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Usata la duplice dicitura, ma il periodo è lo stesso: da fine 1600 a metà del 1700.
I giardini della reggia erano fondamentali come sviluppo urbano. Versailles era
simmetrica e si sviluppava articolandosi nei famosi giardini alla francese/all’italiana
(giardini completamnete sotto il controllo geometrico dell’uomo, mentre quelli
all’inglese erano calcolati ma simulavano la natura che, con armonia, si sviluppa),
esaltando il potere del re sole con una sensazione di immensità.
Versailles divenne modello per molte altre regge, come quella di Carlo III Borbone,
la reggia di Caserta. Si tratta di un edificio dalle dimensioni immense, simmetrico ma
sviluppatosi su una figura centrale (planimetria è un quadrato con in mezzo una
croce che crea e genera 4 giardini). Il progettista della reggia era Vanvitelli. Venne
costruita verso la fine del 1600. Al suo interno, al nucleo della planimetria, vi è il
vestibolo, luogo di accoglienza dell’ospite, che era mirato a stupire gli avventori con
uno scalone.
Neoclassicismo
Fine 18esimo secolo – primi anni del 19esimo secolo. A causa delle varie rivoluzioni
(francese 1789, americana 1776, avvento dell’illuminismo, Inghilterra rivoluzione
industriale) il periodo artistico sarà etichettato come neoclassicismo. In Italia, grazie
alle scoperte dovute agli scavi di Pompei ed Ercolano (rimaste sepolte sotto le ceneri
del Vesuvio nel I secolo d.c) guidate da Winckelmann, si ha uno studio della civiltà
antica da parte dello studioso. Una delle statue ritrovate, Laoconte, fa da guida per
l’arte classica, dunque per il neoclassicismo: “nobile semplicità e quieta grandezza”.
Per quanto la superficie sia agitata, il mare resta sempre immobile al suo interno.
Perfezione dell’arte greca= bellezza ideale, eterna e divina, difficile da concretizzare,
perciò si imitano gli antichi, che erano riusciti a portare il bello e la perfezione
nell’arte.
Si sviluppa il fenomeno del collezionismo, che può essere privato (come Villa Albani,
acquistata da un cardinale nipote di un papa, si fece un piccolo museo personale),
oppure pubblico: si crea il collezionismo. Nascono i primi musei, tra cui i musei
capitolini a Roma, il British museum nel 1753, il castello del Belvedere in Austria nel
1776, gli Uffizi nel 1789, il Louvre 1793
Antonio Canova
Nato nel 1757 a Treviso, a 22 anni si trasferisce a Roma, ma Canova incarna l’ideale
neoclassico, dunque si spingerà molto più fuori. La sua scultura incarna l’ideale
neoclassico di purezza e armonia delle forme. Nel neoclassicsimo vi è infatti la
semplificazione delle forme contro lo sfarzo del Barocco.
La committenza è importante: Canova non apprezzava Napoleone per via dei suoi
furti di opere durante le sue spedizioni, ma fu proprio grazie a lui che le sue opere
acquistarono valore. La prima moglie di Napoleone, Giuseppina Bonaparte chiede a
Canova di scolpire per le 3 grazie, emblemi del mondo femminile. Canova le rese
quasi umane e ne rinnovò l’aspetto rispetto a quelle di Botticelli. Venne scolpita
anche Paolina Borghese (sorella di Napoleone che aveva sposato il principe
Borghese), che venne raffigurata come Venere vincitrice sdraiata su un pitineo, ossia
un divano.
David
Giuramento degli Orazi
Napoleone attraversa il passo del Gran San Bernardo. David rappresenta Napoleone
come condottiero fiero e capace. La pittura è nitida, dettagliata, la firma del pittore è
incisa sulla roccia.
Lo sfondo seppur secondario, dipinge dei soldati arrancanti, esaltando la figura
Napoleonica.
mostra Napoleone come dotto e colto, vediamo i lumi consumati per aver letto tutta
la notte e troviamo il testo di Plutarco.
Assassinio di Marat.
Marat era un giacobino, apparteneva alle frange estreme che lottavano nella
rivoluzione francese. La data del dipinto (1793) coincide con la morte dell’uomo,
dunque quest’ultima ha lasciato un segno nel pittore. L’uomo è morto accoltellato
da una donna, Charlotte Corday. Si trova nella vasca da bagno, suo ufficio dotato di
scrivania, poiché l’uomo aveva una malattia della pelle che lo costringeva a restare
immerso in acqua per alleviarne i sintomi.
Marat si carica di valori civili, pare un angelo che dorme, un eroe. Il braccio viene
ripreso dalla pietà di Michelangelo e simboleggia l’abbandono. La vasca e il lenzuolo
richiamano il sepolcro e il sudario di Cristo di Caravaggio. Marat donò la sua vita per
il bene della comunità, quasi come Gesù.
Marte disarmato da Venere e dalle Grazie: fu uno dei suoi ultimi dipinti
Ingres, suo allievo fa diverse opere:
Napoleone sul trono imperiale, che non assomigliva a Napoleone. Napoleone ha uno
scettro, un drappo rosso regale, l’acquila reale…)
Fu criticato da tutti e anche da David, suo maestro.