CAPITOLO PRIMO
CONTEMPORANEA
Non sempre chiara la consapevolezza che il clima culturale in cui ci troviamo a vivere
profondamente cambiato nel giro di questi ultimi decenni, al punto da configurare una
moderna, che per circa quattro secoli ha costituito lorizzonte spirituale delluomo
occidentale.
condizione di chiederci che cosa realmente intendiamo con luso di tali termini che sono
coniugati, a seconda della disciplina e degli autori, attraverso cui cerco di spiegarne i
contenuti.
Tale operazione si impone anche per comprendere il tempo che stiamo vivendo, perch
anche la chiesa possa ridefinire la propria identit nel confronto, molto impegnativo, con
un clima culturale passato a cui si era abituata a fatica, e perch, daccordo con il pensiero
di Savagnone: significa anche prendere sul serio il mistero del tempo, che dono di Dio,
e accettare di vivere fino in fondo lavventura che questo futuro le riserba, con gratitudine e
speranza (1).
Sullo sfondo dello scenario post-moderno, diventa possibile individuare alcune domande
vita. Si tratta di esigenze che si intrecciano, talora fin quasi a confondersi, costituendo alla
uomini del nostro tempo, ma, pi radicalmente, di ripensarla nelle nuove categorie mentali
tra il XV ed il XVIII secolo, ma , come per ogni periodizzazione storica fondata su una
manuale di filosofia il quale riporta che: luso dellaggettivo moderno inizia con la fine del
V secolo per qualificare il mondo cristiano, che in quel periodo si stava affermando su
quello romano: moderno (dal latino modo, avverbio che significa ora, adesso) era
NellAlto Medioevo, tuttavia, venne meno proprio questo significato positivo del termine,
Ma gi nel XII secolo si cominci a parlare dei moderni come di nani sulle spalle dei
giganti, cio di uomini normali che per sulle spalle degli antichigigantiriescono a
positivo, anche perch, a partire dal XIV, XV sec., si inserisce tra le due epoche storiche
La modernit verr sentita sempre pi come un periodo con un certo vantaggio rispetto
allantichit, perch mentre la natura produce sempre opere perfette, le opere delluomo
Si lega cos allidea di modernit unintenzione innovatrice che far definire lepoca
Come gi detto, sono molte per, le definizioni di modernit, a seconda delle diverse
discipline e delle diverse epoche in cui tali definizioni sono state date.
modernizzazione, razionalizzazione.
In filosofia modernit coincide a sua volta con alcuni concetti: lepoca del soggetto
(Nietzsche), lepoca della ragione trionfante (critica della ragione tipica, ad esempio della
Scuola di Francoforte), lepoca della scienza (critica della scienza), lepoca del progresso
(antiprogressismo), lepoca della tecnica come fonte di antiprogresso (critica della tecnica),
Come si pu facilmente osservare, il termine moderno si spostato nel tempo per arrivare
sempre pi a coincidere con lattualit, con il presente di chi scriveva, sino a dilatarsi al
punto da richiedere di operare una periodizzazione diversa, cos , alla luce del tempo
cultura attuale, si diffusa la convinzione che la modernit sia finita e che debba essere
Molto spesso se ne collocata la nascita alla fine del Medioevo e, in qualche modo, in
antitesi con esso. Ma non vi accordo su ci che segna latto di nascita della modernit e,
alla Rivoluzione scientifica, altri ancora sostengono che senza la Riforma let moderna
condivisa la tesi che a caratterizzare lidea di modernit, vi siano almeno tre aspetti
della civilt, della incessante sostituzione di ogni realt con una pi nuova.
Luomo viene identificato con la ragione che diviene lunica autorit a cui fare affidamento
e su cui si deve basare nella ricerca della verit (Cartesio), soggetto e ragione vengono
cos identificati. La ragione considerata per quella scientifica, figlia delle rivoluzioni
scientifiche del 600 e del modello di razionalit che hanno imposto, cio una razionalit
Forse nellidea della storia come progresso si voluta vedere la nota specifica della
medioevo.
Il futuro diviene la dimensione del progresso che allidea di regno di Dio, tipico del
medioevo, sostituisce lidea del regno delluomo, fondato sulla capacit stessa delluomo
trovi di fronte a novit sostanziali, tali da farci ripensare le categorie classiche di pensiero
con cui abbiamo fino ad ora letto ed interpretato il mondo. Sul post-moderno si costruita,
negli ultimi decenni, una vasta letteratura e va comunque ricordato che il cosiddetto post-
moderno nato non su un terreno filosofico, ma dalla riflessione di architetti sulla forma e
gli usi delle citt contemporanee. Dalla Germania (ove ha trovato espressione alla fine
sono quelli di Foucault, Lyotard, Derrida, Vattimo) e ha conquistato, negli ultimi vent anni,
Il pensiero filosofico comincia a definire se stesso come post-moderno verso la fine degli
anni 70 del XX secolo senza definire un indirizzo filosofico vero e proprio, ma un nucleo di
valida(7).
A tale crisi di una possibile ragione oggettiva onnicomprendente, ne segue anche una
diversa concezione della soggettivit, cos come del valore e del senso della storicit.
Freud, definiti con grande acutezza i maestri del sospetto da un altro grande filosofo del
Il post-moderno non indica un dopo che si possa collocare sulla concezione di una
definisce il tempo che succede al moderno come un destino aperto, indeterminato, non
precostituito da finalit storiche gi assegnate. E un navigare a vista in un mare
quello che va dalla ragione forte al pensiero debole, attraverso la sfiducia nella razionalit,
la crisi del soggetto e la fine delle grandi narrazioni storiche, (delle storie universali o
delle filosofie della storia di tipo illuministico o hegeliano, marxiano o positivistico che
Si pu dire con certezza che se c un punto in cui tutte le grandi tradizioni filosofiche del
passato si sono incontrate e/o scontrate, dal Rinascimento alla fine dellOttocento e su cui
Ci che ha infatti segnato il passaggio dal Medioevo allet moderna , stato proprio il
mettere in primo piano la ragione rispetto alla fede. Si passati dalla convinzione della
fede come luogo in cui tutto trova collocazione alla convinzione che la fede non dia luogo
E in questo contesto che comincia ad imporsi un pensiero come quello di Cartesio che
attribuisce alla ragione il potere di formulare idee chiare e distinte e di assumere come
cui si voleva poter ricondurre tutti gli ambiti del sapere umano. Tale modello, applicato alla
fisica di Galileo, diede luogo a quel metodo fisico-matematico che ha tanto influenzato la
concezione moderna del sapere, fino ad arrivare a chiudere in tale schema logico anche la
morale: Spinoza arriva ad intitolare la sua opera: Ethica more geometrico demonstrata,
(Etica dimostrata con metodo geometrico). E appena il caso di dire che la verit razionale
per eccellenza, a questo punto, diventa quella di ordine scientifico. Se si voleva dare
ridotto la realt a numeri, ed il mondo ad una sfera senza pi colori. La vita, cos
ingabbiata in sistemi rigorosamente logici, finiva per allontanare da se tutto ci che non
potesse trovare ragione per relegarlo nellambito della superstizione e della favola. E
questo il senso ultimo dellaffermazione del filosofo Wittgenstein, contenuta nel Tractatus
una potenziale leggerezza, poich implica labbandono dellidea che vi sia una verit
(espressione di Vattimo con cui definisce la dissoluzione dellidea dellessere come cosa
Da un certo punto di vista, possiamo dire che, questa ragione post-moderna che non pi
ricchezza, la variet, e la profondit del reale, si avvicina tanto allidea radicata nella
tradizione del pensiero cristiano che riconosce la propria finitezza ed i propri limiti di fronte
al mistero. In questa umilt della razionalit post-moderna per nascosta uninsidia che
al pari della precedente prepotenza nascosta dietro al concetto di ragione forte della
modernit, pu chiudersi a Dio nella rinuncia alla ricerca della verit o nellaccettazione
Non per completamente vero che in questepoca post-moderna la domanda sulla verit
sia definitivamente spenta e lo attestano anche le tante forme di ritorno al sacro, anche se
Nonostante ci discutibile lopinione di Marco Gallizioli che a proposito del dio del nostro
tempo scrive: dunque, un dio che in qualche misura la proiezione della povert
spirituale del nostro tempo, perch ogni epoca ha, indiscutibilmente, accanto al Dio che
unapprossimazione. Che cosa pensare allora dellimmagine di Dio che cera nel medioevo
e che, in nome della verit, ha permesso di istituire tribunali che bruciavano gli eretici, o di
quella che ha suggerito il silenzio e la prudenza ai cristiani che vivevano durante lepoca
del nazismo e che non hanno urlato il loro sdegno nei confronti dellolocausto?
A questo punto occorre intendersi sul concetto del Dio debole di cui si tratter nei capitoli
successivi, quel Dio che incontra Etty nel suo cammino e che sente di dover aiutare e
Un altro grande tema su cui il post-moderno si allontana dal pensiero moderno quello
legato alla definizione del soggetto, della soggettivit, o, in altri termini, della concezione
della coscienza.
Per molti autori contemporanei lintera filosofia moderna pu essere fatta ruotare intorno
alla questione del soggetto come suo asse centrale, sia come un carattere fondativo del
soggetto rispetto allesperienza, sia come presa di congedo dal soggetto (cio dalla
pretesa fondativa) per esplorare nuove vie, nuove possibili fondazioni o per dichiarare la
loro impossibilit. Ma in questa radicale alternativa non possibile far confluire la variet e
la complessit di considerazioni che sono espresse nel nostro tempo, anche se possiamo
inteso con soggetto. Non si pu ignorare, infatti, che nellintera cultura contemporanea la
che nasce dalla impossibilit di rinunciare ad essa per individuare il luogo del pensiero, ma
anche dalla consapevolezza della paradossalit e dalla ambivalenza di tale nozione (13).
Sul versante che ricerca un fondamento nel soggetto troviamo le correnti filosofiche: a)
dellIdealismo (che assegna al soggetto, come atto del pensiero o come spirito assoluto, la
lo Storicismo (che riprendendo lidea vichiana del soggetto umano che fa la storia lo
una scienza filosofica rigorosa si basa sulla descrizione degli atti intenzionali della
occidentale (con la centralit della classe operaia e della coscienza di classe, come
della filosofia del 900 che rifiuta il primato della coscienza sullessere ed i cui principali
protagonisti sono i gi menzionati Marx, Nietzsche e Freud. Per Marx la coscienza non
altro che un prodotto storico delle relazioni socio-economiche prodottesi tra gli uomini, per
Nietzsche lio solo una favola, una finzione, un gioco di parole (14). In fine Freud
definisce il nostro io come la punta di un iceberg che cela labisso informe, caotico e
suona, significativamente, il titolo di una sua opera. Lio, sotto unapparente unit,
nasconde una molteplicit inafferrabile ed in se stesso, alla fin dei conti, un nulla: <
nessuno >. Dietro la maschera, anzi le maschere (al plurale), che ognuno si costruisce o si
vede appioppare dagli altri, non c un volto (15). Savagnone nella sua considerazione
Credo che lunit vada cercata nel volto della vita, non in unipotetica universale identit a
Ripercorrendo unopera giovanile di Hegel dal titolo Lo spirito del cristianesimo e il suo
destino, il filosofo sostiene che Ges predica lamore in nome dellunit della vita, per
superare lo spirito di lacerazione e sviluppare un nuovo spirito di amicizia tra i viventi. Per
creare questo senso di solidariet e compassione con ogni essere vivente, Hegel pensa
che non basti lamore, ma occorre superare la coscienza che si irrigidisce, si difende,
E necessario guardare a Ges che morendo testimonia che possibile non offendere la
in questepoca post-moderna, che vede la crisi di identit forti, lo spazio per cercare un
definisce il post-moderno come lepoca della fine delle grandi narrazioni: cos avviene
per esempio che la regola del consenso tra destinatore e destinatario di un enunciato con
valore di verit venga considerata accettabile qualora si inscriva nella prospettiva di una
possibile unanimit degli spiriti razionali: tale era la narrazione dei Lumi, dove leroe del
sapere lavora per un fine etico-politico buono, la pace universale. Da questo caso risulta
evidente come legittimando il sapere attraverso una metanarrazione, che implica una
filosofia della storia, si portati ad interrogarsi sulla validit delle istituzioni che governano
il legame sociale: anchesse richiedono una legittimazione. La giustizia diviene in tal modo
Nella stessa opera, lautore, interrogandosi sulla legittimit del sapere, sostiene che
mezzo di controllo in cui non si scorge pi la legittimit del suo fondamento da cercarsi
forse nella migliore efficienza tecnologica del sistema. Ma un criterio efficientistico non ci
permette di giudicare sul vero e sul falso. O forse da ricercarsi nel consenso? Ma,
considera Lyotard, solo attraverso il dissenso che si produce nuovo sapere. Cos
nellepoca del post-moderno ci troviamo a vivere nel cuore del paradosso: il sapere non
solo lo strumento del potere, ma acuisce la nostra sensibilit alle differenze, e rinforza la
occorre mettere in luce come sapere e potere siano i due aspetti di una stessa domanda:
chi decide cos il sapere, e chi sa cosa conviene decidere? La questione del sapere
La fine delle grandi narrazioni, e quindi di una lettura unitaria della storia, ci fa pensare ad
una dissoluzione del rapporto sociale ed al passaggio ad una societ composta da una
massa di atomi e storie individuali. Lamentarsi della perdita di senso nella post-
modernit significa lasciarsi prendere dalla nostalgia per il fatto che il sapere ha perso il
meno notevole, che consiste nella pretesa di derivare o far nascere (attraverso operatori
come lo sviluppo, ecc.) il sapere scientifico dal sapere narrativo, come se il secondo
Un altro autore che si occupato del post-modeno Zygmunt Bauman che nellopera
Dopo aver analizzato la differenza tra corpi solidi, liquidi e gassosi, ne consegue che,
postmoderna), e lassenza del legame, che il termine con cui si indica la stabilit dei
corpi solidi. I liquidi, a differenza dei solidi, non hanno una loro forma, non fissano lo
Non conservando a lungo la loro forma, i liquidi hanno un rapporto privilegiato con il tempo
ignorare; fare altrettanto con i fluidi, sarebbe, viceversa, un grave errore. Le descrizioni dei
fluidi sono tutte delle istantanee sul cui retro occorre sempre apporre la data. I fluidi
viaggiano con estrema facilit. Essi < scorrono >, < traboccano >, < si spargono >, <
filtrano >, < tracimano >, < colano >, < gocciolano >, < trapelano >; a differenza dei solidi
non sono facili da fermare: possono aggirare gli ostacoli, scavalcarli, o ancora infiltrarvisi.
Dallincontro con i corpi solidi escono immutati, laddove questi ultimi, qualora restino tali,
non sono pi gli stessi, diventano umidi o bagnati. La straordinaria mobilit dei fluidi
Sono questi i motivi per considerare la < fluidit > o la < liquidit > come metafore
pertinenti allorch intendiamo comprendere la natura dellattuale e per molti aspetti nuova
Bauman convinto che i corpi solidi che nellepoca della modernit liquida subiscano il
responsabilit del fallimento personale. Intendiamoci bene: oggi come in passato - nello
lautoefficienza dellindividuo potrebbero rivelarsi unaltra pia illusione: il fatto che uomini e
donne non possano incolpare nessuno delle proprie frustrazioni e guai non significa
necessariamente, oggi come ieri, che possano proteggersi dalla frustrazione servendosi
dei loro utensili domestici o tirarsi fuori dai guai da soli, alla maniera del barone di
perch non sono stati sufficientemente accurati e precisi nel seguire il loro regime
sanitario; se restano disoccupati perch non hanno mai imparato come ottenere un
colloqui di lavoro, o perch non si sono industriati abbastanza a trovare un impiego o
perch sono dei puri e semplici scansafatiche; se temono per le loro prospettive di carriera
e tremano pensando al futuro perch non sono abbastanza bravi a farsi degli amici e a
fare colpo sugli altri. Questo , a ogni modo, quanto viene loro detto e quanto viene loro
indotto a credere, cosicch essi si comportano ora come se questo fosse davvero il
tengono gli occhi puntati esclusivamente sulla propria performance e li si distoglie dallo
prodotte, uomini e donne sono naturalmente tentati di ridurre la complessit della loro
condizione al fine di rendere le cause della propria miseria intelligibili e dunque affrontabili
sistemiche >, e cos la mancanza di soluzioni possibili deve essere compensata con
Cos, in questo contesto, che si presenta un po come lassenza di ogni contesto, alluomo
sembra restare labbandono alla marea di frammenti temporali, di cui costituita la sua
Da un certo punto di vista, il tempo attuale ci lascia per anche un senso di liberazione e
liberazione e di leggerezza che si pu cogliere nei detti evangelici laddove si dice che a
ciascun giorno basta la sua pena e guardate i gigli del campo e gli uccelli del cielo (cfr
Mt. 6,25-34), metafore di una vita cristiana incentrata sulla fiducia nel futuro di Dio, un