Fredric Jameson

a Style (1961). La tesi si concentrava sugli aspetti stilistici

delle opere di Sartre e sulla relazione fra lo stile e le posizioni etiche e politiche del losofo francese. Gli aspetti
marxiani delle teorie di Sartre non erano arontati, ma
Jameson torn a occuparsene in seguito.
La tesi dottorale di Jameson, anche se era allineata a una
lunga tradizione di analisi culturale tipica in Europa, differiva profondamente dall'impostazione critica tipica delle universit americane, inuenzata dall'empirismo e dal
positivismo logico in losoa e linguistica e dal formalismo del New Criticism in letteratura. Nonostante ci,
la sua opera gli frutt un posto all'Universit di Harvard, a Boston, dove insegn per la prima met degli anni
sessanta.

Fredric Jameson

Fredric Jameson (Cleveland, 14 aprile 1934) un

critico letterario e teorico politico statunitense.

3 Ricerche sul marxismo

Jameson conosciuto per le sue analisi sulle correnti culturali dell'et contemporanea: ha descritto il postmoderno
come una spazializzazione della cultura sotto la pressione del capitalismo organizzato. Lo studioso statunitense
attualmente ricopre una cattedra di Letteratura e lingue
romanze presso la Duke University, in North Carolina.

Gli studi su Sartre spinsero Jameson a intensicare

l'analisi delle teorie letterarie marxiste. La losoa di
Karl Marx stava acquisendo una notevole inuenza negli Stati Uniti, anche a causa dell'immigrazione di numerosi intellettuali europei fuggitivi durante la seconda
guerra mondiale, tuttavia le opere critico-letterarie di
impostazione marxista erano largamente sconosciute
dall'accademia americana fra la ne degli anni cinquanta
e l'inizio dei sessanta. L'interesse di Jameson per il marxismo fu anche alimentato dalle sue connessioni politiche
con la New Left americana e con il movimento pacista. Le sue ricerche si concentrarono su pensatori come
Kenneth Burke, Gyorgy Lukcs, Ernst Bloch, Theodor
Adorno, Walter Benjamin, Herbert Marcuse, Louis Althusser e Sartre che consideravano la critica letteraria come critica della cultura, fondamentale per la teoria marxista. Questa posizione rappresentava una rottura anche con
il marxismo-leninismo pi ortodosso che ha una visione
ristretta al materialismo storico.

Biograa

Jameson nato a Cleveland, nello stato americano

dell'Ohio. Dopo essersi laureato presso l'Haveford College nel 1954, per un breve periodo ha viaggiato in Europa,
studiando ad Aix-en-Provence, Monaco e Berlino, dove
fu inuenzato dai nuovi sviluppi della losoa, in particolare dal nascente strutturalismo. Ritornato in America,
l'anno seguente fu ammesso in un programma di Ph.D.
a Yale, dove studi con Erich Auerbach. Divenne a sua
volta uno studioso e professore universitario.

Dopo essersi trasferito all'Universit della California a

San Diego nel 1967, Jameson pubblic infatti Marxism
and Form: Twentieth-Century Dialectical Theories of Literature (1971). Jameson, insieme ad altri critici marxisti
come Terry Eagleton, si preoccup di collegare il pensiero marxista alle correnti losoche e letterarie contemporanee. Mentre l'ideologia marxista pi ortodossa
vedeva la cultura solo come sovrastruttura determinata
dal modo di produzione economico, il marxismo europeo
aveva analizzato criticamente i fenomeni storici e sociali
in parallelo a quelli economici, politici e delle relazioni di
classe. La sovrastruttura manifestava una sua autonomia

Opere giovanili

L'inuenza di Auerbach si sarebbe dimostrata duratura

sul pensiero di Jameson. Gli interessi di Auerbach erano
radicati nella tradizione della lologia tedesca (collegata a Leo Spitzer e a Ernst Robert Curtius): i suoi lavori sulla storia dello stile analizzavano la forma letteraria
all'interno della storia sociale. Jameson segu i passi del
suo maestro esaminando le articolazioni di storia, lologia e losoa nell'opera di Jean-Paul Sartre come tesi di
dottorato poi pubblicata con il titolo Sartre: the Origins of
1

dalla struttura e persino una capacit d'incidere dialetticamente su quest'ultima. In particolare, Adorno derivava da Marx e Hegel la necessit d'una critica immanente della cultura. Bisognava infatti avvicinarsi al testo tenendo conto dei presupposti interpretativi forniti dal testo
stesso.

Analisi dello strutturalismo

LA CRITICA DEL POSTMODERNISMO

va narrativa letteraria, nel quale la storia viene enfatizzata

come l'orizzonte ultimo dell'analisi letteraria e culturale,
prendendo in prestito nozioni dalla tradizione strutturalista, dai lavori sui cultural studies di Raymond Williams e
unendoli con la visione marxista del lavoro come punto
focale dell'analisi.
Le scelte artistiche degli autori, di solito viste in termini puramente estetici venivano riconsiderate in termini di
pratiche storiche e letterarie, in un tentativo di sviluppare un inventario sistematico dei limiti imposti all'artista
come soggetto creativo individuale. Il libro di Jameson
cerca dunque di porre la critica letteraria marxista, centrata sulla nozione di modo di produzione artistico, come
la pi inclusiva e completa teoria per la comprensione della letteratura. Il lavoro ricompreso in questo libro servir
come base per un altro dei lavori pi famosi di Jameson.

Nello stesso tempo, Jameson studi la principale corrente alternativa all'analisi marxista, che andava prendendo
forma in Europa: la teoria del linguaggio e della letteratura strutturalista, derivata dal formalismo russo. Diede alle
stampe The Prison-House of Language: a Critical Account
of Structuralism and Russian Formalism (1972). Anche
questa volta tendeva a polemizzare con aspetti egemonici
della critica letteraria accademica che Jameson percepiva come distaccati dalla realt. Egli criticava sia il fatto
6 La critica del postmodernismo
di considerare l'opera d'arte come oggetto completamente separato dal suo contesto di produzione per mezzo di
un'esaltazione dell'artista di stampo umanistico, sia il for- Postmodernism, or, The Cultural Logic of Late Capitamalismo anti-storicistico derivato da un'interpretazione lism (inizialmente sulla New Left Review nel 1984), fu
pubblicato mentre Jameson insegnava letteratura e storestrittiva del metodo strutturalista.
ria delle idee come professore ordinario all'Universit
Secondo Jameson, entrambi gli approcci fallivano nel dedi California di Santa Cruz. Questo controverso articoterminare la natura degli elementi chiave sui quali si balo che pi tardi sarebbe stato espanso alle dimensioni di
sa la produzione e il consumo di opere d'arte nell'epoca
un vero e proprio libro, era parte di una serie d'analisi
contemporanea. Jameson, come in molti suoi precedenti
del postmodernismo che Jameson aveva sviluppato nei
lavori, aerm che gli oggetti culturali vanno compresuoi precedenti lavori sulla narrativa. Jameson qui vedeva
si e analizzati secondo regole culturali. Secondo la sua
lo scetticismo postmoderno verso la metanarrativa come
teoria, analisi accurate e dettagliate delle pratiche cultuun modo dell'esperienza derivante dalla condizione del
rali avrebbero rivelato che l'arte radicata in una realt
lavoro intellettuale imposta dal modo di produzione tardo
economica.
capitalista.
Le opere di Jameson durante gli anni settanta continuaLa teoria postmodernista aerma che le complesse difrono ad approfondire questa impostazione, con un apferenziazioni fra sfere o campi della vita (politica, sociaproccio al testo letterario molto sfaccettato, che comle, culturale ecc.) e tra distinte classi e distinti ruoli in
binava lo studio di generi e autori contemporanei che
ogni campo sono state indebolite dalla crisi del fondazionon erano quasi mai stati oggetto di discussioni teoretinalismo e dalla conseguente relativizzazione del princiche come la fantascienza, Raymond Chandler e in parpio di verit. Jameson critica questa impostazione e afticolare Wyndham Lewis (che veniva analizzato in Faferma che questi fenomeni possono essere spiegati con
bles of Aggression: the Modernist as Fascist, 1972) con il
successo all'interno di una logica modernista. Il riuto,
modernismo e la storia della letteratura.
da parte dei fautori del postmodernismo, di comprendere queste argomentazioni, implica un'improvvisa rottura
dell'evoluzione dialettica del pensiero. Secondo Jameson,
il fenomeno postmoderno della fusione di tutti i discorsi
5 Narrativa e storia
in un'unit indierenziata il risultato della colonizzaLa storia cominci a giocare un ruolo sempre pi im- zione della sfera culturale che ha mantenuto una parziale
portante nell'interpretazione data da Jameson al consumo autonomia durante la precedente fase storica, da parte del
(la lettura) e alla produzione (la scrittura) di testi lettera- capitalismo multinazionale.
ri. Jameson si concentr pienamente sulla losoa hegeliana e marxista, pubblicando The Political Unconscious:
Narrative as a Socially Symbolic Act (1981), il cui slogan d'apertura fortemente invita a storicizzare sempre.
L'Inconscio Politico prende come oggetto non il testo letterario in s, ma la cornice interpretativa nella quale esso
letto. L'opera emerge come un manifesto per una nuo-

All'inizio degli anni novanta raccoglie diversi volumi di

saggi: The Ideologies of Theory: Essays 1971-86 (diviso
nei due volumi: Situations of Theory e Syntax of History,
1989), Late Marxism (1990, su Adorno), Signatures of the
Visible (1991) e Geopolitical Aesthetic (1992, sul cinema).
Seguendo le analisi che la Scuola di Francoforte aveva
fatto sull'industria culturale, Jameson riprende e discute

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di fenomeni dell'architettura, del cinema, della narrativa
e delle arti visuali, anche in termini strettamente losoci.
Riprendendo Postmodernism come volume (1991, premio Lowell della Modern Language Association),
l'analisi di Jameson tenta di dimostrare come il postmodernismo sia radicato nella storia e, per questo motivo, egli rigetta esplicitamente ogni opposizione di tipo moralistico alla postmodernit come fenomeno culturale, continuando a insistere sulla necessit d'una critica immanente di natura hegeliana. Il fatto che in quest'opera Jameson non neghi l'esistenza del postmodernismo alla radice fu comunque percepita come un implicito
riconoscimento della visione postmoderna.

Opere recenti

Le opere successive di Jameson hanno dissolto

l'impressione che egli fosse orientato favorevolmente verso il pensiero postmodernista. Ancora una volta
Jameson ha utilizzato Adorno per cercare una cornice
teoretica per il marxismo dialettico. Egli ha ulteriormente sviluppato le sue linee di pensiero, straordinariamente
coerenti, con Seeds of Time (1994) e Brecht and Method
(1998). Quest'ultima pubblicazione era l'analisi del
contesto politico e sociale esistente attorno a Bertolt
Brecht. Una nuova antologia di scritti stata The Cultural
Turn. Selected Writings on the Postmodern: 1983-1998
(1998) e un nuovo saggio A Singular Modernity: Essay
on the Ontology of the Present (2002).
Fra i lavori pi recenti sono inclusi anche Archaeologies
of the Future: the Desire Called Utopia and other ScienceFictions (2005), uno studio dell'utopia e della fantascienza e The Modernist Papers (2007), un'antologia lungamente attesa di saggi sul modernismo. Jameson sta attualmente completando un libro che dovrebbe intitolarsi Valences of the Dialectic e che dovrebbe includere risposte critiche dello studioso a noti fautori del postmodernismo come Slavoj Zizek, Gilles Deleuze e altri. Del
2008 la prima monograa italiana interamente dedicata a Jameson, scritta da Marco Gatto, dal titolo Fredric
Jameson. Neomarxismo, dialettica e teoria della letteratura (prefazione di Margherita Ganeri, Rubbettino ISBN
978-88-498-2151-2).

Bibliograa italiana
Marxismo e forma: teorie dialettiche della letteratura
nel 20.mo secolo, trad. Renzo Piovesan e Maria Zorino, a cura di Giancarlo Mazzacurati, introduzione
di Franco Fortini, Liguori, Napoli, 1975
Le narrazioni magiche: il romance come genere letterario, a cura di Alessandro Gebbia, Lerici, Cosenza,
1978

La prigione del linguaggio: interpretazione critica

dello strutturalismo e del formalismo russo, trad.
Giovanna Franci, Cappelli, Bologna 1982
Il postmoderno, o la logica culturale del tardo capitalismo, trad. Stefano Velotti, Garzanti, Milano
1989
L'inconscio politico: il testo narrativo come atto socialmente simbolico, trad. Libero Sosio, Garzanti,
Milano 1990
Tardo marxismo: Adorno, il postmoderno e la dialettica, trad. Paola Russo, Manifestolibri, Roma
1994
Firme del visibile: Hitchcock, Kubrick, Antonioni,
trad. Daniela Turco, a cura di Gabriele Pedull,
Donzelli, Roma 2003
Una modernit singolare: saggio sull'ontologia del
presente, introduzione di Carla Benedetti, Sansoni,
Milano 2003
Il desiderio chiamato utopia, trad. Giancarlo Carlotti, Feltrinelli, Milano 2007
Postmodernismo, ovvero La logica culturale del tardo capitalismo, trad. Massimiliano Manganelli, prefazione dell'autore all'edizione italiana, postfazione
di Daniele Giglioli, Fazi, Roma 2007
La lettera rubata di Marx, in Jacques Derrida e altri, Marx & Sons. Politica, spettralit, decostruzione,
Mimesis, Milano 2008.
Brecht e il metodo, a cura di Giuseppe Episcopo,
Cronopio, Napoli 2008

9 FONTI PER TESTO E IMMAGINI; AUTORI; LICENZE

Fonti per testo e immagini; autori; licenze

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Testo

Fredric Jameson Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Fredric%20Jameson?oldid=71607525 Contributori: Malemar, Rago, Eumolpo, Moloch981, Larry Yuma, BimBot, Sailor-Sun, VolkovBot, Phantomas, PipepBot, Giuliano56, No2, Sogniebisogni, Discanto, Luckas-bot,
AttoBot, Obersachsebot, Xqbot, Rubinbot, Paopp, EmausBot, JackieBot, WikitanvirBot, MerlIwBot, Pil56-bot, AlessioBot, ValterVBot,
JarektBot, SamoaBot, Rotbot e Anonimo: 8

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Immagini

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originale: Tkgd2007

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