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Il Neoclassicismo:
5. fu un vasto movimento di gusto, che finì per riempire con i suoi segni
anche gli oggetti d’uso e d’arredamento(stile Impero).
I principali protagonisti del neoclassicismo furono dunque: il pittore
Il Parnaso di Mengs a Villa Albani Anton Raphael Mengs (1728-1779), lo storico dell’arte Johann Joachim
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Winckelmann (1717-1768), che furono anche i teorici del
neoclassicismo, gli scultori Antonio Canova(1757-1822) e
BertelThorvaldsen (1770-1844), il pittore francese Jacques-Louis David
(1748-1825), i pittori italiani Andrea Appiani (1754-1817) e Vincenzo
Camuccini(1771-1844).
Roma Barocca è il teatro nel quale si sviluppa il nuovo stile che ad essa si
contrappone in aperta critica.
Winckelmann, Mengs, Canova, Thorvaldsen, operarono tutti a Roma, che
divenne, nella seconda metà del Settecento, la capitale incontrastata del
Neoclassicismo, il baricentro dal quale questo nuovo gusto si irradiò per tutta
Ritratto di Winckelmann
Europa. A Roma, inoltre nello stesso periodo, operava un altro originale
artista italiano, Giovan Battista Piranesi, che, con le sue incisioni a stampa,
diffuse il gusto per le rovine e le antichità romane. L’Italia, nel Settecento, fu
la destinazione obbligata di quel «Grand Tour», che rappresentava, per la
nobiltà e gli intellettuali europei, una fondamentale esperienza di formazione
La Roma di Bernini del gusto e dell’estetica artistica. A Roma, si stabilirono scuole ed accademie
di tutta Europa,ed essa divenne la città dove avveniva l’educazione artistica di
e borromini intere generazioni di pittori e scultori. Tra questi vi fu anche il David,ospite
di villa Medici a trinità dei monti, sede dell’accademia di Francia, che
rappresentò il pittore più ortodosso del nuovo gusto neoclassico.
Uno dei motivi di questo rinato interesse per il mondo antico furono le
scoperte archeologiche che segnarono tutto il XVIII secolo. In questo secolo
furono scoperte prima Ercolano, poi Pompei, quindi Villa Adriana a Tivoli
e i templi greci di Paestum; ed infine giunsero dalla Grecia numerosi reperti
archeologici, che finirono nei principali musei europei di Londra, Parigi,
Monaco. Negli stessi anni si diffusero numerose pubblicazioni, tra cui “Le
rovine dei più bei monumenti della Grecia”, 1758, del francese Le Roy, Le
antichità di Atene, 1762, degli inglesi Stuart e Revett, e le incisioni di
antichità italiane del romano Piranesi, che contribuirono notevolmente a
diffondere la conoscenza dell’arte classica. Questa opera di divulgazione fu
importante non solo per la conoscenza della storia dell’arte, ma anche per il
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Le scoperte diffondersi dell’estetica del neoclassicismo.
archeologiche In particolare, con le campagne di scavo, non solo si ampliò la conoscenza del
passato, ma fu chiaro il rapporto, nel mondo classico, tra arte greca e arte
romana. Quest’ultima, rispetto alla greca apparve solo un pallido riflesso ed
un epigono, se non addirittura una semplice copia. La vera fonte della
grandezza dell’arte classica venne riconosciuta nella produzione greca degli
artisti del V-IV secolo a.C. Quel periodo eroico che vide sorgere la plastica
statuaria di Fidia, Policleto, Mirone, Prassitele, fino a Lisippo. E la
perfezione senza tempo di questa scultura influenzò profondamente l’estetica
del Settecento, divenendo modello per gli artisti del tempo.
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Razionalismo dell’Illuminismo. Di una corrente filosofica che cerca di «rischiarare» la
illuministico e mente degli uomini per liberarli dalle tenebre dell’ignoranza, della
superstizione, dell’oscurantismo, attraverso la conoscenza e la scienza. E per
Neoclassicismo
far ciò bisogna innanzitutto liberarsi da tutto ciò che è illusorio. E l’arte
barocca ha sempre perseguito l’illusionismo, come pratica artistica.
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I soggetti delle opere d’arte neoclassiche divennero personaggi e situazioni
trattedall’antichità classica e dalla mitologia. Le storie di questo passato, oltre
a far rivivere lo spirito di quell’epoca, che tanto suggestionava l’immaginario
collettivo di quegli anni, serviva alla riscoperta di valori etici e morali, di alto
contenuto civile, che la storia antica proponeva come modelli al presente. La
storia antica, quindi, divenne un serbatoio di immagine allegoriche da
utilizzare come metafora sulle situazioni del presente. Ciò è maggiormente
avvertibile per un pittore come il David, nei cui quadri la storia del passato è
solo un pretesto, o una metafora, per proporre valori ed idee per il proprio
tempo. Il neoclassicismo, nella sua poetica, invertì il precedente
atteggiamento dell’arte rococò. Questa, nella sua ricerca della sensazione
emotiva o sensuale, sceglieva immagini che materializzavano l’«attimo
fuggente». Il neoclassicismo non proponemai attimi fuggenti, ma,
coerentemente con la sua impostazione classica, rappresenta solo «momenti
pregnanti». I momenti pregnanti sono quelli in cui vi è la maggiore carica
simbolica di una storia. In cui si raggiunge l’apice di intensità psicologica, di
concentrazione, di significanza: il momento in cui, un certo fatto od evento,
entra nella storia o nel mito.
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una forma definitiva ed eterna.
L’architettura
Neoclassica L’architettura Neoclassica ha come scopo fondamentale la costruzione
di edifici pubblici che richiameranno strutture di origine antica e si
imporranno per nobiltà e grandiosità.
La chiesa de la Madeleine (1764-1845) a Parigi ha l’aspetto di un tempio
greco-romano,periptero con una peristasi di 52 colonne corinzie,su di un
podio preceduto da gradinata; il cosiddetto Walhalla di Ratisbonain
Germania è costruito su modello del Partenone di Atene in marmo bianco
e, più tardi un’intera città Neoclassica costituirà oltre Atlantico, la capitale
della nazione più potente del mondo.
In Italia e, soprattutto a Milano i maggiori esempi neoclassici,sono ad
opera del Piermarini,nel 1776 progetta il teatro alla scala,costituendo il
Eglise de La Madelein a Parigi prototipo di un edificio destinato a luogo pubblico,ripetuto nei teatri
successivi in tutte le forme costitutive:
Prospetto con timpano sovrastante,portico per l’arrivo e la partenza
delle carrozze,
emiciclo con la platea ed i palchi sovrapposti dall’acustica perfetta
e,facciata elegante e misurata con semplici strutture classiche
(semicolonne e paraste) che scandiscono la superficie.
Ratisbona il Walhalla
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l’arco della pace di Luigi Cagnola, la risistemazione di Foro Bonaparte
di Giovanni Antonio Antolini .
Altre città vedranno sorgere (ma non organicamente come a Milano)
edifici neoclassici, così a Padova sorgerà il Caffè Pedrocchia Genova il
teatro Carlo Felice.A Roma il protagonista del neoclassicismo sarà
Giuseppe Valadier,con la risistemazione di Piazza del Popolo,dove
adotterà la pianta ellissoidale,costruendo due emicicli,e raccordando il
Pincio alla piazza mediante rampe e terrazze che si inseriscono
armonicamente nella natura senza stravolgerla,ogni elemento gioca un
ruolo evocativo e, la piazza sembra diventare un tutt’uno con il
soprastante parco,costituendo uno dei complessi urbanistici meglio riusciti
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