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FONDAMENTI DI SOCIOLINGUISTICA
Repertorio linguistico
Il repertorio linguistico si pu definire come linsieme delle risorse linguistiche possedute dai vari membri di una comunit linguistica, cio la somma della variet di una o pi lingua impiegate presso una certa comunit sociale. Il repertorio linguistico comprende anche i rapporti tra le variet, le gerarchie e le norme di impiego (Gumperz). Anche leventuale commutazione di codice entra nella definizione di repertorio linguistico. Per Gumperz il repertorio linguistico dovrebbe riferirsi anche e soprattutto al singolo parlante, ma meglio riferirsi alla comunit.
Variet di lingua
Ogni membro riconoscibile di un repertorio linguistico una variet di lingua. La variet di lingua, ovviamente, deve fare riferimento sia allaspetto linguistico sia a quello sociale, quindi essa la realizzazione di un sistema linguistico presso classi di utenti e di usi: comprende tutte le forme convenzionalizzate di realizzazione del sistema. Per noi, una variet di lingua un insieme di tratti congruenti di un sistema linguistico che co-occorrono con un certo insieme di tratti sociali, caratterizzanti i parlanti o le situazioni duso. Questi tratti posso o essere molti o pochi, e caratterizzare le variet non solo per la loro presenza o assenza, ma anche per la loro frequenza. Per determinare una variet di lingua prima si individuano i tratti che si presentano assieme, poi si verifica la loro co-occorrenza con i tratti sociali oppure viceversa. I tratti linguistici di una variet devono essere congruenti tra loro, cio devono obbedire a specifiche regole di co-occorrenza e avere una certa omogeneit strutturale: non possibile dire ad esempio scusi, vieni qui. La nozione di variet di lingua utile per discriminare lingue diverse, ma talvolta variet di lingua con maggiore distanza strutturale possono essere ritenute ad esempio dialetti mentre altre con differenze minori sono considerate lingue diverse a tutti gli effetti. Questo accade a causa del fatto che la designazione di lingua dipende sostanzialmente da fattori extralinguistici, non c un limite che segna con precisione quando si possa parlare di lingue diverse e quando di variet della stessa lingua. In sociolinguistica una lingua la somma di un nucleo invariabile del sistema linguistico comune a tutte le variet pi le parti specifiche di ogni sua variet. Weinreich introduce a tal proposito il termine diasistema. Il limite inferiore al quale si pu ricondurre una variet di lingua il singolo individuo in una classe omogenea di situazioni. Per designare le abitudini linguistiche di un singolo parlante stato introdotto il termine idioletto, ma si tratta di un concetto piuttosto trascurato. Cardona lo definisce come somma delle variazioni personali rispetto ad uno standard linguistico.
Competenza comunicativa
Il concetto di competenza comunicativa risponde alla domanda: Che cosa vuol dire sapere una lingua?. La sociolinguistica risponde affermando che saper una lingua non significa solo avere la capacit di produrre frasi grammaticalmente ben formate, ma anche essere in grado di usare le frasi in maniera adeguata alle situazioni. Hymes la articola in quattro parametri: se e quanto qualcosa formalmente possibile, se e quanto qualcosa realizzabile con i mezzi di esecuzione disponibili, se e quanto qualcosa appropriato in relazione al suo contesto duso e realizzazione e se e quanto qualcosa realmente eseguito. Ma data la sua complessit, la competenza comunicativa fornisce un quadro di orientamento globale, non loggetto finale di descrizione del sociolinguista. interessante confrontare la competenza comunicativa con la competenza linguistica di Chomsky (intesa come la conoscenza interiorizzata che un parlante ha della propria lingua materna, indipendentemente dal contesto). Ci sono tre interpretazioni possibili di questo rapporto: la prima ritiene che la competenza linguistica faccia parte di quella comunicativa, la seconda le pone sullo stessa livello e la terza, quella di Hymes, nega del tutto lesistenza della competenza linguistica bollandola come unastrazione. Tuttavia questa appare una posizione eccessiva. Un problema della competenza linguistica quello dellappropriatezza situazionale. Infatti, per valutarla, il sociolinguista dovrebbe tenere conto di una miriade di fatti sociali e non, complicando oltremodo il proprio compito.
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Situazione comunicativa
La situazione comunicativa un concetto teoricamente poco importante ma molto usato nelle descrizioni. La situazione (di cui quello comunicativo laspetto che interessa al sociolinguista) linsieme di circostanze (concrete ed astratte) in cui avviene un evento di comunicazione linguistica; il luogo specifico in cui lattivit linguistica si esplica; ed tipicamente data da una costellazione di componenti realizzantisi in simultaneit, suscettibili ciascuno di influenzare per qualche aspetto e in qualche maniera il comportamento linguistico messo in opera dai parlanti, nei quali occorre scinderla. Possiamo individuare quattro grandi categorie di componenti: mezzo, partecipanti, interazione comunicativa e argomento. Molto importanti sono gli aspetti legati ai partecipanti, perch essi possono rivelare lo status (cio le propriet attribuite a una data posizione sociale) e il ruolo (linsieme di comportamenti che ci aspetta da uno status). La psicologia sociale, con la teoria delladeguamento, afferma che i partecipanti a un situazione comunicativa tenderebbero a limare le differenze nellespressione, parlando in modo pi simile, per guadagnare lapprovazione dellinterlocutore e per negoziare un buon andamento dellinterazione. Ma questa teoria non molto accettata. Nella situazione comunicativa si possono distinguere tra gli aspetti personali (in cui i partecipanti non sono visti in base al loro status ma per se stessi; queste relazioni sono piuttosto libere da vincoli formali) e transazionali (in cui laccento posto sulle relazioni di status e lo scopo uno scambio di qualcosa; le regole che li governano sono piuttosto rigide) e tra quelli formali (quando ci si concentra sul rispetto delle regole sociali) e informali (quando le regole possono essere trascurate). Fishman accenna anche a una situazione comunicativa congruente (quando la messa in atto delle regole appropriata al momento e al luogo) e incongruente (quando uno di questi tre aspetti non concorda con gli altri). In sociolinguistica la situazione comunicativa il microcosmo effettivo in cui si attualizza luso della lingua.
Dominio
Il dominio un insieme di classi di situazioni raggruppate intorno agli stessi campi di esperienza, e legate insieme da una gamma comune di obiettivi e obblighi (famiglia, vicinato, religione, lavoro, ecc.). La nozione di dominio si presta a completare una ideale scala tra livello microsociolinguistico e livello macrosociolinguistico: societ dominio situazione evento ling. atto ling.
SOCIALE
LINGUISTICO
Allestremo pi alto troviamo la societ, articolata in domini, costituiti da classi di situazioni, formate da eventi linguistici formati a loro volta da atti linguistici. La situazione comunicativa cuce insieme il sociale e il linguistico.
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Rete sociale
Il concetto di rete sociale un affinamento di quello di gruppo. Per rete sociale si intende un insieme di persone che si conoscono e che hanno contatti, e precisamente linsieme con cui una persona di riferimento comunica. Alcuni autori accentuano la componente relazionale, altri la sua natura di gruppo. La rete usata molto in sociolinguistica perch presuppone la comunicazione tra i parlanti e perch si pone a met strada tra microsociolinguistica e macrosociolinguistica. La rete sociale presenta una serie di caratteristiche. Esse sono: la molteplicit di relazioni, la densit, la frequenza e la durata delle interazioni e la centralit della persona di riferimento. La rete sociale presenta una struttura a pi strati: la prima zona (cella personale), al centro del network, comprende parenti stretti e amici intimi, la seconda (zona confidenziale), comprende parenti e amici a cui si legati emozionalmente, la terza (zona utilitaristica) comprende persone con cui si intrattengono legami perch esse sono utili, la quarta (zona nominale), formata dalla persone che si conoscono senza avere grandi rapporti e la quinta (zona allargata) formata dalle persone che si conoscono solo parzialmente. La rete sociale stata utile in sociolinguistica per studiare il comportamento e latteggiamento linguistico, e anche nella scelta di lingua in situazioni plurilingui. Essa indicata per spiegare i fenomeni di imitazione e lapprendimento linguistico, ed lunico concetto che permette di rendere comprensibile il motivo per cui due persone con gli stessi caratteri sociali possono avere comportamenti molto differenti. Tuttavia la rete sociale non deve sostituirsi alle altre categorie, ma piuttosto affiancarsi ad esse, anche perch sembrerebbe che essa derivi dal concetto di classe sociale.
Queste nozioni sono suscettibili di influenzare il comportamento linguistico a un livello pi astratto, non direttamente riferibile ai singoli parlanti.
Prestigio
Il prestigio la propriet (di una persona, un gruppo, una professione, dei comportamenti, una variet di lingua ma soprattutto di uno status) di essere degno di imitazione, perch valutato positivamente sulla base di caratteri favorevoli ad esso riconosciuti. Il prestigio dipende quindi dallatteggiamento dei membri di una comunit, non un carattere oggettivo. Il contrario del prestigio lo stigma. In sociolinguistica il prestigio inteso come oscillante tra due estremi. Da una parte c la classica definizione generica, intesa come buona valutazione, dallaltra una lingua ha prestigio quando il suo possesso permette lascesa nella scala sociale. Il prestigio di una lingua si fonda su almeno quattro fattori: gli atteggiamenti linguistici favorevoli dei parlanti, il valore di simbolo attribuito dalla comunit alla lingua, lessere veicolo di ampia e apprezzata letteratura e soprattutto lessere parlata dei gruppi sociali dominanti. Infatti essa, se considerata propria di questi ultimi, sar sicuramente imitata dagli altri gruppi.
Atteggiamenti
Un atteggiamento uno stato mentale di predisposizione, organizzato attraverso lesperienza, che esercita uninfluenza dinamica, polarizzata in senso favorevole o sfavorevole sulla risposta di un individuo agli oggetti o situazioni con cui si trova ad avere a che fare. importante non confondere gli atteggiamenti con le opinioni, che sono esplicite, contestualizzate e mutevoli. La scala di specificit prevede le opinioni, gli atteggiamenti, i valori e infine la personalit. Certamente per le opinioni possono fornire informazioni sugli atteggiamenti (che non sono direttamente accessibili al ricercatore, e che sono sempre riferiti ad un determinato oggetto). Gli atteggiamenti sono formati da una parte cognitiva e razionale (credenze) e da una parte affettiva ed emozionale (che prevale). Gli atteggiamenti non sono unica causa dei comportamenti, ma solo una della cause (come predisposizione), insieme alle circostanze della situazione e alle norme e consuetudini della comunit sociale. Essi hanno una componente interazionale e, dato che sono acquisiti, sono suscettibili di mutare, anche se tendenzialmente sono stabili. Le loro funzioni possono ricondursi a quattro: utilitaristica (per guadagnare privilegi), di orientamento cognitivo (per imporre un ordine al mondo), di manifestazione dei valori e di difesa dellego e dellidentit. Un tipo particolare di atteggiamenti sono i pregiudizi, che si formano senza lesperienza diretta e sono basati su stereotipi, cio su generalizzazioni prive di fondamento o errate associate a determinati caratteri. Gli atteggiamenti sono una componente fondamentale per determinare lidentit linguistica dei parlanti, il loro comportamento e la loro posizione nella stratificazione sociale. Essi sono legati a molte variabili sociali e linguistiche (et, sesso, istruzione, abilit linguistica, ecc.). Per studiare gli atteggiamenti si utilizzano linchiesta con questionario e lintervista, che per raccolgono opinioni e non atteggiamenti. Migliore la tecnica del differenziale semantico, consistente nellattribuire a un oggetto di valutazione una posizione tra sette comprese tra due categorie polari (bello-brutto, ecc.). Ma il metodo indiretto migliore quello del matched guise. Introdotto da Lambert, consiste nel far ascoltare diverse voci a dei valutatori e nel chiedere a questi la loro opinione sulle persone che parlano collocandola nella posizione che sembra pi adatta secondo categorie prestabilite. Il vantaggio consisterebbe nel fatto che si chiedono opinioni su un singolo individuo e non su un gruppo, manifestando cos opinioni pi spontanee. I raffinamenti metodologici portano questa tecnica, soprattutto nel caso del riconoscimento del ceto sociale di appartenenza dei parlanti stimolo, ad una attendibilit del 80%.
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Un modello materialista
Lo studioso italiano Sanga chiama in causa le classi sociali in senso marxista, cio come gruppi distinti nel modo di produzione. Fondamentale nel marxismo la divisione in struttura (i rapporti economici legati al modo di produzione) e sovrastruttura (il complesso culturale prodotto dalla struttura). La lingua, come prodotto culturale, fa parte della sovrastruttura, ed chiaro che affermare il legame tra lingua e stratificazione sociale significa riconoscere che la lingua dipende dalla classe sociale. Ogni classe sociale ha un proprio registro, in ogni caso interni al sistema in quanto tale. Le variet linguistiche nella societ dipendono direttamente dalla divisione della societ stessa in classi. Tuttavia il modello di Sanga, pur con spunti interessanti, ancora troppo legato a un dogmatismo ideologico. Infatti egli ritiene la stratificazione causa della variet linguistica, e inoltre la conclusione che la lingua faccia parte della sovrastruttura una conclusione affrettata.
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La nozione di continuum
In sociolinguistica una concezione discreta, che preveda una divisione in categorie ben definite, fuori luogo. Per questo preferibile utilizzare la continuit, costituita da punti focali con una vasta periferia che sfuma senza limiti precisi nelle categorie vicine, a cui riferire i singoli casi a seconda della maggiore o minore condivisione delle propriet. Il concetto di continuum si riferisce allo spazio di variazione di una lingua, che appare costituito da una serie ininterrotta di elementi varianti che fanno s che le variet di una lingua siano in sovrapposizione e si confondano impercettibilmente luna con laltra. I loro confini risultano dunque non ben determinabili. Nella creolistica, per lanalisi di una lingua ci si basa su due variet polari ben identificabili tra le quali si trova una gamma di variet intermedie gradualmente sfumate luna nellaltra. Il continuum la somma di queste variet. Questa concezione presuppone per una visione unidimensionale della variazione, cosa che la sociolinguistica rifiuta. Infatti un continuum sembra essere pluridimensionale, formato dallincrociarsi e il combinarsi di pi assi di variazione. Caratteristica apparentemente paradossale del continuum il fatto che in esso si ritrovano forzatamente dei punti focali discreti, i quali rappresentano il prototipo delle variet principali. Attorno ad esse si addensano i tratti significativi che le rendono distinguibili dalle altre.
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Variabili sociolinguistiche
La nozione di variabile sociolinguistica
Labov intende per variabile sociolinguistica ogni modo differente di realizzare ununit o entit del sistema linguistico, in cui la differenza sia dovuta a fattori sociali; in altri termini, ogni variabile linguistica che vari in concomitanza con una sociale. Ogni diversa realizzazione effettiva di una variabile sar una variante. Per classificare le variabili sociolinguistiche Labov costruisce le strutture sociolinguistiche, che rappresentano mediante un diagramma cartesiano il comportamento di una variabile sociolinguistica in un certo corpus, cio su un campione linguistico concreto. In ascissa si pongono le diverse realizzazioni, mentre in ordinata si trovano gli stili contestuali. Si ritrovano pi curve a causa del fatto che si considerano diversi strati sociali. Una distribuzione delle variabili di questo tipo, in cui la variazione congiunta per stile e per strato, vengono chiamate da Labov contrassegni. La sua tipica distribuzione, con le varianti non standard che aumentano in base allo scendere della classe sociale e nella scala dei registri, viene detta distribuzione di prestigio. Una variabile che si comporti in questo modo viene detta variabile laboviana. Tipico della distribuzione laboviana lo stacco tra le due classi inferiori e le due superiori, come il comportamento simile nelle situazioni comunicative meno spontanee e invece molto differente in quelle pi spontanee. La conseguenza di questo fatto che le classi superiori conoscono una minore variazione diafasica, a causa di un forte senso della norma insito in questa comunit parlante.
classi socio-economiche
+ stili contestuali +
classi socio-economiche -
+ stili contestuali +
Un altro tipo di configurazione di variabili sociolinguistiche questo, in cui c variazione sociale, ma non stilistica (cio gli strati sociali si comportano in maniera diversa ma a prescindere dalle diverse situazioni). Labov chiama un variabile che varia socialmente ma non stilisticamente indicatore.
classi socio-economiche
+ stili contestuali +
Invece quando non troviamo variazione sociale ma solo stilistica i diversi strati si differenziano poco o nulla tra loro, ma cambiano molto passando da una stile allaltro. Labov chiama queste variabili stereotipi.
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