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Gian Lorenzo Bernini

Roma: memoria di Bernini a via Capolecase, a anco del palazzo


dove visse (1898)

1.2 L'apprendistato e le prime opere


Pietro Bernini, rientrato a Roma nel 1605 per lavorare nei
cantieri di Paolo V Borghese, realizz in questo periodo
quello che sarebbe stato comunemente riconosciuto il suo
capolavoro, il rilievo in marmo ragurante l'Assunzione
della Vergine nel battistero della basilica di Santa Maria
Gian Lorenzo Bernini, autoritratto a circa 25 anni
Maggiore, un esempio di traduzione in termini scultorei
dei valori della pittura devozionale contemporanea; una
Gian Lorenzo Bernini (Napoli, 7 dicembre 1598 tecnica quella di Pietro particolarmente attenta alla resa
Roma, 28 novembre 1680) stato uno scultore, architetto degli eetti pittorici, le barbe e i capelli resi con il traforo, i panneggi profondi, il rilievo delle gure che aumenta
e pittore italiano.
nei personaggi in primo piano, tutte tecniche che il glio
utilizzer nelle sue prime prove autonome. Altra impresa
di Pietro che ebbe molta importanza nella formazione di
Gian Lorenzo, fu la costruzione della Cappella Paolina,
progettata da Flaminio Ponzio, destinata ad accogliere le
1 Biograa
tombe dei papi Paolo V e Clemente VIII, in cui Pietro
partecip insieme con una schiera di altri scultori e pittori al complesso progetto decorativo, in particolare realiz1.1 Le origini
zando l'altorilievo con Incoronazione di Clemente VIII nel
1611.
Gian Lorenzo Bernini nacque a Napoli il 7 dicembre 1598, glio di Pietro Bernini, un pittore e scultore Importante fu per il giovane Bernini la conoscenza
toscano originario di Sesto Fiorentino (attualmente in dell'organizzazione di un cantiere collettivo (in futuro ne
provincia di Firenze), e di Angelica Galante, una popola- diriger molti) e la fusione all'interno di un progetto arna napoletana. Il padre si era stabilito nella citt parteno- chitettonico e iconograco di scultura e pittura unite in
pea per lavorare nel cantiere della Certosa di San Martino un ambiente ricco di marmi policromi.
dove conobbe la moglie. Nel 1605 Pietro si trasfer con la La Roma dell'inizio del XVII secolo era una citt che
moglie e il piccolo Gian Lorenzo, di soli sette anni circa, viveva un periodo di fervore di un mondo artistico eca Roma dove ottenne la protezione del cardinale Scipione cezionale, di grandi novit, di rivoluzioni vere e proCaarelli-Borghese ed ebbe l'occasione di mostrare il prie, come l'esplosione, proprio in quegli anni, della pitprecoce talento del glio.
tura caravaggesca, sul fronte naturalistico, e di quella
1

carraccesca su quello accademico e rispettoso della tradizione gurativa rinascimentale mentre quella rubensiana
apriva la strada al barocco; ma soprattutto citt che ospitava artisti provenienti da tutta Europa, in un continuo
confronto e scambio di conoscenze ed esperienze.

1.3

Le opere giovanili 1609-1617

BIOGRAFIA

stica. Bernini imita anche l'ultima fase della scultura di


Michelangelo Buonarroti come rivelano il San Sebastiano
della Collezione Thyssen di Madrid e il San Lorenzo sulla
graticola, della Collezione Contini Bonacossi di Firenze.
Sono di questo periodo il "Putto con il dragone" e "Il
Fauno che scherza con gli Amorini". Le opere create dal
solo Gian Lorenzo, invece, sono La Capra Amaltea, terminata nel 1615, di piccolo formato e con il vello reso
naturalisticamente, e i due busti-ritratto di Giovanni Battista Santoni nella chiesa di Santa Prassede e di Giovanni Vigevano nella chiesa di Santa Maria Sopra Minerva
ambedue a Roma.

1.4 I gruppi borghesiani


Con i quattro gruppi borghesiani, che lo tennero impegnato per cinque anni, Gian Lorenzo ottenne una fama
immediata.
Si tratta di Enea e Anchise, del Ratto di Proserpina (16211622), del David (1623-1624) e di Apollo e Dafne (16241625); tre soggetti mitologici e uno biblico che dimostrano l'interesse antiquario del suo mecenate: il cardinale
Scipione Borghese.

Apollo e Dafne.

Le prime opere del Bernini rivelano subito la grandezza


del suo talento, rappresentando i massimi raggiungimenti del barocco. Anni dopo, gi maturo, l'artista confess, rivedendo uno dei suoi capolavori giovanili (l'Apollo
e Dafne): "Oh quanto poco protto ho fatto io nell'arte della scultura in un s lungo corso di anni, mentre io conosco
che da fanciullo maneggiavo il marmo in questo modo!".

A partire da Enea e Anchise, lo stile mostra


un'evoluzione, con qualche incertezza formale e delle citazioni dirette dalle opere di Raaello come l'Incendio di
Borgo. Per le opere di questo gruppo probabile che vi
sia stato il consiglio paterno: seguono poi il Ratto di Proserpina, una pi libera interpretazione dell'arte ellenistica
e nella gura di Plutone una ripresa delle cariatidi color
pietra, arescate da Annibale Carracci nella Galleria Farnese; il David, bloccato nell'atto culminante del confronto con Golia, che non si vede ma che implicito grazie
ai gesti e all'espressione dell'eroe biblico, ripreso in parte dal Polifemo, arescato sempre da Annibale Carracci
nella Galleria Farnese; l'Apollo e Dafne un'invenzione gurativa che sospende i due personaggi nell'attimo culminante dell'azione e del dramma, fondendo le gure con lo
spazio circostante. Si pu aermare che in queste composizioni l'artista ssava un momento transitorio, cio il
punto culminante dell'azione. Inoltre l'osservatore, grazie
a una quantit di espedienti, attratto nella loro orbita:
un esempio di ci che i contemporanei intendevano con
l'espressione Ut pictura poesis.

Gli studi pi recenti indicano nel gruppo dei due Termini di Priapo e Flora destinati ai giardini di Villa Borghese del 1615-16, e ora al Metropolitan Museum of Art
di New York, il primo esempio di fattiva collaborazione tra i due scultori insieme ai gruppi delle Quattro stagioni commissionate da Leone Strozzi e destinate alla
sua villa romana. La resa sensuale e realistica dei festoni di frutta ricorda le opere di Caravaggio possedute dal Ma ci che colpiva e che aascinava gli osservatori e che
cardinal Scipione Borghese nella sua collezione.
fece ben presto di Bernini un mito della sua epoca era il
Nella prima fase stilistica, Bernini dimostra un interesse e virtuosismo, il naturalismo estremo, la capacit di resa dei
un rispetto assoluto della scultura ellenistica in opere che particolari anatomici, naturalistici, degli eetti materici
imitavano alla perfezione lo stile antico, come nell'opera e chiaroscurali; inoltre, la novit di gruppi scultorei che
detta Capra Amaltea nella quale l'artista adott una par- entrano in relazione con lo spazio circostante in maniera
ticolare tecnica di invecchiamento del marmo, tanto da pi libera e articolata, come soltanto Francesco Mochi nel
far credere agli studiosi che la statua fosse d'et elleni- 1605 aveva fatto con le statue per il duomo di Orvieto.

1.7

Il papato Barberini

3
Allo Chantelou, suo biografo e condente durante il soggiorno in Francia, Bernini cond di essersi ispirato alla
ritrattistica di Raaello, sul tipo del ritratto di Bindo Altoviti, ma anche che per ottenere il massimo eetto di
naturalezza bisognava portare il soggetto verso un atteggiamento caricato, nto e teatrale. Solo in quel modo si
potevano evidenziare i difetti e le espressioni che pi caratterizzavano ogni personaggio. Molto spesso usava fare
uno schizzo sommario o una caricatura vera e propria.

L'Ermafrodito dormiente.

1.5

I restauri

Lo studio dell'antico per Gian Lorenzo fu alla base della sua formazione artistica: alcuni restauri ne indicano il
gusto e gli intenti precisi, volti a un'interpretazione originale dell'ellenismo nelle creazioni come l'Ermafrodito
dormiente del Louvre (in cui aggiunge un letto in marmo dall'eetto realistico a una statua antica), ma anche al rispetto della sua integrit e della lettura lologica
dell'opera, come dimostra il restauro del cosiddetto Ares
Ludovisi del 1627. L'opera, una ragurazione di Achille
stante, con le armi poggiate, viene restaurata dal Bernini come un Marte, aggiungendo un putto nelle sembianze
di Amore, e ripristinando tutte le parti mancanti rendendole riconoscibili dalla scelta dierente del marmo e dal
diverso trattamento eseguito nella lavorazione.

1.6

I ritratti

Virtuosismo e imitazione del vero erano le doti che i committenti illustri richiedevano allo scultore. Il genere del
busto-ritratto fece la sua fortuna, anche economica: per
tutta la sua vita gli fu richiesto di eseguire i ritratti dei papi, dei regnanti, dei nobili, dei personaggi pi importanti
e inuenti del suo tempo, a partire dai due che ritraggono il cardinale Scipione Borghese, scolpiti nel 1632,
che colgono il personaggio nel momento immediatamente prima del pronunciamento di una parola; per il Bernini, che era un acuto osservatore, era questo il segreto
per rappresentare al meglio un carattere umano: fermarlo, immobilizzarlo in un qualsiasi momento della vita e in
quel momento rappresentarlo.
Molti furono i capolavori tra i ritratti dell'artista come il
ritratto di Paolo V Borghese del 1620.
Nel 1621 ottenne la Croce dell'Ordine di Cristo per aver
eseguito il Ritratto di Gregorio XV. Tra il 1630 e il
1635 realizza il busto-ritratto di Costanza Buonarelli,
moglie di un suo allievo e amata dall'artista. Anche qui,
la donna colta di sorpresa, con la bocca socchiusa e la
camicetta aperta sul petto.

In alcuni casi Bernini fu costretto a fare ritratti senza il


modello davanti come nel caso di Francesco I d'Este, di
Richelieu ma le dicolt, diceva, erano importanti, in
quanto:
Alcuni ritratti sono legati ad aneddoti celebri su Bernini.
Ne un esempio il busto di Scipione Borghese: poich,
durante il lavoro, il marmo mostr un difetto, l'ignaro Scipione fu invitato a non posare per qualche giorno, ignorando che quello era il tempo necessario a scolpire un
busto esattamente identico. L'episodio, che circol in seguito, serv a incrementare il mito della sua bravura e
velocit d'esecuzione.

1.7 Il papato Barberini


Il 1623 fu un anno cruciale per le sorti di Roma, anche dal
punto di vista artistico. Fu eletto papa Maeo Barberini
col nome di Urbano VIII, un pontece ambizioso, amante
delle arti e grande ammiratore di Bernini, da lui considerato l'artista ideale per realizzare i suoi progetti urbanistici e architettonici, per dare forma ed espressione alla
volont della Chiesa di rappresentarsi come forza trionfante, attraverso delle opere spettacolari, con uno spiccato
carattere comunicativo, persuasivo e celebrativo.
Doveva essere un'arte che fondeva diverse tipologie:
l'architettura, la scultura e l'urbanistica, che avevano nel
teatro il loro denominatore comune: Bernini fu infatti un
realizzatore di scenograe e opere teatrali molto apprezzate, nelle quali utilizzava ogni espediente possibile per
stupire il pubblico con eetti illusionistici, riutilizzati poi
nelle sue architetture.
La prima commissione barberiniana fu, nel 1623, la statua di Santa Bibiana, nell'omonima chiesa, che comprendeva anche il progetto della facciata e una statua che ritrae
la santa in un momento di estasi. La scultura, che dialoga
con le pitture di Pietro da Cortona, un altro protagonista del barocco romano, segna un ulteriore momento di
cambiamento dello stile dello scultore, con un panneggio
gi barocco, mosso ed espressivo, tanto da evidenziare
l'estasi della santa, creando al contempo accentuati eetti chiaroscurali. In seguito user sempre maggiormente
l'espediente di utilizzare l'abbigliamento e i drappeggi come mezzo per sostenere un concetto spirituale in un gioco
di rientranze e sporgenze, luci e ombre.

I potenti dell'epoca gradivano essere ritratti all'eroica,


molto spesso idealizzati nell'aspetto e nell'espressione,
con drappi agitati dal vento e una cascata di riccioli;
questo fece la fortuna di molti artisti, tra cui anche il Il sodalizio artistico di Urbano VIII col suo artista prediletto trover in San Pietro il suo luogo ideale: la basiNostro.

lica sorta sul luogo della sepoltura dell'apostolo Pietro,


fondatore della Chiesa cattolica, doveva rappresentare la
rinascita della Chiesa stessa e la sua rivincita morale e
spirituale dopo la crisi del secolo precedente.

BIOGRAFIA

Con Urbano VIII crebbe la fortuna del Bernini, che fece


incidere le stampe per le edizioni delle poesie latine del
pontece nel 1631.

Al 1642-43 risale la bellissima Fontana del Tritone, la


Il Papa voleva che il nuovo altare situato sopra la con- prima delle sue fontane: un insieme di motivi classici e
fessione fosse sormontato da un enorme baldacchino secenteschi in una fantasia del tutto barocca.
bronzeo, costruito tra il 1624 e il 1633, poggiato su basamenti marmorei con lo stemma barberiniano.
Sviluppato su quattro colonne tortili lungo le quali si di- 1.8 Il Ponticato di Innocenzo X Pamphilj
panano racemi e motivi naturalistici, termina con quattro volute che si incurvano a dorso di delno sorrette da
angeli, e culmina con il globo e la croce: si ispira ai baldacchini emeri utilizzati durante le Quarantore o altre
cerimonie religiose. Bernini in questo modo ha bloccato nel bronzo un'invenzione provvisoria, con tutto il suo
carico di trionfo emero.
La zona attorno, formata dai quattro piloni che sorreggono la cupola, fu dedicata al culto delle reliquie con nicchie contenenti statue monumentali di santi: San Longino di Bernini, Sant'Elena di Andrea Bolgi, Sant'Andrea
di Francois Duquesnoy e inne la Veronica di Francesco
Mochi; statue che sembrano dialogare con l'ambiente circostante, animate da panneggi mossi, e che vanno oltre lo
spazio sico delle nicchie; tutte le statue sono posizionate
sotto le logge contenenti le reliquie stesse. Nel Longino,
tre giri di pieghe partono dal nodo sotto il braccio sinistro,
guidando lo sguardo verso la replica marmorea della sacra
lancia, reliquia conservata nella cripta sottostante, in tal
modo il panneggio acquista vita autonoma, svincolandosi
da ogni logica concatenazione.
Nel 1627 comincia la costruzione del monumento sepolcrale di Urbano VIII: terminato molti anni pi tardi, fu
collocato in posizione simmetrica rispetto a quello cinquecentesco di Paolo III Farnese, il papa del concilio
di Trento, cio colui che aveva iniziato la riforma della
chiesa che si considerava conclusa proprio dal Barberini. Questo monumento si ispira alle tombe medicee di
Michelangelo, con la statua del Papa in cima in atto di
benedire e con ai lati del sarcofago le gure allegoriche
della Carit e della Giustizia. Al centro uno scheletro, in
luogo della consueta statua allegorica della Fama che scrive l'epitao. L'innovazione iconograca sta a signicare
che anche la morte, rappresentata dallo scheletro, rende
omaggio alla gloria del Papa.
Baldacchino di San Pietro
Sepolcro di Urbano VIII

Basilica di San Pietro: la facciata (Carlo Maderno) con in primo


piano il colonnato di Bernini

La fortuna dell'artista sembra fermarsi improvvisamente


con la morte del suo protettore: infatti nel 1644 comincia
il ponticato di Innocenzo X Pamphilj, molto pi austero,
a causa della crisi economica dello stato ponticio dopo la
guerra di Castro e del ridimensionamento del suo potere
in seguito alla pace di Vestfalia del 1648. Da questo momento alcune delle commissioni pi ambite niscono ad
artisti rivali del Bernini come Francesco Borromini che si
occupa del rifacimento della Basilica di San Giovanni in
Laterano e Carlo Rainaldi che costru il Palazzo Pamphilj e cominci l'edicazione della chiesa di Sant'Agnese in
Agone in Piazza Navona.
Nel 1644 Bernini, che era stato rispettato, ma anche temuto e odiato per il potere quasi dittatoriale esercitato sul
mondo artistico romano, sub anche l'umiliante abbattimento del campanile posto sulla facciata della Basilica
di San Pietro, per problemi di statica e per la natura
cedevole del terreno su cui insisteva.
Quelle persecuzioni ingiuste ispirarono allo scultore uno
dei gruppi pi felici e forti tra le sue opere: la Verit scoperta dal tempo, rimasta per incompiuta con la sola gura della verit", rimase di proprieta' degli eredi Bernini no al 1957 quando fu ceduta allo stato Italiano . Con
la successiva riconciliazione con il Papa iniziava infatti in
quegli anni uno dei periodi pi favorevoli per le meditazioni del Bernini. Il Papa Innocenzo X dava al Bernini il
suo appoggio e gli permetteva la decorazione (con marmi
colorati e statue di putti) del braccio lungo della Basilica
di San Pietro.

Nel 1629, alla morte di Carlo Maderno viene incaricato dei lavori di completamento di Palazzo Barberini,
cantiere che nel frattempo era stato portato avanti da
Borromini, con il quale comincia in questo periodo una
stretta collaborazione, che sfocer in seguito in accesa In questi anni ebbe modo per di realizzare anche uno dei
suoi capolavori assoluti, un'opera che nei suoi valori esterivalit.

1.9

Il Ponticato di Alessandro VII Chigi

Palazzo Montecitorio, gi Palazzo Ludovisi, realizzato dal


Bernini su commissione di Innocenzo X

tici e culturali rappresenta uno dei fatti artistici pi importanti del XVII secolo, la Cappella Cornaro nella chiesa
di Santa Maria della Vittoria con la Transverberazione di
santa Teresa d'Avila.
Bernini, nel rappresentare un evento estatico organizza
lo spazio angusto di una cappella come uno scenario tea- Obelisco della Minerva
trale, con tanto di spettatori, i familiari del committente
ritratti a mezzo busto e sporgenti da palchetti laterali, e ta Maria del Popolo (1655-1661) e le decorazioni della
il gruppo centrale della santa, con l'angelo che la tragge navata e del transetto.
con un dardo, sulla scena.
In S. Pietro termina l'apparato decorativo interno con
La santa ha un'attitudine talmente sensuale da far dimen- la spettacolare macchina della Cattedra di San Pietro
ticare a molti osservatori la natura mistica e spirituale (1657-1666) situata in fondo all'abside, un'opera di didell'evento.
cile interpretazione, un reliquiario contenente la cattedra
Inoltre gli permise nel 1644 di realizzare la Fontana dei dell'epoca paleocristiana, sorretta dalle statue dei quattro
Quattro Fiumi a Piazza Navona a Roma, con al centro un Padri della Chiesa, come simbolo della saggezza e delobelisco su un basamento di travertino che imita gli sco- la conoscenza della chiesa che sostiene l'autorit papale
gli, le rocce, i palmizi e i muschi con le quattro statue e illuminata dalla sfolgorante apparizione della colomba stilizzata sulla nestra da cui proviene una luce intenallegoriche dei umi.
sa, circondata da una corona di angeli volanti, simbolo
In seguito realizz: il "Monumento di Suor Maria Raggi" dell'illuminazione divina.
a Santa Maria sopra Minerva, la "Verit" custodito nella Galleria Borghese e i busti di Innocenzo X, custodito All'esterno costruisce il colonnato ellittico, un intervennella Galleria Doria Pamphilj, e di Francesco I d'Este nel to urbanistico e architettonico, uno spazio dedicato alle cerimonie religiose pubbliche, un'invenzione dal forte
museo Estense di Modena.
contenuto allegorico, che sottintende all'abbraccio della
Chiesa, intesa come istituzione ecumenica, alla totalit
1.9 Il Ponticato di Alessandro VII Chigi del suo popolo.
Il sagrato di forma trapezoidale, e precede la piazza di
forma ovale con due centri dati dalle due fontane a lato
dell'obelisco, circondata da un porticato di ordine dorico.
La piazza si apriva improvvisamente all'interno di un
quartiere, la Spina di Borgo, distrutto durante il fascismo,
costituito da una tta trama di piccole viuzze: il
pellegrino che si recava alla basilica rimaneva cos colpito dall'improvvisa visione che comprendeva la piazza,
Le prime opere commissionate furono le statue di Danie- la facciata e la cupola di Michelangelo Buonarroti.
le e Abacuc e l'angelo (del quale resta anche lo studio di I lavori di S.Pietro terminano con la costruzione della
Testa d'angelo) per la cappella Chigi nella basilica di San- Scala Regia, l'ingresso uciale ai palazzi apostolici, doCon l'elezione di Fabio Chigi, che sceglie il nome di
Alessandro VII nel 1655, torna un papa umanista, che
come Maeo Barberini trent'anni prima si circonda di
artisti e architetti per l'esecuzione di ambiziosi progetti
urbanistici, come la sistemazione della piazza del Popolo,
impegnando in diversi cantieri Pietro da Cortona e Carlo
Rainaldi.

BIOGRAFIA

ve, utilizzando i colonnati che ancheggiano la scalina- suoi progetti rimasero sulla carta. Riusc soltanto a comta, corregge l'irregolarit del muro, e con il Monumento pletare il ritratto di Luigi XIV, di gusto pienamente baequestre dell'Imperatore Costantino (1662-1668).
rocco con un accentuato svolazzo del mantello, un volto
Sempre per la famiglia Chigi costru due chiese: la dall'atteggiamento eroico e idealizzato e una cascata di
Collegiata dell'Assunta ad Ariccia e la Parrocchiale di riccioli. Cominci a lavorare anche al Ritratto Equestre
San Tommaso a Castel Gandolfo. Progetta nel 1666 per la del Re che fu addirittura riciclato come soggetto classico.
piazza di Santa Maria sopra Minerva L'Elefante Obeliscoforo (noto anche come Pulcin della Minerva) realizzato
da Ercole Ferrata, che materializza una simbologia tratta
dalla Hypnerotomachia Poliphili di Francesco Colonna.

Come per Urbano VIII, anche per Alessandro VII costru


un sepolcro con l'aiuto dei suoi allievi.

Diverso dal monumento per il suo predecessore, in questo il Papa assorto in preghiera e non ha l'atteggiamento
Nello stesso periodo amplia il Palazzo Ponticio al risoluto: la morte non scrive sul libro, ma mostra la clessidra da sotto un enorme drappo di alabastro movimentato
Quirinale.
da pieghe amplissime che unisce le quattro gure allegoriche; la Carit e la Verit sul davanti e la Prudenza e
la Giustizia sul retro e a mezzo busto, scoprendo la porta che simboleggia il passaggio all'aldil. Il monumento
presenta nel suo complesso un tono pi meditativo e intimistico e pu essere letto come un invito a spendere il
tempo della vita nella preghiera per far diventare la morte
un semplice passaggio.

1.10 Ultime opere

Estasi della beata Ludovica Albertoni

Sotto il nuovo papa Clemente IX Rospigliosi, lo scultore


esegue una serie di angeli portanti i simboli della Passione
Altare maggiore di Sant'Andrea al Quirinale
di Cristo da collocare lungo Ponte Sant'Angelo. Di queste
In questo periodo l'attivit di Gian Lorenzo incentra- opere, solo una rmata dall'autore ed ora collocata
ta soprattutto nella realizzazione di progetti architettonici nella basilica di Sant'Andrea delle Fratte.
come la Chiesa di Sant'Andrea al Quirinale, commissio- Nella chiesa di San Francesco a Ripa Bernini aronta
nata da Camillo Pamphilij, a pianta ellittica e con l'entrata nuovamente il tema dell'estasi nella cappella dedicata alla
in corrispondenza dell'asse minore, sulla cappella absida- Beata Ludovica Albertoni terminata nel 1674. l'epoca
le dipinta la scena dell'apoteosi del santo titolare, con del ponticato di Clemente X che aveva beaticato Lula sua statua sul frontone concavo che sembra ascendere dovica Albertoni nel 1671. Ludovica apparteneva alla faverso la cupola.
miglia del cardinal-nipote Paluzzo Paluzzi Altieri degli
Bernini era ormai un artista di fama internazionale, e nel Albertoni, che utilizza la fama di santit dell'antenata per
1664 il ministro Colbert per conto del re Luigi XIV con- celebrare la propria famiglia.
vinse il Papa a concedergli il suo artista prediletto e cos
il 29 aprile 1665 l'artista part per la Francia, con l'intento
tra l'altro di progettare la ristrutturazione del palazzo del
Louvre. Fu accolto come un principe.

In San Lorenzo in Lucina nel 1673 viene collocato il


Busto di Gabriele Fonseca.

Bernini mor il 28 novembre del 1680. Venne tumulato nella basilica di Santa Maria Maggiore a Roma, nella
L'esperienza francese dur per pochi mesi, il 20 otto- tomba terragna di famiglia. Il suo ultimo lavoro il busto
bre ritorn a Roma, dopo essersi reso conto che il suo del Salvatore conservato nel convento di San Sebastiano
stile non incontrava il gusto dei committenti francesi e i fuori le mura a Roma.

2.3

Fontane

7
Cappella Cornaro
Altare del Santissimo Sacramento
Cappella Raimondi
Cappella Paluzzi Albertoni

2.3 Fontane
Fontana dei Quattro Fiumi (piazza Navona, Roma)
Fontana del Moro (piazza Navona, Roma)
Fontana del Tritone (piazza Barberini, Roma)
Fontana delle Api (piazza Barberini, Roma)
Fontana del Leone (Canale Monterano, RM, citt
vecchia di Monterano)
Sepolcro di Bernini in Santa Maria Maggiore

Fontana della Barcaccia (piazza di Spagna, Roma)

Fontana del Bicchierone e cascata della Fontana


dell'Organo a Villa d'Este, Tivoli

Opere

2.1

Architettoniche

Piazza San Pietro


Chiesa di Sant'Andrea al Quirinale
Collegiata di Santa Maria Assunta (Ariccia)
Palazzo Chigi (Ariccia)
Santuario di Santa Maria di Galloro ad Ariccia
Palazzo Montecitorio
Palazzo Chigi-Odescalchi
Palazzo Barberini
Scala Regia in Vaticano
Facciata della chiesa di Santa Bibiana
San Tommaso da Villanova

2.2

Monumenti

2.4 Sculture (in marmo ove non specicato)


Angelo con la Corona di Spine, Roma, Sant'Andrea
delle Fratte
Apollo e Dafne, Roma, Museo e Galleria Borghese
Beata Ludovica Albertoni, Roma, San Francesco a
Ripa
Busto del Cardinale Melchior Klesl, Wiener Neustadt (Austria), Cattedrale
Busto del Cardinale Alessandro Peretti Montalto,
Amburgo, Kunsthalle
Busto dell'Arcivescovo Carlo Antonio dal Pozzo,
Edimburgo, National Gallery of Scotland
Busto del Cardinale Escoubleau de Sourdis, Bordeaux, Muse d'Aquitaine
Busto di Papa Gregorio XV (bronzo), Genova, Villa
del Principe

Altare del Santuario di Nostra Signora della


Misericordia (Savona)

Busto di Sir Thomas Baker, Londra, Victoria and


Albert Museum

Baldacchino di San Pietro

Busto del Cardinale Richelieu, Parigi, Muse du


Louvre

Sepolcro di Urbano VIII


Sepolcro di Alessandro VII
Cattedra di San Pietro
Elefante Obeliscoforo

Busto del Salvatore, Norfolk (USA), Chrysler Museum (altra vers. a Roma, Basilica di San Sebastiano; controverso quale delle due sia autografa)
Busto di Alessandro VII, Siena, collezione ChigiZondadari

3 DEDICHE A BERNINI
Busto di Antonio Cepparelli, Roma, Museo di San
Giovanni dei Fiorentini

Fauno molestato da cupidi, New York, Metropolitan


Museum of art

Busto di Antonio Coppola, Roma, Museo di San


Giovanni dei Fiorentini

La Verit, Roma, Museo e Galleria Borghese

Busto di Costanza Bonarelli, Firenze, Museo


nazionale del Bargello
Busto di Francesco I d'Este, Modena, Galleria
Estense
Busto di Gabriele Fonseca, Roma, San Lorenzo in
Lucina
Busti di Innocenzo X, Roma, Galleria DoriaPamphilj (due esemplari)

Luigi XIV a Cavallo, Versailles, Chateau (giardini);


[opera rimaneggiata nel '700]
Ratto di Proserpina, Roma, Museo e Galleria
Borghese
Maria Maddalena, Siena, Duomo, cappella del Voto
San Girolamo, Siena, Duomo, cappella del Voto
San Longino, Roma, Basilica di San Pietro
San Lorenzo sulla Graticola, Firenze, Galleria degli
Uzi, coll. Contini-Bonacossi
San
Sebastiano,
Thyssen-Bornemisza

Madrid,

Collezione

Santa Bibiana, Roma, Chiesa di Santa Bibiana


Testa d'angelo, New York, Frick Collection (attribuzione incerta)
Gian Lorenzo Bernini esegue anche il Putto con il
Dragone, il Fauno che scherza con gli amorini e i
Santoni
Busto di Luigi XIV, Versailles, Chateau

3 Dediche a Bernini

Busto di Luigi XIV, Versailles, Chateau


Busto di Paolo V, Roma, Museo e Galleria Borghese
Busti di Scipione Borghese, Roma, Museo e Galleria
Borghese (due esemplari)
Busto in bronzo di Urbano VIII, Spoleto, Cattedrale
di Santa Maria Assunta
La Capra Amaltea, Roma, Museo e Galleria
Borghese
Costantino a Cavallo, Roma, portico della Basilica
di San Pietro
Crocisso dell'Escorial (bronzo), San Lorenzo
(Spagna), Monastero dell'Escorial
Busti di Anima beata e Anima dannata, Roma,
Ambasciata di Spagna presso la Santa Sede
David, Roma, Museo e Galleria Borghese
Enea, Anchise e Ascanio, Roma, Museo e Galleria
Borghese
Estasi di santa Teresa d'Avila, Roma, Santa Maria Autoritratto
della Vittoria

9
Howard Hibbard, Bernini, Harmondsworth, Penguin
Books (1965)
Franco Borsi, La chiesa di S. Andrea al Quirinale,
Roma, Ocina Edizioni (1967)
Maurizio e Marcello Fagiolo dell'Arco, Bernini:
una introduzione al gran teatro del barocco, Roma,
Bulzoni (1967)
Irving Lavin, Bernini and the crossing of Saint
Peters, New York University Press (1968)
Robert Wallace, The world of Bernini: 1598 - 1680,
New York, Time-Life Books (1970)
Cesare Brandi, La prima architettura barocca. Pietro da Cortona, Borromini, Bernini, Bari, Laterza
(1970)
Banconota da 50.000 lire italiane sulla quale impresso
l'autoritratto di Gian Lorenzo Bernini

Walter Vitzthum, Il barocco a Roma, Milano, Fabbri


(1971)

A Bernini stato intitolato il cratere Bernini, sulla


supercie di Mercurio.

Massimo Birindelli, La machina heroica: il disegno


di Gianlorenzo Bernini per piazza San Pietro, Universit degli Studi di Roma, Istituto di Fondamenti
dell'Architettura, (1980)

Su alcune opere del Bernini incentrato il romanzo


Angeli e demoni di Dan Brown.
Gian Lorenzo Bernini venne ragurato sulla banconota da 50.000 lire italiane, dal 1984 al 1992 come
1 tipo e dal 1992 al 1999 come secondo tipo.

4
5

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