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Ernst Jnger

va l'entomologia e i romanzi d'avventura. Scrisse anche


poesie atteggiandosi a dandy.
A sedici anni, nel 1911, si iscrisse, con il fratello Friedrich, all'associazione giovanile di ispirazione romantica
ed ecologista Wandervogel (Uccelli migratori), fondata da Karl Fischer. Dopo essere passato a studiare nel liceo di Hameln, nell'estate del 1913 scapp in Francia e
a Verdun si arruol nella Legione straniera: venne trasferito in Algeria per essere addestrato nel campo di Sidi
Bel Abbs. Con un compagno, cerc di fuggire anche di
qui, ma fu ripreso in Marocco. Fu congedato e rimandato in Germania grazie all'intervento del padre e del Ministero degli Esteri tedesco, che richiesero il suo rientro in Germania, stante la sua minore et. Jnger narrer
quest'esperienza nel romanzo autobiograco Afrikanische
Spiele (Ludi africani), pubblicato nel 1936.
Pochi mesi dopo, nell'agosto 1914, allo scoppio della
prima guerra mondiale si arruol volontario in fanteria.
Inizialmente soldato di truppa, nel 1915 frequent un corso per allievi uciali e nel novembre di quell'anno fu nominato tenente. Combatt sul fronte occidentale e, ferito
quattordici volte, venne decorato nel 1917 con la Croce
di ferro di prima classe e il 18 settembre 1918 con la pi
alta decorazione militare prussiana istituita da Federico il
Grande, l'ordine Pour le Mrite.
Ernst Jnger

1.2 Il dopoguerra

Ernst Jnger (Heidelberg, 29 marzo 1895 Riedlingen,


17 febbraio 1998) stato uno scrittore e losofo rappre- Conclusa la guerra, continu a servire nell'esercito, parsentante una gura complessa della intellettualit tedesca tecipando nel 1920 alla repressione del tentato putsch di
del XX secolo [1] .
Kapp. Si oppose alla Repubblica di Weimar, valutata come il risultato politico di una scontta militare considerata immeritata e dell'onta del trattato di Versailles. I
1 Biograa
suoi romanzi In Stahlgewittern. Aus den Tagebuch eines
Stotruppfhrers, Nelle tempeste d'acciaio (1920-1922),
Der Kampf als inneres Erlebnis (1922), Sturm (1923),
1.1 I primi anni e la guerra
Das Wldchen 125. Eine Chronik aus den GrabenkmpErnst nacque, maggiore di sette gli, nella famiglia bor- fen, Boschetto 125 (1925), Feuer und Blut (1925), basati
ghese e protestante del chimico-farmacista Georg Ernst sulle sue personali esperienze del fronte, sono una riesJnger (1868-1943) e di Caroline Lampl (1873-1950); il sione sulla guerra e furono accolti con entusiasmo dalla
fratello Friedrich Georg, futuro scrittore, era il suo mi- stampa conservatrice tedesca.
glior amico. Trascorse l'infanzia a Hannover, dove il padre aveva un laboratorio, poi a Schwarzenberg; i frequenti
cambiamenti di scuola lo resero uno studente di modesto
protto e per questo motivo dal 1905 studi in collegio
per poi rientrare, nel 1907, presso la famiglia a Rehburg,
da dove pass ancora nella Scharnhorst-Realschule di
Wunstorf. Allo studio delle materie curricolari preferi-

Lasciato l'esercito nel 1923, studi losoa e zoologia


a Parigi e a Napoli, mentre aderiva per breve tempo
all'organizzazione paramilitare dei Freikorps. Il 3 agosto
1925 si spos con Gretha de Jeinsen, da cui il 1 maggio 1926, a Lipsia, ebbe il suo primo glio Ernst (dai
genitori sempre chiamato Ernstel) e il 26 lo scrittore interruppe gli studi universitari senza laurearsi, dedicando1

BIOGRAFIA

volto in modo marginale non fu condannato o imprigionato ma solamente congedato dall'esercito. Il 29 novembre
dello stesso anno il glio Ernstel, inviato sul fronte italiano in un battaglione punitivo (aveva manifestato opinioni antinaziste) cadde in combattimento a Turigliano
presso Carrara-Avenza. La notizia gli pervenne soltanto
il 12 gennaio del 1945.[2] Pot recuperare le spoglie del
glio solo sei anni dopo, grazie all'americano Henry Furst, a Giovanni Ansaldo e al tredicenne Marcello Staglieno;
spoglie traslate nel 1951 dallo stesso Furst a Wilingen[3] .
Dal gennaio al maggio 1945, congedato, fece parte della
difesa civile a Kirchhorst.

1.4 Dal secondo dopoguerra alla morte

Ernst Jnger durante la prima guerra mondiale, appena decorato


con l'Ordine di Hohenzollern.

si completamente alla scrittura. Nel 1934 nacque il secondogenito Alexander. Esponente di primo piano della
Rivoluzione conservatrice, collabor a diversi periodici
nazional-rivoluzionari come Standarte, Vormarsch', Arminius, Die Kommenden, Wochenschrift des neuen Nationalismus, Kampfschrift fr deutsche Nationalisten e al
Der Widerstand di Ernst Niekisch.

Dopo il conitto venne comunque accusato di connivenza con il regime a causa del suo credo nazionalista, nonostante nei suoi scritti - soprattutto in Strahlungen e Diari 1941-1945[4] - la sducia per il regime hitleriano sia
evidente. Tuttavia in Nationalismus und Judenfrage del
1930, Jnger aveva descritto gli Ebrei come una minaccia per l'unit dei Tedeschi. Cominci a intrattenere una
tta corrispondenza con i principali intellettuali tedeschi,
dallo stesso Carl Schmitt a Martin Heidegger. Gli fu interdetto di pubblicare in Germania sino al 1949. Nel 1950
si trasfer a Wilingen, villaggio dell'Alta Svevia, abitando nella foresteria del castello dei von Stauenberg, dove
rimase sino alla morte. Per tutta la vita speriment diverse sostanze, in particolare LSD e mescalina ma anche
etere, hashish e cocaina. Intraprese altri viaggi, nel Mediterraneo e in Oriente, scrivendo e coltivando la giovanile
passione entomologica, trovando nuove specie di coleotteri che a tutt'oggi portano il suo nome, quali il Carabus
saphyrinus juengeri e la Cicindera juengeri juengerorum.

Dal 1960 al 1972 diresse, insieme a Mircea Eliade, la rivista Antaios, pubblicata dall'Editore Klett di Stoccarda,
che ha altres pubblicato in ventimila pagine l'intera
opera di Jnger (la cui seconda moglie, l'insegnantearchivista Liselotte Lohrer nata Baeuerle sposata nel
1962, nella residenza di Wilingen trasformata in Fondazione, e nell'Archivio nazionale della Letteratura tedeBench preguratore del nazismo nel saggio del 1932 sca a Marbach presso Stoccarda dopo la morte del marito
Der Arbeiter (L'operaio), non appoggi attivamente il ne ha riordinato i manoscritti e l'epistolario). Nel 1996 si
Partito nazionalsocialista di Adolf Hitler e riut di diri- convert al cattolicesimo.
gere l'unione nazista degli scrittori (Goebbels scrisse nei
propri diari: gli facemmo ponti d'oro che lui sempre si
riut di attraversare).
1.5 Il Premio Goethe per l'analisi della

modernit
1.3

La seconda guerra mondiale

Nel conitto fu uciale della Wehrmacht a Parigi durante l'occupazione tedesca della Francia, intrattenendo
rapporti culturali con scrittori francesi (ma litigando con
Cline). Conosceva alcuni degli uciali prussiani che
parteciparono al fallito attentato del 20 luglio 1944 sotto
la direzione di Claus von Stauenberg, ma essendo coin-

Nel 1980 Jnger ottenne il prestigioso Premio Goethe


(conferito, tra i pochi, a Bertold Brecht e Thomas Mann)
che lo consacr tra i massimi scrittori e pensatori tedeschi del Novecento; il merito stava soprattutto nell'analisi
(e nella critica) della modernit; questo il campo in cui
le sue potenti intuizioni ne fanno, fra l'altro, uno degli intellettuali pi discussi del XX secolo. Fu aspramente criticato e le ragioni erano le pi varie: dandysmo, ari-

3
dit, etica della guerra, estetica brutale sottesa alla
perfezione stilistica. Tuttavia ebbe attestazioni di stima
numerose e decisamente bipartisan"; era in contatto con
non poche personalit della sinistra, come il romanziere
italiano Alberto Moravia e il Presidente della Repubblica
francese Franois Mitterrand.

Opere principali
In Stahlgewittern, 1920 (tr. it. Nelle tempeste
d'acciaio, Parma, Guanda 1995)
Der Kampf als inneres Erlebnis, (1922) (La lotta
come esperienza interiore).
Sturm, 1923 (Il tenente Sturm, Parma, Guanda 2000)

Der Waldgang, 1952 (Trattato del Ribelle, Milano,


Adelphi 1990)
Der gordische Knoten (con Carl Schmitt), 1953 (Il
nodo di Gordio. Dialogo su oriente e occidente nella
storia del mondo, Bologna, Il Mulino 1987).
Das Sanduhrbuch, 1954 (Il libro dell'orologio a
polvere, Milano, Adelphi 1994)
Am Sarazenturm, 1956 (Terra sarda, Nuoro, Il
Maestrale 1999)
Glserne Bienen, 1957 (Le api di vetro, Milano,
Longanesi 1964, poi Parma, Guanda 1993)
An der Zeitmauer, 1959 (Al muro del tempo, Milano,
Adelphi 2000)

Das Wldchen 125, 1925 (Boschetto 125, Una cronaca delle battaglie in trincea nel 1918, Parma,
Guanda 1999)

Der Weltstaat. Organismus und Organisation, 1960


(Lo stato mondiale. Organismo e organizzazione,
Parma, Guanda 1998)

Das abenteuerliche Herz. Aufzeichnungen bei Tag


und Nacht, 1929 (poi Das abenteuerliche Herz. Figuren und Capricios, 1938: Il cuore avventuroso.
Figurazioni e capricci, Milano, Longanesi 1986)

Subtile Jagden, 1967 (Cacce sottili, Parma, Guanda


1997)

Der Arbeiter. Herrschaft und Gestalt, 1932


(L'Operaio. Dominio e forma, prima trad. mondiale,
Milano, Longanesi 1984 poi Parma, Guanda 1991)

Annherungen. Drogen und Rausch, 1970 (Avvicinamenti. Droghe ed ebbrezza, Milano, Multhipla
1982)
Eumeswil, 1977 (Milano, Rusconi 1981 poi Parma,
Guanda 2001)

Bltter und Steine, 1934 (Foglie e pietre, Milano,


Adelphi 1994)

Aladins Problem, 1983 (Il problema di Aladino,


Adelphi, Milano 1998)

Afrikanische Spiele, 1936 (Ludi africani, Longanesi,


1974)

Eine gefhrliche Begegnung, 1985 (Un incontro


pericoloso, Milano, Bompiani 1989)

Auf den Marmorklippen, 1939 (Sulle scogliere di


marmo, Milano, Mondadori 1942; ried., Guanda,
Milano-Parma, 1988).

Zwei Mal Halley, 1987 (Due volte la cometa, Parma,


Guanda 1989)

Grten und Straen, 1942; Giardini e strade, trad. e


Prefazione di F. Federici, Bompiani, Milano, 1943;
Giardini e strade. Diario 1939-1940. In marcia verso
Parigi, Guanda, Milano, 2008.
Der Friede, 1945 (La pace, tr. it. Parma, Guanda
1993)
Heliopolis, 1949 (tr. it. Milano, Rusconi 1972)
Strahlungen, 1949; Diario 1941-1945, Collana I
Centolibri vol.VII, Milano, Longanesi, I ed. dicembre 1957; poi Irradiazioni. Diario 1941-1945,
Collana Biblioteca della Fenice, Guanda, Parma,
1993-1995
ber die Linie (con Martin Heidegger), 1951 (Oltre
la linea, Milano, Adelphi 1989)
Besuch auf Godenholm, 1952 (Visita a Godenholm,
Milano, Adelphi 2008)

Die Schere, 1990 (La forbice, Parma, Guanda 1996)


Drei Schulwege, 1991 (Tre strade per la scuola.
Vendetta tardiva, Milano, Guanda 2007)
Il contemplatore solitario (collezione di diversi scritti
jngeriani), Parma, Guanda 1995
Politische Publizistik 1919-1933 (3 voll.), 2000
(Scritti politici e di guerra, 3 voll., Gorizia, Libreria
Editrice Goriziana 2003-2005)

3 Onoricenze
4 Note
[1] Ove non indicato diversamente, le informazioni contenute
nel paragrafo Biograa hanno come fonte l'Enciclopedia
Treccani alla voce corrispondente

[2] Ernst Jnger, Irradiazioni, Parma, Guanda, 1993 p. 495


[3] Antonio Gnoli-Franco Volpi, I prossimi Titani. Conversazioni con Ernst Jnger, Milano, Adelphi 1997, p.
113
[4] Tradotti da Henry Furst, Longanesi 1957

COLLEGAMENTI ESTERNI

6 Altri progetti

Wikiquote contiene citazioni di o su Ernst


Jnger

Wikimedia Commons contiene immagini o


altri le su Ernst Jnger

Bibliograa
Julius Evola, L'Operaio nel pensiero di Ernst
Jnger, Mediterranee, Roma 1960.
Delio Cantimori, Tre saggi su Jnger, Moeller van
den Bruck, Schmitt, 1985, Settimo Sigillo
Heimo Schwilk, Ernst Jnger. Leben und Werk in
Bildern und Texten, Stuttgart 1988.
W. Kaempfer, Ernst Jnger, Stuttgart 1981, tr. it. E.
Jnger, il Mulino, Bologna 1991.
Paul Noack, Ernst Jnger: Eine Biographie, Berlin
1998.
H.-H. Mller-H. Segeberg (a cura di), Ernst Jnger
im 20. Jahrhundert, Mnchen 1995.
Gnther Figal-H. Schwilk (a cura di), Magie der
Heiterkeit: Ernst Jnger zum Hundertsten, Stuttgart
1995.
Marcello Staglieno, Junger, l'approche italienne,
Revue de littrature compare, 284 (1999)
Luisa Bonesio (a cura di), Ernst Jnger e il pensiero
del nichilismo, Milano 2002.
Stefano Gorgone, Cristallograe dell'invisibile. Dolore, eros e temporalit in Ernst Jnger, Milano
2005.
Corrado Badocco, Ernst Jnger, in Centro studi losoci di Gallarate (a cura di), Enciclopedia losoca, Milano, Bompiani, 2006, vol. 6, pp. 576581
(con ampia bibliograa).
Helmuth Kisiel, Ernst Jnger. Die Biographie,
Siedler, Mnchen, 2007.
Heimo Schwilk, Ernst Jnger. Die Biographie,
Piper, Mnchen, 2007.
Luigi Iannone, Jnger e Schmitt. Dialogo sulla modernit, a cura di Marcello Staglieno, Armando
editore, Roma, 2009.
Ernst Nolte, La rivoluzione conservatrice, (a cura di
Luigi Iannone), Rubbettino, 2009.

7 Collegamenti esterni
Associazione Eumeswil - Studio del opera di Ernst
Jnger
Blog su Ernst Jnger e l'Anarca (da Eumeswil)
Speciale su Ernst Jnger
Ernst JngerFoto di Mathieu Bourgois
(EN) John Clute, David Langford e Peter Nicholls
(a cura di), Ernst Jnger in The Encyclopedia of
Science Fiction, III edizione online, 2011-2015.

Fonti per testo e immagini; autori; licenze

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8.3

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