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Scende la pioggia

Studio di una goccia d’acqua

Filippo Malagoli - IIS Paradisi

5B Sci - Anno scolastico 2019/2020


1) Forma della goccia

Consideriamo una goccia di pioggia con la forma in figura,


larga 4mm e alta 6mm , la curva che la descrive è:

Dove y =− √4 − x 2 rappresenta la semicirconferenza


verde e y = √16 − 8 |x| la funzione azzurra.

2) Area della goccia


Per calcolare l’area della sezione della goccia si potrebbe
usare il teorema di Pick, il quale afferma:

Teorema di Pick: In un piano cartesiano, dato un


poligono semplice che ha come vertici punti con
coordinate intere, l’area del poligono è data dalla formula:

A = i + p/2 − 1

Dove i sono i punti a coordinate intere interni al poligono


e p quelli a coordinate intere sul perimetro, inclusi i vertici.

Ad esempio con un triangolo tipo quello in figura l’area


calcolata con la formula normale è:

A = b · h/2 = 5 · 5/2 = 12, 5


Mentre, calcolato col teorema di Pick:

7
A = 10 + 2 − 1 = 12, 5
Il teorema di Pick dà risultati esatti solamente per i
poligoni, quindi nel caso della goccia è necessario
approssimare la forma a una forma poligonale con più lati:

AP = 13 + 8
2 − 1 = 16mm 2

Per calcolare la percentuale di errore che si commette con


il teorema di Pick è necessario calcolare il valore esatto
dell’area A dato dalla somma dell’area della
semicirconferenza y = √4 − x 2 e dell’area di sottografico
della funzione y = √16 − 8 |x| , che è il doppio dell’integrale
definito da 0 a 2 della funzione:
Ac = 1
2 π r 2 = 2π

[ ]
2 3

( )=
(16−8x) 3
2 2
Af = 2 ∫ √16 − 8x = − 2 81 3 0 = − 1
6 − 16 2 32
3
2
0

Atot = 2π + 32
3 ≃ 16, 95mm 2

Ora che sappiamo il valore preciso dell’area e possiamo


calcolare l’errore percentuale commesso con il teorema di
Pick:
Atot −AP
E% = Atot 100 = 6%

3) Volume e massa della goccia

Volendo calcolare la massa della goccia, sapendo la sua


kg
densità (ρ = 1000 m3
) è necessario calcolare il suo
volume, che è dato dalla somma del volume dei solidi di
rotazione della semicirconferenza y = √4 − x e della curva
y = √16 − 8 |x| . Essendo la prima una semisfera di raggio
2mm il suo volume è:

V S = 32 πr 3 = 16
3 π

Per calcolare il volume dell’altro solido di rotazione è


necessario usare il metodo dei gusci cilindrici:
[ ]
2 3
5
(16−8x) 2 2
V SR = 2π ∫ x√16 − 8x = 2π − x
12 (16 − 8x) 2 − 240 0 = 2π 64
15
0

16 3
V tot = 3 π + 2π 64
15 ≃ 4 3, 5mm

Quindi la massa della goccia è:

m = d · V = 43, 5 · 10 −3 = 4, 35 · 10 −2 g

4) Quantità di pioggia

Considerando che il bicchiere a forma di tronco di cono in


figura, di altezza 10cm , raggio di base 3cm e raggio del
bordo 4cm , si riempie fino a 1cm di altezza in 2min , per
calcolare il volume di pioggia che si è depositato è
necessario calcolare il volume del solido di rotazione che
si ottiene ruotando il trapezio ABF E , per farlo è
necessaria l’equazione della retta su cui giace il segmento
AC :

1
y= 10 x +3

1 1
V A = π∫ y
0
2
(x) = π ∫ ( 10
0
1
x + 3) 2 = π [ x3
300 + 3x 2
10 ]
+ 9x 1
0 = π 2791
300 ≃ 29.2cm 3

Sapendo il volume totale dell’acqua si può facilmente


calcolare il volume d’acqua caduto nell’unità di tempo e il
numero di gocce cadute nell’unità di tempo:

VA 29,2
ΔV = t ≃ 2·60 = 0.24 = 240 mm 3 /s

Ng = ΔV
VG ≃ 240
43,5 = 5, 5s −1

5)Moto della goccia: Velocità e accelerazione

Una goccia che cade è sottoposta all’azione della forza di


gravità F P = mg e della forza di attrito esercitata dall’aria,
siccome la goccia di pioggia è una piccola particella che
cade con una velocità relativamente bassa si può usare
l’equazione:
F A =− K v

dove K è la costante di attrito con l’aria e v è la velocità


della goccia. Così la forza totale è data da:
F tot = F P − F A = mg − K v

Siccome F = ma per la seconda legge della dinamica:

K
a(t) = g − m v

Da questa equazione si può ricavare la velocità limite della


goccia, ossia quando la forza d’attrito è uguale alla forza
peso, quindi l’accelerazione è nulla e la goccia assume
una velocità costante.

K
a=0 ⇒ g− m vL = 0

v L = g Km

Inoltre dall’equazione dell’accelerazione si può ricavare la


funzione della velocità v (t) :

K
a=g− m v
dv K
dt = g (1 − gm v)
dv
K
(1− gm v)
= g · dt

Integro entrambi i membri:

v t
∫ dv
K v)
(1− gm
= ∫ g · dt
0 0
− g Km ln ||1 − K |
gm v | = gt
è possibile sciogliere il modulo in quanto la velocità non
supererà mai la velocità limite v L = g Km e quindi
l’argomento del modulo sarà sempre ≥ 0

kt
1− K
gm v = e −m
− kt
v = g Km (1 −e m
)

Questa funzione è corretta perché per t = 0 v (t) = 0 e


poiché:

Kt
lim e − m = 0 ⇒ lim v (t) = g Km
t→∞ t→∞

che coincide con la velocità limite v L calcolata in


precedenza

Come si può notare dal grafico inizialmente la crescita di


v (t) sembra lineare, ma in realtà con più v (t) aumenta con
più aumenta l’attrito dell’aria che tende a diventare uguale
alla forza peso e quindi fa sì che la velocità tenda
asintoticamente a diventare costante, ossia la velocità
limite v L .

6) Moto della goccia: Spazio

Integrando la funzione della velocità v (t) è possibile


ricavare l’equazione del moto S (t) della goccia:

t t
[ ]
Kt 2 Kt
S (t) = ∫ v (t) = ∫ g Km − g Km e − m = g Km t + g m 2 e − m t
0
K
0 0
2 Kt 2
S (t) = S 0 + g Km t + g m 2 e − m − g m 2
K K

Kt
Al passare del tempo il termine e − m tende a diventare
sempre più piccolo e quindi S (t) tende a diventare una
legge lineare che ha come coefficiente angolare la velocità
limite v L :

2
S (t) ⇒ S 0 + g Km t − g m 2
K

Per verificare sperimentalmente che la legge del moto sia


giusta si potrebbe far cadere una goccia d’acqua da una
determinata altezza e misurare il tempo che ci impiega a
giungere a terra, se l’equazione è giusta allora inserendo il
tempo misurato in S (t) si dovrebbe ottenere l’altezza da
cui è stata fatta cadere

7) Integrale di Riemann

Verso la fine dell’ottocento era comparsa la necessità di


poter calcolare l’area di figure qualsiasi che non
rientrassero in quelle regolari già conosciute dalla
geometria, Riemann è riuscito a sviluppare una teoria che
risolvesse questo problema.

L’integrale è un operatore matematico che consente di


calcolare l’area di sottografico di una funzione in un
intervallo definito in cui la funzione è continua.
Data una funzione f (x) continua nell’intervallo [a, b]
consideriamo una qualsiasi suddivisione σ dell’intervallo
[a, b] in n + 1 punti, con x0 = a e xn = b (non è necessario
che tutti i punti siano equidistanti ma per questa
spiegazione li considereremo tali).

Per ognuno dei sottointervalli [xi , xi+1 ] si può calcolare


l’area del rettangolo che ha come base xi+1 − xi , ossia Δx
poiché i punti sono equidistanti, e come altezza
l’immagine di uno dei punti compresi tra xi e xi+1 (noi
considereremo f (x ) )
i

Ai = f (x ) (xi+1 − xi ) = f (x ) Δx
i i

Conoscendo l’area di ciascun rettangolo si può calcolare


un’approssimazione dell’area di sottografico sommando
l’area di tutti i rettangoli presi in considerazione:

n n
Atot = ∑ Ai = ∑ f (xi ) Δx
i=0 i=0

Tanto più i sottointervalli sono piccoli, tanti più rettangoli si


considerano e tanto più l’approssimazione dell’area di
sottografico è vicina a quella reale, quindi dividendo
l’intervallo [a, b] in infiniti punti si ottiene esattamente
l’area di sottografico, ossia l’integrale della funzione f (x)
nell’intervallo [a, b] :
n n b
lim ∑ Ai = lim ∑f Δx = ∫ f (x) dx
n→+∞ i=0 n→+∞ i=0 (xi ) a

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