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NEOCLASSICISMO

Quando? Seconda metà del ‘700 e primo quarto dell’’800.


Ciò che contraddistingue lo stile artistico di quegli anni fu l’adesione ai principi
dell’arte classica. Quei principi di armonia, equilibrio, compostezza, proporzione,
serenità, che erano presenti nell’arte degli antichi greci e degli antichi romani che,
proprio in questo periodo, furono riscoperti e ristudiati con maggior attenzione ed
interesse grazie alle numerose scoperte archeologiche.
MISURA Le passioni non vengono esasperate: atteggiamento di accettazione.
ESTETICA e ETICA (insegnamenti morali, comunicazione di un messaggio)
Arte utile e funzionale
 Religione bandita: non può essere spiegata scientificamente.
Es. tombe di Canova: non religiose, ma memoriali.
 Rifiuto dell’arte barocca. Il neoclassicismo nacque come desiderio di un'arte
più semplice e pura rispetto a quella barocca, vista come eccessivamente
fantasiosa e complicata. Questo desiderio di semplicità si coniugò alla
constatazione, fornita dalle scoperte archeologiche, che già in età classica si
era ottenuta un’arte semplice ma di nobile grandiosità. Il barocco apparve
allora come il frutto malato di una degenerazione stilistica che, pur partita dai
principi della classicità rinascimentale, era andata deformandosi per la ricerca
dell’effetto spettacolare ed illusionistico: la famosa peste del gusto secondo il
teorico Francesco Milizia.
 Winckelmann teorizzò il ritorno al principio classico del «bello ideale»
Considerazioni sull’imitazione delle opere greche nella pittura e nella scultura
Storia dell’arte nell’antichità
«Nobile semplicità e quieta grandezza» arte tutta razionale, purificata dalle
passioni e fondata su canoni di bellezza assoluta.
 ciò che è bello è anche buono, va preso come esempio. Il passato è modello di
virtù civili ed eroiche. Il senso di appartenenza alla nazione e di sacrificio per
essa è fondamentale
 Immagine del potere imperiale di Napoleone che ai segni della romanità
affidava la consacrazione dei suoi successi politico-militari
 fu un vasto movimento di gusto che finì per riempire con i suoi segni anche
gli oggetti d’uso e d’arredamento.
ARCHEOLOGIA
Uno dei motivi di questo rinato interesse per il mondo antico furono le
scoperte archeologiche che segnarono tutto il XVIII secolo. In questo secolo
furono scoperte prima Ercolano, poi Pompei, quindi Villa Adriana a Tivoli e i
templi greci di Paestum; ed infine giunsero dalla Grecia numerosi reperti
archeologici che finirono nei principali musei europei: a Londra, Parigi,
Monaco. In particolare, con queste campagne di scavo, non solo si ampliò la
conoscenza del passato, ma fu chiaro il rapporto, nel mondo classico, tra arte
greca e arte romana. Quest’ultima rispetto alla greca apparve solo un pallido
riflesso se non addirittura una semplice copia. La vera fonte della grandezza
dell’arte classica venne riconosciuta nella produzione greca degli artisti del
VIV secolo a.C. Quel periodo eroico che vide sorgere la plastica statuaria di
Fidia, Policleto, Mirone, Prassitele, fino a Lisippo.

RINASCIMENTO
= ritorno all’arte antica e alla razionalità.
Differenze:
o La razionalità rinascimentale era di matrice umanistica e tendeva a
liberare l’uomo dalla trascendenza medievale. Il ritorno all’antico era il
ritorno ad un atteggiamento naturalistico, nei confronti della
rappresentazione, che lo liberasse dal simbolismo astratto del
medioevo
o la razionalità neoclassica è invece di matrice illuministica e tendeva a
liberare l’uomo dalla retorica, dalla ignoranza e dalla falsità barocca.
Per l’artista neoclassico fu la codificazione di una serie di norme e di
regole che servissero ad imbrigliare quella fantasia che, nell’età
barocca, aveva agito con eccessiva licenza e sregolatezza.
ARCHITETTURA
Arena Civica, Arco della Pace, la Scala, Pantheon, Foro Bonaparte, Walhalla di
Ratisbona.
Anche ideali utopistiche mai realizzate es. Cenotafio di Newton

CANOVA 1757-1822
Nacque a Possagno vicino a Venezia, poi si trasferì a Roma, dove studiò la statuaria
antica e acquisì una precisa ed elaborata formazione classica.
• Fu nominato dal Papa Ispettore generale delle belle arti, carica
precedentemente attribuita solo a Raffaello, quindi fu il primo sovrintendente
della storia moderna: incaricato di recuperare le opere trafugate da
Napoleone; riuscì a riportarne in Italia un centinaio.
• Grandissime committenze: lavorò per i papi e i sovrani di tutto il mondo
senza tuttavia mettere la sua arte totalmente al servizio di nessuno.
Tempio di Possagno: tempio progettato da Canova ispirato al Pantheon romano.
Qui il fratello e segretario dell’artista, dopo la sua morte, raccolse le sue sculture e i
bozzetti in terracotta.
1. antica bellezza delle statue greche
2. senso morale coscienza e meditazione
3. no passioni violente e gesti esasperati, sì depurazione e filtrazione degli
eccessi drammatici
4. erotismo sottile e velato, non più epidermica sensualità barocca
5. rappresentazione di ritratti, gruppi mitologici e monumenti funebri
TESEO SUL MINOTAURO 1781
• momento della quiete e non dell'agitazione: preferisce sintetizzare la storia al
momento della vittoria di Teseo, quando la tensione si è oramai sciolta e un
profondo senso di pace pervade l'eroe
• questo istante si coglie anche un senso di umana pietà che Teseo prova verso
il mostro sconfitto, in quanto la sua nobiltà d'animo gli impone di non odiare il
nemico
• Da un punto di vista stilistico il gruppo ha equilibri molto classici e le forme
anatomiche di Teseo richiamano direttamente le inespressive ma perfette
fattezze di tante statue dell'antica Grecia
• Vittoria della ragione sulla irrazionalità bestiale
ERCOLE E LICA
Il centauro Nesso, innamoratosi della donna, cercò di rapirla, ma fu ucciso da una
freccia scagliata da Ercole. Per vendicarsi, prima di morire diede alla donna un po'
del suo sangue dicendole che con esso avrebbe potuto preparare un unguento che
le avrebbe permesso di conservare l'amore di suo marito. In un successivo episodio
Ercole, conquista Iole. La moglie cercò di riconquistare il marito con l’unguento, che
fece consegnare dal messaggero Lica. In realtà esso era velenoso e quando Ercole
indossò la veste il veleno cominciò a penetrargli nella pelle infiammandola

dolorosamente. Preso dall’ira Ercole scagliò l'innocente Lica uccidendolo.

Note: l’azione rimane troppo bloccata in una ricerca di equilibrio che finisce per
stemperare la potenza dell'azione.
AMORE E PSICHE Louvre 1788
(Stanti: farfalla= delicatezza, amore puro)
L'opera rappresenta il dio Amore mentre contempla con tenerezza il volto della
fanciulla amata, ricambiato da Psiche con una dolcezza di pari intensità.
Struttura equilibrata: le due figure sono disposte diagonalmente e divergenti fra
loro; la sistemazione piramidale dei due corpi è bilanciata da una speculare forma
triangolare costituita dalle ali aperte di Amore. Le braccia di Psiche invece
incorniciano il punto focale, aprendosi come un cerchio attorno ai volti.
Straordinaria articolazione: la donna, Psiche, è semidistesa, rivolge il viso e le braccia
verso l’alto e, per far ciò, imprime al corpo una torsione ad avvitamento; l’uomo si
appoggia su un ginocchio mentre con l’altra gamba si spinge in avanti inarcandosi e
contemporaneamente piegando la testa di lato per avvicinarsi alle labbra della
donna.
Eseguita in marmo bianco, la scultura ha superfici levigate
Le ali, penetrano nelle membra di Psiche e la colpiscono al cuore, come a voler
rappresentare la freccia di Cupido
Mito: Venere, gelosa della bellezza di Psiche, ordina al figlio di darla in sposa
all'ultimo degli uomini. Eros però si innamorò di lei e la portò in una valle incantata.
Psiche, contraddicendo l’ordine dello sposo di accettarlo al buio senza mai vederlo,
su istigazione delle sorelle, accende un lume e nel vedere Amore lo perde. Per poter
ricongiungersi a lui ed essere accettata nell'Olimpo Venere le infligge quattro prove.
Il soggetto è qui utilizzato come allegoria del potere dell’amore, visto soprattutto
nell’intensità del desiderio che riesce a sprigionare: da qui la scelta di fermare la
rappresentazione all’istante prima che il bacio avvenga ed il desiderio si consumi.
MONUMENTO A MARIA CRISTINA D’AUSTRIA 1798
Commissionata da Alberto di Sassonia, vedovo di Maria Cristina d’Austria.
Grande novità nella tipologia dei monumenti funerari:
• l’urna scompare per essere sostituita dalla immagine triangolare di una
piramide.
• L’effigie statuaria viene sostituita da un ritratto di profilo a bassorilievo,
inserito in un medaglione di derivazione classica.
• Notevole importanza assumono le figure allegoriche che, nella intenzione
dell’artista, non sono puri e semplici simboli ma devono commuovere per
l’azione in divenire che stanno rappresentando.
Esse compongono un singolare corteo funebre che si accinge a salire i gradini che
portano alla porta della piramide. Da questa porta fuoriesce un tappeto che scorre
sui gradini come un velo leggero e impalpabile. Il senso della morte, qui
rappresentato, ha la dignità profonda e nobile della concezione neoclassica.
Tuttavia, la commozione che suscita il corteo funebre finisce per prendere un
significato quasi tutto romantico.
Scelta di anticipare il momento pregnante, non a quello eterno della Morte oramai
sopraggiunta, ma al momento precedente in cui la Morte richiama a sé le persone.
Profondo strazio di chi, pur restando vivo, non può che guardare con senso di
sgomento e di ineluttabilità l’avviarsi alla morte delle persone care.
Il corteo è aperto da una giovane ragazza che ha già un piede oltre la soglia della
tomba. È seguita da una donna che rappresenta la Pietà con in mano l’urna delle
ceneri della defunta. Un’altra ragazzina la sta seguendo.
Più indietro un’altra giovane donna avanza, aiutando un vecchio uomo a salire le
scale. Sono rappresentate tutte le tre età della vita, dalla gioventù alla vecchiaia, a
simboleggiare che la Morte non risparmia nessuno. Le figure procedono con
incedere lento e mesto. Hanno tutti la testa chinata in avanti, a simboleggiare che
nei confronti della Morte la superbia umana non può nulla.
Di fianco la porta della piramide, che quindi simboleggia la porta di passaggio dal
mondo terreno al mondo dei morti, c’è l’allegoria del Genio della Morte poggiato
sul Leone della Fortezza.
In alto, il medaglione con il ritratto di Maria Cristina d’Austria è circondato da un
serpente che si morde la coda, simbolo quest’ultimo dell’Eterno Ritorno (ricordo).
Il medaglione è sostenuto dalla allegoria della Felicità, mentre un’altra figura
angelica porge alla defunta una palma, simbolo della gloria.
Piramide:
• Come simbolo dell’Oltretomba, è decisamente una immagine neoclassica.
• Contiene la reminiscenza delle antiche piramidi egiziane, i più grandi
monumenti funebri mai realizzati dall’uomo, e si presenta con una forma
geometrica semplice, il triangolo, ma carico di notevoli significati allegorici.
• La porta che si apre nella piramide assomiglia invece, per fattura, alle porte
delle tombe etrusche.
PAOLINA BORGHESE 1804
Sorella di Napoleone, e moglie del nobile romano Camillo Borghese.
Ritratto divinizzato, sembianze divine (come Marte pacificatore). Lo scultore
divenne quindi l'interprete per eccellenza della glorificazione dinastica dei
napoleonidi.
Il supporto ligneo ospita all'interno un meccanismo che fa ruotare la scultura. Si
inverte così il ruolo tra opera e fruitore: è la scultura ad essere in movimento,
mentre l'osservatore fermo viene impressionato dalle immagini sfuggenti di una
scultura da osservare da tutti i lati.
Precetti neoclassici:
Paolina è raffigurata idealisticamente nuda, e con in mano un pomo. La sua
immagine richiama quindi quella di Venere vincitrice, con il pomo di Paride in mano,
attestato di superiore bellezza.
La figura è adagiata mollemente su un triclino, richiamando un po' la tipologia dei
ritratti semidistesi presenti sui sarcofagi etruschi (ad esempio, il "sarcofago degli
sposi" conservato a Villa Giulia).
Tuttavia, a dispetto di questo richiamo un po' funereo, la notevole abilità tecnica di
Canova riesce ad infondere quasi un palpito di vita all'immagine di marmo,
risultando così verosimile l'intera scultura da suscitare apprezzamenti più che
entusiastici nei numerosi estimatori di questa opera. 
NAPOLEONE COME MARTE PACIFICATORE
No sintesi tra personaggio reale ed eroe, ma mito dell'antico che prende il
sopravvento sull'attenzione al dato reale: Napoleone viene identificato
apparentemente nell’antico condottiero romano e l'intento celebrativo vuole
diventare apoteosi.
Recupero di modelli della statuaria greco-romana. Tuttavia, al contrario della
consuetudine romana, di "rendere illustri" i personaggi rappresentati, lo
rappresenta nudo, senza voler riconoscere alla nudità il ruolo che a questa avevano
assegnato i greci (esclusivamente la ricerca estetica di perfezione). La statua,
terminata nel 1806, non ottenne i favori dell’imperatore che decise di non esporre la
statua al pubblico e la rispedì al mittente.
Napoleone è rappresentato in piedi nell’atto di avanzare, e tiene in una mano l’asta,
nell’altra il mondo con la vittoria alata. Dalle spalle gli pende il mantello militare,
mentre la spada, segno della forza dimostrata nelle sue imprese, è abbandonata
presso il tronco, su cui tutto il corpo poggia (come nell’opera di Prassitele).
Dove? Al centro del cortile della Pinacoteca di Brera è stata posta una copia in
bronzo della statua di Canova. L’originale in marmo si trova a Londra.

DAVID 1748-1825
Francia: sempre successo, nonostante i continui cambi di potere. Opere calibrate nel
pre-rivoluzione, durante e nel periodo napoleonico.
Prix de Rome: borsa di studio che l’Accademia di Francia assegnava ai giovani artisti
più promettenti per consentire loro un periodo di soggiorno e di studio nella città.
BELISARIO CHE CHIEDE L’ELEMOSINA
Combattere per la patria= fortezza d’animo
GIURAMENTO DEGLI ORAZI 1784
1. 3 fratelli Orazi. Visti di scorcio, sembrano quasi formare un corpo solo. Gambe
leggermente divaricate in avanti, braccio proteso. Lineamenti tesi, espressioni
sono concentrate: determinazione.
2. Padre. Aspetto solenne. Ha in mano le tre spade che sta per consegnare ai figli
dopo aver raccolto il loro giuramento. L’altra mano è sollevata in alto come
simbolo di superiorità del principio per il quale vanno a combattere: la difesa
della patria e delle loro famiglie.
3. Moglie di uno degli Orazi con due figli e le altre donne. Accasciate ed
addolorate. No gesti di teatrale disperazione es. pianto. Sofferenza intensa,
ma composta e sopportata con grande dignità, perché comprendono la
necessità del sacrificio dei loro uomini.
Eroi: coloro che volontariamente scelgono di mettere a rischio la propria vita per il
bene comune. Caratteri di intensa virilità.
Sfondo: no eccesso
LA MORTE DI MARAT 1793
Sostenitore del popolo
1789: Rivoluzione francese
Epitaffio (erano amici)
Assassinato da Carlotta Corday. Marat, che soffriva di dolori reumatici, trascorreva la
maggior parte del suo tempo immerso in una vasca con l’acqua calda. Carlotta lo
sorprese e lo pugnalò con un coltello.
Non il momento in cui venne assassinato, ma il momento successivo in cui il corpo
inanimato ci mostra tutta la cruda realtà della morte.
Solitudine e il silenzio= accettazione rassegnata per la morte di un grande martire
laico. Eroe
Tutta la composizione è giocata su pochissimi elementi rappresentati con linee
orizzontali e verticali. Sfondo povero.
Il coltello è a terra sporco di sangue. Marat ha ancora in una mano la lettera e
nell’altra la penna per scrivere. Tiene in mano il nome del colpevole e i suoi ideali. La
testa, appoggiata sul bordo della vasca, è reclinata così da mostrarci il suo viso.
Neoclassicismo: virtù eroiche e connessione con l’antichità (braccio della pietà di
Michelangelo (religioso))
LE SABINE 1794
Periodo del Terrore - inizio di una guerra civile
Ratto delle Sabine nell’antica Roma. Il popolo romano, nei primi tempi, era formato
soprattutto da uomini, e ciò pregiudicava la possibilità di riprodursi. Cercarono
quindi di procurarsi delle donne rapendole al vicino popolo dei Sabini. Quando
questi si resero conto dell'accaduto, mossero guerra ai romani. La guerra fu tuttavia
scongiurata dall'intervento pacificatrice proprio delle donne rapite, che riuscirono a
riportare la pace acconsentendo ad un’unione matrimoniale con i romani.
Donne: anch'esse protagoniste della storia, elementi che tendono alla pace. Nei
quadri precedenti, es. Il Giuramento, invece, subivano i dolorosi lutti provocati dalle
necessità di stato.
Neoclassicismo: vittoria della razionalità e scudo della classicità.
BONAPARTE VALICA IL GRAN SAN BERNARDO 1800
Uno dei primi quadri che David dedica a Napoleone.
Esaltazione
 Luce quasi divina
 = Statue equestri di grandi imperatori
 Sulle rocce: nomi di grandi condottieri es. Carlo Magno e Annibale che
anch'egli valicò le Alpi per portarsi in Italia alla conquista di Roma.
ROMANTICISMO
Differente da nazione a nazione
Quando? Contemporaneamente al Neoclassicismo
Negazione della validità delle regole. Ogni espressione individuale è unica e
insostituibile. Il Romanticismo diventa così lotta per la libertà, condotta non solo
contro le accademie, le Chiese, le corti, i mecenati, gli amatori, i critici, i maestri, ma
contro il principio stesso della tradizione, dell’autorità. Desiderio di verificare i limiti
della ragione e spingerli fino alle estreme conseguenze.
Rifiuto dell’anonimo, dell’impersonale, dell’accademismo e della razionalità, visti
come mezzi privi di vita. Sviluppo della dimensione soggettiva (ognuno prova
emozioni e sentimenti diversi in base alla propria sensibilità).
Baudelaire: Il Romanticismo non sta né nella scelta dei soggetti né nella verità
esatta, ma nel modo di sentire. Occorre conoscere gli aspetti della natura e le
situazioni dell’anima, che gli artisti del passato hanno trascurato o non conosciuto.
VS Neoclassicismo accusato di essere privo di fantasia, forzato, artificiale,
dogmatico… Scopo: rappresentazione fedele di profonde e toccanti emozioni in
alternativa al razionalismo dominante. L’uomo da protagonista (illuminista) della
propria sorte, diventa spettatore del sistema
Ricerca di un profondo contatto con la natura, vissuta non solo come dato oggettivo.
Estetica: al bello ideale e all’accademismo preferisce l’assoluto, il misterioso, il
fantastico, il malinconico.
Interesse alla vita presente attraverso un’indagine sull’uomo con viva partecipazione
agli eventi, non tanto come celebrazione (illuminista) quanto come presa di
coscienza dell’essere parte di una nazione (infatti, sorge l’idea moderna di nazione).
(Goya Delacroix Gericault Hayez)
Nascita del neogotico e del dark >>> cinema

GOYA
Periodo storico: Spagna disastrata
Prima: neoclassicismo – grandi committenze, destinatario= popolo, opere
didascaliche e perfette.
Poi: romanticismo – destinatario= individuo, esplosione del sentimento (sordo)
Il segno grafico si fa sfatto, mosso. Colore: fosco e annerito. (culmine: pitture nere)
DAI CAPRICCI e IL VOLO DELLE STREGHE
Quaderno e pag. 68
FUCILAZIONE ALLA MONTAGNA DEL PRINCIPE PIO pag.71
Eroe: perdente, colui che perde sangue
No misura, ma forza espressiva: tutto sta andando alla deriva
RITRATTO DELLA FAMIGLIA DI CARLO IV
Quaderno e pag.70
LE PITTURE NERE
Racconto della guerra: volti distrutti
 Saturno che divora i suoi figli = Spagna che da in pasto al nemico il suo
popolo/ lo autodivora per smania di potere e follia di onnipotenza pag.72
 Duello rusticano: il lume della ragione si è spento
ITALIA
HAYEZ

Tono melodrammatico: l’artista tanto classicheggiante nella forma e nello stile


quanto romantico nelle tematiche. Troviamo le aspirazioni risorgimentali di un
popolo continuamente soggiogato e schiacciato dalle potenze straniere: volontà di
formare un sentimento nazionale italiano contro la dominazione straniera

Scopo: superare la censura e suscitare commozione nello spettatore


Ritrattistica di grandi personaggi e istituzione di teatri romantici (famiglia di
scenografi)

BACIO pag.121

 Passione carnale
 Giochi furbi per nascondere la critica
(medioevo – dominazione austriaca)
(colori: 1859 incontro di Napoleone e Vittorio Emanuele = auspicio di nascita
di una nuova nazione)

FRANCIA

- Partecipazione all’evento drammatico

- La cronaca reale (anche straniera) forza dei personaggi e della psicologia. Da


questa libertà di espressione derivano pesanti critiche.

- Il fascino per l’esotico come qualcosa di lontano, selvaggio, straniero, naturale,


incontaminato. Rappresenta un mondo nuovo, diverso, un mondo in cui evadere.
(viaggi > usanze, animali e ideali di bellezze diverse)

Passaggio decisivo: caduta di Napoleone nel 1815= stacco definitivo dalla


celebrazione dell’imperatore di stampo neoclassico; nuova ricerca, volontà di
sentire e respirare un nuovo fermento.

Gericault: superamento del classicismo. Sottolinea nella sua pittura le tematiche di


storia e di cronaca contemporanea con un impeto tragico. Analizza tanti aspetti
facendo risaltare in particolar modo i sentimenti umani:
IL CORAZZIERE FERITO pag.101
GLI ALIENATI pag.105
ZATTERA DELLA MEDUSA pag.103
Delacroix: analizza i fatti di storia contemporanea. Le sue opere sono dominate da
una grande libertà compositiva, non c’è un disegno preciso ma tutto sprizza energia
e impegno civile.
LA LIBERTA’ CHE GUIDA IL POPOLO pag.110

GERMANIA pag.86
Svizzero FUSSLI: fa emergere le pulsioni più nascoste dell’inconscio. Lato oscuro
dell’animo umano con tutti i suoi dissidi e turbamenti. Si sente il senso del male che
incombe sul mondo. No certezze illuministe: in bilico tra razionalità e irrazionalità.
Inadeguatezza e smarrimento: grandezza del passato e consapevolezza che esso non
potrà tornare.
Friedrich: legato allo “Sturm und Drang” (tempesta ed impeto) che esaltava
l’impulso irrazionale e il genio individuale.
Equilibrio tra classicismo e romanticismo dove è presente anche il divino. I quadri si
presentano con uno stile ben definito e un ordine apparente delle cose, MA domina
un senso religioso che nel neoclassicismo non c’era. Natura = manifestazione di Dio.
Il divino è ovunque. Egli contempla la natura e si pone alla ricerca di Dio.
Elementi ricorrenti: crocifissi, cimiteri…
Ruolo della morte: precarietà della vita. No negatività, dopo di essa c’è la salvezza.
VIANDANTE SUL MARE DI NEBBIA pag.91
ABBAZIA NEL QUERCETO
 Luce divina
 Notte
 No presenza umana
UK
NATURA
Rappresentazione del paesaggio ma con esiti sempre diversi l’uno dall’altro:
TURNER: idea del sublime. Profondo abbandono all’energia interiore dando risalto ai
sentimenti e mettendo a nudo la fragilità umana di fronte alla sconvolgente forza
della natura. Attrazione verso ciò che è ingovernabile con paura, sgomento e
inquietudine.
Coinvolgimento dello spettatore. Cornice: non più un limite.
Sentimento e impulsività: giochi di luce, caos, colori stesi a macchie. Uso di pennelli
di diversa dimensione, dita e spugne. Nascita della teoria di Goethe: singoli colori =
stati d’animo diversi
CONSTABLE: pittoresco paesaggio agreste.
Legame affettuoso: osserva meticolosamente i paesaggi dei luoghi in cui è nato e
cresciuto. Si specchia in quei luoghi e manifesta i suoi sentimenti.
Natura = no oppressione, bensì rifugio.
Espressività: materia pittorica mossa e agitata per tocchi spontanei del pennello:
trasporto emotivo. Viene preso in giro porello…
Colore: luce naturale.
Studio delle NUVOLE es. nere = momenti familiari difficili. Hanno sempre un senso.
Delacroix ne trae ispirazione.
MONDO FANTASTICO
WILLIAM BLAKE

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