Nel 1581 Francesco Sansovino individua in pa- riante dello schema del Tabularium, del teatro di
lazzo Loredan lopera che inaugura la serie del- Marcello e del Colosseo associata alla ripropo-
le grandi macchine ricoperte di pietra dIstria e sizione del modello dellarco trionfale nel bi-
marmi grechi cui appartengono i palazzi cinque- nato delle campate estreme connota il palazzo
centeschi del padre (ill. 1): E per tanto a sapere come oggetto eccentrico rispetto al contesto la-
chi principalissimi di tutti i palazzi del Canal gunare. Non si tratta tuttavia di un organismo
Grande, sono quattro [] cio il Loredano a completamente allantica: la facciata si innesta
San Marcuola, il Grimano a San Luca, il Delfi- infatti su una pianta tradizionale, con saloni pas-
no a San Salvadore, e il Cornaro a San Maurizio. santi a crozzola (o crocciola, impianto planime-
[] Il Loredano adunque, di gran corpo e di trico in forma di T) 2 fiancheggiati da sale secon-
grandaltezza, e anteriore in tempo a tutti gli altri, darie, che sar oggetto delle censure di Daniele
e quasi posto in Isola, molto nobile, percioch oltre Barbaro nel Vitruvio del 15563. Ma lesibizione
alla copia delle stanze di dentro, ha la faccia coperta di aggiornamento linguistico acquista un signifi-
di marmi grechi, con grandi finestroni tutti colonna- cato ancora pi profondo tenendo conto della
ti alla corinthia []1. collocazione strategica del palazzo, allestremit
I quesiti che lo stato degli studi lascia insolu- opposta del Canal Grande rispetto alla platea
ti sullarchitettura e lautore di palazzo Loredan marciana, tale da renderlo simbolicamente
riguardano la genesi e il ruolo di un edificio ec- omologo a palazzo Ducale: quasi una sorta di
cezionale per dimensioni e forme nel panorama porta da terra della citt. Larchitettura di
delledilizia privata veneziana, nella fase che questa facciata risulta inoltre straordinariamen-
precede la stagione dei grandi palazzi sansovi- te in sintonia con le pi avanzate elaborazioni
niani; ed inoltre, la verifica dellattribuzione a romane sul tema dellabitazione privata: il suo
Codussi, che non risulta menzionato nelle fonti impaginato sembra richiamare, per la travata
e nei documenti. ritmica e per la sovrapposizione degli ordini, il
La sovrapposizione di tre ordini allantica, fronte principale del palazzo della Cancelleria
posti ad inquadrare bifore a tutto sesto una va- (iniziato verso il 1488-89) e quello, di poco suc-
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corpamento ante 1500 gi registrato da de Bar- richiede lintervento di Leon Battista Alberti solo
bari; e loperazione promossa da Andrea consi- per la progettazione della facciata, potrebbe esse-
stere, sostanzialmente, nellinnalzamento di un re stata assunta a modello da Andrea. I lavori re-
piano della fabbrica e nella costruzione di una lativi allinterno del palazzo potrebbero essere
nuova, monumentale facciata anteposta al corpo stati iniziati nel 1482, quando Loredan entra in
preesistente. A sostegno di questa ipotesi pos- pieno possesso della propriet di famiglia, e senza
sibile portare considerazioni di carattere statico lintervento di un architetto, non necessario per
e distributivo. Nel portego del piano terreno due impostare uno schema planimetrico di tipo tradi-
paraste corinzie piegate a libro segnano gli an- zionale. Limpegno per la costruzione di una fac-
goli interni della crozzola verso il Canal Grande ciata allantica e il ricorso ad un architetto in gra-
(ill. 5). Ad esse sono sovrapposte mensole che do di delinearne il progetto, risalirebbero al 1494,
reggono due travi trasversali rispetto alla tessi- data dellultimo acquisto di immobili e dellin-
tura del solaio, parallela alla facciata; le travi, gresso di Andrea in Senato. Andrea, con il pro-
perpendicolari ad essa, si appoggiano sul cervel- prio palazzo, sembra quasi mettere le basi per una
lo degli archi delle finestre (ill. 6). Questa giaci- futura candidatura al dogado (come aveva fatto
tura, del tutto anomala, denuncia un evidente Antonio Contarini con poca fortuna con la ca
scontro tra due sistemi diversi, tale da originare dOro)41. E forse le parole con cui Priuli descrive
un paradosso statico: le travi insistono infatti su il palazzo una caxa [] con una faza davanti a
un vuoto, a conferma dellindipendenza tra la questo punto vanno interpretate alla lettera: si
facciata e il corpo delledificio. tratta cio di una facciata pi che di un palazzo,
Il caso di palazzo Loredan sembra dunque as- quasi un vero Septizonium42.
similabile a quello, di mezzo secolo precedente, di La progettazione di una facciata aggiunta a
palazzo Rucellai, nel quale una facciata allantica corpi di fabbrica preesistenti deve aver presen-
viene anteposta a un edificio frutto dellaccorpa- tato difficolt nel coordinamento tra le quote
mento di propriet immobiliari distinte e succes- degli ordini e quelle dei solai retrostanti. Sem-
sivamente collegate40. possibile che Andrea Lo- bra inoltre che la realizzazione sia stata condot-
redan fosse a conoscenza della genesi del palazzo ta in tempi serrati. Dallanalisi dei dissesti degli
fiorentino: la fonte avrebbero potuto essere i Ca- elementi lapidei del piano terreno stato infat-
maldolesi in documentati contatti con i Rucel- ti dedotto che le malte abbiano subito una com-
lai oppure larchitetto stesso di palazzo Loredan pressione (dalla messa in opera al completo es-
se, come si pu dedurre dal suo linguaggio ar- sicamento) con un valore medio del 5% (inver-
chitettonico, si recato a Firenze. In questo caso, samente proporzionale allaltezza), e che i disse-
loperazione condotta da Giovanni Rucellai, che sti strutturali siano dovuti a una compressione
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ne della scala esterna, demolita in una data igno- perazione avviata da Andrea sembra consistere
ta: essa si rendeva necessaria per disimpegnare il principalmente nella costruzione di una facciata,
secondo piano nobile aggiunto da Andrea Lore- sulla facciata, che trasforma le case Loredan in un
dan alle preesistenze consentendo di utilizzare i palazzo unitario, andr concentrata lanalisi. Nes-
due piani separatamente, comera prassi quando suna delle fonti menziona il nome di architetti o
pi nuclei famigliari abitavano lo stesso palazzo. lapicidi coinvolti nella sua realizzazione, i quali
Le due scale incrociate la scala di servizio e lo andranno dunque individuati attraverso unanali-
scalone principale data la configurazione in- si stilistica mirata alla ricostruzione del repertorio
trecciata devono essere nate insieme al palazzo; formale da essi posseduto.
ma potrebbero essere state rimaneggiate in un se- La facciata presenta una suddivisione oriz-
condo momento, probabilmente in concomitanza zontale in tre ordini. In ciascun livello le campa-
dei lavori promossi da Vettore Calergi alla fine te estreme sono inquadrate da due coppie di so-
del Cinquecento. Anche lattuale scala est potreb- stegni, mentre sostegni semplici inquadrano le
be essere frutto di una modifica tarda, probabil- campate centrali secondo uno schema assimilabi-
mente apportata quando viene demolita la scala le a una travata ritmica (ill. 9, 10). Un piano trat-
esterna per liberare la facciata del palazzo verso la tato a lesene, appoggiato su unalta rilegatura a
corte; precedentemente i mezzanini dellala est parete che riunisce tutte le modanature inferiori,
dovevano comunque essere serviti da una scala fa da basamento ai due piani nobili ritmati da se-
autonoma posta in questo settore del palazzo. micolonne corinzie49. Allinterno di questo basa-
La mancanza di inventari cinquecenteschi non mento domina il gruppo centrale di aperture co-
consente di ricostruire loriginaria distribuzione stituito dalla porta dacqua e dalle due bifore la-
interna degli ambienti del palazzo; ma poich lo- terali, che configura un elemento ideale a tre for-
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rappresenta infatti un tratto tipico martinia- torna nella cappella Corner ai Santi Apostoli:
no65. Una facciata di palazzo definita alle estre- allesterno, nelle forme di un abaco modanato
mit da coppie di lesene sovrapposte, con tutti che dal capitello recinge la scarsella in corri-
gli elementi orizzontali degli ordini rilegati a spondenza della quota del fregio interno; allin-
parete basi, imposte, capitelli, trabeazioni terno, come capitello rudentato prolungato
si trova nel codice Saluzziano (f. 20 v; ill. 21) e lungo le pareti della scarsella69. Consonanze pi
nel codice Zichy (f. 152; ill. 22). Marvin Tra- evidenti con la mentalit martiniana si notano
chtenberg ha recentemente attirato lattenzio- anche nella facciata di San Zaccaria (ill. 23), in
ne su di un singolare montaggio di capitelli che cui limposta dellarco viene prolungata lungo
Michelozzo mette in opera nella loggia di San lintera parete di fondo del quinto livello come
Paolo a Firenze, in cui un peduccio composito in un disegno del codice Ashburnham 1828 Ap-
e un analogo frammento dello stesso ordine pendice (f. 106; ill. 20); e allinterno, nelle men-
sono collegati da una fascia con astragalo e sole ad abaco ricurvo ribattute dai peducci che
modanatura a ovoli e lancette66. Nel suo studio prolungano a muro le modanature dellabaco.
Trachtenberg ha messo a fuoco latteggiamen- Come elemento ancora pi propriamente mar-
to di Michelozzo nei confronti degli elementi tiniano la rilegatura a parete degli elementi su-
degli ordini, considerati malleabili ed elastici, periori dellordine si riscontra nelle architettu-
comprimibili ed espandibili, secondo una lo- re codussiane databili dopo il 1490: in San Gio-
gica non tettonica ma di carattere figurativo e vanni Crisostomo e in Santa Maria Formosa, in
scultoreo67. La logica sottesa alle rilegature di cui le modanature di un ordine telescopico
palazzo Loredan invece intimamente tettoni- sono prolungate a parete in funzione di ricin-
ca, assai lontana da quella di Michelozzo e af- ti. Anche il sintagma della coppia di colonne su
fine piuttosto alla ricerca di Francesco di Gior- piedistallo unico, determinante nellimpaginato
gio. di palazzo Loredan, registrato da Francesco di
Il prolungamento a parete degli elementi Giorgio nel codice Saluzziano (f. 12v), e ritorna
dellordine ha una certa fortuna in Venezia: lo si nel codice Zichy (ff. 126, 129, 139); mentre una
osserva nel monumento a Pietro Mocenigo in coppia di ordini sovrapposti con il binato inte-
San Giovanni e Paolo di Pietro Lombardo ramente aggettante si trova nel codice Ashbur-
(1476-81), allinterno di Santa Maria dei Mira- nam 1828 Appendice (f. 134; ill. 24). Unaltra
coli peducci dal vaso scanalato prolungati lun- soluzione martiniana pienamente espressa in
go la navata e negli sfondi prospettici della palazzo Loredan, e adottata solo come partico-
Scuola Grande di San Marco di Tullio Lombar- lare secondario in alcuni monumenti funebri
do, in cui capitelli-imposte sono resi continui della bottega dei Lombardo70, la specchiatura
sulla parete di fondo68. In ambito codussiano ri- a C delle imposte degli archi: Francesco di
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Appendice 2. ASVe, Giudici dellEsaminador, Preces, b. 39, c. Die xv septembris indictione xiiia
19v Manifestum facio ego Iohannes Natalis Salamono
Desidero ringraziare Patrizia Bortolozzo e Marco (1482, 19 giugno) quondam domini Thomae cum meis successoris
Folin per laiuto nella trascrizione dei documenti. Die xviiii iunii quia in Dei et Christi nomine do, vendo atque
Manifestum facio ego Marcus Lauredano quon- transacto vobis domino Andreae Lauredano
dam domini Georgii cum meis successoris quia in quondam domini Nicolai vestrisque successoris
1. ASVe, Giudici dellEsaminador, Preces, b. 37, cc. Dei et Christi nomine do, vendo atque transacto cunctam et super totam quandam proprietatem
64r-64v vobis domino Andree Lauredano quondam domini que est una domus a sergentibus ad pedem pla-
(1479, 4 agosto) Nicolai vestrisque successoris cunctam et super to- num cum omnibus suis habentiis et pertinentiis
Die iiii augusti, tam quondam proprietatem seu proprietatis par- sita in confinio Sancti Hermacore pretio ducato-
Manifestum facio ego Bertucius Lauredano quon- tem, que est una tercia pars unius domus a statio rum .80. iuxta formam mercati. Promittens ego
dam domini Georgii cum meis successoribus quia divise cum una domo parva a sergentibus cum om- Iohannes Natalis venditor deffendere vos domi-
in Dei et Christi nomine do, vendo atque transac- nibus suis habentiis et pertinentiis sita in confinio num Andream emptorem et heredes vestros ab
to vobis domini Andree et Iohanni Baptiste Lau- Sancti Hermacore, que sorte et divisione facta in- omni homine et persona et precipue ab affinibus
redano quondam domini Nicolai, in specie et ter nos michi advenit pro ut in divisione ipsa appa- meis qui propter dictam venditionem ullo um-
tamquam heredibus dicti quondam domini Nico- ret, pretio ducatorum 480 iuxta formam mercati. quam tempore vobis vel heredibus vestris aliquam
lai patris vestri, vestrisque successoris cunctam et Domini iudices qui supra molestiam non dabunt. Quod si secutum fuerit
super totam quandam proprietatem seu proprie- Testis ser Paulus Vaserno aurifex promitto vos deffendere et guarentare laboribus
tatis partem que est una tercia pars pro indiviso Testis Carlo Pignolo preco et sumtibus meis.
unius domus a stacio cum omnibus suis habentiis Preco Carlo Pignolo Domini iudices qui supra
et pertinenciis sita in confinio Sancti Hermacore testes precones
super canale magno cum una alia domo a sergen- 3. ASVe, Giudici dellEsaminador, Preces, b. 43, c. preco Thadeus
tibus posita in dicto confinio in curia longa, que 57r
sorte et divisione advenerat michi tamquam de (1489, 3 settembre) 5. ASVe, Dieci Savi sopra le Decime, Redecima 1514,
bonis domine Iacomine Memo, pretio ducatorum Die iii septembris b. 43, cedola 108.
quadringentorum; de quibus denariis ego Bertu- Manifestum facio ego Andreas Lauredano quon- + 1514 ad 22 settembre.
cius confiteor habuisse et recepisse in hunc mo- dam domini Nicolai cum meis successoris quia in Chondizion del quondam messer Andrea Lore-
dum, videlicet quod alias quondam dominus Ni- Dei et Christi nomine do, vendo atque transacto dan asegnata ali magnifici signori X savi per i suo
colaus Lauredano persolvit quondam domino An- vobis ser Antonio Francho quondam ser Francisci chomesari et prima [daltra mano fino a testamen-
gelo da Cha da Pexaro ducatos trecentos pro hac vestrisque successoris cunctam et super totam to] da esser messa in nome de madonna Maria fo
vendictione; et ducati centum diffalcari debent de quandam proprietatem que est unum terrenum sua mogiere per fino che la vive secondo la forma
una sententia lata in favorem domine Agnesine vacuum cum suis muraleis ruinatis cum omnibus del testamento.
Lauredano matris vestre et contra me Bertucium et cetera, situm in confinio Sancti Hermacore Una chaxa da stazio posta in la chontr de San
Lauredano, quos eidem solvere promittitis; pro ut pretio ducatorum 300 auri iuxta formam mercati. Marchuola sopra Chanal Grando chon lo suo me-
sic inter nos Bertucium Lauredano et Andream Domini iudices qui supra zado in la qual abita in lo primo soler madona
Lauredano nomine vestro et nomine fratrum ve- testis ser Alvixe Novello Maria Loredan fo sua chonsorte et in lo segondo
strum pro quo promissit de rato concordes re- testis Iacobus Bagatino preco messer Lorenzo e Silvestro Minio fo de messer
mansimus. preco Tadeus Andrea suo fradeli li qual non pagano fito alguno
Domini iudices qui supra la qual chaxa sta vista et stimada per i magnifici
Testis presbiter Isidorus Bagnolo 4. ASVe, Giudici dellEsaminador, Preces, b. 45, c. signori X savi per ducati 100. Chon due chaxete
Testis Marcus Antonius Novello 33r orbe chontigue ala dita chaxa et chon duo maga-
Preco Carlo Pignollo (1494, 15 settembre) zeni, le qual sono sta redute in una sola chomo
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