Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Gli umanisti
Loro non sono interessati alla questione della lingua, ma al tipo di lingua che parlavano gli antichi Romani. Ci sono due ipotesi: 1) Biondo Flavio: crede che si parlasse un latini che poi stato contaminato con le invasioni barbariche. Cos nato l'italiano. (italiano marchiato negativamente); 2) Leonardo Bruni: crede che a Roma si parlassero due tipi di latino, quello colto e quello popolare. Da quello popolare nasce l'italiano. La tesi di Biondo Flavio raccoglie pi consensi.
la lingua intermedia fosse usata allo stesso modo in tutta Europa non germanica, ma non cos. Antiquates Italicae Medii Aevi in due dissertazioni Muratori parla della storia della lingua: credeva che le lingue germaniche avessero avuto importanza nella trasformazione del latini, che la lingua intermedia non era mai esistita e che si trattasse solo della lingua volgare del tempo. Siccome non trova prove concrete sulla sua tesi, ammette l'insuccesso della sua ricerca. Purtroppo Muratori non si accorge in tempo della pubblicazione del Placito Capuano (960 d.c) che sancisce l'atto di nascita dell'italiano. Ma nell'Antiquates viene fatta una rassegna dettagliata dei volgari e della supremazia del Toscano. Muratori fornisce un saggio di dizionario etimologico, ma il primo dizionario etimologico italiano era stato scritto dal francese Mnage.
di designare genere, numero o tempo verbale. Le lingue flessive sono le pi importanti perch permettono di esprimere molte idee con poche parole. A. Schlegel fa anche la distinzione tra le lingue scientifiche e analitiche che per distinguere quelle antiche e moderne. Le analitiche hanno l'articolo, i pronomi, gli ausiliari verbali e le preposizioni per distinguere i casi. Queste sono la decomposizione delle lingue sintetiche e si sono formate con il passaggio alle lingue romanze. Schlegel critica la tesi della lingua intermedia che Raynouard identificava col provenzale: per Schlegel c'erano diversi idiomi locali diversi a seconda di tempo e luogo.
La storia dell'Italiano pu essere capita a fondo solo prendendo in considerazione il ruolo decisivo dei dialetti (dietro ogni dialetto c' il latino volgare).
Ma la storia della lingua Italiana come disciplina molto pi recente ed il primo ad insegnarla Migliorini. Giacomo Devoto fonda la rivista lingua nostra, importante per gli studi filologici e la storia della
lingua: Migliorini scrive l'articolo introduttivo dove spiega che si deve tenere conto di tutti gli strati sociali per ricostruire la storia della lingua, non ci si deve avvalere solo delle correnti dotte.
De Mauro
Storia linguistica dell'Italia unita: si rif alla storia sociale. Fa notare che al momento dell'unificazione solo il 2% degli Italiani parla italiano. L'unificazione linguistica quindi non stata omogenea ma stata favorita dalle nuove tecnologie di comunicazione, dall'intrattenimento e dal servizio militare obbligatorio. La prima parte discorsiva, mentre la seconda comprende schede di approfondimento: rapporto lingua-nazione; purismo; Manzoni; dialetti; dati sulla scuola.
Volgari e dialetti
Prima del 400 non si pu parlare di dialetti perch presuppongono che esista una lingua nazionale, per questo prima del 400 si parla di volgari italiani.