondo quanto tramandato dal Bosio, proviene invece dal cimitero di Lucina, presso la basilica di S. Paolo f. l. m.; da qui fu trasferito sullAventino a S. Maria del Priorato, dove venne utilizzato come tomba di fra Riccardo Caracciolo, Gran Maestro dellOrdine dei cavalieri di Malta, cfr. BOSIO, op. cit, pp. 159, 161). 23 C. F. MOREY, G. FERRARI, The gold glass Collection of the Vatican Library (Catalogo del Museo Sacro della Biblioteca Apostolica Vaticana, IV), Citt del Vaticano 1959, nr. 78. 24 MOREY, FERRARI, op. cit. alla nota 23, nr. 76. 25 Ibid., nr. 104. 26 Ibid., nr. 2.
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Fig. 3a. F. BIANCHINI, Demonstratio historiae ecclesiasticae quadripartitae comprobatae monumentis pertinentibus ad fidem temporum et gestorum, Romae 1752, Tabula II, saeculi I (particolare): sotto il nr. 28 rappresentato il fondo oro inv. 60771
di vitrei con decorazione aurea invv. 60631,27 60789,28 60796; 29 a destra, invece, nella fila in alto, sotto i nrr. 18 e 23, sono riprodotti, rispettivamente, i vetri dorati invv. 60794,30 60795; 31 sempre a destra, ma nella seconda fila in alto, sotto il nr. 59, il fondo decorato con foglia doro inv. 60783; 32 nella Tabula II, saeculi II, a sinistra, in posizione centrale, sotto il nr. 49 (fig. 6a-b), si riconosce infine il fondo oro inv. 60733.33 La lucerna a canale aperto di tipo africano in bronzo, inv. 60933,34 raffigurata nella Tabula III, saeculi I, sotto il nr. 30 (fig. 7a-b), e alla sua destra, sotto il nr. 33, si trova anche la piccola imIbid., nr. 187. Lidentificazione di questo vetro dipende dalla descrizione del Vettori nellinventario del 1762 (vedi infra nota 68) e dalla concordanza, che il de Rossi pot effettuare grazie al posizionamento del vetro ancora nella sua teca originaria nel suo nuovo inventario della collezione (vedi infra nota 74), redatto prima del 1894, anno della sua morte. Attualmente, infatti, come gi al tempo di de Rossi, la raffigurazione risulta totalmente illegibile. 28 Ibid., nr. 102. 29 Ibid., nr. 109. 30 Ibid., nr. 92. 31 Ibid., nr. 93. 32 Ibid., nr. 107. 33 Ibid., nr. 114. 34 M. CONTICELLO DE SPAGNOLIS , E. DE CAROLIS, Le lucerne di bronzo (Musei della Biblioteca Apostolica Vaticana, Inventari e Studi, 1), Citt del Vaticano 1986, p. 41 s. nr. 14; U. UTRO, Lucerna bronzea con croce e colomba, in L. PANI ERMINI, Christiana Loca. Lo spazio cristiano nella Roma del primo millennio (Catalogo della mostra, Roma, 5 settembre 15 novembre 2000), II, Roma 2001, p. 230.
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Fig. 4a. BIANCHINI, Demonstratio, Tabula III, saeculi I (parte sinistra, particolare): nella fila superiore sotto i nrr. 4, 6, e 7 sono raffigurati i vetri dorati invv. 60764, 60779, 60702; nella fila inferiore, sotto i nrr. 26, 27 e 28, i vetri dorati invv. 60631, 60789, 60796
Fig. 4b. Nella fila superiore i vetri dorati invv. 60764, 60779, 60702; in quella inferiore i vetri dorati invv. 60631, 60789, 60796
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Fig. 5a. BIANCHINI, Demonstratio, Tabula III, saeculi I (parte destra, particolare): nella prima fila, sotto i nrr. 18 e 23, sono riprodotti, rispettivamente, i vetri dorati invv. 60794, 60795; nella seconda, sotto il nr. 59, il vetro dorato inv. 60783
Fig. 5b. Nella fila superiore i vetri dorati invv. 60794, 60795; in quella inferiore il vetro dorato inv. 60783
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Fig. 6a. BIANCHINI, Demonstratio, Tabula II, saeculi II (particolare): sotto il nr. 49 (fig. 6a-b), raffigurato il vetro dorato inv. 60733
barcazione in avorio della collezione Carpegna,35 inv. 62588 (fig. 7a, c), mentre la medaglia devozionale bronzea, inv. 60542,36 compare nella Tabula II, saeculi II, contrassegnata dal nr. 139 (fig. 8a-b). Giuseppe Bianchini auspicava la creazione di un museo cristiano, lamentando lo stato di dispersione e di degrado in cui versavano le iscrizioni cristiane, barbaramente adoperate per riempir fondamenti, per ristorar case, e per lastricare i pavimenti delle chiese , e i superbi Sarcofagi Cristiani per la maggior parte rovinati, o convertiti ad usi profani, con vivo dolore di chi ha qualche amore alla sacra venerabile antichit ovvero a grande ignominia della Chiesa Santa, ridotti ad uso indegno di vasche, per abbeverare le bestie .37 A queste voci si un certamente quella del Card. Bibliotecario Domenico Passionei, che nel 1741 aveva spinto Benedetto XIV ad acquistare per la Biblioteca Vaticana il Museo del Cardinale Gaspare Carpegna, composto da vetri cemeteriali, medaglie, idoli e simili antiche rarit , e con importanti memorie a carattere sacro.38
Cfr. F. BUONARROTI, Osservazioni istoriche sopra alcuni medaglioni antichi, Roma 1698, p. XXVII, fig. a p. 395; R. GARRUCCI, Storia dellarte cristiana, VI, Prato 1880, pp. 101-102 nrr. 2-2, tav. 467 nrr. 2-2; C. R. MOREY, Gli oggetti di avorio e di osso del Museo Sacro Vaticano (Catalogo del Museo Sacro della Biblioteca Vaticana, I), Citt del Vaticano 1936, p. 53 nr. A18, tav. III. 36 V. da ultimo U. UTRO, Devotional Medal with the Good Shepherd and Biblical Scenes, in Journey of Faith. Art & History from the Vatican Collections (Catalogo della mostra, Singapore, giugno-ottobre 2005), Singapore 2005, p. 95. 37 GALLETTI, op. cit. alla nota 20, pp. 227-232, part. p. 228. 38 Un ricordo di questo intervento nella Bolla Inter gravissimas, cfr. DE MARTINIS, op. cit. alla nota 1, pp. 282-284, part. pp. 282-283, che data la Bolla al 27 gennaio 1757 (copia ma35
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Fig. 7a. BIANCHINI, Demonstratio, Tabula III, saeculi I (particolare): sotto il nr. 30 rappresentata la lucerna bronzea, inv. 60933, sotto il nr. 33, la piccola imbarcazione in avorio della collezione Carpegna, inv. 62588
Fig. 7b. La lucerna a canale aperto di tipo africano in bronzo, inv. 60933
Fig. 7c. La piccola imbarcazione in avorio della collezione Carpegna, inv. 62588
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Fig. 8a. BIANCHINI, Demonstratio, Tabula II, saeculi II (particolare): sotto il nr. 139 riprodotta la medaglia devozionale bronzea, inv. 60542
Lidea di un Museo Cristiano tuttavia non doveva essere estranea ai pensieri del pontefice e le sollecitazioni degli studiosi trovarono in lui un terreno fertile su cui attecchire, come si desume dalle sue parole nella bolla di istituzione del Museo: Essendo noi mossi dalle continue premure degli uomini letterati in Roma, e fuori di Roma, ed indotti non meno dal nostro genio particolare, che dalla ferma speranza di vedere illustrata la nostra santa religione anche con gli antichi monumenti de nostri primitivi cristiani, ci risolvemmo anni sono dapplicare alleffettuazione del Sacro Museo .39 Nel 1754, quando Benedetto XIV affida a Giuseppe Bianchini lincarico di raccogliere tutte le iscrizioni cristiane e i monumenti sacri pi importanti esistenti a Roma 40 per il Museo Cristiano da istituire in Vaticano,41 comincia per la prima volta ad assumere una forma pi concreta la pianificazione delnoscritta del documento, ma senza data, in ASV, Fondo Benedetto XIV, 28, ff. 99r-101v, cfr. part., a riguardo, ff. 99v-100r). Linventario della collezione redatto in occasione dellacquisizione dal notaio Gregorio Castellani si conserva in BAV, Vat. lat. 9153, unaltra copia in ASR, Notai Segr. R.C.A. 408, ff. 25-190 e unulteriore compilata su istanza del Card. Passionei conservata a Roma nella Biblioteca Angelica (cod. 1115, gi S. 3.10). Questo inventario stato parzialmente edito in Documenti inediti per servire alla storia dei Musei dItalia pubblicati a cura del Ministero della Pubblica Istruzione, II, Firenze-Roma 1879, pp. 182-224. In Vat. lat. 9154, si trova invece un precedente inventario della collezione Carpegna (a. 1714). 39 DE MARTINIS, op. cit. alla nota 1, p. 310; ASV, Fondo Benedetto XIV, 28, f. 94 v. 40 GALLETTI, op. cit. alla nota 20, pp. 227-228. 41 Nella progettazione iniziale la sede prescelta per la sistemazione del Museo sembra essere stata invece il Campidoglio, vd. sopra, a riguardo, nota 17.
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la nuova entit museale,42 che, esattamente come il Museo Ecclesiastico di Francesco Bianchini del quale, come si detto, ripropone e sviluppa le tematiche, ma in un progetto essenzialmente ridotto e limitato alle sole antichit cristiane si va ad inquadrare perfettamente nella corrente di pensiero e di studi antiquarii settecenteschi, secondo i quali il monumento non ha valore di per s e per la sua estetica, ma semplicemente quale prova dei fatti in una ricostruzione essenzialmente storica. Oltre che per la preservazione dei documenti, il Museo Cristiano 43 nasce infatti con un chiaro intento apologetico e didascalico, che traspare dalle parole delloptimarum artium di Benedetto XIV e dalliscrizione posta sopra il suo ingresso: Benedictus XIV P(ontifex) M(aximus) / ad augendum Urbis splendorem / et asserendam religionis veritatem / sacris christianorum monimentis / Musei Carpinei, Bonarrotii, Victorii / aliisque plurimis undique conquisitis / et ab interitu vindicatis / novum Museum / adornavit, instruxit, perfecit / anno MDCCLVI 44 (fig. 9).
Lidea doveva per essere pi antica e risalire agli anni in cui il Lambertini non era ancora stato innalzato al soglio pontificio, come egli stesso scrive nella Bolla Inter gravissimas: in votis enim nobis erat etiam tunc cum in minoribus constituti ac in scripta aliaque volumina tertium typis in lucem edita concinnare studebamus, ut Musaeum rerum omnium sacrarum extrueretur, in quo sacra antiquitatis monumenta undique conquisita servarentur (cfr. DE MARTINIS, op. cit. alla nota 1, pp. 282-284, part. p. 282, che data la Bolla al 27 gennaio 1757); la copia manoscritta, senza data, del documento in ASV, Fondo Benedetto XIV, 28, ff. 99r-101v, vd. part. ff. 99r-v). Il 13 Settembre 1749, nella lettera a Scipione Maffei, che gli aveva dedicato la sua opera, Benedetto XIV ringrazia lautore del Museum Veronense, anche per averci proposta lidea di un Museo Cristiano, alla quale certo non lasceremo dandar pensando, riconoscendola per unopera propria dun Papa e di Roma (ASV, Segreteria di Stato, Principi, 240, f. 218 r). Vd. anche le pagine di dedica a Benedetto XIV in MAFFEI, op. cit. alla nota 16: Sed alia insuper causa impulit, quamobrem me Pontificio throno volumen hocce praeferens sisterem. Consilium meum statim aperire, atque exponere, nequaquam vereor. Huius, ut ita dicam, oblationis qualicumque merito precem, ac obsecrationem admovere, et magum quid a Sanctitate Tua petere, diutius quidem a me perpensum, atque exoptatum constitui. Id autem est, ut post decantatas Gentilium cimeliorum, non sine ingenti pecuniae profusione, tot in locis a multis coactas congeries, Museum Christianum, novo quidem exemplo sed magno pietatis incremento, auctoritate, ac sapientia tua Romae demum adornare, atque exstruere velis . 43 Questa la denominazione ufficiale che compare nella Bolla Ad optimarum artium, ma nel motu proprio di Benedetto XIV (in lingua italiana) il nuovo Museo viene sempre e costantemente accompagnato dalla definizione Sacro e Museo Sacro Cristiano il nome che sembra essere codificato nella guida dello Chattard del 1767 (G. P. CHATTARD, Nuova descrizione del Vaticano o sia del Palazzo Apostolico di San Pietro, Roma 1767, p. 54). Museo Cristiano Lambertino si trova inoltre spesso negli scritti di Giuseppe Bianchini (cfr. GALLETTI, op. cit. alla nota 20, pp. 22-232). 44 Si vedano anche le parole con cui Giuseppe Bianchini si rivolge a Benedetto XIV, lodando la nascita del nuovo Museo: Haec sunt, beatissime pater, quae abunde suggeret Christianum Cimeliarchium Vaticanum, auctoritate Tua fundatum; in quo licebit, collegia
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Fig. 9. Iscrizione celebrativa della nascita del Museo Cristiano, inserita nella facciata dingresso
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La sede del nuovo Museo fu individuata negli ambienti della Biblioteca Vaticana e lo spazio per la sua installazione fu ricavato chiudendo la parte terminale della Galleria di Urbano VIII. I lavori di sistemazione iniziarono nel 1756, come attestano la data sulliscrizione dedicatoria, il contratto stipulato con lo scultore Pietro Pacilli e alcuni rendiconti di pagamento.45 Laccesso al museo fu impreziosito da un suntuoso prospetto architettonico in marmi colorati 46 (fig. 10), movimentato da quattro colonne di giallo
Consulum enumerare, plurimorum Martyrum tumulis frequenter consignata, et Caesarum persecutiones metiri, unde ad Chronotaxim Ecclesiae in actis martyrum, et in libro pontificali per quinque priora saecula aere Christianae procedimus, non incertis, ut antea, vestigiis codicum discrepantium, sed plana consularique via, lapidibus veterum Christifidelium complanata. Primaevam quoque Ecclesiae disciplinam ibidem addiscemus, tum ex marmoribus, illuc, Te iubente, translatis, tum ex aliis cimeliis in Arenariis effossis, tum ex calendarii Romani originibus, ad perennitatem Christiani nominis relatis in Cimeliarchii eiusdem antiquas inscriptiones, quae fastos triumphales Romae Christianae in Vaticano colle dedicatos, exhibebunt. Sancta autem et alma Roma, erectis beatissimorum apostolorum principum trophaeis adhuc illustrior, in Vaticano museo palam omnibus demonstrabit prima Chistianorum studia, fidem, pietatem, religionem, coemeteriaribus monimentis comprobatam in picturis, in cubiculis, in sepulcris illorum temporum, quae sunt demonstrationis evangelicae certissima testimonia (trad.: Nel Museo, da voi, Beatissimo Padre, fondato, potremo numerare i collegi dei consoli spesso registrati sulle tombe di molti martiri, contare le persecuzioni dei Cesari: onde per cinque secoli dellera cristiana procediamo non pi incerti, come prima, ma con una via facile e appianata dalle lapidi degli antichi cristiani. Ivi impariamo a conoscere anche la primitiva disciplina della Chiesa, la fede e la piet dei primi cristiani mediante i monumenti cimiteriali, le pitture, i sepolcri di quei tempi, che sono testimoni certi dellevangelica predicazione . Il testo riportato in GALLETTI, op. cit. alla nota 20, pp. 230-231). 45 ASV, Palazzo Ap., Computisteria 280, nr. 81: contratto stipulato in data 14 Settembre 1756 dallo scultore Pietro Pacilli per la realizzazione dei due putti e dellarma di Benedetto XIV da collocare nel prospetto del nuovo Museo Sagro e relativo mandato di pagamento in data 22 Giugno 1757. Vd. anche ASV, Palazzo Ap., Computisteria 280, nr. 78: conto e mandato di pagamento allintagliatore di pietre Domenico Gioannini per la fattura di quattro capitelli corinzi da porre sulle colonne di giallo antico del prospetto del nuovo Museo Sagro dell11 Giugno 1757; ASV, Palazzo Ap., Computisteria 280, nr. 25 (conti dei lavori effettuati dal 1 Luglio al 31 Dicembre 1756): lavori di spostamento delle quattro colonne di giallo antico dalla Loggia sopra il Nicchione del Giardino Segreto (Belvedere); ASV, Palazzo Ap., Computisteria 281, nr. 168, ff. 868r-897v.: conto dei lavori effettuati da Andrea Blasi scalpellino del Sagro Palazzo Apostolico per il nuovo Museo Sagro (che comprende non solo tutti i lavori fatti nelle Chiese, e Palazzi di Roma da quali sono stati levati i sarcofaghi, ed in luogo di essi vi sono state poste altre urne ed alcune iscrizioni, ma anche tutti i lavori fatti nella stanza dellistesso Museo e nel prospetto esteriore del med.mo, compresi anche li altri lavori di giunte e riporti di marmo fatti att.no i medesimi Bassirilievi Sagri per poterli collocare nelle pareti del med.o museo ) e mandato di pagamento del 17 Novembre 1757. 46 Il disegno del prospetto fu elaborato da Paolo Posi, Architetto dei Sacri Palazzi, mentre lesecuzione fu affidata allo scultore Pietro Pacilli (v. MORELLO, Il Museo Cristiano di Benedetto XIV, art. cit. alla nota 1, p. 72 s.; C. PIETRANGELI, I Musei Vaticani: cinque secoli di storia, Roma 1985, pp. 33-36).
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antico, prelevate dallemiciclo di Pirro Ligorio nel Nicchione del Belvedere e poste su un alto basamento a sorreggere larchitrave a linea spezzata e il timpano centrale. Sotto a questultimo si apre la porta daccesso, sormontata dalla gi menzionata iscrizione a ricordo della fondazione del Museo e da due putti marmorei che sorreggono le armi di Benedetto XIV. Negli intercolumni minori ai lati dellingresso furono collocate le statue sedute di Ippolito, nella parte sinistra del prospetto, e di Elio Aristide, in quella di destra.47 Il monumento di Ippolito fu poi trasferito al Laterano nel 1854 e sostituito con uno analogo raffigurante loratore di Lisia.48 Due statue del Buon Pastore (fig. 11a-b), oggi conservate nel Museo Pio Cristiano, furono poste, a distanza di qualche anno luna dallaltra, a ornare altrettante nicchie aperte sulle pareti laterali della galleria a fianco del prospetto architettonico (fig. 12). Al tempo di Pio IX le statue furono portate al Laterano e le nicchie furono chiuse e decorate a pittura.49 La volta della sala fu decorata da due affreschi di Stefano Pozzi, rappresentanti la Chiesa Trionfante e il Trionfo della Fede ,50 mentre nella parte alta delle pareti furono incassati, entro cornici in stucco dorate, bassorilievi ricavati da sarcofaghi tardoantichi, segati e risistemati per loccasione: la guida dello Chattard del 1767, ci fornisce lelenco dei soggetti dei 36 bassorilievi.51 In
Queste due statue erano state donate alla Biblioteca Vaticana nel 1551 dal Card. Marcello Cervini, futuro papa Marcello II (1555), allora prefetto della Biblioteca Apostolica, cfr. PIETRANGELI, op. cit. alla nota 46, pp. 23, 36; v. anche F. BURANELLI, Il collezionismo pontificio e larte paleocristiana, in Bollettino dei Monumenti, Musei e Gallerie Pontificie, 25, 2006, pp. 329-331. La statua di Ippolito compare raffigurata nei due profili anche in una delle tavole della Demonstratio historiae ecclesiasticae, dove trascritto anche il testo epigrafico inciso sulle due fiancate della cathedra (BIANCHINI, Demonstratio, op. cit. alla nota 19, Tabula III saeculi II, nrr. 19-20, 56-57). 48 MORELLO, Il Museo Cristiano di Benedetto XIV art. cit. alla nota 1, p. 72 con nt. 57; R. CARLONI, I fratelli Franzoni e le vendite antiquarie del primo Ottocento al Museo Vaticano, in Musei Monumenti e Gallerie Pontificie. Bollettino, 13, 1993, p. 185. 49 V. da ultimo C. GENNACCARI, Le statue del Buon Pastore nei Musei Vaticani. Rilettura e additamenta alla luce di alcuni documenti del Settecento, in Rivista di Archeologia Cristiana, 75, 1999, pp. 461-473. 50 PIETRANGELI, op. cit. alla nota 46, p. 36. 51 CHATTARD, op. cit alla nota 43, pp. 55-56: il buon Pastore; lOrazione nellOrto di Getsemani; Nostro Signore preso e legato nellOrto; la disputa fra i Dottori; lilluminazione del Cieco nato; le Nozze di Cana Galilea; ladorazione de R Magi; Giona gettato in mare, ed ingoiato dalla balena; Giona vomitato dalla balena; Daniele nella fossa de Leoni; la Risurrezione di Lazzaro; Adamo, ed Eva tentati dal Serpente; la moltiplicazione de pani nel Deserto alle Turbe; il Paralitico risanato; S. Pietro piangente al canto del Gallo; Mos che fa scaturire lacqua dalla Rupe; lingresso di Nostro Signore in Gerosolima, con Zaccho su lalbero; le Quattro Stagioni; Giona sotto la pergola; il Sacrificio dIsacco; Donna guarita dal flusso di sangue; il trasporto dElia al Cielo sul carro di fuoco; i tre Fanciulli nella Fornace di Babilo47
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Fig. 11a-b. Le due statue del Buon Pastore, oggi al Museo Pio Cristiano, gi poste a ornare le nicchie sulle pareti laterali della galleria di Urbano VIII, a fianco del prospetto architettonico di accesso al Museo Cristiano di Benedetto XIV
realt sappiamo che furono utilizzati 57 rilievi indipendenti, montati e collegati tra di loro in modo da ottenere 38 pezzi,52 con una differenza di due pezzi rispetto alla numerazione tramandata dallo Chattard. Nei parapetti delle finestre erano collocate, sempre secondo lo Chattard, 20 iscrizioni, intere o frammentarie.53 Circa un secolo dopo, sotto Pio IX, questi reperti marmorei furono staccati e trasferiti al Laterano per essere esposti nel nuovo Museo Pio Cristiano, creato nel 1854.54 Del loro antico posizionamento sulle pareti del
nia; il Santo Presepe; Ges condotto avanti Pilato; No, che riceve nellarca lOlivo dalla Colomba; Due Teste de SS. Apostoli Pietro, e Paolo; il buon Pastore in una Nicchia; altra Adorazione de R Magi al Presepe; Palma con Ampolla; altra Risurrezione di Lazzaro. Un Monogramma con le lettere Alpha, ed Omega; una Croce Armena fatta secondo la sua Epoca del DCXCV, cio dellEra Cristiana MCCXLV; per la croce armena, gi nellappartamento di Benedetto XIII cfr. anche ASV, Palazzo Ap., Computisteria 281, nr. 168, f. 375 r-v. 52 GENNACCARI, Museo Pio Cristiano. Documenti inediti di rilavorazioni, cit. alla nota 22, p. 156. 53 CHATTARD, op. cit alla nota 43, pp. 56-57. 54 Su tali reperti e sulle lavorazioni subite prima della messa in opera sulle pareti del Museo Cristiano v. GENNACCARI, Museo Pio Cristiano. Documenti inediti di rilavorazioni, cit. alla
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Fig. 12. La parete lunga della Galleria di Urbano VIII nel punto in cui si apriva la nicchia, destinata ad ospitare una delle due statue del Buon Pastore, poi chiusa e decorata a pittura al tempo di Pio IX
Museo Cristiano in Vaticano rimangono numerose tracce visibili in condizioni di luce radente.55 Lungo i quattro lati della sala furono collocati venti armadi in radica di noce, con applicazioni in bronzo dorato,56 successivamente decorati dal Vanota 22, pp. 153-285; C. GENNACCARI, Museo Pio Cristiano in Vaticano. Inediti e additamenta, in MEFRA 109, 1997, pp. 833-854; GENNACCARI, Museo Pio Cristiano: documenti inediti del 700, art. cit. alla nota 22, pp. 29-60. Relativamente allo spostamento in Laterano, cfr. PIETRANGELI, op. cit. alla nota 46, p. 181-184; sul Museo Pio Cristiano al Laterano v. ora U. UTRO, Dalle catacombe al museo: storia e prospettive del Museo Pio Cristiano, in Bollettino dei Monumenti, Musei e Gallerie Pontificie, 25, 2006, pp. 397-415; sul materiale e sulla storia della collezione attraverso i vecchi registri inventariali v. GENNACCARI, Osservazioni, art. cit. alla nota 22, pp. 163-289. 55 Diversamente PIETRANGELI, op. cit. alla nota 46, p. 37, ritiene che sarcofagi ed iscrizioni fossero murati nellattigua stanza, attualmente denominata dei Papiri. 56 Gli armadi furono realizzati dai falegnami Giovanni Battista Pericoli e Antonio Ravasi (ASV, Palazzo Ap., Computisteria 283, nr. 99), le decorazioni bronzee dallargentiere Bar-
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Fig. 13. Veduta del Museo Cristiano: gli armadi in radica di noce, opera di Giovanni Battista Pericoli e Antonio Ravasi, sormontati dai busti dei primi ventiquattro Cardinali Bibliotecari, realizzati da Luigi Valadier
ladier con i busti dei primi ventiquattro Cardinali Bibliotecari (fig. 13),57 e, al centro di essa, sembra fossero disposti due tavoli di granito, ricavati da una lastra del Pantheon.58 Oltre ai sarcofaghi e alle iscrizioni raccolti su indicazione del Bianchini e sistemati a decoro delle pareti, il Museo comprendeva tre collezioni principali: quella, gi ricordata, del Card. Gaspare Carpegna, conservata fin dal 1741 nella Biblioteca Vaticana e formata per buona parte anche da materiale a carattere profano, come specificato dallo stesso Benedetto XIV nel motu proprio; 59 la cospicua collezione di oggetti cristiani donata personalmente al
tolomeo Buroni (ASV, Palazzo Ap., Computisteria 281, nr. 129; ASV, Palazzo Ap., Computisteria 282, nr. 14), v. MORELLO, Il Museo Cristiano di Benedetto XIV, art. cit. alla nota 1, p. 74; PIETRANGELI, op. cit. alla nota 46, p. 36. 57 MORELLO, Il Museo Cristiano di Benedetto XIV, art. cit. alla nota 1, p. 74; PIETRANGELI, op. cit. alla nota 46, p. 36. 58 Cos MORELLO, Il Museo Cristiano , di Benedetto XIV, art. cit. alla nota 1, p. 74. 59 DE MARTINIS, op. cit. alla nota 1, p. 310; ASV, Fondo Benedetto XIV, 28, f. 95r.
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Pontefice nel 1756 da Francesco Vettori, che contava 6500 impronte gemmarie e 400 reperti, costituiti da vetri dorati, gemme, cammei, intagli su cristallo e vari altri manufatti; 60 infine la collezione di vetri dorati del senatore Filippo Buonarroti, che comprendeva anche un prezioso avorio medievale, il famoso Dittico di Rambona.61 A queste raccolte si aggiunsero i sei vetri dorati del Card. Flavio I Chigi; 62 le antichit cristiane di epoca medievale e moderna di Anton Francesco Gori; 63 le bolle plumbee e i sigilli dellantiquario Francesco de Ficoroni; 64 gli zolfi di Pier Leone Ghezzi, con impronte di cammei e intagli antichi; 65 le moCfr. R. RIGHETTI, Le opere di glittica dei Musei annessi alla Biblioteca Vaticana, in Rendiconti della Pontificia Accademia Romana di Archeologia, 28, 1955-56, pp. 287-288; PIETRANGELI, op. cit. alla nota 46, p. 33. Un inventario parziale (gi ritenuto perduto) delle opere del Museo Vettori, passate nel Museo Cristiano, si conserva in duplice copia in Biblioteca Apostolica Vaticana, Fondo Arch. Bibl. 11, ff. 469r-481r; Arch. Bibl. 51, ff. 42r-60v: firmato in entrambe le copie dal Vettori e comprende lelenco delle Lucernae Fictiles (nr. 67), Gemmae antiquae Sacris Imaginibus et Symbolis insignitae (nr. 52), Numismata (nr. 46), Anuli Veter. Christianor. (nr. 14, pi 2 aggiunti nella copia Arch. Bibl. 51), Pondera Veterum Christianorum (nr. 14), Iesu Christi Imagines (nr. 25 oggetti, pi 2 aggiunti nella copia Arch. Bibl. 51), Sigilla ex plumbo (nr. 12), Fragmenta Vitrea (nr. 49, pi 18 aggiunti nella copia Arch. Bibl. 51), Varia Sacra Monimenta (nr. 24, pi 1 aggiunto nella copia Arch. Bibl. 51), per un totale di 326 oggetti (303 + 23 aggiunti), ma in calce al documento si annota: Sunt quoque plura ex ebore vetusta monimenta, quae cum Sacra non sint, licet variis temporibus e sacris Coemeteriis prodierint, heic non describuntur . Nellinventario del Museo Cristiano del 1762 (vd. infra con nota 68) risultano inoltre catalogati come provenienti dalla collezione Vettori diversi altri manufatti di materiale vario, che tuttavia non sono compresi in questo inventario del Museo Vettori. 61 D. GALLO (a cura di), Filippo Buonarroti e la cultura antiquaria sotto gli ultimi Medici, Catalogo della mostra, Firenze 1986; GALLO, art. cit. alla nota 9, p. 258. 62 Gi inviati da Benedetto XIV alla Biblioteca Vaticana dal 1746 (cfr. Biblioteca Apostolica Vaticana, Fondo Arch. Bibl. 32, c. 23), furono consegnati dallAssemani a Francesco Vettori assieme ai 62 vetri del Museo Carpegna l8 Marzo 1756 (cfr. Biblioteca Apostolica Vaticana, Fondo Arch. Bibl. 11, f. 370r). 63 MORELLO, Il Museo Cristiano di Benedetto XIV, art. cit. alla nota 1, p. 75; lelenco degli oggetti della collezione Gori acquisiti per il Museo Cristiano si trova in ASV, Palazzo Ap., Computisteria 283, nr. 91, ed riportato da MORELLO, Il Museo Cristiano di Benedetto XIV, art. cit. alla nota 1, pp. 86-88 nr. 5; su Anton Francesco Gori vd. da ultimo S. NAPOLITANO, Lantiquaria settecentesca tra Napoli e Firenze: Felice Maria Mastrilli e Gianstefano Remondini, Firenze 2005, passim e part. pp. 40-44, con bibliografia; vd. anche M. P. DONATO, M. VERGA, Mecenatismo aristocratico e vita intellettuale. I Corsini a Roma, Firenze e Palermo nella prima met del Settecento, in BOUTIER, MARIN, ROMANO, op. cit. alla nota 2, pp. 564-574. 64 F. DE FICORONI, I piombi antichi, Roma 1740; S. LE GRELLE, Saggio storico sulle collezioni numismatiche vaticane, in C. SERAFINI, Le monete e le bolle plumbee pontificie del Medagliere vaticano descritte ed illustrate, I, Milano 1910, p. XXI. L. ASOR ROSA, Ficoroni, Francesco de, in Dizionario Biografico degli Italiani, 47, 1997, pp. 395-396. 65 Lacquisto risale al 1746. Il catalogo degli zolfi del Ghezzi in BAV, Vat. lat. 14928. Su questa raccolta, composta in realt da soli 3710 pezzi e non di 6669, come affermato
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nete pontificie di Saverio Scilla 66 e altri oggetti comprati dal Pontefice o a lui donati. Di tutto questo materiale, che assommava a pi di mille pezzi e che era costituito da oggetti, di varia natura e provenienza, e da non pochi falsi, ritenuti spesso autentici,67 ci tramandata nota nellinventario fatto redigere nel 1762 da Francesco Vettori e compilato in tre copie da Elia Baldi.68 La collezione copriva un arco temporale compreso tra il I sec. d.C. e il XV/XVI sec.69 ed era sistemata negli armadi per lo pi in una serie di teche (sorta di quadri) con vetri e cornici dorate, fatte realizzare appositamente dal Vettori70 (una di queste teche miracolosamente giunta fino a noi,71 vd. fig. 14): in esse i reperti erano generalmente disposti senza tener conto della pro-
dallo stesso Ghezzi, cfr. G. C. ALTERI, Le collezioni di calchi del medagliere della Biblioteca Apostolica Vaticana, in Miscellanea Bibliothecae Apostolicae Vaticanae, I (Studi e Testi 329), Citt del Vaticano 1987, pp. 7-32, part. pp. 8-12. Su Pier Leone Ghezzi vd. GALLO, art. cit. alla nota 9, p. 264, con ampia bibliografia a nota 25. 66 LE GRELLE, op. cit. alla nota 64, pp. XXII-XXX. 67 Si possono ricordare a questo proposito il finto mosaico con profilo di Cristo della collezione Vettori (Musei Vaticani, inv. 64316), ritenuto proveniente dagli antichi cimiteri, ma in realt uno stucco dipinto e inciso del sec. XVIII, e il calice campaniforme con decorazione a linee ondulate in rilievo (Musei Vaticani, inv. 60238), opera del XVIII sec. 68 Le tre copie del catalogo manoscritto degli oggetti di pertinenza del Museo Cristiano sono conservate presso la Biblioteca Apostolica Vaticana, Fondo Arch. Bibl. 70; Arch. Bibl. 72; Arch. Bibl. 73. La numerazione progressiva degli oggetti presente su due copie dellinventario, Arch. Bibl. 70 e Arch. Bibl. 72, moderna e si deve a Monsignor Le Grelle: il numero totale di 1107 non corrisponde alla consistenza reale della raccolta, poich ci sono numerosi numeri doppi (cfr. MORELLO, Il Museo Cristiano di Benedetto XIV, cit. alla nota 1, p. 75 nt. 78). 69 Comprendeva infatti diverse opere medievali e rinascimentali, in avorio, smalto, pietre dure, ambra, metallo, legno ecc. principalmente a carattere o a soggetto sacro oltre ad impronte di gemme di varie epoche e di tematica analoga. 70 Cfr. i vari conti per la realizzazione di tali teche, presso ASV, Palazzo Ap., Computisteria 278, nr. 156 e ASV, Palazzo Ap., Computisteria 283, nr. 2 (conti dellindoratore Filippo Clementi); ASV, Palazzo Ap., Computisteria 279, nr. 193 e ASV, Palazzo Ap., Computisteria 283, nr. 1 (conti del falegname Francesco Bozzi); ASV, Palazzo Ap., Computisteria 279, nr. 207 (conto del cristallaro Giovanni Giorgini). 71 Si tratta della I teca dellArmadio VII del Museo di Cristiano di Benedetto XIV. Essa era stata parzialmente smembrata, ma vi erano rimasti annotati sopra i vecchi riferimenti inventariali, che hanno permesso al mio collega Umberto Utro di ricomporla, riposizionando i diversi reperti: due tessere eburnee invv. 62633-62634 (gi inv. del 1762, cit. alla nota 68, nrr. 379a-379 = inv. de Rossi, cit. alla nota 74, nrr. 196 e 195), due Medaglioni ovali con testa femminile invv. 64225-64226 (gi inv. del 1762, cit. alla nota 68, nrr. 380-380a) della collezione Vettori, e un crocifisso inv. 61957 (gi inv. del 1762, cit. alla nota 68, nr. 381 = inv. de Rossi, cit. alla nota 74, nr. 613).
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Fig. 14. La I teca dellArmadio VII del Museo Cristiano di Benedetto XIV, fatta realizzare da Francesco Vettori e miracolosamente conservatasi fino ai nostri giorni. Contiene: due tessere eburnee invv. 62633-62634, due medaglioni ovali con teste femminili invv. 64225-64226, della collezione Vettori, e un crocifisso inv. 61957
Fig. 15. Il tesoretto di argenterie proveniente dal Celio, donato dal Marchese Gabrielli a Benedetto XIV
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Fig. 16a. Esempio della disposizione dei vetri dorati nella teca (III) dellarmadio III del Museo Cristiano, secondo linventario del 1762. Nella fila in alto (ordo 1) i vetri invv. 60705, 60760, 60750; nella fila centrale (ordo 2) i vetri invv. 60679, 60673, 60644, 60670; nella fila in basso (ordo 3) i vetri invv. 60797, 60751, 60632
Fig. 16b. Esempio della disposizione dei vetri dorati nella teca (I) dellarmadio IV del Museo Cristiano, secondo linventario del 1762. Nella fila in alto (ordo 1) i vetri invv. 60761, 60780, 60790; nella fila centrale (ordo 2) i vetri invv. 60649, 60660, 60659, 60682; nella fila in basso (ordo 3) i vetri invv. 60773, 60785, 60728
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venienza archeologica o collezionistica. Una eccezione era costituita dal tesoretto di argenterie donato dal Marchese Gabrielli a Benedetto XIV e proveniente dal Celio 72 (fig. 15), inizialmente esposto in ununica teca, nella parte inferiore del secondo ordine del X armadio, con una targa menzionante la donazione. Il gruppo di argenti rimase tuttavia assieme solo per poco tempo: il piatto dargento con la raffigurazione della caccia al cinghiale venne spostato nel Museo Profano a decorare una delle ante degli armadi di Pio VI e, forse nello stesso periodo, le due ampolline furono trasferite nellarmadio III del Museo Cristiano. Unattenzione particolare fu riservata agli oggetti delle collezioni Vettori, Buonarroti e Chigi, che sebbene mescolati con il resto delle opere esposte, senza dare peso alla valenza collezionistica furono contrassegnati dalle iniziali in bronzo dorato V, B e C.73 tuttavia difficile definire i criteri espositivi, che determinarono la distribuzione dei materiali nei singoli armadi e nelle diverse teche (che raggruppavano assieme composizioni di oggetti di tipologia analoga o completamente differente). Lambiguit delle descrizioni inventariali e le notevoli variazioni espositive subite dai reperti nel Museo Cristiano hanno fatto s che molti dei materiali menzionati nellinventario del 1762 siano rimasti ancora senza riscontro nella raccolta attuale, sebbene in vari casi pi fortunati gli oggetti siano stati identificati, come accaduto per i vetri dorati, alcuni avori, alcuni smalti, alcuni lavori di glittica ecc.74
72 Il tesoro fu ceduto per 150 scudi a Benedetto XIV dal Marchese Angelo Gabrielli nel 1757 per essere esposto nel Museo Cristiano (C. LEGA, Il cd. tesoro di argenterie della domus dei Valerii al Museo Sacro Vaticano. Alcune osservazioni critiche, in Bollettino dei Monumenti, Musei e Gallerie Pontificie, XXXIII, 2003, pp. 77-105). Proviene dal Celio, ma purtroppo restano ignoti sia la data del ritrovamento, sia la sua pi precisa localizzazione (diversamente G. B DE ROSSI, Utensili cristiani scoperti a Porto, in Bullettino di Archeologia Cristiana, 6, 1868, pp. 33-44, seguito ancora da B. BRENK, Architettura e immagini del sacro nella tarda antichit (Studi e Ricerche di Archeologia e Storia dellArte, 6), Spoleto 2005, pp. 102- 104, ma a riguardo v. LEGA, art. cit.). 73 In ASV, Palazzo Ap., Computisteria 279, nr. 171, si conserva il conto di Filippo Profili, ottonaro, medagliaro a S. Celso per lesecuzione di alcune di queste lettere. 74 Lidentificazione precisa di alcuni gruppi di manufatti stata possibile anche grazie ad una fortunata circostanza conservativa: infatti come si desume dallinventario del Museo Cristiano, redatto da G. B. de Rossi, prima del 1894 (anno della sua morte) e conservato presso la Biblioteca Apostolica Vaticana, Fondo Arch. Bibl. 66A al tempo in cui linsigne archeologo fu chiamato a curare i Musei della Biblioteca Apostolica e, pi sporadicamente, allepoca del Le Grelle e agli anni 30-40 dello scorso secolo, molti di questi reperti erano ancora collocati nelle teche e nelle posizioni originarie volute dal Vettori. La facile corrispondenza degli inventari attuali collinventario de Rossi ha permesso di riconoscere con certezza gli oggetti anche dopo lo smembramento delle teche. Tuttavia sem-
121
Nel corso di due secoli e mezzo, inoltre, molti oggetti della vecchia collezione furono trasferiti altrove o furono dispersi per furti 75 o alienazioni, mentre, nel contempo, nuove acquisizioni hanno apportato ulteriori reperti, modificando di conseguenza laspetto della raccolta. Per quanto concerne i vetri dorati eccettuati pochi esemplari che la descrizione troppo succinta non ha ancora permesso di individuare si invece riusciti a determinarne lesatta posizione negli armadi III, IV, V, VIII e quindi a ricostruire la composizione delle singole teche che li ospitavano. Nei primi due armadi (III e IV) questi reperti appaiono raggruppati principalmente in numero di dieci per ogni teca e suddivisi su tre file (un esempio stato ricostruito nella fig. 16): la superiore e linferiore di tre vetri ciascuna e la centrale di quattro, i primi scelti tra i fondi decorati con foglia doro e gli ultimi tra i pi piccoli medaglioni, che decoravano le pareti di recipienti del tipo Nuppenbecher , o tra i frammenti di dimensioni ridotte di fondi dorati. Nellarmadio V le teche erano invece composte soprattutto da due o tre file di tre vetri dorati appartenenti a fondi di coppe. In alcuni casi il gruppo dei vetri era completato da vetri incisi o altri vetri. I vetri di pi grandi dimensioni, come quello di Dedalius (inv. 60788 = inv. del 1762, nr. 110) o il gruppo familiare (inv. 60787 = inv. del 1762, nr. 108), occupavano ununica teca ciascuno. Altri vetri appaiono infine sistemati entro cofanetti (capsulae). Nelle seguenti tabelle, suddivise per armadi e corredate dei relativi conguagli inventariali, bibliografici 76 e collezionistici, si fornisce la ricostruzione del loro ordinamento allinterno del Museo Cristiano al tempo del Vettori.
pre dallinventario ottocentesco apprendiamo che, in altri casi, molte delle teche antiche erano state invece manipolate nel corso degli anni e i manufatti spostati o sostituiti rendendo cos impossibile il raffronto con le descrizioni inventariali del 1762. Per le opere di glittica v. RIGHETTI, art. cit. alla nota 60, part. pp. 286-293, 307-308. 75 Uno degli eventi che caus maggior danno alle collezioni fu lo spoglio eseguito a pi riprese dai francesi a seguito degli accordi sottoscritti il 10 febbraio 1798, dopo luccisione del generale Duphot (LE GRELLE, op. cit. alla nota 64, pp. XLII-LI; RIGHETTI, art. cit. alla nota 60, pp. 299-306; PIETRANGELI, op. cit. alla nota 46, pp. 112-113; un elenco degli oggetti rubati nel Museo Sacro si trova in Biblioteca Apostolica Vaticana, Fondo Arch. Bibl. 69, ff. 35r-40r). 76 Limitati, tranne dove necessario, ai maggiori repertori di riferimento: MOREY, FERRARI, op. cit. alla nota 23; F. FREMERSDORF, Antikes, islamisches und mittelalterlisches Glas sowie kleinere Arbeiten aus Stein, Gagat und verwandten Stoffen in den Vatikanischen Sammlungen Roms (Catalogo del Museo Sacro della Biblioteca Apostolica Vaticana, V), Citt del Vaticano 1975.
122
ARMADIO III
Collocaz. specifica Theca I, ordo 1 Theca I, ordo 1 Theca I, ordo 1 Theca I, ordo 2 Inv. 1762 49 Bibliografia MOREY, FERRARI,77 tav. VIII, nr. 47 MOREY, FERRARI, tav. XII, nr. 71 MOREY, FERRARI, tav. XIX, nr. 114 MOREY, FERRARI, tav. XXI, nr. 137 Descrizione Frammento di fondo78 con raffigurazione del peccato di Adamo ed Eva, fra i quali il serpente sullalbero Fondo con sacrificio dIsacco
50
51
52
53
MOREY, FERRARI, tav. XXI, nr. 136 MOREY, FERRARI, tav. XXI, nr. 168 MOREY, FERRARI, tav. XXI, nr. 173
54
Medaglione con animale alato di profilo ( Caper e spectare videtur ad Abrahami sacrificium , inv. 1762) Medaglione con corno ebraico (shofr), affiancato da due lulb
55
Theca I, ordo 3
56
57
MOREY, FERRARI, tav. XX, nr. 115 MOREY, FERRARI, tav. XIX, nr. 110
Frammento di coppa emisferica, a bordo scanalato, con simboli ebraici Fondo frammentario con figura femminile che agita un ventaglio verso una bimba in braccio ad un personaggio seduto ( Virgo Maria cum puero Iesu et Diaconus cum flabello , inv. 1762) Fondo con scena di Traditio Legis nel registro superiore e con ariete mistico, verso il quale convergono sei pecore uscite dalle citt di Gerusalemme e Bethlemme, in quello inferiore
58
59a?
77 N.B.: Nella tabella e nelle note relative i repertori di riferimento MOREY, FERRARI, op. cit. alla nota 23, e FREMERSDORF, op. cit. alla nota 76 saranno ulteriormente abbreviati, rispettivamente, in MOREY, FERRARI, e FREMERSDORF. 78 N.B.: la dizione fondo senza ulteriori specificazioni sar usata di qui in avanti ad indicare i fondi di recipenti vitrei con decorazione a foglia doro; la dicitura medaglione sar invece utilizzata per i vetri dorati di pi piccole dimensioni che ornavano le pareti di recipienti vitrei del tipo Nuppenbecher . 79 Queste notazioni inventariali, poste accanto allindicazione di provenienza dalla collezione Vettori, identificano loggetto nellinventario del Museo Vettori (per il quale vd. sopra al-
123
Riquadri comuni al tempo del de Rossi Quadro unico con invv. 60712; 60755; 60733; 60714; 60596; 60784; 60676; 60685; 60666; 60684 Quadro unico con invv. 60712; 60755; 60733; 60714; 60596; 60784; 60676; 60685; 60666; 60684 Quadro unico con invv. 60712; 60755; 60733; 60714; 60596; 60784; 60676; 60685; 60666; 60684 Quadro unico con invv. 60712; 60755; 60733; 60714; 60596; 60784; 60676; 60685; 60666; 60684
Collezione Carpegna
Provenienza
60755
380
Carpegna
60733
381
Carpegna
60676
385
60685
386
Quadro unico con invv. 60712; 60755; 60733; 60714; 60596; 60784; 60676; 60685; 60666; 60684 Quadro unico con invv. 60712; 60755; 60733; 60714; 60596; 60784; 60676; 60685; 60666; 60684
60666
387
Carpegna
60684
388
Quadro unico con invv. 60712; 60755; 60733; 60714; Vettori, 60596; 60784; 60676; 60685; 60666; 60684 Fragmenta vitrea nr. 29 Quadro unico con invv. 60712; 60755; 60733; 60714; Vettori, 60596; 60784; 60676; 60685; 60666; 60684 Fragmenta vitrea nr. 13 Quadro unico con invv. 60712; 60755; 60733; 60714; Buonarroti 60596; 60784; 60676; 60685; 60666; 60684 Quadro unico con invv. 60712; 60755; 60733; 60714; Buonarroti80 60596; 60784; 60676; 60685; 60666; 60684 Cimitero di Callisto81
60714
382
60596
383
60784
384
60771
278
Carpegna
la nota 60), pervenutoci in duplice copia e suddiviso in vari elenchi (1. Lucernae Fictiles, 2. Gemmae antiquae Sacris Imaginibus et Symbolis insignitae, 3. Numismata, 4. Anuli Veter. Christianor., 5. Pondera Veterum Christianorum, 6. Iesu Christi Imagines, 7. Sigilla ex plumbo, 8. Fragmenta Vitrea, 9. Varia Sacra Monimenta), con numerazione progressiva dei reperti indipendente per ogni elenco. 80 G. B. DE ROSSI, Arch. Bibl. 66A (cit. alla nota 74), ff. 100r-101r nr. 384, rileva che questo vetro distinto dalla lettera B in metallo dorato e la lettera visibile anche nelle vecchie fotografie da lastre di vetro, risalenti probabilmente agli anni 30/40. 81 M. A. BOLDETTI, Osservazioni sopra i cimiteri de santi martiri ed antichi cristiani di Roma, Roma 1720, pp. 202-203, tav. VII nr. 21.
124
Inv. 1762 59
Bibliografia MOREY, FERRARI, tav. VII, nr. 45 MOREY, FERRARI, tav. III, nr. 14
Descrizione Fondo con pastore, in tunica esigua listata di rosso; reca un ariete sulle spalle ed fiancheggiato da altri due arieti Fondo con pastore crioforo tra due pecore e due alberi simmetrici; lungo il bordo, circolare, iscrizione greca
60
61
62
MOREY, FERRARI, tav. XXI, nr. 154 MOREY, FERRARI, tav. XXI, nr. 146 FREMERSDORF, nr. 841
63
Medaglione con Daniele orante fra due cespugli ( Ionas manibus expansis , inv. 1762) Vetro inciso: Adamo ed Eva in piedi, nel mezzo lalbero con il serpente
64
65
MOREY, FERRARI, tav. XVIII, nr. 108 MOREY, FERRARI, tav. XVII, nr. 101 MOREY, FERRARI, tav. VII, nr. 44
Fondo con scene della risurrezione di Lazzaro e del miracolo di Cana, separate da una sottile striscia orizzontale
66
Fondo frammentario, con porzione inferiore di pastore crioforo, affiancato da due arieti Fondo con risurrezione di Lazzaro
67
68
Fondo con Cristo, in tunica listata dargento e pallio, che tende la virga sul corpo di Lazzaro, posto sulle scale del sepolcro Fondo con il miracolo di Cana ( Christus Panes multiplicans, sive aquae in vinum conversio , inv. 1762)
69
BOLDETTI, op. cit. alla nota 81, pp. 211-212, tav. X nr. 2. Questo numero dellinventario de Rossi (ora inv. 60760 = MOREY, FERRARI, tav. XII, nr. 73) stato messo in relazione dal Le Grelle col nr. 70 dellinv. del 1762 in base alla notazione Tab. 8 n. 1, apposta dal Vettori in una delle versioni di questultimo inventario (Biblioteca Apostolica Vaticana, Fondo Arch. Bibl. 70, f. 10r) accanto al nr. 69, che porterebbe a far corrispondere il vetro dorato contrassegnato da tale numero con quello edito da F. BUONARROTI, Osservazioni sopra alcuni frammenti di vasi antichi, di vetro ornati di figure trovati ne cimiteri di Roma, Firenze 1716, pp. 54-58, tav. 8 nr. 1 e cio con il vetro dellinv. de Rossi nr. 274, attuale inv. 60750 = MOREY, FERRARI, tav. XII, nr. 72. Tuttavia la descrizione del nr. 69 dellinv. del 1762 si conf maggiormente al fondo dorato nr. 273 dellinventario de Rossi (ora inv. 60760 = MOREY, FERRARI, tav. XII, nr. 73), piuttosto che a quello contrasse83
82
125
Collezione
Provenienza
60746
276
60652
334
60654
335
60662
330
Carpegna
60311
265
60777
271
60782
277
Carpegna
60726
272
60705
268
60760
27383
Buonarroti
gnato nellinv. de Rossi con il nr. 274 (ora inv. 60750 = MOREY, FERRARI, tav. XII, nr. 72) al quale era stato finora conferito. Il segno in forma di semicerchio che racchiude la notazione bibliografica accanto al nr. 69 dellinv. del 1762, potrebbe giustificare uno slittamento dellattribuzione di tale notazione al successivo nr. 70: un segno simile racchiude infatti un appunto presente accanto al nr. 59 dello stesso inventario del 1762, certamente da riferire invece al nr. 60. Lo slittamento della notazione bibliografica permetterebbe di risolvere anche il problema della doppia pertinenza collezionistica che verrebbe ad avere il vetro inv. de Rossi nr. 274 = inv. 60750 = MOREY, FERRARI, tav. XII, nr. 72, qualora andasse riconosciuto nel nr. 69 dellinv. del 1762. Questo fondo dorato era infatti attribuito nella suddetta pubblicazione del Buonarroti al Museo Carpegna, mentre il vetro nr. 69 dellinv. del 1762 dovrebbe appartenere secondo quanto riportato in questo inventario alla colle-
126
Inv. 1762 70
Bibliografia MOREY, FERRARI, tav. XII, nr. 72 MOREY, FERRARI, tav. XXI, nr. 157
Descrizione Fondo con benedizione e moltiplicazione dei pani ( multiplicatio Panis, figura quadratae formae , inv. 1762) Medaglione con Cristo che risuscita Lazzaro
71
72
MOREY, FERRARI, tav. XXI, nr. 158 MOREY, FERRARI, tav. XXI, nr. 172 MOREY, FERRARI, tav. XXI, nr. 160
Medaglione con Lazzaro che esce fuori da un sepolcro architettonico timpanato Medaglione con raffigurazione di cantharus; bordo ottagonale ( Cista Panis , inv. 1762) Medaglione con Cristo che compie il miracolo di Cana, attorniato da sette giare ( Panis multiplicatio , inv. 1762)
73
74
75
Fondo con Pietro e Paolo, seduti e affrontati; fra di essi, al centro cristogramma clipeato
76
MOREY, FERRARI, op. cit. alla nota 23, tav. XIII, nr. 81 MOREY, FERRARI, tav. XIII, nr. 80
77
78
MOREY, FERRARI, tav. X, nr. 61 MOREY, FERRARI, tav. X, nr. 60 MOREY, FERRARI, tav. IX, nr. 56
Fondo con busti di Pietro e Paolo affrontati in concordia ; fra i loro capi, corona Fondo con i busti di Pietro e Paolo affiancati; fra di essi, una corona stilizzata ed un rotolo Fondo con Pietro e Paolo in piedi, circondati da festoni appesi al bordo
79
80
81 = 126,4
Medaglione con Daniele che lancia la focaccia avvelenata ( Unus ex SS. Magis munus deferens , inv. 1762)
RARI,
zione Buonarroti. In tal modo, poi, il fondo dorato de Rossi 273 = inv. 60760 = MOREY, FERtav. XII, nr. 73, del quale finora si ignorava la provenienza, verrebbe invece a inserir-
127
Collezione Carpegna
Provenienza
60679
341
60673
342
60644
340
Carpegna
60670
339
Vettori, Fragmenta vitrea nr. 17 Vettori, Fragmenta vitrea nr. 20 Vettori, Fragmenta vitrea nr. 21
60797
286
60751
291
60632
292
60753
359
60798
360
Carpegna
60634
361
Vettori, Fragmenta vitrea nr. 39 (gi appartenente al papa Alessandro VIII) Vettori, Fragmenta vitrea nr. 18
segue Armadio III
60675
362
si tra i vetri di propriet del Buonarroti, acquisiti per il Museo Cristiano. 84 Su questo vetro vd. quanto riportato alla nota precedente.
128
Inv. 1762 82
Bibliografia MOREY, FERRARI, tav. XXI, nr. 151 MOREY, FERRARI, tav. XXI, nr. 159
Descrizione Medaglione con Daniele che lancia la focaccia avvelenata ( Unus ex SS. Magis munus deferens , inv. 1762) Medaglione con il paralitico che porta il lettuccio
83
84
Theca IV, ordo 3 Theca IV, ordo 3 Theca IV, ordo 3 Theca V, ordo 1 Theca V, ordo 1 Theca V, ordo 1
85
MOREY, FERRARI, tav. X, nr. 65 MOREY, FERRARI, tav. X, nr. 63 MOREY, FERRARI, tav. IX, nr. 53 MOREY, FERRARI, tav. XV, nr. 95 MOREY, FERRARI, tav. X, nr. 62 MOREY, FERRARI, tav. VI, nr. 37; (inv. 1762, erroneamente: BUONARROTI, op. cit. alla nota 83, tav. 15 nr. 1) MOREY, FERRARI, tav. XXI, nr. 162
Fondo con busti di Pietro e Paolo affrontati in concordia ; fra i loro capi, corona e rotolo Fondo con i busti di Pietro e Paolo affiancati, con rotoli in mano; fra di essi, una corona stilizzata ed un rotolo Fondo con i busti di Pietro e Paolo, affrontati nella concordia apostolorum; fra di essi, corona con lemnisci Fondo con busti di Pietro e Paolo affiancati
86
87?
88
89
Fondo con busti di Pietro e Paolo affrontati in concordia ; fra i loro capi, corona e rotolo Fondo con i busti di Pietro e Paolo, affrontati in concordia ; fra essi, Cristo porge due corone
90
Theca V, ordo 2
91
Diversamente Le Grelle riferisce questo numero dellinv. de Rossi (ora inv. 60642 = MOREY, FERRARI, op. cit., tav. XXI, nr. 162) al reperto dellinv. del 1762 contrassegnato con il nr. 94. Se tuttavia si seguono le corrispondenze effettuate dal Le Grelle per i quattro medaglioni (tutti con soggetto decorativo analogo) della fila centrale della teca V dellarmadio III dellinv. del 1762, con quelli dellinv. de Rossi nrr. 375, 376, 377, 378 (rispettivamente 375 = 91, 376 = 92, 377 = 93, 378 = 94), si ha una discordanza tra le notazioni della loro provenienza collezionistica riportate nellinv. del 1762 (collezione Vettori: nrr. 91, 92, 94), quelle evidenziate dal de Rossi, in base alla presenza delle lettere in bronzo dorato volute dal Vettori (collezione Vettori: de Rossi nrr. 375, 377), e quelle attestate dalle vecchie riprese fotografiche dei vetri, risalenti, sembra, agli anni attorno al 1930-1940, quando la teca era ancora integra ed erano ancora riscontrabili accanto a tre
85
129
Collezione Carpegna
Provenienza
60686
364
60648
365
60762
366
60791
367
Carpegna
60716
368
60770
371
Quadro unico con invv. 60717; 60758; 60770; 60754; 60783; 60764; 60668; 60669; 60671; 60642 Quadro unico con invv. 60717; 60758; 60770; 60754; 60783; 60764; 60668; 60669; 60671; 60642 Quadro unico con invv. 60717; 60758; 60770; 60754; 60783; 60764; 60668; 60669; 60671; 60642
Carpegna
60758
370
Carpegna
60717
369
Chigi
60642
37885
Quadro unico con invv. 60717; 60758; 60770; 60754; 60783; 60764; 60668; 60669; 60671; 60642
vetri le lettere V in bronzo dorato (collezione Vettori: de Rossi nrr. 375, 377, 378). Assumendo la progressione nelle corrispondenze inventariali suggerita da Le Grelle, infatti, sorge un problema per i due vetri centrali, cio de Rossi 376 (= inv. 60669 = MOREY, FERRARI, tav. XXI, nr. 164) = inv. 1762, nr. 92 e de Rossi 377 (= inv. 60671 = MOREY, FERRARI, tav. XXI, nr. 161) = inv. 1762, nr. 93. Il primo infatti risulterebbe della collezione Vettori dallinv. 1762 e non dallinv. de Rossi e dalle vecchie foto, e il secondo risulterebbe della collezione Vettori dallinv. de Rossi e dalle vecchie fotografie, ma non dallinv. del 1762. Ritengo quindi pi probabile pensare che linventario del 1762 elencasse i medaglioni della fila centrale della teca V dellarmadio III, andando stranamente in progressione da destra a sinistra e non da sinistra a destra, come ipotizzato da Le Grelle e come si riscontra tuttavia in tutte le altre teche. La corrispondenza tra questi quattro reperti e i nume-
130
Inv. 1762 92
93
MOREY, FERRARI, tav. XXI, nr. 164 MOREY, FERRARI, tav. XXI, nr. 163 MOREY, FERRARI, tav. XII, nr. 76 MOREY, FERRARI, tav. XVIII, nr. 107 MOREY, FERRARI, tav. XIV, nr. 88 MOREY, FERRARI, tav. VI, nr. 36 MOREY, FERRARI, tav. XVIII, nr. 105 MOREY, FERRARI, tav. XII, nr. 74
94
95
Fondo con con due figure stanti, forse Pietro e Paolo, ai lati di una colonna reggente il cristogramma Fondo con due coppie di busti virili (Simone e Damaso; Pietro e Floro), divise da una sottile striscia orizzontale
96
97
Fondo frammentario con Pietro (perduto) e Paolo, volti verso una colonna, ornata da quincrux, su cui la tabella con didascalie Fondo con Lorenzo e Cipriano, stanti; tra loro: corona, cristogramma e rotolo Fondo con busto clipeato di Cristo, intorno al quale, a mo di raggi, sei personaggi stanti, di prospetto, alternati a tabelle con didascalie Fondo con Sisto e Timoteo, seduti su sellae plicabiles e affrontati; fra di essi Cristo, in scala minore, porge sul loro capo corone
98
99
100
101
102
103
Medaglione con Mos che percuote la rupe; bordo circolare ( Iesus aquam virga educens de rupe , inv. 1762)
104
ri dellinv. de Rossi e dellinv. attuale dovrebbe essere la seguente (come proposto anche nella soprastante tabella): inv. 1762, nr. 91 = de Rossi 378 = inv. 60642 (= MOREY, FERRARI, tav. XXI, nr. 162); inv. 1762, nr. 92 = de Rossi 377 = inv. 60671 (= MOREY, FERRARI, tav. XXI, nr. 161); inv. 1762, nr. 93 = de Rossi 376 = inv. 60669 (= MOREY, FERRARI, tav. XXI, nr. 164);
131
Riquadri comuni al tempo del de Rossi Quadro unico con invv. 60717; 60758; 60770; 60754; 60783; 60764; 60668; 60669; 60671; 60642
Provenienza
60669
37687
Quadro unico con invv. 60717; 60758; 60770; 60754; 60783; 60764; 60668; 60669; 60671; 60642 Quadro unico con invv. 60717; 60758; 60770; 60754; 60783; 60764; 60668; 60669; 60671; 60642 Quadro unico con invv. 60717; 60758; 60770; 60754; 60783; 60764; 60668; 60669; 60671; 60642 Arm. III, Theca V, ordo 3: Quadro unico con invv. 60717; 60758; 60770; 60754; 60783; 60764; 60668; 60669; 60671; 60642 Quadro unico con invv. 60717; 60758; 60770; 60754; 60783; 60764; 60668; 60669; 60671; 60642 Vettori
60668
37588
60764
374
Carpegna
60783
373
Carpegna
60754
372
Buonarroti
60766
297
Chigi
60636
301
Chigi
60772
295
Vettori, Fragmenta vitrea nr. 10 Vettori, Fragmenta vitrea nr. 5 Vettori, Fragmenta vitrea nr. 28 Vettori, Fragmenta vitrea nr. 30
60643
329
60656
338
60645
328
60647
332
segue Armadio III
inv. 1762, nr. 94 = de Rossi 375 = inv. 60668 (= MOREY, FERRARI, tav. XXI, nr. 163). 86 Su questo vetro vd. le osservazioni riportate alla nota precedente. 87 Su questo vetro vd. quanto riportato alla nota 85. 88 Cfr. Ibidem.
132
Descrizione Fondo con due personaggi stanti, affiancati, vestiti di tunica e pallio, con in mano un rotolo e separati, in alto, da una corona dalloro Fondo con busto virile clipeato, attorniato da sei clipei con identica raffigurazione e da un personaggio a figura intera, in scala minore, che poggia i piedi sul reciprocal border Frammento di coppa con bordo scanalato e decorazione incisa: due personaggi in tunica e pallio, con in mano un rotolo, incedenti verso sinistra ( fragmentum magni scyphi cum imaginibus SS. Apostolorum quorum duae tantum supersunt , inv. 176289) Fondo frammentario con gruppo familiare: i due coniugi con quattro figli, due femmine e due maschi, riccamente abbigliati Falso mosaico con profilo di Cristo. Stucco inciso del XVIII sec. ( Icon vetustissima D. N. I. C. in parietinis Sacrorum Coemeteriorum Romanae Urbis olim depicta, specimen exhibens musivi operis antiqui , inv. 1762)
106
107
Theca VII
108
Theca VIII
109
Theca IX
110
Fondo con raffigurazione di Dedalius, stante, in tunica, bracae e sagum, con in mano bastone e rotolo, attorniato da 6 scenette con operai impegnati nella costruzione di una nave Coppa in vetro inciso con scene di pesca e raffigurazione di vari edifici
Pluteo 3
111
Pluteo 3, capsula 1
112
Frammento di fondo con parte di pastore che regge zampe di ovino; a sinistra, parte di figura femminile orante, una pecora e una syrinx Fondo con ritratto femminile ed iscrizione
Pluteo 3, capsula 1
113
Cfr. linv. del Museo Vettori (cit. alla nota 60), Arch. Bibl. 11, f. 478v nr. 16; Arch. Bibl. 51, f. 55v nr. 16, dove si specifica che si tratta di un vetro inciso edito dallo stesso Vettori (F. VETTORI, De Vetustate et forma sanctissimi nominis Jesu dissertatio Antiquis emblematibus, non antea vulgatis, ex Museo Victorio referta, Romae 1747, Epistolam ad lectorem, pp. XII-XIII e fig. a p. XIV). 90 G. B. de Rossi trova questo vetro in unaltra teca, e precisamente la teca V dellarmadio V, assieme ai vetri incisi de Rossi nrr. 420-422, 424-427 (invv. attuale 60293; 60294; 60295; 60304; 60637; 60377; 60308; 60378), corrispondenti ai nrr. 249-251, 253-257 dellinv. del 1762; Le Grelle fa pertanto corrispondere il vetro de Rossi 423 = inv. 60305 al vetro inciso menzionato nellinv. del 1762, sotto il nr. 252, tuttavia la descrizione di questultimo ( vitrum multis fragmentis coagmentatum, in quo imagines, et litera ) non corrisponde al pezzo de Rossi 423 = inv. 60305, che invece uguale al reperto nr. 107 dellinv.
89
133
Collezione
Provenienza
60779
304
Chigi
60305
42390
60787
447
Carpegna
Cimitero di Castulo91
64316
Vettori, Iesu Christi Imagines nr. 1 448 Vettori, Fragmenta vitrea nr. 44 Vettori, Fragmenta vitrea nr. 47 Carpegna Cimitero dei Giordani, anno 173192
60788
60155
258
60641
311
60702
312
Carpegna
segue Armadio III
del 1762 (vd. nota 89). probabile che in un momento non precisabile il vetro inciso inv. 1762, nr. 107 sia stato tolto dalla teca originaria (VI dellarmadio III) e sia stato spostato nellaltra teca con gli altri vetri incisi al posto del nr. 252 dellinv. 1762, messo altrove o andato perduto. 91 Cfr. O. IOZZI, Vetri cimiteriali con figure in oro conservati nel Museo sacro Vaticano, Roma 1902, pp. 5-7 nr. 1, tav. I, 1; ID., Roma Sotterranea. Il cimitero di S. Castolo M. sulla via Labicana a un miglio da Porta Maggiore, Roma 1904, pp. 37-39, tav. I, 1. 92 Le fonti settecentesche attribuirono larea cimiteriale al cimitero di S. Saturnino sulla Via Salaria, ma in essa gli studi moderni hanno invece riconosciuto il cimitero dei Giordani (cfr. U. M. FASOLA, Le recenti scoperte nelle catacombe sotto villa Savoia. Il Coemeterium Iordanorum ad S. Alexandrum, Atti dellVIII Congresso Internazionale di Archeologia Cristiana (Studi di Antichit Cristiana, 30), I, Citt del Vaticano Barcellona 1972, pp. 273-297, part. p. 275).
134
Collocaz. specifica
Inv. 1762
Bibliografia MOREY, FERRARI, tav. XI, nr. 67 MOREY, FERRARI, tav. XIV, nr. 86
Descrizione Fondo con busti di Pietro e Paolo affrontati in concordia; fra loro, in alto, ricca corona dalloro con lemnisci Fondo con Simone e Giovanni, seduti ed affrontati, con rotoli in mano; fra di essi, in alto, corona contenente didascalie
126,3
Medaglione, con cornice bronzea dotata di appiccagnolo, raffigurante Daniele che lancia la focaccia avvelenata ( unus ex tribus Sanctis Magis , inv. 1762)
ARMADIO IV
Collocaz. specifica Theca I, ordo 1 Theca I, ordo 1
93 94
Bibliografia MOREY, FERRARI, tav. XI, nr. 66 MOREY, FERRARI, tav. XVIII, nr. 106
Descrizione Fondo con busti di Pietro e Paolo affrontati in concordia ; fra di essi, Cristo, in scala minore, porge sul loro capo due corone Fondo con due coppie di busti virili, divise da sottile striscia orizzontale: Pastore e Damaso; Pietro e Paolo
128
Cfr. A. SILVAGNI, in ICUR, II, p. 56. IOZZI, Vetri cimiteriali, op. cit. alla nota 91, p. 9 nr. 1, tav. II, 1; p. 48 nr. 1, tav. XII, 1; ID., Roma Sotterranea, op. cit. alla nota 91, p. 40, tav. II, 1. Il cimitero di Castulo venne indagato dal Fabretti nel 1672: anche la data, quindi, non troverebbe nessuna corrispondenza nel dato inventariale settecentesco. 95 Cfr. A. FERRUA, in ICUR, VI, p. 78. 96 Nellinventario del 1762 viene riportata liscrizione presente sulla custodia settecen-
135
Collezione
Provenienza
60792
269
Dal Cimitero di Calepodio, anno 1739 (inv. 1762), da identificare con il Cimitero di Octavilla a San Pancrazio; 93 dal Cimitero di Castulo, diversamente, Iozzi,94 forse da schede del Fabretti, attualmente non verificabili, perch disperse95 Cimitero di Priscilla, anno 1761 o 1766 96
60672
337
Collezione
Provenienza
60780
290
segue Armadio IV
tesca del vetro: Repert(um) in coemet(erio) Priscillae Via Salaria, adfixum sepulchro / extract(um) Anno Domini MDCCLXVI. Cos anche IOZZI, Vetri cimiteriali, op. cit. alla nota 91, p. 21 nr. 20, tav. III,20. Diversamente, de Rossi, Arch. Bibl. 66A (cit. alla nota 74), ff. 83v-84r nr. 337 e MOREY, FERRARI, pp. 31-32 nr. 150, leggono nelliscrizione sulla custodia lanno 1761 (MDCCLXI). Per quanto riguarda il problema dellindicazione di provenienza dal cimitero di Priscilla fornito dagli eruditi settecenteschi, vd. A. FERRUA, in ICUR VIII, p. 359.
136
Collocaz. specifica Theca I, ordo 1 Theca I, ordo 2 Theca I, ordo 2 Theca I, ordo 2 Theca I, ordo 2 Theca I, ordo 3 Theca I, ordo 3
Bibliografia MOREY, FERRARI, tav. XI, nr. 69 MOREY, FERRARI, tav. XXI, nr. 128 MOREY, FERRARI, tav. XXI, nr. 142 MOREY, FERRARI, tav. XXI, nr. 147 MOREY, FERRARI, tav. XXI, nr. 135 MOREY, FERRARI, tav. XIV, nr. 83 MOREY, FERRARI, tav. XVII, nr. 100
130?
131
Medaglione con Mos che percuote la rupe; bordo circolare ( Imago Sancti Petri e rupe aquam educens , inv. 1762) Medaglione con uno dei fanciulli ebrei nella fornace
132
133
Medaglione con busto di Cipriano, identificato da didascalia ( Imago cum tribus litteris CP/Y, inv. 1762) Fondo con Agnese orante, a figura intera, fra i busti di Pietro e Paolo Fondo frammentario con Pietro e Paolo, seduti su sellae plicabiles e affrontati ( Fragmentum cum duabus Imaginibus sedentibus cum lit. Paul. et Fel., inv. 1762) Fondo frammentario, con raffigurazione del martire Lorenzo che regge un rotolo, identificato da didascalia Fondo con Agnese orante fra due arbusti
134
135
Theca I, ordo 3 Theca II, ordo 1 Theca II, ordo 1 Theca II, ordo 1 Theca II, ordo 2
136
MOREY, FERRARI, tav. VI, nr. 40 MOREY, FERRARI, tav. XIV, nr. 82 MOREY, FERRARI, tav. VIII, nr. 52 MOREY, FERRARI, tav. XIV, nr. 84 MOREY, FERRARI, tav. XXI, nr. 130
137
138
Fondo frammentario: busto clipeato di Paolo con intorno due clipei (di quattro originari) con busti e palme Fondo con Agnese orante, nimbata, fra due alberi carichi di frutti Medaglione con busto di Pietro imberbe, identificato da didascalia; bordo ottagonale
139
140
141
Medaglione con figura virile di tre quarti, seduta su una cattedra, alla cui sinistra una corona dalloro ( femina sedens, elata, apertaque manu, ante illam corona , inv. 1762) Fragmentum in quo monogramma Cri in orbiculo , inv. 1762 Medaglione con lemorroissa (o Maria di Lazzaro) che tende le braccia; bordo circolare ( Femina orans flexis genibus elata, et elatis manibus , inv. 1762)
142
MOREY, FERRARI tav. XX, nr. 126 MOREY, FERRARI tav. XXI, nr. 165
143
97 Nellinv. del 1762 accanto alla descrizione di questo vetro inserito il rimando alla tav. XVIII, 2 dellopera Filippo Buonarroti (BUONARROTI, op. cit. alla nota 83, vd. anche pp. 118-127), dove rappresentato un vetro della collezione Fabretti in cui compare la
137
Collezione
Provenienza
60649
347
60660
327
60659
333
60682
345
60773
306
60785
282
60728
298
Carpegna
60774
307
Carpegna
60720
302
Buonarroti
60765
308
Fabretti?97
60651
344
60657
346
60607
303
60681
343
santa senza aureola ma con la scritta AN/NE. Il vetro vaticano tuttavia somiglia pi a quello edito da BOLDETTI, op. cit. alla nota 81, p. 201, tav. VI nr. 19, che mostra la santa con laureola.
138
Descrizione Frammento di fondo con al centro busto di Pietro entro clipeo, dal quale si dipartono tre raggi (di 6 originari), che separano altrettanti busti virili Fondo con busto di Paolo, identificato da didascalia
Theca II, ordo 3 Theca II, ordo 3 Theca III, ordo 1 Theca III, ordo 1 Theca III, ordo 1
145
MOREY, FERRARI, tav. IX, nr. 54 MOREY, FERRARI, tav. XIV, nr. 85
146
Fondo con Agnese orante fra due colombe che le porgono corone
147
Fondo deteriorato con al centro, entro clipeo, busto di Cristo, MOREY, FERRARI, tav. XXIII, nr. 190 attorniato da quattro medaglioni intervallati da palmette MOREY, FERRARI, tav. XVII, nr. 102 MOREY, FERRARI, tav. VIII, nr. 48 Fondo in tre frammenti, con Cristo che corona Giulio e Sisto
148
149
Fondo con figura femminile orante, vestita di tunica e mantello, fra due arbusti
150
MOREY, FERRARI, tav. XXI, nr. 132 MOREY, FERRARI, tav. XXI, nr. 134 MOREY, FERRARI, tav. XXI, nr. 131 MOREY, FERRARI, tav. XXI, nr. 140
Theca III, 150,1 ordo 2 Theca III, ordo 2 Theca III, ordo 2 151
Medaglione con profilo di Paolo e didascalia, incastonato in cornice bronzea ( Imago pariter ignota, circum litera inv. 1762) Medaglione con colomba che regge un ramoscello dulivo ( Cycnus , inv. 1762)
152
153
MOREY, FERRARI, tav. VI, nr. 39 MOREY, FERRARI, tav. III, nr. 17
Fondo con busti di due coniugi affiancati; lungo il bordo ottagonale, iscrizione Fondo con personificazione della Moneta: tre figure femminili affiancate, reggenti, ciascuna, cornucopia e bilancia ( Imagines tres stantes. Legitur Paulus , inv. 1762 con riferimento a BUONARROTI, op. cit. ala nota 83, tav. XXIX, 1) Fondo con busti di coniugi affiancati
154
Theca III, ordo 3 Theca IV, ordo 1 Theca IV, ordo 1 Theca IV, ordo 1
155
MOREY, FERRARI, tav. XV, nr. 91 MOREY, FERRARI, tav. XV, nr. 89 MOREY, FERRARI, tav. XVIII, nr. 109 MOREY, FERRARI, tav. XVII, nr. 98
156
Fondo con ritratto familiare: coppia di coniugi affiancati e figlio, in primo piano Fondo con coppia di coniugi affiancati e coronati da Cristo
157
158
Fondo con coppia di coniugi affiancati, fra i quali una corona sorretta da colonnina
139
Provenienza
60691
293
60759
309
Carpegna
60630
349
Buonarroti
60789
350
Carpegna
60719
351
60680
352
60678
353
Carpegna
60667
354
60674
355
60725
356
60706
357
Carpegna
60781
358
Carpegna
60767
437
Quadro unico con invv. 60767; 60796; 60756; 60677; 60646; 60597; 60665; 60795; 60638; 60794 Quadro unico con invv. 60767; 60796; 60756; 60677; 60646; 60597; 60665; 60795; 60638; 60794 Quadro unico con invv. 60767; 60796; 60756; 60677; 60646; 60597; 60665; 60795; 60638; 60794
Carpegna
60796
438
Carpegna
60756
439
Carpegna
segue Armadio IV
140
Collocaz. specifica Theca IV, ordo 2 Theca IV, ordo 2 Theca IV, ordo 2
Bibliografia MOREY, FERRARI, tav. XXI, nr. 169 MOREY, FERRARI, tav. XXI, nr. 133 MOREY, FERRARI, tav. XX, nr. 125
160
Medaglione con busto di personaggio virile, vestito di tunica e pallio con contabulatio Frammento di fondo che conserva la parte inferiore di due personaggi affrontati, seduti su sellae plicabiles
161
162
Theca IV, ordo 3 Theca IV, ordo 3 Theca IV, ordo 3 Theca V, ordo 1
163
164
MOREY, FERRARI, Fondo decorato con figura virile di prospetto che regge in una tav. XXIII, nr. 193 mano un dittico aperto ed ha ai fianchi due stelle MOREY, FERRARI, tav. XV, nr. 92 MOREY, FERRARI, tav. XXII, nr. 187 Fondo con coppia di coniugi affiancati
165
166
Fondo frammentario e deteriorato, con decorazione illeggibile; dovrebbe raffigurare Cristo, fra Cristo! e Stefano ( Imagines SS. Petri et Pauli quas Chrystus coronat circum litera , inv. 1762) Frammento di piatto con decorazione incisa: parte della figura di Cristo, con le braccia alzate e affiancato da una croce
Theca V, ordo 1
167
168
MOREY, FERRARI, tav. I, nr. 9 MOREY, FERRARI, tav. XXII, nr. 179
169
Frammento di fondo con parte di testa femminile affiancata da porzione discrizione ( Fragmentum in quo viri caput et litteris IN , inv. 1762) Piccolo medaglione con rosetta ad otto petali ( Fragmentum cum stella , inv. 1762)
Theca V, ordo 2
170
Theca V ordo 2
171
98 Vd. G. G. CIAMPINI, Sacro-historica disquisitio de duobus emblematibus, quae in Cimelio Gasparis Cardinalis Carpinei asservantur, in quorum altero praecipu disceptatur, an duo Philippi
141
Riquadri comuni al tempo del de Rossi Quadro unico con invv. 60767; 60796; 60756; 60677; 60646; 60597; 60665; 60795; 60638; 60794 Quadro unico con invv. 60767; 60796; 60756; 60677; 60646; 60597; 60665; 60795; 60638; 60794 Quadro unico con invv. 60767; 60796; 60756; 60677; 60646; 60597; 60665; 60795; 60638; 60794
Collezione Buonarroti
Provenienza
60646
441
Carpegna
60597
442
Vettori, Fragmenta vitrea nr. 49,1 Vettori, Fragmenta vitrea nr. 27 Carpegna
60665
443
Quadro unico con invv. 60767; 60796; 60756; 60677; 60646; 60597; 60665; 60795; 60638; 60794
60795
444
Quadro unico con invv. 60767; 60796; 60756; 60677; 60646; 60597; 60665; 60795; 60638; 60794 Quadro unico con invv. 60767; 60796; 60756; 60677; 60646; 60597; 60665; 60795; 60638; 60794 Quadro unico con invv. 60767; 60796; 60756; 60677; 60646; 60597; 60665; 60795; 60638; 60794 Quadro unico con invv. 60631; 60317; 60698; 60723; 60786; 60708; 60689; 60688; 60687; 60658
60638
445
Carpegna98
60794
446
Carpegna
60631
389
Carpegna
60317
390
Quadro unico con invv. 60631; 60317; 60698; 60723; 60786; 60708; 60689; 60688; 60687; 60658
60698
391
Quadro unico con invv. 60631; 60317; 60698; 60723; 60786; 60708; 60689; 60688; 60687; 60658 Quadro unico con invv. 60631; 60317; 60698; 60723; 60786; 60708; 60689; 60688; 60687; 60658
60689
395
Vettori, Fragmenta vitrea nr. 49,2 Vettori, Fragmenta vitrea nr. 49,3 Vettori, Fragmenta vitrea nr. 6
segue Armadio IV
60688
396
Quadro unico con invv. 60631; 60317; 60698; 60723; 60786; 60708; 60689; 60688; 60687; 60658
60687
397
Quadro unico con invv. 60631; 60317; 60698; 60723; 60786; 60708; 60689; 60688; 60687; 60658
Impp. fuerint Christiani, Romae 1691, p. 16 (= G. G. CIAMPINI, Opera in tres tomos distributa, III, Romae 1747, pp. 233-249).
142
Descrizione Frammento di fondo con porzione di decorazione: parte posteriore di una pecora marcata con quincrux; accanto ad essa, una sorta di stendardo con lettera iscritta ( Fragmentum in quo extat pars equi , inv. 1762) Fondo con busto di personaggio femminile riccamente abbigliato Fondo frammentario con figura inginocchiata dinanzi alle personificazioni di Roma e Costantinopoli sedute frontalmente, con in mano aste gemmate e globi verdi Fondo con coniugi coronati da Cristo
173
174
175
MOREY, FERRARI, tav. V, nr. 29 MOREY, FERRARI, tav. IX, nr. 59 MOREY, FERRARI, tav. VII, nr. 41
176
Fondo con ritratto di gruppo familiare, composto dai due coniugi e da due figli, in ricchi abiti Fondo con busto di personaggio virile, in tunica e pallio
177
178
MOREY, FERRARI, tav. VII, nr. 43 MOREY, FERRARI, tav. I, nr. 5 MOREY, FERRARI, tav. I, nr. 6
Fondo con raffigurazione di coppia di coniugi affiancati, riccamente abbigliati Medaglione con ritratti di coniugi e bambino; sottile bordo circolare Medaglione con ritratto di infante ed iscrizione
179
180
181
MOREY, FERRARI, Fondo frammentario, con erote che incorona una figura femtav. XXII, nr. 183 minile seduta (?)
182
Fondo con ritratto familiare: coppia di coniugi affiancati e figlia, in primo piano, davanti al padre Frammento di fondo con figura virile, vestita di tunica e pallio e reggente un cesto Vetro moderno che riproduce un vetro dorato perduto, gi presso Virgilio Spada, con ritratto virile e con iscrizione: pie zeses.99
183
194
99 Vd. BOTTARI, op. cit. alla nota 17, II, Roma 1746, frontespizio (p. III) e pp. XXIIIXXIV; R. GARRUCCI, Vetri ornati di figure in oro trovati nei cimiteri cristiani di Roma, Roma 1858, p. 84, tav. XLI nr. 1; ID., Vetri ornati di figure in oro trovati nei cimiteri cristiani di Roma, Roma
143
Riquadri comuni al tempo del de Rossi Quadro unico con invv. 60631; 60317; 60698; 60723; 60786; 60708; 60689; 60688; 60687; 60658
Provenienza
60723
392
Quadro unico con invv. 60631; 60317; 60698; 60723; 60786; 60708; 60689; 60688; 60687; 60658 Quadro unico con invv. 60631; 60317; 60698; 60723; 60786; 60708; 60689; 60688; 60687; 60658 Vettori, Fragmenta vitrea nr. 24
60786
393
60708
394
Quadro unico con invv. 60631; 60317; 60698; 60723; 60786; 60708; 60689; 60688; 60687; 60658 Quadro unico con invv. 60715; 60722; 60732; 60701; 60699; 60611; 60769; 60709 Quadro unico con invv. 60715; 60722; 60732; 60701; 60699; 60611; 60769; 60709 Vettori, Fragmenta vitrea nr. 41
60715
429
60722
430
60732
431
Quadro unico con invv. 60715; 60722; 60732; 60701; 60699; 60611; 60769; 60709 Quadro unico con invv. 60715; 60722; 60732; 60701; 60699; 60611; 60769; 60709 Quadro unico con invv. 60715; 60722; 60732; 60701; 60699; 60611; 60769; 60709 Carpegna
60701
432
60699
433
60611
434
Quadro unico con invv. 60715; 60722; 60732; 60701; 60699; 60611; 60769; 60709
60769
435
Quadro unico con invv. 60715; 60722; 60732; 60701; 60699; 60611; 60769; 60709 Quadro unico con invv. 60715; 60722; 60732; 60701; 60699; 60611; 60769; 60709 Buonarroti
60709
436
s. inv.
segue Armadio IV
1864, p. 227, tav. XLI nr. 1. collocato ancora nella teca lignea settecentesca con due medaglioni in vetro dorato moderni (invv. 60692: ritratto virile; 60531: animale fantastico) e unaltra riproduzione di vetro dorato perduto (con le tre Grazie).
144
Bibliografia
Descrizione Riproduzione moderna di un vetro dorato perduto con le tre Grazie edito dal Fabretti 100
197
MOREY, FERRARI, tav. XXIII, nr. 195 MOREY, FERRARI, tav. XXIII, nr. 196 FREMERSDORF, nr. 1010
Theca VIII
198
Theca IX
199
Theca IX
200
Theca IX
201
Piccolo pesce mancante della coda, con parti anatomiche incise, pietra con venature rossastre ( piscis ex Sardonicha , inv. 1762)
Theca IX
202
Theca IX
203
Pesce in cristallo di rocca inciso, mancante della coda e di parte della bocca ( piscis ex cristallo fossili , inv. 1762)
100 R. FABRETTI, Inscriptionum antiquarum quae in aedibus paternis asservantur explicatio et additamentum una cum aliquot emendationibus gruterianis, Romae 1702, p. 539; cfr. GARRUCCI, Vetri Roma 1858, op. cit. alla nota 99, p. 83, tav. XL nr. 5; ID., Vetri Roma 1864 op. cit. alla nota 99, pp. 229-230, tav. XLII nr. 5; vd. anche nota precedente. 101 Vd. nota 99. 102 Vd. nota 99. 103 Per la posizione nella teca settecentesca ancora integra allepoca del de Rossi e del Le Grelle il nr. 774 dellinv. de Rossi, un pesce in cristallo di rocca (attualmente inv. 60431 = FREMERSDORF, nr. 1006), stato riconosciuto dal Le Grelle nel nr. 200 dellinv. del 1762. Tuttavia la descrizione di tale reperto ( piscis alius ex Achate ) nellinventario re-
145
Inv. de Rossi
Collezione
Provenienza
60692
Vettori, Fragmenta vitrea nr. 49,6 Vettori, Fragmenta vitrea nr. 49,7 775 Quadro unico con invv. 60426; 60429; 60427; 60431; 60510; 60434; 60433; 60432; 60509; 60475; 60116; 60115; 60120; 60121; 60117; 60118; 60119; 60134; 60289; 60288; 60290 Quadro unico con invv. 60426; 60429; 60427; 60431; 60510; 60434; 60433; 60432; 60509; 60475; 60116; 60115; 60120; 60121; 60117; 60118; 60119; 60134; 60289; 60288; 60290 Quadro unico con invv. 60426; 60429; 60427; 60431; 60510; 60434; 60433; 60432; 60509; 60475; 60116; 60115; 60120; 60121; 60117; 60118; 60119; 60134; 60289; 60288; 60290 Quadro unico con invv. 60426; 60429; 60427; 60431; 60510; 60434; 60433; 60432; 60509; 60475; 60116; 60115; 60120; 60121; 60117; 60118; 60119; 60134; 60289; 60288; 60290 Quadro unico con invv. 60426; 60429; 60427; 60431; 60510; 60434; 60433; 60432; 60509; 60475; 60116; 60115; 60120; 60121; 60117; 60118; 60119; 60134; 60289; 60288; 60290 Vettori, Varia sacra Monimenta nr. 10 Vettori, Varia sacra Monimenta nr. 11 Vettori, Varia sacra Monimenta nr. 12 Vettori, Varia sacra Monimenta nr. 8 Vettori, Varia sacra Monimenta nr. 9
segue Armadio IV
60531
60510
60475?
780? 103
60509
779
60432
778
60431?
774?104
datto dal Vettori non sembra avvalorare lidentificazione, mentre, come ho proposto sopra nella tabella, mi sembrerebbe pi adeguata al pezzo inv. de Rossi nr. 780 (= inv. attuale 60475 = FREMERSDORF, nr. 1008), un piccolo pesce in pietra biancastra. Il nr. 774 del de Rossi (= inv. 60431 = FREMERSDORF, nr. 1006), potrebbe invece meglio individuarsi nel nr. 203 dellinv. del 1762: piscis ex cristallo fossili . La proposta resa plausibile anche dallesame dellelenco degli oggetti di questa teca nellinv. del 1762, che non sembra seguire la loro posizione nella teca ma sembra metterli in successione per tipo di raffigurazione e per materiale. In alternativa si dovrebbe supporre uno scambio di posto tra i due reperti avvenuto nel corso della vita del Museo Cristiano. 104 Vd. nota precedente.
146
Theca IX
205
Theca IX
205
Theca IX
205
Caraffa di piccole dimensioni con ansa dal foro circolare, decorata con macchie di colore bianco e giallo
Theca IX
205
Theca IX
205
Theca IX
205
Theca IX
205
Caraffa di piccole dimensioni con ansa arcuata; sul corpo decorazione a zig-zag in bianco
Theca IX
206a
Piccola anatra in cristallo di rocca inciso, con becco e coda rovinati, ed occhi incavati forse per contenere altro materiale applicato
147
Riquadri comuni al tempo del de Rossi Quadro unico con invv. 60426; 60429; 60427; 60431; 60510; 60434; 60433; 60432; 60509; 60475; 60116; 60115; 60120; 60121; 60117; 60118; 60119; 60134; 60289; 60288; 60290
Collezione Vettori, Gemmae antiquae sacris Imaginibus et Symbolis insignitae nr. 50 Vettori
Provenienza
60116
781
Quadro unico con invv. 60426; 60429; 60427; 60431; 60510; 60434; 60433; 60432; 60509; 60475; 60116; 60115; 60120; 60121; 60117; 60118; 60119; 60134; 60289; 60288; 60290 Quadro unico con invv. 60426; 60429; 60427; 60431; 60510; 60434; 60433; 60432; 60509; 60475; 60116; 60115; 60120; 60121; 60117; 60118; 60119; 60134; 60289; 60288; 60290 Quadro unico con invv. 60426; 60429; 60427; 60431; 60510; 60434; 60433; 60432; 60509; 60475; 60116; 60115; 60120; 60121; 60117; 60118; 60119; 60134; 60289; 60288; 60290
60115
782
Vettori
60120
783
Vettori
60121
784
Quadro unico con invv. 60426; 60429; 60427; 60431; 60510; 60434; 60433; 60432; 60509; 60475; 60116; 60115; 60120; 60121; 60117; 60118; 60119; 60134; 60289; 60288; 60290 Quadro unico con invv. 60426; 60429; 60427; 60431; 60510; 60434; 60433; 60432; 60509; 60475; 60116; 60115; 60120; 60121; 60117; 60118; 60119; 60134; 60289; 60288; 60290 Quadro unico con invv. 60426; 60429; 60427; 60431; 60510; 60434; 60433; 60432; 60509; 60475; 60116; 60115; 60120; 60121; 60117; 60118; 60119; 60134; 60289; 60288; 60290 Quadro unico con invv. 60426; 60429; 60427; 60431; 60510; 60434; 60433; 60432; 60509; 60475; 60116; 60115; 60120; 60121; 60117; 60118; 60119; 60134; 60289; 60288; 60290 Quadro unico con invv. 60426; 60429; 60427; 60431; 60510; 60434; 60433; 60432; 60509; 60475; 60116; 60115; 60120; 60121; 60117; 60118; 60119; 60134; 60289; 60288; 60290
Vettori
60117
785
Vettori
60118
786
Vettori
60119
787
Vettori
60433
777
Vettori
segue Armadio IV
148
Descrizione Piccola anatra in cristallo di rocca inciso, mancante della coda, con occhi incavati forse per contenere altro materiale applicato
Theca IX
207a
Theca IX
207b
Theca IX
207c
Theca IX
208
Piccola lucerna bilicne (con beccucci a volute contrapposti), con disco concavo e due minuscoli infundibula
Theca IX
209
Theca IX
210
inferiore; capsula
220,5
Vd. laggiunta alla copia dellinv. del 1762, Biblioteca Apostolica Vaticana, Fondo Arch. Bibl. 70, f. 16r, nr. 220, 5: Capsula altera in qua vitru(m) antiquum cum imagine Marcellini Papa et aliud cum duabus imaginibus, sed non integrum. Ex cymeterio SS. Processi et Martiniani eruta anno 1767 . Sullidentificazione del cimitero dei ss. Processo e Martiniano con il cimitero di Calepodio, vd. E. STEVENSON, Bullettino di Archeologia Cristiana,
105
149
Riquadri comuni al tempo del de Rossi Quadro unico con invv. 60426; 60429; 60427; 60431; 60510; 60434; 60433; 60432; 60509; 60475; 60116; 60115; 60120; 60121; 60117; 60118; 60119; 60134; 60289; 60288; 60290 Quadro unico con invv. 60426; 60429; 60427; 60431; 60510; 60434; 60433; 60432; 60509; 60475; 60116; 60115; 60120; 60121; 60117; 60118; 60119; 60134; 60289; 60288; 60290 Quadro unico con invv. 60426; 60429; 60427; 60431; 60510; 60434; 60433; 60432; 60509; 60475; 60116; 60115; 60120; 60121; 60117; 60118; 60119; 60134; 60289; 60288; 60290 Quadro unico con invv. 60426; 60429; 60427; 60431; 60510; 60434; 60433; 60432; 60509; 60475; 60116; 60115; 60120; 60121; 60117; 60118; 60119; 60134; 60289; 60288; 60290 Quadro unico con invv. 60426; 60429; 60427; 60431; 60510; 60434; 60433; 60432; 60509; 60475; 60116; 60115; 60120; 60121; 60117; 60118; 60119; 60134; 60289; 60288; 60290 Quadro unico con invv. 60426; 60429; 60427; 60431; 60510; 60434; 60433; 60432; 60509; 60475; 60116; 60115; 60120; 60121; 60117; 60118; 60119; 60134; 60289; 60288; 60290
Collezione Vettori
Provenienza
60289
789
Vettori
60288
790
Vettori
60290
791
Vettori
60134
788
Vettori
60426
771
Vettori, Gemmae antiquae sacris Imaginibus et Symbolis insignitae nr. 51 Vettori, Gemmae antiquae sacris Imaginibus et Symbolis insignitae nr. 52 Cimitero di Calepodio, anno 1767105
segue Armadio IV
60429
772
Quadro unico con invv. 60426; 60429; 60427; 60431; 60510; 60434; 60433; 60432; 60509; 60475; 60116; 60115; 60120; 60121; 60117; 60118; 60119; 60134; 60289; 60288; 60290
60693
294
1881, pp. 104-106; A. SILVAGNI, La topografia cimiteriale della via Aurelia ed uninedita epigrafe storica frammentaria del cimitero dei SS. Processo e Martiniano, in Rivista di Archeologia Cristiana, 9, 1932, pp. 103-118, part. pp. 107-109; ID., in ICUR II, p. 87; sul cimitero vd. ora G. N. VERRANDO, Cal(l)isti coemeterium (via Aurelia), in A. LA REGINA (a cura di), Lexicon topographicum urbis Romae. Suburbium, II, Roma 2004, pp. 44-50.
150
ARMADIO V
Collocaz. specifica Theca I ordo 1 Theca I ordo 1 Theca I ordo 1 Inv. 1762 221 Bibliografia MOREY, FERRARI, tav. III, nr. 18 MOREY, FERRARI, tav. III, nr. 21 MOREY, FERRARI, tav. I, nr. 10 Descrizione Fondo con erote che regge una face rovesciata, accanto a un pilastrino con capitello composito su cui una colomba Fondo con iscrizione entro corona dalloro decorata da bacche rosse Fondo con Venere sorreggente un pomo, affiancata da due putti: quello a sinistra le porge un fiore rosso, quello a destra regge uno specchio che le riflette il viso Placchetta rettangolare con erote in piedi su una grande anfora, sorreggente sul capo un vaso
222
223
224
225
Fondo con decorazione illeggibile MOREY, FERRARI, tav. XXIII, nr. 191
Theca I ordo 2
226
Frammento con figura femminile di spalle, vestita di tunica leggera e panneggio che copre le gambe, e, a destra, sgabello a quattro piedi Fondo frammentario con scena di pugili in lotta, fra i quali larbitro Fondo con personaggio riccamente vestito, con in mano una palma e due tibie, affiancato da un cippo con cinque corone sovrapposte e da un pilastrino sormontato da una maschera comica Fondo con putto alato vestito di pelle di leopardo, che corre verso una mta (?) su cui appoggiato uno scudo Fondo frammentario con parte inferiore di figura virile nuda tra due figure femminili, una nuda laltra vestita Fondo frammentario con Ercole, rivestito di pelle di leone, con le mani alzate a sorreggere il cinghiale di Erimanto Fondo con Eros e Psiche abbracciati; a sinistra, specchio, a destra faretra ed arco
227
MOREY, FERRARI, tav. IV, nr. 28 MOREY, FERRARI, tav. IV, nr. 25
228
229
MOREY, FERRARI, tav. IV, nr. 26 MOREY, FERRARI, tav. V, nr. 32 MOREY, FERRARI, tav. II, nr. 12 MOREY, FERRARI, tav. III, nr. 15
230
231
232
233
Fondo con scena di caccia: un giovane in tunica esomide incita due cani con collare verso un daino ed un cervo, su sfondo di arbusti
106 107
BOLDETTI, op. cit. alla nota 81, pp. 193-194, tav. III nr. 1. BOLDETTI, op. cit. alla nota 81, pp. 333-334, tav. II nr. 2.
151
Riquadri comuni al tempo del de Rossi Quadro unico con invv. 60707; 60744; 60697; 60748; 60635; 60711 Quadro unico con invv. 60707; 60744; 60697; 60748; 60635; 60711 Quadro unico con invv. 60707; 60744; 60697; 60748; 60635; 60711
Collezione Carpegna
Provenienza
60744
406
60697
407
60748
408
Quadro unico con invv. 60707; 60744; 60697; 60748; 60635; 60711 Quadro unico con invv. 60707; 60744; 60697; 60748; 60635; 60711 Vettori, Fragmenta vitrea nr. 45 Vettori, Fragmenta vitrea nr. 43
60635
409
60711
410
Quadro unico con invv. 60707; 60744; 60697; 60748; 60635; 60711
60713
399
Quadro unico con invv. 60713; 60747; 60696; 60703; 60749; 60745 Quadro unico con invv. 60713; 60747; 60696; 60703; 60749; 60745
60747
400
60696
401
Quadro unico con invv. 60713; 60747; 60696; 60703; 60749; 60745 Quadro unico con invv. 60713; 60747; 60696; 60703; 60749; 60745 Quadro unico con invv. 60713; 60747; 60696; 60703; 60749; 60745 Quadro unico con invv. 60713; 60747; 60696; 60703; 60749; 60745 Buonarroti
Cimitero di Pretestato107
60703
402
60749
403
Carpegna
60745
404
Carpegna
60734
411
Quadro unico con invv. 60734; 60737; 60731; 60604; 60352; 60319; 60316; 60736; 60300
Carpegna
segue Armadio V
108 BUONARROTI, op. cit. alla nota 83, pp. 193-206, tav. 28 nr. 3. Per quanto riguarda lindicazione di provenienza dal cimitero di Priscilla , v. supra nota 96.
152
Bibliografia MOREY, FERRARI, tav. III, nr. 20; CIL XV, 7034
235
Fondo decorato da un asino (didascalia), con campana al collo, incedente verso destra, tra arbusti
236
Frammento di fondo con busto di atleta, accompagnato da didascalia Frammento di piastra con raffigurazione di un pesce, realizzata nella tecnica del millefiori
237
238
Frammento di disco con parte di figura radiata e bordo ornato da motivo a cane che corre
239
Frammento di ciotola con decorazione incisa: parte di figura virile rivolta verso il centro della decorazione; orlo scanalato ed ornato da un tralcio fitomorfo Fondo con iscrizione entro cornice circolare a losanghe e punti
240
241
Frammento di piatto con decorazione incisa: parte di figura femminile abbigliata che tende le braccia verso sinistra; in alto a destra, zampe posteriori di animale (pecora?) Frammento di bicchiere con orlo scanalato e corpo decorato con incisioni: motivi geometrici e lepre in fuga
Theca V ordo 1
249
Theca V ordo 1
250
Frammento di ciotola decorata con incisioni: entro un tondo, un animale (leone?) ed un arbusto; accanto, rosetta entro losanga e, entro rettangolo, lepre in fuga
La notizia riportata da A. M. LUPI, Dissertatio et animadversiones ad nuper inventum Severae martyris epitaphium, Panormi 1734, p. 165 nt. 3, da cui F. FICORONI, Gemmae antiquae litteratae aliaequae rariores. Accesserunt vetera monumenta eiusdem aetate reperta, quorum ipse in suis commentariis mentionem facit. Omnia collecta, adnotationibus, et declarationibus illustrata a P. Nicolao Galeotti, Romae 1757, p. 22 (cfr. H. DRESSEL, ad CIL XV, 7034). Erroneamente MOREY, FERRARI, op. cit. alla nota 23, pp. 6-7 nr. 20, tav. III, 20, riporta come data del rinvenimento lanno 1872.
109
153
Riquadri comuni al tempo del de Rossi Quadro unico con invv. 60734; 60737; 60731; 60604; 60352; 60319; 60316; 60736; 60300
Provenienza Trovato nel 1732 nella vigna del Collegio Inglese109 Cimitero di Ponziano, Novembre del 1688110
60731
413
Quadro unico con invv. 60734; 60737; 60731; 60604; 60352; 60319; 60316; 60736; 60300
Carpegna
60604
414
Quadro unico con invv. 60734; 60737; 60731; 60604; 60352; 60319; 60316; 60736; 60300 Quadro unico con invv. 60734; 60737; 60731; 60604; 60352; 60319; 60316; 60736; 60300
Buonarroti o Vettori111 Vettori, Fragmenta vitrea nr. 49,9 Vettori, Fragmenta vitrea nr. 49,10 Vettori, Fragmenta vitrea nr. 49,11 Vettori, Fragmenta vitrea nr. 11 Vettori, Fragmenta vitrea nr. 49,12 Vettori, Fragmenta vitrea nr. 49,13 Vettori, Fragmenta vitrea nr. 49,14
segue Armadio V
60352
415
60319
416
Quadro unico con invv. 60734; 60737; 60731; 60604; 60352; 60319; 60316; 60736; 60300
60316
417
Quadro unico con invv. 60734; 60737; 60731; 60604; 60352; 60319; 60316; 60736; 60300
60736
418
Quadro unico con invv. 60734; 60737; 60731; 60604; 60352; 60319; 60316; 60736; 60300
60300
419
Quadro unico con invv. 60734; 60737; 60731; 60604; 60352; 60319; 60316; 60736; 60300
60293
420
Quadro unico con invv. 60293; 60294; 60295; 60305; 60304; 60637; 60377; 60308; 60378
60294
421
Quadro unico con invv. 60293; 60294; 60295; 60305; 60304; 60637; 60377; 60308; 60378
BUONARROTI, op. cit., pp. 71-74, tav. 9 nr. 4. Linventario del 1762 attribuisce questo fondo dorato alla collezione Buonarroti, diversamente de Rossi e Morey riscontrano accanto al vetro la lettera V in metallo dorato, che starebbe ad indicare una provenienza del vetro dal Museo Vettori (cfr. Arch. Bibl. 66A cit. alla nota 74, ff. 111v-112r nr. 414 e MOREY, FERRARI, op. cit. alla nota 23, p. 28 nr. 119).
111
110
154
Descrizione Frammento di bicchiere emisferico con decorazione incisa: motivi geometrici; tondo con erote tra fiori; rettangolo con parte posteriore di animale (lepre?) vitrum multis fragmentis coagmentatum, in quo imagines, et litera 112
Theca V ordo 2
252
Theca V ordo 2
253
FREMERSDORF, n. 832
Frammento di bicchiere con bordo scanalato e decorazione incisa: cavaliere con lancia a cavallo
254
Porzione di fondo con tracce del bordo quadrato, decorato allinterno ed in esergo con motivi vegetali Frammento di fondo di bottiglia con marchio di fabbrica impresso
255
Theca V ordo 3
256
Frammento di piatto con decorazione incisa: parte di due personaggi virili, con in mano un rotolo, incedenti verso sinistra; fra di essi, una palma stilizzata Frammento di fondo di bottiglia con parte di iscrizione impressa
Theca V ordo 3
257
ARMADIO VIII
Collocaz. specifica Ordo 3 Capsula 1 Inv. 1762 544 Bibliografia MOREY, FERRARI, tav. VIII, nr. 49 Descrizione Fondo frammentario con busti di Pietro e Paolo in concordia, fra i quali Cristo, in scala minore, a braccia aperte; lungo il bordo liscrizione: [Di]gnitas amicorum, pie zes[es cum tuis omni]bus, bibas (!) Frammento di fondo con busto di Pietro identificato da didascalia; a sinistra, un rotolo Frammento di fondo con due busti (di quattro originari), identificati da didascalie e posti intorno a un clipeo centrale (con Cristo?) Medaglione con Adamo dopo il peccato originale, fra due arbusti Medaglione con Tobia che regge il pesce con la lenza, fra arbusto e fogliame in funzione di riempitivi
Ordo 3 Capsula 1
545
MOREY, FERRARI, tav. XX, nr. 127 MOREY, FERRARI, tav. XX, nr. 117 MOREY, FERRARI, tav. XXI, nr. 138 MOREY, FERRARI, tav. XXI, nr. 156
112
155
Riquadri comuni al tempo del de Rossi Quadro unico con invv. 60293; 60294; 60295; 60305; 60304; 60637; 60377; 60308; 60378
Collezione Vettori, Fragmenta vitrea nr. 49,15 Vettori, Fragmenta vitrea nr. 49,16
Provenienza
60304
424
Quadro unico con invv. 60293; 60294; 60295; 60305; 60304; 60637; 60377; 60308; 60378
60637
425
Quadro unico con invv. 60293; 60294; 60295; 60305; 60304; 60637; 60377; 60308; 60378 Quadro unico con invv. 60293; 60294; 60295; 60305; 60304; 60637; 60377; 60308; 60378
60377
426
60308
427
Quadro unico con invv. 60293; 60294; 60295; 60305; 60304; 60637; 60377; 60308; 60378
60378
428
Quadro unico con invv. 60293; 60294; 60295; 60305; 60304; 60637; 60377; 60308; 60378
Vettori
Collezione
60603
289
60599
299
60663
326
60683
336
113 Cos linv. del 1762. Riguardo allindicazione di provenienza dal cimitero di Priscilla , vd. supra nota 96.
156
Il criterio espositivo, che si evince nella disposizione dei vetri dorati riportata dallinventario del 1762, appare impostarsi sui soggetti della decorazione aurea, suddivisi pur con le eccezioni dovute alla disponibilit della collezione secondo tre tematiche principali: la religione ebraica, la fede cristiana e la tradizione pagana. Ai motivi simbolici della religione ebraica si affiancavano le scene del Vecchio Testamento, seguite dalle raffigurazioni del Nuovo Testamento, cui succedevano quelle dei testimoni del nuovo credo, apostoli, santi e martiri. La sezione finale era invece destinata a temi di genere (quali ritratti, scene di caccia, di lotta, ecc.) o di stampo pi chiaramente pagano, rappresentati da figure di divinit, personaggi mitologici, figure allegoriche che rimandano a momenti fondamentali della vita pagana, ecc. La prima teca dellarmadio III raccoglieva infatti i vetri connessi ai temi dellAntico Testamento e della religione ebraica e il quadro era chiuso dallaccenno allinizio della nuova era, contrassegnata dalla venuta del Messia, simboleggiata dal vetro dorato, che si riteneva rappresentasse Maria con il piccolo Ges. Seguivano nelle teche successive i vetri relativi allimmagine del Cristo, quale Buon Pastore, e dei suoi miracoli, inframmezzati a piccoli medaglioni con raffigurati personaggi veterotestamentari, allundenti allazione redentrice e salvifica del Cristo, o miracoli di Ges. I fondi dorati con le immagini di Pietro o dei due Principi degli apostoli, Pietro e Paolo, cominciavano ad affiancare i vetri con il Cristo nellultimo ordine della teca III e proseguivano nelle teche IV e V, suddivisi al centro da medaglioni con immagini di Daniele (erroneamente riferite ai Magi), del paralitico, dei fanciulli ebrei nella fornace (teca IV) ed infine con le quattro rappresentazioni del Cristo nellatto di far scaturire lacqua dalla rupe (teca V). Ai Principi degli apostoli seguivano le immagini di altri santi e martiri, che chiudevano la teca V e occupavano ancora la teca VI, inframmezzate da piccoli medaglioni con No, il leone, Cristo (Mos) che fa sgorgare lacqua dalla rupe, uno dei fanciulli ebrei nella fornace. Seguivano alcune teche contenenti oggetti singoli di particolare rilievo (o ritenuti tali), che non sembrano inserirsi in uno schema o sequenza particolare: il vetro dorato con gruppo familiare, il falso mosaico col volto del Cristo, il vetro dorato di Dedalius. Su ripiani erano poi sistemati cofanetti con vetri interi o frammentari di soggetto vario. Lesposizione dellarmadio era completata da altri oggetti in metallo, smalto, legno, tra i quali, nel pluteo 3, sono riconoscibili due lipsanoteche, una con il martirio di S. Stefano,114 laltra con la fuga in Egitto, le pie donne al sepolcro
114 Inv. 1762 nr. 117 = inv. de Rossi 821 = inv. attuale 62449 = F. STOHLMAN, Gli smalti del Museo Sacro Vaticano, (Catalogo del Museo Sacro della Biblioteca Vaticana, II), Citt del Vaticano 1939, p. 36 nr. 28, tavv. XIII-XIV. Vd. anche The Holy See. Vatican Collections (Catalogo della mostra), Brisbane 1988, pp. 101-102, nr. 30.
157
e due santi,115 e ancora, nel pluteo 2, una croce reliquiario in legno intagliato, decorata su un lato dalla crocefissione, gli Evangelisti, la trasfigurazione e la discesa al Limbo, sullaltro dal Battesimo di Cristo, gli Evangelisti, lAnnunciazione, la presentazione al Tempio,116 e la famosa anforetta argentea, gi della collezione Albani, ornata a sbalzo su tre registri con croce tra uccelli araldici, cinque tondi con Cristo fra gli apostoli e agnello mistico fra quattro pecore.117 Nellarmadio IV riprendevano le teche composte da gruppi di dieci vetri: la prima comprendeva ancora fondi oro con gli apostoli Pietro e Paolo ai quali se ne affiancavano altri con santi e martiri, inframmezzati da piccoli medaglioni con busti (femminile e maschile) e temi del vecchio Testamento (Mos e uno dei fanciulli ebrei nella fornace). Pietro, Paolo e altri santi e martiri erano ancora i soggetti che contraddistinguevano i vetri dorati della teca II, al cui centro erano inoltre un frammento con cristogramma e un medaglione con figura femminile, ritenuta di orante. Nella teca III le decorazioni mostravano santi, Cristo e santi, lorante, assieme a coppie di coniugi e a medaglioni con busti virili e raffigurazioni di animali (una colomba, ritenuta essere un cigno). Raffigurazioni di coppie di coniugi, contraddistinguevano i fondi oro contenuti nella teca IV; il centro era occupato da due medaglioni con teste di animali, uno con ritratto e un frammento di fondo con resti di due figure; chiudeva la sequenza dei fondi la riproduzione di una figura virile stante, con in mano un volumen e con due stelle ai lati. La teca V comprendeva un vetro ritenuto rappresentare Pietro e Paolo coronati dal Cristo, uno con limmagine del Cristo, e fondi con coppie di sposi e raffigurazioni varie, inframmezzati da medaglioni o frammenti di fondi con soggetto vario o con iscrizioni. Nella teca VI si trovavano otto fondi con coppie di coniugi o ritratti singoli disposti su tre file, di cui, la centrale, composta di due vetri. Seguiva poi una teca (VII) con reperti di vario genere e materiale di epoca per lo pi medievale. I vetri dorati ricorrevano nuovamente nella teca VIII, composta tuttavia da due copie moderne di antichi fondi con decorazione aurea, perduti, e da due vetri di realizzazione settecentesca. Nella te-
115 Inv. 1762 nr. 118 = inv. de Rossi 822 = inv. attuale 64533 = STOHLMAN, op. cit. alla nota 114, p. 34 nr. 26, tavv. X-XI. Vd. anche U. UTRO, Pequeo cofre relicario con escenas cristolgicas, in La fe y el arte. Coleccion de obras maestras del Vaticano (Catalogo della mostra), Montevideo 1998, pp. 102-103; U. UTRO, Pequeo cofre relicario con escenas cristolgicas, in Fe y arte. Coleccion de obras maestras del Vaticano (Catalogo della mostra), Santiago 1998, pp. 102-103; ID., Reliquary Box with Scenes from Christs Life, in Journey of Faith. Art and History from the Vatican Collections (Catalogo della mostra), Singapore 2005, p. 60. 116 Inv. 1762 nr. 123 = inv. de Rossi 586 = inv. attuale 62366. 117 Inv. 1762 nr. 124 = inv. de Rossi 708 = inv. attuale 60861 = LEGA art. cit. alla nota 72.
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ca IX erano disposti piccoli pesci in pietra dura, cristalli di rocca lavorati in forma di piccoli pesci o colombe o di lastre incise, oltre a sigilli in vetro e a una piccola lucerna miniaturistica sempre in vetro. Sui ripiani dellarmadio erano poi sistemati altri oggetti, quali pissidi in metallo o eburnee di epoca tardo-antica e medievale (ad es. la pisside con i miracoli di Cristo 118 da S. Ambrogio a Milano,119 gi illustrata dal Gori 120), vetri cimiteriali (come il famoso kantharos rinvenuto nel cimitero di S. Agnese 121 nel 1645-46, entrato nella collezione di Virgilio Spada e donato ad Alessandro VII il 7 settembre del 1655),122 un piede di statua marmorea femminile, calzante un sandalo, della collezione Vettori,123 proveniente dallagro Sabino, gi appartenuto al Cardinale Francesco Maria Brancaccio ed erroneamente ritenuto pertinente alla statua di un antico pontefice romano, la copia settecentesca 124 della base iscritta 125 dellobelisco di Costantino al Circo Massimo, sempre della collezione Vettori. Il vetro dorato di Marcellinus e un altro non ancora identificaInv. 1762 nr. 213 = inv. attuale 64633 = MOREY, op. cit. alla nota 35, pp. 59-60, nr. A61, tav. VIII. Era collocata nel pluteo secundo . 119 Cos G. B. PASSERI, Monumenta sacra eburnea a clarissimo Antonio Francisco Gorio ad quartam huius operis partem reservata expositiones, Florentiae 1759, pp. 74-75, tav. XXIV, additamenta in appendice allopera di A. F. GORI, Thesaurus veterum diptychorum, III, Florentiae 1759; cfr. anche H. LECLERCQ, Milan, in F. CABROL, H. LECLERCQ, Dictionnaire dArcheologie Chrtienne et de Liturgie, XI.1, Paris 1933, col. 1072, fig. 8071; erroneamente MOREY op. cit alla nota 35, p. 59, parla di una provenienza dal tesoro del Duomo di Milano. 120 Vd. PASSERI, op. cit. alla nota 119, pp. 74-75, tav. XXIV. 121 Inv. 1762 nr. 219 = inv. de Rossi nr. 757 = inv. attuale 60065 = G. B. DE ROSSI, Bollettino di Archeologia Cristiana 1879, p. 76, tav. IV; FREMERSDORF, op. cit. alla nota 76, nr. 261. Era collocato nella parte tertia dellarmadio. 122 C una discordanza tra lanno della donazione riportato nellinv. del 1762 e quello riportato dal de Rossi nel suo inventario (Arch. Bibl. 66A, cit. alla nota 74, ff. 228r-229r nr. 757). Nel primo infatti si fa riferimento al 1665, nel secondo vengono trascritti i documenti originari menzionanti la donazione che appaiono datati in calce al 5 e al 7 settembre del 1655. 123 Inv. 1762 nr. 217 = inv. attuale 65333. Era collocato nella parte tertia dellarmadio e fa ora parte della collezione del Museo Profano, cfr. anche Biblioteca Apostolica Vaticana, Fondo Arch. Bibl. 64, f. 362 v. nr. 785. Corrisponde allinv. Vettori (cit. alla nota 60, cfr. anche nota 79), Varia Sacra Monimenta, nr. 13. Liscrizione, incisa sulla lastra marmorea moderna a cui fissato il frammento di piede, riporta: Semipes / statuae pontificalis antiquae / in agro Sabiniensi repertus, / olim apud Cardinalem Franciscum Mariam Brancacium, / insigne testimonium / adversus novatores / qui negant / vetustiores romanos pontifices / crucem in calceamentis gestasse (vide Hierolexicon Macri, verbo Sandalia). / Extat Romae / in Museo Victorio / hac ornatus / epigraphe / et basi / marmorea / anno Domini / MDCCXLIII . 124 Inv. 1762 nr. 218 = inv. attuale 66535. Era collocata nella parte tertia dellarmadio e fa ora parte della collezione del Museo Profano. Corrisponde allinv. Vettori (cit. alla nota 60, cfr. anche nota 79), Varia Sacra Monimenta, nr. 14. 125 CIL VI, 1163, cfr. 31249.
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bile erano riposti nella parte inferiore dello stesso armadio entro un cofanetto. Nelle teche dellArmadio V si distribuivano invece principalmente i fondi dorati con decorazioni a carattere pi propriamente profano. Nelle teche I-II essi erano suddivisi in gruppi di sei per ogni teca, disposti su due ordini. Nelle teche III e, soprattutto, V, composte da nove reperti suddivisi su tre ordini, venivano affiancati da frammenti di altri vetri (in particolare vetri incisi). Le teche IV e VI contenevano cristalli di rocca incisi, ora disposti nelle ante degli armadi del Museo Profano, mentre nelle teche sucessive erano sistemati oggetti di vario genere e di materiale ed epoca diversi (croci, sigilli, anelli, cucchiai, Agnus Dei in cera, ecc.). Qualche altro cofanetto contenente vetri dorati (due fondi con Pietro e Paolo, di cui uno frammentario, un altro con Cristo tra i santi e due medaglioni con personaggi biblici) era poi sistemato nellarmadio VIII. Per quanto concerne lallestimento del Museo Cristiano si pu ancora aggiungere una piccola notazione relativa allarmadio II.126 Assieme ad oggetti di epoca medievale (avori e raffigurazioni di S. Giovanni Battista e di altri santi e martiri su lamine metalliche) e ad iscrizioni non meglio identificabili, erano qui sistemate cinque lucerne bronzee bilicni, sulla cui ansa a riflettore trionfava il monogramma cristologico, e tre unilicni, due delle quali con ansa a riflettore, configurata a croce, sormontata in un caso dalla colomba.127 Ad esse si affiancavano tutti quegli oggetti considerati strumento di tortura e di martirio: tre flagella,128 due graffioni,129 ciascuno definito uncus ex aere
126 Ulteriori notizie e precisazioni su questo allestimento potranno venire dallo studio ancora in corso da parte della sottoscritta dellinventario del 1762 e dellinventario del Museo Vettori (per i quali vd. sopra rispettivamente alle note 68 e 60). 127 Inv. 1762 nrr. 2, 4, 8, 42, 43, 44,1, 45, 46. Ne rimane difficile lidentificazione precisa. Andranno tuttavia ricercate tra le lucerne invv. 60906, 60913, 60924, 60930, 60932, 60933, 60936, 60937, 60938, 60940, 60941. Meno probabili mi sembrano le lucerne invv. 60915 (con volto femminile sul coperchio del foro dimmissione non ricodato nellinv. del 1762), 60918 e 60928 (con cristogramma inserito tra le lettere apocalittiche, di cui non si fa mensione nellinv. del 1762). 128 Inv. 1762 nrr. 6, 6a, 44. I primi due si possono riconoscere nei flagella ora contrassegnati dagli invv. 60567 (= 6) e 60564 (= 6a), la descrizione dellultimo riportata dallinv. del 1762 non corrisponde appieno agli altri due flagella che oggi si conservano (invv. 60565, 60566): flagellum quattuor catenulis et totidem globulis diversae figurae et moduli compactum, quod ex unica catena pendet. Ut videtur monumentum sincerum non est . 129 Inv. 1762 nrr. 3, 7. Andranno riconosciuti in due dei tre reperti attualmente presenti nella collezione, invv. 60822, 60823, 60824. Su questa categoria di manufatti vd. da ultimo M. SANNIBALE, La raccolta Giacinto Guglielmi. II. Bronzi e materiali vari (Monumenti, Musei e Gallerie Pontificie, Museo Gregoriano Etrusco, Cataloghi, 4.2), Roma 2008, pp. 150155 nr. 92.
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sive ungula ad excarnificanda corpora SS. Martyrum adhibita e il famoso pecten in ferro e piombo,130 rinvenuto allepoca di Clemente X nel Cimitero allora ritenuto di Calepodio 131 e pubblicato dal Boldetti.132 Con la creazione del Museo voluto da Benedetto XIV tutto il materiale cristiano della collezione aveva trovato una sede espositiva adeguata, tuttavia una fetta cospicua della raccolta, costituita dai reperti a carattere profano 133 e dal prezioso medagliere vaticano,134 rimaneva ancora priva di collocazione idonea. La sistemazione di questultimo nucleo di materiali si deve al successore di Benedetto XIV, Clemente XIII, che nel 1761 su consiglio del Card. Albani destin loro un ambiente apposito, segnando la nascita del Museo Profano 135 (fig. 17), di cui, dal 1763, Giuseppe Gioacchino Winckelmann 136 assunse la custodia. Il sorgere di questo nuovo Museo, ubicato allestremit settentrionale della Galleria Clementina, determin alcune variazioni nellesposizione del Museo Cristiano: annotazioni, riportate a margine dellinventario del Museo Cristiano del 1762, documentano infatti spostamenti di manufatti nella sezione profana. Non sappiamo tuttavia se tale trasferimento avvenne nel momento di formazione del Museo Profano o, piuttosto, qualche decennio pi tardi, sotto Pio VI, in occasione della realizzazione degli armadi del Valadier (v. infra), e pi precisamente delle ante, nella cui decorazione gli oggetti risultano ancora inseriti. I lavori di sistemazione della sala del nuovo Museo Profano, un gioiello
Inv. 1762 nr. 5 = inv. attuale 60817. Da identificare con il Cimitero di Octavilla a S. Pancrazio, v. sopra alla nota 93. 132 BOLDETTI, op. cit. alla nota 81, pp. 318-319, tav. I nr. 1. 133 La maggior parte delle opere della Collezione Carpegna e, soprattutto, quelle a carattere profano non erano state infatti comprese nelliniziale sistemazione del Museo Cristiano (che, come si visto, era costituito da manufatti appartenenti al mondo paleocristiano, da oggetti legati ai primi secoli dellera cristiana o anche pi recenti ma a connotazione cristiana) e continuavano ad essere custodite allaltro capo del corridoio della Biblioteca, nellestremit settentrionale della Galleria Clementina. 134 Sulla storia del medagliere vaticano v. LE GRELLE, op. cit. alla nota 64, pp. XV-LXXIX, e particolarmente per la sistemazione della raccolta numismatica, v. pp. XXXV-XXXVII. 135 Cedola di moto proprio della Santit di Nostro Signore Clemente Papa XIII colla quale si danno varj ordini e regolamenti per la Biblioteca Vaticana, e i Musei della medesima, Roma 1761 (esemplari in Biblioteca Apostolica Vaticana, Mai XI.G.VIII 7 (10); Fondo Arch. Bibl. 51, ff. 83r89v); diversamente CHATTARD, op. cit. alla nota 43, pp. 69, 76, sembra attribuire a Benedetto XIV anche la paternit del Museo Profano. Sul Museo Profano di Clemente XIII, vedi ora anche C. LEGA, Il Museo Profano di Clemente XIII, in A. NANTE, C. CAVALLI, S. PASQUALI (a cura di), Clemente XIII Rezzonico. Un papa veneto nella Roma di met Settecento (Catalogo della mostra, Padova, Museo Diocesano, 12 dicembre 2008 - 15 marzo 2009), Cinisello Balsamo 2008, pp. 60-67. 136 N. VIAN, Winckelmann alla Biblioteca Vaticana, in Strenna dei Romanisti, XXXVII, 1976, pp. 432-442; GALLO, art. cit. alla nota 9, pp. 269-274, con bibliografia precedente.
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Fig. 17a. Il Museo Profano, nella sistemazione antecedente alla realizzazione degli armadi del Valadier commissionati da Pio VI: Tempera su muro (c. 1780) di Bernardino Nocchi (attr.) nellAppartamento del Cardinal Francesco Saverio de Zelada (oggi Museo Etrusco Gregoriano)
Fig. 17b. Veduta attuale del Museo Profano con gli armadi del Valadier
architettonico settecentesco, con pareti rivestite di marmi colorati e volta decorata da stucchi e finti marmi, con al centro una tempera allegorica di Stefano Pozzi, furono terminati solo nel 1767, come ricorda liscrizione dipinta in una delle lunette.137 Anche la sistemazione di questo Museo rientra nella tradizione antiquaria settecentesca. Dalla guida dello Chattard,138 risalente appunto al 1767, apprendiamo che in tale data la maggior parte degli oggetti doveva essere ancora sistemata e doveva esserne redatto il catalogo. Pio VI increment la collezione profana con il materiale proveniente da diversi scavi urbani ed extra urbani 139 e provvide a dotare la stanza di splenPIETRANGELI, op. cit. alla nota 46, p. 38, con errore nella registrazione dellanno: MDCCLVIII in luogo di MDCCLVII, come compare sullepigrafe. 138 CHATTARD, op. cit. alla nota 43, pp. 69-76. 139 Vd. a riguardo Biblioteca Apostolica Vaticana, Fondo Arch. Bibl. 69, ff. 129r-147r, 158r-167v; G. PINZA, B. NOGARA, Documenti relativi alla formazione ed alle raccolte principali del Museo. Appendice B (opera inedita in copia presso la Biblioteca dei Musei Vaticani), documenti LXXII-LXXIII; A. RADNTI, Vasi di bronzo romani nel Museo Profano del Vaticano, Roma 1937; C. PIETRANGELI, Scavi e scoperte di antichit sotto il pontificato di Pio VI, Roma 1958; F. BURANELLI, Si sarebbe dovuta chiamare Vulcente la cultura villanoviana, Monumenti Musei e Gallerie Pontificie. Bollettino, XI, 1991, pp. 5-50; A. STALINSKI, Il ritrovamento di Valle Fuino presso Cascia. Analisi storico-culturale intorno ad un deposito votivo in Alta Sabina, Memorie della Pontificia Accademia Romana di Archeologia, ser. III, V, 2001.
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didi armadi in legno del Brasile, le cui ante erano preziosamente decorate da una composizione di oggetti archeologici, principalmente avori, cristalli di rocca e vetri, racchiusi entro cornici finemente ornate da motivi in stucco. Gli armadi, ultimati nel 1785, furono eseguiti dallebanista Andrea Mimmi, su disegni di Luigi Valadier,140 che nello stesso periodo cur la montatura in magnifiche composizioni ornamentali dei cammei della collezione profana, tra i quali il famoso Cammeo Carpegna con il Trionfo di Bacco.141 Essi furono purtroppo asportati, assieme a gran parte della collezione profana e sacra, nelle ruberie operate dai francesi a seguito degli accordi sottoscritti il 10 febbraio 1798.142 Una serie di rami, eseguiti tra il 1784 e il 1794,143 ce ne ha conservato il ricordo raffigurandoli assieme agli altri avori e vetri della collezione del Museo Profano. In questi rami compaiono anche i vetri dorati a soggetto profano, che dal 1762 fanno parte della collezione del Museo Cristiano.144 Essi non
140 C. PIETRANGELI, I Musei Vaticani al tempo di Pio VI, in Rendiconti della Pontificia Accademia Romana di Archeologia, 49, 1976-77, p. 211 nt. 37; 219; A. GONZLEZ-PALACIOS, Vita di Luigi Valadier, in IDEM (a cura di), Loro di Valadier (Catalogo della mostra), Roma 1997, pp. 35, 37; IDEM, Il tempio del gusto. Le arti decorative in Italia fra classicismi e barocco, Vicenza 2000, p. 45; LEGA, art. cit. alla nota 72, p. 87, nt. 40; A. GONZLEZ-PALACIOS; Arredi e ornamenti alla corte di Roma, 1560-1795, Milano 2004, pp. 323, 327, 329 note 51, 55, 64; E. COLLE, Il mobile neoclassico in Italia. Arredi e decorazioni dinterni dal 1775 al 1800, Milano 2005, pp. 120121 nr. 19; per il rendiconto finale dei lavori vd. ASV, Palazzo Ap., Computisteria 391, nr. 2. Su Andrea Mimmi vd. COLLE, op. cit., p. 473; Su Luigi Valadier e sui suoi lavori vd. GONZLEZPALACIOS, Arredi, cit., pp. 315- 426; IDEM, Valadier Father and Son. Some Further Notes and Discoveries, in Furniture History, XLIII, 2007, pp. 69-84 (non consultato); IDEM, Souvenirs de Rome, in A. DAGLIANO, L. MELEGATI (a cura di), Ricordi dellAntico. Sculture, porcellane e arredi allepoca del Grand Tour (Catalogo della mostra Roma 2008), Milano 2008, pp. 26-31. Per il resoconto della visita papale alla bottega del Valadier il 20 Ottobre 1781, durante la quale Pio VI pot ammirare gli armadi in preparazione e quelli gi approntati vedi V. HYDE MINOR, References to Artists and Works of Art in Chracas Diario ordinario 1760-1785, Storia dellarte, 46, 1982, p. 260. 141 RIGHETTI, art. cit. alla nota 60, pp. 281-283; A. GONZLEZ-PALACIOS, La montatura e il restauro dei cammei vaticani, in Loro di Valadier, cit. alla nota 140, pp. 39-46, per le schede delle singole montature v. ibid., pp. 47-97; ID., Arredi, op. cit. alla nota 140, pp. 367-401; C. NAPOLEONE, Trionfo di Bacco, in LO BIANCO, NEGRO, op. cit. alla nota 13, p. 281 nr. 179. 142 Vd. sopra nota 75. 143 Roma, Ist. Naz. Per la Grafica, Calcografia Naz., Raccolta di avori e vetri, cfr. Catalogo generale delle stampe impresse coi rami incisi al bulino ed allacqua forte posseduti dalla regia Calcografia le quali si vendono in questo istituto, Roma 1897, p. 86 nr. 1377; C. A. PETRUCCI, Catalogo generale delle stampe tratte dai rami incisi posseduti dalla regia Calcografia di Roma, Roma 1934, p. 143 nr. 1377; per la datazione di questi rami v. RIGHETTI, art. cit. alla nota 60, p. 296; L. PIRZIO BIROLI STEFANELLI, Stampe di opere di Luigi Valadier in Vaticano, in Loro di Valadier, cit., pp. 258-262, part. p. 258. 144 Si tratta dei vetri MOREY, FERRARI, op. cit. alla nota 23, nrr. 10 (inv. 60697), 12 (inv. 60749), 13 (inv. 60711), 15 (inv. 60745), 18 (inv. 60707), 21 (inv. 60744), 25 (inv. 60747),
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vengono menzionati nel primo inventario in nostro possesso del Museo Profano databile, sembra, solo ai primi anni dellOttocento, e in quelli successivi.145 Se non si tratt di un ripensamento, potrebbe essere possibile ma unipotesi tutta da dimostrare che fosse prevista una loro sistemazione nelle ante del III armadio del Museo Profano. Queste ultime, infatti, a differenza di tutte le altre, furono consegnate senza oggetti archeologici fissati in funzione decorativa, ma con la predisposizione ad ospitarli. Forse la situazione critica determinata dalloccupazione francese imped di portare a termine il programma decorativo e i vetri rimasero nella loro vecchia collocazione al Museo Cristiano, mentre successivamente le ante del terzo armadio furono ornate con gli avori medievali della bottega degli Embriachi.146 Con il passaggio di competenza delle collezioni dei Musei della Biblioteca ai Musei Vaticani, avvenuto nel 1999, si avviato, su disposizione della Direzione dei Musei Vaticani, un progetto di riallestimento del Museo Cristiano, che ha visto il suo compimento il 16 Marzo 2006.147 I lavori hanno compreso anche il restauro degli antichi armadi in radica di noce del tempo di Benedetto XIV. Nel nuovo allestimento il materiale archeologico stato principalmente ripartito per siti di provenienza. Iniziando dalle catacombe romane, distri26 (inv. 60696), 28 (inv. 60713), 32 (inv. 60703), 34 (inv. 60731), 35 (inv. 60734), 87 (inv. 60693), 90 (inv. 60786), 96 (inv. 60788). Oltre a questi vetri dorati antichi, sono raffigurati anche la riproduzione moderna (s. inv.) del vetro dorato perduto con le tre Grazie edito dal Fabretti, e la copia moderna in vetro (s. inv.) del vetro dorato perduto, con ritratto virile e con iscrizione pie zeses, gi presso Virgilio Spada (su di essi vd. anche quanto riportato a riguardo della teca VIII nella tabella relativa allArmadio IV; vd. inoltre infra, con nota 148). 145 Vd. LEGA, art. cit. alla nota 72, p. 87. 146 Per le spoliazioni operate dai francesi vd. sopra nota 75. Per gli incrementi alle collezioni del Museo Cristiano e Profano dal XIX al XX sec. (in particolare lacquisizione del Museo Mariotti nel 1820, dei cammei Girometti e gli ingressi di materiale archeologico dalle catacombe sotto Gregorio XVI e Pio IX, da Pompei sotto Pio IX e dei reliquiari del Sancta Sanctorum sotto Pio X, ecc.) e le modifiche avvenute in questo periodo, causate soprattutto dalla cessione di parte delle collezioni (ad es. al Museo Gregoriano Etrusco, al Laterano, alla Pinacoteca Vaticana ecc.), v. LE GRELLE, op. cit. alla nota 64, pp. LI-LXXIX; RIGHETTI, art. cit. alla nota 60, pp. 308-324; PIETRANGELI, op. cit. alla nota 46, pp. 105-245; G. CORNINI, Roma. Musei e collezioni vaticane, in Enciclopedia dellArte Medievale, X, Roma 1999, pp. 151-155. 147 Il progetto espositivo, concepito nelle sue linee essenziali dal Dott. Umberto Utro, stato poi rielaborato, ampliato e adattato alla specifica situazione museale da un gruppo di lavoro composto dal Dott. Umberto Utro stesso, ora Curatore del Reparto di Arte Paleocristiana, dal Dott. Guido Cornini, gi Ispettore e, ora, Curatore del Reparto Arti Decorative, competente, appunto, delle collezioni gi di pertinenza della Biblioteca Apostolica Vaticana, e dalla sottoscritta, ora Assistente del Reparto Arti Decorative. Su tutti i cam-
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buite topograficamente, si arriva poi a comprendere i rinvenimenti a chiara valenza cristiana effettuati in area urbana, extraurbana, nei vari siti del Lazio, dellItalia e dellOrbis Romanus tardoantico. A questa sistemazione topografica si affiancano alcune vetrine tematiche nelle quali sono esposte le produzioni tardo-antiche maggiormente esemplificate nelle collezioni del Museo Cristiano: i vetri, tra i quali principalmente i vetri dorati, le lucerne, di terracotta e bronzee, le medaglie devozionali, ecc. Apre lallestimento una vetrina dedicata alla rievocazione dellesposizione settecentesca del Museo Cristiano voluto da Benedetto XIV. In essa sono raccolti pochi esemplari delle principali collezioni che formarono il Museo: Carpegna, Vettori, Buonarroti e Chigi. Sono accompagnati da alcuni significativi cimeli del Museo settecentesco: due delle teche antiche commissionate da Francesco Vettori per il Museo Cristiano e, precisamente, la teca VIII dellArmadio IV e la teca I dellArmadio VII,148 ancora fortunosamente conservate, una delle teche 149 con le impronte in ceralacca di gemme e cristalli di rocca, gi della collezione Vettori, una delle cornici in metallo dorato della seconda met del 700, destinata ad ospitare i reperti, e alcuni manufatti, chiaramente falsi, ma ritenuti nel settecento originali e caricati di importanza e significato, quali il finto mosaico con profilo di Cristo (inv. 64316), il calice vitreo campaniforme opera del XVIII sec. (inv. 60238), raffigurato addirittura come reperto emblematico del Museo in uno dei riquadri degli armadi della Galleria di Urbano VIII, dipinti da Filippo Cretoni al tempo di Pio IX, la medaglia con la concordia apostolorum, opera in bronzo del XVIII sec. (inv. 60801) e la collana realizzata sempre nel XVIII sec. con gemme antiche in vetro e pietre dure (inv. 60420).
biamenti attuati nellesposizione dalla fondazione del Museo ad oggi, e in particolare su questo nuovo allestimento v. ora C. LEGA, 1929-2009: dalla Biblioteca ai Musei. 2. Il nuovo allestimento del Museo Cristiano di Benedetto XIV e il progetto di riqualificazione del Museo Profano di Clemente XIII, in A. PAOLUCCI, C. PANTANELLA (a cura di), I Musei Vaticani 1929-2009, Citt del Vaticano, Firenze, Livorno 2009, pp. 225-247, part. pp. 225-234. 148 La prima contiene un vetro moderno che riproduce un vetro dorato perduto, gi presso Virgilio Spada, con ritratto virile e con iscrizione, pie zeses (inv. del 1762 nr. 194, attualmente s. inv.), una riproduzione di un vetro dorato perduto con le tre Grazie (inv. del 1762 nr. 196, attualmente s. inv.), un vetro dorato moderno con ritratto virile (inv. del 1762 nr. 197, attualmente inv. 60692) un vetro dorato moderno con animale fantastico (inv. del 1762 nr. 198, attualmente inv. 60531). Per questa teca e per gli oggetti in essa esposti v. anche la tabella relativa allArmadio IV; per la seconda teca v., invece, sopra nota 71. 149 Inv. 62283.
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APPENDICE
INDICE DI CONGUAGLIO INVENTARIALE DELLE OPERE CONTENUTE NEGLI ARMADI DEL MUSEO CRISTIANO SECONDO LINVENTARIO DEL 1762 E MENZIONATE NELLE TABELLE ALLE PP. 122-155, ORDINATO SECONDO LINVENTARIO ATTUALE
Inv. Collocazione specifica (Inv. 1762) Attuale s. inv. s. inv. 60115 60116 60117 60118 60119 60120 60121 60134 60155 60288 60289 60290 60293 60294 60295 60300 60304 60305 60308 60311 60316 60317 60319 60352 60377 60378 60426 60427 60429 vedi ARMADIO IV, Theca VIII, 194 vedi ARMADIO IV, Theca VIII, 196 vedi ARMADIO IV, Theca IX, 205 vedi ARMADIO IV, Theca IX, 205 vedi ARMADIO IV, Theca IX, 205 vedi ARMADIO IV, Theca IX, 205 vedi ARMADIO IV, Theca IX, 205 vedi ARMADIO IV, Theca IX, 205 vedi ARMADIO IV, Theca IX, 205 vedi ARMADIO IV, Theca IX, 208 vedi ARMADIO III, Pluteo 3, 111 vedi ARMADIO IV, Theca IX, 207b vedi ARMADIO IV, Theca IX, 207a vedi ARMADIO IV, Theca IX, 207c vedi ARMADIO V, Theca V ordo 1, 249 vedi ARMADIO V, Theca V ordo 1, 250 vedi ARMADIO V, Theca V ordo 1, 251 vedi ARMADIO V, Theca III ordo 3, 241 vedi ARMADIO V, Theca V ordo 2, 253 vedi ARMADIO III, Theca VI, ordo 3, 107 vedi ARMADIO V, Theca V ordo 3, 256 vedi ARMADIO III, Theca II, ordo 2, 64 vedi ARMADIO V, Theca III ordo 3, 239 vedi ARMADIO IV, Theca V, ordo 1, 167 vedi ARMADIO V, Theca III ordo 2, 238 vedi ARMADIO V, Theca III ordo 2, 237 vedi ARMADIO V, Theca V ordo 3, 255 vedi ARMADIO V, Theca V ordo 3, 257 vedi ARMADIO IV, Theca IX, 209 vedi ARMADIO IV, Theca IX, 204 vedi ARMADIO IV, Theca IX, 210 Attuale 60431? 60432 60433 60434 60475? 60509 60510 60531 60596 60597 60599 60603 60604 60607 60611 60630 60631 60632 60634 60635 60636 60637 60638 60641 60642 60643 60644 60645 60646 60647 60648 vedi ARMADIO IV, Theca IX, 203 vedi ARMADIO IV, Theca IX, 202 vedi ARMADIO IV, Theca IX, 206a vedi ARMADIO IV, Theca IX, 206b vedi ARMADIO IV, Theca IX, 200 vedi ARMADIO IV, Theca IX, 201 vedi ARMADIO IV, Theca IX, 199 vedi ARMADIO IV, Theca VIII, 198 vedi ARMADIO III, Theca I, ordo 3, 57 vedi ARMADIO IV, Theca IV, ordo 2, 161 vedi ARMADIO VIII, in medio Capsula 2, 547,1 vedi ARMADIO VIII, Ordo 3 Capsula 1, 545 vedi ARMADIO V, Theca III ordo 2, 236 vedi ARMADIO IV, Theca II, ordo 2, 142 vedi ARMADIO IV, Theca VI, ordo 3, 181 vedi ARMADIO IV, Theca III, ordo 1, 147 vedi ARMADIO IV, Theca V, ordo 1, 166 vedi ARMADIO III, Theca III, ordo 3, 77 vedi ARMADIO III, Theca IV, ordo 1, 80 vedi ARMADIO V, Theca I ordo 2, 225 vedi ARMADIO III, Theca VI, ordo 1, 99 vedi ARMADIO V, Theca V ordo 2, 254 vedi ARMADIO IV, Theca IV, ordo 3, 164 vedi ARMADIO III, Pluteo 3, capsula 1, 112 vedi ARMADIO III, Theca V, ordo 2, 91 vedi ARMADIO III, Theca VI, ordo 2, 101 vedi ARMADIO III, Theca III, ordo 2, 73 vedi ARMADIO III, Theca VI, ordo 2, 103 vedi ARMADIO IV, Theca IV, ordo 2, 160 vedi ARMADIO III, Theca VI, ordo 2, 104 vedi ARMADIO III, Theca IV, ordo 2,84 Inv. Collocazione specifica (Inv. 1762)
166
Inv. Collocazione specifica (Inv. 1762) Attuale 60649 60651 60652 60653 60654 60656 60657 60658 60659 60660 60662 60663 60665 60666 60667 60668 60669 60670 60671 60672 vedi ARMADIO IV, Theca I, ordo 2, 130? vedi ARMADIO IV, Theca II, ordo 2, 140 vedi ARMADIO III, Theca II, ordo 2, 61 vedi ARMADIO III, Theca IV, ordo 2, 82 vedi ARMADIO III, Theca II, ordo 2, 62 vedi ARMADIO III, Theca VI, ordo 2, 102 vedi ARMADIO IV, Theca II, ordo 2, 141 vedi ARMADIO IV, Theca V, ordo 2, 172 vedi ARMADIO IV, Theca I, ordo 2, 132 vedi ARMADIO IV, Theca I, ordo 2, 131 vedi ARMADIO III, Theca II, ordo 2, 63 vedi ARMADIO VIII, in medio Capsula 2, 547,2 vedi ARMADIO IV, Theca IV, ordo 2, 162 vedi ARMADIO III, Theca I, ordo 2, 54 vedi ARMADIO IV, Theca III, ordo 2, 151 vedi ARMADIO III, Theca V, ordo 2, 94 vedi ARMADIO III, Theca V, ordo 2, 93 vedi ARMADIO III, Theca III, ordo 2, 74 vedi ARMADIO III, Theca V, ordo 2, 92 vedi ARMADIO III, Pluteo superiori, cordula pensili, 126,3 60673 60674 60675 60676 60677 60678 60679 60680 60681 60682 60683 60684 60685 60686 60687 vedi ARMADIO III, Theca III, ordo 2, 72 vedi ARMADIO IV, Theca III, ordo 2, 152 vedi ARMADIO III, Theca IV, ordo 2, 81 = 126,4 vedi ARMADIO III, Theca I, ordo 2, 52 vedi ARMADIO IV, Theca IV, ordo 2, 159 vedi ARMADIO IV, Theca III, ordo 2,150,1 vedi ARMADIO III, Theca III, ordo 2, 71 vedi ARMADIO IV, Theca III, ordo 2, 150 vedi ARMADIO IV, Theca II, ordo 2, 143 vedi ARMADIO IV, Theca I, ordo 2, 133 vedi ARMADIO VIII, capsula ductilis, 960 vedi ARMADIO III, Theca I, ordo 2, 55 vedi ARMADIO III, Theca I, ordo 2, 53 vedi ARMADIO III, Theca IV, ordo 2, 83 vedi ARMADIO IV, Theca V, ordo 2, 171
Inv. Collocazione specifica (Inv. 1762) Attuale 60688 60689 60691 60692 60693 60695 60696 60697 60698 60699 60701 60702 60703 60705 60706 60707 60708 60709 60711 60712 60713 60714 60715 60716 60717 60718 60719 60720 60722 60723 60724 60725 60726 60728 60730 60731 vedi ARMADIO IV, Theca V, ordo 2, 170 vedi ARMADIO IV, Theca V, ordo 2, 169 vedi ARMADIO IV, Theca II, ordo 3, 145 vedi ARMADIO IV, Theca VIII, 197 vedi ARMADIO IV, inferiore; capsula, 220,5 vedi ARMADIO III, Theca VI, ordo 3, 105? vedi ARMADIO V, Theca II, ordo 1, 229 vedi ARMADIO V, Theca I, ordo 1, 223 vedi ARMADIO IV, Theca V, ordo 1, 168 vedi ARMADIO IV, Theca VI, ordo 2, 180 vedi ARMADIO IV, Theca VI, ordo 2, 179 vedi ARMADIO III, Pluteo 3, capsula 1,113 vedi ARMADIO V, Theca II, ordo 2, 230 vedi ARMADIO III, Theca III, ordo 1, 68 vedi ARMADIO IV, Theca III, ordo 3, 154 vedi ARMADIO V, Theca I, ordo 1, 221 vedi ARMADIO IV, Theca V, ordo 3, 175 vedi ARMADIO IV, Theca VI, ordo 3, 183 vedi ARMADIO V, Theca I, ordo 2, 226 vedi ARMADIO III, Theca I, ordo 1, 49 vedi ARMADIO V, Theca II, ordo 1, 227 vedi ARMADIO III, Theca I, ordo 3, 56 vedi ARMADIO IV, Theca VI, ordo 1, 176 vedi ARMADIO III, Theca IV, ordo 3, 87? vedi ARMADIO III, Theca V, ordo 1,90 vedi ARMADIO III, Theca II, ordo 1, 59 vedi ARMADIO IV, Theca III, ordo 1, 149 vedi ARMADIO IV, Theca II, ordo 1, 138 vedi ARMADIO IV, Theca VI, ordo 1, 177 vedi ARMADIO IV, Theca V, ordo 3, 173 vedi ARMADIO IV, Theca II, ordo 3, 144 vedi ARMADIO IV, Theca III, ordo 3, 153 vedi ARMADIO III, Theca II, ordo 3, 67 vedi ARMADIO IV, Theca I, ordo 3, 136 vedi ARMADIO VIII, Ordo 3, Capsula 1, 544 vedi ARMADIO V, Theca III, ordo 1, 235
167
Inv. Collocazione specifica (Inv. 1762) Attuale 60732 60733 60734 60736 60737 60744 60745 60746 60747 60748 60749 60750 60751 60753 60754 60755 60756 60758 60759 60760 60761 60762 60764 60765 60766 60767 60768 vedi ARMADIO IV, Theca VI, ordo 1, 178 vedi ARMADIO III, Theca I, ordo 1 51 vedi ARMADIO V, Theca III, ordo 1, 233 vedi ARMADIO V, Theca III, ordo 3, 240 vedi ARMADIO V, Theca III, ordo 1, 234 vedi ARMADIO V, Theca I, ordo 1, 222 vedi ARMADIO V, Theca II, ordo 2, 232 vedi ARMADIO III, Theca II, ordo 1, 60 vedi ARMADIO V, Theca II, ordo 1, 228 vedi ARMADIO V, Theca I, ordo 2, 224 vedi ARMADIO V, Theca II, ordo 2, 231 vedi ARMADIO III, Theca III, ordo 1, 70 vedi ARMADIO III, Theca III, ordo 3, 76 vedi ARMADIO III, Theca IV, ordo 1, 78 vedi ARMADIO III, Theca V, ordo 3, 97 vedi ARMADIO III, Theca I, ordo 1, 50 vedi ARMADIO IV, Theca IV, ordo 1, 158 vedi ARMADIO III, Theca V, ordo 1, 8 vedi ARMADIO IV, Theca II, ordo 3, 146 vedi ARMADIO III, Theca III, ordo 1,69 vedi ARMADIO IV, Theca I, ordo 1, 127 vedi ARMADIO III, Theca IV, ordo 3, 85 vedi ARMADIO III, Theca V, ordo 3, 95 vedi ARMADIO IV, Theca II, ordo 1, 139 vedi ARMADIO III, Theca VI, ordo 1, 98 vedi ARMADIO IV, Theca IV, ordo 1, 156 vedi ARMADIO III, Pluteo 3, capsula 2, 115?
Inv. Collocazione specifica (Inv. 1762) Attuale 60769 60770 60771 60772 60773 60774 60777 60779 60780 60781 60782 60783 60784 60785 60786 60787 60788 60789 60790 60791 60792 60794 60795 60796 60797 60798 64316 vedi ARMADIO IV, Theca VI, ordo 3, 182 vedi ARMADIO III, Theca V, ordo 1, 88 vedi ARMADIO III, Theca II, ordo 1, 59a? vedi ARMADIO III, Theca VI, ordo 1, 100 vedi ARMADIO IV, Theca I, ordo 3, 134 vedi ARMADIO IV, Theca II, ordo 1, 137 vedi ARMADIO III, Theca II, ordo 3, 65 vedi ARMADIO III, Theca VI, ordo 3, 106 vedi ARMADIO IV, Theca I, ordo 1, 128 vedi ARMADIO IV, Theca III, ordo 3, 155 vedi ARMADIO III, Theca II, ordo 3, 66 vedi ARMADIO III, Theca V, ordo 3, 96 vedi ARMADIO III, Theca I, ordo 3, 58 vedi ARMADIO IV, Theca I, ordo 3, 135 vedi ARMADIO IV, Theca V, ordo 3, 174 vedi ARMADIO III, Theca VII, 108 vedi ARMADIO III, Theca IX, 110 vedi ARMADIO IV, Theca III, ordo 1, 148 vedi ARMADIO IV, Theca I, ordo 1, 129 vedi ARMADIO III, Theca IV, ordo 3, 86 vedi ARMADIO III, Pluteo 3, capsula 2, 116 vedi ARMADIO IV, Theca IV, ordo 3, 165 vedi ARMADIO IV, Theca IV, ordo 3, 163 vedi ARMADIO IV, Theca IV, ordo 1, 157 vedi ARMADIO III, Theca III, ordo 3, 75 vedi ARMADIO III, Theca IV, ordo 1, 79 vedi ARMADIO III, Theca VIII, 109
168
INDICE DI CONGUAGLIO INVENTARIALE DELLE OPERE CONTENUTE NEGLI ARMADI DEL MUSEO CRISTIANO SECONDO LINVENTARIO DEL 1762 E MENZIONATE NELLE TABELLE ALLE PP. 122-155, ORDINATO SECONDO LINVENTARIO DE ROSSI, CONCORDATO CON LINVENTARIO ATTUALE
Inv. de Rossi
60155 60311
vedi ARMADIO III, Pluteo 3, 111 vedi ARMADIO III, Theca II, ordo 2, 64
289
60603
290
60780
268
60705
269
60792
271
60777
vedi ARMADIO III, Theca II, ordo 3, 65 293 60691 vedi ARMADIO IV, Theca II, ordo 3, 145
272
60726
vedi ARMADIO III, Theca II, ordo 3, 67 294 60693 vedi ARMADIO IV, inferiore; capsula, 220,5
273
60760
vedi ARMADIO III, Theca III, ordo 1,69 295 60772 vedi ARMADIO III, Theca VI, ordo 1, 100
274
60750
vedi ARMADIO III, Theca III, ordo 1, 70 296 60695 vedi ARMADIO III, Theca VI, ordo 3, 105?
275
60718
vedi ARMADIO III, Theca II, ordo 1, 297 59 1, 98 60766 vedi ARMADIO III, Theca VI, ordo
276
60746
vedi ARMADIO III, Theca II, ordo 1, 298 60 136 60728 vedi ARMADIO IV, Theca I, ordo 3,
277
60782
299
60599
278
60771
300
60724
280
60790
301
60636
281
60768
302
60720
282
60785
303
60607
283
60730
304
60779
285
60761
306
60773
286
60797
307
60774
169
Inv. de Rossi
60765
342
60673
309
60759
343
60681
311
60641
344
60651
312
60702
345
60682
326
60663
346
60657
327
60660
347
60649
328
60645
349
60630
329
60643
350
60789
330
60662
351
60719
332
60647
352
60680
333
60659
353
60678
334
60652
354
60667
335
60654
355
60674
336
60683
356
60725
337
60672
357
60706
338
60656
358
60781
339
60670
359
60753
340
60644
360
60798
341
60679
361
60634
170
Inv. de Rossi
60675
381
60733
363
60653
382
60714
364
60686
383
60596
365
60648
384
60784
366
60762
385
60676
367
60791
386
60685
368
60716
387
60666
369
60717
388
60684
370
60758
389
60631
371
60770
390
60317
372
60754
391
60698
373
60783
392
60723
374
60764
393
60786
375
60668
394
60708
376
60669
395
60689
377
60671
396
60688
378
60642
397
60687
379
60712
398
60658
380
60755
399
60713
171
Inv. de Rossi
60747
419
60300
401
60696
420
60293
402
60703
421
60294
403
60749
422
60295
404
60745
423
60305
405
60707
424
60304
406
60744
425
60637
407
60697
426
60377
408
60748
427
60308
409
60635
428
60378
410
60711
429
60715
411
60734
430
60722
412
60737
431
60732
413
60731
432
60701
414
60604
433
60699
415
60352
434
60611
416
60319
435
60769
417
60316
436
60709
418
60736
437
60767
172
Inv. de Rossi
60796
60427 60431? 60510 60434 60433 60432 60509 60475? 60116 60115 60120 60121 60117 60118 60119 60134 60289 60288 60290
vedi ARMADIO IV, Theca IX, 204 vedi ARMADIO IV, Theca IX, 203 vedi ARMADIO IV, Theca IX, 199 vedi ARMADIO IV, Theca IX, 206b vedi ARMADIO IV, Theca IX, 206a vedi ARMADIO IV, Theca IX, 202 vedi ARMADIO IV, Theca IX, 201 vedi ARMADIO IV, Theca IX, 200 vedi ARMADIO IV, Theca IX, 205 vedi ARMADIO IV, Theca IX, 205 vedi ARMADIO IV, Theca IX, 205 vedi ARMADIO IV, Theca IX, 205 vedi ARMADIO IV, Theca IX, 205 vedi ARMADIO IV, Theca IX, 205 vedi ARMADIO IV, Theca IX, 205 vedi ARMADIO IV, Theca IX, 208 vedi ARMADIO IV, Theca IX, 207a vedi ARMADIO IV, Theca IX, 207b vedi ARMADIO IV, Theca IX, 207c
439
60756
440
60677
vedi ARMADIO IV, Theca IV, ordo 2, 159 777 778 779 780? 781
441
60646
442
60597
443
60665
vedi ARMADIO IV, Theca IV, ordo 2, 162 782 783 784 785 786
444
60795
445
60638
446
60794
vedi ARMADIO IV, Theca IV, ordo 3, 165 787 788 789 790 791
vedi ARMADIO III, Theca VII, 108 vedi ARMADIO III, Theca IX, 110 vedi ARMADIO IV, Theca IX, 209 vedi ARMADIO IV, Theca IX, 210
173
INDICE DI CONGUAGLIO BIBLIOGRAFICO DELLE OPERE CONTENUTE NEGLI ARMADI DEL MUSEO CRISTIANO SECONDO LINVENTARIO DEL 1762 E MENZIONATE NELLE TABELLE ALLE PP. 122-155, ORDINATE SECONDO LA CITAZIONE BIBLIOGRAFICA, CONCORDATA CON LINVENTARIO ATTUALE1
BOLDETTI M. A., Osservazioni sopra i cimiteri de santi martiri ed antichi cristiani di Roma, Roma 1720
Inv. Attuale pp. 193-194, tav. III nr. 1 p. 201, tav. VI nr. 19 (?) pp. 202-203, tav. VII nr. 21 60784 60765 60744 Collocazione specifica (Inv. 1762) vedi ARMADIO V, Theca I, ordo 1, 222 vedi ARMADIO IV, Theca II, ordo 1, 139 vedi ARMADIO III, Theca I, ordo 3, 58 pp. 211-212, tav. X nr. 2 pp. 333-334, tav. II nr. 2 60696 Inv. Attuale 60746 Collocazione specifica (Inv. 1762) vedi ARMADIO III, Theca II, ordo 1, 60 vedi ARMADIO V, Theca II, ordo 1, 229
Bibliografia
Bibliografia
BUONARROTI F., Osservazioni sopra alcuni frammenti di vasi antichi, di vetro ornati di figure trovati ne cimiteri di Roma, Firenze 1716
Inv. Attuale pp. 71-74, tav. 9 nr. 4 pp. 118-127, tav. 18 nr. 2 (?) 60765 60731 Collocazione specifica (Inv. 1762) vedi ARMADIO V, Theca III, ordo 1, 235 vedi ARMADIO IV, Theca II, ordo 1, 139 pp. 193-206, tav. 28 nr. 3 Inv. Attuale 60745 Collocazione specifica (Inv. 1762) vedi ARMADIO V, Theca II, ordo 2, 232
Bibliografia
Bibliografia
Bibliografia
CIAMPINI G. G., Sacro-historica disquisitio de duobus emblematibus, quae in Cimelio Gasparis Cardinalis Carpinei asservantur, in quorum altero praecipu disceptatur, an duo Philippi Impp. fuerint Christiani, Romae 1691
Inv. Attuale p. 16 60638 Collocazione specifica (Inv. 1762) vedi ARMADIO IV, Theca IV, ordo 3, 164
Bibliografia
1 NB. Ad esclusione dei cataloghi/repertori Fremersdorf, op. cit. alla nota 76, e MOREY, FERRARI, op. cit. alla nota 23, la restante bibliografia non completa ma prende in considerazione solo le citazioni che forniscono notizie specifiche circa gli oggetti in questione (dati collezionistici, di provenienza ecc.).
174
CIL XV
Bibliografia Inv. Attuale 7034 60737
Collocazione specifica (Inv. 1762) vedi ARMADIO V, Theca III, ordo 1, 234
FICORONI F., Gemmae antiquae litteratae aliaequae rariores. Accesserunt vetera monumenta eiusdem aetate reperta, quorum ipse in suis commentariis mentionem facit. Omnia collecta, adnotationibus, et declarationibus illustrata a P. Nicolao Galeotti, Romae 1757
Inv. Attuale p. 22 60737 Collocazione specifica (Inv. 1762) vedi ARMADIO V, Theca III, ordo 1, 234
Bibliografia
FREMERSDORF F., Antikes, islamisches und mittelalterlisches Glas sowie kleinere Arbeiten aus Stein, Gagat und verwandten Stoffen in den Vatikanischen Sammlungen Roms (Catalogo del Museo Sacro della Biblioteca Apostolica Vaticana, V), Citt del Vaticano 1975
Inv. Attuale nr. 286 60352 Collocazione specifica (Inv. 1762) vedi ARMADIO V, Theca III, ordo 2, 237 nr. 499 60378 vedi ARMADIO V, Theca V, ordo 3, 257 nr. 681 60377 vedi ARMADIO V, Theca V, ordo 3, 255 nr. 692 60319 vedi ARMADIO V, Theca III, ordo 2, 238 nr. 703 60288 vedi ARMADIO IV, Theca IX, 207b nr. 704 60289 vedi ARMADIO IV, Theca IX, 207a nr. 705 60290 vedi ARMADIO IV, Theca IX, 207c nr. 723 60115 vedi ARMADIO IV, Theca IX, 205 nr. 724 60116 vedi ARMADIO IV, Theca IX, 205 nr. 725 60117 vedi ARMADIO IV, Theca IX, 205 nr. 828 60300 nr. 826 60155 nr. 824 60295 nr. 823 60294 nr. 822 60293 nr. 804 60134 nr. 729 60121 nr. 728 60120 nr. 727 60119 nr. 726 Inv. Attuale 60118 Collocazione specifica (Inv. 1762) vedi ARMADIO IV, Theca IX, 205 vedi ARMADIO IV, Theca IX, 205 vedi ARMADIO IV, Theca IX, 205 vedi ARMADIO IV, Theca IX, 205 vedi ARMADIO IV, Theca IX, 208 vedi ARMADIO V, Theca V, ordo 1, 249 vedi ARMADIO V, Theca V, ordo 1, 250 vedi ARMADIO V, Theca V, ordo 1, 251 vedi ARMADIO III, Pluteo 3, 111 vedi ARMADIO V, Theca III, ordo 3, 241
Bibliografia
Bibliografia
175
Bibliografia
Inv. Attuale
Bibliografia
Inv. Attuale
Collocazione specifica (Inv. 1762) vedi ARMADIO IV, Theca IX, 203
nr. 832
60304
nr. 1006
60431?
nr. 840
60308
nr. 1007
60432
nr. 841
60311
nr. 1008
60475?
nr. 847
60316
nr. 1009
60509
nr. 848
60305
nr. 1010
60510
nr. 850
60317
nr. 1042
60429
nr. 1004
60433
nr. 1059
60426
nr. 1005
60434
nr. 1060
60427
IOZZI O., Roma Sotterranea. Il cimitero di S. Castolo M. sulla via Labicana a un miglio da Porta Maggiore, Roma 1904
Inv. Attuale pp. 37-39, tav. I, 1 60787 Collocazione specifica (Inv. 1762) vedi ARMADIO III, Theca VII, 108 p. 40, tav. II, 1 Inv. Attuale 60792 Collocazione specifica (Inv. 1762) vedi ARMADIO III, Pluteo 3, capsula 2, 116
Bibliografia
Bibliografia
IOZZI O., Vetri cimiteriali con figure in oro conservati nel Museo sacro Vaticano, Roma 1902
Inv. Attuale pp. 5-7 nr. 1, tav. I,1 60787 Collocazione specifica (Inv. 1762) vedi ARMADIO III, Theca VII, 108 p. 9 nr. 1, tav. II, 1; p. 48 nr. 1, tav. XII, 1 Inv. Attuale 60792 Collocazione specifica (Inv. 1762) vedi ARMADIO III, Pluteo 3, capsula 2, 116
Bibliografia
Bibliografia
LUPI A. M., Dissertatio et animadversiones ad nuper inventum Severae martyris epitaphium, Panormi 1734
Inv. Attuale p. 165 nt. 3 60737 Collocazione specifica (Inv. 1762) vedi ARMADIO V, Theca III, ordo 1, 234
Bibliografia
176
MOREY C. F., FERRARI G., The gold glass Collection of the Vatican Library (Catalogo del Museo Sacro della Biblioteca Apostolica Vaticana, IV), Citt del Vaticano 1959
Inv. Attuale tav. I, nr. 1 60702 Collocazione specifica (Inv. 1762) vedi ARMADIO III, Pluteo 3, capsula 1,113 tav. I, nr. 4 60709 vedi ARMADIO IV, Theca VI, ordo 3, 183 tav. I, nr. 5 60701 vedi ARMADIO IV, Theca VI, ordo 2, 179 tav. I, nr. 6 60699 vedi ARMADIO IV, Theca VI, ordo 2, 180 tav. I, nr. 9 60698 vedi ARMADIO IV, Theca V, ordo 1, 168 tav. I, nr. 10 60697 vedi ARMADIO V, Theca I, ordo 1, 223 tav. II, nr. 12 60749 vedi ARMADIO V, Theca II, ordo 2, 231 tav. II, nr. 13 60711 vedi ARMADIO V, Theca I, ordo 2, 226 tav. III, nr. 14 60746 vedi ARMADIO III, Theca II, ordo 1, 60 tav. III, nr. 15 60745 vedi ARMADIO V, Theca II, ordo 2, 232 tav. III, nr. 16 60748 vedi ARMADIO V, Theca I, ordo 2, 224 tav. III, nr. 17 60706 vedi ARMADIO IV, Theca III, ordo 3, 154 tav. III, nr. 18 60707 vedi ARMADIO V, Theca I, ordo 1, 221 tav. III, nr. 20 60737 vedi ARMADIO V, Theca III, ordo 1, 234 tav. III, nr. 21 60744 vedi ARMADIO V, Theca I, ordo 1, 222 tav. III, nr. 22 60736 vedi ARMADIO V, Theca III, ordo 3, 240 tav. IV, nr. 25 60747 vedi ARMADIO V, Theca II, ordo 1, 228 tav. IV, nr. 26 60696 vedi ARMADIO V, Theca II, ordo 1, 229 tav. IV, nr. 28 60713 vedi ARMADIO V, Theca II, ordo 1, 227 tav. VIII, nr. 49 60730 tav. VIII, nr. 48 60719 tav. VIII, nr. 47 60712 tav. VII, nr. 46 60714 tav. VII, nr. 45 60718 tav. VII, nr. 44 60726 tav. VII, nr. 43 60732 tav. VII, nr. 41 60722 tav. VI, nr. 40 60728 tav. VI, nr. 39 60725 tav. VI, nr. 38 60724 tav. VI, nr. 37 60717 tav. VI, nr. 36 60766 tav. VI, nr. 35 60734 tav. VI, nr. 34 60731 tav. V, nr. 32 60703 tav. V, nr. 31 60705 tav. V, nr. 30 60723 tav. V, nr. 29 Bibliografia Inv. Attuale 60708 Collocazione specifica (Inv. 1762) vedi ARMADIO IV, Theca V, ordo 3, 175 vedi ARMADIO IV, Theca V, ordo 3, 173 vedi ARMADIO III, Theca III, ordo 1, 68 vedi ARMADIO V, Theca II, ordo 2, 230 vedi ARMADIO, Theca III, ordo 1, 235 vedi ARMADIO V, Theca III, ordo 1, 233 vedi ARMADIO III, Theca VI, ordo 1, 98 vedi ARMADIO III, Theca V, ordo 1,90 vedi ARMADIO IV, Theca II, ordo 3, 144 vedi ARMADIO IV, Theca III, ordo 3, 153 vedi ARMADIO IV, Theca I, ordo 3, 136 vedi ARMADIO IV, Theca VI, ordo 1, 177 vedi ARMADIO IV, Theca VI, ordo 1, 178 vedi ARMADIO III, Theca II, ordo 3, 67 vedi ARMADIO III, Theca II, ordo 1, 59 vedi ARMADIO III, Theca I, ordo 3, 56 vedi ARMADIO III, Theca I, ordo 1, 49 vedi ARMADIO IV, Theca III, ordo 1, 149 vedi ARMADIO VIII, Ordo 3, Capsula 1, 544
Bibliografia
177
Bibliografia
Inv. Attuale
Collocazione specifica (Inv. 1762) vedi ARMADIO IV, Theca II, ordo 1, 138
Bibliografia
Inv. Attuale
60720
60764
60716
60771
60691
60632
60695
60751
tav. XIV, nr. 82 tav. IX, nr. 56 60634 vedi ARMADIO III, Theca IV, ordo 1, 80 tav. XIV, nr. 83 tav. IX, nr. 57 60641 vedi ARMADIO III, Pluteo 3, capsula 1, 112 tav. XIV, nr. 84 tav. IX, nr. 59 60715 vedi ARMADIO IV, Theca VI, ordo 1, 176 tav. XIV, nr. 85 tav. X, nr. 60 60798 vedi ARMADIO III, Theca IV, ordo 1, 79 tav. XIV, nr. 86 tav. X, nr. 61 60753 vedi ARMADIO III, Theca IV, ordo 1, 78 tav. XIV, nr. 87 tav. X, nr. 62 60758 vedi ARMADIO III, Theca V, ordo 1, 8 tav. XIV, nr. 88 tav. X, nr. 63 60791 vedi ARMADIO III, Theca IV, ordo 3, 86 tav. XV, nr. 89 tav. X, nr. 65 60762 vedi ARMADIO III, Theca IV, ordo 3, 85 tav. XI, nr. 66 60761 vedi ARMADIO IV, Theca I, ordo 1, 127 tav. XI, nr. 67 60768 vedi ARMADIO III, Pluteo 3, capsula 2, 115? tav. XI, nr. 69 60790 vedi ARMADIO IV, Theca I, ordo 1, 129 tav. XII, nr. 71 60755 vedi ARMADIO III, Theca I, ordo 1, 50 tav. XII, nr. 72 60750 vedi ARMADIO III, Theca III, ordo 1, 70 tav. XII, nr. 73 60760 vedi ARMADIO III, Theca III, ordo 1,69 tav. XII, nr. 74 60772 vedi ARMADIO III, Theca VI, ordo 1, 100 tav. XVI, nr. 97 tav. XVI, nr. 96 tav. XV, nr. 95 tav. XV, nr. 94 tav. XV, nr. 93 tav. XV, nr. 92 tav. XV, nr. 91 tav. XV, nr. 90
60774
60773
60765
60759
60792
60693
60754
60767
60786
60781
60794
60795
60769
60770
60788
60787
178
Bibliografia
Inv. Attuale
Collocazione specifica (Inv. 1762) vedi ARMADIO IV, Theca IV, ordo 1, 158
Bibliografia
Inv. Attuale
Collocazione specifica (Inv. 1762) vedi ARMADIO IV, Theca I, ordo 2, 130?
tav. XVII, nr. 98 tav. XVII, nr. 100 tav. XVII, nr. 101 tav. XVII, nr. 102 tav. XVIII, nr. 104 tav. XVIII, nr. 105 tav. XVIII, nr. 106 tav. XVIII, nr. 107 tav. XVIII, nr. 108 tav. XVIII, nr. 109 tav. XIX, nr. 110 tav. XIX, nr. 112 tav. XIX, nr. 114 tav. XX, nr. 115 tav. XX, nr. 117 tav. XX, nr. 119 tav. XX, nr. 123 tav. XX, nr. 125 tav. XX, nr. 126 tav. XX, nr. 127
60756
tav. XXI, nr. 128 tav. XXI, nr. 130 tav. XXI, nr. 131 tav. XXI, nr. 132 tav. XXI, nr. 133 tav. XXI, nr. 134 tav. XXI, nr. 135 tav. XXI, nr. 136 tav. XXI, nr. 137 tav. XXI, nr. 138 tav. XXI, nr. 139 tav. XXI,
60649
60785
60651
60782
60667
60789
60680
60779
60646
60636
60678
60780
60682
60783
60685
60777
60676
60796
60663
60784
60643
60674
60797
vedi ARMADIO III, nr. 140 Theca III, ordo 3, 75 tav. XXI, 60660 vedi ARMADIO IV, Theca I, ordo 2, 131 60645 vedi ARMADIO III, Theca VI, ordo 2, 103 60656 vedi ARMADIO III, Theca VI, ordo 2, 102 60662 vedi ARMADIO III, Theca II, ordo 2, 63 60659 vedi ARMADIO IV, Theca I, ordo 2, 132 60647 vedi ARMADIO III, Theca VI, ordo 2, 104 60648 vedi ARMADIO III, Theca IV, ordo 2,84 60672 vedi ARMADIO III, Pluteo superiori, cordula pensili, 126,3
60733
60596
60599
nr. 145 tav. XXI, nr. 146 tav. XXI, nr. 147 tav. XXI, nr. 148 tav. XXI, nr. 149 tav. XXI, nr. 150
60604
60658
60597
60607
60603
179
Bibliografia
Inv. Attuale
Collocazione specifica (Inv. 1762) vedi ARMADIO III, Theca IV, ordo 2, 82
Bibliografia
Inv. Attuale
Collocazione specifica (Inv. 1762) vedi ARMADIO IV, Theca IV, ordo 2, 159
tav. XXI, nr. 151 tav. XXI, nr. 152 tav. XXI, nr. 153 tav. XXI, nr. 154 tav. XXI, nr. 156 tav. XXI, nr. 157 tav. XXI, nr. 158 tav. XXI, nr. 159 tav. XXI, nr. 160 tav. XXI, nr. 161 tav. XXI, nr. 162 tav. XXI, nr. 163 tav. XXI, nr. 164 tav. XXI, nr. 165 tav. XXI, nr. 167 tav. XXI, nr. 168
60653
tav. XXI, nr. 169 tav. XXI, nr. 171 tav. XXI, nr. 172 tav. XXI,
60677
60675
60665
60652
60644
60654
vedi ARMADIO III, 60684 vedi ARMADIO III, Theca I, ordo 2, 55 60688 vedi ARMADIO IV, Theca V, ordo 2, 170 60687 vedi ARMADIO IV, Theca V, ordo 2, 171 60689 vedi ARMADIO IV, Theca V, ordo 2, 169 60611 vedi ARMADIO IV, Theca VI, ordo 3, 181 60637 vedi ARMADIO V, Theca V, ordo 2, 254 60631 vedi ARMADIO IV, Theca V, ordo 1, 166 60630 vedi ARMADIO IV, Theca III, ordo 1, 147 60635 vedi ARMADIO V, Theca I, ordo 2, 225 60638 vedi ARMADIO IV, Theca IV, ordo 3, 164 60692 vedi ARMADIO IV, Theca VIII, 197 60531 vedi ARMADIO IV, Theca VIII, 198 Theca II, ordo 2, 62 nr. 173
60683
vedi ARMADIO VIII, capsula ductilis, 960 tav. XXI, nr. 174
60679
vedi ARMADIO III, Theca III, ordo 2, 71 tav. XXI, nr. 175
60673
vedi ARMADIO III, Theca III, ordo 2, 72 tav. XXII, nr. 179 tav. XXII, nr. 183 tav. XXII, nr. 185 tav. XXII,
60686
60670
60671
60642
60668
60669
vedi ARMADIO III, nr. 191 Theca V, ordo 2, 93 tav. XXIII, nr. 193 tav. XXIII, nr. 195 tav. XXIII, nr. 196
60681
60657
60666
180
VETTORI F., De Vetustate et forma sanctissimi nominis Jesu dissertatio Antiquis emblematibus, non antea vulgatis, ex Museo Victorio referta, Romae 1747, Epistolam ad lectorem,
Bibliografia
Inv. Attuale
Collocazione specifica (Inv. 1762) vedi ARMADIO III, Theca VI, ordo 3, 107
60305
INDICE DELLE PROVENIENZE DELLE OPERE CONTENUTE NEGLI ARMADI DEL MUSEO CRISTIANO SECONDO LINVENTARIO DEL 1762 E MENZIONATE NELLE TABELLE ALLE PP. 122-155, CONCORDATE CON LINVENTARIO ATTUALE
Provenienza
Inv. Attuale
Provenienza
Inv. Attuale
Cimitero di S. Agnese a. 1716 Cimitero di Calepodio (?), a. 1739 (cio Cimitero di Octavilla a S. Pancrazio), o Cimitero di Castulo (?) Cimitero di Calepodio, a. 1767 Cimitero di Callisto
60746
Cimitero di Ponziano, Novembre del 1688 Cimitero di Pretestato Cimitero di Priscilla, a. 1758 (per quanto
60731
60792
60696
60730
60693
riguarda lindicazione di provenienza vd. supra nota 96) Cimitero di Priscilla, a. 1761 o 1766 (per quanto riguarda lindicazione di 60672 ARMADIO III, Pluteo superiori, cordula pensili, 126,3
60744
Cimitero di Callisto
60784
Cimitero di Castulo
60787
ARMADIO III, Theca provenienza vd. VII, 108 supra nota 96)
60792
ARMADIO III, Pluteo Cimitero di Priscilla, 3, capsula 2, 116 Febbraio 1693 (per quanto riguarda linII, ordo 2, 232 60745 ARMADIO V, Theca
Cimitero di Octavilla dicazione di provea S. Pancrazio) nienza, vd. supra Cimitero dei Giordani, a. 1731 Cimitero di Octavilla a S. Pancrazio (?), a. 1739, o Cimitero di Castulo (?) 60792 60788 ARMADIO III, Theca IX, 110 Vigna del Collegio ARMADIO III, Pluteo 3, capsula 2, 116 Inglese, a. 1732 60737 ARMADIO V, Theca III, ordo 1, 234 nota 96)
181
INDICE DELLE PROVENIENZE COLLEZIONISTICHE DELLE OPERE CONTENUTE NEGLI ARMADI DEL MUSEO CRISTIANO SECONDO LINVENTARIO DEL 1762 E MENZIONATE NELLE TABELLE ALLE PP. 122-155, CONCORDATE CON LINVENTARIO ATTUALE
Collocazione specifica Collezione (Inv. 1762) ARMADIO III, Theca I, ordo 3, 57 Carpegna
60604
Carpegna
60646
60607
Carpegna
60653
Buonarroti
60630
Carpegna
60662
Buonarroti
60637
Carpegna
60666
Buonarroti
60654
Carpegna
60673
Buonarroti
60677
Carpegna
60678
Buonarroti
60685
Carpegna
60691
Buonarroti
60698
Carpegna
60701
Buonarroti
60703
Carpegna
60702
Buonarroti
60709
Carpegna
60705
Buonarroti
60720
Carpegna
60706
Buonarroti
60754
Carpegna
60707
Buonarroti
60760
Carpegna
60712
Buonarroti
60784
Carpegna
60728
Carpegna
60631
Carpegna
60731
Carpegna
60638
Carpegna
60733
Carpegna
60641
Carpegna
60734
182
Collocazione specifica Collezione (Inv. 1762) ARMADIO V, Theca II, ordo 2, 232 Carpegna
Collocazione specifica (Inv. 1762) ARMADIO IV, Theca IV, ordo 3, 165
Carpegna
60749
Carpegna
60795
Carpegna
60750
Carpegna
60796
Carpegna
60753
Carpegna
60798
Carpegna
60755
Chigi
60636
Carpegna
60756
Chigi
60717
Carpegna
60758
Chigi
60725
Carpegna
60759
Chigi
60766
Carpegna
60762
Chigi
60777
Carpegna
60764
Chigi
60779
Carpegna
60767
Fabretti?
60765
Carpegna
60770
Vettori
60115
Carpegna
60771
Vettori
60116
Carpegna
60774
Vettori
60117
Carpegna
60781
Vettori
60118
Carpegna
60782
Vettori
60119
Carpegna
60783
Vettori
60120
Carpegna
60787
Vettori
60121
Carpegna
60789
Vettori
60134
Carpegna
60791
Vettori
60288
183
Collocazione specifica Collezione (Inv. 1762) ARMADIO IV, Theca IX, 207a Vettori, Fragmenta vitrea nr. 13 Vettori, Fragmenta vitrea nr. 16 Vettori, Fragmenta vitrea nr. 17 Vettori, Fragmenta vitrea nr. 18 Vettori, Fragmenta vitrea nr. 19 Vettori, Fragmenta vitrea nr. 20 Vettori, Fragmenta vitrea nr. 21 Vettori, Fragmenta vitrea nr. 22 Vettori, Fragmenta vitrea nr. 23 Vettori, Fragmenta vitrea nr. 24 Vettori, Fragmenta vitrea nr. 25 Vettori, Fragmenta vitrea nr. 26 Vettori, Fragmenta vitrea nr. 27 Vettori, Fragmenta vitrea nr. 28 Vettori, Fragmenta vitrea nr. 29 Vettori, Fragmenta vitrea nr. 30 Vettori, Fragmenta vitrea nr. 31 Vettori, Fragmenta vitrea nr. 32 Vettori, Fragmenta vitrea nr. 33 Vettori, Fragmenta vitrea nr. 34
Vettori
60290
60305
Vettori
60308
60670
Vettori
60378
60675
Vettori
60433
60686
Vettori
60434
60797
60604
60751
60668
60632
Vettori, Fragmenta vitrea nr. 1 Vettori, Fragmenta vitrea nr. 2 Vettori, Fragmenta vitrea nr. 3 Vettori, Fragmenta vitrea nr. 4 Vettori, Fragmenta vitrea nr. 5 Vettori, Fragmenta vitrea nr. 6 Vettori, Fragmenta vitrea nr. 7 Vettori, Fragmenta vitrea nr. 8 Vettori, Fragmenta vitrea nr. 9 Vettori, Fragmenta vitrea nr. 10 Vettori, Fragmenta vitrea nr. 11 Vettori, Fragmenta vitrea nr. 12
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184
Inv. Collezione Attuale Vettori, Fragmenta vitrea nr. 39 (gi appartenente al papa Alessandro VIII) Vettori, Fragmenta vitrea nr. 40 Vettori, Fragmenta vitrea nr. 41 Vettori, Fragmenta vitrea nr. 42 Vettori, Fragmenta vitrea nr. 43 Vettori, Fragmenta vitrea nr. 44 Vettori, Fragmenta vitrea nr. 45 Vettori, Fragmenta vitrea nr. 47 Vettori, Fragmenta vitrea nr. 48 Vettori, Fragmenta vitrea nr. 49 Vettori, Fragmenta vitrea nr. 49,1 Vettori, Fragmenta vitrea nr. 49,2 Vettori, Fragmenta vitrea nr. 49,3 Vettori, Fragmenta vitrea nr. 49,4 Vettori, Fragmenta vitrea nr. 49,5 Vettori, Fragmenta vitrea nr. 49,6 Vettori, Fragmenta vitrea nr. 49,7 Vettori, Fragmenta vitrea nr. 49,9 Vettori, Fragmenta vitrea nr. 49,10 60319 60352 60531 60692 60611 60658 60688 60689 60597 60737 60699 60155 60635 60788 60711 60317 60722 60726 60634
Collocazione specifica Collezione (Inv. 1762) ARMADIO III, THECA IV, ordo 1, 80 Vettori, Fragmenta vitrea nr. 49,11 Vettori, Fragmenta vitrea nr. 49,12 ARMADIO III, Theca II, ordo 3, 67 ARMADIO IV, Theca VI, ordo 1, 177 ARMADIO IV, Theca V, ordo 1, 167 ARMADIO V, Theca I ordo 2, 226 ARMADIO III, Theca IX, Vettori, Fragmenta 110 vitrea nr. 49,17 ARMADIO V, Theca I, Vettori, Fragmenta ordo 2, 225 vitrea nr. 49,18 ARMADIO III, Pluteo 3, Vettori, Gemmae 111 antiquae sacris ImaARMADIO IV, Theca VI, ordo 2, 180 ARMADIO V, Theca III, ordo 1, 234 ARMADIO IV, Theca IV, ordo 2, 161 ARMADIO IV, Theca V, ordo 2, 169 ARMADIO IV, Theca V, ordo 2, 170 ARMADIO IV, Theca V, ordo 2, 172 ARMADIO IV, Theca VI, ordo 3, 181 ARMADIO IV, Theca VIII, 197 A R M A D I O IV, Theca VIII, 198 ARMADIO V, Theca III, ordo 2, 237 ARMADIO V, Theca III, ordo 2, 238 ginibus et Symbolis insignitae nr. 50 Vettori, Gemmae antiquae sacris Imaginibus et Symbolis insignitae nr. 51 Vettori, Gemmae antiquae sacris Imaginibus et Symbolis insignitae nr. 52 Vettori, Iesu Christi Imagines nr. 1 Vettori, Varia sacra Monimenta nr. 8 Vettori, Varia sacra Monimenta nr. 9 Vettori, Varia sacra Monimenta nr. 10 Vettori, Varia sacra Monimenta nr. 11 Vettori, Varia sacra Monimenta nr. 12 Vettori, Fragmenta vitrea nr. 49,13 Vettori, Fragmenta vitrea nr. 49,14 Vettori, Fragmenta vitrea nr. 49,15 Vettori, Fragmenta vitrea nr. 49,16
60300
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