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NEOCLASSICISMO: nasce grazie alle scoperte archeologiche, fatte da Winckelmann, nella zona di

Ercolano e Pompei. Neoclassicismo significa proprio “nuovo classicismo”. in seguito alla rivoluzione
francese e alla diffusione delle idee illuministe, veniva data grande importanza alla ragione e fede
nell’uomo . Gli ideali etici ed estetici si riferivano a tutto ciò che riguardava il mondo della bellezza. Un
esempio di ideale etico è il DAVID, mentre d’ideale estetico è lo scultore ANTONIO CANOVA. Nel
Neoclassicismo c’erano due ideali, quello ETICO e quello ESTETICO. Winkelmann diceva che “l’arte per
raggiungere il suo massimo livello deve perseguire la nobile semplicità e la quieta grandezza”. Per
nobile semplicità si intende l’opposto del barocco, per quieta grandezza si intende un’arte senza
sentimenti e un assenza di emozioni. Infatti veniva sempre rappresentato il momento che precedeva o
seguiva l’azione.

CANOVA: Antonio Canova scolpisce le vesti con la stessa tecnica di Fidia, vale a dire il PANNEGGIO
BAGNATO.

>TESEO SUL MINOTAURO, Museo di Londra: Teseo è un giovane che uccide il minotauro. Il momento scelto
è quello subito dopo l’azione, perciò Teseo è in pace con sé stesso, perché non deve
affrontare altro dopo. Viene raffiguranto mentre si trova sul corpo del minotauro. I due
corpi formano due S rovesciate, queste formano una sorta di equilibrio perché i due
corpi sono perfettamente allineati. Il panneggio rimanda a quello bagnato di Fidia. Il
corpo è perfetto e si accenna ad una tartaruga sugli addominali, simbolo della ricerca
della perfezione. Sul viso di Teseo non viene evidenziata nessuna espressione, tipico del
neoclassicismo. Non vi è nessuna simmetria, nessuna sproporzione.

>AMORE E PSICHE, Louvre, sotto la piramide di Peyes: Le due figure formano una X, ovvero un chiasmo, in
richiamo all’arte classica. Al centro della X c’è un cerchio, formato dalle braccia,
all’interno del quale sono contenuti altri due cerchi, le teste, questo perché il
cerchio è la forma perfetta per i classici. I due volti sono vicini, ma non si toccano,
perché viene scelto di rappresentare il momento prima dell’azione. Amore e psiche
sono ritratti in questo abbraccio eterno, verso un bacio che non arriverà mai. Il
panneggio è sempre il panneggio di Fidia.

>MONUMENTO FUNEBRE A MARIA CRISTINA D’AUSTRIA, Vienna: È una grande imperatrice e questa opera
è stata commissionata dal marito. In quel momento storico, Milano era sotto il dominio austriaco. Questo
monumento è stato commissionato dal Marito di Maria Teresa. È presente un
richiamo alle piramidi egizie e alla tomba di Caio Cestio(romana ispirata
all’arte egizia). Questa piramide in marmo bianco contiene una serie di simboli:
vi è un medaglione con il simbolo di maria teresa; la cornice del medaglione è
un serpente che si morde la coda, Uruboru, simbolo di eternità. Il medaglione è
supportato da una una donna che è la felicità celeste. All’angolo un leone
addormentato che rappresenta la forza del carattere. Appoggiato al leone
l’angelo con le ali rappresenta la tenerezza del marito verso la moglie. La
parete è lievemente inclinata verso destra. Al centro sono raffigurate 3
fanciulle e una di esse sta portando le ceneri della defunta dentro la tomba. A
sinistra c’è un corteo: un vecchio con un bastone viene sorretto da una giovane
donna che rappresenta la carità. Il velo e le ghirlande hanno lo scopo di riunire i gruppi scultorei poiché
tutti accomunati dallo stesso destino. La presenza di delle fanciulle, infatti, rappresenta il fatto che non
solo gli anziani muoiono, ma anche le persone più giovani. Canova scolpisce solo in marmo. Ovviamente
tutte le figure sono prive d’espressione.

JACQUES-LOUIS DAVID: durante la sua carriera vinse il PRIX DE ROME, ovvero un concorso che gli
permetteva di fare un viaggio a Roma, ove poteva vedere tutte le opere romane.
>IL GIURAMENTO DEGLI ORAZI, Louvre: Tre fratelli della famiglia Orazi, romani, combattono contro tre
fratelli della famiglia Curiazi, albani, per risolvere una contesa tra Roma e Albalonga. I tre Curiazi
morirono mentre uno solo degli ORAZI si salvò. Il motto è tre “o Roma o Morte”, perché si tratta di un
duello all’ultimo sangue, in cui l’autore rappresenta l’amore per la gloria e
la patria. È neoclassica per via dei tre archi a tutto sesto, che includono
delle piastrelle in prospettiva. Poi, vi è la luce radente, tipica di caravaggio.
Luce studiata specificatamente per illuminare il punto di fuga. Tutte le mani
dell’opera sono dirette verso il punto di fuga. Il padre al centro dell’opera
consegna le armi ai figli, e sa già che qualcuno non tornerà. Le donne sulla
sinistra pare che siano sconsolate per via della sicura perdita di almeno uno
dei fratelli, in particolare la madre sulla sinistra che copre con il velo i
fratelli più piccoli. Il momento rappresentato è quello che precede l’azione
(la battaglia) per mantenere le linee neoclassiche e una comunicazione del
valore di questi fratelli che vanno a morire per la patria.

>MORTE DI MARAT, Louvre: Marat era un amico di David che morì per la rivoluzione. Il momento
rappresentato è quello dopo il suo assassinio per mano della giacobina Charlotte De Corday. Sappiamo
essere l’artefice dell’assassinio grazie alla lettera che Marat ha in mano,
perfettamente leggibile all’interno dell’opera, in cui c’era scritto che essa avesse
piacere di incontrarlo. Marat lavorava sempre per la rivoluzione, anche quando si
immergeva nei bagni per alleviare un forte prurito causato da una malattia alla pelle,
infatti muore nella sua vasca. David sceglie di mettere uno sfondo monocromo, anche
se nella vera stanza di Marat vi era un’enorme cartina della Francia, perché
mettendola l’attenzione delle persone sarebbe ricaduta su di essa e non sul vero
soggetto dell’opera. Il richiamo neoclassico è evidenziato da una griglia di linee
orizzontali e verticali, come la linea del naso, del pugnale a terra, del gomito. Il
braccio di Marat ricorda la pietà vaticana di Michelangelo ed è un richiamo a Cristo
perché come lui muore per salvare noi, Marat muore per salvare la rivoluzione.

GIUSEPPE PIERMARINI >LA SCALA DI MILANO: Si chiama alla scala, perché


dedicata a Santa Maria alla Scala. Questa architettura è stata realizzata tra il 1776
e il 1778 e si trova a Milano. La facciata si compone di tre corpi aggettati i cui
volumi geometrici sono visibili solo se si guarda l’architettura lateralmente. È
infatti questo il punto di vista privilegiato, prima ancora della piazza. L’avancorpo
centrale è costituito da un portico bugnato sovrastato da una terrazza sui cui
affacciano tre ampie aperture del corpo retrostante. Questo è scandito da tre
registri orizzontali interrotti dal frontone centrale, nonché da lesene. Un
coronamento di balaustre sulla sommità lega l’edificio tutt’uno.

FRANCISCO GOYA : è considerato un preromantico anche se è nato negli anni dell’illuminismo,


perché nelle sue opere sono presenti delle caratteristiche della corrente romantica. È un pittore spagnolo
ed era talmente bravo che giovanissimo diventa un pittore di corte. Lavorò anche per altri nobili. Tra le
sue opere più famose ci sono le PITTURE NERE: se nei primi dipinti è evidente l’ottimismo per quanto
riguarda la rivoluzione contro la famiglia reale, quando ritorna a instaurarsi la monarchia spagnola, Goya
si ammala, diventa sordo e perde ogni tipo di fiducia. Questo sentimento è espresso pienamente nelle
pitture nere, nere per via del soggetto. Esse si trovano alla QUINTA DEL SORDO.

>LA FAMIGLIA DI CARLO IV: si nota la stessa caratteristica presente in LAS MENINAS, ovvero si vede il
pittore sullo sfondo che sta dipingendo il quadro. In questo quadro è rappresentata
la famiglia di Carlo IV e sono stati rappresentati in maniera tale che tutti
guardassero lo spettatore. L'impostazione è classica mentre la tecnica è
preromantica, perché la pennellata è molto veloce. Goya da a Carlo IV e agli altri
personaggi una faccia un po’ instupidita, ma non la mette in primo piano per non
incorrere in guai. Le uniche persone che Goya salva sono i bambini, considerati
innocenti e non ancora in grado di compiere cattive azioni. Il dipinto di Goya è una
denuncia celata. Carlo IV si arrabbiò alla vista dell’opera ma non per la sua
espressione nel quadro, bensì per gli arredi della sala, secondo lui troppo spogli.
>LA MAJA DESNUDA e LA MAJA VESTITA: Queste opere gli sono state commissionate da un
politico. Queste due opere, originariamente, erano una singola opera, fronteretro: la maja
vestita era fatta vedere agli ospiti, mentre la maja desnuda era stata realizzata per scopi
personali. Queste opere sono state disegnate in richiamo alle veneri di GIORGIONE E
TIZIANO. Mettendo a confronto le due opere si può però notare che la maja vestita sia più
provocante della maja DESNUDA per via della cinta che stringe il busto e mette in risalto il
seno, lo sguardo intenso e il vestito attillato.

>IL SONNO DELLA RAGIONE GENERA MOSTRI: Dallo spagnolo sogno si può tradurre come
sogno o sonno. In questo caso si intende il SONNO DELLA RAGIONE, che genera mostri:
quando la ragione non governa le nostre azioni, vengono a crearsi dei mostri, e succedono
delle tragedie. Nella prima opera si vede una persona addormentata con dietro degli
incubi, gufi pipistrelli. Quest’opera è un ACQUAFORTE, . In quella più a destra è
raffigurato SATURNO che uccide i propri figli.

>LA FUCILAZIONE DEL 3 MAGGIO 1808: la fucilazione da parte dei soldati francesi contro gli spagnoli. La
particolarità è che vengono raffigurati i 3 momenti: passato con le persone perite
a sinistra per terra, presente con un uomo al centro con le braccia alzate e sta
per essere fucilato e futuro con i seguaci che stanno per essere fucilati a destra. I
colori sono lividi, terrosi, sono tutti colori scuri, colori freddi e vi è solo una
lanterna che illumina la scena, in particolare la camicia bianca e il pantalone
giallo dell’uomo al centro, che indossa i colori più chiari. Goya ha scelto di
rappresentare tutti gli stati d’animo possibili con passato, presente e futuro,
mentre soldati francesi non sembrano neanche umani, infatti sono rappresentati
di spalle. Questo è un manifesto per mostrare alla famiglia reale spagnola e alla
chiesa le inutili atrocità contro questi soprusi che il loro impero sta provocando.

>SATURNO CHE DIVORA I PROPRI FIGLI: una delle ultime opere realizzate, fa parte delle pitture nere,
chiamate così non solo per i soggetti scelti, ma anche per la modalità con cui vengono
rappresentati, tramite colori scuri e freddi. La tradizione narra che a Saturno viene
detto che sarà ucciso dai suoi figli, perciò man mano che nascono lui li mangia. Goya
riesce a snaturalizzare il padre, dandogli degli occhi allucinanti e mostrando la testa del
figlio mozzata. In quest’opera Saturno rappresenta il re che non si prende cura dei
propri sudditi.

ROMANTICISMO : si sviluppa tra il 1780 e il 1820 circa, principalmente in Inghilterra ed in


Germania, solo dopo arriverà in Francia. I romantici si rifanno ai giardini all’inglese, ovvero senza
geometrie. Si affidano alle emozioni e ai sentimenti. La prima tematica che rispecchia il Romanticismo è il
rapporto tra l’uomo e la potenza della natura. Questa può essere buona o cattiva, ovvero SUBLIME.

CONSTABLE: Il suo rapporto con la natura cresce e si sviluppa in maniera bucolica, non una natura
nemica. Viene chiamato il pittore delle nuvole, perché si soffermerà molto sul cielo, anche dal punto di
vista scientifico. Per Constable, la natura è una natura amica.

>LA CATTEDRALE DI SALISBURY: Quest’opera gli fu commissionata dal duca di salisbury, il quale gli
indicherà in quale punto mettersi per ritrarre la chiesa, che ha un richiamo al gotico e al classico. La
cattedrale è incorniciata da una corona di alberi, e davanti c’è un laghetto in cui si
rispecchiano il cielo e le mucche al pascolo. La natura dipinta è tranquilla.

TURNER : chiamato anche il pittore delle marine perché dipinge principalmente l’acqua. È il massimo
esponente del romanticismo inglese che rappresenta la natura sublime, infatti sente un forte contrasto tra
l’impotenza e la piccolezza dell’uomo e la forza della natura(incendi, maree, tsunami).

>PIOGGIA VAPORE VELOCITÀ : compare la locomotiva, elemento di modernità


per mostrare il livello tecnologico raggiunto dall’Inghilterra. Ci sono tutte le
caratteristiche di Londra, come la nebbia e il vapore emanato dalla locomotiva.
Le persone a sinistra e il contadino con le sue mucche a destra sono molto
piccole per far passare il messaggio dell’infinita piccolezza degli uomini in
confronto alla natura. I cieli di Turner hanno tonalità molto scure rispetto a
quelli di Constable. Dal punto di vista tecnico, la pittura è molto veloce per far
vedere sempre la natura. Il ponte messo in diagonale, su cui vi è la locomotiva,
crea un effetto di profondità.

FRIEDRICH: Nella sua opera ABBEY IN OAK FOREST, si può notare l’architettura gotica, le persone
molto piccole e l’immensità della natura rispetto alla gente. Ci fa sentire un senso di impotenza rispetto
alla grandezza della natura. Turner, dopo aver fatto un viaggio in Italia, inizierà ad utilizzare molti colori
caldi. Negli anni in cui Friedrich crea IL VIANDANTE SUL MARE DI NEBBIA, Leopardi crea la sua opera. Si
potrebbe pensare che Leopardi abbia visto l’opera, perché l’opera si può leggere con la poesia di
Leopardi, ma non è così.

>IL VIANDANTE SUL MARE DI NEBBIA: Questa è L’unica opera che Friedrich dipinge
con dimensioni normali e l’uomo è proporzionato alla natura circostante. È dipinta
in maniera tale che lo spettatore possa immedesimarsi nel viandante, il quale è
posto come se stesse contemplando l’infinito, che come sappiamo è incerto. Ha un
piede sulla punta e l’altro è indietro, perché ha paura di cosa ci potrebbe essere in
quell’infinito. Alcuni storici sono convinti che quest’opera non è possibile perché a
quella altitudine non vi è ossigeno.

GERICAULT: In Francia non è sentito così forte il rapporto uomo-natura, perché i pittori francesi si
focalizzeranno principalmente su eventi storici.
>LA ZATTERA DELLA MEDUSA: La medusa è il nome di una brigata (nave) francese, che stava trasportando
schiavi verso le Americhe. Durante una tempesta, il capitano e la sua ciurma calarono le scialuppe e
creano una zattera per le altre persone. Legarono la zattera alle scialuppe ma, a causa dell’impervia
tempesta, dovettero tagliare le funi. La zattera andò alla deriva. Il
momento raffigurato è quello durante il quale gli ultimi
sopravvissuti provano a farsi notare dalla nave inviata per
soccorrerli, sventolano una bandiera. Secondo la testimonianza di
uno dei sopravvissuti ci sarebbero stati atti di cannibalismo
durante i giorni trascorso sulla zattera. In questo momento sono
raffiguranti molti stati d’animo: la speranza, l’istinto di
sopravvivenza, l’angoscia. L’angoscia perché loro tentano di
andare verso la nave ma la marea e il vento li spingono nella parte
opposta, è come se la natura si opponesse al loro salvataggio. Noi
sappiamo che in realtà la zattera era molto più grossa, con
l’albero maestro e la torre di vedetta. Vi è anche la forma piramidale di Leonardo, e poi i corpi morenti di
Michelangelo. Gericault, per prepararsi, andò al cimitero e segò parti di cadaveri e imparò come
posizionarli nell’opera. Un uomo nell’estrema sinistra somiglia al Laocoonte e in questa figura vi è la
rassegnazione, di stampo classico. Si trova al Louvre. Da questa opera in poi, non gli venne affidata
nessun’altra commissione. Si dice che il capitano fosse un nobile che non aveva le capacità di guidare
quella nave, perciò la Francia voleva cancellare questo episodio dalla storia, ma Gericault non era
d’accordo, motivo per cui quest’opera fu molto criticata. Inoltre, il fatto che colui che teneva la bandiera
era una persona di colore venne preso come critica al potere politico, per via dello schiavismo.

>ALIENATA : Si dice che dopo l’opera precedente, Gericault cadde in depressione e non fece più niente.
Per risolvere i suoi problemi andò da uno psichiatra, il quale gli commissionò delle opere.
Dipinse 12 volti, di cui ce ne rimangono 5, e ogni persona ritratta era affetta da una
patologia della pische diversa.

DELACROIX
>LA LIBERTÀ CHE GUIDA IL POPOLO: Questo dipinto è del 1830, rappresenta1 LES TROIS GLORIEUSES DE
Paris, cioè l’insurrezione a Parigi in seguito al divieto di stampa imposto da
Filippo d’Orléans. Delacroix era molto giovane quando accadde, ma
partecipò in prima persona. Alcuni dicono che si sia auto-dipinto. Le torri
di Notre Dame sullo sfondo permettono di capire che la città è proprio
Parigi, e si vedono anche le nuvole e la nebbia parigina. La donna
rappresenta Parigi, la Francia, ed è una copia della Venere di Milo che
venne ritrovata in quegli anni. L’aspetto reso in evidenza è la
partecipazione di tutti alla rivoluzione, donne, bambini e uomini(anche se
donne non molto attiva). I colori della bandiera sono ripresi molte volte
all’interno dell’opera e l’impianto piramidale fa dedurre che Delacroix
abbia visto la zattera della medusa.

>LA BARCA DI DANTE: raffigura il momento in cui Dante è Virgilio attraversano il


fiume Stinge nel quinto girone, quello degli irosi. L’opera a cui si ispira è lo sbarco di
Maria De Medici a Marsiglia, di Rubens, in particolare ai personaggi sotto Maria.

FRANCESO HAYEZ

Lui vive durante i moti rivoluzionari, perciò l’Italia deve ancora diventare una nazione. Hayez non ritrae
gli episodi della contemporaneità, ma si ispira al passato. Nel romanticismo la letteratura è molto legata
all’arte, a pagina 105 vi è la rappresentazione artistica di un’opera di Shakespeare, si vedono i sentimenti,
un sentimento intriso di amore e speranza. Si ricorda che Manzoni chiese ad Hayez di fare le
rappresentazioni artistiche della sua opera, ma Hayez rifiutò.

I VESPRI SICILIANI

Nel 1282 i francesi Angioini vengono cacciati dalla Sicilia, perché i siciliani vogliono riappropriarsi della
propria terra. Hayez rappresenta questo momento, per far vedere l’uguaglianza tra questo periodo e il
periodo in cui vive lui, ovvero quello dei moti rivoluzionari. I vespri sono delle preghiere che si svolgono in
un determinato momento della giornata. Viene rappresentato il momento in cui un soldato francese
insulta una donzella e il fratello viene in suo soccorso. Il fratello, per avere vendetta, uccide il soldato
francese. Si capisce che vi è concitazione, per via dei gesti che sono stati dipinti. Possiamo individuare
quel è il focus della scena per via dei colori molto accesi dei vestiti dei protagonisti. La donna a destra
alza le mani al cielo e somiglia alla maddalena di un altro dipinto. In quest’opera vi è lo stemma siciliano,
ma Hayez vuole rappresentare che l’unità che avevano i siciliani, bisogna averli anche durante i moti.

>IL BACIO DI HAYEZ: Di quest’opera ne esistono quattro versioni, una del 1859 dipinta con i colori della
Francia, 1861 monocromo, con i colori della bandiera italiana per via dell’unità, del 1867 con i colori
dell’Italia e della Francia e una dipinta con l’acquerello. Nella prima opera vi è
la presenza di una finestra BIFORA, poi possiamo capire che l’edificio in cui si
trovano è di tipo medievale. Il personaggio maschile ha un piede sullo scalino e
una mano sul pugnale. Questo sta a raffigurare un bacio fugace, dato di sfuggita
prima di scappare. Questo ci è suggerito dall’ombra fantesca che è presente
sulla sinistra sotto la porta di origine medievale(venere di Tiziano), ovvero
coloro che davano una mano a vestirsi. Oppure quell’ombra potrebbe essere
anche una spia e perciò il protagonista sta per scappare. Hayez riesce a dare la
sensazione di luminosità del tessuto. Nella seconda opera(1861, con l’unità
d’Italia) la finestra è più piccola, le ombre sono molto più piccole. I vestiti dei
due protagonisti formano i colori della bandiera italiana. Nella terza
opera(1867), l’Italia e la Francia formano un’alleanza. Per simboleggiare questa
pace trovata Hayez creerà questa opera con i colori dell’Italia e con i colori
della Francia, con il bianco del drappo sulle scale e i colori della calzamaglia
dell’uomo e del vestito della donna.

PENSIERO MALINCONICO/MALINCONIA

È rappresentata una ragazza di una famiglia perbene, e lo possiamo capire dai vestiti. Lei è la
rappresentazione del sentimento che dà il nome al dipinto. I capelli sono molto lasciati
andare, il vestito sembra molto trasandato, con la spalla scesa. Le mani sono giunte come se
fosse persa nei suoi pensieri, non molto felici. La cosa più strana è la rappresentazione dei
fiori. In questo caso vi è un vaso con dei fiori, questi sembrano partecipare agli stessi
sentimenti della fanciulla, perché sono appassiti. Sembra che sentano anche loro la tristezza
della donna.

EDUCAZIONE CIVICA

In questo periodo l’interesse per il medioevo s’interessa anche nell’architettura, questo fenomeno si
chiama RIPRISTINO= ci sono solo due strade: una la percorre VIOLLET-LE DUC, il quale dice che se troviamo
un edificio rovinato, lo dobbiamo ricostruire come era un tempo; quindi, se nella storia ci sono state delle
modifiche, noi dobbiamo toglierle e rifarla come era in origine. I suoi lavori furono fatti sulla cattedrale di
CARCASSONE, la guglia di NOTRE DAME. L’altra strada la percorre JOHN RASKIN, il quale scriverà il testo
“le pietre di Venezia”, e dice che se una parte della chiesa sta per cadere noi non dobbiamo fare niente,
lasciare che la chiesa faccia il suo corso.

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