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Anno 88;n. 255 * Lire 600 Quotidiano del Partito Socialista Italiano Domenica 20/Lunedi 29 Ottobre 1984 ,

Si prepara il dibattito sulla legge finanziaria Il comgno in ricordo di Lombmdi

Una concreta
Ora va consolidata strategia
di riforme per
laripresa,economica tlii messaggio di Pertini - Il saluto
la sinistra
250 mila occupatf ih più nei primi sette mesi ^84
di Saragat - Un discorso di Martelli
Risultati positivi sui proUemixoncre- Interventi dì Teodori, Tortorella,
ti, mentre le manovre divei^wi^pun- Borgogllo e Di Donato
tano a liquidare la stabilità politica Le conclusioni di Signorile
Martedì va in aula alla sara un occasione per ripor­ Nel ricordo della figura romano per la seconda e
Camera la legge finanziaria tare l'attenzione d i forze po­ dell'opera di Riccardo conclusiva giornata di lavori
e si spera (come avvenne litiche e opinione pubblica Lombardi esprimo l'auspi­ del convegno sul tema «Per
l'anno scorso per la prima sui problemi reali, concreti cio che il confronto delle i- Lombardi. Le strade nuove
volta dopo molti anni) dì po­ del Paese. Soprattutto, il dee e delle esperienze apra del socialismo». Tra gli ospi­
terla approvare entro di­ problema centrale è quello nuovi orizzonti di sviluppo ti d'onore, particolarmente
cembre, così d a dare certez­ di consolidare la ripresa e- democratico nell'interesse applaudito è stato l'ex pre­
za e chiarezza a tutta la conomica in atto, e di conti­ del Paese e della Repubbli­ sidente della Repubblica,
macchina dello Stato. Men­ nuare il risanamento. I dati ca». Con questo telegram­ Giuseppe Saragat, che ha
tre scandalismi e manovre venuti in questi giorni alla ma, a lungo applaudito dalla pronunciato un breve di­
diversive di ogni genere ribalta sono confortevoli. platea, il presidente della scorso. «Parlare oggi di go­
sembrano voler compromet­ Come osservava Craxi ve­ Repubblica Sandro Pértini verno con i comunisti - ha
tere la stabilità politica, òhe nerdì' a Udine, è probabile ha inviàiò i r suo saluto alla detto Saragat - mi pare im­
è stata presupposto agli im­ che alla line dell'anno sia sinistra lombàrdiana del possibile. Non bisogna
portanti risultati economici raggiunto l'obbiettivo di ri­ PSI, riunita ieri in un hotel
portare l'inflazione al sotto S E G U E A PAGINA 20
raggiunti nel 1984, anche il
dibattito sulla fìnanziaria SEGUE A PAGINA 2

Pertini i Giustizia
così va rafforzata una svolta posi­
tiva L'abbraccio Ribadito
{a pagina 3) di Ravenna l'impegno
• FRANCESCO FORTE: al Presidente socialista
con queste cifre si è usciti dalla Migliaia di persone hanno L'impegno dei socialisti
accolto a Ravenn^ sotto una sui problemi della giustizia è
crisi^ pioggia battente, il presiden­ stato confermato nel corso
te Pertini in occasione della
(a pagina 3) sua visita ufficiale nella città
di un incontro che il respon­
romapnola. Una visita che è sabile del PSI per le questio­
coincisa con le celebrazioni ni istituzionali, Salvo Andò,
m OTTAVIANO DEL TURCO: del 40. anniversario della ha avuto con la giunta del­
battaglia del Senio, momen­ l'Associazione nazionale
il sindacato inizi il negoziato sul
salario
Buscetta: Greco era il «capo» to di unione fra le forze che
hanno partecipato alla Resi­
magistrati. Nel eorso del col­
loquio si sono registrate con­
stenza. Lungo tutto il per­ vergenze di opinioni su nu­
(a pagina 7) Deponendo ieri come teste, nel carcere ro­ sue responsabilità Michele Greco, indicato
corso del corteo presidenzia­
le i ravennati hanno scandito
merose tematiche al centro
mano di Rebibbia, sull'assassinio del boss Pie­ come capo della potente cosca di Ciaculli, che dell'attenzione dell'opinioiie
il nome di Pertini il quale ha
tro Marchese, Tommaso Buscetta ha fatto ieri all'epoca dei fatti presiedeva il supremo orga­ avuto con i cittadini una se­ pubblica. Ribadita la neces­
• FRANCESCO TEMPESTDMI: precise affermazioni sulle gerarchie mafiose. no della mafia. rie di simpatici scambi di sità di accelerare l'iter di al­
le nuove regole del buon governo «Don Masino» ha detto che l'omicidio fu deci­ A pagina 24 un'intervista battute. cune iniziative legislative.
so dalla «commissione» e ha inchiodato alle di SALVO A N D O ' SERVIZIO A PAGINA 23 N O T I Z I E A P A G I N A 23
(a pagina 3)

La versione «ufficiale»: è un «complotto antisocialista» Polonia Da stasera

Rabbiosa reazione bulgara
ai rinvio a giudizio di Antonov
Le rabbiose reazioni bul­
gare alla notizia del rinvio a
giudizio dell'ex capo scalo
della «Balkan Air», Sergei
Antonov, per l'attentato al
Papa del maggio 1981, è
culminata con la convoca­
zione dell'ambasciatore ita­
liano a Sofia al ministero
degli Esteri «per comunica­
zioni». Non si conosce il te­
nore delle «lamentele» bul­
gare - considerato il tradi­
zionale riserbo diplomatico
in tali occasioni - ma non si
va lontani dalla realtà se si
afferma che esse avranno in
sostanza ricalcato le «tesi»
sfornate dall'agenzia uffi-'
ciale bulgara BTA (e dalla
L'ambasciatore italiano a Sofìa convocato al
ministero degli Esteri bulgaro «per comunicazioni»
Qual è stato il ruolo di Olar Celik?
«consorella» agenzia sovieti­
c a TASS). Per la BTA, co­
me per la TASS, «non si
tratta più di un errore giudi­
ziario, bensì di un complotto
politico contro la Bulgaria e
il socialismo»; viene denun­
ciata «la mancanza di ri­
spetto» da parte delle auto­
rità italiane «delle fonda­
mentali norn'H.. di condotta
nelle relazioni internazionali
e la grossolana violazione
delle leggi diplomatiche»,
La BTA ha espresso, inoltre,
pesanti apprezzamenti sulla
magistratura («difficilmente
ci si potrà attendere obietti­
vità e imparzialità dalla giu­
stizia italiana») e su impre­
cisati «circoli dell'ammini­
strazione italiana che non ha
esitato a unirsi alla campa­
gna di villipendio» contro la
Bulgaria e i paesi socialisti.
In proposito sono stati
chiamati in causa «esponen­
ti di questi circoli che occu­
pano alti posti di governo».
Come accade nelle cose
dei paesi dell'Est, la tesi
«ufficiale» è stata ripresa ed
enfatizzata dai singoli orga­
ni di stampa i quali hanno
fatto a gara nel ricercare
«pezze d'appoggio» alla tesi
del «complotto antisociali­
sta». L'organo ufficiale del
P C bulgaro «Rabotnicesko
Delo» ha addirittura condot­
to un «sondaggio d'opinione»
tra alcuni sconosciuti scrit­
tori presenti a Sofia ad un
congresso internazionale
«dedicato alla pace». Manco
a dirlo, tutti si pronunciano
per l'innocenza di Antonov.
Il giornalista turco Ugur
Mumcu, considerato uno
specialista nello studio del
«caso Agca» (è stato tra
primi a denunciare il com­
plotto e a rivelarne i mecca­
nismi) interrogato dalla
«France Presse» non soltanto
ha confermato la sua opi­
nione sulla fondatezza della
tesi del complotto, ma ha ri­
chiamato l'attenzione su al­
tri elementi della vicenda.
Per Mumcu il principale or­
ganizzatore dell'attentato
(su commissione dei servizi
S E G U E A PAGINA 22
Forse ancora
vivo l'abate
Popieluszko
Jerzy Popieluszko, il sa­
cerdote polacco vicino alle
posizioni del disciolto sinda­
cato libero rapito una setti­
mana f a da agenti in borghe­
se dei servizi di sicurezza sa­
rebbe ancora vivo. E' quanto
ha dichiarato ieri ai giornali­
sti occidentali un ex dirigen­
te di Solidarnosc, Seweryn
Jarworski citando fonti «de­
gne di fede». L'ex sindacali­
sta ha sostenuto inoltre che
l'abate si trova ancora nelle
mani delle forze di sicurezza
e che il rischio è ora che
venga portato «all'estero».
L'agenzia ufficiale PAP ha
intanto accusato esponenti di
Solidarnosc di star organiz­
zato «provocazioni».
A P A G I N A 20
Gli autonomi
bloccano per
24 ore i treni
Da questa sera il traffico
ferroviario subirà ritardi an­
che consistenti e cancella­
zioni di treni a causa dello
sciopero di 24 ore, dalle 21
alla stessa ora di domani lu­
nedi 29, proclamato dal sin­
dacato autonomo dei ferro­
vieri FISAFS-CISAL.
L'ufficio stampa del mini­
stero dei Trasporti ha comu­
nicato che, nel periodo del­
l'astensione dal lavoro, l'a­
zienda FS metterà in atto
tutti i possibili accorgimenti
per assicurare la continuità
del servizio ferroviario.
A PAGINA 4
 Pagina 2 /
Domenica 28/jLunedì 29 Ottobre 1984
Assieme al bilancio deve essere votata entro l'anno Precisazione del ministro De Michelis
Da martedì la Camera «I decimali
discute la finanziaria di scala mobile
vanno pagati»
iVo« superati il saldo netto da finanziare e la previsione del settore
pubblico allargato - Dichiarazioni di Sacconi e Tiraboschi
Dopo l'approvazione, in
sede referente, d a parte della
commissione bilancio della
Camera, la legge fìnanziaria
per 1*85 sarà d a martedì all'e­
same dell'aula di Montecito­
rio. La discussione della fi­
nanziaria, congiuntamente al
bilancio di previsione, s'inter­
romperà giovedì 1. novem­
bre, in coincidenza con i la­
vori del congresso radicale,
per i quali, com'è consuetu­
dini, ci .sarà un'interruzione
dei lavori parlamentari. L a
Camera tornerà a d occuparsi
dei documenti contabili dello
Stato lunedi 5 novembre.
Nel rispetto della «sessione
di bilancio» - c h e dovrà con­
sentire l'approvazione della
finanziaria e del bilancio en­
t r o la fine dell'anno, così
com'è avvenuto n e l l ' s i - ai
vari gruppi polìtici sono già
stati assegnati i tempi d'in­
tervento nella discussione:
ventidue ore in tutto che si
aggiungono alle due ore per
gli interventi introduttivi dei
relatori e del governo e al
tempo necessario per le repli­
che.
Con l'approvazione della
finanziaria in sède referente
da parte della commissione
bilancio è stato ottenuto un
primo risultato positivo: non
sono stati superati il saldo
di G I U L I O S C A R R O N E
netto d a finanziare e quindi
la previsione del settore pub­
blico allargato.
Rispetto alla proposta del
governo, si erano manifestate
delle maggiori esigenze, ri­
guardanti richieste aggiunti­
ve degli enti locali valutate in
250 miliardi, maggiori spese
in conto capitale nel settore
sanitario per l'assistenza psi­
chiatrica e ai tossicodipen­
denti valutate in altri 250 mi­
liardi, ohe sono state soddi­
sfatte con il riaggiustamento
delle previsioni di spesa in
conto interessi.
U n altro aspetto positivo
del testo di legge finanziaria
approvato dalla commissione
bilancio è costituito dal ca­
rattere di sostegno all'appa­
rato produttivo, che recupera
tra l'altro a favore del Mez­
zogiorno tremila miliardi in
termini di autorizzazioni di
cassa, garantendo in tal inodo
il necessario livello di; flussi
finanziari alle aree meridio­
nali, attraverso il canale del­
l'intervento straordinario.
Nel complesso si può dire
c h e ói sia stata d a parte dei
gruppi parlameiitari - ed an­
che questo è un altro dato po­
sitivo - la comune consapevo­
lezza della necessità di avvia­
r e concretamente il conteni­
mento della spesa. pubblica.
Una valutazione globale del­
la legge finanziaria, alla vigi­
lia della sua discussione alla
Camera, è stata data dal vi­
cepresidente dei deputati so­
cialisti, Maurizio Sacconi.
Il provvedimento - ha det­
t o Sacconi - è stato confer­
mato nelle sue grandezze fi­
nanziarie e nell'obiettivo del
fabbisogno e si è ulteriormen­
t e qualificato per il Mezzo­
giorno, la politica industriale
e la nuova occupazione, oltre
che per la finanza locale e la
sanità.
Rimane aperto - ha ag­
giunto il vicepresidente dei
deputati socialisti - il grosso
problema di dare adeguata
copertura alla perequazione
dei trattamenti pensionistici
dei dipendenti pubblici e pri­
vati e alla rivalutazione delle
pensioni dell'INPS, con par­
ticolare riferimento ai sog­
getti bisognosi.
A questo fine - h a conclu­
so Sacconi - i socialisti han­
no presentato un emenda­
mento che punta ad unificare
tutti i trattamenti pensioni­
stici con la proposta di uno
stanziamento complessivo di
duemila e cinquecento mi­
liardi, il che significa seicen­
XifiiùanU.!
t o miliardi in più rispetto ai
millenovecento già previsti.
La copertura può essere tro­
vata in diversi modi, come ad
esempio nel settore tributario
dove le entrate sono state sot­
tostimate.
Una valutazione comples­
siva della situazione politica
è stata fatta dal capo della
segreterìa dei partito, Angelo
Tiraboschi, il quale ha detto
che si riaffacciano piccole e
grandi manovre contro il go­
verno Craxi. Riferendosi alle
recenti dichiarazioni di N a t ­
ta, Tiraboschi ha affermato
che un governo che sta deci­
samente risanando il Paese e
che ha imboccato la strada
giusta per la ripresa e lo svi­
luppo c'è già ed è quello pre­
sieduto da Craxi.
Non sono nuove - ha ag­
giunto - le imprese della
squadra «guastatori» compo­
sta da quanti mal sopportano
la stabilità politica e deside­
rano lavorare per creare con­
fusioni e precarietà. II P S I -
h a concluso Tiraboschi - più
che mai conferma la validità
di una esperienza di governo
che ha conseguito risultati
che nessuno poteva prevede­
re. Valga per tutti la possibi­
lità a fine anno di f a r rientra­
re l'inflazione al di sotto del
10%.
economia/lavoro
Per il governo le imprese devono pagare i di arrivare ad una proposta unitaria. «Anche
decimali di scala mobile. Gianni De Michelis, per ! problemi del Mezzogiorno - ha detto il
ministro del Lavoro, ieri si è espresso chiara­ segretario generale della C G I L in un'intervista
mente: come già a suo tempo disse Vincenzo alla Gazzetta del Mezzogiorno - è necessario
Scotti (dando l'interpretazione autentica del­ aprire finalmente una trattativa con la Confin­
l'accordo del 22 gennaio '83) le frazioni di dustria, solo che non posso andare a sedermi a
punto di contingenza vanno recuperate. Il quel tavolo da solo». Poi una considerazione su
compagno De Michelis smentisce di aver rila­ cui CG I L , CISL, UIL sono concordi: al nego-,
sciato una dichiarazione in cui avrebbe parlato ziato con le aziende non si può sostituire una
dì una lettera di Vittorio Merloni al presidente nuova trattativa centralizzata con il governo.
La presa di posizione del ministro Goria, se­
del Consiglio Craxi con l'impegno della Con-
findustria a pagare i decimali. «Esiste una let­ condo cui il governo non deve stare alla fine­
tera di Craxi a Merloni - precisa il ministro stra in caso di mancato accordo fra le parti so­
del Lavoro - ma è del novembre dello scorso ciali, ha provocato la reazione negativa del
anno, quando si avviò la trattativa. Nella lette­ sindacato. «Se la finalità di Goria è quella di
ra oltre ad informare il presidente della Con- favorire un accordo fra le parti sociali, la cosa
findustria dell'apertura del negoziato (quello non è disdicevole. M a se dietro questa mossa si
che portò all'accordo antinflazione del 14 feb­ nasconde l'ipotesi di un intervento autoritario
braio, ndr) Craxi ribadiva l'interpretazione di del governo, sappia il ministro del Tesoro che
non solo saremo contrari, ma anche noi in tale
Scotti sui decimali».
eventualità non staremo alla finestra», ha detto
Nel frattempo proseguono le discussioni del
all'Agenzia Italia il segretario confederale
sindacato se aprire o no le trattative con gli in­
Mario Colombo. Dello stesso tenore una di­
dustriali sulla riforma del salario. Di questo
chiarazione del segretario confederale UIL,
tema sì parlerà dopodomani nella segreteria Giampiero Sambucini. «Siamo assolutamente
C G IL, CISL, UIL, che si occuperà anche di
contrari - ha detto - a ogni ipotesi di interven­
fisco, occupazione e pensioni. Ma mentre su
to del governo su uifa materia - quella della
queste ultime tre questioni c'è un sostanziale scala mobile e della struttura del salario - che
accordo fra le confederazioni, sul riordino del­
è competenza esclusiva delle parti sociali. Si
le buste paga continuano le divisioni. La C I S L
tratterebbe quindi di una interferenza grave
infatti sostiene l'impossibilità di varare una quanto inuile, ma anche dannosa perchè pro­
proposta comune dei sindacati in presenza di vocherebbe guasti politici forse irreparabili. Il
questi contrasti e quindi di aprire il negoziato problema principale però non è solo quello di
con la Confindustria. C G I L e UIL, pur ricono­ riformare la struttura del salario ma anche di
scendo l'esistenza di divergenze, evidenziano realizzare - in questo sì il governo può e deve
lo «spazio» per iniziare a trattare. Pierre Cami­ intervenire - una politica seria di difesa del­
ti in sostanza sostiene l'impossibilità di un con­ l'occupazione, di equità fiscale. Per quanto ri­
fronto con gli imprenditori in presenza del re­ guarda il salario, del resto, il governo potrebbe
ferendum del P C I sulla scala mobile che ipo­ solo intervenire non sulla struttura ma sulla
techerebbe i risultati del negoziato. , dinamica, e cioè con un'altra predeterminazio­
Luciano Lama ieri ha ribadito la necessità ne. E a questo siamo nettamente contrari».

Nulla autorizza comunque

ad allentare l'impegno politico
I problemi Voto palese sulle mozioni Orava per andare avanti su questa
strada. Anzi. Come indicano
m a bancario, anche mediante
amministrativi
Domani pomeriggio co­
mincerà al Senato il dibattito
Domani al Senato opportune iniziative legislati­
ve. L a mozione della maggio­
conso­ gli ultimi dati ISCO, c'è il ri­
schio che, in mancanza di ade­
discussi
sulle quattro mozioni e le due
lidata guate iniziative, là ripresa ral­

coni
interpellanze riguardanti la
vicenda Sindona-Andreotti.
Probabilmente introdurrà la
la discussione ranza impegna il governo a
completare gli accertamenti
delle responsabilità sulla ab- la
lenti nel 1985 e rinfiazione
non scenda sino al 7 per cento,

regionali discussione il presidente del

Sui problemi amministra­
tivi del partito sono in corso
riunioni di tutti i comitati
regionali e di tutte le federa­
zióni provinciali, con la par­
tecipazione del compagna
Vincenzo Balzano, segreta­
rio amministrativo.
Sono già state svolte le
riunioni riguardanti Valle
d'Aosta, Piemonte, Liguria,
Lombardia, Toscana, Emi­
lia-Romagna, Veneto, Friuli,
Trentino, Marche, Abruzzo,
Uinbria, Molise e Lazio.
Da domani a mercoledì si
svolgeranno l e riunioni che
interesseranno Calabria, Pu­
glia, Basilicata, Campania,
Sicilia e Sardegna, con il se­
guente calendario: lunedì 2 9
Calabria; martedì 3 0 Puglia
e Basilicata; mercoledì 31
Campania, Sicilia e Sarde­
gna.
Consiglio Bettino Craxi. Re­
plicherà, poi, il ministro del
Tesoro, Goria. Il voto non si
avrà prima della tarda serata
di martedì 3 0 ottobre.
Come è noto, dopo il pare­
re della giunta del regola­
mento del Senato, fatto pro­
prio dal prèsidente Cossiga,
le mozioni delle opposizioni
saranno votate per appello
nominale.
Il documento della mag­
gioranza impegna il governo
a f a r proprie le richieste e i
suggerimenti della Commis-
sioriè parlamentare di inchie­
sta sùlpaso Sindona.
Là prima delle quattro
mozioni è firmata dai senato­
ri missini Crollalànza, Ra-
strelli^Marchio ed altri. Essa
impegna il governo ad assu­
mere immediatamente la
propria valutazione «in ordi­
ne alle eventuali responsabili­
sul caso Sindona
tà del presidente del Consi­
glio e del ministro del Tesoro
all'epoca dei fatti, e, conse­
guentemente, a d assumere la
necessaria decisione in ordine
all'attuale direzione del mini­
stro degli Affari esteri». L a
mozione comunista reca in­
nanzitutto le firme di Chia-
romonte e Pecchioii, tra l'al­
tro, impegna il governo «a
trarre, dall'insieme dei fatti,
le necessarie conseguenze per
quel che riguarda la posizio­
ne dell'on. Andreotti, anche
o allo scopo di consentirgli di
affrontare i dibattiti relativi
a sue responsabilità politiche,
morali e giudiziarie, libero
dai condizionamenti connessi
alla carica di ministro e allo
scopo di garantire la piena
limpidezza di tali dibattiti».
Anche la mozione degli in­
dipendenti di sinistra, Eliseo
Milani e Massimo Riva,
chiede al governo di trarre le
dovute conseguenze «com­
piendo tutti gli atti necessari
a rassicutàre il Parlamento e
il Paese in ordine alla incom­
patibilità tra incarichi di go­
verno e compromissioni per­
sonali nelle vicende esamina­
t e dalla Commissione parla­
mentare di inchiesta».
L'ultima delle qauttro mo­
zioni è quella firmata dal d e
Mancino, dal socialista Fab­
bri, dal repubblicano Gual­
tieri, da! socialdemocratico
Schietromà e dal liberale
Malagodi.. T r a l'altro impe­
gna il governo a fare proprie
le richieste e i suggerimenti
della Commissione parla­
mentare di inchiesta e a raf­
forzare la vigilanza sul siste­
se anche di quanto è emerso
0 potrà emergere dopo le
conclusioni della Commissio­
ne parlamentare di inchiesta
e a trarne le necessarie con­
seguenze politiche ed ammi­
nistrative.
Una delle due interpellan­
ze è firmata dal radicale Si­
gnorino. Anch'egli chiede di
conoscere se il presidente del
Consiglio «non intenda solle­
citare le immediate dimissio­
ni del ministro degli Affari e-
steri.
La seconda interpellanza
infine è firmata dai liberali
Malagodi e Bastianin). Essi
chiedono al governo di «ap­
profondimento la definizione
delle responsabilità politiche
ed amministràtivè».
Le due interpellanze,
com'è noto, non possono esse­
re poste ai voti, m a richiedo­
no soltanto una risposta del
governo.
ripresa
come è negli obbiettivi del go­
verno. La partita, come sem­
pre, è tutta da giocare. «Con i
socialisti - come dice lo slogan
delle manifestazioni di partito
Gira dalla prima in questi giorni - il Paese è u-
de! 10 e forse anche del 9 per scito dalla crisi». Con i sociali­
cento. Lo sviluppo dell'econo­ sti, e con il concorso delle forze
democratiche e di categoria, è
mia è stato al di sopra di ogni
necessario adesso consolidare e
previsione (per il 1984 si calco­
sviluppare i risultati raggiunti.
la ormai un 3 per cento in più, In questo quadro, si inseri­
mentre lungo tutto l'anno l'ini­ sce l'annuncio, dato ieri al sot­
ziale ipotesi dell'1-1,5 per cen­ tosegretario alla presidenza del
to ha dovuto gradatamente es­ Consiglio Amato, di un possi­
sere corretta al rialzo). Persino bile, Imminente vertice dei
nel settore dell'occupazione, partiti della maggioranza, allo
quello che desta le maggiori scopo di esaminare la situazio­
preoccupazioni, per la prima ne politica generale e i pro­
volta dopo molti anni si vedono blemi urgenti che impegnano
segni positivi: 250 mila posti di le forze politiche della coali­
lavoro in più nei primi 7 mesi zione.
dell'anno rispettò ai primi sette
Da segnalare infine che il
mesi déll'83. Quanto ài salari, ministro del Lavoro De Miche­
è Ormai noto che, nonostante le lis, dopo la presa di posizione
«marce su Roma» che lamen­ della Confindustria che ha sol­
tavano drammatiche decurta­ levato una dura reazione sin­
zioni, essi sono in verità, sia dacale, ha espresso la convin­
pure di poco, e contrariamente zione che i decimali di contin­
al resto d'Europa, aumentati. genza debbano essere pagati.

La legge 9 ottobre 1971, n.
825 che conteneva la delega
legislativa al governo per la
riforma tributaria, aveva in­
dicato (art. 11) le disposizio­
ni da emanare per adeguare
l'ordinamento ed il funzio­
namento dell'amministrazio­
ne finanziaria alla stessa ri­
forma. In tal modo, una rin­
novata efficienza ed un mi­
gliore rendimento degli uffici
preposti all'accertamento e
alla riscossione, avrebbero
fornito un contributo concre­
t o e duraturo alla lotta all'e­
vasione fiscale.
M a già notevoli difficoltà e
rilevanti contraddizioni si
profilavano nei primi anni di
vita della riforma, allorché, a
fronte dei nuovi tributi e del­
le procedure da attivare, si
profilava a gestirli una strut­
tura organizzativa anacroni­
stica e fatiscente, i cui quadri
dirigenti e direttivi si assotti­
gliavano di giorno in giorno
ed il cui esodo, favorito da
alcune discutivili leggi, met­
teva lentamente in ginocchio
l'erario.
L a stessa mancata appli­
cazione della legge 825 ha
fatto si che la delega al go­
verno per emanare le norme
intese ad edificare le nuove
strutture organizzative del fi­
sco decadesse e le conse­
guenze disastrose di tale in­
curia costituiscono oggi la
principale fonte di guasti,
delle contraddizioni e delle
ingiustizie che concorrono a
rendere precario il delicato
meccanismo dell'imposizione
dei redditi.
E ' appena il caso di ram­
mentare c h e già nel 1976, al­
lorché ci si trovò di fronte al
fallimento della prima ana­
grafe tributaria, il famoso
«progetto Atena», f u necessa­
rio, per varare l'indispensabi­
le sistema elettronico fiscale,
ricorrere alla stipula di una
convenzione con una società
del gruppo IRI che ancora
oggi è affidataria della ge­
stione operativa dei centri in­
Una proposta di legge presentata dal gruppo socialista
La ristnitturazione della
amministrazione finanziaria
di F R A N C E S C O COLUCCl*
formativi.
Ricordo ancora, a questo
proposito, l'impegno e l'at­
tenzione prestati dalla com­
missione di.Vigilanza sull'A-
nagrave Tributaria, da m e al­
lo rapresieduta, per seguire i
primi pàssi di questo impor­
tante organismo e con quanta
delusione tornavamo dalle vi­
site agli uffici centrali e peri­
ferici del ministero delle Fi­
nanze dopo aver constatato lo
stato di -disorganizzazione, la
penuria di mezzi, il disagio
morale ed economico in cui si
dibatteva il personale.
Basterebbe leggere le varie
relazioni annue che quella
commissione dì Vigilanza
pubblicò dal 1976 al 1980,
per avere una chiara visione
delle continue denunce fatte
al Parlamento ed al governo
dirette a richiamare la sua
attenzione su quei problemi
la cui mancata soluzione - mi
riferisco segnatamente ai
problemi strutturali - aggra­
vano ulteriormente l'attuale
stato delle cose.
Per tali motivi il Gruppo
Socialista della Camera sin
dal 26 gennaio '84, ha pre­
sentato una proposta di legge
che rinnova al governo la de­
lega per la ristrutturazione
dell'amministrazione finan­
ziaria, Si tratta di un provve­
dimento che, sulla scorta di
nuove esperienze ed ade­
guandosi alle esigenze più re­
centi e più pressanti, rappre­
senta un modello di ingegne­
ria organizziva e strutturale
tale da assecondare fattiva­
mente la riforma.
In tal senso, a nome del
mio gruppi, ho già sollecitato
la presidenza della commis­
sione Finanze e Tesoro della
camera ad inserire nel calen­
dario dei lavori della com­
missione stessa nei prossimi
giorni la nostra proposta di
legge (atto Camera n. 1196),
I principi ed i criteri diret­
tivi contenuti nello schema di
legge, indicano il nuovo qua­
dro dell'amministrazione nei
suoi t r e aspetti essenziali:
l'ordinamento degli uffici
centrali e periferici, lo stato
giuridico del personale, gli
strumenti materiali e le pro­
cedure necessarie all'azione
amministrative.
T r a l'altro, dalle attuali 11
direzioni generali, attraverso
il raggruppamento di funzio­
ni omogenee, si perviene alla
proposa di istituire 5 sole di­
rezioni di cui una, quella del­
l'imposizione al centro, che
estende la sua competenza al­
le imposte sul reddito, alla
imposta sul valore aggiunto,
alle tasse ed alle imposte in­
dirette sugli affari, ai tributi
locali ed alle entrate speciali.
N e consegue, in periferia, la
istituzione dell'ufficio tribu­
tario unico che amministra
tutti i tributi trattati al cen­
tro dalla stessa direzione ge­
nerale dell'imposizione.
Inoltre, nell'intento di ri­
durre ad unità, nella misura
maggiore possibile, la straor­
dinaria varietà di qualifica­
zione del personale dipenden­
te dall'Amministrazione fi­
nanziaria, attualmente e-
spressa in 69 ruoli, si propon­
gono nuove qulìfiche funzio­
nali dando particolare rilievo
a peculiari profili professio­
nali non ravvisabili in altre
amministrazioni dello Stato,
per i quali si propongono re­
tribuzioni più adeguate e
particolari incentivi.
Il nostro augurio é che il
Parlamento possa entro breve
tempo esaminare ed approva­
re tale schema di proposta
nella consapevolezza che solo
un'amministrazione finanzia­
ria efficiente e ristrutturata
potrà consentire di superare
le tensioni sociali in atto, at­
traverso una giusta ed equa
distribuzione del carico tri­
butario tra le varie categorie
del mondo del lavoro e del­
l'imprenditoria.
*Vice Presidente del Gruppo
socialista delta Camera

economia/lavoro
Ld legge finanziaria *85
Consofidamento
di una svolta
in positivo
di V I N C E N Z O BALZAMO
L a discussione parla­
m e n t a r e della legge finan­
ziaria 1985 deve essere
l'occasione p e r sottolineare
la volontà politica delia
maggioranza di proseguire
con coerenza nell'azione di
contenimento del disavan­
zo e d i rientro dall'indebi­
t a m e n t o dello Stato.
L a finanziaria ' 8 5 rap­
presenta infatti la conti­
nuazione e il consolida­
m e n t o della svolta impres­
sa dalla Finanziaria ' 8 4 ,
con la quale il governo
Craxi h a bloccato e inver­
tito la tendenza degli anni
precedenti, nei quali l'au­
m e n t o del fabbisogno e d e l
debito progrediva con rit­
m i s e m p r e più accelerati.
S i e r a in presenza d i u n a
vera e propria perdita d i
controllo della finanza
pubblica, le cui dinamiche
impzzite ponevano u n a pe­
s a n t e ipoteca sulla possibi­
lità d i operare con succes­
so p e r il rilancio dello svi­
luppo.
G i à nel 1984 il governo
Graxi h a impresso u n a
svolta, manovrando sia sul
piano delle entrate c h e d a
quello delle uscite, d i mo­
d o c h e il disavanzo pub­
blico è diminuito q u a l e
q u o t a del prodotto i n t e r n o
Lordo; la Finanziaria ' 8 5
proseguirà questa azione
d i riduzione dell'incidenza
d e l fabbisogno statale sul
P U L , nella prospettiva an­
c h e di una progressiva
contrazione della spesa
stessa q u a l e percentuale
d e l prodotto lordo.
S i a m o d u n q u e in pre­
senza di u n a manovra arti­
colata nell'arco di alcuni
anni, f o n d a t a sulla rimo­
zione \ e sul ridimenziona-
m e n t o delle ragioni strut­
turali dell'aumento inòon-
trollato della spesa.
U n aspetto decisivo di
quest'azione di montaggio
dei meccanismi impazziti
d i spesa è l'intervento
normativo, " c h e si affian­
cherà nei prossimi mesi al­
la Finanziaria '85. S i mo^
dificheranno così le n o r m e
c h e regolano l'erogazione
pubblica delle risorse in
alcuni settori fondamenta­
li, quali la previdenza o la
sanità; è qui c h e l'impiego
delle risorse mostra gravi
sacche d i inefficienza e
d'uso irrazinale, nel qua­
d r o d i dispositivi automa­
tici di crescita degli impe-
. gni pubblici.
L a riforma d i questa vo­
ci d i spesa, c h e sarà f a t t a
coniugando ricerca dell'ef­
ficienza e garanzia d i qui-
t à , permetterà u n a b b a t ­
timento d u r a t u r o della
c u r v a di crescita nominale
delle spese.
V a sottolineato il carat­
t e r e organico e mirato del­
l'azione d i contenimento
delle uscite, c h e intende
ristrutturare i dispositivi
c h e sottostanno alle singo­
l e voci d i spesa. S i evitano
così q u e i tagli indiscrimi­
nati che, troppo spesso, al­
la resa dei conti .mostrano
In seguito ad uno sciopero delia tipogrnfia di Milano,
l'odierna edizione dell'Araiift' esce largamente in­
completa nelle notizie e nei servizi. C e ne scusiamo
con i nostri lettori.
«rispetto» p e r gli interessi
delle corporazioni più forti
e scaricano le emergenze
di bilancio sui ceti più de­
boli e sulla stessa politica
indilstriale.
L a manovra varata dal
governo Craxi, al contra­
rio, h a rifiutato questa lo­
gica e h a scelto d i incardi­
narsi su riforme d u r a t u r e e
strutturali dei meccanismi
di spesa, c h e garantiscano
la tutela dei gruppi sociali
più deboli e rispettino le e-
sigenze della politica indu­
striale, c h e deve spostare
risorse verso gli investi­
menti e l'innovazione tec­
nologica.
U n altro fondamentale
strumento della manovra
di risanamento finanziario
è l a leva fiscale, c h e per­
m e t t e d i contenere il defi­
cit agendo sul lato delle
entrate.
Il pacchetto d i rnisure
tributarie elaborate dal
governo e a t t u a l m e n t e in
discussione in P a r l a m e n t o
.costituisce u n aspetto della
manovra complessiva, di
riequilibrio dei conti dello
Stato, in q u a n t o momento
rilevante dell'azione del
governo p e r combattere
l'evasione e l'elusione fi­
scale.
Tali misure sono certo
perfettibili nella loro
strumentazione tecnica m a
non possono esserne snatu­
rati gli obiettivi e la so­
stanza; uno «svuotamento»
del pacchetto fiscale costi
tuirebbe, t r a l'altro, oltre
c h e u n insulto a l senso d i
equità e al bisogno d i giu­
stizia diffusi nella società
italiana, u n ostacolo alla
realizzazione della mano­
vra d i risanamento della
finanza pubblica.
Occorre infine sottoli­
neare c o m e la Finanziaria
' 8 5 sia coerente con u n di­
segno di sostegno della ri­
presa economica in a t t o e
d i modernizzazione della
base industriale; si sposja-
n o infatti risorse verso gli
investimenti, in u n a pro­
spettiva di riequilibrio dei
conti delle imprese pub­
bliche e di impegno finan­
ziario per la diffusione del­
le nuove tecnologie. L'im­
pegno del governo è per la
sempre più coerente riqua­
lificazione dei flussi di
spesa pubblica, c h e devo­
no articolarsi nel q u a d r o di
u n progetto complessivo di
sostegno dell'innovazione
produttiva.
L a finanziaria ' 8 5 rap­
presenta, perciò, u n a tap­
p a d i g r a n d e importanza
nell'azione del governo
craxi per il risanamento e
lo sviluppo dell'economia
italiana; i socialisti si im­
pegnano a f f i n c h è la di­
scussione p a r l a m e n t a r e si
concluda con u n a appro­
vazione della legge nei
tempi previsti, p e r d a r e la
conferma delia-volontà po­
litica di procedere- con
fermezza e coerenza n d l a
manovra di politica eco­
nomica.
L'economia italiana sta u-
scendo dal tunnel. Man ma­
no i segnali, positivi si com­
binano f r a di loro a delinea­
re il quadro positivo. Ab­
biamo visto, qualche giorno
fa, il dato della discesa del­
l'inflazione attorno al livello
del 9,2 per cento in ottobre,
il che - se novembre e di­
cembre non ^ r a n n o turbati
da manovre e tensioni al­
larmistiche - ci consentirà
di arrivare al dicembre al 9
per cento e molto probabil­
mente anche al di sotto del 9
per cento. A proposito della
curva dell'inflazione va
smentita l'affermazione se­
condo cui essa è «in risalita».
In settembre, abbiamo avu­
to una riduzione dello 0,5
per cento rispetto allo stesso
mese dell'anno precedente e
così pure in ottobre. Il fatto
che quest'anno settembre e
ottobre sono andati meglio
dell'anno scorso decisivo, in
ciò, è stato il decreto del go­
verno che ha bloccato l'equo
canone e moderato le tariffe
dei pubblici servizi. I salari
reali, a causa del favorevole
andamento dei prezzi salgo­
no, anche ai netto delle im­
poste, mentre va ricordato
che senza il decreto del feb­
braio e con tutti i punti di
scala mobile che esso ha tol­
to era prevista una riduzione
dei salari reali netti di impo­
ste quasi dell'I per cento!
L'aumento del reddito nel-
1*84 sfiora il 3 per cento.
Dobbiamo ora anche segna­
lare una significativa ripresa
occupazionale. L'ultima ri­
levazione trimestrale delle
forze del lavoro ha fatto e-
mergere, per i primi sette
mesi del 1984, un aumento
di occupazione di 250 mila
unità rispetto al 1983. Non
saremo certo noi a sottova­
lutare la gravità del feno­
meno della disoccupazione.
Dal 1973 a d oggi l'in-
fiazione a d u e c i f r e in Ita­
lia h a rappresentato u n
f a t t o d i vita quotidiana, un
elemento dello scenario
c h e a parole tutti esorciz­
zavano m a di f r o n t e a cui
nessuno sembrava avere in
tasca la ricetta in g r a d o di
ridimensionarla. Oggi, d a ­
vanti alla realtà d i u n indi­
c e dei prezzi c h e p e r la
prima volta dopo undici
anni scende al d i sotto del
10%, le reazioni dell'opi­
nioni giornalistica m a an­
c h e quelle d i f f u s e in setto­
ri non secondari dell'opi­
nione pubblica sembrano
testimoniare di u n ritardo,
quasi u n a riluttanza o
un'incredulità rispetto alle
buone notizie. L a lotta al­
l'inflazione h a avuto suc­
cesso prima nella realtà
concreta, nell'andamento
dei prezzi al consumo, c h e
non nella coscienza d i f f u ­
sa.
M a il punto" vero è u n
altro. Si è f o r m a t a con gli
anni u n a vera e propria
«cultura dell'inflazione»,
c h e dopo i t r a u m i iniziali è
giunta impercettibile a
considerare la corsa dei
prezzi come il m a l e mino­
re, u n a sorta di faut de
mieux, acconciandosi à
cercar d i ricavarne il mas­
simo d i vantaggi possibili.
Con. il passare degli anni
l'obiettivo sempre enun­
ciato - m a in passato assai
poco praticato - della lotta
all'inglazione diveniva
meno credibile, e l'infla­
zione stessa si trasformava
non in u n a spirale perver­
sa, destinata a impoverire
Confrontando i dati annuali
Le cifre danno ragione
alia maggioranza
L'allarmismo danneggia i lavoratori e giova
solo a chi vuole maggiori restrizioni
Andamento del mercato del lavoro migliaia di unità
Anni Occupati
1977 20.052
1978 20.159
1979 20.377
1980 20.675
1981 20.751
1982 20.678
1983 20.704
1984* 20.896
* gennaio luglio
**assumendo una forza lavoro del 41% anziché del 41,211 disoccupati del 1984 scendono a 2.281.000 pari al
9,83% della forza lavoro che diminuisce a 23.187.
Fonte ISTAT
Le previsioni economiche per il 1984-85
Prodotto interno lordo
Importazioni
Esportazioni
Domanda interna
Consumi della famiglia
Consumi collettivi
Investimenti fissi lordi
Fonte: ISCO
M a proprio per questo ci
preme sottolineare il primo
successo della politica del
governo Craxi su quésto
fronte, dopo anni assai diffi­
cili. Dobbiamo anche ag­
giungere che «il tasso di at­
tività cioè la percentuale di
popolazione che è occupata
0 cerca una occupazione, os­
sia che f a parte della offerta
di lavoro, è aumentata dal­
l'anno scorso dello 0,2 per
cento (l'aumento è concen-
Per uscire dalla stagione dell'emergenza
Le nuove regole
di buon governo
di F R A N C E S C O T E M P E S T I N I
il P a e s e e a d allontanarlo
dal novero di quelli più in­
dustrializzati e progrediti,
m a in u n a sorta di riffa cui
tutti partecipavano volen­
tieri nella speranza di ve­
nir beneficiati,
E ' questa cultura del­
l'inflazione c h e p e r m e a d i
sè, a ben guardare, g r a n
parte delle piattaforme ri-
vendicative sindacati, delle
politiche corporative e ca­
tegoriali protese a quanti­
ficare con la lente di in­
grandimento le posizioni
guadagnate e quelle per­
d u t e nella, g a r a ingaggiata
f r a i diversi gruppi e strati
sociali, economici e pro­
fessionali per ricavare il
massimo beneficio, p e r
precedere gli altri neir«or-
dine d i beccata».
T u t t e le politiche riven-
dicative e categoriali ten­
dono a d a r e per scontato il
perdurare dell'inflazione,
c h e alimentano e d a cui
traggono alimento secondo
una logica ineluttabile.
Ecco perchè oggi non si
sentono tanti sospiri di sol­
lievo in giro, nel momefito.
in cui la tanto vituperata
corsa dei prezzi sembra
davvero rallentare il passo.
S a r e b b e forse impreciso
parlare di «orfani dell'in­
flazione», tanto più c h e
nessuno è disposto a rico­
noscersene figlio; m a cre­
Disoccupati Forza di lavoro
1.545 21.607
1.571 21.720
1.698 22.075
1.696 22.372
1.913 22.684
2.068 \ 22.748
2.278 22.982
»2.327 23.233
1984
VARIAZIONI PERCENTUALI
Quantità Prezzi
2,8 10,7
7,2 10,7
8,0 10,1
2,0 11,1
2,0 10,1
1,0 12,9
2,2 10,2
di F R A N C E S C O F O R T E
trato sull'offerta femminile)
e già era salita nel 1983 ed è
questo che fa sì che, nono­
stante l'aumento dell'occu­
pazione, la percentuale dei
disoccupati sulla forza lavo­
ro non sia diminuita. Alla
nuova offerta di lavoro e a
quella arretrata occorre cor­
rispondere con una adatta
politica di cui fanno parte:
primo, il consolidamento
della ripresa che comporta
aumento del reddito, degli
d o c h e siano m a t u r i i tem­
pi perchè le forse politiche
e quelle sindacali compia­
no uno sforzo serio e con­
creto d i adeguarsi alla m u ­
t a t a realtà, facendosi pro­
tagoniste di lina stagione
nuova nella storia del si­
stema politico italiano.
Questo obiettivo è forse
oggi meno lontano d i
q u a n t o possa sembrare.
P e r la prima volta, dopo
u n a lunghissima e p e r mol­
t i versi buia stagione, ap­
p a r e oggi possibile uscire
dair«emergenza»; u n con­
cetto divenuto ormai quasi
un- abito mentale, c h e f a
t u t t ' u n o con la cultura del­
l'inflazione di cui h o parla­
to. E ' quell'atteggiamento
c h e scoraggia a g u a r d a r e
più di tanto al d i là del
proprio naso, a progettare
il futuro, vuoi d i u n a fami­
glia vuoi di u n a comunità
intera.
L a stagione dell'emer­
genza è d u r a t a così a lun­
go perchè i grandi partiti i-
talianì - m a forse sarebbe
più giusto parlare delle
quasi totalità - hanno qua­
si sempre a f f i d a t o le pro­
prie sorti a d u n a pluride-
cennale politica rivendica-
zionistica.
O r a lo scenario può for­
se cambiare. Innanzi t u t t o
perchè la cultura dell'in­
flazione può a poco a poco
' Pagina 3
Domenica 28/Lunedì 29 Ottobre 198'4
Disoccupati
7,17
7,23
7,69
7,58
8,43
9,09
9,91
*•10,01
1985
Quantità Prezzi
1,5 6,5
5,0 6.5
5,0 6,5
2,4 8,7
2,0 8,5
0,0 9,6
4,0 8,3
investimenti e della occupa­
zione produttiva; secondo, il
miglioramento del bilancio
pubblico nei settori di spre­
co e la riduzione dell'onere
di interessi sul debito pub­
blico, che consente di dedi­
care maggiori risorse per la
occupazione nel pubblico
impiego: notando che ab­
biamo oltre 200 mila posti
di ruolo vacanti nella pub­
blica amministrazione. La
lotta contro l'inflazione e il
esser controbilanciata dal
convincimento - basato sui
fatti e non sulle declama­
zioni - c h e sia possibile f a r
attecchire, non dirò il «cir­
cuito virtuoso» vagheggia­
t o dagli economisti, m a
certo nuove regole, nuovi
valori, cui a n c h e i grandi
partiti e gli stessi sindacati
dovrebbero esser interessa­
ti a fornire il proprio con­
senso.
C ' è u n rischio elettorale
nell'accettare la regola del
gioco europea del passo
tasso d'inflazione e conse­
guentemente di uno S t a t o
più efficiente e meno assi­
stenziale? P u ò darsi. M a
l'alternativa è l'accentuar­
si del già alto g r a d o di p a ­
ralisi politico-istituzionale
del nostro sistema. E ' un
nodo c h e va sciolto in pri­
m o luogo nella sinistra.
L a posizione del P C I su
questo t e m a , a d esempio,
al di là delle polemiche
contingenti sui meriti d e
governo Craxi per il consi­
stente risultato conseguito,
credo debba cominciare a
confrontarsi per davvero
con i requisiti d i u n a cul­
t u r a di governo adeguata a
u n Paese moderno, alleg­
gerito almeno in parte dal
differenziale inflazionisti­
c o rispetto agli altri paesi
industrializzati. 1 contenu­
ti dell'alternativa, prima
connesso abbassamento
costo del denaro sono -
entrambi gli o b i e t t i v i / d e -
terminanti. Preoccupa la
stima dell'Iseo per il 1985
per cui, in assenza di Inter- '
venti correttivi, il tasso di
inflazione sarà deir8,S per
cento con una tendenza a sa­
lire nella seconda parte del­
l'anno, suscettibile di toglie­
re le basi per la ripresa eco­
nomica. Preoccupa anche la
stima dell'Iseo per cui il
prodotto nazionale che que­
st'anno cresce del 2,8 per
cento (contro la previsione
del 2 per cento) crescerà
l'anno prossimo solo del 2,5
per cento data l'esigenza di
una politica monetaria cau­
ta, connessa alla mancata
soluzione dei problemi dei
meccanismi di indicizzazio­
ne. Frattanto osservo che
chi, in questa materia, per­
segue la linea dura, sta og­
gettivamente sorreggendo le
banche nella politica del de­
naro caro. A tale politica dà
un vistoso contributo anche
la campagna di una ben no­
ta parte della stampa, se­
condo cui l'inflazione «è ri­
presa»; non è vero c h e l'in­
flazione è scesa sotto il 10
per cento e sta per scendere
sotto il 9 per cento; non è
vero che il raffreddamento
dei nostri prezzi dipende d a
meriti dell'azione del gover­
no, ma solo da effimeri fat­
tori internazionali. Al con­
trario, questi ci hanno negli
ultimi mesi danneggiato, ma
per merito dell'azione di go­
verno sì è rafforzata la di­
scesa dell'inflazione, sicché
il traguardo di un livello in­
feriore al 9 per cento a fine
anno è in vista. L'allarmi­
smo (interessato) non può
negare la fuoriuscita dal
tunnel. Ora però bisogna
guidare il convoglio, per
quello sviluppo, per cui ab­
biamo tutti i titoli.
c h e in termini d i schiera­
mento, devono essere pre­
cisati e chiariti proprio d a
questo punto d i vista.
Semplificando u n po', si
p u ò dire c h e è d a i tempi
del «Piano del lavoro»
C G I L dei primi anni '50
c h e il P C I si è a t t e n u t o a d
una linea di espansione
generalizzata della spesa
pubblica, quale unico pos­
sibile sbocco p e r una poli­
tica rivendicativa che
troppo spesso h a cavalcato
senza b a t t e r ciglio l e ver­
tenze e le pretese più di­
verse, contraddittorie e in­
conciliabili t r a d i loro, e
soprattutto incompatibili
con la difesa sostanziale
dei livelli di occupazione.
L a via per uscire dal
blocco del sistema politico
italiano, dal suo paradosso
della «stabilità nell'instabi­
lità» e deir«emergenza
permanente» sta proba­
bilmente proprio qui. Le
politiche necessarie a ri­
condurre l'inflazione a li­
vello europeo possono of­
f r i r e la chiave d i volta del­
lo sblocco. S a r e b b e un
grave errore perdere l'oc­
casione c h e si o f f r e oggi,
grazie ai risultati tutt'altro
c h e trascurabili già conse­
guiti. A questo scopo è tut­
tavia necessario - il f a t t o
d i averlo ripetuto tante
volte non lo rende meno
vero - c h e u n a moderna
cultura di governo si a f ­
f e r m i più di quanto sino a d
oggi non sia avvenuto nella
sinistra (e non soltanto in
essa). E ' su questo punto
c h e vale la pena di riaprire
il dibattito.
Pag^ 4
Domenica 28/Lunedì 29 Ottobre 1984 affùanU!

Gli iscrìtti CGIL-CISL-UIL non aderiscono De Michelis scrive ai sindacati

Caos per le ferrovie Per le pensioni
Da stasera lo sciopero bisogna fare presto
degli autonomi FISAFS
D a stasera treni nel cao-
s. I ferrovieri autonomi Fi-
safs non demordono; dalle
21 parte lo sciopero c h e
per 24 ore sconvolgerà l'in­
tera rete nazionale. L'agi­
tazione, a cui non parteci­
pano C G l L - C l S L - U I L , si
concluderà domani sera. I
treni dunque non si ferme­
ranno m a si prevedono pe­
santi disagi. Cassio Pie-
trangeli, segretario genera­
le della Fisafs, h a indicato
tre motivi della protesta;
la riforma dell'azienda Fs
(su cui il ministro dei T r a ­
sporti Signorile h a presen­
t a t o u n disegno d i legge),
il contratto d ì lavoro sca­
d u t o lo scorso dicèmbre, il
riordino delle pensioni
(che f a p a r t e della discus­
sione generale affrontata
negli incontri f r a governo e
sindacati).
L'azienda ferroviaria f a
sapere c h e «metterà in a t t o
tutti i possibili accorgi­
menti per assicurare la
continuità del servizio fer­
roviario» durante lo scio­
pero. Peraltro, i disdagi
non mancheranno. Ù n co­
municato del ministero dei
Trasporti informa, infatti,
che, «in relazione alle di­
verse situazioni locali, po­
trebbe rendersi necessaria
la soppressione, o la limi­
tazione del percorso, per
alcuni treni, anche in pre­
cedenza all'inizio dello
sciopero».
Secondo la Fisafs, i
maggiori disagi saranno
avvertiti, t r a le 21 di do­
mani e l a stessa ora di lu­
nedi, principalmente sui
lunghi percorsi, come a d
esempio t r a Torino e Pa-
lermoi Reggio Calabria,
R o m a , Bari e Lecce; t r a
Siracusa, Palermo, Reggio
Calabria, Roma, Genova,
Torino, Parigi; t r a Nizza e
Milano; e tra Milano, Bari
e Lecce.
L a stessa Fisafs, nel no­
tare come lo sciopero sia
stato preannunciato sin da l
2 ottobre, «un preavviso
molto più lungo d i quello
previsto dal codice di au­
toregolamentazione», nes­
suno dei problemi alla ba­
se della vertenza sia stato
affrontato.
T r e sono, i motivi alla
base delia protesta; «ri­
forma dell'azienda ferro­
viaria; rinnovo del contrat­
t o dei ferrovieri, scaduto il
31 dicembre 83; no al peg­
gioramento della normati­
va pensionistica dei ferro­
vieri, d a sempre ispirata al
rapporto atipicità del lavo­
ro ferroviario - pensione
professionale».
Il ministro chiede a CGIL CISL UIL «chiarezza»
e un «giudizio complessivo sulla riforma»
Il ministro del Lavoro,
Gianni D e Michelis, .ha in­
viato una lettera ai segreta­
ri generali di C G I L , C I S L ,
U I L , per puntualizzare la
posizione del governo sul
riordino del sistema pen­
sionistico nella consapevo­
lezza che ogni ulteriore in­
dugio nella sua definitiva
approvazione d a parte del
Consiglio dei ministri,
comporta - afferma De
Michelis - crescenti perico­
li per il conseguirnento de­
gli obiettivi di riforma.
«Tale riforma - sottolinea
il ministro - si fonda sui
seguenti elementi di fondo
irrinunciabili: separazione
tra previdenza e assistenza:
Fissazione di regole eguali
per tutti; equilibrio fìnan-
ziario del sistema. Seguen­
do questa linea è stato de­
finito - ricorda - uno
schema di disegno di legge
che dovrebbe costituire la
base per il necessario con­
fronto nella sede parlamen­
tare ed essere aperto ad o-
gni possibile aggiustamento
coerente con le linee di
fondi),
«Nella convinzione che
un diverso metodo ispirato
alla ricerca dell'unanimità
dei consensi, oltre che sui
principi di fondo, su ogni
particolare aspetto del
riordino - finirebbe per
rendere estremamente im­
probabile il raggiungimen­
to dell'obiettivo finale del
riordino, e nella consapevo­
lezza che la situazione at­
tuale richieda chiarezza af­
finchè ciascuno assuma la
propria posizione, sento la
necessità di invitarvi - ag­
giunge De Michelis - ad e-
sprimere un giudizio com­
plessivo sulle linee della ri­
forma.
Nello stesso tempo - ri­
leva ancora il ministro del
Lavoro - occorre sia «ri­
cercare ulteriori posizioni
di convergenza, sia prose­
guire il confronto nel corso
dei lavori parlamentari per
quanto attiene ad aspetti
particolari».

m i Irli E' stato detto a un convegno svoltosi a Torino

T O R I N O , 27 - L e pro­
spettive per la siderurgia
piemontese a partecipa­
zione statale sono tùtt'al-
tro òhe incoraggianti; en­
tro breve tempo, infatti,
saranno attuati ulteriori
«tagli» e, secondo alcuni
dati forniti dal ministro
delle Partecipazioni statali
Darida, in futuro, nel
comparto siderurgico ci
saranno circa 850 posti d i
lavoro in meno. Questo, in
sostanza, è quanto è emer­
so nel corso del convegno
«Ruolo e prospettive della
siderurgia a partecipazio­
n e statale in Piemonte»,
organizzato dall'assessora­
t o regionale a l Lavoro e al­
l'Industria, c h e h a regi­
strato, oltre alla presenza
di amministratori locali e
forze sindacali, gli inter­
venti dei ministri Darida e
Romita (bilancio e pro­
grammazione) e quella del
sottosegretario A m a t o O -
biettivo del convegno, co­
m e ha sottolineato nel suo
intervento di apertura l'as­
sessore regionale al Lavoro
Giancarlo T a p p a r e, «quel­
lo di accertare s e esistono
le volontà di scendere su
un terreno d i valutazioni
c h e rifuggano d a munici­
palismi e dal prevalere del­
le emotività sulle ragioni
economiche. Accanto a
questo è importante verifi­
care come intendono muo­
versi le Partecipazioni sta­
tali ed il governo potendosi
ritenere valida solo un'o­
peratività c he tenga conto
degli interressi complessivi
del sistema economici si-
ciale».
Prima di procedere a d
una analisi sulla situazione
delle varie sedi produttive.
T a p p a r e h a sottolineato
«l'impegno solidale preso
con le altre regioni con in­
sediamenti siderurgici, ri­
fuggendo d a ogni scelta
campanilistica e tenendo
conto delle compatibilità
<^agli» per sanare la
siderurgia piemontese
di M I N O LORUSSO
C E E per la difesa della si­
derurgia nazionale. Una
difesa - h a aggiunto - svi­
luppata a partire dai centri
a ciclo integrale, soprat­
tutto come difesa di un
segmento importante e
strategico del nostro si­
stema industriale, m a an­
c h e come attenzione ai
drammatici problemi so­
ciali di importanti aree del
Paese».
Per l'assessore regionale
il Piemonte h a pagato fino
a d ora degli oneri elevati -
il tasso d i disoccupazione
nell'area torinese è del 15
per cento - e per questo è
indispensabile la creazione
di attività sostitutive sia
all'interno c he all'esterno
del settore siderurguco. In
conclusione Tapparo ha
precisato c he d u e sono le
condizioni necessarie «per
proseguire, evitando il ri­
fluire s u posizioni immobi­
listiche e puramente difen­
sive»; d a u n lato «la via
della modernizzazione e
della necessaria trasfor­
mazione», dall'altro «la so­
lidarietà della comunità
piemontese attorno a d u n
settore basilare per il no­
stro sistema produttivo e
per la nostra economia».
D a pa rte sua il minstro
Darida, nel suo intervento,
h a sottolineato l'opportu­
nità di «inquadrare la real­
tà della siderurgia a parte­
cipazione statale in Pie­
monte nel pili ampio con­
testo del settore a livello
mondiale e nazionale)!.
«Del resto - ha precisato il
ministro - in un settore co­
sì complesso, le singole
realtà locali debbono esse­
re compatibili con le esi­
genze generali di risana-,
mento della siderurgia ita­
liana, così come questa,
nel suo insieme, deve uni­
formarsi alle tendenze ed
ai vincoli che scaturiscono
dal mercato internaziona­
le».
Per il Piemonte ciò si­
gnifica una riduzione dei
posti di lavoro negli stabi­
limenti LAS, UAI, l A S e
S E C O S I D . L'intero setto­
r e siderurgico, a detta de­
gli esperti, viene messo co­
sì in seria discussione.
Giuliano Amato, infine,
ha messo in evidenza che
«il ruolo delle Partecipa­
zioni statali non è quello di
gestire aziende in perdita.
Abbiamo bisogno di un si­
stema efficiente, produtti­
vo di prodotti e di profit­
to». P e r quanto riguarda il
Piemonte «noi abbiamo la
responsabilità, come im­
presa pubblica, di dosare
la smobiltazione».

Giugni sulla sentenza FIAT
«1 pretori sbagliano Gli uomini radar
ma lo Statuto sono in agitazione Il sindacato ritesse la tela
ormai va rivisto»» Chiedono maggiore «sicurezza nei servizi» della strategia unitaria
Fra qualche settimana il
tribunale di Torino dovrà pro­
nunciarsi su una sentenza del
pretore Edoardo Denaro c h e
ha annullato un accordo sin­
dacale ordinando alla F I A T di
riassumere 6 2 cassintegrati a
zero ore. S e i giudici confer­
meranno la decisione del pre­
tore, l a F I A T h a annunciato
c h e risponderà con il licen­
ziamento di tutti i suoi dipen­
denti a zero ore (circa dieci­
mila).
«L^ sentenze dei pretori di
Milano e Torino non stanno
giurìdicamente in piedi. Gli
accordi sindacali sulla cassa
integrazione sono del tutto re­
golari. M a il problema esiste».
Lo afferma Gino Giugni in
un'intervista c h e comparirà
sul prossimo numero del
Mondo.
«Abbiamo fatto tanto -
prosegue il "padre" dello Sta­
tuto dei lavoratori - per stabi­
lire c h e si p u ò licenziare solo
per giusta causa o giustificato
motivo. M a non abbiamo pre­
visto nessuna garanzia per i
cassintegrati. Eppure oggi i
licenziamenti passano soprat­
tutto attraverso la cassa inte­
grazione».
Questa lacuna per Giugni
va colmata. S i tratta, secondo.
Scioperi a Bologna e Reggio Calabria
Fisco, pensioni, occupazione
il senatore socialista, di dare
ai lavoratori la garanzia di un
«giusto procedimento». In al­
tre parole, dice Giugni «inve­
c e di entrare nel merito degli
accordi sindacali i pretori do-
vi'ebbero accertare s e la pro­
cedura adottata è quella giu­
sta».
« No n spetta al pretore - h a
precisato Giugni - stabilire
c o m e i sindacati e le aziende
devono usare la cassa integra­
zione. Il loro compito è quello
di verificare s e quell'accordo
risponde o no alla volontà del­
ta maggioranza dei lavorato­
ri».
N e l l o Statuto - sottolinea
Giugni - ci sono altre cose
c h e non vanno. «C'è anzitutto
un problema di incertezza ap­
plicativa, per cui è sempre
meno chiaro in quali casi lo
Statuto vale e in quali no».
«La soluzione più equilibra­
la - ha concluso Giugni - è
quella di trovare un punto di
incontro a metà strada. Si
stabilisce c h e lo Statuto si ap­
plica alle aziende con 2 5 di­
pendenti e si fa piazza pulita
di tutte le complicazioni. Con
una sola ecce:?!one, quella del
volume del fatturato, Chi su­
pera un certo giro d'affari non
può pretendere di sottrarsi al­
le regole dello Statuto».
Il 31 prossimo a Bologna l'assemblea
BOLOGNA, 27 - Le organizzazioni sindacali C G I L , Fisco, pensioni, occupa­
C I S L e U I L dei controllori al traffico aereo dell'aeropor­ zione; tre temi di strettis­
to di Bologna, hanno annunciato una serie di agitazioni sima attualità; tre argo­
programmate dal 31 ottobre al 17 novembre. menti sui quali si accentra
Dopo un minuto di sciopero simbolico previsto per il 31 l'attenzione (ma anche la
ottobre, l a prima agitazione (dalle 7 alle 21) è in pro­
polemica) delle forze poli­
gramma per lunedì 12 novembre. tiche e sociali. Ebbene,
Seguiranno d u e intere giornate di sciopero proclamate queste t r e grandi questioni
dalle 7 di mercoledì 14 alla stessa ora di mercoledì 15 e
saranno al centro della ma­
dalle 7 di venerdì 16 alla stessa ora di sabato 17 novem­
nifestazione unitaria che
bre. Saranno comunque garantiti i servizi di collegamento
C G I L , C I S L e UH orga­
da e per le isole,
nizzeranno al Palasport di
I motivi dell'agitazione - informa una nota - vanno ri­
Bologna il 31 ottobre pros­
cercati nella chiusura manifestata dalla direzione azien­
simo.
dale sui problemi di una migliore organizzazione del lavo­ Prestigiosi gli interventi
ro, di un migliore utilizzo degli impianti, della sicurezza (tra gli altri quelli di Lu­
nello svolgimento dei servizi. ciano Lama, Franco Marini
Anche a Reggio Calabria i controllori di volo sono in a- e Giorgio Benvenuto), In­
gitazione e lunedì effettueranno una giornata di sciopero trodurrà i lavori il segreta­
organizzata dai sindacati confederali della categoria e dal rio generale C G I L dell'E­
sindacato autonomo A N P C T A .
milia Romagna, Giuliano
I controllori garantiranno la loro assistenza soltanto ai Cazzola, che illustra alVA-
voli di Stato, di emergenza e militari. vanti! i tanti motivi che
Lo sciopero è stato organizzato in segno d i protesta hanno spinto il sindacato
contro la mancata attivazione della nuova torre di con­ all'iniziativa,
trollo dell'aeroposto, completata d a tempo e mai entrata «Si tratta - dice Cazzola
in funzione, la chiusura di un semaforo della pista e la ir­ - di un'iniziativa molto im­
regolare ubicazione del radar dello scalo aeroportuale, portante per diverse ragio­
che non consente, secondo i controllori di volo, l'osservan­ ni. Innanzitutto è la prima
za delle adeguate garanzie per la sicurezza del traffico. volta che, a livello regiona­
le, si organizza una manife­
stazione unitaria dopo la
rottura del 14 febbraio; ed
è significativo che ciò av­
venga in una regione in cui
la lotta politica contro il
decreto antinflazione è sta­
t a molto aspra. Ciò nono­
stante - aggiunge Cazzola
- tutti abbiariio cercato di
salvaguardare al meglio
una rete di relazioni unita­
rie che oggi abbiamo ritro­
vato».
«In secondo luogo con
questa manifestazione -
precisa Cazzola - inten­
diamo portare al centro
dell'impegno dei lavoratori
le questioni del fisco, delle
pensioni e dell'occupazio­
ne, in un momento in cui
questi tre temi, e soprattut­
to la problematica della ri­
forma fiscale, hanno acqui­
stato una reale priorità nel
dibattito politico e nello
scontro sociale».
«Nella lotta tra corpora­
zioni, interessi e sponsorizr
zatori di pezzi di classi so­
ciali - prosegue Cazzola -
il sindacato deve f a r sentire
la sua vóce sulla base di un
progetto che, sul fisco, re­
cuperi una linea complessi­
va di riforma che assuma
certamente l'obiettivo di
un'equità fiscale anche nei
confronti dei grandi patri­
moni e delle rendite finan­
ziarie, ma che, nello stesso
tempo, sappia tenere duro
anche nei confronti di que­
gli strati sociali intermedi
che tanto pesano sull'eva­
sione fiscale».
«Non possiamo lasciare
la piazza alla destra - am­
monisce Cazzola - C e ne
pentiremmo amaramente
ed indeboliremmo l'azione
di quelle forze politiche
che intendono agire sul se­
rio e mortificheremmo
quelle forze sociali che so­
no disponibili ad accettare,
con tutta la gradualità ne­
cessaria - conclude Cazzo-
la - una politica di equità
fiscale».
 Pagiiia S
economia/lavoro K f f ù c u i U ! Domenica 28/Lunedì 29 Ottone 1984

Lo propone Francesco Forte Fruttuosa visita a Mosca del presidente ENI

Un ruolo più
incisivo per
l'ECU europeo
Il ministro per il Coordi­
namento delle politiche co­
munitarie on.le Francesco
Forte è intervenuto al Con­
vegno sui problemi valutari
e sugli scambi internazionali
tenutosi nei giorni scorsi a
Lugano.
Dopo aver ricordato It, re­
strizioni che tuttora per­
mangono alla libera circola­
zione dei capitali, il ministro
Forte ha sostenuto che oc­
corrono nuovi progressi per
superare la separazione fra i
mercati finanziari che tutto­
ra caratterizza l'Europa e ne
frena lo sviluppo economico.
Ciò richiede da una parte i-
niziative dei singoli governi
a favore della liberalizza­
zione e dall'altra l'emana­
zione da parte della C E E
delle direttive previste, ma
non ancora predisposte, ai
fini della creazione di un o-
mogeneo mercato europeo
dei capitali.
Il ministro Forte ha altre­
sì messo in luce che l'inte­
grazione finanziaria della
Comunità potrà progredire
effettivamente solo con il
supporto di una maggiore i-
dentità monetaria europea.
A questo scopo è necessario
incoraggiare una sempre
maggiore utilizzazione del-
l'ECU e la sua assunzione a
rango di divisa, quale mezzo
di pagamento diretto ed uni­
tà di conto per le operazioni
di «clearing» da compiersi
anche con paesi terzi rispet­
to all'area comunitaria qua­
li, ad esempio, quelli appar­
tenenti all'OPEC.
Il ministro Forte ha so­
stenuto che il mercato del­
l'eurodollaro, con qualche
accorgimento, potrebbe di­
ventare, in larga misura,
dell'Euroecu. Anche a tal
fine il ministro ha dichiarato
che bisogna ottenere per
l'ECU lo status di divisa
mediante la sua quotazione
ufficiate anche nei Paesi
Bassi, in Germania e in
Grecia ove ancora non è
ammesso. Ha invitato la
Comunità finanziaria elveti­
ca a dedicare maggiore inte­
resse all'ECU.
Il ministro si è quindi sof­
fermato sui problemi ri­
guardanti l'eliminazione de­
gli ostacoli doganali allo svi­
luppo degli scambi interna­
zionali ed in particolare sul­
le iniziative che in tale am­
bito si stanno adottando in
sede comunitaria. A tale
proposito ha illustrato la
legge delega, che presentata
su sua iniziativa, è stata ap­
provata proprio in questi
giorni al Senato in via defi­
nitiva. Tale provvedimento
riguarda l'attuazione della
direttiva C E E 83/643 rela­
tiva ad agevolazioni dei con­
trolli doganali e il drastico
snellimento delle formalità
amministrative nei trasporti
merci tra stati membri. In­
fine il ministro Forte ha
messo in evidenza che. con
l'approvazione di tale legge
delega in materia doganale
e mediante l'ordine del
giorno presentato in sede di
approvazione della stessa al­
la Camera e fatto proprio
dal governo, il ruolo di
Chiasso non solo rimarrà in­
variato, ma subirà un impul­
so anche nel quadro della
rinnovata collaborazione I-
talo-Svizzera. In tale ambito
si potranno anche risolvere i
problemi edilizi legati a
questa dogana, per i quali è
utile la collaborazione tra o-
peratori pubblici centrali e
locali e operatori privati.
• BILANCIO CEE; L'I­
NIZIATIVA ITALIA - Par­
te dall'Italia un'iniziativa
per evitare il riesplodere di
conflitti tra le istituzioni
della Comunità su problemi
di bilancio, adesso che la
copertura del buco per il
1984 è stata appena garanti­
ta e che stanno per entrare
nel vivo le discussioni sul
documento finanziario
1985. In una lettera del sot­
tosegretario al Tesoro Carlo
Fracanzani alla presidenza
di turno irlandese del Con­
siglio comunitario, si ribadi­
sce l'esigenza di consulta­
zioni tra Consiglio e Parla­
mento europeo, prima di
giungere a decisioni sulla di­
sciplina di bilancio, cioè su
un insieme di norme per ac­
crescere il rigore delle spese
della CEE.
Reviglio in URSS a
«caccia» di affari
Procede tuttavia con lentezza il processo dì riequilibrio del nostro interscambio con
l'Unione Sovietica: resta ancora troppo elevato il disavanzo commerciale dell'Italia
M O S C A , 2 7 - Il presiden­
t e deir«ENI» Franco Re­
viglio ha concluso a Mosca
tre giorni di intensi collo­
qui con i responsabili eco­
nomici sovietici nel corso
dei quali ha espresso - an­
che a nome delle autorità
di governo - la «grave
preoccupazione» per il
permanere di un pesante
deFicit nella bilancia
commerciale italiana verso
l ' U R S S e ha chiesto «con
molta fermezza» ai suoi in­
terlocutori di «fare il mas­
simo sforzo» per tener fede
agli impegni presi di giun­
gere quanto prima a un
riequilibrio della situazio­
ne.
Conversando con i gior­
nalisti a conclusione della
sua visita. Reviglio ha ri­
cordato che quando venne
firmato in maggio il con­
tratto per le forniture ad­
dizionali di gas naturale
siberiano, l ' U R S S si e r a
impegnata a spendere per
acquisti in Italia l'intero
provente del metano e a
dimezzare entro il 1985-86
il disavanzo corrente della
bilancia com~fnerciale ita­
liana nei confronti dell'U­
nione Sovietica (2.600 mi­
liardi di lire nel 1983, de­
stinati quest'anno ad au­
mentare fino a 3.000 mi­
liardi).
«Questo impegno politi­
co - ha detto il presidente
deir«ENI» - mi è stato
confermato a tutti i livelli
e i miei interlocutori han­
no dato prova di ampia di­
sponibilità. Di fatto, però,
si è lontani dal raggiunge­
re l'obbiettivo e i tempi
con cui l ' U R S S prende le
sue decisioni (di spesa)
non sono sufficienti».
Reviglio - c he era ac­
compagnato d a un'impor­
tante delegazione di cui
facevano parte il presiden­
t e della «Nuovo Pignone»
Franco Ciatti, quello della
«SNAM-Progetti» Duilio
Greppi e il direttore del-
r«ENI» per i rapporti con
l'Estero Raffaele Santoro
~ ha visto tra gli altri il
ministro sovietico per il
Commercio Estero Nikolai
Patolicev e il suo primo
«vice» Nikolai Komarov, il
ministro per l'Industria del
G a s Vassili Dinkov, i re­
sponsabili del dicastero
della petrolchimica e quel­
li di vari enti commerciali.
Un accordo di coopera­
zione è stato firmato con il
comitato statale per la
scienza e la tecnica e col­
loqui si sono svolti al «Go-
splan», l'ente sovietico per
la pianificazione economi­
ca.
«Ci rendiamo conto - ha
detto il presidente del-
r « E N l » - c he l'impegno
complessivo chiesto ai so­
vietici è di spendere in Ita­
lia ben un miliardo di dol­
lari all'anno.
«Sappiamo anche che ci
sono dei tempi tecnici e
che le commesse di grandi
impianti non trovano un ri­
flesso immediato nelle sta­
tistiche sull'interscambio.
Proprio per questo, però,
c ' è bisogno di misure ur­
genti e d è necessario che si
arrivi entro pochi mesi a
un "pacchetto" di ordini
d a annunciare pubblica­
mente».
Secondo Reviglio, per
attuare gli impegni presi
d a l l ' U R S S nei confronti
dell'Italia sono necessari
tre tipi di decisioni: a bre­
ve termine, un contributo
al riequilìbrio della bilan­
cia commerciale può esse­
re d a t o a d acquisti di pro­
dotti f i n i t i l e qui i sovietici
si sono mostrati disponibili
in particolare nei settori a-
limentare, della siderurgia
e dei prodotti petrolchimi­
ci deir«ENI» stessa che,
per la parte di sua compe­
tenza, conta di raddoppia­
re dagli attuali 6 0 milioni
di dollari all'anno le forni­
ture di propri prodotti al­
l'URSS).
Il secondo aspetto è
quello delle commesse or­
mai mature e che si po­
trebbero definire entro
breve tempo e il terzo
quello dei futuri progetti
d a coordinare con il nuovo
piano quinquennale sovie­
tico per il periodo 1986-
1990.
Revìglio h a sottolineato
a questo proposito di non
esser venuto a Mosca per
discutere solo degli affari
deir«ENl», m a di aver
parlato per conto dell'inte­
ra «Azienda Italia».
Circa r « E N I » , Reviglio
ha precisato che a Mosca
si è parlato di alcuni grossi
progetti di impianti «chia­
vi in mano», d a uno per la
produzione di materie pla­
stiche che potrebbe avere
le stesse dimensioni di
quello della «FIAT» di To-
gliattigrad a un complesso
per la produzione di capi
,d'abbigliamento, dalla
partecipazione italiana al­
lo sviluppo del grande gia­
cimento di gas di Kara-
chaganakh. A l progetto -
che è il più concreto di tut­
ti e per il quale si dovreb­
b e arrivare a una decisione
entro l'anno - per il grande
carbonodotto che dovrà u-
nire i giacimenti di Bielo-
vo, in Siberia, a Novosibir-
sk con un tracciato di 260
chilometri.
Altro aspetto positivo
della visita è stato l'inte­
resse mostrato dai sovietici
per un eventuale finan­
ziamento in «ECU» (inve­
c e che in dollari) dei nuovi
impianti, una novità che
potrebbe risolvere il pro­
blema dei tassi di interesse
agevolati che Mosca ha
sempre insistito per avere
e che, pili volte in passalo,
hanno messo in difficoltà
le imprese italiane.

GINEVRA, 27 - Vigilia in­

Domani la conferenza straordinaria
certa per la conferenza
straordinaria convocata dal-
rOPEC a Ginevra, da lune­
dì, per discutere le misure
da adattare per contrastare
l'indebolimento dei prezzi
petroliferi conseguente alle
riduzioni decise recente­
mente da Norvegia e Inghil­
terra, due paesi non OPEC,
e sulla scia dei due, dalla
Nigeria, uno dei membri più
importanti del cartello pe­
trolifero.
L'incertezza è legata so­
prattutto alla posizione ni­
geriana rispetto all'orienta­
mento emerso nei contatti
preliminari dei giorni scorsi
fra alcuni ministri O P E C e
non OPEC in favore di un
taglio della produzione co­
me mezzo per sostenere i
prezzi. Al suo arrivo a Gi­
nevra, il ministro del Petro­
lio nigeriano David Tam-
E' stato presentato un pro­
getto di legge per la riduzione
graduale del contenuto di fo­
sforo nei preparati per lavare,
promosso dalia Cooperazione
OPEC, è crisi profonda
Come arginare la frana continua dei prezzi del greggio?
West non ha voluto mini­
mamente sbottonarsi su
quella che sarà la sua linea
alla riunione.
Più loquace è stato il mi­
nistro del Petrolio indone­
siano Subroto che ha chia­
ramente espresso la disponi­
bilità di Giacarta a tagliare
la produzione rilevando ne],
contempo che i contatti pre­
liminari fra alcuni ministri
hanno indicato in valori
compresi fra i 2 e i 3 milioni
di barili/giorno i tagli pro­
duttivi ritenuti indispensabi­
li per difendere i prezzi.
Un taglio alla produzione
OPEC fra i 2 e i 3 milioni di
barili al giorno; è questa
dunque, secondo il ministro
Un'inizìativa per ridurre l'inquinamento da detersivi
Bianco il inicato
Azzurro il mare
dell'Energia indonesiana
Subroto, l'indicazione emer­
sa dai primi contatti fra al­
cuni ministri del cartello pe­
trolifero in vista della confe­
renza straordinaria che si a-
pre lunedì a Ginevra.
«Sono queste le cifre di
cui si parla - ha detto anco­
ra Subroto Si tratta co­
munque di scambi di vedute
preliminari e nulla di speci­
fico è stato deciso». Alla
domanda se i tagli produtti­
vi saranno fatti rispetto al
tetto ufficiale O P E C di 17,5
milioni di barili/giorno, Su-
brolo ha risposto che «que­
sto è l'orientamento perchè
dobbiamo anche tener conto
della domanda stimata per il
esempio, ha pressanti neces­
sità in termini di introiti in
valuta pregiata e nulla la­
scia intravvedere una situa­
ICE!
zione di minor pressione al­ ISTITUTO
COOPCRAZIONE
meno nel breve termine. ECONOMICA
terzo trimestre», stima che L'ironia della sorte vuole INTERNA2aONALE
si aggira fra i 18,5 e i 19 mi­ che la riunione di Ginevra si
lioni di barili/giorno. Con­ tenga in un momento del­
fermando la disponibilità l'anno che tradizionalmente
indonesiana a ridurre la dovrebbe registrare aumenti
produzione come mezzo per di prezzo in relazione alla
Martedì 30 ottobre 1984 - ore 21
difendere i prezzi petroliferi maggiore domanda inverna­
attuali, il ministro ha detto le. Ma appunto l'aumento REAGAN versus
dì non sapere se vi siano della domanda, come so­
paesi O P E C contrari ai tagli stengono i fautori dei tagli ONDALE
produttivi, tagli che, ha sot­
produttivi con in testa il mi­
tolineato, saranno comun­ Tavola rotonda
que limitati ad alcuni mesi nistro saudita Ahmed Zaki sulle elezioni statunitensi
in quanto si prevede un ri­ Yamani, può essere la leva con proiezione
torno all'equilibrio entro la giusta per ottenere un raf­ su grande schermo
fine dell'anno. forzamento del mercato.
dei dibattito televisivo
Per quanto riguarda la Non sarà certamente un di­ Reagan - Mondale
Nigeria, molti danno per battito indolore. Ma gli os­ sulle politiche <
scontata una decisa resi­ servatori non propendono
stenza a l taglio della produ­ per il catastrofismo di chi
zione. Lagos, al pari di altri ha parlato di possibile «sfa­
paesi come il Venezuela ad scio» del cartello petrolifero.
Partecipano:
Alan FRIEOMAN
Corrispondente in Italia
del Rnancìal Times
più grave e più recente del­
l'inquinamento' delle acque
dei nostri laghi e mari, in par­
Umberto GIOVINE
Direttore della rivista
ticolare dell'Alto Adriatico.
La riduzione del fosforo dei
detersivi non è un'azione riso­
"Relazioni Intemazionali"

di consumatori aderente alle
tre Centrali cooperative, con
il sostegno della Federazione
nazionale consumatori. Lega
per l'ambiente - WWF - Italia
Nostra - Federnatura - Lega
consumatori ACLL La legge,
della quale il primo firmatario
e Giorgio Nebbia, porta le
firme di oltre trenta deputati
dell'arco costituzionale. Dal
1. gennaio 1986 il contenuto
di fosforo nei preparati per la­
vare non dovrà superare il
2.5% (attualmente la legge
ammette fino al 5%) e dal 1.
gennaio 1988 r i % . La gra­
dualità prevista è basata spilla
necessità di adeguamenti tec­
nologici e produttivi tali da Il 75% è disposto ad usare un la iniziativa. Al tempo stesso è
garantire un'ejevata capacità detersivo che garantisca il pu­ previsto un massiccio invio di
lavante dei detersivi vietando lito anche se non dà il «bianco cartoline indirizzate al presi­
l'uso di prodotti quali l'acido più, bianco». dente della Camera e succes­
nitrilotriacetico (NTA) so­ E' su questa disponibilità sivamente al presidente della
spetti di cancerogenicità. L'i­ chiaramente espressa dai ri­ Commissione competente in
niziativa si è basata su un'in­ sultati delle indagini che le appoggio alla proposta. La
dagine, realizzata dall'Abaeu- organizzazioni promotrici Cooperazione di consumatori
s, che ha coinvolto oltre traggono lo spunto sia per ha realizzato un audiovisivo in
numerosissime copie per e-
10.000 consumatori, sull'uso, un'ampia mobilitazione dei
slendere il più possibile l'in­
la scelta, le proprietà, i perìco­ consumatori sulla proposta di
formazione sull'argomento
li inquinanti e la pubblicità legge sia per avviare un va­ con particolare riguardo al
dei detersivi. Una larghissima stissimo programma di edu­ mondo scolastico.
maggioranza degli intervi-stati cazione e di informazione sul­ Questa iniziativa rappre­
ha dichiaralo di preferire un l'argomento. Nei prossimi senta un importante contribu­
detersivo che contenga meno mesi si terranno centinaia di
to alla campagna nazionale
sostenze chimiche anche se assemblee in tutto il territorio sul problema dell'eutrofizza­
non dà il massimo del bianco. nazionale organizzate dalle zione che costituisce l'aspetto
associazioni che aderiscono al­
aaudio PETRUCaOU
Deputato, Commissione Esteri
lutiva, nè l'unica da compiere,
bensì realizzabile senza costi della Camera
eccessivi e nel breve periodo:
altre iniziative dovranno ri IMIchele ACHILU
guardare un più razionale uso Presidente dell'ICEI
dei concimi a base di azoto e
fosforp, al fine di garantire un
equilibrio tra produzione a.-
gricola e rispetto dell'ambien­
te naturale, compromesso da
un uso eccessivo di concimi:
azioni per ridurre gli scarichi
degli allevamenti di animali;
la costruzione e il corretto Salone iCB - Via Salvini 3 (MM Palestre)
funzionamento di depuratori
delle acque di fogna urbane, il 20122 IMilano - Tel. 784.723 - 799.144
controllo degli scarighi degli
insediamenti produttivi, ecc.
Pagina 6
Domenica 28/Lunedì 29 Ottobre 1984

Fresco di Biennale, lo
spettacolo di Luca Ronconi
ha aperto la stagione del
Teatro di Roma davanti a
un pubblico che, senza
troppe diserzioni, ha atteso
che il sipario fìnalmente ca­
lasse, all'una e mezza della
notte, sulle Due commedie
in commedia del seicentesco
Giovan battista Andreini: o-
pera che nemmeno ai tempi
suoi dovette considerarsi
capolavoro ma che indub­
biamente ci perviene, al di
là degli intrinseci valori,
come testimonianza esau­
riente dei modi coi quali
venne concepita la dramma­
turgia nell'età barocca,
momento di burrascoso
scontro tra la non ancora e-
saurita vocazione profana
dei comici dell'Arte e la re­
staurazione controriformi­
stica di un teatro incline a
moraleggiare al riparo delle
innocenti convenzioni d'Ar­
cadia. Erede di una illustre
dinastia di commedianti er­
rabondi fra piazze paesane e
corti aristocratiche, attore
(sembra) di notevole virtù e
scrittore infaticabile dai
Al Teatro di Roma
Meraviglie
del seicento
recuperate
da Luca Ronconi
di GHIGO DE CHIARA
molteplici interessi (opere
edificanti, pastorellerie e
scherzi sollazzevoli) l'An-
dreini visse sulla propria
pelle questo scontro: e Le
due commedie in commedia
ne sono chiarissimo saggio.
Riferirne nei dettagli il
soggetto è praticamente im­
possibile: basterà ricordare
che le due recite (l'una ple­
bea e l'altra accademica)
incluse nel testo partono da
un'occasione cerimoniale - i
festeggiamenti di un Rove-
nio, veneziano, per l'amico
Zelandro reduce dal Levan­
t e - e si scoprono come pre­
testo di agnizioni, rivelazio­
ni, avventure, ca-si incredibi­
li. Il seicentesco gusto del
meraviglioso è servito ma va
riconosciuto che, escluso da
una partecipazione di inte­
resse a tanto aggrovigliata
matassa, lo spettatore o-
dierno può ammirarne tut-
t'al più (e con una curiosità
scientifica da laboratorio)
l'erudita valenza di docu­
mento d'epoca: e proprio al­
la specificità della docu-
niientozione si appoggia Lu­
ca Ronconi recuperando at­
traverso gli elaborati e fan­
tasiosi costumi di Carlo
Pino Micol e
Warner Bentive^
nel lavoro di Andreini
Diappi, le musiche sapien­
temente curate da Paolo
Terni e, soprattutto, attra­
verso una spettacolare di­
mostrazione di machinerie
barocca (le scene sono di
Margherita Palli), recupe­
rando - dicevamo - un «sen­
timento del tempo» di filo­
logica attendibilità.
Sicché il pubblico che as­
siste alla lunga rappresenta­
zione deve soprattutto pre­
disporsi a una circostanziata
lezione dalla quale uscirà, se
non divertito, sicuramente
edotto dal vivo sulle dimen­
sioni iperboliche di certa
drammaturgia del 17. seco­
lo. Del resto, che le inten­
zioni di Ronconi fossero
prevalentemente didattiche
(e, in questo, f a centro) re­
sta dimostrato dal fatto che
davvero non gli sarebbe sta­
to impossibile (adattando,
rielaborando, riducendo) e-
strarre da tanto stravagante
e torrenziale materiale una
recita più assimilabile. Va
detto tuttavia che, nonostan­
te l'accanimento pedagogi­
co, durante le quattro ore e
mezzo di rappresentazione
qualche risata (o almeno
qualche sorriso) ci scappa: e
sono i momenti in cui bea­
«Carmen»
tamente si fann9 luce il laz­
zo, la parodia, il gesto in­
congruo, la calata dialettale,
di Gades
insomma il vecchio arma­
mentario comico che, attra­
e rituali
verso i secoli, ci arriva sem­
pre e tuttora intatto. Ed è in balinesi
questi squarci di vitalità che
gli interpreti possono porge­ di scena
re il loro migliore biglietto
da visita, a incominciare da
Valeria Monconi, adorabile a Torino
avventuriera che esce con
bella grinta dai labirinti del­
TORINO, 27 - La stagione
la vicenda, e accanto a lei
della danza è nel suo pieno.
un Pino Micol piacevolmen­
Al Regio «Carmen» di e con
te stralunato e zelante nei
Antonio Gades e la splendi­
panni di /Rovenio e un War­
damente gitana Cristina
ner Bentivegna delizioso nel­
Hoyos. Al Nuovo per il VI
la senile figurina d'una sorta
Festival Internazionale «Il
di factotum di palazzo. De­
gesto e l'anima» danze ri­
gli altri, che sono tanti, dob­
tuali balinesi di I IVfade
biamo limitarci a citare Lu­
Djimatt. Nel primo spetta­
ciano Virgilio come esube­
colo il tipico iberico, la for­
rante Zelandro, Gian Campi
te componente passionale
che offre bella corposità ru-
dell'Andalusia, trovano sul
zantesca all'oste, Virgilio
legante armonico bizetiano
Zernitz come tronfio acca­
l'essenzialità cruda. Una
demico, Roberto Alpi spas­
spogliazione progressiva del
sosissimo Lelio e poi il Pan-
«folclore» per assurgere ad
nullo, il «pedante» Parmeg-
espressività teatrale nuda,
giani, il Visentin, la Mar­
intensa, fatta di purissimi
gherita, il Mezzera, il Prati.
gesti, movimenti corali e
rimbalzi di passi a due, in
alternanze piene di figura­
zioni che dell'ispano-anda-

FERRARA, 27 - Con il «Re Lear» di Shakespeare nell'edi­

zione della compagnia di Glauco Mauri, magnifico inter­
prete e attento regista di un allestimento che si avvia a ri­
sultare tra i più importanti e significativi della stagione, il
Teatro Comunale di Ferrara ha festeggiato nella maniera
più felice possibile, considerato anche l'esito trionfale della
serata e la sala pieno di un piibblico calorosissimo, un dop­
pio avvenimento: il ventennale della riapertura del teatro e
l'inaugurazione di un cartellone di prosa intelligente, impe­
gnativo e molto accurato nelle proposte di spettacolo.
Attraverso la lucida e penetrante regia di Glauco Mauri
il grandioso e complesso testo shakespeariano acquista una
chiarezza e una vitalità sorprendenti, un'evidenza rappre­
sentativa, scenica, scoperta, sottratta agli insondabili miste­
ri e alle molteplici ambiguità che sono la caratteristica di
questa tragedia, m a caricata tuttavia di una profonda se­
greta angoscia esistenziale niente affatto intimidatoria, ma
secca, essenziale, contagiosa, esplicativa fino a ricordare
certi drammmi didattici di Brecht, ma soprattutto allusiva,
come in soglio, sospesa sulla tempesta delle vicende umane,
legata ad una poetica dell'assurdo, in una parola beckettia-
na, che certamente aumenta e rende attuale il fascino origi­
nario e sconvolgente dell'opera e dei suoi innumerevoli per­
sonaggi. Un mondo dove la natura è lontana, affidata a
quelle macchine sceniche mosse a vista che in qualche mo­
do la simulano, ma come per distanziarla. Nella famosa
Al Comunale di Ferrara
Il ^ R G L G 3 I ^
con Mauri
" umana del dolore inseparabile dalla realtà, con stati d'ani­ porali col supporto teatrale
di GIUSEPPE LIOTTA
scena del «soffiate venti...» esse si muovono senza sosta,
rumori che giungono volutamente artificiali come per bloc­
carne lo strepitoso effetto, piuttosto che per esaltarlo. Infat­
ti per Glauco Mauri il «Re Lear» shakespeariano rappresen­
ta soprattutto un tracciato di molte verità. Ciascun perso­
naggio ha una sua privata insensatezza, insomma si tratta di
un incontro-scontro di tante solitudini.
L'idea più straordinaria e originale della rappresentazio­
ne è riservata alla figura del Matto, artefice dello spettacolo
che si rappresenta (o meglio egli rappresenta) davanti ^i no­
stri occhi. Viene fuori all'inizio dalla buca centrale come un
folletto dalle viscere della terra e vi rientra alla fine, a spet­
tacolo concluso, dopo averlo teatralmente condotto e com­
mentato, facendo persino uso di una lanterna magica, come
poetico giullare, come Clovehamm in «Finale di partita».
iuso colgono il nocciolo, il
punto focale del cadenzato,
sentenzioso ed astuto, o con raffinati aforismi e metafore in­
tellettuali, cabarettistiche, con sarcasmi espressionistici alla e dal flamenco tendono ad
Karl Valentin; una prova di attore eccezionale, quella di
Roberto Sturno, per abilità scenica, che dialoga, come ven­
un'anima tersicorea euro­
pea. Al Nuovo dopo Carol-
triloquo, con un pupazzo a mano, e tenuta scenica da prota­ yn Carson, l'anima induista
gonista. Indimenticabile. Naturalmente fra gli attori rilievo di riti propiziatori deir«at-
assoluto a Glauco Mauri nella parte ovviamente di Lear, tore che danza» 1 Made
che svela sul suo volto i tratti di un'ilare cosmica infelicità Djimatt in un raffinato gio­
(«sono il buffone del mio destino»), dell'assurda condizione co minimo di movenze cor­
mo inquieti e profondi («ho una crepa nel mio cervello») ora di maschere fisse.
collerici ora dolci, teneri e infantili o terribili e angoscianti, Due culture a raffronto:
totalmente insicuri («dov'è il mio matto»). la movenza araba fortemen­
Eccellente la scena dell'ingresso con sulle spalle il corpo te ritmata sulle anche e sui
inanimato di Cordelia, con le mani che pendono davanti garretti per «Carmen», la
come quelle di un manichino, ma anche gli altri personaggi minimalità induista dei pas­
appaiono marionette senza fili di un unico destino che tiene si a piedi à plat e della si­
per mano questi personaggi. Fra gli attori dobbiamo assolu­
nuosità di mani, spalle nella
tamente ricordare l'eccellente Edgar di Massimo De Rossi,
fissità terribile dei grandi
uri Amleto in più, l'Edmond volitivo, cattivo di Giorgio
Tausani, e il Bloster a cui Vittorio Franceschi dà i toni tenui occhi bianchi delle masche­
e accattivanti della sua bravura attorica. Delle donne in ri­ re. Due anime in gesti dal
lievo Orietta Notari (Cordelia), Nunzia Greco (Regana), differito rituale dell'uso del
Adele Pellegatta (Gonnerilla). Le scene di Mauro Carosi, i corpo e dello spazio sceni­
costumi di Odette Nicoletti, le musiche di Sergio Liberovi- co.
G.S.B.

Nel film di Verdone e Arena

Storia di cuori Televisione 1 / 2 / 3 - Circuiti nazionali
OGGI
in piena allegria
20.30 Storie d i u n italiano 19.30 D a l l a s - T e l e f i l m
21.35 P e r a m o r e e p e r onore - Teìefilm 20.25 VVisitors-TelefiJm
22.25 T G 2 - Stasera 22.25 Love Boat. Telefilm
22.35 T G 2 - T r e n t a t r è Settimanale
Rete 1 23.05 I) brivido deirimprevlsto
2 3 . 2 5 A n c h e gii uccelli uccidono • Film

23.30 T G 2-Stanotte
«Cuori nella tormenta» di t r e occasioni, che il suo
13.00 T G L'una
Retequattro
Enrico Oldini con Corlo personaggio di bambinone 13.30 TGl-Notizie. Rete 3
Verdone e Lello Arena. velleit'àrio, mammone e so- 14.00 Domenica in 11.30,. T r e cuòri in a f f i t t o - T e l e f i l m
14.40 Discoring 8 4 / 8 5 13«00 U n a fa,mi(jlla americana,-Telefilm .•
I cuori sono nella tòr- gnatOTe, è ricco di non po­ 17.15 Fantastico Bis 12.15 FicBtasGfandes 14^00 L a squadriglia delie pecore nere - Telefilm
menta, è vero, m a poiché i ch e sfumature. Walter e il 18.50 C a m p i o n a t o d i Calciò 12,45 C a n t a m a r e : Musica i n o n d a 'fi4 I5.<W L a peda^nerar Film . •
20.30 ; Progettò Atlantide - Film- 14.50 U n a vóce: U n rnito Aureliano Pertile 17.20 VegasT-Telefilm.
due protagonisti srch'iaitia- cuòco' di bòr^ó, Aferia, 22,25 Telcgio.rnaie ; 15.10 T G 3 : diretta sportiva 18.15 Q u o Vadiz, replica
no Carlo Verdoìie è Lello 22.35 La domenica sportiva 17.05 American G r à f f i t i - Film
vengòrio riuniti dal caso 19.00 TG 3
19i30 Arabesque-Telefilm
2030 Prima pagina - Film ^
Arena (torna un'«àc'coppia- sotto'lo stesso cielo e incon­ 19.40 In t o u r n é e - S c i a l p i 22/30 Casablanca-Telefilm •
ta» regionale tipica del ci­ 20.30 Domenica gol
trano 'e si inriarnorano,' l'u­ Rete 2 22.05 TG 3
23.30 Inno d i battaglia - Film

nema italiano, vi sarete su­
bito fatti la giusta idea che
tanta tempesta non può es­
sere dipinta che in «alle­
gria», o almeno in colori
pastello. E Enrico Oldini,
regfsta alla sua opera pri­
ma, m a sperimentato sce­
neggiatore, non manderà
deluse le vostre aspettative:
a cominciare dallo scenario
prescelto - una Porto Ve­
nere fotografata nei suoi
congeniali, romantici gri­
gio-azzurri invernali - per
finire al modo garbato, al
sorriso gentile con cui con­
duce l'intera vicenda.
Certo la sceneggiatura
non è sempre probabile,
tradisce ripensamenti a fa­
vore del clichè, del «mo­
mento» più che dell'insie­
no all'insaputa dell'altro, 22.30 Campionato calcio Serie «A»
galeotto il caso di cui so­ 13.00 T G 2 - O r e tredici
Italia 1
pra, della medesima fan­ 13.25
14.30
T G 2 - C ' è d a salvare
C o m m e d i e in diretta - « C
Canale 5
13.00 Sport: G r a n d Prix
ciulla. I- Diretta Sport 14.00 Deejay Television
Cosa succederà, quando 17.50 Campionato d i Calcio 10.00 L a regina delle piramidi - Film
18.20 D u e rulli d i comicità 12.00 Sport: Football americano
16.40 Hazzard - Telefilm
17.40 S u p e r c a r - T e l e f i l m
a poco a poco si disvelerà ai 18.40 T G 2 G o l Flash 14.00 Kojak - Telefilm 18.40 A-Team - Telefilm
18.50 Due e simpatia -Odissea» 15.00 La valle delle bambole - Film
loro occhi l'intero pastic­ 19.50 T G 2 telegiornale 17.00 Frontiere a Nord-Ovest - Film
2 0 . 2 5 Drive in
22.10 M a n h a t t a n Baby - Film
cio? Tormenta (come meta­ 20.00 T G 2 - Domenica sprint 19.00 I Jefferson 24.00 II rapimento d i A n n a > Film
fora di tormento) per tre
cuori e tutta una serie di al­
lontanamenti, delusioni, ri­ DOMANI 20.20
20.30
T G 2 - lo sport '
T G 2 d i tasca nostra.
2 2 . 4 5 L ' u o m o e l'avventura, con Ambrogio Fogar
2 3 . 2 5 Sport: Golf
conciliazioni, rancori, gelo­ 21.25 Colombo. Telelìlm 0 0 . 2 5 Sezione sterminio. Film - Giallo
23.35 T G 2 stasera
sie, esaurimenti e persino Rete 1 22.10 Protestantesimo
follie. Finché di tormenta 23,40 T G 2 stanotte Retequattro
23.45 D S E : artisti allo specchio
in tormenta non si arriverà 12.00 T G 1 n a s h
12.05 Prontb Raffaella? 12.00 Febbre d ' a m o r e - Telefilm
a «Tradimento», film con 13.30 Telegiornale Rete 3 12.45 Alice-Telefilm
cui la S u m a sposa la causa 13.15 M a r y TyJer Moore - Telefilm
14.00 Pronto Raffaella? Ultima 13.45 T r e cuori in a f f i t t o - T e l e f i l m
del cinema, sciogliendo de­ 16.30 Lunedì sport 15.50 Calcio. Serie «A» e «B» 14.15 Fiore selvaggio'Telenovela
finitivamente la vicenda. I 17.00 T G 1 flash 18.15 L'orecchiocchio. 14.IH) Bill, sei grande!. Film
18.00 L'Italia del P o 5 «Dove nasce il Po>> 19.00 TG3 17.30 F e b b r e d'amore. T e l e f i l m
d u e ex contendenti si ritro­ 18.30 Dubay 19.M S p o r t regione del lunedì 18.45 S a m b a d ' a m o r e . Telenovela
20.00 Telegiornale 20.30 Italian Style (4. p a r t e ) 19.30 M ' a m a non m ' a m a , gioco
veranno, tempo dopo, sotto 20.30 Progetto Atlantide (2.) " 21.30 TG 3 20.30 II principe e la ballerina. Film • M . Monroe
10 schermo dove si proietta 22.35 Telegiornale 21.40 D S E : la p r i m a e t à ,22.45 Vegas. Télefilm
22.50 Speciale T G - I . A c u r a d i Alberto L a Volpe 22.10 11 processo dei lunedi 23.45 Buonanotte avvocato!, Film
11 di lei film, in un nostalgi­ 23.45 T G 1 n o t t e - o g g i al Parlamento 23.15 TG3 1.20 Hawaii S q u a d r a C i n q u e Zero. Telefilm

me; la prestazione di Lello co «come eravamo», che è

Arena è nei Hmiti della «tormento» e «tormentone» Rete 2 Canale 5 Italia 1
buona caratterizzazione e implicito ed esplicito di
13.00 T G 2 ore tredici 12.10 Bis, gioco a q u i z condotto d a M i k e Bongiorno 12.00 AgenziaRockford-Telefilm
Marina S u m a è solo un'ac­ tanto cinema italiano e la 13.25 T G 2: C ' è d a vedere 13.00 Agenzia Rockford, Telefilm
12.45 f i pranzo è servito
dice forse lunga sul perchè 13.30 Capitol. Telefilm (129. puntata) 13.00 Chips. Telefilm
cattivante graziosa presen­ 13.25 Sentieri • Sceneggiato
14.35 T a n d e m . In diretta dallo studio 3 d i Roma. 14'00 Deejay Television
14.25 General H o s p i t a l - T e l e f i l m
za. M a di contro. Verdone, continuiamo a poter ap­ 16.55 D u e e simpatia (6. p.) 15.25 U n a vita d a vivere - Sceneggiato
14.30 La famiglia Bradford. Telefilm
15.30 Giorno p e r giorno. Telefilm
nei panni del sottufficiale prezzare solo piccoli passi e 17.30 TG2na8h 17.00 Galactica-Telefilm 17.40 Wonder W o m a n . Telefilm
J7.35 Bombey e figlio Telefilm (6.) i8:oo Tarzan-Telefilm
di marina Walter (pronun­ mai un deciso salto in avan­ 18.20 TG2sportsera 19.00 l Jefferson - Telefilm
18.40
20.25
Charile's Angels. Telefilm
Progetto Genesi. Film
ti. 18.30 L'ispettore Derrick. Telefilm 19.30 Z i p Z a g , gioco a q u i z 22.15 Bit
cia Uolter) ha modo di di­ 19.45 T G 2 Telegiornale 20.25 Prigioniero della seconda strada. Film 23.00 L a fontana della vergine. Film
mostrare, meglio che in al­ A.L.

T r a le t a n t e r a g i o n i c h e s p i n g o n o v e r ­
s o u n a riforma del salario e della
s t r u t t u r a c o n t r a t t u a l e si p u ò c o ­
minciare d a quella apparentemente più
banale;d a alcuni a n n i la politica salariale
h a c o m e obicttivo fondamentale e prima­
rio l a difesa del valore reale dei salari. In­
f a t t i s o n o m u t a t e le c a r a t t e r i s t i c h e d e l ci­
clo economico e questo m u t a m e n t o è av­
venuto d o p o lunghi anni d i inflazione a
d u e c i f r e e di ristagno dello sviluppo. E '
e n t r a t o i n c r i s i il m e c c a n i s m o t r a d i z i o n a l e
d i formazione e distribuzione delle risorse
e conseguenzetemente, q u e s t a crisi distri­
butiva h a messo i n discussione l e politiche
r i v e n d i c a t i v e e d il s i s t e m a d i r e l a z i o n i i n ­
d u s t r i a l i c h e i n u n v e n t e n n i o si e r a n o v e ­
n u t e consolidando nel nostro Paese.
P a r a f r a s a n d o il t i t o l o d i u n f i l m , p o ­
t r e m m o dire c h e oggi siamo qui a discute­
r e d i riforma del salario e della contratta­
z i o n e travolti d a l l a c u l t u r a e d e l l a i d e o l o ­
gia dello sviluppo.
A questa ragione obiettiva bisogna ag­
giungere le ragioni soggettive c h e hanno,
p e r a l t r o verso, contribuito a d a g g r a v a r e
l a crisi della contrattazione. D a l l a , f i n e
d e g l i a n n i ' 5 0 l a s t r u t t u r a e il s i s t e m a
n o r m a t i v o c o n t r a t t u a l e si s o n o a n d a t i s v i ­
l u p p a n d o , a c c u m u l a n d o e s e d i m e n t a n d o i-
s t i t u t i , n o r m e , livelli, s e n z a l a c a p a c i t à ,
c o m e g i u s t a m e n t e r i l e v a T r e n t i n , d i ri­
formare loro stessi.
Questa sommatoria, queste aggiunte
successive d i pezzi d i c o n t r a t t a z i o n e col­
lettiva c h e d i p e r s è costituiscono innova­
zioni importanti d e l sistema rispetto a l
m u t a r e della organizzazione d e l lavoro,
dei rapporti di lavoro e quindi delie scelte
d i politica rivendicativa, h a n n o determi­
n a t o u n assetto contrattuale confuso, cón-
traddittorio i n c u i è difficile districarsi,
definire u n ordine o u n a priorità t r a i di­
v e r s i livelli, s t a b i l i r e u n a s e q u e n z a l o g i c a
e coerente d i politica rivendicativa. Ride­
finire quindi u n a struttura contrattuale,
u n a s t r u t t u r a d e l salario e d e l c o s t o d e l la­
v o r o ; m a in f u n z i o n e d i q u a l e p o l i t i c a ri­
vendicativa? ,
U n a nuova struttura contrattuale e sa­
lariale non p u ò essere pensata in astratto,
c o m e u n a scatola vuota, c o m e u n a costru­
z i o n e g i u r d i c o - f o r m a l e s e n z a c h e si s a p p i a
prima oi n corso d'opera, di quali contenu­
ti rivendicativi, determinaizoni e proposi­
zioni s a r à r i e m p i t a .
I n primo luogo u n a riforma della con­
trattazione comporta u n cambiamento
della n a t u r a della politica contrattuale
t r a d i z i o n a l e e u n a riflessione a p p r o f o n d i t a
delle esperienze d i contrattazione é d i
concertazione t r a sindacato e governo, dei
rapportit r a sindacato e Stato.
A p p a r e in questo senso c o m e u n a ten­
d e n z a oggettiva u n processo d i relativa
centralizzazione dei rapporti contrattuali
c o n il p a d r o n a t o e il g o v e r n o ; a n z i q u e s t a
t e n d e n z a d i v e n t a u n a necessità e u n a esi­
g e n z a p e r gli s t e s s i o b b i e t t i v i p r i o r i t a r i
dell'azione sindacale, p e r u n a ripresa
( m o d e r a t a ) dello sviluppo e p e r u n a politi­
c a d i rientro dall'inflazione. N o n c ' è d u b ­
b i o c h e i n q u e s t a t e n d e n z a c ' è il r i s c h i o
della codificazione d i u n rigido sistema d i
relazione industriali t r a sindacato, gover­
no, p a d r o n a t o c h e p u ò m e t t e r e in crisi l a
rappresentatività e la democraìicità del
sindacato.
C ' è u n rischio o p p o s t o , p e r ò , c h e il t i ­
m o r e e il r i f i u t o i d e o l o g i c o d i u n a c o n t a ­
minazione dell'azione sindacale p u ò pro­
vocare: è quello del ritorno al m i t o dell'a­
supplemento
z i o n e in f a b b r i c a , d e l rinchiudersi n e l l e
t r i n c e e a r i t e m p r a r e le f o r z e i n a t t e s a d i
t e m p i ( l u n g h i ) migliori c h e c o n s e n t a n o
u n a ripresa dell'azione in c a m p o aperto.
A n c h e questa scelta comporta u n a c a d u t a
d i rappresentatività e di ruolo rispetto alle
possibilità d i intervento e d i condiziona­
m e n t o d e l sindacato nel governo dell'eco­
n o m i a e q u i n d i nelle decisione d i politica
dei redditi e dell'occupazione.
I n effetti s e riflettiamo sull'esperienza
degli ultimi d u e anni, dall'accordo Scotti
d e l g e n n a i o ' 8 3 a d oggi, n o n o s t a n t e q u e l l o
c h e è s u c c e s s o , si p u ò r a g i o n e v o l m e n t e ri­
t e n e r e c h e il s i n d a c a t o u n i t a r i o h a c o n s a ­
pevolmente rivendicato e gestito u n a pro­
posta d i politica d e i redditi; u n a politica
d e i r e d d i t i c h e n o n si è r i s o l t a b r u t a l m e n t e
Una proposta unitaria perneutralizzare
il referendum PCI sulla scala mobile
n sindacato non vuol
perdere? Tnizi
a trattare sul salario
di OTTAVIANO DEL TURCO
nella predetermianzione d e l salario con­
trattuale e nel r a f f r e d d a m e n t o della scala
m o b i l e ,m a h a i n v e s t i t o a s p e t t i r i l e v a n t i d i
politica fiscale e d i politiche e à sostegno
dell'occupazione (contratti d i solidarietà,
o r a r i , m e r c a t o d e l l a v o r o , e c c . ) .N è si p u ò
dimenticare c h e proprio i n virtù d i quel­
l ' a c c o r d o c o n il g o v e r n o s i è s b l o c c a t a u n a
situazione d i paralisi c o n t r a t t u a l e c h e
coinvolgeva d a mesi tutti i settori dell'in­
dustria.
Quell'esperienza, positivamente conclu­
s a , a v e v a m e s s o i n e v i d e n z a l a c r i s i d e l si­
s t e m a contrattuale e dell'assetto delie re­
lazioni industriali. L ' a s p e t t o p i ù rilevante
c h e emergeva d a quell'accordo in m o d o e-
splicito, e r a d a t o dalla incompatibilità t r a
u n sistema d i indicizzazione ( c o m e quello
concordato" nel 1975) e u n a struttura b a ­
s a t a s u p i ù livelli d i c o n t r a t t a z i o n e s a l a r i a ­
li ( n a z i o n a l e - a z i e n d a l e ) . S i è t r a t t a t o i n
fondo d i dedicere quanta p a r t e della re­
tribuzione dovesse crescere nel 1983 i n
ragoine dell'inflazione e q u a n t a p a r t e in
virtù della contrattazione.
A differenza delle vicende sindacali d i
altri paesi europei l'indicizzazione non ve­
n i v a e l i m i n a t a o b l o c c a t a , m a v e n i v a ri­
d i m e n s i o n a t a d i c i r c a il 1 0 - 1 5 p e r c e n t o
nel g r a d o di copertura e q u e l r a f f r e d d a ­
m e n t o v e n i v a compensato con misure di
politica fiscale c h e garantivano grosso
m o d o la t e n u t a dei salari reali. D a q u e l
momento, in u n a p a r t e importante del
sindacato, m a t u r ò la convinzione e la scel­
t a d i c o n s i d e r a r e q u e l l ' a c c o r d o «irripetibi­
le» s i a n e l l a f o r m a c h e n e l l a s o s t a n z a , c o ­
m e s e a q u e l l ' a c c o r d o il s i n d a c a t o f o s s e
stato costretto d a u n a sfavorevole con­
g i u n t u r a politica.
C i ò c h e veniva messo in discussione,
c h e s i t e n t a v a d i r i m u o v e r e e r a l a novità
politica più importante d i quella espe­
r i e n z a ; in p a r t i c o l a r e c h e il g o v e r n o ( l o
S t a t o ) p e r la p r i m a volta n o n avesse agito
d a semplice mediatore.o arbitro tra le par­
t i , m a si f o s s e c o i n v o l t o d i r e t t a m e n t e , c i
a v e s s e m e s s o «del suo» e a l l a f i n e r i s u l t a s ­
s e u n a p a r t e contraente decisiva.I n effetti
c o n q u e s t o g i u d i z i o d i «irripetibilità», si
negava u n a esigenza d i fondo, sottolineata
all'inizio, d i u n a r i f o r m a delle s t r u t t u r e
contrattuali, d e l sistema d i relazioni indu­
s t r i a l i e contestualmente d i u n a ridefini­
zione dei rapportit r a sindacato e potere e-
secutivo attraverso cui garantire u n a par­
tecipazione, u n controllo e d eventualmen­
t e u n consenso alle politiche di governo,
sui t e m i dell'occupazione, delle riconver­
sioni produttive, d e l fisco, della s p e s a
Q u e s t a s e m b r a f r a n c a m e n t e un'esage­
p u b b l i c a e dello s t a t o sociale...
r a z i o n e e come d i c e il c o m p a g n o B e n v e ­
Q u e l giudizioh a poi a v u t o conseguenze
n u t o ormaii « a n c h e i sassi» s a n n o c o s a si­
sino al 14 febbraio al p u n t o c h e quell'e­
g n i f i c a q u e s t a p r o p o s t a p e r la C G I L e p e r
sperienza 0 l a possibilità d i u n a c c o r d o
il s u o g r u p p o d i r i g e n t e . C e r t a m e n t e n o n si
n o n si è e f f e t t i v a m e n t e r i p e t u t a nonostan­
t r a t t a d i u n a p r e g i u d i z i a l e ne i c o n f r o n t i
t e c h e l a t r a t t a t i v a c o n il g o v e r n o si d e f i ­
del governo e della Confindustria, m a di
n i s s e nel 1 9 8 4 , a n c o r a p i ù e s p l i c i t a m e n t e ,
u n e l e m e n t o i m p o r t a n t e c h e si d o v r à risol­
c o m e u n a sperimentazione d i politica d e i
vere nel complesso della trattativa.
r e d d i t i , d i c o n t r o l l o d i tutti i redditi
Altrettanto esplicite appaiono le indica­
(prezzi amministrati e tariffe,equo cano­
zioni r e l a t i v e a l l a r i f o r m a d e l l a s c a l a m o ­
ne, scala mobile, fisco, ecc...) rispetto a d
bile; u n a r i d u z i o n e d e l l a p r e s s i o n e f i s c a l e
u n obiettivo d'inflazioneprogrammata.
s u i s a l a r i . In p a r t i c o l a r e c o n l ' e l i m i n a z i o n e
a u t o m a t i c a d e l fiscal-drag, p o t r e b b e con­
s e n t i r e d i p o r t a r e la cadenza della scala
mobile a sei mesi i n u n c o n t e s t o d i politi­
c h e dirette a contenere l'inflazione attorno
a l 10 p e r cento. C o n q u e s t a impostazione
il g r a d o d i c o p e r t u r a nominale non è p i ù
u n feticcio, m a , correttamente a n c h e p e r
la C G I L , d i v e n t a u n a v a r i a b i l e c h e d i f a t ­
t o d i p e n d e d a l livello d i i n f l a z i o n e ( s e q u e ­
s t o livello si r i d u c e , si a m p l i a il g r a d o d i
copertura).
Coerentemente con questo orientamen­
t o p o l i t i c o d i riduzione e c o n t r o l l o d e l l ' i n ­
f l a z i o n e e d e l l a s c a l a m o b i l e , si p u ò p r e ­
vedere u n a limitata differenziazione del
punto diretta a salvaguardare i parametri
salariali collegati alla professionalità e a
salvaguardare u n a strategia rivendicativa
p e r settori e aziende.
L e p r o p o s t e , gli o r i e n t a m e n t i , in o r d i n e
alla riforma d e l salario e delle indicizza­
zioni q u i n d i n o n m a n c a n o ; c i ò c h e c o s t i ­
tuisce u n p r o b l e m a è la possibilità d i ri­
trovare su~questi-temi u n a capacità d i
confronto e d i discussione t r a C G I L , C l -
M a il p r o b l e m a r e s t a c o m e è d i m o s t r a t o
S L , U I L e qtieste difficoltà non sono t a n t o
dalle vicende successive e in particolare
riferite a l m e r i t o , q u a n t o a d u n c l i m a d i
d a l difficile e t o r m e n t a t o percorso di rico­
rapporti unitari ancora influenzato nega­
struzione di u n a proposta unitaria C G I L
t i v a m e n t e d a g l i e f f e t t i d e l 14 f e b b r a i o e
sulla riforma del salario e della contratta­
ancor più dall'iniziativa referendaria del
z i o n e , I n f a t t i nel d o c u m e n t o c o n c u i il d i ­
PCI.
rettivo della C G I L a p p r o v ò la cosiddetta
Q u e s t o clima, questa situazione di im­
p o p o s t a L a m a - D e i T u r c o si d i c e c h e l a
passe non p u ò d u r a r e a lungo senza c o m ­
«modifica degli indirizzi d i politica eco­
p r o m e t t e r e d e f i n i t i v a m e n t e la possibilità
n o m i c a e d e l l ' i n t e r v e n t o p u b b l i c o è l'asse
d i u n n e g o z i a t o - c o n la C o n f i n d u s t r i a e
strategico s u c u i v a n n o r i d e f i n i t e l e politi­
quindi a n c h e la ripresa d i iniziativa con­
c h e c o n t r a t t u a l i e s u c u i v a ricostruito u n
t r a t t u a l e e - rivendicativa d e l s i n d a c a t o .
più forte ruolo contrattuale del sindaca­
U n a alternativa a l negoziato non esiste,
to».
a n z i l o s t e s s o c o n f r o n t o c o n il g o v e r n o s u l
N e l l o stesso t e m p o q u e s t o d o c u m e n t o
fisco e sull'oc cupa zione rischia d i avviarsi
precisava c o m e la questione fiscale fosse
m a l e e di impantanarsi in u n a situazione
u n a condizione p e r l a riforma del salario e
senza sbocchi. •
della contrattazione; insomma nonostante
I n q u e s t o _ m o d o si c o n s e n t i r e b b e c h e l a
il 1 4 f e b b r a i o , l a C G I L r i b a d ì u n a n i m e n t e
s c i a g u r a t a iniziativa del r e f e r e n d u m di­
il n e s s o e l a i n t e r d i p e n d e n z a t r a p o l i t i c a
s p i e g h i gli e f f e t t i p e g g i o r i s u t u t t i i p r o t a ­
fiscale e salariale e q u i n d i l'esigenza o- gonisti delle v i c e n d e sindacali e politiche.
biettiva d i ripartire d a u n a trattativa col Q u e s t e conseguenze sono avvertite dalla
g o v e r n o s u l f i s c o ( a n c h e ai f i n i d i u n a lot­ C o n f i n d u s t r i a a n c h e s e la disponibilità al
t a all'inflazione), c o m e condizione p e r negoziato r i a f f e r m a t a dal s u o presidente,
l'avvio contestuale di u n a trattativa c o n l a
non nasconde ITSifficoltà derivanti dalle
Confindustria sulla riforma del salario e
posizioni d i - m e r i t o a s s u n t e ( b a s t i p e n s a r e
della scala mobile.
a l t e m a degli orari d i lavoro, e a i problemi
L a proposta politica della C G I L for­
connessi alle ristrutturazioni in corso, alla
m a l m e n t e assunta d a l direttivo d e ! m e s e
riapertura dello scontro sui decimali).
d i luglio, ristabilisce esplicitamente u n
C i sono l e condizioni p e r u n a ripresa u-
p u n t o f e r m o sulla strategia del sindacato,
nitaria e p e r u n a soluzione t u t t a sindacale
n o n o s t a n t e t a n t e p o l e m i c h e a r t i f i c i o s e sul­
c h e n e u t r a l i z z i gli e f f e t t i d e l r e f e r e n d u m .
l a centralizzazione e sul neocorporativi­
Q u e s t a eventualità, questa ragionevole
smo; almeno in questa fase, per l'iniziati­ possibilità, n o n p u ò essere sottovalutata
va del sindacato è impossibile prescindere c o m e s e s l a r a t t a s s e d i t o g l i e r e «le c a s t a ­
da un rapporto con il governo. A n z i è d a l
g n e d a l f u o c o » p e r il P C I ; a n z i , s e s i p e r d e
divenire di questo rapporto e dalla f o r m a
l ' o c c a s i o n e u t i l e p e r ritessere u n d i f f i c i l e
specifica c h e questo rapporto h a in qual­
rapporto unitario, p e r riprendere gra­
c h e m o d o assunto negli ultimi d u e anni, d u a l m e n t e l'iniziativa politica e contrat­
c h e p u ò venire u n a risposta allo sviluppo t u a l e , è p i ù g i u s t o c h i e d e r s i ; c h i t o g l i e r à le
dell'azione e dell'iniziativa c o n t r a t t u a l e c a s t a g n e d a l f u o c o p e r il s i n d a c a t o ?
del sindacato.
L a riproposizione c h i a r a d i q u e s t o p u n ­
* Segrelarirrgenèràte aggiunto delia CGIL
t o ( o «asse s t r a t e g i c o » , p e r u s a r e il lin­
g u a g g i o della C G I L ) non p u ò essere sot­
tovalutata o diminuita con una polemica
c h e rischia d i a p p a r i r e «pretestuosa» sulla
questione del recupero dei quattro punti
tagliati dal decreto. Qualcuno è arrivato a
d i r e c h e q u e s t a richièsta d e l l a C G I L p u ò ,
a v e r e , c o m e il r e f e r e n d u m d e l P C I , u n e f ­
f e t t o abrogativo s u u n a ricerca e u n a di­
scussione p e r la definizione di u n a propo­
s t a unitaria sulla r i f o r m a d e l salario.
Domenica 28/Lunedì 29 Ottobre 198-
 intervista

Alberto Moravia ha
rilasciato alla rivista
Fiera la prima intervi­
sta dopo la sua elezione
a parlamentare euro­
peo, nella quale si sof­
ferma a parlare del suo
rapporto con la politica
e di ciò che definisce
«male italiano», attri­
buendone le cause alla
frustrazione degli ita­
liani nel confrontarsi
con la grandezza del
proprio passato. Oltre
all'intervista con Mora­
via, l'ultimo numero di
Fiera pubblica una in­
tervista con lo scrittore
Norman Mailer e tre
racconti inediti di Ed­
gar Allan Poe.
Fiera, mensile di at­
tualità e cultura diretto
da Claudio Angelini,
propone inoltre in que­
sto ultimo numero un
ampio dossier sull'av­
ventura curato da Si­
mone Gozzano con in­
terventi di Walter Bo-
natti. Folco Quilici e
Crepax, e nuovi raccon­
ti degli scrittori Mario
Pomilio, Aldo Rosselli,
Giorgio Saviane e Anto­
nio Ghirelli.
Pubblichiamo qui di
seguito il testo dell'in­
tervista con Moravia, a
cura di Francesco Mei.
che Kafka è impegnato?
Beh, sì, ma in un senso
molto lato. C'è chi ha volu­
to vedere nei romanzi di
Kaflta, come in quelli di
Musil, un documento del
crollo dell'impero austro­
ungarico, chi ci ha scorto
addirittura una prefigura­
zione del nazismo. In realtà
Kafka è più universale, mi
sembra, esprime soprattut­
to il disagio esistenziale del»
l'uomo moderno, smarrito
nei meccanismi della socie­
tà autoritaria, ma anche ne!
labirinti della sua «coscien­
za inquieta». IVIa anche il
suo mi sembra un impegno
che va al di là della adesio­
ne particolare a un partito...
Non è così?
No, certo non si può dire
che io sia impegnato più di
Kafka o di Baudelaire.
Non mi può dire per esem­
pio che Baudelaire è impe­
gnato; i problemi morali, e-
tici, esistenziali preoccupa­
no sia Kafka che Baudelai­
re, ma l'impegno politico in
senso specifico non c'è.
Questa parola «impegno»,
estremamente sgradevole
secondo me, riguarda la po­
litica. Tale la vedeva Sar­
tre che l'ha tirata fuori. A-
vevo discusso questo pro­
blema con Sartre e con al­
tri, molti anni fa. lo ero
contro r«engagement» nel
senso sartriano. O r a mi so­
nista nel mondo moderno.
ìf E questa situazione non è
stata accettata dal popolo
italiano, soprattutto dalla
piccola borghesia che ne è
tuttora la parte più inquie­
ta e più aggressiva.
Dalla Controriforma, ai
Carbonari, dal fascismo al
terrorismo di oggi, al di là
delle differenze ideologi­
che, all'origine dei tentativi
di rinnovamento della so­
cietà italiana c'è questa
frustrazione di una egemo­
nia culturale perduta...
Secondo lei si può parla­
re di una responsabilità de­
gli intellettuali in qu^ta si­
tuazione?
Beh, io devo dire una co­
sa a questo punto. Tutti se
la prendono con gli intellet­
tuali. Oggi gli intellettuali
sono gli unici personaggi
che si sono salvati dal disa­
stro totale. Non si è salvato
il politico, non si è salvato
il militare, il capitalista, il
capo politico di sinistra;
Nella prima intervista rilasciata dopo l'intellettuale è l'unico che
si è salvato un po', e allora
gli si chiede molto. Oggi
la sua elezione al P arlamento europeo c'è una sopravvalutazione
della cultura, addirittura
come mito.
Vuol dire che in Italia c'è
una sopravvalutazione del­
l'importanza della cultura e
del suo peso effettivo sulle
sorti della società?
No, questo è il parados­
ne è solo una meravigliosa
natura, molto molto bella,
questo sì. E' un piccolo po­
polo, la mongolia esterna,
con un milione e mezzo di
abitanti, e un territorio
grande tre volte la Francia.
Sono molto diversi dai
russi? Che cosa c'è di vero
in quella frase di Block,
quando parlando dei russi,
dice: «Noi siamo i Mongoli,
con gli occhi a mandorla»?
No, i mongoli sono più
vicini ai cinesi, sarebbero
cinesi se non fossero più
forti, più robusti e più alti.
I mongoli hanno dominato i
russi, per tre secoli appar­
tenevano alla cosidetta Or­
da d'oro. Naturalmente c'è
stata una forte mescolanza
razziale, nella psicologia
dei russi c'è qualche cosa
di asiatico, non si può ne­
gare. 11 confine tra mongoli
e russi non è del tutto pre­
ciso; i russi a suo tempo so­
no stati asserviti dai mon­
goli, e ora li dominano. A-
desso la Mongolia è un ba­
locco in mano ai russi. Co­
me un protettorato: anche
se i mongoli sono molto af­
fezionati ai russi, perchè li
proteggono dai cinesi.
Hanno paura dei cinesi.
La Mongolia ha alcune
singolarità: è uno dei po­
chissimi popoli dediti alla
pastorizia, che è un modo
di vita arcaico. D'altra par­

L ei è stato appena e-
letto al Parlamento
europeo e ha dichia­
rato in proposito che inten­
de avvalersi del suo manda­
to soprattutto per favorire
la campagna ecologica e
scongiurare il pericolo di un
conflitto nucleare. A parte
questo, pensa di svolgere
qualche altra azione politi­
ca? Sì ritiene uno scrittore
impegnato, come lo defini­
scono molti?
Non è mica tanto vene
che sono uno scrittore im­
pegnato. In occasione di
questa candidatura al Par­
lamento europeo, mi sono
accorto che non sono abba­
stanza impegnato, psicolo­
gicamente, cioè. In altri
termini: essere impegnati
vuol dire, in qualche modo,
prendere sul serio la politi­
ca, perchè l'impegno, che
mira ai grandi problemi
dell'umanità, in fondo non
è un impegno politico nel
senso specifico, voglio dire.
O r a io alia politica mi sen­
to molto molto indifferente,
purtroppo. Cioè non m e la
sento tanto di credere nella
politica, tanto è vero ch e io
l'ho sempre detto, l'ho det­
to a tutti quanti; mi sono
portato candidato, cioè
rappresentante politico, per
dimostrare che la bomba a-
tomica non è un problema
politico, m a è un problema
etico-ecologico, se si vuole
metafisico. Facendo questa
esperienza negli anni mi
sono accorto che i problemi
che mi interessano non so­
no quelli politici, dunque
non sono tanto impegnato.
L'impegno al di fuori della
politica è un'altra cosa vo­
glio dire; vuol dire essere fi­
losofo, un mistico, ch e vuo­
le c'he le dica. Lei direbbe
no reso conto in 'questa oc­
casione che sono impegnato
molto relativamente; infatti
ho scritto un libro col titolo
Impegno controvoglia. Tut­
te le volte, molte non lo ne­
go, che mi sono occupato di
politica, l'ho fatto sempre
con un sottofondo di scon­
tento, con un senso di in­
sufficienza, ecco, cioè di i-
nadeguatezza. Però questo
non toglie che la politica
sia una realtà.
Vuol dire che la politica
esiste nei suoi romanzi solo
in quanto condiziona nega­
tivamente la vita privata,
cioè rappresenta un ostaco­
lo alla piena realizzazione
dell'individuo. La politica
intesa insomma soprattutto
come rivolta del personag­
gio?
Sì, anche se non sempre
appare così esplicito, quasi
tutto quello che ho scritto è
nato da un atto di ribellio­
ne. Non a caso anche un
romanzo come La vita inte­
riore che apparentemente
non tratta di politica è sta­
to sequestrato più vblte.
Nei miei libri il fatto ses­
suale è una metafora per il
fatto sociale. Non è il sesso
in quanto sesso, ma il sesso
in quanto rivolta, profana­
zione, distruzione. Il tema
della rivolta comincia con
Gli indifferenti, che pre­
corre di dieci anni Lo stra­
niero e nauseò di Ca­
mus, come espressione di
un disagio esistenziale, che
si traduce in impotenza ad
agire, tossicità di fronte al
condizionamento ambienta­
le, cinismo... quésto tema
continua con La disubbi~
dienza e con Agostino, che
anticipanò i motivi della
contestazione giovanile del
secondo dopoguerra. Si ri­
« I»
trova nella Romana, nel
Conformista...
Secondo lei, in quanto e-
sprime una rivolta politica
che nasce soprattutto da
una rivolta psicologica, da
una crisi morale, la sua o-
pera si può collocare nel­
l'alveo dell'esistenzialismo?
Sì, direi che anche la
mia opera, come quella di
Kafka, di Sartre e di Ca­
mus rientra nella corrente
dell'esistenzialismo... E'
una corrente che all'origine
nasce da Dostojevskj, cioè
da quando nel romanzo non
si rappresenta piiì tanto il
rapporto individuo-società
quanto il rapporto dell'in­
dividuo con se stesso. Per
esempio, in Delitto e Ca­
stigo, il delitto è meno im­
portante del rimorso... Ve­
d e perciò la politica nella
mia opera c'entra Tmo a un
cèrto punto. Il mio impe­
gno, nel senso pili propria­
mente politico, è davvero
un impegno contro voglia...
Voglio dire che in fondo il
mio vero impegno è stato
solo letterario. S e fossi sta­
to impegnato nella politica
nel senso di adesione in­
condizionata a un'ideologia
particolare forse avrei
scritto dei libri molto più
brutti di quelli che ho scrit­
to. Detto questo, ammetto
che la mia concezione della
letteratura non è soltanto
letteraria, almeno non nel
senso intimista, formale,
calligrafico...questo no...
Il concetto di «indiffe­
renza», di «noia», che ricor­
re così spesso nei suoi libri
si può ricollegare air«An-
gst» esistenziale?
Beh, sì, la «noia» per m e
è una forma di angoscia.
La chiamo noia, indiffe­
renza per modestia, per
non presumere, per non
darla a vedere, m a in realtà
è una forma di angoscia,
come ho detto nella Noia, è
so. Da una parte c'è li mito
dell'intellettuale, a cui si
chiede di risolvere anche i
problemi che sfuggono alla
sua capacità di intervento,
te è il solo paese al mondo
dove si va a cavallo. Ci so­
no più cavalli che persone,
calcoli tre cavalli per per­
sona. La gente va a cavallo
di FRANCESCO MEI dall'altra invece c'è poca
dappertutto. E ' molto bella
cultura. All'atto pratico la
la Mongolia; una cosa che
la sensazione che la realtà, odiano un po', si disprezza­ cultura viene messa in di­ mi colpì molto è l'altopiano
la realtà sociale in cui vi­ no. E', una cosa che non esi­ sparte. Sono due cose anco­
a duemila metri. Ci sono
viamo," è insufficiente per ste in nessùn altro paese, ra abbastanza legate. delle grandi praterie, bian­
. Ho visto il suo libro sul­
le esigenze dell'uomo. Ho Gli italiani si disprezzano che, immense, bianche
fatto una descrizione del perchè si confrontano con i l'Africa con bellissime fo­ perchè sono tutte coperte
tografie. Alcune Afriche
reale: è come una coperta loro antenati. S a che molti di edelweiss, che qui è così
che ha curato col regista
corta; se la tiri ai piedi sco­ stranieri me lo dicono? Gli raro.
italiani si autodenigrano. Andermann e che in un cer­
pri il petto, s e la tiri al pet- Dà un senso di grande
to senso è la continuazione
-to scopri i piedi. Questa è Insomma sono scontenti dì del suo volume precedente solitudine, non ci sono
la condizione umana - nel se stessi. Sembra strano, A che tribù appartieni? strade; ma soltanto piste, il
nostro secolo almeno. perchè a prima vista l'ita­ comunismo ha rappresen­
Nelle culture primitive vede
Questo suo senso di ca­ liano pare un popolo con­ una alternativa alla crisi tato un progresso per la
renza della realtà nasce da tento, invece non lo è. Gli i- Mongolia. Anzi, le dirò di
della civiltà, oppure condi­
un pessimismo assoluto sul­ taliani sono scontenti di se vide l'opinione di Levy- più: è il solo paese comuni­
la condizione umana o è sa­ stessi perchè, come ho det­ sta che ho visitato che è ve­
Strauss sui Tristi tropici"!
io un pessimismo storico, to una volta, insieme con ramente contento del co­
No,- assolutamente, non
che non esclude l'utopia del gli ebrei fanno parte dei c'è d a aspettarsi nulla, tan­ munismo, il solo. Per la ra­
futuro? popoli che rimpiangono: gli gione che il comunismo in
to è vero che queste culture
M a non parlerei neanche ebrei rimpiangono il regno primitive stanno diventan­ Mongolia ha risolto pro­
di Salomone, gli italiani blemi secolari. Il primo
di, pessimismo in senso as­
l'Impero romano ed il Ri­ do rapidamente una cultu­ problema era il monache­
soluto, è un malessere, un ra di periferia occidentale;
nascimento. M a è vero simo. In una popolazione di
disagio. E ' una crisi esi­ il Terzo Mondo si sta im­
questo, alla base del fasci­ seicentomila abitanti c'e­
stenziale vissuta ora per o- smo c'era questo, era lino pregnando di motivi occi­
rano centocinquantamila
ra. lo sono pessimista come dei motivi principali. E lo dentali. Le culture autoc­
monaci. Praticamente la
tutti gli artisti. L'ottimismo scontento degli italiani an­ tone si disperdono sempre
Mongolia si stava estin­
nell'arte è un'invenzione che oggi, il loro attaccarsi a più. Le culture autoctone
guendo, i monaci erano dei
dell'Ottocento, della bor­ delle cose, vedi i mundial sono molto belle quando
ghesia. Non esiste artista di calcio, viene fuorL da sono viste sul luogo ma feudali, sfruttavano questo
paese in una maniera tre­
che in qualche modo non questa ansietà di egemonia valgono solo lì, non si pos­
sia pessimista. Non solo che non possono più soddi­ sono esportare. Sono un po' menda. Poi la Mongolia era
immensamente arretrata.
Leopardi, anche Tolstoj.. come le armi, le serpi, le
sfare, e che esisteva invece Prima del comunismo non
Tornando alla politica, in epoche passate. La cul­ penne di certe tribù indi­
come definirebbe in poche tura italiana è stata ege­ gene che si trovano nei mu­ c'erano città stabili, solo
città di tende. 1 mongoli e-
parole il male italiano? sei: sul luogo sono bellissi­
monica almeno d u e volte: rano dei nomadi che si in­
mi, nei musei sembrano co­
durante l'epoca latina e du­ sediavano per qualche
se povere e smorte.
rante il Rinascimento.
Esso nasce, Quindi, a suo parere,
Adesso ha in progetto un giorno in un posto, poi par­
altro libro analogo per la tivano a cavallo e lasciava­
dice lo questo scontento deriva da Mongolia? no il vuoto. Adesso i russi
una frustrazione?
scrittore, Sì, la Mongolia è molto
Sì, l'italiano secondo me interessante anche se non
hanno collaborato con i
mongoli a creare 24 città,
dal confronto è frustrato; e anche per ha la ricchezza dell'Africa. chè tante sono le province,
questo è un po' demoraliz­ E ' vero che l'Impero mon­
fra passato zato, in qualche modo. Un
24 centri abitati fissi; è un
golo è stato una cosa colos­ paese che cresce, anche se
e presente popolo deve attenersi a
sale, ma non ne rimane è un paese solitario, molto
quello che è, non a quello
quasi niente. Ciò che rima­ isolato. -
Ci ho pensato molto, il c he è stato o a quello che
male italiano nasce dal vorrebbe essere. E per
quello che è, il popolo ita­
confronto f r a passato e pre­
liano è un popolo come tut­
sente. Cioè la società ita­
ti gli altri. M a per quello
liana sente, magari incon­
che è stato, e che vorrebbe
sciamente, che ha avuto un
ancora essere, è in pratica
passato enorme, e che il un popolo emarginato. Non
presente è completamente è colpa di nessuno, ma è
inferiore, non è alla sua al­ così. Dopo il Seicento il
tezza. popolo italiano non ha svol­
Gli italiani insomma si to più un ruolo di protago­

Domenica 28/Lunedì 29 Ottobre 1984


U n anno d'oro questo
1984 per le compa­
gnie aeree statuni­
tensi, un anno all'insegna di
lauti profitti e di un rilancio
dell'industria dei voli senza
precedenti.
Si fanno sentire, dunque,
i primi effetti d e i r a W i n e j
deregulation act, un prov­
vedimento preso dal governo
americano sei anni fa, che
ha decretato la liberalizza­
zione del mercato dell'avia­
zione civile, permettendo -
come ha sottolineato il sot­
tosegretario dei trasporti
degli Stati Uniti, la signora
Elizabeth Dole, durante la
visita compiuta in Europa in
settembre - «da un lato di
sgravare la spesa pubblica
(sono stati risparmiati dal
'78 ad oggi nelle telecomu­
nicazioni 10 mila miliardi di
dollari), dall'altro di incen­
tivare e dare impulso al set­
tore aeronautico».
La deregolarizzazione di
questo specifico sistema ha
stimolato una reazione a ca­
tena di dinamiche economi­
che nuove, determinando
con la nascita di un folto
gruppo di compagnie aeree
la fine della logica monopo­
listica. Il processo di eman­
cipazione da ogni forma di
controllo ufficiale e dallo
lATA (International air
traffic association, un orga­
nismo a! quale gli Stati Uni­
ti avevano aderito nel 1953
e che stabilisce le condizioni
dei voli) non è avvenuto pe­
rò ex abrUptu, m a è stato
graduale.
Si è . passati, infatti, d a
una condizione iniziale for­
temente caratterizzata dalla
presenza formale del CAB
(Givil aeronautics board),
una commissione che era
stata preposta a fissare le
tariffe in relazione alle rotte
e ai costi medi dell'indu­
stria, ad una assenza totale
di intervento sia sui prezzi
che sui budgets, attraverso
una fase transitoria esclusi­
vamente dedicata a verifi­
che di tipo tecnico degli
stàndards di sicurezza.
E i risultati cominciano a
concrl^tizzarsi in cifre, men­
tre le grandi compagnie, do­
po anni di tracollo e di defi­
cit, si riprendono, affiancate
da una miriade di aziende,
create dal nulla, come la
Pacific Express, la People
Express, la Muse, la Mid-
way e Isi Jet America.
La formula del successo
non è certo uh segréto. M a è
legata; come scrive il seUi-
manale inglese «The ecotio^
inist» del 25 agosto; essen-
ziàlmente a tre paràmetri:
ossia al consolidamento del
mercato, alla definizione dei
prezzi in relazione alla do­
manda e alla offerta, e alla
concorrenza. Fattore, que­
st'ultimo, al quale soprattut­
to, secondo le analisi degli
esperti, si deve l'impressio­
nante incremento della pro­
duttività, che è stato del
24% in sei anni.
Sono state rinnovate le
rotte, gli aeromobili sono di­
ventati più confortevoli
molti capitali sono stati
reinvestiti nelle nuove tecno­
logie.
La base occupazionale è
Lauti profitti nel 1984per le compagnie aeree americane
Reazione stata allargata, in cambio di
u n forte taglio sul costo dei
a catena lavoro, operazione compiu­
ta, in primo luogo, dai grup­
di nuove pi entranti, che hanno radi-
iniziative calménte invertito là ten­
denza all'aumento dei salari
in seguito seguita dalle due megacom­
pagnie, la T W A e la Eastè'r-'
ri, che hanno elevato gli sti­
(deregulation» pendi tra il 1979 è il 1983,
del mercato rispettivamente, del 48,6% e
del 69,7%. '
di tutta N e l marzo dello scorso
l'aviazione anni, infatti la American
Airlines h a siglato un ac­
civile cordò con la Trasport Wor-
Quali sono kers Union, accordo noto
come two-tter deal, in base
i «perchè» al quale è stato assunto nuo­
del successo? vo personale, m a con salari
del 50% inferiori a quelli
preesistenti. Atto che è stato
subito imitato, dall'United,
dalia Detta e anche dàlia
Eastern. Si calcola di conse­
guenza che, proseguendo di
questo passo, quest'anno il
settore arriverà a dare lavo­
ro a 14 mila assistenti di vo­
lo e a circa 5 mila piloti, il
9% in più rispetto al 1965,
anno in cui l'industria rag­
giunse il record delle assun­
zioni.
M a , al di là dell'abbas­
samento dei costi, le com­
pagnie di navigazione aerea
si fanno concorrenza, ser­
vendosi delle armi più di­
sparate.
K M
m singole compagnie la possi­
di VELIA lACOVINO
Diminuendo il prezzo del
biglietto, a d esempio. L e ta­
riffe più basse sono quelle
della People Express per il
momento. E infatti l'azienda,
ha registrato la presenza, a
bordo, nel mese di giugno,
di 754.428 passeggeri, . i l
65% in più del giugno delr
r83, mettendO;in crisi, da,
questo punto di , vista, la Ea­
stern, che ha delle rotte si­
mili.
Prezzi più bassi, m a non
solo, anche una maggiore
frequenza dei voli, stabilita
secondo orari comodi e
un'immagine complessiva­
mente confortevole, sullo
sfondo di uno staff prepara­
to e selezionato qualitati­
vamente.
E ancora, agevolazioni
per quanto riguarda le pre­
notazioni, per tre quarti
computerizzate e all'avan­
guardia,
E , infine, una buona
strutturazione della rotta. Il
no-stop Service è stato sosti­
tuito da collegamenti satelli­
te d a punto a punto, detti
spokes, aventi un riferimen­
to centrale, hub.
L a People Express h a
come hub Newark. La
Piedmont ha il suo hub a
Charlotte in concorrenza
con la Eastern che lo h a a
Miami.
Molto diversa è invece la
economia
situazione aerea in Europa,
dove solo due linee intercon­
tinentali non sono legate a d
accordi con i governi, la Bri-
tish Caledonian e la Fran-
ce's U T A e dove il modello
americano della • deregula­
tion d a u n ' l a t o affascina e
dall'altro spaventa, creando
diffidenze e= insieme gene^
randó speranze.
• iChe cosa sta facendo il
M E O a riguardo?
Per il momento h a costi­
tuito una commissione che,
particolarmente dietro la
spinta inglese, h a avanzato
delle proposte per una poli­
tica di mercato più lìberistì-
ca.
U n primo segnale di posi­
tiva accettazione e assimila­
zione è venuto dalla Gran
Bretagna, che h a cominciato
a introdurre forme di con­
correnza all'interno delle
rotte' nazionali e di quelle
che collegano il Paese cori
Hongk-ong,
«Come iri America, i ser-,
vizi sono migliorati di molto
e i prèzzi promozionali han­
no spinto tantissima gente a
viaggiare», così scrive il se­
gretario di stato dei traspor­
ti Nicholas Ridley sul Wall
Street Journal del 26 set­
tembre, ricordando anche la
decisione dell'United Kin-
gdom presa il 20 giugno di
quest'anno con l'Olanda e la
Germania di lasciare alle
bilità di fissare la frequenza
dei voli, le tariffe e le rotte.
Dietro proposta della Air
UK, della British Airways,
della British Caledonian e
della KLM Royal Detch
Airlines, il biglietto di anda­
ta e ritorno Londra-Amster­
dam è passato da 49 sterline
(62 dollari) a 40 sterline (50
dollari).
Anche un'altra compa­
gnia aerea britannica, la
Virgin Atlantic, la cui popo­
larità arriva negli Stati Uni­
ti, ha chiesto e ottenuto il
permesso dall'aviazione civi­
le di collegare Londra a
Maatrich ad un prezzo pari
a 20 sterline (25 dòllari), so­
lo per l'andata.
La Dan Air ha invece
stabilito tariffe convenienti
e concorrenziali per voli da
Amsterdam a Bristol, e
Cardiff e Newcastle.
L'Italia presenta, invece,
un quadro generale molto
più complesso e variegato.
In senso astratto si parla di
deregulation. M a il termine
si carica di significati cultu­
ralmente lontani da quello
reaganiano di pura e sem­
plice liberalizzazione del
mercato, connotandosi in­
nanzitutto, come spiega Gir
no Giugni su là Repubblica .
del 10 settembre, come «e-
rosione dei vincoli normativi
che, sviluppatisi lungo il
corso del secolo, hanno ge­
nerato quella che è stata de­
finita la law driven society,
la società guidata dalla leg­
ge; la società, cioè, in cui ar
gli spontanei equilibri del
mercato si sostituiscono o d
affiancano quelli determina-'
ti da interventi pubblici, di­
retti à realizzare obiettivi di
giustizia sociale o di miglio­
rare allocazione delle risor­
se, o anche meno nobili o-
biettivi a difesa di interessi
corporativi».
M a ritornando al settore
aeronautico, viene sponta­
neo chiedersi se è ipotizzabi­
le una realtà deregolarizzata
improntata non già al mo­
dello americano, ma almeno
a quello inglese. «Assoluta­
mente no, - risponde il dot­
tor Broglia delle C G I L
F L I T - e i motivi non sono
soltanto rintracciabili in una
Risposte diversa evòluzione della sto­
europee ria economica e politica del
Paese, ma sono rinvenibili
al rilancio anche in una diversa situa­
zione territoriale e geografi­
qmericario ca: le rotte inteme sono
sono già troppo brevi per prevedere
un eventuale mercato for­
inatto mato da più concorrenti.'Pe'r
(come dimostra, quanto concerne gli stipendi
poi, bisogna dire > c h e sono
ad esempio, già molto bassi per poter es­
la Gran sere tagliati. Toccarli signi­
ficherebbe la fame, visto
Bretagna che alcuni non arrivano al
mentre piii tetto di un milione».
«Ma qualche altra cosà SÌ
complesso potrebbe fare - ha prosegui
è il caso to il compagno sindacalista
- oltre quello che è già stato
Italia) realizzato, come l'istituzio­
ne della tariffa verde per la
domenica. Mi riferisco al
potenziamento del cosiddet:
to «terzo livello»,. un'inizia
tiva che consiste nell'am
pliare i rapporti tra i van
aeroporti italiani, miglio­
rando la frequenza dei voli»
Domenica 28/Lunedì 29 Ottobre 1984
 mezzogiorno
L a tendenza a discutere dei Mezzo­
giorno come d i u n settore o u n seg­
mento territoriale, a f f l ì t t o d a pro­
blemi economici e d i bisogno, perpetua e
r a f f o r z a l'errore, in conseguenza, del quale
u n a vicenda storica, c h e è t u t t a politica, è
s t a t a praticamente ridotta a d u n a questione
giusnaturalistica e tecnica; e questo spiega
a n c h e il lungo cimento dello S t a t o e delle
forze meridionaliste (?) nella ricerca d i u n
f a t t o r e tecnico-strategico c a p a c e d i corri-
,spondere alla d omanda - diritto d i egua­
glianza - delle popolazioni interessate.
E ' la impostazione d i c h i h a f a t t o coinci­
d e r e la questione meridionale cori l'inter­
vento straordinario, vale a d i r e i | problema
con gli strumenti p e r risolverlo.
L a posta era ed è più a l t a . Attiene agli e-
quilibri democratici, economici e sociali.
dell'Italia, rispetto ai quali e d entro i quali
vanno reimpostati almeno t r e ordini d i pro­
blemi.
A ) Quelli istituzionali, in riferimento sia
alle funzioni degli enti locali, ridotti a meri
strumenti di arricchimento p e r il ceto di «u-
tenti Imprenditori» e a centri d i controllo a
nuove f o r m e di plebeismo; e sia all'articola­
zione dei poteri dello S t a t o , c h e si sono in­
nervati nelle realtà territoriali a sostegno d i
u n a logica di protezione degli equilibri. E -
m e r g e la esigenza d i u n a nuova e più alta
governabilità c h e richiede; il rilancio del
regionalismo di legiferazione e d i pro­
g r a m m a , incidendo nella riforma degli sta­
tu ti, nella organizzazione degli uffici, nella
capacità di progettazione produttiva e d i
spesa; la revisione del sistema delle auto­
nomie locali nella funzione d i imprese ero-
gatrici d i servizi, nella gestione del bilan­
cio, nella formazione degli organi di gover­
no, prevedendone la scelta a n c h e à i d i fuori
degli eletti, nell'esercizio del controllo de­
mocratico c h e in alcune realtà (come Pa­
lermo) diventa prevalente rispetto alle stes­
s e prerogative istituzionali, la riorganizza­
zione della presenza dello S t a t o , c h e si pone
Al dilldellaconsueta impostazione
al ritmo di interventi straordinari
riformistica
dì CARMELO CONTE*
c o m e ricambio periodico di dirigenti, come
rafforzamento e specializzazione d i mezzi e
d i uomini, nella ricerca di u n divèrso equi­
librio dei poteri p e r evitare a d u n pretore d i
diventare governatore e per impedire a d u n
amministratore pubblico d i diventare
l'amministratore delegato di interessi d i
parte.
B) Quelli della delinquenza organizzata
c h e nel S u d non supera p e r intensità quella
d i altre realtà democratiche, m a h a assunto
i connotati inquietanti di potere a sanzione,
violenta, nella gestione dell'illecito arric­
chimento; d i forza economica nelle attività
lecite p e r investire il bottino, e d i organiz­
zazione del consenso e della corruzione nel
diretto controllo delle istituzioni.
E ' u n fenomeno rispetto al quale, nel
m e n t r e si avvia u n a terapia sulle cause, al­
c u n e delle quali sono proprie della società
moderna e d a l t r e sono endogene al Mezzo­
giorno, si pone la scelta d i uno sforzo
straordinario d i risanamento, c h e il governo
Craxi h a già dimostrato d i saper produrre,
p e r recidere connivenze e protezioni.
D a l risultato d i questa azione discenderà
l'avvio dì u n a nuova legittimazione politica
d i tutti i partiti nel Mezzogiorno, vincendo
la tendenza alla reciproca criminalizzazio­
ne, al polverone indistinto e ricostituendo l e
condizioni per la ripresa democratica. . ve dal vecchiò equilibrio democristiano alla
C) Quelli occupazionali e della produ­
zione, c h e rappresentano la vera frontiera
degli anni '80. C r e a r e nuovi posti d i lavoro
p e r il S u d è il primo obiettivo democratico
oltre c h e sociale e d economico; nessuna de­
generazione (!) sociale può essere a ffr o n ta­
t a e vinta se oltre il 10% della popola'zione
non lavora e non h a speranza d i lavorare.
E ' u n obiettivo c h e può essere coniugato
e va coniugato con la esigenza della produt­
tività. S i t r a t t a di integrare saldamente il
nuovo intervento straordinario con le politi­
c h e ordinarie, promuovendo l'avvio d i òpe­
r e di risanamento urbano, d i sviluppo del­
l'ambiente e d i servizi per l'impresa, c h e
determineranno d a u n lato immediata oc­
cupazione e dall'altro u n nuovo indotto in­
dustriale. I n tal modo le imprescindibili e-
sigenze delta produttività e della trasfor­
mazione tecnologica si incroceranno con
quelle occupazionali.
Sono considerazioni c h e partono dalla
diversità delle esigenze e dei mezzi neces­
sari, m a postulano la unitarietà del proble­
m a politico di fondo, c h e coinvolge la tenu­
t a democratica ed economica dell'Italia nel
più vasto scenario dell'Europa. N e l Mezzo­
giorno vi è d o m a n d a di S t a t o e d i azioni or­
ganiche nazionali. T r a queste va collocato
a n c h e l'intervento straordinario, come
strumento tecnico e finanziario aggiuntivo,
proprio p e r risalire dalle particolarità verso
l'ordiriario e per elevare le grandi potenzia­
lità u m a n e e territoriali a fattore di svilup­
p o democratico nazionale.
Napoli intende risolvere i suoi problemi
c o m e città dell'Europa, la Calabria propo­
n e esigenze p e r liberare le sue energie, p e r
vincere storiche inadempienze e p e r modi­
ficare le politiche generali, a cominciare d a
quelle d e l l ' E N E L p e r fìnire a quelle delle
partecipazioni statali e del credito. Nella
realtà meridionale si è incubata un'ansia di
cambiamento ch e'n o n è solo di ordine ma­
teriale, m a attiene al modo di vivere, di
consumare, di produrre e d i concepire lo
Stato. L a gente si pone i problemi d i un'al­
t r a idealità, non ricerca schieramenti; muo­
ricerca di nuove e diverse certezze.
N o n si riconosce più nella D C c o m e par­
tito delle istituzioni e neanche nella conce­
zione togliattiana del partito comunista,
come strumento di organizzazione sociale
di opposizione e di denuncia.
N a s c e a n c h e d a qui la esigenza di una
nuova legittimazione politica dei partiti, in
q u a n t o quelli del governo non rappresenta­
n o gli elettori anche se n e ricevono il voto e
quelli di opposizione non hanno attratto, fi­
n o a questo momento, la vera opposizione
politica, m a solo i filoni della propria ideo­
logia, della propria azione nella società e
della propria organizzazione.
E t u t t o questo nel Mezzogiorno è più e-
vidente e più pronto, o oserei dire più ma­
t u r o in q u a n t o più mobile, rispetto alla sta­
bilità d i convenienza economica del N o r d .
E su questo nodo strutturale si p u ò innesta­
r e una sfida socialistica e riformista, con
l'intento di guidare la ricerca di nuove inte­
se, di nuove convenienze democratiche e d i
altri equilibri p e r il paese.
*dell'Esecutivo nazionale del PSI

I - 11 Mezzogiorno, dopo gli gresso tecnologico, c h e de­

anni della Repubblica e do­
p o trent'anni d i intervento
straordinario si è trasforma­
t o in una realtà diversificata
e nuova, f a t t a di zone ricche
e di zone povere, d i ambiti a
f o r t e vitalità economica e di
a r e e emarginate; c ' è la dor­
sale adriatica e ci sono le
zone in(erne; iijjiportanti in­
frastrutture sono s t a t e rea­
lizzate 0 stanno p e r realiz­
zarsi; la industria di base è
s t a ta creata, a n c h e se h a in­
contrato difficoltà d i «am­
bientazione» e risente della
crisi generale; u n a impren­
ditorialità minore e d i f f u s a
h a preso corpo a pelle di
leopardo; i consumi pro-ca­
pite si vanno allineando a
quelli medi europei, m a il
divario N o r d / s u d permane
inalterato (62,5%).
Sicché la questione meri­
dionale festa; a n c h e se sono
cambiati i connotati dei
suoi problemi.
II - L e nuove prospettive
vanno riguardate, avendo
ben chiari d u e elementi già
emersi alla C o n f e r e n z a di
Rimioi.
i l primo riguarda il pro­
L'ottica per affrontare la questione
termina a u m e n t o di produt­
tività, m a produce disoccu­
pazione.
11 secondo riguarda l'enti­
tà crescente della spesa
pubblica, volta a creare
Fattore dello
nuova occupazione per f a r
fronte alla disoccupazione
( r 8 0 % dei nuovi posti di la­
voro creati in Italia negli ul­
diminuire l'-faccupazione nei
timi cinque anni sono stati
settori tradizionali, m a for­
sopportati esclusivamente
nirà le basi per l'estensione
dal bilancio pubblico).
della do ma nda di servizi e
quindi d i nuovi posti d i la­
I l i - L a vera sfida degli an­
voro sulle attività terziarie.
ni ' 8 0 è essenzialmente que­
E ciò potrà favorire la socie­
sta: coniugare il ^progresso
t à dei mille mestieri, pro­
tecnico, necessario per la
pria del localismo meridio­
produttività e p e r la concor­
nale nella quale è difficile
renza del mercato, con l'al­
individuare una professione
largamento della base oc­
o u n a classe rappresentativa
cupazionale. Allargamento
di tutti e c h e rifiuta lo
c h e deve riguardare in par­
schema tradizionale, c h e
ticolare la società meridio­
poneva di front e imprendi­
nale, o v e occorrono nel
tori e lavoratori dipendenti
prossimo decennio circa 9 0 0
e d in mezzo, c o m e cuscinet­
mila nuovi posti di lavoro
t o 0 a i margini, gli altri sog­
solo per mantenere gli at­
getti sociali. E ' u n a s f i d a ,
tuali livelli.
c h e il Mezzogiorno p u ò so­
E ' u n a condizione dalla
stenere, basandola su t r e
quale il Mezzogiorno può u-
grandi punti di forza; la
scire Solo se valorizzata co­
domanda di u n m e r c a t o po­
m e f a t t o r e d i sviluppo na­
tenziale di circa 21 milioni
zionale. L a risposta p u ò ve­
di persone) come quello me­
nire proprio dalla innova­
ridionale, il cui livello di
zione tecnologica, c h e f a r à
consumo è in costante au­
mento e tende verso gli in­
dici europei; il valore stra­
tegico della collocazione
territoriale rispetto ai mer­
cati medio-orientali e afri­
cani; la nuova realtà della
C E E , c h e tende a d unifor­
m a r e e a d allargare l'area
degli scambi.
11 superamento del diva­
rio N o r d / s u d si potrà at­
tuare attraverso le nuove
frontiere tecnologiche sul
più vasto scenario dell'Eu­
ropa.
IV - Sono gli elementi di
tendenza di una nuova pro­
spettiva economica e politi­
c a per il Mezzogiorno, c h e
sono a fondamento anche
della s u a mobilità elettora­
le, c h e tende a muovere dal
vecchio tronco democristia­
no per a nda re alla ricerca di
una sponda di cambiamento
senza farsi bloccare o irreti­
r e del t u t t o nel ruolo di de­
nunzia e di propaganda del
partito comunista.
E su questo nodo struttu­
rale deve innestarsi la sfida
riformista, avendo chiara la
percezione c h e si è aperta
u n a questone di fondo per
gli equilibri democratici,
dalla quale può discendere
l'avvio di u n processo di tra­
sformazione 0 la ripresa di
u n fenomeno di ricomposi­
zione.
V - L a questione meridio­
nale non si identifica con
l'intervento . straordinario.
L a posta è più alta e pone
correnza» predisponendo le va riguardata la legislazione,
economie esterne e le con­ meridionalistica che, scadu­
dizioni ambientali; creare
posti d i lavoro per i disoc­
cupati d i esubero (dovuti al­
la innovazione tecnologica)
e per i nuovi disoccupati,
t a alla fine del 1980, solo
dopo t r e anni e sette proro­
g h e è s tata interessata d a
u n primo stralcio di riforma
(la legge 651 dell'l-l2-B3).
c h e sono i nove decimi di P u r importante, questo
quelli nazionali. provvedimento rischia però
A queste specifiche fina­ d i non produrre gli effetti
lità dovrà essere destinato il sperati se non sarà comple­
problemi; d i u n a moderna
nuovo intervento straordi­ t a t o con la legge di riforma
politica industriale, nel­
nario, in piena integrazione degli strumenti di interven­
l'ambito della quale dovrà
con le politiche nazionali. t o c h e si fondi su alcune
trovare compatibilità il fat­
Si t r a t t a di obiettivi in­ scelte prioritarie; pieno
tore Mezzogiorno; d i u n ri­
terdipendenti; l'avvio di u n coinvolgimento delle regioni
lancio del regionalismo, c h e
flusso di azioni dirette al e delle autonomie locali
è s t a t a la g r a n d e scommessa
recupero dei centri urbani, promuovendone la capacità
perduta dal S u d p e r gestire
all'organizzazione dei servi­ progettuale e tecnica, ge­
la propria integrazione na­
zi sociali e d allo sviluppo stionale e d attuativa; mag­
zionale e d europea; di u n a
dell'ambiente determinerà giore spazio a i servizi reali e
revisione del sistema delle
occupazione produttiva e agli interventi c h e favori­
autonomie locali, c h e uni­
f a r à incubare l e condizioni scono i processi di innova­
t a m e n t e ai poteri periferici
per u n tessuto industriale zione tecnologica; differen­
dello Stato, si sono trasfor­
indotto e coerente. ziazione degli • interventi e
m a t e in u n a macchina di
Sorgerà, così, una nuova delle f o r m e di incentivazio
controllo, di degradazione e
d o m an d a di industrializza­ n e in rapporto alle diverse
d i acquisizione del consen­
zione che, opportunamente situazioni c h e si riscontrano
so; e di emancipazione isti­
corrisposta con l'offerta di nel Mezzogiorno; liquida­
tuzionale sociale e d econo­
incentivi, di servizi reali e di zione della C A S M E Z e isti
mica dalla delinquenza or­
nuove tecnologie, si a n d r à a tuzione di u n a autorità cen­
ganizzata.
saldare alle altre iniziative, trale con esclusivi compiti
stimolando il-mercato e in­ di coordinamento, di verifi­
V I - L'intervento straordi­ novando in maniera omoge­ c a tecnico-finanziaria e di
nario è, tuttavia, ancora ne­ nea il territorio. controllo attuativo, sulla
cessario. E d infatti, mentre
b a s e di t r e parametri; costi,
il Paese nel suo insieme, h a benefici, occupazione.
V I I - C o n queste coerenze
solo problemi di «crescita e-
conomica», consistenti nel­
l'allargamento della base
produttiva e della capacità
d i concorrenza internazio­
nale; il S u d ha ancora ed
a n c h e il problema del suo
«sviluppo economico» c h e si
p u ò ricondurre a d u e obiet­
tivi: attrezzare il territorio
per gli investimenti di «con­

Domenica 28/Lune(lì 29 Ottobre! 984 10

 mezzogiorno
Impegni e spese deUa CASMEZ dal 1950 al 31-7-84 Occupazione presente per circoscrizi<Hii al 1951 e al 1980
Infrastnitture (i) Miliardi di (Lire 1984) Settori Valori assoluti Variazione VariazkNié
lire migliaia di uniti assoluta %mA.
Acquedotti e fognature 17.215 13.205 1951 / 1980 1951-1980 1951-1980
Opere Stradati . 11.675 8.870 Mezzogiorno
Opere Ferroviarie e linee traghetto 1.690 1.535 Agricoltura 3.667,7 1.498,2 2.169,5 3,0
Porti e Aeroporti 1.865 1.385 Industria 856,4 1.095,4 239,0 0,9
Ospedali 2.630 1.535 Costruzioni 389,5 699,8 310,3 2,0
Agricoltura (2) • 21.710 18.715 Servizi vendibili 1.036,6 1.800,4 763,8 1,9
Industria O) 9.800 6.235 Servizi non vendibili 564,3 1.123,2 558,9 2,4
Case Lavoratori 460 205 (Totale settori extragricoli) (2.846,8) (4.718,8) 1,8
Turismo 2.465 1.915 Totale 6.514,5 6.217,0 0,2
Aree di particolare depressione 5.200 3.445 Centro Nord
Zone terremotate delia Sicilia ' 165 130 Agricoltura 4.826,7 1.261,8 3.564,9 4,5
Interventi urgenti in zone terremotate 1980 180 140 Industria 3.401,6 4.751,6 1.350,0 1,2
Progetti Speciali . 34.340 15.760 Costruzioni 755,0 1.039,2 284,2 I.l
Nuova legge speciale per Napoli 340 220 Servizi vendibili 2.951,8 4.991,6 2.039,8 1,8
Totale infrastrutture 109.735 73.295 Servizi non vendibili 1.183,3 2.316,8 1.133,5 2,3
ì} Enti Concessionari: n. 3.500 (Totale settori extragricoli) (8.291,7) (13.099,2) (4.807,5) 1,6
2}SuperJìci rese irrìgue già in esercizio: circa 500.000 ha., che entro H1985 diverranno circa I milione di ha. Totale 13.118,4 14.361,0 1.242,6 0,3
3} Sono stati realizzati ed organizzati 126 agglomerati industriali interessanti una superfìcie di circa 69.000
ettari. Italia
.il- Agricoltura 8.494,4 2.760,0 5.734,4 3,8
Questa la Industria 4.258,0 5.847,0 1.589,0 1,1
Situazione al 30 settembre 1984 situazione Costruzioni 1.144,5 1.739,0 594,5 1,5
N . progetti Impegno e i risultati Servizi vendibili 3.988,4 6.792,0 2.803,6 1,9
(in milioni) raggiunti Servizi non vendibili 1.747,6 3.440,0 1.692,4 2,4
1) Lavori approvati e non appaltati 585 1.971.442 (Totale settori extragricoli) (11.138,5) (17.818,0) (6.179,5) 1,6
dalla CASMEZ Totale 19.632,9 20.578,0 945,1 0,2
2) Lavori appaltati in corso d'opera:
Erogato 12.620.472 fino ad oggi
Da erogare
Impegnato
5.8Ì66.952
5.800 18.487.422
Le cifre
3) Lavori Ultimati
con cui deve
Erogato 10.205.717 fare i conti
Da erogare
Impegnato
573.720
23.285 10.779.435
la legislazione
31.238.299 meridionalisti­ Prodotto ùitemo lordo al costo dei fattori al 1951 ed al 1980
Totale
Cantieri aperti per lavori in corso; n. 5.500 con mano d'opera direttamente ed indirettamente Impiegata: circa
ca scaduta alla Settori di attività economica Mezzogiorno Centro-Nord
I milione di unità fine del 1980 (Composizione 1'o calcolata su valori a prezzi correnti)
e sottoposta 1951
Incentivi al primo Agricoltura 33,1 19,1 1,73

Industria; stralcio di Industria 18,4 34,2 0,54

Costruzioni 6,6 4,8 1,38
contributi in conto capitale 16.200 11.955 riforma solo
contributi in conto interessi 24.920 9.395 Servizi vendibili 27,8 32,5 0,86
dopo tre anni Servizi non vendibili 14,1 9,4 1,50
Altri settori:
agricoltura 5.400 4.170 e sette (Totale settori extragricoli) (66,9) (80,9) (0,83)
turismo 245 225 proroghe Totale 100,0 100,0
artigianato 630 570 1980
pesca 625 530 Agricoltura 12,2 5,2 2,35
progresso tecnico e sviluppo civile 2.710 2.230 Industria 20,6 36,2 0,57
credilo agrario 1.935 1.585 Costruzioni 10,0 6,4 1,56
credito alberghiero e turistico 2.585 2.135 Servizi vendibili 39,0 40,5 0,96
interventi creditizi con fondi cassa - -
Servizi non vendibili 18,2 11,7 1,56
per progetti speciali 455 240 (Totale settori extragricoli) (87,8) (94,8) (0,93)
partecipazioni 1.080 1.115 Totale 100,0 100,0
interventi creditizi con fondi esteri 7.900 7.545
Fonte: valutazione SVIMEZ
Totale incentivi . 64.685 41.695
Altri impegni 7.015 7.005
Totale generale 181.435 121.995
Iniziative industriali finora agevolate oltre 16.600 per un incremento complessivo di circa 22.000 miliardi di
lire'83.\
Occupazione creata con l'incentivazione industriale: 322.000 unità lavorative. Sintesi della situazione GEPI in area CASMEZ
Complessivamente (legge 184 più leggi speciali), a d oggi, le società in carico alla G E P !
sono 148 per 23.702 addetti; di queste, 60, per complessivi 6.755 addetti, hanno u n partner
Iniziative industriali le cui pratiche di incentivazione privato. L a situazione delle società attualmente in carico è riassunta nello specchietto se­
erano in corso di istruttoria al 31/7/84: guente.

N. Investimenti Addetti Incentivi 1

previsti (miliardi) | 1 . Società in carico Totale di cui con partner
N.
(miUardi) n. soc. n. add. n. soc. n. add.
Piccole, medie e grandi industrie 1.816 2.970 22.759 1,845 1 1 - operative o in fase di avvìo 76 11.321 52 5.555
Centri di ricerca 8 " 28 256 1. - di reimpiego 54 12.081 1 1.200
1
Leasing 1.529 152 210 83 j 1 - non operative 18 300 • 7 —
Totale 3.353 3.150 23.225 1.946 1 1 Totale 148 23.702 60 6.755

Per quanto riguarda infine la situazione relativa agli impegni occupazionali derivanti
dalle leggi speciali, va detto che, in aggiunta alle 25 nuove società costituite, sono state de­
Domande in istruttoria presso gli istituti al 31-7-84 liberate dal C.d.A. O E P l 11 nuove iniziative (le cui società sono però ancora in fase di co­
stituzione) c h e prevedono a regime un'occupazione di 644 unità. La situazione complessiva
N. Investimenti a d oggi delle iniziative deliberate dal C.d.A. G E P I per il reimpiego del personale delle leg­
(miliardi) gi speciali può così essere riassunta:
Piccole, medie e grandi industrie 5.143 7.115
Centri di ricerca 19 123 Iniziative deliberate per il reimpiego del personale delle
Leasing 660 204 «leggi speciali»
Totale S.822 7.442

n. iniziative Addetti a regime

Domande pervenute dopo il 31-7-84 - deliberate e costituite al 3 0 / 6 / 8 4 25 3.544
- deliberate al 3 0 / 6 / 8 4 e in fase di costituzione 8 528
N. Investimenti
Alla Cassa 89 86 - deliberate dopo il 3 0 / 6 / 8 4 e in fase di costituzione 3 116
ArIì Istituti 537 741 36 4.188

11 Domenica 28/Lunedì 29 Ottobre 1984


« M r ato ribelle ri­
torno ribeile.
Levo in alto il
raglio contro il mondo bir­
bone dei ricchi, dei potenti.
Sferro calci contro tutte le
iniquità. Agguanto col mio
morso sano e forte l'ingiu­
stizia per la cuticagna e la
sbrano e ne scopro le visce­
re carognose. Vedete com'è
brutta. Socialisti d'Italia,
io sono tornato a voi. Voi
tornate all'Asino!». Così
Gabriele Galantara si pre­
sentava ai lettori, questa
volta in veste di direttore,
nel primo numero della •
nuova serie del settimanale
satirico L'Asino, che ri­
prendeva le pubblicazioni,
dopo una interruzione di
tre anni; venne stampato
nella sede milanese dell'/l-
vanii!, in Via Settàla, fino
al 1925, quando, dopo non
poche devastazioni dei fa­
scisti alla sua redazione,
venne definitivamente sop­
presso con la fine di ogni
libertà di stampa. Sono pa­
role che sintetizzajio in
modo quanto mai incisivo,
e «visivo» (Galantara si e-
sprimeva con il disegno sa­
tirico e con la caricatura),
la natura, l'impegno politi­
co, il modo di essere e di
comunicare di una singola­
r e figura di combattente è
di socialista, la volontà di
riaffermare, in un momen­
to particolare della sua in­
tensa attività, un impegno
di coerenza duro ed onesto,
del resto mai venuto meno
in tutto l'arco della sua esir
stenza.
M a non può sfuggire il
tono da |«autocrilica» di
questa diciiiarazione; men­
tre il partito socialista si
era schierato, nei confronti
della prima guerra mondia­
le, per un neutralismo in­
transigente, Galantara a-
veva abbracciato la causa
dell'interventismo demo­
cratico di Leonida Bissola-
ti, mettendosi di fatto fuori
del partito e ritrovandosi-
sulla stessa linea politica di
Guido Podrecca, direttore
e con lui fondatore del pe­
riodico, suo «fratello sia­
mese», dopo sempre piìi
frequenti ed insanabili con­
trasti. Molte sono le «giu­
stificazioni», o almeno le
attenuanti, con cui è stata
spiegata questa «eresia» di
Galantara, d a sempre ac­
canito antimilitarista e pa­
cifista, come tante delle
sue vignette testimoniano;
si ricorda un certo disorien­
tamento che nei militanti
aveva giocato l'indecisione
e l'ambiguità dei confratel­
li partiti socialisti europei,
la simpatia di Galantara
per la Francia, il suo sde­
gno per il tradimento d a
parte dei socialisti tedeschi
dell'ideale internazionali­
sta; ma soprattutto si è vo­
luto sottolineare come egli
individuasse nell'impero
austro-ungarico il covo, nel
cuore dell'Europa, del cle­
ricalismo e della reazione,
irriducibili nemici del so­
cialismo. Certo è che G a ­
lantara, con le sue vignette
sii L'Asino, che allora aveva
ancora larga diffusione,
diede un contributo non in-
satira
Rievòchiamo l'esperienza del primo
periodico satirico socialista italiano
La vicenda de «L'Asino» nella mostra
allestita dalla cooperativa
<<I1 laboratorio» all'Università di Roma
differente alla campagna
interventista, e, dopo l'en­
trata dell'Italia in conflitto,
alla propaganda d i guerra
(famose le caricature di
«Cecco Beppe» e di «Gu-
glieliTione»).
Alla decadenza del pe­
riodico che si registrò in
quégli anni non solo per le
posizioni politiche assunte
in ordine al conflitto mon­
diale, m a anche per uno
scadimento qualitativo dal
punto di vista più stretta­
mente giornalistico, per
non dire di sopraggiunte
difficoltà economiche, fa­
ceva seguito, dopo l'inter­
ruzione c h e si è detta, u a
periodo nuovo, e d a molti
considerato il più felice,
per il settimanale e per la
vena satirica di Galantara,
che rifà il verso al fascismo
sottolineandone le assurdi­
t à e svelandone il lato grot­
tesco; oggetto della sua mi­
cidiale matita divennero la
grinta del Duce, la goffag­
gine di Giovanni Gentile e
dei- maggiori gerarchi; tan-
t ' è c h e il settimanale ebbe
vita sempre più dura (ri­
cordiamo che Galantara
scampò a d un attentato di
Amerigo Dumini, l'assassi­
no di Matteotti, e, arrestato
nel 1926, f u condannato al
confino per cinque anni)
fino a chiudere definitiva­
mente nella primavera del
1925.
Si concludeva così l'e­
sperienza del primo perio­
dico satirico socialista du­
rata quasi trent'anni (il
di MICHELE DE LUCA
primo numero era uscito il
27 novembre del 1892),
che nei periodi d i maggior
successo aveva raggiunto
centomila copie di tiratura,
oltre ad un'enorme popola­
rità, grazie all'abilità gior­
nalistica di Goliardo e al
talento grafico di Rata
Langa (gli pseudonimi con
cui abitualmente si firma­
vano Guido Podrecca e G a ­
lantara). Vicenda di un set­
timanale (ma anche di un
«giornalismo») e del suo più
illustre rappresentante, che
una mostra realizzata dalla
Cooperativa «il Laborato­
rio» e presentata (purtrop­
po soltanto per una setti­
mana) presso l'Aula Ma­
gna dell'Università di Ro­
ma, col patrocinio dell'As­
sessorato alla Cultura della
Provincia, ci fa rivivere.
Attraverso una scelta,
che non^ può essere stata
che esti-emamente laborio­
sa, oltre che obbligata, dal­
la difficile reperibilità del
materiale, delle più signifi­
cative vignette di Galanta­
r a ne viene ripercorsa, e ri­
proposta, l'intera attività di
disegnatore satirico, che
non si esaurì nell'Asino, an­
che se questo periodico as­
sorbì la parte più prepon­
derante e sostanziosa del
suo lavoro. Gli anni dell'u­
niversità a Bologna sono
rappresentati attraverso al­
cune gustose vignette ap­
parse su Bononia ridet, un
giornaletto satirico che si
presentava come «organo
(non ufficiale) dell'VlIl
lantara disegnò la testata
del giornale - il corsivo con
il punto esclamativo - an­
cora oggi usata), il Becco
giallo di Alberto Giannini,
oltre al tedesco Der Wahre
Jacob e al francese/lMie»e
au Beiirre: la satira al pote­
re, l'antimilitarismo (in oc­
casione della guerra di Li­
bia, scoppiata nel .settem­
bre del 1911, ebbe a scrive­
re: «Tengo a dichiarare una
volta per sempre a chi non
mi conosce che la mia ope­
ra è stata e sarà sempre
contro tutte le commedie e
gli atti di volgare brigan­
taggio che il naiioiialismo
di qualunque paese compie
all'ombra di una falsa civil­
tà»), l'anticlericalismo.
Specie nei primissirtii anni
del secolo la satira di Ga­
5
lantara (che tra l'altro an­
notava piintigliosamente
tutti i fattacci di cronaca
che vedevano coinvolto il
clero) si espresse in una
forma da molti giudicata
volgare e rozza di anticleri­
calismo, divenendo sempre
più il tema preminente nel­
le colonne e nelle vignette
specie de L'Asino, popolate
d a cardinali arroganti, pre­
ti lussuriosi e beoni, proca­
ci perpetue. Un anticlerica­
lismo, però, che sarebbe
storicamente inesatto ad­
debitare a Galantara come
becera e cieca avversione
di carattere personale, ma
che aveva invece ragioni
profonde e complesse, co­
m e in un saggio molto il­
luminante h a spiegato
Giorgio Candeloro, e che
aveva, oltre ad un carattere
prevalentemente : «difensi­
vo» contro là campagna
cattolica oltranzista verso i
socialisti, la funzione (svol­
ta con successo, date le alte
tirature raggiunte in parti­
colare dall'/4j/no) di rende­
re accessibile, con una
forma di comunicazione vi­
siva di cui Galantara f u ec­
m
cezionale inventore e mae­
stro, anche agli analfabeti
la polepiica anticlericale e
centenario dell'Esposizione antiborghese.
|n Bologna». Il primo nu­ La mostra ha, l'indubbio
mero venne annunciato, il merito di aver sollevato il
10 marzo 1888, con un
velo di oblio in cui^ ingiu­
manifesto a colori firmato
stamente è rimasto avvolto
d a Rata Langà, disegnato-,
il lavoro enorme d j un arti­
re allora sconosciuto; lo
sta come Galantara, finora
firmava, come direttore.
a molti sconosciuto, e che
Guido Podrecca. Da un'i­
spirazione tipicamente go­ invece rappresenta un vero
liardica (rna il periodico ha patrimonio della cultura
una «personalità» grafica socialista e della storia del
che lo distingue nettamente nostro paese, L'allestimen-
d à analoghi tentativi gior­ tp di questa prima retro­
nalistici) già ad un anno di spettiva vuol essere non sol­
vita comincia ad affrontare tanto un doveroso omaggio,
temi politici e sociali. Ga­ ma il tentativo di avviare
lantara e Podrecca parteci­ un lavoro di recupero, che
pano a manifestazioni di ci si augura possa approda­
lavoratori; il 1. maggio del re ad un risultato di siste­
'91, scesi in piazza con i matica e completa rico­
dimostranti finiscono in struzione di tutta l'espe­
carcere, e, appena fuori, rienza politica ed artistica
di Rata Langa. Forse una
raccontano sul Bononia,
con il solito tono satirico, la fruizione migliore del ma­
disavventura vissuta intito­ teriale esposto sarebbe sta­
lando «Le nostre prigioni». ta assicurata da una conte­
M a il Bononia resterà forse stualizzazione delle singole
famoso per il ruolo non se­ vignette e dalla stampa di
condario che svolse nella un catalogo, indispensabile
contestazione di un mostro in mostre dèi genere. Dato
sacro come , Giosuè Car­ che la mostra è destinata
ducci, che f u sonoramente a d «itinerare», sarà certa­
fischiato il 10 marzo del mente possibile, ai volonte­
1891 dagli studenti, accu­ rosi organizzatori, trovare
sato di aver abbracciato la gli opportuni rimedi.
bandiera monarchica.
I «filoni» più significativi
della satira di Galantara
sono visualizzati dalla mo­
stra in altrettante specifi­
che sezioni, attraverso i di­
segni apparsi nelle diverse
testate cui collaborò, tra
cui La rana, VAvantU, di
cui divenne disegnatore uf­
ficiale con quotidiane vi­
gnette (ricordiamo che G a ­
 m
Qui accanto, una f o t o della
prima redazione
dell'/4lvaR/f/:
il primo in basso a
sinistra è il disegnatore
G a l a n t a r a . Nel
disegno sopra li titolo
un autoritratto. Nelle
altre illustrazioni,
vignette t r a t t e
dalla vasta produzione
di Galantara.

Anticòlo

Prufurattirc dpi Ri*, alla dcnun/ià ili Furto di conto lire

un furio di inc/./a pai^notta

4 ^0''':
HW^

Furto di ci-niumila lire. Svaligiamt-ntu dell erario pubblico.

Psicologia giudiziaria, "l'Asino," 1905.

....•••VV..•• .
.

Domenica 28/Lunedì 29 Ottobre 1984


S i è svolto a Finale
Emilia e a Modena
con il patronato del
- presidente della Repubbli­
ca, u n convegno d i studi s u
«Gregorio Agnini e la So­
cietà Modenese», organiz­
zato dalla Provincia d i
Modena, c h e h a voluto co­
sì sottolineare il significato
• c h e l'azione del primo so­
cialismo emiliano h a avuto
!per lo sviluppo d i quelle
zone.
C o m e h a sottolineato
nella prolusione G a e t a n o
Arfè, la ricerca storica sui
movimenti sociali e politici
si va liberando d a quelle
pregiudiziali ideologiche
c h e hanno spesso impedito
u n approfondimento criti­
co. Così è possibile studia­
r e a n c h e l e radici del so­
cialismo italiano non c o m e
espressione solo di gruppi
dirigenti bensì c o m e u n
momento di crescita della
società italiana. L'incontro
modenese h a costituito
una verifica d i questo mo­
d o di intendere l'interpre­
tazione storiografica, co­
m e è apparso evidente dal­
l e varie relazioni, tenute
d a A l d o Berselli, Pietro
Albonetti, M a r i o Pecora­
ro, Giuliano Muzzioli,
Maurizio Degl'Innocenti,
T o m m a s o Detti ed altri
studiosi.
Agnini f u u n pioniere
delle lotte d i quelli c h e al­
lora si chiamavano gli «o-
perai braccianti» per favo­
rire l'organizzazione e il
miglioramento delle con­
dizioni d i vita e d i lavoro
in un mondo agricolo nel
quale a i bassi livelli d i sus­
sistenza si accompagnava­
no la pellagra e d altre m a ­
lattie. Certo, nel percorre­
r e oggi le s t r a d e e le c a m ­
pagne d i quella provincia,
c h e h a attualmente, il red­
dito p r ò capite più alto t r a
t u t t e le province italiane,
non si possono scorgere i
segni di un'antica miseria
0 d i u n a f a s e così lontana.
E ' a n c h e vero p e r ò c h e l e
trasformazioni avvenute -
trasformazioni produttive,
tecniche, organizzative,
persino d'ambiente - non
sono casuali m a sono il
f r u t t o di u n a serie di even­
ti c h e gli uomini, con il lo­
ro operato costante e tena­
ce, hanno contribuito a de­
terminare.
E ' significativo peraltro
come proprio nella provin­
cia di Modena, nel primo
decennio del secolo, prese­
ro piede le correnti rivolu­
zionaria e intransigente,
pur essendo f o r t e e consi­
stente una tradizione mo­
derata.
In effetti Agnini aveva
partecipato al g r a n d e mo­
vimento rivendicativo nel­
le c a m p a g n e nella f e r m a
Domenica 28/Lunedì 29 Ottobre 1984
storia
Msmm
Ilmondobracciantiletrasviluppoeconomicoeculturale
del socialismo emiliano
convinzione c h e soltanto l a
U n i t à e la solidarietà m a ­
t u r a n o nei lavoratori la lo­
r o redenzione economica e
civile, respingendo rigoro­
s a m e n t e - sono parole d i
Berselli - la tattica d i co­
loro c h e predicavano l a ri­
volta e scambiavano l'i­
stinto d i ribellione delle
masse contadine, l'ira e la
disperazione, p e r autentica
f e d e socialista. «Là dove
c ' è il proletariato più biso­
gnoso» occorre «l'opera del
partito»: questo il fonda­
m e n t o delle battaglie c h e
u n «intransigente» c o m e
Agnini condurrà nella s u a
t e r r a per poi sottoporre al­
l'attenzione del Parlamen­
t o - t r a i primissimi depu­
tati socialisti, dopo Costa
- le necessità delle classi
più umili p e r sollecitare
provvedimenti a tutela
d'interessi sacrificati.
L'organizzazione eco­
nomica e r a il presupposto
e la base della politica so­
cialista, u n r a d i c a m e n t o
diretto con i lavoratori, più
valido d i qualsiasi tentati­
vo d i «primato» ideologico
d i u n a corrente. R i f i u t o
quindi d i ogni spinta sov­
versiva e nel contempo
consapevolezza c h e solo la
politica di pressione sui
detentori del potere pub­
blico e dei mezzi d i produ­
mmm
IKik
P i i s i
zione a v r e b b e potuto svi­
luppare u n a nuova società
civile. P e r c h è questi pio­
nieri del socialismo, c h e
sono rimasti con il partito
per u n lunghissimo a r c o d i
storia non condividendo
posizioni ambigue, si
preoccupavano d i distin­
guersi n e t t a m e n t e d a ogni
politica f o n d a t a sulla tat­
tica della «penetrazione»
con l'accettazione dei rit­
m i di sviluppo del liberali­
s m o capitalista?
Essi vedevano b e n e c h e
un'opera profonda d i risa­
namento, a cominciare dal
riassetto territoriale e dal­
la bonifica nella Bassa ri­
chiedeva u n impegno c h e
non poteva esaurirsi in ri­
medi provvisori m a impli­
cava u n a più intensa azio­
n e per modificare le spe­
requazioni esistenti e d ot­
tenere f a t t i agrari m e n o o-
nerosi per i coloni. Q u i n d i
rifiutò dei cedimenti m a
disponibilità a trattare.
Gli intervènti repressivi
delle autorità segnarono in
t u t t a la pianura P a d a n a in
quell'epoca l'increccio t r a
difesa della Hbertà demo­
cratica e rivendicazione
del lavoro, c h e caratteriz­
zerà la storia del sociali­
s m o italiano.
L e trasformazioni c h e si
realizzeranno nel primo
quindicennio del secolo sa-
.3--' • ''i
mkSwM
Al 1 della violenza a d o p e r a di
f c o m b a t t u t o e creduto nella
•'Vi'v ì ,4 . i-«s ,
"4L'
r a n n o quindi risultato del­
di CARLO VALIAVRI
le l o t t e agrarie e delle ini­
ziative d i c a r a t t e r e asso­
Un convegno ciativo per l a bonifica e
a Modena su contro la disoccupazione
Gregorio Agnini (Degl'Innocenti). M a in­
tanto si erano a n d a t i a f ­
e le prime f e r m a n d o quei virgulti del
lotte sociali socialismo municipale, c h e
in Emilia lia s a r à u n a delle più a l t e te­
stimonianze del contributo
evidenziato d e l movimento dei lavora­
il ruolo svolto tori all'innalzamento non
dai socialisti d i u n a classe sola, m a del-^
l'intera popolazione. L a
per l'evoluzione conquista dell'Ammini­
di quelle zone strazione locale avveniva
all'insegna della bandiera
Gli interventi
rossa m a si connotava con
di Gaetano Arfè u n o schieramento a p e r t o
ed altri studiosi a d esigenze più vaste e c h e
spiega i larghi consensi
c h e andavano alle liste so­
cialiste. Con le lacerazioni
successive il partito perde­
r à la sua funzione di guida
a n c h e perchè m u t a n o i
termini della battaglia po­
litica.
C ' è d a chiedersi però
c o m e mai u n «intransigen­
te», quale indubbiamente
f u Agnini, confluì nel ' 2 2
t r a i socialisti riformisti d i
T u r a t i e M a t t e o t t i . L a ri­
sposta al quesito non p u ò
venire c h e d a u n ripensa­
m e n t o del significato sto­
rico dell'azione socialista e
d a u n a riflessione sui con­
tenuti antropologici e cul­
turali dei «comportamenti»
del Socialismo italiano
p r i m a della esplosione c h e
portò alle grandi eresie,
fuori dell'alveo proprio
della tradizione socialista.
Piegati d a u n a durezza
d i vita oggi inconcepibile,
d a u n itinerario di fatica,
di stenti, d i sacrifici, i la­
voratori si e r a n o resi gra­
dualmente conto c h e le o r e
trascorse sui campi per a -
rare, seminare, trebbiare o
nelle fabbriche p e r taglia­
re, costruire, confezionare
0 nelle case p e r accudire i
giacigli e preparare le mi­
nestre calde, avevano in
c o m u n e u n destino c h e si
poteva c a m b i a r e solo at­
traverso l'organizzazione
p e r conseguire risultati po­
sitivi nei rapporti contrat­
tuali, nelle relazioni con
l'imprenditore, con i rap­
presentanti del potere
pubblico.
L a lotta per "una remu­
nerazione più a d e g u a t a a i
bisogni essenziali, le ini­
ziative p e r congiungere al­
le rivendicazioni specifi­
c h e del singolo «mestiere»
richieste riguardanti il
complesso della vita - e
quindi la disponibilità fisi­
ca, la salute, la tutela dei
fanciulli e delle donne, i
casi di infortunio, la previ­
denza e il soccorso per le
malattie, poi p e r la vec­
chiaia, non ancora per la
disoccupazione -r sono t u t ­
ti aspètti d i u n modo di
concepire l'esistenza e i
rapporti sociali c h è affon­
d a n o in u n a coscienza pro­
f o n d a sulla funzione della
«parte» in cui si. milita p e r
ragioni c h e vanno al d i là
d i un'adesione a d u n grup­
p o formatosi temporanea­
mente. Così, q u a n d o so­
praggiungono i pericoli
c h e non vengono solo dallo
sforzo degli interessi pa­
dronali di impedire la libe­
r a e progressiva ascesa del
mondo del lavoro m a an­
c h e dall'esaltazione mitica
settori maggioritari nel
partito, la scelta di chi h a
possibilità d i emancipa­
zione d i lavoratori non p u ò
essere c h e accanto a chi
c o n f e r m a quella s c e l t a con
una linea ed una proposta
ancorate alla gradualità
democratica. Abbandona­
r e questa strada signifi­
c h e r e b b e cedere alle ten­
tazioni peggiori e favorire
chi vuole la distruzione del
movimento organizzato
dei lavoratori.
Alla tragica conclusione
del ciclo del fascismo e
della guerra, ritroveremo
Gregorio Agnini presiden­
t e d i quella Consulta N a ­
zionale c h e f u la p r i m a as­
semblea della rinata de­
mocrazia italiana. L a s u a
presenza a quel seggio e r a
il simbolo d i u n a fedeltà
a d u n patrimonio d i idee e
d i esperienze c h e h a per­
messo in t u t t a l'Emilia
come in t a n t a p a r t e d ' I t a ­
lia la valorizzazione dei
lavoro e u n a serie di con­
quiste concrete c h e supe­
r a n o tempi, correnti e par­
titi, c o m e dimostra proprio
l'insieme delle positive
realizzazioni conseguite
attraverso quelle opere og­
gi spesso dimenticate ben­
c h é siano all'origine della
crescita economica.
Il Presidente della Pro­
vincia d i M o d e n a , Giusep­
pe Nuara, che ha aperto i
lavori del Convegno, c o m e
il Presidente della G i u n t a
regionale L a n f r a n c o Turci,
l'assessore provinciale alla
C u l t u r a Giuliano Barboli-
ni e il Sindaco di Finale
Emilia nei loro interventi
h a n n o illustrato le ragioni
di u n Convegno c h e - co­
m e h a sottolineato nelle
conclusioni il preside della
facoltà di scienze politiche
di Firenze, Luigi Lotti, -
h a o f f e r t o u n rilevante
contributo alla compren­
sione di quell'intreccio t r a
sviluppo economico e civi­
l e e d azione politica e cul­
t u r a l e c h e h a m a r c a t o po­
sitivamente la storia del
socialismo italiano t r a f i n e
' 8 0 0 all'inizio d e l ' 9 0 0 .
 costume
Un fenomeno da non sottovalutare
Nediscutonopolitologiefilosofi
L g a s t r o l o g i a è u n a cosa seria. Capisco che, b u t t a t a
giù cosi su queste pagine, un'affermazione del
Pretesto per un dibattito cosi esteso e d inquietante è
stato l'imminente passaggio sulla terra, d o p o una lonta­
genere può suscitare equivoci. G i à m i vedo d a ­
vanti il vecchio compagno pragmatista e razionale c h e
protesta; m a come, l'àstrologia u n a cosa seria? E lo si
scrive qui, &\i\VAvantl!, sul quotidiano socialista! M a no,
lasciatemi finire. A p a r t e il f a t t o c h e ciascuno h a il dirit­
Astrologia: milioni n a n z a d u r a t a 75 anni, della cometa di Halley, il miste­
rioso corpo celeste c h e gli antichi chiamavano la «verga
d i Dio» per la straordinaria lunghezza della s u a coda (ol­
t r e o t t a n t a milioni d i chilometri) m a anche perchè a ! suo
apparire associavano punizioni divine, lugubri fantasie
t o d i considerare serio ciò c h e vuole, l'astrologia è u n a
cosa seria perchè milioni di persone se n e occupano,
molti credendoci, altri meno, tutti comunque con evi­
dente interesse. E q u a n d o u n fenomeno coinvolge u n a
massa così estesa d i individui merita per forza di cose
di persone popolari e presagi per lo più infausti.
L a f a m a jettatoria dèlia cometa e d i numerosi prece­
denti storici enumerabili a conferma della s u a vocazione
catastrofica hanno reso a tratti agghiacciante il dibatti­
to, soprattutto q u a n d o dallo zodiaco si è spostato a con­
considerazione. N e l senso c h e non lo si può liquidare con
la facile ironia o la saccenteria della ragione con la «R»
maiuscola, quella c h e gli illuministi avevano con scarso
raziocinio divinizzato, p e r intenderci, in luogo delle di­
vinità c h e credevano d i avere definitivamente atterrato.
d credono Perchè? siderazioni terrene, indulgendo sulla obiettiva pericolosi­
t à della situazione mondiale. In tal senso, assai più cata-
strofisti degli astrologi puri sono stati gli storici e i poli­
tologi, molto più restii dei primi a d intr^vvedere ipotesi
di speranza nella realtà attuale del pianeta terra. E va ri­
Va d a sè, del resto, c h e anch'essa - quella ragione così levato, a d esempio, con quanto realismo u n sacerdote
intransigente d a sfiorare a s u a volta l'irrazionalità - è di FRANCO CVOMO particolarmente attento a i problemi sociali come padre
oggi p e r molti aspetti un tantino fuori moda. Ernesto Balducci, presente a n c h e lui al convegno di a-
C h e poi l'astrologia sia qualcosa che, come f a t t o d i strologia, h a senza esitazioni a f f e r m a t o c h e non c ' è biso­
costume, v a oggi al di là dei ghetti esoterici per suscitare gno di tirare in ballo la cometa di Hallej per dire c h e
curiosità e partecipazione nelle fasce d i opinione più di­ l'umanità è alle soglie dell'autodistruzione. Assai più
sparate è in p a r t e dimostrato dalla larga diffusione delle possibilisti, i lettori delle stelle sono apparsi invece o-
pubblicazioni specializzate m a a n c h e dalla varietà delle rientati verso previsioni rassicuranti, sostehendo c h e sì, è
angolazioni culturali sotto cui possono essere di volta in vero, la cometa h a u n a pessima reputazione, m a non è
volta a f f r o n t a t e le questioni inerenti la materia-. N e h a d e t t o c h e debba necessariamente portare cattive notizie.
f a t t o f e d e in questi giorni il congresso internazionale d i C o m e dire che, insomma, quasi tutto dipende dagli uo­
astrologia indetto a Riva del G a r d a dalla rivista /istra, mini. Astri permettendo.
c h e ha visto riuniti intorno allo stesso tavolo non soltanto T u t t o questo discorso, naturalmente, non ci impedisce
m a g h i e astrologi, m a a n c h e politologi quali Giorgio di a m m e t t e r e c h e qualche volta la «lungimiranza» astro­
Galli (della cui relazione pubblichiamo u n a m p i o stral­ logica puù superare d i diverse lunghezze le soglie del
cio), filosofi quali Emanuele Severino, e perfino u n e- possibile. C o m e nel caso di certe bizzarre previsioni a
sperto di cose militari come Falco A c c a m e . Il c h e si breve scadenza: svecchiamento dei vertici sovietici entro
spiega a n c h e con l'argomento in discussióne, cioè l'inter­ il 1985, ritorno dei Borboni sul trono di Francia e grandi
rogativo intorno a q u a n t o il destino riserva All'umanità mutamenti geografici in prossimità dell'Italia, tali d a
in f a t t o di g u e r r a e pace. trasformare addirittura l'Adriatico in un lago.

D a quando i movimen­
ti pacifisti ed ecolo­
gisti hanno assunto
peso politico nelle società
occidentali, si parla di una
«cultura della pace» che si
contrappone alla «cultura
della guerra». Le riflessioni
che seguono sono un contri­
buto all'analisi del rapporto
c h e esiste tra questa possibi­
le «cultura, della pace» e le
«culture alternative» che
vennero sconfitte nella con­
tesa culturale che si svilup­
pò tra il 1400 e il 1600,
Tra le culture sconfitte -
la stregoneria, l'alchimia,
l'ermetismo figura anche
quella astrologica. Non si
può dire che esse fossero
«culture di pace», ma si può
supporre che l'elemento del­
l'aggressività umana fosse e-
laborato diversamente e in
forme meno pericolose di
quelle che si sono espresse
nella vittoriosa cultura della
rivoluzione scientifica.
Il pensiero illuminista di
questo sorcio di secolo e di
millennio credo possa cor­
reggere l'errata impostazio­
ne iniziale (quella del Sette­
cento degli Enciclopedisti),
con la quale reputò superata
la questione delle culture
sconfitte. Dobbiamo ricor­
dare l'utile monito di Feye­
rabend che sottolinea come
teorie che appaiono definiti­
vamente sconfitte ricom­
paiono in seguito sul cam­
mino della conoscenza: la
terra già pensata -in movi­
mento, fermata d a Aristote­
le, che di nuovo si muove
con Newton e Einstein; la
teoria comparsa con Demo­
crito, scomparsa per millen­
ni, riapparsa negli ultimi
decenni.
Si può quindi avanzare
l'ipotesi che alcune delle
culture sconfitte nel passato
possano riapparire: l'augurio
è che ciò si verifichi nel cor­
so di una elaborazione che
possa sfociare nella «cultura
della pace». f ma mondiale caratterizzato
Perchè queste riflessioni
non appaiano una improvvi­
sazione, preciso che viene
qui esposta in forma neces­
sariamente sintetica e quin­
di per taluni aspetti apodit­
tica un'analisi che sto svi­
luppando da tempo e che
troverà più adeguata esposi­
zione in-due libri in prepa­
razione e che riguardalo
specificamente la disciplina
alla quale lavoro, la scienza
politica.
L'ipotesi di lavoro è che
l'organizzazione dello Stato
moderno fondato sulla rap­
presentanza (democrazia
rappresentativa) come mez­
zo specifico di mediazione
dei conflitti e di controllo
delle tensioni sociali, non è
senza rapporto col grande
conflitto culturale che si svi­
luppò tra il XV e, il XVI1
secolo tra quella che si af­
fermò come scienza vittorio­
sa e le altre gnoselogie di cui
ho detto (tra le quali l'astro­
logia).
Segno di pace
Dal punto di vista politi­
co, lo Stato moderno nasce
dal superamento, di questa
sorta di guerra civile per­
manente (è l'asse del pensie­
ro di Hobbes). M a la guerra ,
sostituita all'interno dello
Stato dal conflitto controlla­
to attraverso una legittimità
da tutti riconosciuta (la
rappresentanza) si espone
massicciamente all'esterno:
i conflitti tra gli stati assu­
mono una ampiezza e una
violenza sconosciute nel
Medio Evo (guerre imperia­
li tra Spagna, Francia, In­
ghilterra; guerra dei tren-
t'anni che deprime la Ger­
mania per un secolo; guerre
di successione; guerre napo­
leoniche; guerra di indipen­
denza e unificazione nazio­
nale nell'Ottocento; infine
prima e seconda guerra
mondiale).
La «cultura della guerra»
è il frutto di questi tre secoli
di stragi e di paura.
S e collochiamo questo
sviluppo politico nel più
ampio sviluppo culturale e
se tentiamo di interpretarlo
con la citata dinamica sfida-
risposta, abbiamo questo
quadro: la sfida delle cultu­
re .alternative (l'ampia dif­
fusione della cosiddetta
«stregoneria» tra il 1400 e il
1600) provoca la risposta
della cultura che sta diven­
tando egemone in termini di
spietata repressione (la
«caccia alle streghe»).
M a nel contempo alla ri­
di GIORGIO G4LU
sposta ~ negativa (sterminio
dopo il quale il conflitto non
è possibile) se ne aggiunge
una positiva; l'esperienza di
questo conflitto drammatico
(che è anche e soprattutto
un conflitto tra il «maschile»
e il «femminile» delia «stre­
ga») suggerisce anche una
risposta positiva, nel senso
che questo scontro così
drammatico sollecita la ne­
cessità di evitarne altrettan­
to drammatici in futuro.
Occorre inventare una
«macchina» che controlli
l'asprezza del conflitto, che
la riduca in termini accetta­
bili. Questa «macchina» è la
democrazia rappresentativa,
parlamentare, che è la for­
ma tipica di Stato moderno
della cultura occidentale si­
no ai nostri giorni (sia pure
con l'interruzione di regimi
autoritari, ultimo esempio i
«fascismi storici» degli anni
tra le due guerre).
Se sintetizziamo il ragio­
namento, possiamo dire che
lo Stato moderno è un pro­
dotto di quella stessa cultu­
ra scientifica cTie ha vintola-
sfida con le culture alterna­
tive. M a è un prodotto (una
macchina) che funziona solo
nei rapporti interni tra gli
stati (fine della guerra civile
permanente). Non funziona
nei rapporti internazionali
(scoppio di conflitti sempre
più ampii e spietati). E ' in
questi rapporti che si de­
terminano condizioni che
danno origine alla «cultura
della guerra».
Questa sintetica esposi­
zione richiederebbe una
puntualizzazione con le op­
portune citazioni di teorici
della politica (da Bodin a
Hobbes e a Grozio), nei qua­
li è percepìbile lo stretto
rapporto tra ostilità, rifiuto
e polemica nei confronti del­
le culture alternative e con­
tributo alla formazione del
pensiero politico moderno
che media i conflitti nel­
l'ambito dello Stato, ma non
riesce a mediarli nei rappor­
ti inter-statali. Si tratta di
teorici che scrivono tra gli
ultimi decenni del '500 e i
primi del '600, nei quali la
cultura alternativa più dif­
fusa e quindi temuta (quella
detta delle «streghe») viene
perseguitata e distrutta con
spietata violenza.
Ma mi pare utile trala­
sciare citazioni specifiche
per avviarmi alla conclusio­
ne del ragionamento: è in­
fatti nel corso di questo stes­
so periodo, mentre Grozio
scrive «De jure belli et paci-
s» e Hobbes il «Leviathan»
(che è un mostro biblico di
sesso femminile, che egli
trasforma in simbolo del
moderno potere statuale,
con singolare capovolgimen­
to di sesso, dato che in que­
sto S.tato le donne sono un
«nulla» politico e otterranno
il diritto di voto solo tre se­
coli dopo) che le culture al­
ternative (alchimia, ermeti­
smo, astrologia; oltre le
«streghe») perdono definiti­
vamente la loro battaglia.
M a la loro sfida ha provoca­
to anche una risposta positi­
va: la scienza moderna (Ke­
plero era figlio di una «stre­
ga», per la cui difesa si im­
pegnò a fondo); e lo stato di
diritto della democrazìa
rappresentativa.
A tanti secoli di distanza,
frammenti delle culture
sconfitte riappaiono sulla
scena culturale di un siste­
dalla tensione che potrebbe
sfociare nella catastrofe
termonucleare. Il femmini­
smo degli anni Settanta - in
parte trasferitosi nei movi­
menti pacifisti ed ecologisti
- si riappropria, ovviamente
in termini culturali, della
tradizione ribelle delle
«streghe».
La cultura ermetico-gno-
stica viene parzialmente re­
cuperata attraverso la popo:
larizzazione di Jung e si fa
strada nella terminologia
persino nei santuari della
scienza più avanzata.
La stessa astrologia si f a
strada sino al cuore dei mass
media della società detta
post-industriale. I fenomeni
paranormali collegati alla e-
sperienza delle «streghe»
vengono difesi, sia pure in e-
spressioni minoritarie, con­
tro la massiccia confutazio­
ne scientista.
Lo stesso desiderio della
parte più seria (e non di
speculazione sulla credulità)
dei cultori dell'astrologia, di
essere valutati in termini
corretti dalla scienza uffi
ciale, pare almeno un mo­
mento di questa fenomeno­
logia.
Appunto questo riaffac­
ciarsi delle culture sconfitte
nel momento (tre secoli fa)
nel quale vince la «cultura
della guerra», può essere vi­
sto come l'inizio di un per­
corso che può portare alla
«cultura della pace».
Questa esige un ampio
ricco retroterra culturale.
Non può derivare soltanto
dall'angoscia e dalla paura.
Non può prescindere dal­
l'emozione, ma non può la­
sciare ai cultori del realismo
politico il monopolio della
ragione.
Un'accumulazione cultu­
rale non si inventa e non si
improvvisa, E non bisogna
mai dimenticare che dietro
la cultura della guerra vi è
una forte e ricca tradizione
culturale (che oggi ritiene di
poter controllare il fenome­
no dei conflitti interstatali
mantenendolo al livello delle
guerre convenzionali e limi­
tate, che servono da deter­
rente alla guerra termonu­
cleare globale).
L'accumulazione cultura­
le che oggi può rafforzare la
cultura della pace esiste,
può essere rintracciata ed u-
tilizzata. negli aspetti
meno conflittuali e meno
aggressivi (chè pure questi
erano presenti) delle culture
alternative sconfitte negli
scorsi secoli.

Domenica 28/Lunedì 29 Ottobre 1984


I l sistema politico a-
mericano si trova a
fronteggiare una va­
sta crisi di fiducia che può
essere superata soltanto con
il tipo più raro di leadership
. Le radici della crisi sono
da ricercare nei problemi
strutturali emersi fin dalle
origini del sistema due seco­
li fa; i suoi sintomi sono i-
dentificabili nelle forme at­
tuali di disgregazione politi­
ca, di paralisi istituzionaliz­
zata e di inettitudine ed im­
potenza governativa». Così
esordisce in The Power to
Lead lo studioso liberale
James MacGregor Burns in
un saggio dal sottotitolo si­
gnificativo: La crisi della
presidenza americana. Bio­
grafo di Roosevelt e di John
ed Edward Kennedy, già
presidente della American
Politicai Science Associa-
tion, vincitore del Premio
Pulitzer e del National Book
Award, MacGregor Burns
persegue in questo nuovo li­
bro il filone di ricerche ini­
ziate nel 1949 con Congress
on Trial e riprese nel 1963
con The Deadlock of Demo-
cracy dove già individuava il
malessere del sistema bipar­
titico americano. Ma oggi,
alla vigilia di un'altra ele-
ziorte presidenziale, questo
spregiudicato storico delle i-
stituzioni affronta in maniè­
ra specifica - così come a-
veva fatto in modo più gene­
rale nel suo recente Leader­
ship - il problema della so­
pravvivenza stessa di un si­
stema che, secondò lui, mo­
stra segni allfirmanti di lo­
goramento sia al vertice che
alla base.
La tesi di fondo di Mac­
Gregor Buriis è che per la
prima volta; nella storia de­
gli Stati Unki sia i leaders
nazionali e locali che i citta­
dini invece di difendere o
criticare il sistema, lo stan­
nò letteralmente «abbando­
nando»: ovvero il livello di
partecipazione polìtica ha
raggiunto ormai il suo limite
critico. «Questa diserzione -
secondo Burns - assume la
sua forma più dramniatica
nella massiccia incapacità
di 'milioni di americani a
prendere parte anche alle e-
iezioni più importanti».
Molte sono state le ragioni
attribuite al declino della
partecipazione al processo e-
lettorale ma, secondo Burns,
«occorre abbandonare ogni
illusione: la gente sta a casa
il giorno delle eleizioni non
perche ha difficoltà ' regi­
strarsi, perchè gli orah del
votò sono-scomodii o perchè
è un giofno feriale; la gente
sta a casa compiendo un at­
to consapevole di rifiuto».
Quando un partito vale l'al­
tro, i presidenti deludono, il
Congresso è al suo livello
più basso di prestigio nei
sondaggi e i candidati non
sono più chiaramente identi­
ficabili ideologicamente o
politicamente, vengono me­
no, secondo Burns, le moti­
vazioni essenziali alla parte­
cipazione.
L'alternativa proposta
dallo studioso del Williams
College si riallaccia alla sua
formazione democratico-li-
b'erale e, con ottimismo pro-
babilmiente fuori luogo, egli
suggerisce, come risposta al­
Domenica 28/Lunedì 29 Ottobre 1984
nuove nviste
l'apatia attuale, una rivita-
lizzazione dei due partiti;
una serie dì riforme costitu­
zionali e, soprattutto, una
ricerca di leadership morale
capace di riattivare questo
«potenziale di massa» at­
tualmente inerte. M a non è
tanto la sua ricetta che qui
interessa quanto la diagnosi
del malessere che trova con­
ferma in una letteratura
sempre più vasta sull'argo­
mento, anche se sempre
meno nostalgica del tipo di
partitismo affermatosi nel
periodo del New Deal. Mar­
tin P. Wattenberg, professo­
re di scienze politica all'uni­
versità di California (ma
della generazione successiva
a quella di Burns), concorda
con una parte dell'analisi
svolta dal suo collega e in
The Decline of the American
Politicai Parties non ha dif­
ficoltà ad accettare, fin dal
titolo, il dato di fatto essen­
ziale; la crisi e il declino dei
partiti politici. Attraverso
un minuzioso studio, anche
statistico^ del periodo tra il
1952 ed il 1980 dimostra in
quale misura tutto il proces­
sò politico americano si sìa
modificato negli ultimi tren-
t'annì.
«I partiti - scrìve Wat­
tenberg - che erano un tem­
po l'elemento guida del
comportamento degli eletto^
ri sono ormai oggetto di
quasi completa indifferenza
d a parte dì un largo settore
dèlia popolazione». M a ciò
soprattutto perchè agli oc­
chi del pubblico ì p ar titisi
sono rivelati sempre meno
importanti nel processo poli­
tico; di conseguenza il com­
portamento elettorale è di­
venuto sempre più volatile e
meno prevedìbile. Uno degli
elementi caratteristici della
nuova situazióne, creata in
gran parte dall'intervento
sempre più vistoso dei nuovi
grandi mezzi di comunica­
zione nel processo politico
stesso, è costituito ad esem­
pio dalla graduale e crescen­
te personalizzazione delle
campagne elettorali dei
candidati a tutti i livelli,
sempre meno dipendenti
dalla promozione dei loro ri­
spettivi partiti e sempre più
legati, invece, alFimmagine
che di se stessi cercano di
trasmettere al pubblico at­
traverso i media. Watten­
berg fa notare, a d esempio,
che nei resoconti .elettorali
sulla stampa o alla televisior
ne l'attenzione si è spostata
ormài'sempre più sulla per­
sóna'dei candidati; alltìnta-
nandbsi contemporaneamen­
te dalla tradizione che, nel
passato, tendeva a metteré
in evidenza, invece, il parti­
to a cui i candidati apparte­
nevano.
Nei saggi The Decline of
Politicai Parties e Private
Opinion Polis, apparsi in un
simposio della Academy of
Politicai Science (The
Communications Revolu­
tion in Politics), questo pro­
cesso viene chiaramente il­
lustrato e direttamente col­
legato ai mutamenti avvenu­
ti in questi ultimi anni nel
sistema di comunicazioni
americano, e si comprende
meglio da queste analisi
quale sìa una delle ragioni
importanti del cosiddetto
:{
Nascita di un nuoVQperiodico
m
su «L'Indice»
di GIANFRiNCO
ara in librerìa alla fìné del mese uh
.nuovo^rìò'dico la cui pestata non ìa'-'
'scia Spazio a dubbi; Sijchiama
dicee si occupa esclusivamehte di libri. A
dirigerlo é scriverlo sarà un nutrito comita­
to di redazione (direttore responsabile Fi­
lippo Maone) che si avvarrà di volta in volta
di collaboratori esperti e prestigiosi. E sul
numero uno, tanto per citare a caso, scri-<
vono Aldo Natoli, Paolo Murialdi, Massi­
mo Severo Giannini e Cesare Cases.
In apertura un doppio editoriale di pre­
sentazione: uno rivolto ai lettori, l'altro ai
recensori e dal tono pare di capire che la
redazione si fidi piìi . dei primi che dei se»:
condì. Ai lettori infatti si presenta gentil-.
mente pronta a smentire ogni terrorismo
sia pure supposto. ...
Non siamo come quél giudice deli'Arìzo^
na che ha condannato un ragazzo, diventa­
to ladro per aver visto troppi telefilm, a
leggere un certo numero di pagine a setti­
mana - si legge nell'editoriale dedicato ai
lettori - ma siamo un gruppo di lettori d i .
professione che considerano i libri come
strumenti di conoscenza e fonti di piacere.
Spazio aperto dunque a schede e rMen-
sioni: saggistica, letteratura, scienze, ma­
nuali ma anche, sia pure raramente, libri di
puro divertimento, e infine il «top», il libro
del mese che non sarà «un piccolo premio
letterario» ma avrà il senso dell'editoriale
del numero.
Per i recensori un decalogo: intendiamo­
declino dei partiti. Come già
aveva teorizzato Harold In-
nis fìn dalla fìne degli anni
'40, le trasformazioni nel si­
stema di comunicazioni, e
soprattutto la nascita di
nuovi mezzi di comunica­
zione, finiscono per trasfor­
mare gradualmente ogni a-
spetto della vita sociale e, in
questo caso, si può osservare
il fenomeno studiando la po­
litica elettorale nei suoi più
recenti mutamenti. Siamo
dinanzi ad una nuova «tec­
nologia politica» - per usare
le parole di Charles Roll,'
autore di uno dei due saggi
- che renderà sempre, più
difficile la ricostruzione del
sistema bipartitico. Al con­
trario il futuro sembra muo­
versi nella direzione opposta
secondo le previsioni di Ri­
chard N . Neustadt in Poli­
tics and the New Media
(Communications and the
Future). Egli ci ricorda, f r a
l'altro, che «il passaggio del
potere dai partiti politici a
più limitati gruppi dì pres­
sione, è già in corso da de­
cenni. La Radio e la TV
hanno dato ai candidati la
possibilità di parlare diret­
tamente agli elettori, senza
dover passare attraverso le
organizzazioni di partito,,
rendendo i candidati ancora
più dipendenti dal denaro».
Per Neustadt, tuttavìa, la
prospettiva non è così inco­
raggiante come sembrava
indicare Alvìn Toffler. nel
suo ultinio libro The Third
Wave.
Toffler era del parere che
la nuova tecnologia avrebbe
creato «un nuovo sistema dì
democrazìa semi-diretta»
legando più direttamente i
cittadini a coloro che devo­
no rappresentarli, ma anche
Curtis B. Gans sembra di
parere diverso. Questo e-
sperto di comportamenti e-
lettoirali, che dirìge a Wa­
shington il Committee for
the Study of the American
Electorate, ha chiarito mol­
to perentoriamente il suo
pensiero nel suo contributo
al volume collettivo Beyond
Reagan in cui si analizzano
le prospettive per gli anni
'80. Secondo Gans, «non è
un caso che la partecipazio­
ne elettorale sia diminuita
dopo che la televisione è di­
venuta il mezzo principale
di comunicazione per gli a-
mericanì e lo strumento
principale di propaganda
CORSINI politica». Ili sostanza, «il cit­
tadino è diventato Un con­
ci non,' una sentenza della Cassazione, con sumatore di. politica, .invece
il computo delle virgole e l'indicazione delle di partecipante direttamen-;
pene per abuso di punti esclamativi, ma te coinvoltoi e di conseguen­
l'invito a che' «l'esposizione del contenuto za ciò ha qontribuito a ren­
abbia la centralità che gli spetta»; come di­ dere la pqlitica americana
re che finalmente sapremo, da una recen­ più atomizzata ed egoistica»
sione, di che cosa parla un libro e iion leg­ privilegiando le opinioni e
gli interessi dell'individuo su
geremo esclusivamente giaculatorie «sulla
quelli della comunità men­
malignità dei tempi e l'impotenza della
tre, sull'altro versante, «il
scienza».
personàggio centrale non è
La verità tutta la verità: e il recensore, più il candidato o il partito,
che non deve essere falsamente concettua­ ma il consulente politico (il
le, usare sindacalese e giornalese, deve so­ Media adviser), \\ cui solo
prattutto saper fare dei bei riassunti e per fìne è vincere per dimostra­
di più scritti chiaramente. Infine, una ulti­ re la sua efficienza e con­
ma ma non trascurabile indicazione e scel­ quistare altri clienti e nuovi
ta «a priori»: non usare il giornale per e- intròiti».
^temporanee è feroci stroncature come pia­ Anche Wa.ttenberg con­
ceva tanto alla furente critica marxiana corda che «la terribile cre­
d'altri tempi ma fare - è scritto sempre nel­ scita dei media è stato in­
le istruzioni per il recensore - «di norma», dubbiamente uno dei più
«critique des beautès», come dire, recensire importanti fattori nella tra­
un libro perchè piace. E chi non sarà sul!' sformazione della scena po­
Indice potrà facilmente capire perchè.
Dal primo numero, per gentile c o n c i ­
sione dell'editore, pubblichiamo qui di se­
guito una «plurirecensione» di Gianfranco
Corsini. Chi sa l'inglese potrà capire che
cosa c'è dietro le elezioni presidenziali a-
mericane e chi non lo sa potrà risparmiarsi
la lettura dei cinque testi indicati da Corsi­
ni; quel che dice «riassumendo chiaramen­
te» (!) il recensore, basta e avanza.
Paola Cacianti
litica americana in questi
ultimi anni» ma, secondo
lui, la graduale dissociazio­
ne dei candidati dai partiti
ha notévolmente ridotto la
loro rappresentatività e la
risposta non può venire altro
che dal ristabilimento di un
rapporto più chiaro e difetto
tra chi aspira ad una carica
pubblica ed il partito a cui
si richiama in modo che l'e­
lettore possa compire con
chiarezza la sua scelta.
E ' attorno a questi temi e
problemi che si sviluppa
ormai da anni il dibattito in
corso sul sistema politico a-
mericano e su quella che
molti percepiscono come la
sua crisi, ma nell'ultima e-
dizione del loro ormai popo­
lare Almanac of American
Politics, Michael Barone e
Grant Ujifusa inseriscono
anche un altro elemento che
da tempo ha richiamato l'at­
tenzione degli studiosi: le
trasformazioni, cioè, avve­
nute nel corso dell'ultimo
ventennio nel tessuto sociale
americano ed il fatto che «le
regole che governavano la
politica americana negli an­
ni '40 ed anche '60 non val­
gono più». La nazione è in­
dubbiamente cambiata. Ba­
rone e Ujifusa ritengono che
gli americani siano diventati
più simili non solo economi­
camente, ma anche etnica­
mente e regionalmente. Essi
sono rimasti tuttavia diversi
culturalmente e l'emergenza
di quelli che èssi chiamano
una «politica della varietà
culturale» potrebbe avere
grandi implicazioni per i r
futuro. Scomparsi i vecchi
blocchi elettorali nati sulla
scìa della esperienza roose-
veltìana, se ne potrebbero
formare dei nuovi; nuovi al-
lineampnti i cut contorni so­
no ancora diffìcili da defini
re. Uno di questi, recente-'
mente, è .stato indicato con
la formula del Gender Gap
quando si è scoperto che
improvvisamente le donne
presentano caratteristiche e-
léttorali diverse da quelle
degli uomini. O si tratta di
vedere come si configure­
ranno nel futuro i milioni di
nuovi immigrati (|atino-a-
mericani o asiatici), il cui
peso ancora non si è avverti­
to nella vita politica ameri­
cana. Il sistema, insomma,
così come lo abbiamo cono­
sciuto appare oggi in crisi e
in trasformazione.
James MacGregor Burns,
The Power to Z,eai/, Simon
and SChuster, New. lYòrli
1984, pp.i288 - doli. 16,95. ,
Martin ,P. Wattenberg.
The Deci ine, of American
politicai Parties; 1952-
1980, Harvard University
Press, Cambridge 1984, pp.
160-doli; 15.
Beyottd Reagan, Edited
by Alan Gartner, Colin
Greer & Frank Riessman,
Harper & Row, New York
1984,pp. 345-doli. 6,95.
The Communications Re­
volution in Politics, Edited
by Gerald Benjamin, The A-
cademy of Politicai Science,
New York 1982, pp. 205
doli. 6,95.
Communications and the
Future, Edited by Howard
F. Didsbury Jr World Futu
re Society, Bethesda 1982,
pp. 350 - doli. 14,50.

sempre stato pronto a d ac­
cettare qualunque ruolo,
qualunque politica e ad al­
learsi con qualunque fazio­
ne. Dopo aver flirtato con il
comunismo, con il naziona­
riera. Esattamente il con­
trario di quello c h e l'Ara­
bia Saudita aveva richiesto
per effettuare investimenti.
L'amalgama dei fattori pe­
troliferi, religiosi, etnici e
medio oriente
Nel frattempo dall'este­
ro, contro la persecuzione
dei cristiani, arrivava al
presidente, immediata e in­
ferocita, la protesta del
Consiglio Mondiale delle

I l presidente sudanese
Nimeiri ha usato l'oc­
casione della Conferen­
za Internazionale per l'ap­
plicazione della Legge I-
slamica, che si è svolta a
Kartum a fine settembre,
per uscire dal «cui d e sac»
in cui si era cacciato. Nel
corso della cerimonia di
chiusura, infatti, ha annun­
ciato la fine dello «stato
d'emergenza» imposto sul
Sudan dallo scorso aprile e
la prossima soppressione
delle Corti giudiziarie spe­
ciali che, durante questi
mesi, hanno condannato al­
l'amputazione degli arti 58
ladri confessi.
«Oggi il Sudan è libero
dalla corruzione e dall'im­
moralità - ha dichiarato
nel consueto tono enfatico
- quindi presto le Corti di
giustizia potranno essere
chiuse e potranno essere in­
trodotti cambiamenti radi­
cali del sistema giudizia­
nelle 3 preesistenti provin­
c e coloniali d i Equatoria,
Bar Al-Ghazal e Upper Ni-
le, la cui autorità veniva ri­
dotta al livello di quella
delle altre regioni del pae­
se. Il che equivaleva a dire
nessuna.
Nimeiri era arrivato alla
decisione certo per indebo­
lire il turbolento e indipen­
dente Sud m a soprattutto
per motivi economici. In­
fatti; la spartizione del ter­
ritorio meridionale non a-
vrebbe più consentito al
governo autonomo di poter
impedire il controllo del
governo centrale sulla poli­
tica petrolifera della regio­
ne, destinata in f u t u r o a un
grande sviluppo. N e l 1974,
la compagnia statunitense
Chevron, incaricata dal go­
verno di effettuare prospe­
zioni petrolifere, proprio
nel Sudan meridionale, nel­
la zona di Bentiu, aveva
accertato l'esistenza di va­
lismo nasseriano e con le
varie gamme del socialismo
arabo, è arrivato alla con­
clusione c h e il revival isla­
mico era quello c h e più fa­
ceva al caso suo. E per uno
c h e per convenienza, aveva
accettato tutte le opzioni,
l'Islam era l'unica che non
avesse ancora provato».
Anche se non si vuole
mettere in dubbio l'auten­
ticità della fulminea con­
versione religiosa del presi­
dente, certamente le moti­
vazioni della forzata isla-
Prospettive del Sudan di Nimeiri
Religione
nazionalistici, in un effetto
perverso, servì invece ad u-
nificare la popolazione me­
ridionale c h e prima era di­
visa da contrasti tribali e
ambizioni politiche. Im­
provvisamente, dissidenti
di varia estrazione e di di­
verse motivazioni, che non
erano mai riusciti a riconci­
liarsi da! tempo dell'accor­
do di Addis Abeba, si ri­
trovarono d'accordo a no sudanese per stanare i
combattere fianco a fianco,
sotto un'unica bandiera, il
governo centrale. Persino il
Chiese, seguito a ruota da­
gli U S A c h e oltre tutto a-
vevano l'ingrato compito di
far digerire all'impressio­
nata opinione pubblica a-
mericana, un alleato così
sconcertante. La tenzione
tra Kartum e Washington
salì alle stelle quando i ser­
vizi segreti americani in­
formarono l'Amministra­
zione Reagan c h e il gover­
ribelli meridionali, con
grande disinvoltura, stava
usando le a r m i americane
stato di confusione in cui
sarebbe caduto il paese, al-
'Occidente non era ancora
ben chiaro chi avrebbe po­
tuto succedergli. Poi per­
chè non si poteva permette­
re alla Libia, ancora una
volta, di adoperare la pra­
tica terroristica come a r m a
politica e infine (e soprat­
tutto), perchè il complotto
prevedeva di f a r saltare in
aria anche l'ambasciata a-
mericana a Kartum.
All'interno della compa­
gine governativa, con il
passare del tempo, si rivol­
tarono contro il presidente
persino gii antichi sosteni­
tori, sempre più esigui tra
l'altro, perchè lui nei 15
anni del suo mandato, ave­
va f a t t o fuori o imprigiona­
t o o esiliato tutti gli uomini
di governo che potevano
diventare potenziali rivali.
Così tutti i suoi tentativi di
far passare la legge indi­
spensabile a trasformare il
invece in questi mesi, è
piombato in clima di incer­
tezza e di miseria molto
maggiore di quello prece­
dente la svolta ideologica
presidenziale: l'inflazione è
al 40%, il tasso di disoccu­
pazione altissimo, il cibo
scarso, la benzina raziona­
ta, il mercato nero diventa­
to un'istituzione tollerata
dalle autorità e i salari as­
solutamente insufficienti
ad assicurare la sussistenza
di una famiglia media. Per
la ricorrenza del Bajram, la
festività di Abramo che è
la massima festività del
mondo islamico, lo scorso 6
settembre, molte famiglie
sudanesi non hanno potuto
permettersi il tradizionale
agnello che mediamente
costava 107 dollari. Mentre
la gioventù emigra in mas­
sa, alla ricerca di opportu­
nità, verso i Paesi del Golfo
in Sudan dilagano l'assen­

rio».
Si è trattato del secondo
gesto conciliante c h e il pre­
sidente ha compiuto in po­
chi giorni. Il 22 settembre,
e petrolio
teismo, il degrado sociale e
sti giacimenti di greggio di Sudan in Repubblica Isla­ il disamore verso il governo
buona qualità e di facile e- mica, vennero nettamente centrale.
straibilità. K a r t u m così, respinti in Parlamento d a Sotto la spinta di tutte
come massimo progetto di un'altissima maggioranza queste pressioni, Nimeiri a
sviluppo del paese, decise

in un discorso diffuso via
radio in tutto il paese, ave­
va anche annunciato l'in­
tenzione di ritornare sulla
sua decisione che aveva di­
viso in 3 separate province
la grande regione semiau-
tonpma meridionale, abita­
t a in prevalenza d a cristia­
ni e dall'etnia Dinka. «Alla
fine del periodo di transi­
zione (che scadrà il 4 di­
cembre)'!'cittadini del Sud
potranno liberamenté sce­
gliere se vogliono divise o
unite le 3 province».
Nimeiri si è così arreso
alle violente pressioni c h e
gli sono arrivate non solo
dall'interno ma anche dagli
alleati esteri come U S A ,
Egitto, paesi scandinavi e
paesi arabi, rimasti a dir
poco esterrefatti della sua
improvvisa e radicale «con­
versione religiosa».
La regione meridionale
divenne semiautonoma nel
1972, nell'ambito dell'Ac­
cordo di Addis Abeba che
suggellò la fine dei 17 anni
di guerra civile del Sudan.
Abitata d a un popolo che,
sia pure con le consuete di­
visioni tribali africane, è
per razza, lingua e religio­
ne nettamente diverso d a
quello del nord la regione,
c h e racchiude t r a l'altro le
maggiori risorse naturali
del Sudan, ha sempre avu­
to tendenze secessionisti­
c h e e d è diventata il centro
di raccolta della principale
organizzazione degli oppo­
sitori del regime.
N e l marzo 1983, Nimei­
ri decise iniprovvisamente
di non tenere più conto del­
l'Accordo di Addis Abeba
e abolì unilateralmente (e
incostituzionalmente) la
regione reintroducendo la-
spartizione del territorio
di costruire una pipeline
c h e avrebbe collegato i
pozzi di Bentiu al termina­
le petrolifero di Marsa
Nimeiri (anch'esso d a co­
struire sul M a r Rosso a 23
km d a Porto S u d a n ) d a do­
ve il greggio sudanese sa­
rebbe stato convogliato in
direzione del porto petroli­
fero saudita di Yanbu. Il
gigantesco progetto, del co­
sto di 2 miliardi di dollari,
a partire d a l 1986, avrebbe
assicurato un'esportazione
di 100.000 b g (di cui il
30% del ricavato sarebbe:
andato alla Chevron inca­
ricata della costruzione)
c h e certamente avrebbe
molto alleggerito il pesante
fardello del deficit com­
merciale del Sudan.
Secondo le indiscrezioni,
Nimeiri sarebbe stato pe­
santemente sollecitato alla
spartizione regionale anche
dalla potente lobby islami­
ca, con crescente influenza
nel governo centrale che,
nell'indebolimento del S u d
cristiano, vedeva finalmen­
t e la possibilità di potersi
lasciare dietro le spalle 6 0
anni di colonialismo inglesÈ
durante i quali il proseliti­
smo islamico e la cultura a -
raba erano stati drastica­
mente banditi dal Meridio­
ne.
A rendere più incande­
scente la situazione, a otto­
bre '83, venne la decisione
di Nimeiri di estendere la
legge islamica, la Shari'a, a
tutto il popolo sudanese,
musulmani e non.
Di Nimeiri, gli analisti
dicono: «E' un camaleonte
politico e solo per questo è
riuscito a restare a galla in
un paese travolto da. una
crisi economica e sociale
cronica. P u r di restarci, è
miscela esplosiva
mizzazione del Sudan fu­
rono molto più prosaiche.
A Kartum occorreva ur­
gentemente una nuova i-
deologia che distraesse l'at­
tenzione pubblica dalle
crescenti difficoltà politi­
che, economiche e sociali
del paese. M a soprattutto,
l'Arabia Saudita aveva la­
sciato capire a Nimeiri di
essere disposta ad allargare
la borsa se il Sudan avesse
dato garanzie di stabilità.
Ryad era interessata all'o­
perazione innanzi tutto
perchè il paese, in un'epoca
di conflitti religiosi, poteva
diventare ufi ponte di dif­
fusione de! sunnismo in A -
frica e poi, perchè alcune
imprese di stato sudanesi
(tra cui la Sudan Airways)
avrebbero potuto essere
privatizzate attraverso gli
investimenti sauditi.
La mutazione ideologica
di Nimeiri f u quindi entu­
siasta e applicata, come
suo consueto, senza sfuma­
ture: la stretta osservanza
della Shari'a avrebbe com­
portato indistintamente per
tutti i cittadini sudanesi le
punizioni islamiche, cioè la
flagellazione pubblica per
l'uso degli alcoolici-, la pena
di morte per gli adulteri e
l'amputazione degli arti
per i ladri confessi. Secon­
d o i calcoli occidentali, nel­
l'arco di questi mesi, le
Corti speciali di giustizia
hanno ordinato l'amputa­
zione della mano destra di
almeno 58 ladri confessi e
per 12 di questi, colpevoli
di recidività, anche quella
del piede sinistro. Un buon
numero dei puniti è risulta­
t o di religione cristiana.
Con le decisioni di Ni­
meiri, il Sud penalizzato
nel nazionalismo e nella re­
ligione divenne una polve­
di deputati in altre occa­ fine settembre, nella ciclo­
sioni molto più docili. pica cerimonia di chiusura
Nimeiri neppure poteva della Conferenza Islamica
contare sull'appoggio delle con la partecipazione del
forze a r m a t e dato che, ne­ boxeur americano
gli ultimi due anni, attra­ Muhammad Ali quale stel­
di OmELL4 DEL GUASTO verso purghe continue non la d'attrazione a d a r e l'im­
aveva fatto altro che sosti­ primatur cosmopolita, è
tuire gli uomini-chiave del­ tornato sui suoi passi: le 3
le sue milizie. province meridionali sa­
Mese dopo mese, Nimei­ rebbero tornate a fondersi
popolo della provincia e- appena ricevute in base al­ ri ha finito così con il tro­ in un'unica regione e i cri­
quatoriana, ai confini dello l'accordo di assistenza mili­ varsi sempre più isolato stiani non sarebbero più
Zaire e dell'Uganda, che è tare. Sordo a ogni ragio­ mentre centinaia di soldati stati sottoposti forzatamen­
stato sempre u n acceso so­ namento, Nimeiri si difen­ dell'esercito regolare rima­ t e alla Shari'a. E non ha
stenitore della spartizione, deva su tutti i fronti: la nevano uccisi negli scontri f a t t o più cenno al suo vec­
per abbattere l'egemonia Shari'a era espressione di con i ribelli. Scontri che nel chio progetto di voler tra­
delia tribù rivale dinka sul­ libertà e democrazia... il Meridione avevano ormai sformare il S u d a n in Re­
la politica regionale, si ag­ Sud èra parte integrante assunto la portata di guerra pubblica Islamica e di vo­
gregò contro il presidente. del paese e quindi doveva civile, coinvolgendo non so­ lerne diventare l'Imam,
Intanto, i più recenti rap­ sottostare alle sue leggi... lo i locati m a anche i tecni­ cumulando così potere poli­
porti dal S u d riportavano mai erano state adoperate ci stranieri che lavoravano tico e potere spirituale.
la notizia di centinaia di armi made in U S A nel Me­ ai grandi progetti di svi­ Comunque il presidente
giovani dinka c h e stavano ridione... «E' vero che uno luppo del paese, alcuni dei non si mostra eccessiva­
abbandonando l'Università dei due bombardieri F-5 è quali sono stati fatti prigio­ mente inquieto dell'avveni­
di J u b a per andare ad in­ precipitato nel Sud, m a so­ nieri e uccisi. Così, la Che­ r e economico del Sudan.
grossare le fila dei guerri­ lo a causa del maltempo, e vron la scorsa estate, decise Infatti, sa perfettamente
glieri. i fucili adoperati contro i l'immediata sospensione che, nonostante le pecche
La situazione diventò via ribelli sono i vecchi G-3 della costruzione dell'oleo­ del suo regime, i munifici
via talmente incontrollabile comprati 10 anni f a dalla dotto e un portavoce della alleati continueranno di
che il presidente f u costret­ Germania Federale e non, compagnia dichiarò c h e buon grado a d elargire aiu­
to a dichiarare lo «stato come ci hanno accusato, gli non sarebbe stata ripresa ti. 11 Sudan, stretto tra Li­
d'emergenza p e r c h è il Su­ americani M-16». , fino a che il governo suda­ bia, Egitto, Etiopia, Ciad,
dan era sconvolto d a nemi­ Anche Arabia Saudita e nese non avesse garantito la Uganda, Zaire, Kenya e
ci interni ed esteri». Paesi del Golfo reagivano sicurezza dei lavoratori, Repubblica centro-africana
Intanto, lo zelo islamico con irritaziorie alle pratiche nonostante la minaccia di è troppo importante per le
non risparmiava nessuno. barbariche e invitavano Nimeiri di toglierle la con­ potenze occidentali e me­
Ad esempio, tra gli altri, la Nimeiri sia a moderarsi cessione. Sempre per moti­ diorientali, per cui un
scorsa primavera un prete nell'applicazione della leg­ vi di sicurezza venivano cambiamento brutale di
cattolico italiano f u frusta­ ge, s i a a riconciliarsi con i anche sospesi i lavori del regime potrebbe essere
to in pubblico perchè tene­ meridionali. Con una situa­ gigantesco canale di Jon- molto più pericoloso per lo­
va in casa alcune bottiglie zione sudanése molto vici­ glei che dal Sud, avrebbe ro che sopportare l'attuale.
di birra. Il 3 settembre poi, na alla guerra civile, più o dovuto raddoppiare le ac­ «Nimeiri è un tattico in­
incappò nei rigori della meno egoisticamente, tutti q u e del Nilo destinate al­ telligente, non uno stratega
legge persino il gen. Ma- gli alleati erano molto l'agricoltura del Nord. a lungo termine - ha detto
moun Awad Abu Zeid, uno preoccupati della stabilità . Con il paese in rivolta e cinicamente un diplomati­
dei 7 ufficiali c h e prepara­ futura del paese data la sua con la sospensione dei due co occidentale c h e vive in
rono il colpo di stato che delicatissima posizione progetti c h e rappresenta­ Sudan - e quindi poiché la
portò al potere Nimeiri. Il strategico-geografica. Era vano la sola speranza di sua principale preoccupa­
generale venne sorpreso a tale ormai la preoccupa­ reale sviluppo del paese, zione è come restare a galla
un party in cui venivano zione dell'Occidente che, l'Islam in Sudan h a quindi per i prossimi 3 mesi, logi­
serviti liquori e a nulla val­ quando lo scorsi luglio i fallito sul duplice obiettivo camente se ne infischia di
sero i suoi trascorsi: il pre­ servizi segreti americani e di assicurare la stabilità po­ quello che sarà o potrebbe
sidente ordinò c h e venisse inglesi vennero a conoscen­ litica e di risolvere i pro­ essere il Sudan tra 20 an­
degradato e c h e gli fosse za di un complotto libico blemi economici. 11 paese ni».
tolta la decorazione di «be­ per assassinare Nimeiri c h e
nèvolo figlio del Sudan», la aveva f a t t o arresatre 10
massima onorificenza del membri del Comitato rivo­
paese. Chi conosce il gene­ luzionario sudanese, U S A e
rale, sostiene c h e la deci­ Gran Bretagna furono se­
sione f u per lui infinita­ riamente combattuti sul­
mente più drammatica del­ l'opportunità di informarlo.
la pubblica fustigazione La salvezza di Nimeiri di­
perchè amava il suo lavoro pese dal ragionamento c h e
e il Sudan più di qualunque se il presidente fosse stato
altra cosa al mondo. ucciso, oltre al pericoloso

Iv, j Domenica 28 / Lunedì 29 Ottobre 1984

Ps^n
ìa 18
Domenica 28/Lunedì 29 Ottobre 1984 Milano/Lombardia
Oggi al Nuovo con Martelli, Finetti e Manzi Si svolge questa mattimi alle ore 10, al Teatro Nuovo di Mi­
lano (p.za San BabUa) là manifestazione dei socialisti lomliardi
con il vicesegretario nazionale del PSI, Claudio Martelli. L'as­

Pieno impegno del PSi lombardo semblea sari aperta da una relazione del segretario regionale,
Ugo Finetti, e presieduta dal segretario della Federàzio«e di
Milano, Giovanni Manzi. Si tratta della prima delle manifesta­

nella campagna di chiarificazione zioni regionali per la campagna di chiarificazione nazionale

promossa dalla Segreteria del PSI. «Con i socialisti il dopoH;risi
i cominciato»: la manovra di risanamento dell'economia avviata

e di verità sui temi dell'economia dal governo Craxi con gii accordi del 14 febbraio, ha raggiunto
in un anno obiettivi frammentali. La lotta all'inflazione è stata
condotta con successo; i salari reali sono stati difesi; l'impegno
« contenere il deficit dello Stato nel 1984, è stato mantenuto; la
La manifestazione avrà inizio alle ore 10- La ripresa economica e il dopo- crisi ripresa economica è in atto. Ora si deve procedere sul terreno
del recupero dell'evasione fiscale e della realizzazione di un
saranno al centro dell'esame dei risultati raggiunti dal governo Craxi maggio equilibrio e di una maggiore equiti.

Inaugurato a Monza Nas a Walter Tobagi
«Un riformista caduto
per il suo coraggio»
Alla manifestazione sono intervenuti Finetti eAmasi
Con una vasta partecipazione d i compagni si
è svolta ieri a Monza, nei locali del deposito
ATM, l'inaugurazione del nuovo N A S dei di­
pendenti, dedicato a Walter Tobagi. Alla ma­
nifestazione sono intervenuti l'on. Aldo Aniasi,
vicepresidente della camera dei Deputati e il
segretario regionale del P S I lombardo, Ugo
Finetti.
Aniasi, nel suo intervento ha, voluto in parti­
colare sottolineare come la figura d i Tobagi
«rappresenta per i socialisti un esempio di rigo­
re e di coraggio nella lotta al terrorismo; una
indicazione di come si deve operare per il rin­
novamento della società con una azione rifor­
mista e democratica».
Finetti, dopo aver ricordato anch'egli la fi­
gura e l'opera di Walter Tobagi, si è poi sof­
fermato sul tema dei pentiti e dei dissociati.
«Quel che infastidisce e che suscita ripulsa -
ha detto - è c h e spesso in questo dibattito si
smarrisce ogni proporzione: non c ' è più «pietà
per i giusti».
Impressiona come soprattutto d a parte dei
«mass media» si tenda a mettere in rilievo e a
enfatizzare l a «complessità», la «problematici­
tà» dei terroristi presentati come «giovani» e
«intellettuali» che volevano in definitiva «cam­
biare il mondo» in nome di «ideali» di libertà e
di giustizia.
Per contro dirimpetto a questa scenografia
zuccherosa delle individualità terroristiche, si
tende a sfocare e a ricacciare nell'oblio quanti
Ecologia
Convegno
del PSI
alle Groane
questa barbarie hanno affrontato e ci hanno «Ambiente e sviluppo»:
permesso di vincere. q u e s t o il t e m a clie sarà e -
N o n si può sfuggire a un senso di rabbia im­ saminato in un convegno
potente e di indignazione di fronte a questo organizzato dal Comitato
«ribaltameno dei ruoli»: d a u n Iato i terroristi regionale lombardo a C a ­
come personalità complesse, dall'altra le vitti­ s a t e il 1 0 novembre.
m e come persone grigie e sostanzialmente C o m e h a ricordato il s e ­
simboli astratti. gretario regionale, U g o
Considero questa manipolazione un'«onda Finetti, n e i presentare i l
lunga» proprio di certa cultura irrazionalistica progetto d i una «Carta del­
che h a avvelenato, inquinato e offuscato la l'ambiente», «la politica e -
formazione di tanti giovani spingendoli verso i c o l o g i c a deve in questi anni
luoghi comuni e i clichè che portano alla cul­ uscire dalla difensiva, m a
tura della violenza. tradursi in una concezione
Gli alessandrini, i Tobagi, i Marangoni non
d i governo c h e riguarda
sono pali della luce, uomini-simbolo, personali­
l'urbanistica c o m e i tra­
t à grigie e impersonali - abbattuti per caso.
sporti, deve cioè essere un
N è erano gli uomini del «sistema». Nessuno
modello dello sviluppo».
dei loro nomi è in un elenco di qualche P 2 e
A l convegno interverrà il
sono caduti perchè erano superiori, personalità
sindaco d i Milano, C a r l o
decisive nei propri posti di lavoro e che sono
state tradite. Tognoli, membro della
commissione per l a difesa
E ' u n fatto che dal mio punto di vista consi­
dero «immorale» che proprio certa cultura cat­ dell'ambiente e dei consu­
tolica lasci cadere nel limbo dell'oblio veri cri­ matori del parlamento e u ­
stiani (che anche grazie alla propria fede in ropeo, Finetti, M a n z i , N a ­
Dio hanno avuto la forza morale di affrontare tali, Luise, P o l i , Ricotti,
la barbarie terroristica e sono stati punti di ri­ Zaccaria, M a s s a , Cutrere,
ferimento «morale» in quei momenti terribili) e Torsani, D e l l a Briotta, E -
si preoccupi di glorificare e riabilitare come «i- scobar. Lodigiani, Gentili
tinerarium mentis» in Deurn «un miserabile Tedeschi, Solari, Ascani e
mercato di delazioni e di omissioni». Pini.
Giovanni Manzi al congresso AGLI
Il principio di solidarietà
è sempre un valore comune
per cattolici e riformisti
Il segretario della Fe­
derazione milanese del
PSI, Giovanni Manzi,
ha portato il saluto dei
socialisti al Congresso
provinciale delle ACLI,
che si è svolto in questi
giorni a Milano
M e n t r e , a n o m e d e i socia­
listi, invio u n s a l u t o a l 2 1 .
Congresso delel A C L I M i ­
lanesi - h a e t t o - c o l g o
l'occazione p e r elencare
u n a s e r i e d i riflessioni p a r ­
t e n d o d a l t e m a della loro
assise provinciale.
E ' o r a m i a s s o d a t o , fi­
n a l m e n t e , c h e distinzioni
d i f o n d o non esitono più
t r a c h i impegna s e stesso
n e l l e f i l e d e l P S I e c h i , nel­
l'ambito della comunità
ecclesiale, s i p r o d i g a p e r l a
p a c e , p e r il d i r i t t o a l alvo-
r o inteso c o m e diritto a d
u n a esistenza u m a n a , e
quindi per l a democrazia
essendo, -ques'ultima, e
concettualemente e nella
r p a s s i indiscindibile d a l l a
p a c e e d a l lavoro.
A n c h e s e pleonastico,
forse, c r e d o sia utile ricor­
d a r e c h e u n o dei pregi del
centro sinistra f u proprio
quellod i intaccare prima e
d i a b b a t t e r e poi g l i «storici
s t e c c a t i » f a i c a t t o l i c i e so­
cialisti: b a r r i e r e c h e - c o ­
m e e b b e a d i r e T u r a t i ri­
volgendosi a i P o p o l a r i in
u n memmorabile discorso
alla C a m e r a del 1924 - a
t u t t o possono s e r v i r e f u o r ­
c h é a l a c a u s a dei lavorato­
ri.
Sulla scia d i quell'espe­
r i e n z a - c h e p e r noi n o n
volle s i g n i f i c a r e n è n e l l e s u
origini i s p i r a t o n e n è n e l
s u o decorso, m e r a conge­
stione del potere con l a
D C - oggi ci riproponiamo
come naturali, anzi conna­
turali interlocutori delle
A C L I Milanesi.
Agli sforzi quotidini p e r
d a r e u n a dimensione più
giusta e d u m a n a a d u n a
società a n c o r troppo impe­
gnata dall'anarchia del
c o n s u m u s m o , noi p o s s i a m o
u n i r e t u t t o c h i a r i s c a e re­
c u p e r i i valori d e l solida-
r i a m o sia nella accezione
c a t t o l i c a c h e i n q u e l l a ri­
formista; dell'attenzione -
titpica delle A C L I - a i
problemi delia persona con
l a solleciturdine, caratteri­
s t i c a d e socialsiti r i f o r m i ­
s t i , p e r i d i r i t t i civili; d e l ­
l'impegno alla t u t e l a della
vita q u a l e valore assoluto
(patrimonio in v id ia b ile
della tradizione cristiana)
c o n q u e l l o - socialista -
d e l l a l o t t a p e r migliori
condizioni d i vita della
d o n n a e degli emergianti.
M i rendo contoc h e que­
s t e riflessioni s o n o p i ù a -
n u n c i a t e c h e svolte: i n f a t ­
t i , l a p r o p o s t a c h e il P S I f a
alle A C L I Milanesi è c h e
- n e l l a r e c i p r o c a distinzio­
n e d i ru o li e c o m p e t e n z e -
s i possono s v o l g e r e insie­
m e , a livello p r o v i n c i a l e ,
p r o p r i o q u e s t i t e m i c h e so­
n o patrimonio unitario e
d e i m i t a n t i aclisti e q u e l l i
socialsiti.

Turrini in segreteria cittadina Presentata da Schemmari in Consiglio a Milano Donne SOGEMI

Dialogare di più
con la città
Indetta dalla segreteria cit­
tadina si è svolta in federazio­
ne una riunione dei coordina­
tori di zona della città per una
messa a fuoco degli impegni e
delle iniziative del partito nel­
le prossime settimane.
L'incontro è stato aperto d a
un intervento del segretario
Guido Turrini, il quale h a det­
t o tra l'altro: «E' d i fatto av­
viata la mobilitazione in vista
delle, elezioni della prossima
primavera». L a segreteria cit­
tadina ha messo a fuoco un
programma di attività diretto
ad impegnare te nostre' strut­
ture e a qualificare il lavoro
del partito in città nei termini
di una maggiore capacità di
proposta e di presenza. Si
tratta di impostare una azione
politico-programmatica di ap­
profondimento e di iniziativa
esterna attorno a d alcune que­
stioni fondamentali: la que­
stione dell'ambiente e dell'e­
cologia, la questione della ter­
za età, la questione della lotta
contro la droga, la questione
dei giovani e dell'occupazio­
ne, la questione della casa e
del rilancio edilizio. S u questi
temi dobbiamo mettere a fuo­
co idee e programmi concreti
e adeguati ai problemi della
Milano che cambia in coeren­
za con una tradizione in città
di partito di governo e di pro­
posta.
Riformismo e concretezza
programmatica devono essere
i capisaldi della nostra inizia­
tiva in questi mesi. In vista
delle prossime elezioni dob­
biamo essere capaci di svolge­
re un'azione di valorizzazione
del lavoro e delle realizzazioni
dei socialisti al governo della
città al centro come alla peri­
feria, L'intuizione di organiz­
zare nelle zone dei momenti
di confronto con i cittadini
per un bilancio e un rendicon­
to sull'attività amministrativa
di questi anni, si è rivelata
giusta. Di intesa con U Grup­
po Consiliare d i Palazzo M a ­
rino, dovremo perciò ripren­
dere in tutte le zone della cit­
t à l'iniziativa «Fatti e Idee per
la t u a zona» convinti che ab­
biamo buoni impegni mante­
nuti e buone proposte d a f a r
conoscere e da pubblicizzàre.
Lavoro costruttivo e maggiore
politicizzazionedel nostro in­
tervento devono essere il filo
conduttore anche dei prossimi
congressi delle zone c h e cele­
breremo nella metà del prcfe-
simo mese di novembre. S i
tratta di approfittare di que­
sta occasione di mobilitazione
del partiti) in città per realiz­
zare u n approfondimento sulle
caratteristiche del lavoro del
partito nelle zòne, nei rapporti
con le sezioni d a u n lato e l'at­
tività dei consigli di zona dal­
l'altro. Cosi come sarà questa
la sede per cominciare a d im­
postare le proposte program­
matiche per la vita dei quar­
tieri in vista del prossimo rin­
novo delle circoscrizioni del
decentramento. Occorre in­
somma una piena consapevo­
lezza d a parte dei compagni
che occorre avviare una fase
nuova e piii impegnativa d i
lavóro politico in città. Gli
impegni e le difficoltà che
dobbiamo fronteggiare ri­
chiedono u n partito c h e sia
pronto a sviluppare un'azione
politica molto intensa attorno
a progetti e a proposte legate
al vivo dei problemi della gen­
te». • n e alla cerimonia di com­
E ' convocato per
martedì 3 0 ottobre alle
ore 18, in Federazione,
il Comitato direttivo cit­
tadino. All'ordine del
giorno i problemi della
riorganizzazione del
partito in città e i temi
della prossima campa­
gna amministrativa.
Una concreta risposta La battaglia Intervento
al dramma della droga continua del PSI
P r i m o c o m u n e in Italia, Milano h a avvia­ m u n a l e - a b b i a m o t e n u t o presente c h e c u ­ Le donne socialiste ipilanesi Intervenendo a nome
t o u n a c a m p a g n a antidroga articolata in 10 r a r e i giovani drogati significa a n c h e , conte­ rivendicano la legittiini{tà poli­ d e l G r u p p o P S I n e l l a se­
punti. C o n u n investimento congiunto d e l stualmente, agire p e r t r a s f o r m a r e in pro­ tica della lotta svolta cOn tutto d u t a del Consiglio c o m u ­
C o m u n e e della Regione d i circa 5 miliardi fondità l a qualità della vita e d e i rapporti il movimento delle donne per II
raggiungimento di una legge n a l e d e l 17 o t t o b r e 1 9 8 4
l ' a r e a milanese vedrà svilupparsi, i n u n a sul territorio; significa accostarsi a l proble­ d e d i c a t a a l l a S O G E M I , il
che sancisse la fine della vio­
s t r e t t a collaborazione t r a C o m u n e , Provve­ m a p r e n d e n d o i n e s a m e le s u e interrelazioni lenza sessuale. vicecapogruppo avv. D o ­
ditorato e P r e f e t t u r a , u n a serie impegnativa c o n le caratteristiche strutturali della socie­ Non saranno a fianco del m e n i c o Bellantonih a valu­
d i iniziative c h e p u n t a n o s u d u e obiettivi d i t à ; significa sollecitare gli adulti, le famiglie Comitato Promotore per la t a t o p o s i t i v a m e n t e l a re la ­
fondo: a d u n a riflessione su s e stessi, a d u n esarne legge di iniziativa popolare che zione del prof. Michele
1) realizzazione u n a generale mobilita­ d i coscienza «sui proprio ruolo». manifesterà sabato pomeriggio Burnengo, amministratore
«In quest'ambito si presenta d i g r a n d e ri­ in P.zza Duomo perchè da
zione nella prevenzione e nella rieducazio­ u n i c o d e l l a S O G E M I , ri­
sempre diversa è la nostra po­
ne, m a a n c h e u n a rnobilitazione della co­ lievo il potenziale contributo della scuola
sizione sulla «procedibilità di l e v a n d o t a n t o il c a r a t t e r e
scienza collettiva c a p a c e d i p e n e t r a r e in o-; laddove ci sia l a possibilità reale d i svolgere
ufficio» - art. 9. Siamo a fian­ p u n t u a l e d e l l ' a n a l i s i quan-r
gni m o m e n t o della v i t a sociale e perciò d i u n lavoro serio d i informazione e non si f a c ­
co di tutte le donne per la ri­ t o l ' a v e r t e n u t o f e d e all'o­
oper are u n sostegno e d u n r a f f o r z a m e n t o cia p u r a improvvisazione o sr s t e n d a a ri^
conquista degli art. 4 e art. 10 biettivo d i fondo, costitui­
della condizione giovanile nella nostra so­ muovere il problema droga negandone l'esi­ che con la loro caduta hanno t o d a l voler d o t a r e M i l a n o
cietà. stenza». snaturato parti qualificanti di u n a struttura moderna
2) D a r e risposte i m m e d i a t e e precise alle «Questi programmi operativi, q u e s t o la­ della legge.
voro - h a d e t t o S c h e m m a r i - rischiano d e d e f f i c i e n t e p e r l a d is tri­
esigenze poste dalle migliaia d i tossicodi­ Riteniamo che il nuovo testo
pendenti presenti nella città d i M i l a n o e d al­ non avere l'auspicata efficacia s e non viene approvato dalla Camera dei b u z i o n e all'ingrosso.
le loro famiglie. contestualmente sviluppata u n a massiccia deputati con l'astensione del B e lla n to n i h a c o n c l u s o
S u questi t e m i e sulla b a s e d i questi pre­ opera d i vigilanza e di repressione dello PSI già largamente motivata, lodando l'atteggiamento
supposti l'Assessore all'Assistenza e Sicu­ spaccio. comprenda importanti innova­ della G i u n t a c h e h a dimo­
rezza Socilae del C o m u n e d i Milano, c o m ­ L'impegno delle forze d i polizia in questi zioni, non solo culturali, ma di strato «capacità d'inter­
pagno Attilio S c h e m m a r i h a f a t t o nei giorni ultimi tempi si è molto sviluppato cogliendo salvaguardia degli interessi vento, attitudini e serietà
delle donne. imprenditoriali» nel perse­
scorsi u n a m p i o r a p p o r t o sul p r o b l e m a dr(> a c h e significativi successi: occorre f a r e d i
Fermo h il nostro impegno a
g a e sul piano operativo d e l C o m u n e d i M i ­ piii e p e r questo occorre c h e il governo d i a g u i r e q u e s t o obiettivo, a n ­
continuare nité la battaglia
lano. più mezzi e più uomini in questa d u r a lotta t e p o n e n d o «rigore e t r a ­
che avrà come prima scadenza
«Nella predisposizione d e l p i a n o - h a det­ c h e vede in c a m p o antagonisti criminali so­ s p a r e n z a » a soluzioni d ila ­
la discussione in Senato delia
t o il c o m p a g n o S c h e m m a r i in Consiglio co­ stenuti d a grandi interessi fianziari». legge stessa. torie di comodo.
Ricordata a Milano la figura Vita ^
del compagno Riccardo Lombardi Partito
Commossa partecipazio­ colare ricordare «il deter­ r e la via della libertà e del • Lunedì 5 novembre al­
minante contributo di riscatto nazionale». l e o r e 1 7 , p r e s s o il P a l a z z o
memorazione della figura Lombardi, antifascista mili­ H a poi preso la parola il d e l l e S t e l l i n e d i M i l a n o , si
di Riccardo Lombardi nel tante» e dirigente nazionale sen. Arialdo Banfi che h a t e r r à l'attivo d e i sindacali­
trigesimo della sua scom­ della Resistenza. ricordato di Lombardi, «la s t i socialisti. I n t r o d u r r à l a
parsa. Alla manifestazione, «Egli apparteneva - h a capacità d i cogliere sempre riunione, Giovanni M a n z i ,
c h e h a avuto luogo venerdì detto - a quella schiera di i segni dei cambiamenti del­
segretario provinciale del
scorso presso l a sede pro­ giovani c h e immediatamen­ l e situazioni politiche» e il PSI.
vinciale dell'ANPI, sono in­
t e reagirono all'avvento del suo rammarico perchè il
• L a sezione d i L i m b i a -
tervenuti, assieme a una regime fascista. Sono stati movimento dei lavoratori,
folta delegazione d i sociali­ questi indomiti combattenti nel suo complesso politico e t e , in c h i u s u r a d e l l a 24.
sti milanesi, l'on. Aldo A- - h a proseguito Aniasi - sindacale, fosse quasi sem­ F e s t a A v a n t i ! , ha, v e r s a t o
niasi e il sen. Arialdo Banfi. c h e hanno consentito alla pre in ritardo e quindi in s o m m a di lire 800.000
Aniasi ha voluto in parti­ mia generazione d i sceglie­ posizione difensiva. all'Associazione ) Amici
à e i r Avanti!
 A»»»!»
viSf-t/sv-
P a ^1 9
Domenica 28/Lunedì 29 Ottobre 1984

Novità per il 1988? laido: giornata di grossi impegni e di spettacolo

I Giochi A Milano il primo dei derby
olimpici A Torino c'è Juventus-Roma
e la Corea Previsto un nuovo record per quanto riguarda il montepremi del Totocalcio
Jorse sopra i 19 miliardi) - La capolista Verona ospita la Fiorentina
diC A R L O MARCUCCI Sulla tavola del c a m ­ di G I O R G I O N A R D I u o m i n i d i L o r e n z o . 11 N a ­
p i o n a t o c ' è oggi p e r gli poli i n r i p r e s a n u t r e f o n d a ­
S e sono vere le voci c h e n a u f r a g ò e successivarhente sportivi u n a s s o r t i t o m e n ù . t e s p e r a n z e d i u s c i r e in­
circolano d a qualche giorno gli atleti tornarono a rappre­ C e n ' è per t u t t i i gusti: denne dal terreno dell'Ata-
negli ambienti del C o m i t a t o sentare la parte della Ger ­ quelli d a l p a l a t o f i n o e l a n t a , m e n t r e l'Avellino
olimpico internazionale ( e mania alla quale appartene­ quelli d i b o c c a b u o n a . Il c h e ospita l'Udinese h a
non c ' è alcun motivo p e r vano. D ' A l t r a p a r t e i pro­ p r o g r a m m a odierno, infat­ c o n c r e t e possibilità d i pie­
non ritenerle tali) sarebbero blemi di intese politiche e-
t i , m e t t e f a c c i a a f a c c i a le g a r e la r e s i s t e n z a d è i f r i u ­
in corso d a t e m p o contatti rano resi ancor più comples­
cosidette grandi, quelle lani. L ' A s c o l i a C o m o c e r ­

t r a l a Corea d e l N o r d e
quella del S u d p e r dirottare
a Pyongyang (capitale della
C o r e a del N o r d ) a l c u n e g a ­
r e dei Giochi olimpici del
1988 c h e il C . I . O c o m e si
ricorda h a a f f i d a t o a Seul,
capitale della C o r e a del
S u d . N o n solo; m a sarebbe­
ro: riprese le t r a t t a t i v e p e r
arrivare alla formazione di
u n a s q u a d r a coreana unica.
T u t t o ciò potrebbe sblocca­
r e u n a situazione estrema­
m e n t e difficile non solo p e r
il P a e s e orientale m a p e r lo
stesso f u t u r o dei Giochi o-
limpici c h e potrebbero rice­
vere u n colpo quasi m o r t a l e
se si dovesse arrivare, d o p o
quelli di Montreal, Mosca e
Los Angeles, a u n t e r z o boi­
cottaggio.
Il Co m i ta t o olimpico in­
ternazionale non f e c e davve­
r o u n a scelta felice desi­
g n a n d o Se u l c o m e s e d e del­
la X X I V Olimpiade, cioè
m a n d a n d o i Giochi in u n a
c i t t à capitale d i u n o S t a t o
diviso in conseguenza d i u n a
g u e r r a quasi dimenticata
m a c h e h a lasciato p r o f o n d e
tracce tutt'altro che sanate
(tra Corea del N o r d e C o r e a
del S u d non esiste n e p p u r e
u n t r a t t a t o di pace): a p r ì , in
sostanza, l a p o r t a a i motivi
p e r u n tèrzo boicottaggio in
q u a n t o n è l ' U R S S n è i paesi
dell'Europa orientale ( e
chissà se nel 1988 l a R o m a ­
nia s e la sentirà d i ripetere
lo «sgarbo» a M o s c a ) inten­
deranno m a n d a r e le loro
s q u a d r a a Seul, capitale d i
u n o S t a t o filoamericano, so­
stenuto e incoraggiato dagli
U S A . ^ e , tuttavia, i contatti
e d i tentativi d i unificazione
dovessero a n d a r e a b u o n fi­
ne, allora l a maggior p a r t e
dei contrasti potrebbero sa­
narsi e i Giochi olimpici po­
t r e b b e r o ascrivere a loro
merito il f a t t o d i essere riu­
sciti a rimettere assieme,
c ò m e territorio e c ó m e po­
polazione, u n PàeSé divisò
dalle conseguenze ' d i u n a
guèrra.
L'esperimento d i u n a
s q u a d r a unica f o r m a t a còh
elementi appartenenti a u n
Paese diviso in d u e non è
nuovo. S i ebbe, per la p r i m a
volta, nel 1956, q u a n d o , a
Cortina d'Apezzo, ai Giochi
invernali, si presentò u n a so­
la s q u a d r a tedesca f o r m a t a
d a atleti della R e p u b b l i c a
Democratica e d i quella Fe­
derale. T a l e esperimento si
rinnovò q u a t t r o anni dopo, a
R o m a , ai Giochi d e l l a X V I I
Olimpiade m a non e b b e ec­
cessiva f o r t u n a p e r c h è nel
1964, a Tokio, l a f o r m u l a
si dai criteri di selezione del­
le s q u a d r e tedesche dalle
quali dovevano essere tratti
gli atleti candidati alla for­
mazione della squadra uni­
c a . T r a l'altro si ricorse a d
una bandiera particolare
c h e insieme ai colori tradi­
zionali (nero, rosso, oro)
portasse come simbolo d i u-
nificazione i cinque cerchi
olimpici e per l'inno d a ese­
guire in occasione delle vit­
torie degli atleti si pescò nel­
la vasta produzione d i Lud­
wig v a n Beethoven.
L'esempio della s q u a d r a
unica tedesca non o f f r e ,
quindi, prospettive esaltanti;
m a l'idea d i consentire c h e
alcune g a r e della X X I V O-
limpiade si possano disputa­
re, oltre c h e a S e u l , a n c h e
nella capitale della C o r e a
del N o r d è suggestiva per­
chè, t r a l'altro, è realizzabi­
le e non contrasta con le re
gole olimpiche c h e , talvolta,
sono f e r r e e e anacronistiche.
L ' a r t . 34 del regolamento
del C . I . O è abbastanza a -
dattabile al caso Corea: in
detto articolo si precisa, in­
f a t t i , c h e l a c i t t à organizza­
trice «può dividere il privi­
legio con a l t r e c i t t à o regioni
dello stesso Paese, in accor­
d o c o n il C o m i t a t o olimpico
internazionale». E non c ' è
chi non veda - a n c h e d a
p a r t e dei rigidissimi tutori
dell'idea olimpica c h e sie­
dono a Losanna - c h e la Co­
rea, a n c o r c h é divisa in d u e ,
è u n solo Paese.
Auspicare c h e le proposte
d i estendere le g a r e a l N o r d
della C o r e a e d i f o r m a r e
u n a s q u a d r a unica coi-éana
per i Giochi del 1988 abbia­
n o u n esito positivo ci sem­
b r a più c h e ovvio. Soprat­
t u t t o p e r c h è non solo si sal­
verebbe l'edizióne di S eul
m a a n c h e la stessa Olimpia­
de. E tornerebbe g r a n meri­
t o allò sport d i f a y e r risolto,
seppure in modo episodicp
e,-purtroppò, soltanto per ufi
breve periodo,t le conse­
guenze d i u n conflitto lad-
, dovè la grandé*'politica in-
• ternàzionale si % dimostrata
vana. M a il C o m i t a t o olim­
pico internazionale ha da­
vanti a s è ben altri compiti
oltre quello di salvare l'ap­
p u n t a m e n t o di Seul: d a Los
Angeles è giunta notizia c h e
i Giochi americani hanno
f r u t t a t o 150 milioni di dol
lari, cioè quasi 300 miliardi
di lire. A n c h e queste c i f r e
danno^prospettive b e n diver­
se d a quelle tradizionali del
C I O . S a r e b b e il caso di e-
saminarle e di t r a r n e le op­
portune conseguenze.
c h e sono appollaiate ai
vertici della classifica e
c h e sperano di confermare
l e loro aspirazioni d i p r i ­
m a t o ; poi, d a a p p e t i t o s o
c o n t o r n o , s e g u o n o gli a l t r i
i n c o n t r i c h e interessano il
l i m b o d e l l a classifica, p a r ­
tite c h e p e r ò non sono d a
c o n s i d e r a r s i inferiori in
q u a n t o a d interesse.
Gli scherzi de! compu­
t e r sono davvero impreve­
dibili. M a c o n motivi d i in­
teresse della classifica s e
n e intrecciano altri c h e se
p u r n o n p r e v a l e n t i , ri­
chiamano attenzione e cu­
riosità. P r o b a b i l m e n t e og­
gi ci s a r à u n altro salto del
Totocalcio. N e l l e ultime
t r e settimane l'ammontare
delle giocate è a u m e n t a t o
notevolmente, superando
d o m e n i c a s c o r s a i 18 mi­
liardi. O g g i p r o b a b i l m e n t e
s a r à s f o n d a t o il t e t t o d e i
19, l i m i t e f i n o r a m a i r a g ­
g i u n t o (il m a s s i m o è s t a t o
d i 18 m i l i a r d i e 6 6 2 milio­
n i il 2 8 g e n n a i o d e l 1984).
A q u e s t i motivi c h e in­
t e r e s s a n o gli s c o m m e t t i t o ­
ri, bisogna aggiungerne u n
altro c h e riguarda Beàrzot.
E ' a l l e p o r t e l ' i n c o n t r o in­
ternazionale con la Svizze­
r a (si g i o c h e r à s a b a t o
prossimo 3 novembre) par­
tita c h e dovrà fornire al
t e c n i c o indicazioni sugli e -
lertienti validi p e r il f u t u r o
della squadra azzurra.
S c e l t e d i f f i c i l i viste l e c a ­
renze d i giocatori d i spicco
e tecnicamente dotati.
C o n l'invasione degli
s t r a n i e r i c h e n e i rispettivi
club occupano quasi tutti
l e posizioni-chiave della
f o r m a z i o n e , si s t a c h i ù -
Nel corso di una cerimonia che si è svolta giovedì al CONI
Sono stati consegnati i Premi
letterari e di giornalismo
G i o v e d ì m a t t i n a , nel s a l o n e
d ' o n o r e d e l F o r o I t a l i c o , si è svolta
la cerimonia d i premiazione del
X V I I I Concorso letterario, del
X I I I C o n c o r s o n a z i o n a l e p e r il
r a c c o n t o sportivo e d e i P r e m i
U S S I 1983.
I vincitori d e l c o n c o r s o l e t t e r a ­
r i o s o n o risultati: p e r l a S e z i o n e
s a g g i s t i c a : L a m b e r t o A r t i d i p e r il
•
c h e r à d i rompere la serie
n e g a t i v a c h e d u r a dall'ini­
zio d e l torneo.
I n serie B spicca t r a tut­
ti l ' i n c o n t r o t r a B a r i e G e ­
noa, d u e formazioni c h e
n o n n a s c o n d o n o le l o r o
ambizioni di promozione,
m e n t r e il P i s a c h e o s p i t a il
Lecce dovrebbe conferma­
r e il p r i m a t o in c la s s ific a .
D i rilievo a n c h e gli in c o n ­
tri Triestina-Padova e Va-
rese-Cagliari, dove i p a ­
droni di casa godono dei
favori del pronostico a n c h e
s e non è d a escludere c h e
sia i p a d o v a n i c h e i s a r d i
possono g u a d a g n a r e u n ri­
s u l t a t o u t i l e . Il P e r u g i a a t ­
t e n d e con u n a c e r t a preoc­
c u p a z i o n e l a visita d e l Bo­
l o g n a , m e n t r e il T a r a n t o o -
s p i t a il pericoloso P e s c a r a .
C h i u d o n o il p r o g r a m m a l e
partite Catania-Arezzo;
Cesena-Empoli, Parma-
Karl Heinz Rummenigge (a sinistra) Insieme all'allenatore dell'Inter Castagner. Il tedesco potreb­ Monza e Sambenedettese-
be essere determinante per il derby milanese Campobasso.
11 p r o g r a m m a c ò n gli
dendo quello spazio c h e a- a l t o rilievo. C ' è l a capoli­ s e , p e r u n i n c o n t r o c h e po­
a r b i t r i (inizio a lle 14,30):
vrebbe potuto consentire a sta Verona che attende la t r e b b e d e f i n i r s i d e l l a veri­
Serie A : Atalanta-Napoli
qualche giovane talento d i Fiorentina. U n a partita t à e c h e a m b e d u e n o n pos­
( L a n e s e ) ; Avellino-Udine­
a f f e r m a r s i . B e a r z o t si t r o ­ s c o r b u t i c a p e r i viola d o p o sono perdere p e r continua­
se (Pairetto); Como-Ascoli
v a in u n circolo chiuso. la n o n b u o n a p r o v a o f f e r t a r e la l o r o r i n c o r s a n e i con­
(Redini); Juventus-Roma
Come Diogene cerca mercoledì contro i belgi f r o n t i d e l V e r o n a . C ' è in­
(Casarin); Lazio-Cremo­
l ' u o m o o gli u o m i n i p e r ri­ dell'Anderlecht e delicata fine lo s c o n t r o t r a S a m -
nese (D'Elia); Milan-Inter
solvere i p r o b l e m i d e l l a p e r g l i scaligeri intenzio­ pdoria e Torino, d u e com­
(Bergamo); Sampdoria-
n a z i o n a l e , e m e r s i in f o r m a nati a confermare le loro plessi a i vertici d e l l a clas­
s i f i c a e d in g r a d o d i o f f r i r e Torino (Paparesta); Vero-
m a c r o s c o p i c a d o p o l a con­ ambizioni di primato e a
m a n t e n e r e l a loro i m b a t t i ­ agli spettatori u n o spetta­ na-Fiorentina (Ciulli). Se­
q u i s t a d e l m o n d i a l e del- r i e B: B a r i - G e n o a (Esposi­
bilità. c o lo d i g r a n livello.
1*82. L a s u a ricercafinora
A l « M e a z z a » c ' è il d e r ­ D o p o q u e s t i i n c o n t r i il to); Catania-Arezzo ( G r e ­
è stata vanificata d a una
b y tra Milan e Inter. Re­ calendario propone con­ c o ) ; C e s e n a - E m p o l i (Pelli-
realtà c h e davvero non
c o r d d i incasso, d i s p e t t a ­ fronti c h e m e t t e d i fronte canò); P a r m a - M o n z a (Bal­
consente in prospettiva di tori e speriamo a n c h e di le formazioni di centro e lerini); Perugia-Bologna
essere o t t i m i s t i , visti i m a ­ s p e t t a c o l o visto il v a l o r e b a s s a c la s s ific a . A l l ' O l i m ­ (Magni); Pisa-Lecce (Le­
gri risultati ottenuti recen­ e d il p o t e n z i a l e t e c n i c o pico la Lazio cercherà di ni); S a m b e n . - C a m p o b a s s o
temente dall'undici azzur­ c h e possono e s p r i m e r e i guadagnare i d u e punti ai (Gabbrielli); Taranto-Pe-
ro. d u e complessi. J u v e n t u s e danni della Cremonese, s c a r a (Boschi); T r i e s t i n a -
Il c a m p i o n a t o , c o m e s i è R o m a saranno faccia a tutt'altro c h e intenzionata Padova (Lombardo); Va-
detto,o f f r e u n a giornata di faccia al C o m u n a l e torine- a l a s c i a r e v i a l i b e r a agli rese-Caglia (Pezzella).
v o l u m e «I g r a n d i m a t c h » ( p r i m o P e r il R a c c o n t o s p o rtiv o s o n o lievi e C l a u d i o G r e g o r i e x a e q u o
premio) e Claudio Bertieri p e r r i s u l t a t i t r e vincitori e x a e q u o e per la Tecnica; Giacomo" C r o s a
«Gli a t l e t i d i c a r t a » (2. p r e m i o ) ; cioè Michele Accadia, Luciano per la radio; C l a u d i o leardi p e r la
p e r la S e z i o n e t e c n i c a : R i n o M i n e r v a e C a r l a Pilolli e il vinci­ televisione.
T o m m a s i p e r l a «Storia d e l t e n n i - t o r e d e l P r e m i o G i o v a n i c h e è ri­ I n f i n e Luigi G i a n o l i è s t a t ò il
s» ( 1 . p r e m i o ) e D a n i e l a S t a b i l e sultato Giuseppe Gironacci. p r i m o vincitore d e l T r o f e o « U n a
p e r « P a t t i n a g g i o a rotèlle» ( 2 . P e r q u a n t o r i g u a r d a il P r e m i o P e n n a ' p e r lo sport» d i n u o v a isti­
premio); p e r la Sezione narrativa: U S S I s o n o s t a t i scelti G i a n c a r l o t u z i o n e . Il T r o f e o è c o s t i t u i t o i n
A lessio B r e n n a p e r «Pudore» ( 2 . Baccini p e r la Cronaca; L u c a A r ­ u n a s c u l t u r a in b r o n z o , o p e r a d e l
premio). gentieri p e r l'Inchiesta; Pino Al­ m a e s t r o M a r i o Rossello.

Il 3 0 o t t o b r e prossimo, i n o c c a s i o n e d e l
A fine mese 9 0 . Consiglio n a z i o n a l e d e l C O N I , v e r r à
nominato u n commissario straordinario
commissario p e r l a F e d e r a z i o n e i t a l i a n a b a s e b a l l e sof-
t b a l l . L a d e c i s i o n e è s t a t a p r e s a l ' a l t r o ie­
nominato ri d a l C O N I c h e h a p r e s o a t t o d e l l e di­
missioni r a s s e g n a t e d a l l a m a g g i o r a n z a
dal CONI d e i consiglieri f e d e r a l i (il c h e h a c o m p o r ­
t a t o l a d e c a d e n z a d e l l ' i n t e r o Consiglio
perla federale) e della decisione d e l presidente
d e l l a F I B S , B r u n o B e n e c k , d i n o n eserci­
Federazione t a r e il m a n d a t o f i n o a l l ' a s s e m b l e a eletti­
va.
baseball P e r q u a n t o r i g u a r d a il c o m m i s s a r i o
s t r a o r d i n a r i o negli a m b i e n t i d e l C O N I si
f a il n o m e d e i s e g r e t a r i o g e n e r a l e , d o t t .
M a r i o Pescante.- I l m o n d o d a l b a s e b a l l è
s t a t o m e s s o a r u m o r e , o l t r e c h e dall'invio
a l C O N I , a i giornali e p e r s i n o a l presi­
d e n t e d e l C onsiglio d i u n a d o c u m e n t a z i o ­
n e d a p a r t e del vicepresidente della Lazio
b a s e b a l l , d a l l a successiva r i m e s s a d i vo­
luminosi dossier a t t r a v e r s o i q u a l i , c o n ri­
produzioni d i documenti, viene resa pub­
blica la gestione della Federazione base­
b a l l c h e gli stessi consiglieri dimissionari
non a v r e b b e r o g i u d i c a t o r e g o l a r e . T r a
l ' a l t r o v i e n e a c c u s a t o a n c h e il C O N I d i
non avere esercitato in modo attento i ne­
cessari controlli a t a l e g e s t i o n e . I dossier
r e c e n t e m e n t e inviati a l l a s t a m p a s o n o
c o m p o s t id a u n c e n t i n a i o d i p a g i n e .
Società sportive
dentro il CSI
Il Centro sportivo italiano (CSI) a chiusura
dell'anno associativo 1983/84 ha comunicato
che le società sportive affiliate al Centro han­
no raggiunto le 8.643 unità, con ben 591 socie­
tà in più rispetto all'anno precedente che già
aveva fatto registrare un record nella crescita
associativa. Sempre secondo un comunicato
del C SI, le regioni con un maggior numero di
società sono: la Lombardia (1995), l'Emilia-
Romagna (1220), il Veneto (776), la Toscana
(650), il Piemonte (553), il Lazio (551), la
Campania (515) e la Sicilia (462).
Originale corsa
giovedì aii'EUR
Nel quadro delle manifestazioni relative alla
VI edizione della «Tavola nel mondo» in pro­
gramma da lunedì 30 ottobre al 6 novembre
prossimi al Palazzo dei Congressi dell'EUR, si
volgerà, giovedì 1. novembre, una originale ga­
ra gastronomico-podistica che si snoderà lungo
le vie del quartiere su di un percorso di cinque
chilometri. Verranno toccati cinque esercizi
(ristoranti e pasticcerie) dai quali dovranno es­
sere ritirati piatti già pronti. Il contenuto dovrà
essere consumato e la gara sarà vinta dalla
squadra (cinque elementi) con il minor tempo.
 . 20
Domenica 28/Lunedì 29 Ottobre 1984
Nell'URSS Secondo Jaworski, ex dirigente di Solidarnose Un convegno a Roma
l'economia
non va,
convocato
fra un mese
il Soviet
Il sacerdote sequestrato venerdì scorso si troverebbe nelle mani
Supremo dei servizi di sicurezza e potrebbe essere portato all'estero
MOSCA, 27 - Gli ultimi
dati statistici pubblicati og­
gi a Mosca hanno conferma­
to un'accentuata tendenza
al rallentamento dei tassi di
sviluppo dell'economia so­
vietica.
I due principali indici -
quello della produzione in­
dustriale e quello della pro­
duttività del lavoro -- sono
ancora al di sopra di quanto
previsto dal piano quin­
quennale, ma la loro ten­
denza al ribasso già delinea­
tasi in agosto è stata con­
fermata dai dati relativi a!
mese di settembre, resi oggi
noti dalla Pravda.
Allo stesso tempo, l'orga­
no ufficiale del P C U S h a
detto che uno dei settori
chiave dell'economia, quello
del petrolio, continua non
solo ad essere in ritardo ri­
spetto agli obiettivi di cre­
scita fissati dal piano, m a è
addirittura in calo rispetto
all'anno scorso.
Secondo i dati statistici,
la produzione di petrolio nei
primi nove mesi del 1984 è
stata pari a 461 milioni di
tonnellate, con una diminu­
zione dello 0,4 per cento ri­
spetto allo stesso periodo
dell'anno scorso.
II soviet supremo è stato
convocato per il 27 novem­
bre proprio per esaminare il
piano d i sviluppo economico
e sociale del paese e il bilan­
cio del 1985.
«L'abate Popieluszko
è ancora vivo»
VARSAVIA, 27 - Le
drammatiche parole dell'ex-
vicepresidente di «Solida^
nosc» della regione di Var­
savia Seweryn Jaworski te­
stimoniano come in Polonia
cresca la tensione nell'attesa
di conoscete la sorte d i pa­
dre Jerzy Popieluszko, rapi­
to il 19 ottobre scorso, j a ­
worski in una dichiarazione
che ha suscitato scalpore h a
affermato, citando fonti im­
precisate m a defmite atten­
dibili, che padre Popielu­
szko è vivo, che si trova nel­
le mani dei servizi di sicu­
rezza, che c ' è il rischio che
venga portato fuori del pae­
se. Nello stesso tempo il
sindacalista chiede che si
faccia luce sull'eventuale
responsabilità dei servizi se­
greti sovietici sul rapimento.
L a chiesa di San Stani­
slao Kostka è stata visitata
ieri dal primate della Polo­
nia, cardinale Jozef Glemp,
che ha pronunciato una di­
chiarazione che da una par­
te riapre qualche speranza e
dall'altra fornisce notizie
preoccupanti per lo stato di
salute del giovane sacerdote
prima del rapimento. La vi­
sita nella chiesa che è diven­
tata il punto di riferimento
dei fedeli tra i quali padre
Popieluszko era molto jjopo-
lare nella sua strenua difesa
in favore di «Solidarnose»,
ha avuto anche lo scopo
Cinque ami di occupazione armata sovietica
Messaggi di solidarietà di Pertirii e Craxi
d'invitare alla calma ed alia
moderazione.
Che qualcosa non vada
nei rapporti tra la chiesa di
San Stanislao e l'arcidiocesi
di Varsavia è testimoniato
da quanto lo stesso Jaworski
ha rivelato oggi: «Ieri il
primate mi h a detto perso­
nalmente che occupiamo
una parte della canonica e
che c'è il pericolo che venga
la polizia». Subito dopo il
sindacalista ha precisato che
il primate «non ha chiesto
^ffùanU!
so tempo si defìnisce que­
st'atto «totalmente estraneo
alla cultura polacca». S'invi­
t a quindi a trarre «conclu­
sioni, comprese quelle per­
sonali», lasciando intendere
che per quello che viene de­
finito «delitto provocatorio»
potrebbero essere coinvolte
persone di primo piano del­
l'apparato dei servizi dì si­
curezza. Lo stesso primo se­
gretario del P O U P e primo
ministro, generale Wojciech
Jaruzelski, h a sentito la ne­
cessità di condannare in
prima persona «questo atto
pericoloso di banditismo»
che va «contro i dirigenti del
Paese».
Nello stesso tempo un
commento dell'Agenzia go­
vernativa polacca «PAP» nel
quale si afferma che «forse
padre Popieluszko è stato
ucciso» è dedicato a mettere
in guardia la popolazione
d'andarsene» e che si rende dal seguire coloro che ven­
conto che «tutto ciò non è gono definiti i «maestri della
ovviamente approvato dalla provocazione». Per la prima
chiesa in quanto f a peggio­ volta da una settimana dal
rare i rapporti tra lo Stato e rapimento si fa un duro at­
la Chiesa». tacco all'opposizione - ven­
Consapevole del momento gono citati i nomi dello stes­
delicato il comitato centrale so Jaworski, di Kuron e di
del P O U P ha emesso ieri sul altri leader del disciolto sin­
rapimento Popieluszko una dacato - avvertendo: «Le
dichiarazione senza prece-* autorità garantiranno la
denti nella quale s'invita ad calma. Resterà solo di sape­
identiFicare «gli autori diret­ re se bisognerà pagare di
ti ed eventualmente indiretti nuovo per questa calma un
di questo reato». Nello stes­ prezzo elevato».
nel mondo
Afghanistan:
dalle parole
agli aiuti veri
di A L B E R T O N I N O T T I
Può anche darsi che
l'Afghanistan sia soltanto
u n sassolino negli ingra­
naggi dell'infallibile mac­
china sovietica. P u ò darsi,
m a non è proprio detto. E
in ogni caso è un sasso che
h a rivelato come quella
macchina non sia assolu­
tamente infallibile. Q u a t ­
t r o anni, eravamo nell'SO,
Gromiko rispedì a casa in
quattro e quattr'otto il mi­
nistro degli Esteri britanni­
c o dell'epoca. Lord Carrin-
gton, il quale si e r a per­
messo di andarlo a trovare
a Mosca, a nome e per con­
t o dell'intera Comunità eu­
ropea, per sollecitare
l ' U R S S a u n negoziato c h e
la facesse uscire in tempo
dalla trappola afghana.
Gromiko, nel respingere
con fastidio quell'intrigan­
te, gli disse 0 gli f e c e capire
chiaramente che: primo,
tempo d u e o t r e mesi, sei al
massimo, il problema del­
l'Afghanistan l'Unione So­
vietica lo avrebbe sicura­
mente risolto coi propri si­
stemi e in maniera finale;
secondo, se qualcuno vole­
va proprio sciupare il suo
tempo coi negoziati per
l'Afghanistan, c h e si rivol­
gesse a Kabul, all'indirizzo
di Babrak Karmal, c h e ne
era il capo legale.
Sono passati cinque anni
- lo saranno f r a d u e mesi -
dall'irruzione dell'Armata
Rossa in Afghanistan, e
ganizzazioni della Resi­
stenza, e h a chiesto infine
l'invio di una commissione
d'inchiesta nei campi-pro­
fughi afghani in Pakistan.
Altre proposte sono venute
dal radicale Rutelli, in par­
ticolare per u n massiccio
aiuto italiano al popolo a f ­
ghano, ai profughi soprat­
tutto, ricavandolo dagli
imponenti fondi affidati al­
la gestione del Dipartimen­
to per gli aiuti alla Coope­
razione del ministero degli
Esteri, mentre il socialde­
mocratico Cariglia, d'ac­
cordo sull'aumento degli
aiuti - l'Italia eroga in me­
dia 2 miliardi l'anno per gli
afghani, la Germania fede­
rale 35 - ritiene preferibile
c h e siano preceduti d a un
dibattito parlamentare che
assicuri il pili vasto appog­
gio politico possibile all'i­
niziativa.
Alla manifestazione
hanno aderito tutti i partiti
democratici: tutti, tranne il
P C I che si è limitato a
mandare un osservatore.
Per la D C c'era invece Sil­
via Costa, p e r i liberali
Giorgio Ferrari, per i re­
pubblicani Paolo Ungari, il
quale h a confermato c h e la
Commissione p e r i Diritti
dell'Uomo creata recente­
mente dal Consiglio dei
ministri ( e della quale è
presidente) verrà promossa
t r a breve a d agenzia, e co­
m e tale potrà inviare nei

Quotidiano
Gira dalla prima
Altemativa politiche e parlamentari che
il PCI sta conducendo da
t u t t o dimostra c h e Gromi­
k o si era sbagliato, e con lui
campi profughi una dele­
gazione di-studio finalizza­

del Partito Socialista Italiano
Sezione deirintemazionale
Socialista
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Stampa In fac - simile: S.A.G.E.
Pademo Pugnano (MI).
chiudere però le porte all'av­
venire. Bisogna lavorare con
i comunisti , in modo che il
P C I possa evolvere nel senso
della vera democrazia. Sono
grato al compagno Craxi per ,
quello che ha fatto. H o l'im­
pressione che sia sulla via
giusta. Tutti i partiti laici,
salvo quello socialdemocrati­
co, vogliono sbarrargli la
strada e far cadere il gover­
no. Non facciamo - ha pro­
seguito - questo errore.
Quello che ha fatto Craxi
merita di essere favorito e
assecondato».
Dal canto suo il vicesegre­
tario socialista Claudio Mar­
tèlli, intervenendo l'altra sei,
ra in chiusura della prima
giornata, aveva rilevato f r a
l'altro che il convegno è stato
tutto centrato sui temi politi­
ci coinvolgendo «non una
parte ma tutto il PSI». Mar­
telli è poi passato all'analisi
dei maggiori problemi del
nostro Paese, sottolineando
come soprattutto nel Meri­
dione la «macchina pubbli­
ca» sia quasi sempre inade­
guata alle esigenze sociali.
Martelli ha a questo punto
difeso l'azione del governo a
guida socialista, riconoscen­
do tuttavia che c'è «grande
distanza tra le aspettative, la
volontà di misurarsi con i
problemi e la possibilità rea­
le di risolverli completamen­
te». L'azione di rinnovamen­
to dei socialisti alla presi­
denza del Consiglio trova
continue resistenze - ha ag­
giunto il vicesegretario del
PSI - non solo nella D C ma
anche nel PCI. «Le diver­
genze tra socialisti e comuni­
sti - ha detto - non dipendo­
no soltanto dalla nostra col­
laborazione di governo con la
DC, ma hanno origine in
questioni e scelte di fondo
ben pili remote».
Dopo aver chiesto ai co­
munisti di «uscire dall'atteg­
giamento polemico nei con­
fronti dei socialisti». Martelli
ha detto di essere rimasto
sbalordito dall'articolo di
Reichlin sull't/m'rà Jper
l'improvvisa sensibilità» che i
riformista
comunisti hanno scoperto nei
confronti dei commercianti».
Il vicesegretario socialista ha
poi ricordato altri «errori»
del PCI: le critiche al prov­
vedimento per consentire air
le TV private di proseguire le
trasmissioni; la richiesta di
un voto di sfiducia «sleale a
scrutinio segreto», la propo­
sta di un referendum «per il
rilancio dell'inflazione», «Bi­
sogna liberare la società ita­
liana - ha concluso Martelli
- dall'ingessatura partitocra­
tica dalla quale neppure i
comunisti possono chiamarsi
fuori».
M a torniamo alla giornata
conclusiva del convegno. Il
radicale Massimo Teodori ha
sostenuto l'esigenza che i so­
cialisti «pongano a! centro
della loro lòtta, se vogliono
davvero riaprire la speranze
dell'alternativa, la questione
partitocratica e la questione
morale, che è questione isti­
tuzionale». Secondo il par­
lamentare del PR, «la crisi
della Repubblica nasce dal
trasferimento del conflitto
politico dalle sedi istituziona­
li a quelle occulte, e in que­
sto c'è una responsabilità di
tutti i partiti, compreso il
PCI». «I socialisti, che sono
pili vittime che artefici di
questa degenerazione, devo­
no scrollarsi di dosso - ha
concluso - i'condizionamenti
del potere occulto e porre il
tema del diritto e della dife­
sa istituzionale come primo
presupposto di ogni dialogo
per l'alternativa».
Per Aldo Tortorella, della
segreteria comunista, «la dif­
ferenza di collocazione tra le
forze di sinistra non deve
impedire nè il dialogo, nè lo
sforzo comune ovunque sia
possibile, nè l'impegno al­
l'approfondimento teorico
dei temi politici e program­
matici». .
Sempre secondo Tortorel­
la «nell'attuale governo di­
venta pressante il bisogno
della D C di coinvolgere gli
si era sbagliato l'intero t a a decisioni concrete del
qualche mese contro questo Cremlino. Q u a n t o all'infal­ governo. U n annuncio che
governo?».
libilità della diplomazia so­ h a f a t t o d a risposta positiva
Della D C Signorile ha det­ vietica: primo, la soluzione alla sollecitazione fatta al­
to che essa «deve misurarsi
deir«affare» Abouchir - il l'inizio del dibattito dal
altri in una politica di man­ sul terreno dell'alternativa giornalista francese con­ rappresentante in Italia dei
tenimento delle cose come riformista perchè ha troppe dannato d a u n tribunale mujahddin afghani, Hamid
stanno: si è arrivati al punto responsabilità di governo e
afghano a 18 anni d i carce­ Naimi, affinchè dalle paro­
- ha concluso - di voler tra­ da troppo tempo: troppi inte­ re, m a subito liberato per
le di sostegno alla Resi­
sformare una solidarietà po­ ressi da difendere e da modi­
ordine di Mosca in seguito stenza si passasse ai fatti,
litica in una strategia e addi­ ficare, per potersi dichiarare
rittura in una solidarietà mo­ estranea a un tipo di propo­ alle pressioni di Parigi - andando ben oltre le attuali
rale». sta che coinvolge l'intero si­ dimostra c h e il signor briciole.
Felice Borgoglio, dell'ese­ stema politico italiano». Karmal è soltanto u n fan­ L a garanzia c h e vi sa­
cutivo socialista, ha afferma­ «Questo non significa con­ toccio dei sovietici, e con ranno iniziative politiche e
to che in vista dei nuovi equi­ dannare la D C ad un ruolo di lui sono fantocci i suoi a- umanitarie l'hanno data al
libri che la sinistra deve pre­ conservazione statica o di a- mici di regime, giudici d i convegno un messaggio di
parare «progetto e alleanze stratta centralità, ma ricono­ tribunale compresi. L a li­ Pertini e una lettera di
, politiche e sociali devono scere in essa un soggetto at­ berazione d i Abouchir, Pa­ Craxi. «Credo sia doveroso
stare alla base dell'azione dei tivo e complesso, pieno di rigi l'ha negoziata diretta­ - dice f r a l'altro il messag­
socialisti, i quali devono re­ contraddizioni e di tendenze mente con Mosca, e Mosca gio del c a p o dello Sitato -
spingere i tentativi di ingab­ divergenti. Dopo questo go­ l'ha decisa. Kabul l'ha sa­ sostenere i principii di in­
biarli in formule che non verno, sia chiaro per chi ne puto soltanto a cose fatte. dipendenza e autodetermi­
hanno prospettiva, ma solo suona la campana a morto, T u t t e le fonti, ufficiali e nazione dei popoli, di dife­
c'è la ripresa - ha concluso -
valore contingente». giornalistiche, lo confer­ sa dei diritti umani, ovun­
A sua volta Giulio Di Do­ di libertà dei socialisti da
nato, anch'egli dell'esecutivo vincoli e alleanze che stiamo mano. Secondo, l'iniziativa q u e questi sacri valori ven­
del rél, ha sostenuto f r a l'al­ onorando con lealtà e sacrifi­ europea condotta d a Lord gano subdolamente minac­
tro che la contrapposizione cio: e il discorso politico ri­ Carrington, contrariamente ciati o apertamente calpe­
frontale e un'opposizione du­ comincerebbe daccapo». a quanto pensava Gromiko, stati». «Noi sappiamo bene
Ai lavori della giornata era stata opportuna, sensa­
ra e aspra del P C I al governo - a f f e r m a a propria volta
a guida socialista, «favorisce conclusiva del convegno ha t a e tale d a offrire ai sovie­ Craxi nell'ultima frase del­
il disegno demitiano di an­ assistito la vedova del leader tici la possibilità di uscire la sua lettera - c h e l'indif­
nullare il valore di questa e- storico socialista, Ena Lom­ decentemente - negozial- ferenza, il silenzio, l'oblio
sperienza, logorandola pro­ bardi. mente - dall'Afghanistan.
su quello c h e avviene in
gressivamente, e di recupe­ Sul convegno e sulle sue
E ' dunque opportuno c h e Afghanistan eqiiivale a
rare per la DC centralità ed conclusioni va intanto regi­
strato un commento di Mi' l'Europa la riprenda, e l'i­ rendersi complici di questa
egemonia».
niziativa spetta ora all'Ita­ grave violazione dell'ordine
Applauditissimo è stato chele Achilli in cui fra l'altro lia, alla quale per sei mesi internazionale. Per questo
l'intervento di Claudio Si­ egli afferma che «una appro­ toccherà, a partire dal 1
gnorile, che ha concluso il fondita valutazione dei fatti ribadiamo la piìi ferma
convegno. «A me pare chiaro nuovi non è pili rinviabile: gennaio, la presidenza della condanna dell'occupazione
- ha detto - che la strategia ecco perchè - ha proseguito Comunità. sovietica, e confermiamo la
Proprio questa è stata la
della sinistra italiana sarà Achilli - sono utili i conve­ solidarietà morale e politi­
l'alternativa riformista, che gni, promossi dalle correnti, proposta c h e il vicepresi­ c a al popolo afghano che
non è e non può essere pura­ ma a condizione che in essi si dente del Comitato inter­ lotta per a f f e r m a r e il suo
mente e semplicemente l'al­ affrontino le situazioni con- nazionale d i solidarietà con legittimo diritto a determi­
ternativa di sinistra intesa crete ed attuali, non limitan­ la Resistenza afghana, C a r ­
nare in piena sovranità il
come mera proposta di dosi a divagare, parìando di lo Ripa di Meana, h a avan­ proprio destino».
schieramento». «Proporre al temi generali ed astratti, zato ieri mattina nel corso
Paese l'alternativa riformista come f a il convegno di "So­ del convegno dedicato al­
significa chiedere ai comuni­ cialismo Oggi" promosso da
l'Afghanistan c h e si è tenu­
sti - ha proseguito Signorile Claudio Signorile. Ciò non t o a Roma nella Sala del
- di tradurre questa loro tanto perchè non occorra una Cenacolo della C a m e r a dei 1 compagni del N.A.S. I-
grande e importante forza riflessione della Sinistra ita­
politica e organizzata in un liana nel suo complesso, su deputati per iniziativa dello T A L T E L di Milano parte­
momento di cambiamento e questa tematica, ma perchè stesso Comitato e della ri­ cipano al dolore del comp.
di rinnovamento, sapendo è prioritario sapere se si vuo­ vista Confronto con l'Est. Domenico La Rizza per la
che è difficile muoversi con le appunto, con coraggio e Ripa di Mea^ia, c h e rap­ scomparsa della madre
passo veloce, ma sapendo lungimiranza, costruire una presentava anche il P S I , h a
pure che questa è la strada forza socialista che dichiari inoltre proposto una sorta OLIMPIA
per una nuova qualità della apertamente la sua disponi­ d i riconoscimento «sui ge­ ZAVETTIERI
democrazia. Sono una rispo­ bilità ad affrontare, con le neris» dell'Italia, - e la sua
sta a questo - si è chiesto poi altre forze della sinistra, il ospitalità ai loro uffici di
Milano, 2 8 / 1 0 / 8 4
Signorile - le miopi battaglie cammino dell'alternativa». rappresentanza, - alle or­
hélmoiido %i94ùantt!
P a g h u2i 1
Domenica 28/Lùnedì 29 Ottobre 1984
/

Conclusa a Roma la riunione delVUEO Una denuncia della conferenza dei vescovi
Un passo avanti Corruzione e brogli
verso l'Europa dei regime per le
della difesa elezioni in Brasile
di FRANCESCO G O Z Z A N O
«Estremamente inc(^
raggianti» sono stati defi­
niti dal ministro degli E-
steri tedesco Genscher,
presidente di turno del
Consiglio ministeriale del-
r U E O , i lavori compiuti in
questi due giorni a Roma;
incoraggianti perchè dalle
discussioni è emersa la vo­
lontà dei sette paesi mem­
bri di rafforzare la coope­
razione europea e l'allean­
za atlantica; «questo è il
vero segnale politico ch e
viene da Roma», h a detto.
L'obiettivo di fondo ch e
i sette hanno conseguito è
stato dunque quello d i da­
re concretezza alla ipotesi
di una «identità europea»
tale d a aumentare il peso
politico dell'Europa in se­
no alla N A T O e di mette­
re a punto posizioni comu­
ni su problemi concreti
connessi alla difesa: i paesi
d e i r U E O , insomma, in­
tendono d a u n lato raffor­
zare la cooperazione nel
campo della produzione
bellica e dall'altro espri­
mere i loro punti di vista in
t e ma di negoziati per il
controllo e la limitazione
degli armamenti.
L a traduzione in concre­
to di questi compiti sarà
affidata ai due organismi
tecnici dell'UEO; il . comi­
tato per gli armamenti
(per quanto riguarda la
produzione) e l'agenzia
per il .controllo degli ar­
mamenti che, perduta la
sua funzione originaria
(verificare che il riarmo
tedesco avvenisse entro i
limiti fissati dal vecchio
Trattato di Bruxelles) si
occuperà soprattutto delle
prospettive del disarmo.
Sul piano politico si è de­
ciso di intensificare le riu­
nioni del consiglio ministe­
riale '^che vedrà assieme
d u e volte l'anno i ministri
degli Esteri e della difesa,
e di rafforzare le relazioni
con l'assemblea parlamen­
t a r e (che si riunirà domani
sempre a Roma) al fine di
sviluppare u n pili intenso
dialogo con l'opinione
pubblica suT problemi del­
la sicurezza e della difesa.
Soddisfazione generale,
o quasi, quindi, quella e-
mersa ieri mattina nella
conferenza stampa conclu­
siva: anche gli inglesi han­
no affermato per bocca di
Howe di condividere pie­
namente l'impostazione
della «dichiarazione d i
Roma» che ha suggellato
la riunione auspicando la
traduzione in pratica delle
indicazioni in essa conte­
nute, mentre Hoseltine h a
sottolineato come la ri­
strutturazione del comita­
to p e r gli armamenti po­
trebbe avere anche riflessi
politici.
Entusiastico il commen­
to del ministro tedesco del­
la difesa Woerner secondo
il quale si sono compiuti
importanti passi avanti per
l'unificazione europea,
mentre più prudente è a j ^
parso Cheysson secondo il
quale i sette non hanno
ancora le stesse concezioni
sui problemi della difesa
m a ch e comunque lavore­
ranno per giungere a posi­
zioni comuni anche sulla
questione della limitazione
degli armamenti, compresi
quelli utilizzabili nello
spazio.
M a il ministro degli fi-
steri francese h a messo
bene in chiaro ch e su u n
punto il suo paese non in­
tende cedere: e cioè sul
f a t t o che «non prevediamo
in alcun caso ch e in seno
a l l ' U E O possa esservi un
comando e un sistema in­
tegrati», azzerando così le
velleitarie speranze di
qualche democristiano ita­
liano.
Soddisfatti anche An-
dreotti e Spadolini: il mi­
nistro degli Esteri h a sol­
lecitato gli europei a d una
maggiore integrazione os­
servando che non si può
f a r e eterno affidamento
sugli altri per la nostra di­
fesa, e insistendo sul f a t t o
l ' U E O non deve essere vi­
sto come sostitutivo del
rapporto euro-americano,
m a caso mai rafforzativo,
Spadolini h a messo l'ac­
cento sul «ruolo prezioso»
c h e l'agenzia per il con­
trollo degli armamenti può
svolgere «come foro tecni­
co di studio, di proposta e
di verifica europea per i
problemi del disarmo»:
toccherà poi a i ministri
tradurre su u n piano poli­
tico tale verifica, anche
lei negoziati per la ridii-
rione degli armamenti,
compresi quelli nucleari. ^
Il ministro della difesa
h a insistito anche sulla
importanza della coopera­
zione in campo industriale
per correggere il pauroso
squilibrio esistente con gli
Stati Uniti. I quali sono
tenuti informati - h a pre­
cisato Genscher alla do­
m a n d a di un giornalista
americnao - di quanto
l ' U E O f a , così come ven­
gono informati gli altri
paesi europei dell'alleanza
atlantica; quanto all'ipote­
Reagan
smentiWBA
Shultz
si di un allargamento del­
l'UEO, si è preso a t t o del­
la richiesta portoghese di
adesione e s e ne parlerà in
una prossima riunione.
Il lungo documento
pubblicato al termine della
sessione, oltre ad indicare
gli scopi dell'UEO (raffor­
zare la pace e la sicurezza;
promuovere l'unità e inco­
raggiare la progressiva in­
tegrazione dell'Europa;
più stretta cooperazione
f r a gli Stati membri e le
alte organizzazioni euro­
pèe) sottolinea la necessità
di «continui sforzi per pre­
servare la pace, rafforzare
la deterrenza e la difesa e
consolidare così la stabilità
attraverso il dialogo e la
cooperazione».
L'accento viene poi
messo sul contributo del­
l'Europa occidentale alla
comune difesa di tutti
paesi dell'alleanza atlanti
ca, auspica un più stabile
rapporto t r a Est e Ovest
incrementando il dialogo e
la cooperazione, e indica
ch e compito dei ministri è
quello di «cercare di ar­
monizzare le loro idee sul­
le specifiche condizioni
della sicurezza in Europa»
in cinque specifici settori:
1) questioni della difesa;
2) controllo degli a r m a
nenti e disarmo; 3 ) effetti
dello sviluppo delle rela­
zioni Est-Ovest sulla sicu­
rezza dell'Europa; 4 ) con­
tributo dell'Europa al raf­
forzamento della alleanza
atlantica, tenendo conto
dell'importanza delle rela­
zioni transatlantiche; 5)
sviluppo della cooperazio­
ne europea nel campo de­
gli armamenti rispetto ai
quali l ' U E O può conferire
uno slancio politico.
Da notare c he il d o c u
mento, per quanto insista a
lungo sulla .cooperazione
f r a gli alleati in seno all'al­
leanza atlantica e sulla in­
divisibilità della sicurezza
con l'area nord-atlantica,
non citi m a i una volta
spressamente gli Stati U
niti: naturalmente d a qui a
dire c he è prevalsa un'otti­
c a «autonomista» rispetto
a quella «atlantica» c e n e
corre, m a è comunque u n a
omissione d a non sottova­
lutare. U n passetto avanti
forse non soltanto seman­
tico, per giungere alla
dentificazipne di una «Eu­
ropa della difesa» che cer­
c a di mettere in evidenza
soprattutto le sue esigenze
e quindi la necessità di una
più stretta cooperazione
integrazione.
sull'uso
preventivo
della fona
BRASILIA, 27 - le denunce ormai quoti­ to per la scelta dei delegati che comporran­ WASHINGTON, 27 - Il
diane di pressioni e di tentativi da parte del no il collegio elettorale che dovrà eleggere il presidente Ronald Reagan e il
governo di conquistarsi con ogni mezzo la- presidente. La manovra mira evidentemen­ vicepresidente George Bush
vittoria nelle elezioni presidenziali indirette te, a garantirsi la possibilità di conquistare hanno clamorosamente preso
del prossimo 15 gennaio hanno'indotto la un maggior numero di voti. Ora il regime - le distanze dal segretario di
chiesa prendere posizione pubblicamente sostengono gli oppositori - starebbe addirit­ stato George Shultz il quale
sull'attuale momento politico brasiliano. tura progettando di modificare la norma co- aveva parlato della necessità
In una nota diffusa dalla conferenza dei stituzonale che prevede il voto per appello di attacchi preventivi USA
vescovi brasiliani - ed anticipata ieri dalla nominale nello steso collegio elettorale. contro il terrorismo nei quali
radio vaticana - è detto che «è giunto il Siccome gli episodi di dissidenza in seno anche innocenti avrebbero po­
al partito di governo riguardano proprio il
momento di difendere coraggiosamente la tuto andarci in mezzo inav­
legalità» e che qualsiasi tentativo di rottura candidato ed i suor metodi, il regime po­ vertitamente.
trebbe temere che delegati del partito de­
della nostra ancor debole democrazia deve «Non sono d'accordo», ha i-
mocratico sociale e altri acquisiti alla mag­
essere respinto per patrottismo, rispetto del nizialmente detto Bush, poi
gioranza, non abbiano il coraggio di pro­
popolo e della legge e per amore alla dignità ha cercato di attenuare le sue
nunciare il nome di maluf davanti alla na­ divergenze con Shultz. Al
nazionale».
Il documento dei vescovi aggiunge: «I so­ zione. per questo sarebbe in esame la possi­ contrario, Reagan ha prima
bilità di introdurre il voto palese, ma per i-
spetti, riferiti dai giornali, di settori militari detto «Non c'è nulla di nuovo.
civili che tramerebbero azioni sovversive scritto: cioè indicato in una scheda dove ci E' la nostra linea politica».
sia anche il nome del votante.
devono esssere chiariti alla luce del giorno, In proposito la nota dei vescovi è assai Ma successivamente, durante
senza riunioni segrete, senza cospirazine. dura: respingiamo i n nome dell'etica e della una tappa elettorale, ha ag­
Una nazione che si considera cive non può legge di dio la corruzione, le promesse, l'ac­ giunto: «Non era una dichia­
accettare «golpes». razione programmatica. Vole­
quisto di voti, le equivoche affermazioni di
Il riferimento della conferenza dei vesco­ fedeltà partitaria, le pressioni ingiuste e mi- va solo dire che vanno consi­
vi riguarda le denunce di questi giorni se­ derati tutti quei fattori. Shul­
naccose sui componenti il-collegio elettora­
condo le quali elementi del regime avrebbe­ le, la violanzione delle regole del gioco, le tz intendeva dire che non si
ro provocato incidenti durante i comizi del può escludere la possibilità
menzogne.
candidato dell'opposizione, Tancredo neyes, Intanto cresce la tensione - gli alti co­ che vengano uccisi degli inno­
per cercare di destabilizzare il quadro poli­ centi. Non voleva dire di aver
mandi militari brasiliani hanno organizzato,
tico e le asserite offerte di denaro (si è par­ nelle ultime settimane, diverse conferenze, intenzione di farlo».
lato anche di somme equivalente a 300 mi­ Nel suo discorso di giovedì
riservate ai loro ufficiali, sul problema del
lioni di lire) fatte dal candito del partito di l'eversione. Sempre in questi giorni sono sera a New York, il segretario
governo, Paulo maluf per garantirsi i voti stati arrestati decine di appartenenti del di Stato aveva detto senza
dei delegati del collegio elettorale. - partito comunista brasiliano e perquisite se­ ambiguità che gli USA «de­
Le denunce non si fermano qui. Il gover­ di di giornali di sinistra, vono essere pronti a usare la
no sta anche nuovamente tentando di modi­ Il regime brasiliano giustifica queste ini­ forza» sia per rappresaglia
ficare le regole previste dalla costituzione ziative con una ripresa dell'attività di grup­ contro atti terroristi che per
per le elezioni presidenziali. pi che considera eversivi. I partiti di opposi­ raid preventivi. «L'opinione
Nei giorni socrsi i senatori del partito zione reagiscono sostenendo che, in realtà, il pubblica deve capire che c'è il
democratico sociale, al potere, hanno deci­ governo vole usare questo spauracchio per rischio potenziale che i nostri
so, in una riunione convocata all'insaputa adottare misure che modifichino il cammi uomini perdano la vita, così
dell'opposizione, di introdurre il voto segre­ no preso dalla successione presidenziale. come degli innocenti».
Si teme un sanguinoso «regolamento di conti» tra faziqni
Tensione in Libano in vista
del ritiro israeliano dai Sud
milizie cristiane un'altra
BEIRUT, 27 - Il governo li­ dal villaggio di Araya, che è altre migliaia rimasero senza
grossa concessione; la chiusu-
banese si è riunito oggi per a un tiro di schioppo dal pa­ tetto.
lazzo, c i drusi dalla loro base Secondo fonti vicine al -ra dei porti clandestini, che
far fronte alla minaccia di
nuovi massacri nelle province di Swif. presidente Gemayel viene sottraggono allo stato ogni
meridionali dalle quali Israe­ Secondo la radio falangi­ presa in considerazione la anno tre miliardi di lire liba­
sta, che cita fonti diplomati­ proposta di far ritirare le mi­ nesi (circa 800 miliardi di li­
le sembra volersi ritirare, e
per sostenere l'economia che che, Israele avrebbe promes­ lizie cristiane dall'Iqlim re italiane) di diritti dogana^
per la prima volta dopo dieci so agli Stati Uniti di aspetta­ Kharrub, dove si erano inse­ li.
re fino alle elezioni del 6 no­ Il direttore del più grande
anni di guerra civile è seria­ diate nel 1982 grazie alla lo­
mente in crisi. vembre prima di ritirarsi uni­ ro alleanza di allora con I- di tali porti, quello di Dbaye
Alta riunione di emergenza lateralmente dal Libano, ma sraele, se i drusi dessero ga­ a nord di Beirut, era nel 1976
convocata dal presidente A-" non molto oltre. La possibili­ ranzie sufficienti per la sicu­ un piccolo proprietario ter­
min Gemayel non partecipa tà del ritiro sarà discussa rezza dei civili. In questo ca­ riero amico dell'allora mini­
però il capo dèi drusi Walid domani dal consiglio dei mi­ so la strada phe porta da Bei­ stro dell'Interno Camille
Jumblatt, ministro dei Lavori nistri a Gerusalemme. rut, al Sud, bloccata dalle mi­ Chamoun, dal quale ottenne
Pubblici, che si trova a Da­ Il governo libanese, para­ lizie cristiane, potrebbe esse­ l'autorizzazione di aprire un
masco sulla via del ritorno da lizzato dai dissensi interni, ri­ re riaperta e l'esercito po­ nuovo molo per sostituire il
un viaggio a Mosca e Praga. schia quindi di trovarsi con trebbe avanzare verso i terri­ porto di Beirut in fiamme.
1 guerriglieri di Jumblatt e l'acqua alla gola. Nella pro­ tori che Israele si prepara a Oggi Joseph Abboud, mana­
i soldati fedeli a Gemayel vincia dell'Iqlim Kharrub, evacuare per portare un mi­ ger di Dbaye, possiede un ae­
hanno continuato anche que­ che confina con il territorio nimo di ordine. reo personale, una Rolls
sta notte a combattere a me­ oggi occupato da Israele, le La prospettiva di un ac­ Royce, è principale azionista
no di dieci chilometri dal pa­ milizie cristiane e druse sem­ cordo fra drusi e cristiani tut­ di varie imprese industriali e
lazzo presidenziale di Baab- brano aspettare il ritiro per tavia non sembra imminente compagnie marittime, dà la­
da dove oggi si riunisce il go­ regolare i conti, come fecero mentre il tempo stringe. voro a 6000 persone e dichia­
verno. Le artiglierie dei mili­ un anno fa nello Chouf dove Il presidente Gemayel sta ra un reddito pari a mille mi­
tari cristiani facevano fuoco moriròno centinaia di civili e già cercando di ottenere dalla liardi di lire italiane l'anno.

-MANAGUA, 27 - La carenza di
carta igienica è divenuto un pro­
Dura denun­ blema addirittura politico in Nica­
cia delia ragua, dove la sinistra al potere nel
paese, sta lottando su due fronti
opposizione: contro i ribelli appoggiati dagli Sta­
ti Uniti, Mentre il paese si prepara
a Managua alle elezioni presidenziali previste
per il 4 novembre prossimo, il go­
manca verno viene aspramente criticato dai
suoi oppositori politici per aver
la carta mancato di fornire il paese di suffi­
ciente carta igienica. Questo sca­
igienica! broso argomento è stato oggetto di
editoriali da parte dei giornali e di
ritornelli elettorali, tra i critici del
governo, nessuna discussione è
completa senza un accenno alla car­
ta igienica.
Negli ultimi mesi, secondo quan­
to hanno reso noto fonti del ministe­
ro dell'interno, aerei guidati da pilo­
ti ribelli, appartenenti alla «forza
democratica del Nicaragua», hanno
lanciato carta igienica sull eprovin­
ce settentrionali di Inotega e mata-
galpa, al fine di «persuadere» la po­
polazione a unirsi alla lotta contro il
governo. Arturo Cruz,, uno dei lea­
der dell'opposizone, durante una
conferenza stampa tenuta di recente
a San Jose di Costarica si è lamen­
tato per ciò che egli ha definito
mancanza di libertà democratica in
Nicaragua.
Per appoggiare alcune aserzioni
secondo le quali il paese si trova an­
che sulla via della rovina economi­
ca, Cruz ha aggiunto che «anche gli
articoli fondamentali scarseggiano,
tra cui la carta igienica».
Da parte sua, il giornale filo-go­
vernativo «el nuevo diario», ha pub­
blicato sull'argomento un editoriale
a quattro colonne, a metà ottobre.
«Debbo confessare - affermava l'e­
ditorialista - di aver visto carta i-
gienica in molti paesi del mondo,
ma in nessun paese credo che si par­
li tanto di questo materiale come in
Nicaragua..La carta igienica è di­
venuta un fattore politico di
prim'ordine». Funzionari del mini­
stro del commercio ammettono a-
pertamente che la carta igienica
spesso caraseggia, ma affermano di
ritenere che non si tratti di un pro­
blema di grande importanza in pa­
ragone con la lotta contro i ribelli e
la mancanza di rifornimenti più
fondamentali, come il cibo e il car­
burante.. 1 funzionari del ministero
considerano il problema della carta
igienica con occhi diversi da coloro
che criticano il «fronte di liberazio­
ne nazionale» (sandinista), al potere
nel paese. «Si tratta di un problema
concernente una domanda che noi
stessi abbiamo creato tramite mi­
glioramenti in campo sanitario e in
quello dell'educazione igienica».
Così affermano questi funzionari,
aggiungendo che «sotto la dittatura,
la maggioranza dei nicaraguensi Studio Immobiliare
non sapeva neppure che la carta i-
gienìca esisteva, ora la gente la usa
Dott. E. FelicettI
anche nelle zone rurali». Come è no­
to, i sandinisti rovesciarono la ditta­
Praia a Mare (Cs)
tel. 0985-72903/73379
tura, (appoggiata dagli Stati Uniti)
di anastasio somoza nel luglio 1979
VENDE
e attuarono una serie di riforme -
tra cui alcune ritenute esemplari
Ville, appartamenti
e terreni
complessi turìstico
anche dai nemici del governo.
Dal 1979, i sandinisti hanno aper­ alberghieri
to 300 ambulatori medici rurali e Tirreno-lonio-Siia
stanno organizzando istituzini sani­ Roma-Napoli
tarie in zone dove raramente si tro­ Salerno-Cosenza
vava in precedenza un medico o una e resto d'Italia - Spagna
infermiera.
Pagina
2 2
Donienicà 28/Lunedì 29 Ottobre 1984
Buscetta interrogato come teste a Rebibbia
La «commissione» decise
l'omicidio di IMarchese
Il boss pentito ha inchiodato alle sue responsabilità Michele
Greco, che all'epoca era a capo del supremo organo della mafia
Per Tommaso Buscetta si è t r a t t a t o
di uno degli impegni meno problema­
tici d a quando h a deciso di mettersi a
disposizione della giustizia italiana.
«Don Masino» è rimasto tredici minuti
soltanto davanti a i giudici della corte
d'Assise di Palermo, in trasferta a
Roma per raccogliere le dichiarazioni
del «boss» mafioso. N o n fosse stato per
il gran numero di giornalisti e fotografi
presenti alle sue spalle nell'aula bun­
ker degli edifici giudiziari del carcere
di Rebibbia, Buscetta avrebbe potuto
dire di aver assolto oggi a d una sem­
plice formalità.
Dell'uccisione d i Pietro Marchese,
assassinato il 2 5 febbraio d i d u e anni
f a nel carcere dell'Ucciardone nell'e­
terna lotta t r a le cosche rivali, Buscet­
t a ha potuto infatti d i r e ben poco. H a
confermato comunque c h e f u u n delit­
t o deciso dalla «commissione», l'organo
manoso più in alto di grado e compo­
sto dai «capo famiglia». Il delitto, na­
turalmente, aveva però il nulla osta di
Michele Greco, c a p o della potente fa­
miglia di Ciacuili e ritenuto, insieme
con Filippo Marchese, cugino della
vittima, il m a n d a n t e dell'omicidio.
«So tutto questo ~ h a spiegato
Tommaso Buscetta al presidente delia
corte Vincenzo Maurici - perchè sono
anch'io u n uomo d'onore e come tale
facevo parte dell'associazione». T u t t o
Serrato impegno delle for­
ze dell'ordine nella lotta al
crimine organizzato. I n due
vaste operazioni che hanno
interessato alcune regioni del
Nord e l'intera Calabria, i
carabinieri hanno arrestato in
totale 205 persone, molte del­
le quali in flagranza dì reato,
e hanno sequestrato armi,
droga e refurtiva. Inoltre, in
un'altra operazione c h e ha
interessato la sola Calabria
ancora i carabinieri hanno
assicurato alla giustizia cin­
que presunti mafiosi colpiti
d a ordini di cattura per omi­
cidio.
L'operazione c h e è dispie­
gata al Nord, si è svolta nelle
province di Brescia, Berga-
%>fùa4tU! in Italia
Interrogato
li giordano Caso Antonov:
elle ila rabbiosa
sparalo ai
diplomatico
reazione
arabo
delia Buigaria
qui. Esattamente come aveva f a t t o po­ secondo la versione di Tomma s o Bu­ N o n o s t a n t e u n lieve a c ­ nei denunciare gli autori e i
chi minuti prima, al momento dell'in­ scetta, e r a nella logica della guerra di cenno al miglioramento Gira dalla prima mandanti del complotto,
gresso nell'aula, Tommaso Buscetta è mafia c h e li vedeva come «traditori p e r m a n g o n o a n c o r a g r av i probabilmente non solo cit­
bulgari) è O r a i Celik, ap­
tornato a ripararsi il volto con u n paio della loro "famiglia". Questo perchè l e condizioni d i s a l u t e d e l tadini bulgari», e a ! presi­
partenente all'organizzazio­
di occhiali scuri e , scortato d a d u e ca­ essi si erano legati, erano anzi «intimi diplomatico a r a b o M o h a - dente del Consiglio di riferi­
ne di estrema destra turca
rabinieri, è rientrato nella sua cella di amici», a i capi della cosca avversaria, m e d A l Suweidi, ricovera­ re al Parlamento e al paese
«Lupi Grigi», alla quale a -
massima sicurezza. gente come Salvatore Inzerillo e Ste­ t o a i c e n t r o d i rianimazio­ sulla capacità effettiva e
deriva anche Ali Agca, in­
Durante l a breve deposizione f a t t a fano Boutade. n e dell'ospedale S a n C a ­ sull'efficienza, allora e oggi,
criminato con questi dal
come teste, Buscetta h a risposto senza E di Filippo Marchese, cosa s a «Don millo. Il m a g i s t r a t o q u e s t a dei nostri servizi segreti per
Masino»? Buscetta h a ricordato solo m a t t i n a si è r e c a t o nel c a r ­ giudice Ilario Martella c h e
esitazioni a d alcune domande del pub­ fronteggiare nuovi eventuali
c e r e d i R e g i n a Coeli p e r h a individuato in luì il se­
blico ministero Domenico Signorino. c h e «era u n uomo d'onore» e «era a ca­ complotti.
i n t e r r o g a r e il g i o r d a n o a c ­ condo uomo c h e sparò con­
Elegantissimo, in u n completo spezza­ po della famiglia di corso dei Mille».
c u s a t o dell'omicidio. L a tro il Papa in piazza S a n
t o con giacca blu e pantaloni grigi, S i è parlato anche di u n altro imputato • SERVIZI SEGRETI:
«Pippo Cambino». N o n sapevo - h a a f ­ polizìa scientifica i n t a n t o è Pietro., Celik, che attual­
«Don Masino», 5 6 anni, h a d e t t o c h e mente vive in G r a n Breta­ VALIDI O R U I N I C A T T U ­
fermato Buscetta - c h e «Pippo» fosse riuscita c o n u n procedi­ RA - Sono pienamente vali­
Pietro Marchese apparteneva alla stes­ gna, è il personaggio c h e ri­
un uomo d'onore, m a recentemente in m e n t o c h i m i c o a d eviden­ di gli ordini di cattura con i
sa famiglia mafiosa dei Greco di Cia­ spondeva «politicamente» a d
carcere u n amico m i h a detto c h e an­ ziare i numeri d i matricola quali il pubblico ministero
cuili capeggiata d a don Michele. Sol­ Antonov e c h e «attivava»
c h e lui faceva e f a parte della famìglia della pistola u s a t a d a l l ' a t ­ Domenico Sica fece arresta­
lecitato dal presidente della corte di tentatore per poter quindi Agca, nei confronti del qua­
«perdente» dei Bontade, o meglio era re il generale Pietro Musu­
«boss pentito» h a nuovamente ribadito risalire al proprietario. le conduceva una vera e
legato a S t e f a n o Bontade perchè solo il meci, il colonnello Giuseppe
che nessun delitto p u ò avvenire nelle L ' a r m a , u n a « L l a m a ex­ propria operazione di «pla­
capo f u perdente e non il resto della Belmonte e la dipendente
zone controllate dalia mafia senza il tra» c a l i b r o 9 , è s t a t a f a b ­ gio».
famiglia c h e si è alleata con le cosche dell'Italcable Adriana Avi-
preventivo accordo dei capo famiglia bricata in Spagna. Sempre L a notizia del rinvio a
vincenti tradendo il capo». Un'ultima co, coinvolti nell'inchiesta
c h e formano la «commissione». «Ogni nella g i o r n a t a d i ieri il pre­ giudizio h a avuto ampio ri­
b a t t u t a d i Buscetta per dire d i non a- giudiziaria sulle presunte
t r e «famiglie» r h a aggiunto Buscetta ver mai conosciuto altri d u e imputati. s u n t o killer è s t a t o sotto­ salto sulla stampa italiana
- dispongono di u n loro rappresentante deviazioni del S I S M I . Lo ha
L o Presti e L o Bocchiaro. pos t o a l l ' e s a m e del g u a n t o ed è stata argomento di al­
all'interno della commissione. E ' que­ stabilito il tribunale della li­
L a corte d'Assise rientrerà nel po­ di paraffina. cuni commenti anche in
sto il capo mandamento delle t r e fami­ Gli Emirati Arabi Uniti bertà respingendo i ricorsi
meriggio a Palermo. L a deposizione dì ambienti politici. Secondo il
che contro il provvedimento
glie territorialmente contigue. N o n c ' è Buscetta, anche lui trasferito subito h a n n o i n t a n t o invitato il vicesegretario del P L I , Pa- erano stati presentati dai di­
dubbio c h e l'uccisione di Marchese f u dopo l'interrogatorio nel carcere di governo italiano a d inda­ tuelli, «il complotto interna­ fensori dei t r e imputati. C o n
decisa dalla "commissione" nella qua­ massima sicurezza a poca distanza d a g a r e sui «reali motivi» del­ zionale per uccidere il P a p a le loro impugnazioni i pena­
le era anche come capofamiglia Mi­ Roma, è stata f a t t a come audizione di l ' a t t e n t a t o c o n t r o il vice­ evidenzia t r a m e di terrori­ listi avevano sostenuto, in
chele Greco». u n teste a domicilio p e r motivi d i sicu­ console a R o m a M o h a m e d s m o internazionale c h e han­
A l S u w e i d i . L a richiesta particolare, c h e le motiva­
L a «caccia» a Pietro Marchese e al rezza e all'udienza non erano presenti no collegamenti stretti con
d e l governo d i A b u D h a b i zioni addotte dal giudice a
cognato Giovanniello Greco, sempre nè gli imputati n è i loro difensori. la Bulgaria». Patuelli chiede
è c o n t e n u t a in u n messag­ sostegno dei reati d i asso-;
al governo di prendere ini­
g i o c h e il mi ni s t ro d i S t a t o d a z i o n e per delinquere, pe­
ziative di protesta e di o^ae-
p e r gli A f f a r i Esteri d e l culato, interesse privato,
rare «per evitare c h e in Ita­ non erano sufficienti.
paese del Golfo, Rashed lia possano circolare indi­
Abdullah, h a consegnato
Sequestrate armi, droga e refurtiva tonino Rosaci, di 45 anni; oggi a l l ' a m b a s c i a t o r e ita­
sturbate bande criminali in­
ternazionali c o m e quella
• PROCESSO PIAZZA
Leo Zappia di 28; Annunzia­ l i a n o L u c a D a n i e l e Biola­ F O N T A N A A BARI: S U
Lotta al crimine: to lamonte di 28; Giovanni
Zavettìeri di 46; Annunziato
to. Secondo fonti ufficiali
A b d u l l a h h a insistito p e r ­
c h e h a compiuto l'attentato
al Papa». D a t a la contempo­
raneità dei fatti, «c'è poi d a
RICHIESTA RINVIO S I
PRONCUNCERA' LA
210 arresti dei CC Trapani di 51 anni.
A loro e ad altre due per­
sone, Santo Crea, di 32 anni,
c h è si osservino «misure d i
s i c u r e z z a p i ù rigide p e r
garantire l'incolumità dei
chiedersi - a f f e r m a Patuelli
- se i servizi di informazione
C O R T E - B A R I , 27 ~ L'i­
stanza di rinvio del processo
per la strage di Piazza Fon­
ai Nord e in Calabria ed Edoardo Sgrò, già in car­
cere, vengono addebitati due
diplomatici degli E m i r a t i
A r a b i Uniti» nella c a p i t a l e
e sicurezza italiani effettua­
rono t u t t a la vigilanza ne­
cessaria in quel tragico
tana presentata dall'avv.
Vincenzo Azzariti Bova, pa­
omicidi, fatti nella primavera italiana. trono di parte civile, non è
maggio 1981 o se erano
mo, Mantova, Milano, Pado­ in particolare nella provìncia dello scorso anno: quelli di L ' a t t e n t a t o e r a s t a t o ri­ ancora giunta alla Corte di
v e n d i c a t o venerdì a P a r i g i troppo impegnati nelle ille­
va e Treviso e h a visto impe­ di Catanzaro, a conclusione Francesco Crea, di 41 anni, Assise di Appello di Bari;
gnati circa duemila militi. di migliaia dì perquisizioni, d a u n g r u p p o autodefinito­ cite trattative con le Brigate non trattandosi però di u n
ucciso il 7 aprile, e di Fran­
Gli arresti sono stati 128, le controlli e posti di blocco. si «Brigate rivoluzionàrie Rosse e la camorra per il ca­ caso eccezionale, su d i essa
cesco Panièra, d i 34 anni,
persone denunciate a piede Tra il materiale sequestrato arabe». I l g r u p p o h a m e s s o so Cirillo, p e r poter vigilare non si pronuncerà subito il
ucciso il 31 maggio. Alla
libero 164; sequestrate armi e figurano, oltre a refurtiva e in g u a r d i a gli E m i r a t i A - a sufficienza sugli alti rischi presidente della Corte m a
banda vengono attribuite i-
munizioni, recuperate auto auto rubate, 52 armi dà fuo­ noltre alcune t r u f f e fatte ai r a b i U n i t i e gli a l t r i S t a t i c h e correvano l'Italia e il l'intera C o r t e c h e la esami­
rubate e refurtiva per 400 co. danni di aziende del Nord I- d e l G o l f o d a l «continuare nerà, assieme alle altre que­
milioni; contestate 2050 con­ Per quanto riguarda i cin­ talìa, alle quali venivano l a l o r o politica l e g a t a agli L a sen. Anselmi in Un in­ stioni preliminari, nella,
travvenzioni al codice della que presunti mafiosi, essi so­ commissionate forti partite di a m e r i c a n i e al m o v i m e n t o terrogazione parlamentare prima udienza del processo
strada. Gli altri 77 arresti so­ no stati presi in provincia di merce che, poi, non venivano sionista, e ostile agli a r a b i chiede al ministro degli fi- fissato per il 12 dicembre
no .stati eseguiti in Calabria e Reggio Calabria. Sono: An­ pagale. e a i palestinesi». steri «la massima fermezza prossimo.

L'ex capo di «Settembre nero» all'«Espresso» Lorivela un settimanale
«L'OLP non l i a m a i
dato armi alle BR»
L ' O L P smentisce d i a -
v e r fornito a r m i alle Briga­
t e rosse.
I n un'intervista all'«E-
spresso», A b u A y a d , f o n ­
d a t o r e d i « S e t t e m b r e nero»
e c a p o d e i servizi d i sicu­
rezza d e i r O L P respinge le
accuse formulate contro l a
s u a organizzazione c h e
h a n n o p o r t a t o il g i u d i c e
veneziano C a r l o M a s t e l l o -
ni a spiccare u n m a n d a t o
d i c a t t u r a in tern azionale
c o n t r o Y a s s e r A r a f a t e lo
stesso A y a d .
«Io c r e d o - s o s t i e n e A y a d
- c h e quel g i u d i c e sia s t a t o
mfluenzato dalla propa­
g a n d a israeliana, c r e d o
quindi c h e il p r o b l e m a sia
politico e c o m e t a l e d e v e
essere risolto. I nostri a m i ­
c i italiani c i h a n n o consi­
gliato d i i n t r a p r e n d e r e
un'azione legale c o n t r o
quel magistrato, m a noi
non s i a m o d ' a c c o r d o , p e r ­
c h è riteniamo c h e si t r a t t i
d i u n a f f a r e politico e n o n
Ayad respinge le
accuse che sono
alla base del
mandato di
cattura per Arafat
legale. E ' u n a v e r g o g n a .
N o i c i a s p e t t i a m o c h e il
g o v e r n o italiano risolva p o ­
liticamente questa faccen­
d a . N o i c o n s i d e r i a m o il
g o v e r n o italiano responsa­
bile d i q u e s t o a f f a r e . S e
n o n interviene p e r risolve­
r e l a questione, noi r i t e r ­
r e m o il governo i t a l i a n o
c o m p l i c e degli S t a t i U n i t i
e d i Israele, M i m e r a v i g l i o
c h e le a u t o r i t à d i R o m a
tollerino q u e s t e a c c u s e
c o n t r o A r a f a t , c h e solo
l ' a n n o scorso si è i n c o n t r a ­
t o i n v a t i c a n o c o n il P a p a »
M a in I t a l i a il g o v e r n o
n o n h a nessun p o t e r e d i in­
tervento almeno dal p u n t o
d i vista f o r m a l e sulla m a ­
gistratura.
« N o n è vero. A l t r i pro­
b l e m i d i q u e s t o g e n e r e so­
n o s t a t i risolti in q u e s t i
anni. Q u a n d o sono s t a t i
arrestati in Italia elementi
a r a b i , a n c h e s e a r m a t i so­
n o s t a t i rilasciati s e n z a
processo. E q u e s t o è giu­
sto, p e r c h è il p r o b l e m a e r a
politico e c o m e t a l e a n d a ­
v a ^ risolto. P e r c h è n o n si
s e g u e l a stessa s t r a d a og­
gi? I l g o v e r n o italiano p u ò
c h i e d e r e a i suoi servizi se­
g r e t i q u a n t o noi a b b i a m o
c o n t r i b u i t o i n que s t i a n n i
alla s i c u r e z z a dell'Italia.
F o r s e oggi, d o p o l'arresto
d i Giovannone,' i servizi
segreti n o n p a r l a n o p e r c h è
h a n n o p a u r a . M a , lo ripe­
to, il g o v e r n o i t a l i a no h a il
preciso d o v e r e d i interve­
nire. Il c a s o è c h i a r o , n o n
c ' è l a m i n i m a b a s e d i veri­
t à . B a s t a c h e q u a l c u n o di­
c a : h o visto A b u A y a d , h o
il s u o n u m e r o d i telefono,
p e r a c c u s a r m i ? Via, è ridi­
colo, a s s o l u t a m e n t e ridico­
lo».
GARE E APPALTI
Pertini era nel CITTA'DI COLLEGNO
. (Provincia dlTorlno)
mirino dei
AVVISO DI GARA
«servizi» deviati? APPALTO LAVORI MANUTENZIONE STRAORDINARIA E
COSTRUZIONE 4. LOTTO BLOCCHI LOCULI E CELLET­
TE NEL CIMITERO COMUNALE.
R O M A , 27 - Il «Superesse», il servizio segreto parallelo Importo L. 553,932.517.
guidato dal generale Pietro Musumeci e d a Francesco Pa­ Aggiudicazione lavori; art. 1 lettera a) L. 2/2/1973, n. 14.
zienza, tentò anche una provocazione contro il presidente Le richieste di invito, corredate d a copia del certificato di I-
della Repubblica S a ndro Pertini. scrlzlone all'A.N.C. (Cat. 2), che non saranno vincolanti per
L o rivela L'Espresso in u n servìzio pubblicato n e l nume­ l'Amministrazione, dovranno pervenire alla Segreteria Ge­
ro in edìcola lunedì prossimo^ E ' stato Alvaro Giardini, u n o nerale entro I 13/11 /1984.
IL SEGRETARIO GENERALE IL SINDACO
dei componenti di questo gruppo, a raccontare c h e Pazienza
chiese all'ex capo della polizia francese u n dossier sugli an­ Prof. Comm. D. De Petris Luciano Manzi
ni in cui Pertini e r a fuoriuscito in Francia. D a l documento -
scrive L'Espresso - sarebbe emerso c h e in quegli anni Per­
tini avrebbe lavorato coi sovietici.
Secondo il giudice Domenico Sica il «supergruppo» sa­ COMUNE DI CESENATICO
rebbe stato creato su direttive dèi servizi segreti americani.
(Provincia di Porli)
L'Espresso pubblica a questo proposito anche la testimo­
nianza del questore Federico U m b e r t o D ' A m a t o , ex c a p o
AVVISO DI GARA
dell'ufficio a f f a r i riservati del ministero dell'Interno, secon­
d o il quale «va messo in evidenza u n momento forse non co­ Questa Amministrazione comunale indirà una licitazione
nosciuto della storia dei rapporti t r a Italia e Stati Uniti. U n privata per l'appalto dei lavori:
momento d i singolare, stranissimo vuoto di rapporti f r a l'a­ Ristrutturazione del piano terreno «ex Villa Romagno­
merica di Reagan, appena eletto, e l'Italia». li» per ricavarne una scuola materna a due sezioni.
G i ò perchè - secondo D ' A m a t o - l'ambasciatore G a r d n e r Base d'asta lire 206.292.500.
non sarebbe stato molto gradito a Reagan. I n quel periodo, Per l'aggiudicazione dei lavori si procederà con licita­
sempre secondo le parole di D ' A m a t o , «in u n certo senso i zione privata ai sensi dell'art. 1 lett. a) della legge 2-2-
rapporti tra la classe politica italiana, il governo italiano e il 73, n. 14, senza ammissione di offerte in aumento.
nuovo gruppo al potere in America, erano tenuti d a Pazien­
Gli interessati alla gara, possono presentare domanda in
za e Mike Ledeen, u n giornalista c h e si è sempre occupato carta legale.
di questioni italiane e c h e puantava disperatamente alla vit­
Le domande non sono vincolanti per l'Amministrazione.
toria di Reagan; l'ambasciata americana non faceva nulla,
erano tutti bloccati, anche la CIA». Secondo D ' A m a t o - La categoria per l'idoneità tecnica è la n. 2 della tabella di
scrive ancora L'Espresso- Pazienza e il «Superesse» riusci­ cui al D.M. 770 del 25-2-1982 ex n. - legge 57/62.
rono a guadagnare la fiducia dei servizi americani grazie al­ IL SINDACO
l'operazione di provocazione contro l'allora presidente U- Dissoni architetto Giovanni
S A , C a rt e r, denominata «Billygate».
in Italia Pagiiia
2 3
Domenica 28/Lunedì 29 Ottobre 1984

Momento significativo della visita in Romagna Dibattito al PSI torinese

Oggi a Bologna, .
Pertini a Ravenna tra Riforma pensioni! si chiude la 2.
i lavoratori impegnati una garanzia edizione del «SUN»
nello sviluppo dei per il futuro Nel quartiere fieristico di
Bologna si conclude oggi
appuntamento di un pre­
ciso arco merceologico

Paesi del Terzo Mondo dei lavoratori la seconda edizione di

La nebbia e una pioggia insistente non hanno
smorzato l'abbraccio caloroso con cui la gente
di Ravenna ha circondato Sandro Pertini che ha
compiuto una visita ufficiale alla città ed è poi
intervenuto ad Alfonsine alle celebrazioni del
40esimo anniversario della battaglia del Senio,
momento di unione di tutte le forze della resi­
stenza. Lungo il percorso dall'aeroporto di Porli
al centro storico di Ravenna, migliaia di persone
hanno scandito il loro affetto al presidente
chiamandolo per nome. La folla, i cartelli di
benvenuto, le scolaresche con le bandierine sono
ormai una costante delle visite di Pertini alle
città italiane ma a Ravenna le manifestazioni di
affetto verso Pertini si sono accompagnate in
più di una occasione ad un incitamento, spesso
gridato, a restare al Quirinale. Il tem£ del pros­
simo settennato è stato l'argomento ricorrente
dei numerosi, improvvisati dialoghi tra Pertini e
la gente e, poi, di un breve botta e risposta con i
giornalisti. «Ti vogliamo ancora al Quirinale,
Sandro». Gli ha gridato un giovane davanti alla
basilica di San Vitale. «Se lo dici a Roma ti lin­
ciano» gli ha risposto subito il presidente ripe­
tendo una battuta delle sue. «Tiene duro, San­
dro» gli ha detto una anziana signora. «Sai - le
ha replicato Pertini sorridendo - tneere duro a
Roma ce ne vuole».
Più tardi, dopo la visita al porto, lo scambio
di battute con i giornalisti sullo stesso tema.
Domanda: Molti le hanno gridato che la voglio­
no ancora al Quirinale,
Pertini: «Ah, non dirle queste cose perchè ti
fai dei nemici, non dirle».
Domanda: Ma ha sentito la gente?
Pertini: «Al Quirinale mandiamo Zaccagnini,
come no. Un ex partigiano, onesto, bravo: Zac­
cagnini».
Zaccagnini, che pili tardi avrebbe pronuncia­
to uno degli interventi ufficiali ad Alfonsine, era
«SUN» salone dell'arredo
per esterni, tende da sole,
tessuti ed accessori,
che, prima dell'avvento dì
questa manifestazione fie­
ristica, vedeva produttori
e operatori dispersi in di­
a qualche decine di metri da Pertini: si stava al­ T O R I N O , 27 - Presso la Rammentato quanto fosse «SUN», nato su richiesta verse occasioni dì incon­
lontanando al braccio di Arrigo Boldrini per federazione del PSI, Salone importante scindere l'assi­ tro.
delle aziende produttrici,
prendere posto sulle auto del seguito presiden­ Matteotti, si è svolto ieri e stenza dalla previdenza e Rispetto alla partecipa­
ziale. Pochi minuti dopo, in prefettura, il sena­ propone un incontro au­
oggi u n incontro dibattito quanto corretto fosse pensa­ zione degli anni scorsi, e
tore DC è stato avvicinato dal giornaliti che gli tunnale con agenti, gran­
hanno chiesto se aveva sentito la frase pronun­ sulla riforma delle pensioni, re a forme integrative indi­ d e distribuzione e rivendi­ questo è il dato saliente
del «SUN» *84, si è regi­
ciata da Pertini. «Non ho sentito niente - si è presieduto dai vicesegreta­ viduali o collettive, purché tori nel periodo dell'anno
schernito Zaccagnini - sono cose che non esi­ rio Salvatore Gallo. Inter­ realmente volontarie e non a ideale per presentare le strata una sostanziosa e
stono». venti di rilievo quelli dell'on. carico nè del datore di lavo­ novità e per verificare i qualificata adesione di
Dall'aeroporto - dove l'aereo ha rischiato di Agostino Marianetti e dei- ro, nè dello Stato, Marianet­ produttori di mobili da
programmi e le tendenze
non poter atterrare per la nebbia - Pertini ha per il 1985. giardino e ciò h a arricchi­
Fon. Gabriele Salerno, vice­ ti, ha detto che è urgente
raggiunto il centro di Ravenna facendo compie­ to il panorama merceolo­
re al corteo presidenziale un lungo giro per le presidente della commissio­ aumentare le pensioni socia­ Sono presenti al «SUN» gico. La contemporaneità
vie della città. In Prefettura ha salutato le auto­ ne parlamentare. H a portato li e questo si può fare a con­ produttori di mobili d a del SAIE, uno dei grandi
rità di governo e locali, poi ha preso posto su un un saluto al dibattito il se­ dizione ohe il quadro politi­ giardino, fabbricanti di saloni internazionali del­
palco eretto in Piazza del Popolo, gremita dì fol­ gretario provinciale Marza- co non si deteriori e si possa tende da sole, tessuti ed l'edilizia, consente un
la, dove il sindaco Giordano Angelini gli ha por­ no. procedere nella direzione accessori e di aziende che ampliamento di interesse
to il saluto della città accennando anche ai pro­ Marianetti ha posto l'ac­ che ha portato a ridurre di
blemi attuali di quella che negli anni '60 veniva producono attrezzature anche da parte di un pub­
cento sulla strumentalizza­ cinque punti l'inflazione e a per località turistiche, blico di architetti e pro­
chiamata la «Dallas italiana». Poi una visita alla
Baisilica di San Vitale, poi ancora una tappa zione e sull'atteggiamento guidare la ripresa. «SUN» è un particolare gettisti italiani ed esteri.
nell'immenso capannone della OMO, la coope­ terroristico tenuto da alcune L'on. Salerno, vicepresi­
rativa muratori cementisti che ha in appalto la forze politiche nei riguardi dente della Commissione
costruzione di una diga in Mozambico, dove il delia proposta del ministro Speciale per il riordino del
lavoro italiano sembra essere nel mirino della
guerriglia. Preoccupazioni, per la. tensione esi­
D e Michelis. sistema previdenziale, nelle
Questa riforma, però, con conclusioni ha comunicato
RICERCA DI PERSONALE
stente nei cantieri di Mozambico, è stata e- tutti i contributi del caso, è che il PSI, in sede di legge
spressa dai dirigenti della OMC, i quali hanno
necessaria - ha detto il par­ finanziaria, ha presentato
anche però manifestato l'impegno di proseguire
i lavori iniziati. Nell'applauso fragoroso di 1500 lamentare socialista - vuoi un emendamento tendente CITTA' DI TORINO
operai a Pertini è stato fatto dono di un oggetto perchè è un impegno della ad elevare i minimi delle AZIENDA ENERGETICA
d'argento, una cazzuola che ha subito consenti­ maggioranza, vuoi per dare pensioni sociali. Al termine
to al presidente di riandare indietro nel tempo garanzie e certezze ai lavo­ del dibattito, il vicesegreta^
MUNICIPALE TORINO
quando, fuoriuscito dall'Italia, lavorò còme ma­ ratori per il loro futuro. Essa rio Gallo, ha ribadito che i
novale in Francia. In fine mattinata, la visita al
porto di Ravenna al secondo posto in Italia per introduce maggiore equità, socialisti con questa inizia­ L'Azienda Energetica M^inicipale di Torino bandisce 1 se­
traffico merci. I problemi del porto, soprattutto eliminando precarietà e forti tiva, hanno voluto iniziare guente concorso, per titoli édI esami,
i per l'assunzione
quelli reaitivi all'adeguamento tecnologico nei squilibri oltre che differen­ un confronto nella città e
trasporti marittimi, gli sono stati esposti dal ze, pur leigittime, al di fuori nella regione sul problema N. 1 Geometra (età non superiore/ al 35 anni).
presidente della SAPIR, Pierino D'Attore. della liceità. delle pensioni. Le domande di partecipazione al concorso dovranno
pervenire entro e non oltre le ore 12 dei giorno 13 no­
vembre 1984 al seguente Indirizzo:
AZIENDA ENERGETICA MUNICIPALE DI TORINO
Casella Postale n. 533 - TORINO

Presso la direzione del

Incontro di Andò con la giunta ANM inizia a muoversi e che bi­
Il bando di concorso ed II relativo modulo di donnanda - e-
manato tenendo presente quanto previsto dalla legge 2/4/
1968 n. 482 - potrà essere ritirato presso l'A.E.M. di Via
P S I si è svolto un incontro
t r a giunta dell'Associazio­
n e Nazionale magistrati
Giustizia; ribadito sogna aiutare ed agevolare
questo processo riformato­
re in corso. Infatti il mi­
Bertela n, 48 - Torino, dalle ore 9 alle ore 11,30 e dalle ore
14 alle ore 16 - sabato e festivi esclusi.
Alla domanda dovrà essere allegata ricevuta del vaglia
stale intestato alla A,E.M. (Azienda Energetica Municipa­

l'impegno dei PSI

guidata dal presidente Cri-
scuoio -e l'on. Salvo Andò,
responsabile del diparti­
mento per le questioni isti­
tuzionali de! partito. Sono
stati tra l'altro affrontati i
temi della modifica della
legge elettorale del C S M
nonché le questioni relative
agli adempimenti necessari
per attuare puntualmente
ed in fretta il pacchétto di
riforme proposte dal go­
verno e già approvate dal
Parlamento. Si è registrata
una convergenza in ordine
a molte delle soluzioni pro­
spettate dai magistrati. D a
parte socialista si è ribadito
l'impegno convinto del P S I
a d operare in t u t t e l e sedi
affinchè le riforme struttu­
rali e d ordinamentali rese
necessarie dalle leggi vara-
A Roma dal 31 ottobre al 4 novembre
il XXX congresso Una normativa unitaria
t e dal Parlamento possano
essere approvate al più pre­
sto. A n d ò h a sottolineato
come sia necessario che ri­
forme tanto attese non si..
traducano in grandi delu­
sioni o in veri e propri
traumi d a parte dei citta­
dini e come sia necessario
incrementare le risorse de­
stinate alla giustizia. P e r
conseguire gli obiettivi vo­
luti. E ' necessario accelle-
rare l'inter parlamentare di
iniziative legislative quali
quelle c h e riguardano il
giudice di pace, la rotazio­
n e dei magistrati negli u ^
fici direttivi, la responsabi­
lità del magistrato che si
configurano come mecca­
nismo a completamento
delle scelte legislative già
fatte.
Si è poi raggiunta una
significativa convergenza
t r a P S I e magistrati sulla
recente legge sulla carce­
razione cautelare. Appare
fondata la preoccupazione
c h e approssimandosi la
scadenza di febbraio ven­
gano messi in libertà peri­
colosi criminali nonostante
la migliore volontà dei giu­
dici a definire i processi en­
t r o questa d a t a . E ' stata
convenuta u n a grande ini­
Firmato a Milano l'accordo tra Stato e Regioni
ziativa politica sui temi del
processo civile, che sono
stati un po' emarginati sul
recente dibattito sulla giu­
stizia, soprattutto impegna­
t o a rimuovere molti dei
detriti accumulatisi a cau­
sa della legislazione penale
di emergenza. Il processo
civile c h e non d a risposte e
non li d a in tempi giusti a -
limenta fatalmente l'inter­
vento controversi si autori­
t à non legittimata e certa­
mente non riconducibili e i
poteri statuali. Magistrati e
P S I concordano che in m a ­
teria di giustizia finalmen­
t e qualcosa di importante
gliore funzionamento degli
uffici giudiziari costituisce
un efficace antidoto nei
confronti di talune spinte
a d una politicizzazione esa­
sperata e preoccupante del­
la magistratura. In questo
senso il presidente Criscuo-
lo h a dichiarato che l'at­
tenzione e l'impegno mani­
festo d a l l ' A N M verso i te­
m i dei riformismo giudizia­
rio costituisce il miglior an­
tidoto contro le divisioni i-
deologiche e verso ogni
preconcetto politico. La
riunione si è conclusa con
l'impegno assunto dal PSI
e dai magistrati di realizza­
re pratiche d i consultazio­
ne recìproca sulle grandi
questioni della giustizia al
fine di verificare per tèmpo
le rispettive posizioni.
le, Vìa Bertola n. 48 - Torino), con riferimento al concorso
stesso e comprovante l'avvenuto pagamento della tassa di
concorso di L. 7.500 dovuta al sensi del Decreto Legge 28
febbraio 1983 n. 55 convertito in Legge 26/4/1983 n. 131.
AZIENDA MUNICIPALIZZATA
SERVIZI NETTEZZA URBANA
FIRENZE
La Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana del 20-10-
1984 pubblica II bando di concorso pubblico per titoli ed
esami per la copertura di un posto di
DIRIGENTE DEL SERVIZIO
INFORMATICA E PROGRAMMAZIONE
presso l'ASNU, con inquadramento a livello funzionale
immediatamente Inferiore a quello previsto per il Diret­
tore Generale ai sensi del C.C.N.L. per dirigenti, delle
Imprese di servizi pubblici degli enti locali del 15 di­
cembre 1981.
Scadenza di presentazione delle domande: 19-11-1984.
Età richiesta: non ififeriore agli anni Ì 8 e tion superiore agli
anni 45, oltre i benefici di legge.
Titolo di studio: laurea in Informatica; matematica, fisica, e-
conomia e commercio o ingegneria.
Per ogni altra informazione rivolgersi direttamente all'ufficio
personale dell'ASNU, Via Baccio da IWontelupo, 52 - Firen­
ze, nei giorni; martedì, giovedì e sabato dalle ore 8 alle ore
13.

dei radicali per la politica turistica AZIENDA MUNICIPALIZZATA

«La politica radicale si
colloca nel deprimente sce­
nario partitocratico come
l'unico sbocco praticabile
alla crisi del regime e no­
nostante la sproporzione
delle forze riusciamo a d in­
cidere imponendo, come
nel caso della giustizia,
processi di inversione ri­
spetto alla barbarie antico­
stituzionale». I n questa di­
chiarazione del segretario
del partito, Roberto Cic-
ciomessere, deputato, pub­
blicata d a «Notizie Radica­
li» in un articolo per la pre­
sentazione del 3 0 / m o con­
gresso nazionale c h e si
svolgerà a R o m a d a l 31 ot­
tobre al 4 novembre pros­
simi, è la sintesi della linea
strategica c h e il partito ra­
dicale h a finora seguito e
c h e intende seguire anche
nel futuro. L e proposte ra­
dicali si riassumono in
quelle c h e d a anni sono le
tradizionali battaglie con­
dotte dal partito sia fuori,
sia dentro il Parlamento; la
f a m e nel mondo, l'aumento
dei minimi pensionistici, la
riforma della giustizia,
l'autofinanziamento, l'an­
timilitarismo, la lotta alla
partitocrazia e alle conse­
guenti lottizzazioni, l'abo­
lizione del canone RAI-TV,
l'abolizione della commis­
sione parlamentare inqui­
rente, l'antinucleare.
M a primario resta l'im­
pegno radicale nella lotta
allo sterminio per f a m e nel
mondo e quindi la proposta
di legge che prevede inter­
venti urgenti per i popoli
minacciati.
Un accordo è stato firmato a Milano, nel­
la sede della Regione Lombardia dal mini­
stro del Turismo Lagorio e gli Assessori al
Turismo delle regioni italiane.
L'accordò prevede che la riforma del tu­
rismo, varata con la legge-quadro di Signo-
rello della primavera 1983, sarà applicata in
tutte le regioni secondo una interpretazione
uniforme che è stata ora concordata col mi­
nistro del Turismo,
Si tratta di un «codice di comportamen­
to» al quale tute le regioni ispireranno la lo­
ro legislazione.
Ciò consentirà di avere un Italia, nelle
materie piii importanti della politica turisti­
ca, una normativa unitaria.
Le Regioni, che in questi ultimi tempi
hanno già avviato la elaborazione di loro
leggi attuative della riforma 1983 verifiche­
ranno adesso la conipatiilità delle loro pre­
visioni con il «codice di comportamento»
sottoscritto col ministro e, dove necessario,
apporteranno le modificazioni opportune al­
le proprie leggi.
L'accordo Stato-Regioni è stato raggiun­
to a conclusione di un ampio lavoro di ap­
profondimento e di discussione sulla base di
alcuni testi preparatori elaborati dalle Re­
gioni in una serie di conferenze interregio­
SERVIZI NETTEZZA URBANA
nali e dal Ministero del Turismo, FIRENZE
Lagorio si è dichiarato molto soddisfatto
per il risultato raggiuto che - ha detto -
«rapopresenta un contributo concreto di
grande rilevanza per il rafforzamento della La Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana del 20-10-
politirca turistica in italia». 1984 pubblica il bando di concorso pubblico per titoli ed
Il ministro ha ringraziato le Regioni per esami per la copertura di un posto di
la loro collaborazione e per la loro volontà DIRIGENTE DEI SERVIZI
costruttiva. TECNICI PRESSO L'ASNU
L'assessore regionale della Lombardia,
con inquadramento a livello funzionale immediatamente
Picciotto Crisafulli, che è il coordinatore
inferiore a quello previsto per il Direttore Generale ai
delle regioni per il turismo, ha sottolineato
sensi del C.C.N.L. per dirigenti delle imprese di servizi
l'importanza dell'intesa e la capacità dimo­
strata dalle Regiotli di perseguire unitaria­ pubblici degli enti locali del 15 dicembre 1981.
mente un disegno politico di interesse tia Scadenza di presentazione delle domande; 19-11-1984.
zionale,
Età richiesta: non inferiore agli anni 18 e non superiore agli
• SCALFARO CHIEDE AUMENTO anni 45, oltre i benefici di legge.
ORGANICO.PS E C C - Il ministro dell'In­
Titolo di studio: laurea in ingegneria con abilitazione all'e­
terno Oscar Luigi Scalfaro proporrà al con­
sercizio della professione.
siglio die ministri di assumere al più presto
20 mila nuovi uomini tra polizia e carabi­ Per ogni altra informazione rivolgersi direttamente all'ufficio
nieri per migliorare l'organizzazione del
personale dell'ASNU, Via Baccio da Morttelupo, 52 - Firen­
controllo del territorio nazionale. La notizia,
ze, nei giorni: martedì, giovedì e sabato dalle ore 8 alle ore
anticipata in una intervista pubblicata su un
13
quotidiano è stata confermata al Viminale,
 « a
F i
EnciclopMHa (tona rfcwea
e (tona Mopwta - UHim
Vandlta rateate
! Via PasuMo 11 - 00196 Roma
ui.ot-3iim
«Lf a mafia in queste ultime settima­
ne è stata duramente colpita dal-
il'azione paziente e coraggiosa
delle forze dell'ordine e della magistratura,
ma questi risultati positivi non vanno enfa­
tizzati pur rappresentando un segnale di in-
coraggiarriento importante a favore del
buon lavoro svolto dagli investigatori».
Salvo Andò responsabile problemi dello
Stato in seno all'esecutivo del PSI non ha
dubbi sulla importanza della nuova fase a-
pertasi un mese f a con le «rivelazioni» di
don Masino Buscetta, che giorno dopo gior­
no aggiunge segmenti di verità al grande
mosaico criminale. Dalle fila della delin­
quenza organizzata spuntano «confessioni»
e collaborazioni, l'ultima maturata nei gior­
ni scorsi. Si è avviato un effetto psicologico
che può rivelarsi decisivo perchè si accen­
tuano e si moltiplicano - spiega Andò - si­
tuazioni di disfacimento per rancori o per
paura all'interno dei vari clans. La «piovra»
non è più inattacabile, delle maglie si sono
rotte, per l'azione dello Stato, che ora di­
venta incalzante, inizia a produrre squarci
nelle varie organizzazioni malavitose. Sem­
pre più chi vede cadere i propri familiari
sotto il piombo dei sicari di altri «famiglie»
sceglie come «vendetta» la legge. E ' un
meccanismo che va stimolato adeguatamen­
te, anche se una sua codificazione deve pre­
vedere delle garanzie di controllo per il cit­
tadino data la delicatezza delia materia
trattata, come aveva suggerito lo stesso ge­
nerale Dalla Chiesa prima del suo assassi­
nio.
L'efferato eccidio di Piazza Scaffa a Pa­
lermo, come quello precedente a Torre An­
nunziata raffreddano un po' gli animi degli
entusiasti di questi blitz. Tu come valuti que­
sti atti di vero e proprio terrorismo mafioso?
Non condivido mai da un lato l'ottimismo •
eccessivo, e dall'altro il pessimismo esaspe­
rato; ogni fatto va inserito in un contesto
generale in cui valutarlo obiettivamente. Lo
Stato è al contrattacco dopo un periodo
troppo lungo della storia repubblicana, di­
stratto e sotto tono nell'impegno contro le
«centrali» malavitose. I due episodi citati
sono indubbiamente gravi e preoccupanti e
dimostrano come l'euforia sia spesso cattiva
compagna. Il ripetersi di positive azioni an-
ti-mafia testimoniano l'accentuarsi degli
sforzi e dei successi per arrivare a «santua­
ri» fino ad ora inviolati al «terzo livello» e al­
le connessioni con ambienti di spregiudicato
affarismo nazionale ed internazionale.
Titoli di scatola sui giornali per Ciancimi-
no che ha rappresentato a Palermo un modo
ed uno stile di far politica degli anni '50 fino
a periodi piìi recenti, non rappresentano for­
se una personalizzazione troppo spinta di un
fenomeno più complesso ed articolato?
Certo, Ciancimino è stata uno degli ar­
chitravi di un sistema di potere e dì una
mentalità chei era divenuta egemone nel
modo di far politica in Sicilia e nel Mezzo­
giorno. Nonostante infatti i diversi canali
strutturali della organizzazione mafiosa o
para-mafiosa, i diversi traffici amministrati,
la diversa consistenza dei profitti, c'è un da­
to che accomuna vecchia e nuova mafia. Da
un lato la complicità del potere ufficiale, o
di frange (ora questa àrea si è ristretta) di
esso, senza cui la criminalità non può trova­
re la possibilità di espandersi su città e terri­
tori. A fianco e intorno alla galassia malavi­
tosa si è consolidato un consenso sociale che
ora con sforzo lo Stato cerca di erodere. Il
Sud ha una economia che reca in alcune a-
ree i segni profondi del sottosviluppo, per
questo i ragazzi di Corso dei Mille o di Ot­
taviano rappresentano le profonde radici di
una criminalità che si avvale sempre di piìi
di una «cintura» di minori o giovanissimi.
Non è un caso che nel momento in cui si ac­
centua la pressione delle forze di polizia sul­
le bande organizzate mafiose, la micro-de-
linquenza diventa più aggressiva e violenta,
il che dimostra l'insediamento sociale su cui
la criminalità trova appoggi e consensi.
A proposito della vecchia mafia, Sciascia
scriveva che «il mafioso di allora funzionava
come giudice di pace, ed in questo ruolo la
gente Io conosceva, era possibile incontrar­
lo». Era l'esempio più concreto che il boss
era il vero Stato in assenza di una presenza
di Roma. Siamo ancóra, %tuo parere, lontani
da una nuova statualità che faccia dimenti­
care certe latitanze dello Siato?
Ci sono delle aree di non-presenza delle i-
stituzioni, di radicamento difficile in fasce
territoriali in cui Roma è solo rappresentata
dalla più vicina stazione di carabinieri, ma
su cui manca una struttura articolata di
rappresentanza e di controlli d a parte delle
InikNBMr
b a r tcnrola c a l d a
sola Intemà
ROMA
VIA SFORZA rAUAVlClia. It/ll
mirommiww
ciale perseguita, verificare le condizioni nel­
le quali diviene interlocutoria della Pùbbli­
ca Amministrazione. Se determinate proce­
dure concorsuali appaiono discutibili, una
trattativa privata appare concessa in forme
sospette; se si realizzano condizioni contrat­
tuali di privilegio, se nonostante gare for­
malmente ineccepibili sono sempre gli stessi
organismi ad avere una quota fissa di com­
messe, evidentemente siamo di fronte ad
una situazione irregolare, siamo di fronte ad
amministrazioni che certo non praticano la
trasparenza, anche se hanno la migliore
immagine di questo mondo o se favoriscono
organismi cooperativi.
Bisogna evitare sempre, in sostanza, che
vi siano enti o soggetti economici che siano
al di sopra di ogni sospetto, che lo siano a
prescindere dalle scelte, dalle attività che
concretamente compaiono.
La durezza dello scontro politico sta met­
tendo in luce, facendo affiorare vicende an­
che poco recenti della vita economica, in or­
dine alle quali era finora prevalsa una sorta
di collettiva regola del silenzio. Sì assiste a
verità e a personaggi «significativi» coinvolti
o duramente colpiti anche dalle vicende degli
ultimi tempi che contribuiscono a facilitare
questo affioramento in superficie di verità da
troppo tempo occultate.
Qual è la valutazione di questi fatti?
Certamente la collaborazione di Buscetta si
sta rivelando preziosa.
Sta traducendo in certezze intuizioni che
prima si presentavano nei termini di vere e
proprie ipotesi di lavoro. Appare sempre più
evidente come sono mutati gli obiettivi fon­
Voffensiva della giustizia damentali delle organizzazioni mafiose: ieri
si trattava di guadagnare organizzando una
serie di attività malavitose; oggi il problema
La piovra-mafia fondamentale è quello di spendere e di
spendere profitti sempre più cospiqui; da
ciò l'esigenza di percorrere le molte piste
del Nord già individuate, di indagare all'in­
non è più terno dei nuovi collaboratori della mafia re­
clutati dai colletti bianchi soprattutto col
compito di riciclare denaro sporco; di indi­
viduare ancora quel terzo livello che agevo­
inattaccabile la con la propria autorità questa circolazio­
ne di capitali illeciti verso obbiettivi leciti.
La Guardia di Finanza in questo senso sta
dimostrando notevole capacità professiona­
le, notevole coraggip, abbandonando magari
Grosse falle si aprono nelle organizzazioni antiche prudenze, cauteelé, che recenti
scandali hanno rivelato in tutta la loro com-
malavitose - Pagata duramente l'assenza dello pelssità. Certo c'è il rischio che una Guar­
Stato - Contro la cultura del «sospetto unilaterale» dia di Finanza impegnata in modo così con­
sistente nella lotta contro la criminalità e-
conomica, trascuri molte delle attività^ isti­
tuzionali, non faccia cioè le verifiche fiscali
di DOMENICO BRUNO
contribuendo per tal via alla creazione di
probabili zone franche dal punto di vista
istituzioni. terminate società 0 imprese cooperative in­
dell'evasione fiscale.
La criminalità con cui abbiamo a che fa­ tendano privilegiare non tanto una conve­ M a c'è anche dell'altro che ha favorito
re oggi è una azienda.condotta in modo md- nienza economica o una capacità professio­ queste rivincite dello Stato. C'è una mag­
nageriale che rastrella i propri proventi in nale, ma soltanto tacitare una parte politica. giore copertura politica sull'attività degli
modo illecito e violento ma li investe in atti­ Va appurato se in questa materia si è defini­ organi inquirenti.
vità edilizie, in BOT, in apparati industriali tivamente affermato un sistema di lottizza­ Prima magari c'erano le leggi ma le si
e commerciali. , ~ zione all'interno del quale trovano soddisfa­ applicavano con molte esitazioni.
La lotta alla mafia richiede inoltre un zione i partiti di maggioranza e di opposi­ Adesso vediamo che in questo senso c'è
migliore funzionamento degli uffici giudi­ zione, pena il mancato raggiungimento di o- più determinazione, basta pensare ai molti
ziari, più mezzi e uomini professionalmente gni possibile accordo. Se questi infatti sono decreti di confisca dei beni già emanati, e
più capaci, precisi accordi garantiti anche gli obiettivi è chiaro che procedura, regole e basta pensare ai soggetti illustri ai quali i
dalla legge tra uffici giudiziari che agiscono controlli sono fatti su misura per favorire un beni sono stati confiscati.
in zone criminali omogenee. Il problema accordo, se non l'interesse generale, e il con­
M a c'è soprattuto da sottolineare una
non è solo quello di riformare istituti e strut­ testo in cui le amministrazioni si muovono
mobilitazione della società civile che non ha
ture del processo penale, ma anche il pro­ diventa generalmente e fatalmente omerto- precedenti.
cesso civile. Non c'è dubbio che la difficoltà' so e tendenzialmente malavitoso. I giovani e i cittadini che sfilano sotto la
di recuperare un credito e di risolvere facili «Taluno ha indicato nel PCI una delle casa dei Greco imprecando contro la fami­
controversie civili agevoli il ricorso a orga­ parti, insieme alle altre forze politiche, di glia del potente boss rappresentano un fatto
nizzazioni mafiose o illegali per salvaguar­ questi grandi accordi. La cosa ha destato rivoluzionario se raffrontato ad antiche one­
dare diritti ai quali invece dovrebbe prov­ sorpresa proprio per gli atteggiamenti mani­ stà.
vedere la legge. festati dal PCI in questa materia. Occorre L'immobilismo amministrativo, il non go­
A questo punto della sua analisi Salvo però evitare, sia da una parte che dall'altra, verno non ti sembrano un buon «aiuto» alla
Andò affronta una polemica di grande at­ che ci si lanci solo manciate di fango, e in­ criminalità in colletto bianco?
tualità; la ramificazione della criminalità vece valutare i fatti e non i sospetti. Devo Una regione che funziona, amministra­
con il mondo economico e l'inflazione nei dire che sono fastidiose talune reazioni dei zioni comunali che riescono a spendere bene
partiti. Dice convinto: «Trovo strumentale, comunisti allorché, chiamati in causa, anzi­ e in fretta le risorse di cui possono disporre
dannoso per l'immagine stessa delle istitu­ ché smentire e replicare alle accuse si com­ risolvendo problemi antichi della collettivi­
zioni e per il perseguimento di finalità tra­ portano come se fosse grande peccato il solo tà, creano una grande alleanza contro la
sparenti della lotta alla mafia, criminalizza­ dubitare della parola del PCI. La stessa vi­ mafia tra i cittadini ed amministratori pub­
re per intero la società siciliana, o far ad­ cenda De Luca, le reazioni manifestatesi al­ blici, una grande solidarietà. E per conse­
densare sospetti generali ed ingiustificati la denuncia fatta dal deputato liberale alla guire questo obbiettivo bisogna lavorare con
sul mondo imprenditoriale isolano o comun­ Camera, la singolare vicenda dell'autoriz­ convinzione e con fermezza. Esistono nel
que su tutti coloro che hanno trovato lavoro zazione a procedere negata confermano Sud troppe amministrazioni in crisi da sem­
in Sicilia. questo strano modo di intendere la questio­ pre, paralizzate da anni, che producono
«L'equazione; imprenditoria siciliana = ne morale da parte comunista». vuoti di potere spaventosi al cui interno la
attività mafiosa e paramafiosa non solo of­ Non ti sembra che questa rigidità del PCI mafia impone le proprie regole e la propria
fende gli imprenditori perbene ma finisce sìa sicuramente indicativa di una pregiudizia­ arrogante invadenza. Rendere viva la de­
per creare uno stato di confusione tra la le che offusca la capacità di analisi del fe­ mocrazia e partecipazione del Mezzogiorno,
gente di cui si può valere solo chi pesca nel nomeno mafioso? trovare terreni comuni di iniziativa politica
torbido. E questo discorso vale anche per le Sì, abbiamo segnalato con preoccupazio­ fra amministrazioni pubbliche e comunità
cooperative, rosse, bianche o gialle che ope­ ne il fatto che gli impreditori chiacchierati costituisce una scelta obbligata capace di
rano in Sicilia. Vi è una polemica su questo hanno conseguito credibilità illimitata se as­ immunizzare la società siciliana e meridio­
terreno della quale bisogna cogliere le fina-, sociati a organismi cooperativi o a impren­ nale rispetto a certi fenomeni infettivi, con­
lità ultime. Non trovo sospetto il fatto che ditori progressisti. A mio giudizio una seria tagiosi.
una grande organizzazione cooperativa la­ azione di rinnovamento delle istituzioni, nel­
vori a Palermo o Catania così come lavora a le zone interessate alla lotta alla mafia non
Roma 0 Bologna. Il problema è diverso. Si tollera distinguo strumentali nè nominalisti­
tratta - specifica il dirigente socialista - di che garanzie di trasparenza. Occorre, con
capire se amministrazioni che sono al di sot­ riferimento a qualunque soggetto economi­
to di ogni sospetto conferendo appalti a de­ co, qualunque sia la finalità più o meno so­