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Nelle chiese si prediligono: la navata unica, la pianta centrale (spesso ellittica), la copertura a cupola, la volta a botte. Negli interni e nelle facciate il richiamo allantico diventa un pretesto per sperimentare spettacolari soluzioni spaziali. La presenza di statue , fregi e cornici, false finestre e altri elementi ornamentali arriva ad essere preponderante rispetto alla stessa struttura architettonica cosicch la forma ha il sopravvento rispetto alla funzione.
Nelle maggiori citt cattoliche europee, la cui fisionomia sta via via modificandosi per meglio adattarsi al senso di monumentalit imposto dal potere papale e dagli interessi politici di Spagna e Francia , i due principali stati cattolici, leffetto scenografico assume unimportanza spesso preponderante. A Roma nel tentativo di ripristinare limmagine di potenza e ricchezza dellantica capitale del mondo , si demoliscono interi quartieri, si tracciano nuove strade e si costruiscono nuovi palazzi, chiese e fontane , pensando pi alleffetto visivo che allunit reale .
Se la citt del seicento pi da vedere che da vivere non fa meraviglia che al suo interno si sviluppi il giardino. Questo nato nel tardo Rinascimento , trova ora la sua massima espressione quale luogo di delizia ed evasione. La sua realizzazione non coinvolge pi solo la scultura (statue e fontane) e larchitettura (grotte arti ficiali padiglioni etc) ma anche la botanica e lidraulica.
La produzione artistica del Rinascimento sempre legata a personalit singole , gelose della propria arte e poco inclini a condividerne le tecniche fuori dalla propria bottega. Intorno al 1585 i pittori bolognesi Carracci si riuniscono per fondare quella.che potremmo chiamare la prima scuola privata di pittura dellet moderna. Essa fu inizialmete chiamata Accademia del Naturale in quanto la sua finalit principale era quella di promuovere negli allievi la riproduzione dal vero in aperta polemica con le esagerazioni dellepoca manierista . I tre Carracci sono bolognesi di nascita ma la loro formazione eclettica , si riallaccia alla tradizione classicistica di Raffaello e Michelangelo e quella veneziana del colore. Il loro insegnamento prefigura quello di una moderna scuola darte in cui alla pratica del disegno e della copia dal vero , si d ampio spazio alle lettere , alla filosofia e alla matematica. Il pi importante dei Carracci Annibale . La sua forte personalit e le sue capacit pittoriche lo collocano subito al vertice dellaccademia,alla quale si dedica con lesempio pi che con la teoria. Si parla spesso di classicismo caravaggesco . Con tale espressione si vuole alludere alla volont dei tre artisti di superare certe estremizzazioni del Manierismo tardo-cinquecentesco per ricollegarsi al gusto classicheggiante dei grandi maestri del Rinascimento.
Annibale Carracci disegnatore eccellente e instancabile, si riallaccia alla tradizione rinascimentale fiorentina usando il tratto pi morbido ma deciso Nella Figura femminile qui a fianco , uno degli studi preparatori per il ciclo di affreschi romano di palazzo Farnese appare chiaro lintento di Caravaggio di ricercare attraverso il disegno quel bello ideale che il Manierismo aveva perso di vista.
Il mangiafagioli ( 1583-1584)
Il mangiafagioli tra le esperienze pittoriche giovanili. E una delle prime scene di genere dellarte italiana . Ci si riferisce a un tipo di pittura i cui soggetti attinti dalle piccole cose della vita quotidiana , appartengono a un genere ritenuto minore rispetto a quello delle rappresentazioni sacre ritenuto pi aulico. E raffigurato un un popolano nellatto di divorare una scodella di fagioli. Sul tavolo sono disposti i poveri oggetti della mensa contadina; una brocca,un bicchiere, un coltello , un piatto, dei porri, il pane, e al centro la scodella di fagioli fulcro della rappresentazione. Al centro dellattenzione il mangiafagioli evidenziato dallo sfondo cupo. Luomo colto nellattimo di portare il cucchiaio alla bocca con voracit che fa sgocciolare il liquido dal cucchiaio . Il capellaccio da contadino, gli occhi sospettosi, la bocca spalancata e la mano che ghermisce il pezzo di pane sono particolari che rimandano a un realismo crudo.
Su incarico di Odoardo Farnese discendente di una delle pi ricche e potenti famiglie romane , lartista esegu gli affreschi per la Galleria di PalazzoFarnese. Si tratta di una raffigurazione a carattere mitologico che aveva come soggetto principale lamore tra gli dei. Sulla volta a botte della Galleria Annibale crea lillusione di nove dipinti appesi , con le loro cornici come a raffigurare una sorta di sfarzosa struttura architettonica aperta sul cielo. Questa a sua volta incorniciata ed sorretta da statue e medaglioni che pur essendo solamente dipinti , assumono un rilievo talmente efficace da ricordare molto da vicino le spettacolari soluzioni ideate da Correggio nelle sue cupole parmensi. Lillusione cos realistica da aver rappresentato uno dei principali punti di riferimento della sucessiva pittura barocca.
Al centro della volta spicca per dimensioni e importanza il grande affresco Trionfo di Bacco e Arianna . Raffigurante il festoso corteo nuziale. I due personaggi sono contornati da una multitudine danzante di stiri e mnadi che avanzano al ritmo dei tamburelli e dei corni. Tuttintorno un festoso svolazzare di putti simbolo di grazia e spensieratezza.
La formazione di Caravaggio legata allambiente lombardo dove venne a contatto con il colorismo veneto quale attinse la sensibilit per le luci e le ombre che diventer uno dei segni distintivi per la sua pittura. Nel 1592 si trasferisce a Roma dove visse con scarsi mezzi di sussistenza .Qui conosce il Cavalier DArpino pittore allora in voga presso la cui bottega lavora per qualche periodo distinguendosi per la sua bravura. Nel dipingere nature morte.Nel 1595 entra nelle grazie del cardinale Francesco Maria del Monte collezionista darte che lo ospita nel suo palazzo e gli commissiona diverse opere tra cui La testa di Medusa che rappresenta con estremo realismo la testa mozzata e sanguinante della Gorgone com per capelli un viscido intrigo di oriidi serpenti.
La conversione di San Paolo 1600-1601 Si tratta di una grande tela raffigurante la celebre conversione di Paolo sulla Via di Damasco. Caravaggio ambienta la scena al chiuso di una stalla e gli unici testimoni dellevento soprannaturale sono il cavallo, che riempe di s pi della met del dipinto, e il vecchio scudiero che si intravvede a destra. Paolo disteso a terra con le gambe e le braccia divaricate rappresentato in un attimo leggermente successivo a quello in cui una luce dal cielo gli sfolgoreggi dintorno. In questa ambientazione nuda la luce gioca ancora il ruolo di protagonista principale . Essa rappresenta la folgore divina che , squarciate le tenebre del paganesimo, arriva a colpire con violenza il corpo riverso di San Paolo venendone a sua volta riverberata allintorno.