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Le canzoni di tema civile tra il '18-'21 di impianto classicista, che

riproducono la metrica lirica duocentesca e di Dante, con un La Natura Benigna: poichè dá la possibilità all'uomo di

Giacomo Leopardi
linguaggio aulico Teoria del piacere del 1820, la teoria della
evadere dall'infelicità precostituita attraverso l'immaginazione
visione e del suono , il vago e l'indefinito
LO ZIBALDONE dal '17 fino al '32 raccolta dei suoi pensieri di e le illusioni. Mentre il progresso ha portato agli uomini solo il
"vero" che lo rende infelice
stampo filosofico
(1798-1837)
Pessimismo storico: il progresso ha portato alla
degenerazione totale per l'uomo che non può più illudersi di
essere felice cose era possibile per gli antichi, che erano
infatti più vicini alla natura; bensì c'è un atteggiamento di
titanismo che possiede il poeta che è possessore delle virtù
antiche
Gli Idilli con temi intimi, autobiografici, con un
linguaggio semplice tra il '19-'21

Sino al '28 silenzio poetico, quello che chiama "arido


vero" dopo il legame con la poesia e con la ragione
non riesce più a poetare
La Natura malvagia: mira solo alla conservazione della
specie , ed è indifferente alla sofferenza umana (concezione
Le Operette morali del 1827, si tratta di prose filosofiche meccanicistica e materialistica), l'uomo è quindi vittima della
sottoforma di dialoghi alcune, vi è dunque l'impegno morale di crudeltà, mentre inizialmente vedeva il male nel fato e la
scuotere l'Italia, con tono lieve
natura benigna

I Grandi idilli (pisano-recanatesi) del '28-'30, col "risorgimento"


delle sue facoltà del sentire con temi sulle illusioni, giovinezza e
rimembranze Pessimismo cosmico: l'infelicità è un dato
Il Ciclo di Aspasia del '30-'36 sulla cocente delusione subita immutabile, una condizione assoluta, subentra
dall'amore con linguaggio aspro e spezzato infatti nel Leopardi un atteggiamento di atarassia,
distacco imperturbabile dalla vita, con ironia
(Operette Morali); bensì nell'ultima parte ritornerà Movimenti: in cui individua le tre fasi essenziali della ricerca
il titanismo che si conclude nella Ginestra con "indaga accorda disunisce", nel primo c'è il momento di indagine
una teoria sul progresso e sulla convivenza
contro la natura Eugenio Montale sulla realtà, poi vi è la costruzione di un sistema di rapporti tra il
cuore e l'esistenza enigmatica del mondo, ed infine la rottura

Dopo l'unità d'Italia (1861) gli intellettuali videre un tradimento


La Scapigliatura (1896-1981)
della linearità percettiva, in cui si disunisce la realtà storica e
quella psicologica, poichè è impossibile penetrare nella realtà
degli ideali risorgimentali che li porto ad avvertire una frattura
tra il proprio ruolo la realtà sociale, col termine si indica
(1860) Ossi di seppia del 1925, presenta un discorso intimo fra il
(pessimismo attivo) e ciò compone un registro narrativo,
simbolista e di disposizione al ragionamento.
questo gruppo disomogeneo di inquieti , accomunati da paesaggio interiore dell'io poetico, che si configura come un
Ossi di seppia: esprime il leitmotiv del "male di vivere", che
spirito di rivolta contro ogni ordine personaggio narrativo tormentato, e quello della riviera ligure
indaga sulla vanità ingannevole della rappresentazione umana
di Levante, in cui la realtà è un insieme di frantumi, resti, del mondo, formulando come un messaggio di disperazione
abbandonati sulla spiaggia dopo la tempesta integrale, visionario, apocalittico, dove il "miracolo" dell'invasione
del nulla e della solitudine, può solo essere accettato con la

Cronologia letteratura
Carlo Dossi (1849-1910) iniziò una sperimentazione sul piano La raccolta è divisa in quattro parti, precedute da un testo divina indifferenza.
linguistico e narrativo , iniziando lo studio della simbologia dei introduttivo In Limine, cioè sulla soglia, che deve mettere in Mediterraneo: qui il mare diviene un'entità umanizzata e vitale,
suoni che incise sul linguismo fonico , fondendo musica e posia , comunicazione mondo esteriore e mondo spirituale. infatti l'io lirico gli si rivolge direttamente, viene inizialmente visto
colto e dialettale Questi cercarono di svecchiare la letteratura italiana quasi come emblema della natura capace di rigenerazione,
avvicinandosi ad autori stranieri alla ricerca dell'irrazionale, mentre dopo viene espresso il momento di scissione dell'io

Juvenilia liriche composte tra il 1850-1860, legato ad un


programma di classicismo e antiromanticismo, poichè solo
bensì non ci fu una vera è propria innovazione delle strutture
e delle metriche che riprendeno il Manzoni che rifiutavano, si
privilegiò però il racconto(fantastico) e il romanzo breve ,
attratti dai meadri oscruri della soggettività umana
italiana dall'ebbrezza sensuosa
Meriggi e ombre: qui si presenta la progressiva pietrificazione di
sè, della luce , del mondo, infatti la morte anzichè chiusura
col primo si possono esprimere sentimenti sani e vigorosi rappresenta il principio di una nuova esperienza, di sogni, ecc.
Levia gravia del 1861-71, sulla nostalgia per il paese natale e Quindi la chiusura del libro rappresenta il principio, un "rifiorire"
il ricorso del fratello suicida, ed alcuni momenti storici

Giambi ed Epodi raccolta di accesa polemica verso la


situazione politica e sociale , espressi in forme più mosse,
originali, che presentano spezzature e scatti nella sintass, e Giosuè Carducci Mottetti: seconda parte, composta da poesie brevi caratterizzata
da una continua presenza-assenza, la donna non è mai
l'unione di lessico aulico e parlato

Rime nuove del 1861-1887, reportorio tematico composito,


(1835-1907) Le occasioni del 1939, libro dedicato ad Irma Brandeis,
descritta, bensì velata dal ricordo e trasformata in simbolo, la
donna diventa apparizione angelica al di sopra dei conflitti e
evocata col nome di Clizia, vista come visiting angel è una delle debolezze
ma a livello di tonalità poetica vi è la rievocazione nostalgica
del passato eroico , la riscoperta del Medioevo, talvolta donna messagera fra cielo e terra. Quindi questa raccolta è
legate al tema della giovinezza e quindi al contrasto vita e una sorta di canzoniere d'amore che aiuta il poeta a prendere
morte, con la rievocazione del paesaggio della Maremma , e coscienza del rapporto uomo-realtà; la parte introduttiva è Qui Montale presenta una poesia legata al concreto, attraverso il
alle vicende personali denominata Il balcone correlativo oggettivo, che permette di legare e mettere in
relazione una seguenza esterna di fatti e una trama emotiva
Odi barbare del 1877, i cui temi dominanti sono la fugacità interiore, poichè attraverso una serie di oggetti si esprimono una
del tempo, vita/morte, e la materia amorosa(Lidia), bensì la serie di eventi che creeranno l'emozione. Nella raccolta si
principale caratteristica di questa raccolta è la presenta una poesia che trasforma l'occasione, cioè uno
sperimentazione linguistica che si attua , che si fonde con la squarcio del quotidiano, in oggetto poetico e si prefige di svelare
metrica latina , avviando un recupero delle forme armoniose l'inconiscibile che si cela dietro un attimo
La poesia che egli crea deve essere in grado di affrontare
e sobrie del passato l'orrore della realtà senza senso, deve quindi essere rifugio e
fuga da essa, che si presenta come un insieme di cose che solo I Fiori del male del 1851, lontano dalla raccolta di stati
la poesia può trasformare. Il poeta è quindi colui che è stato d'animo, si prefigura come un percorso del reale che accosta Finisterre_: prima sezione della raccolta, in cui la guerra è
esiliato sulla terra e la sua condanna è intravedere l'ideale solo il basso e l'alto, sublime e sordido. In sei tappe conduce il interpretata come espressione storica del male, Clizia si
come ombra, vivendo la nostalgia della sua assenza, che nasce lettore verso l'annullamento, che è la morte che è un La bufera e altro del 1956, qui Montale per l'ultima le vette di trasforma in donna-volpe
proprio dal contatto con il presente impoetico e artificioso, che un sublime poeticocapace di assimilare il senso di tragedia e
carattere essenziale dell'esistenza. Inoltre il poeta accusa il
esalta poichè è l'unico modo per avvicinarsi all'autentuco e di rovina. Queste poesie propongono una rivalutazione del
lettore di vizi e colpe, in cui però si riconosce
allontanarsi dal caos della natura lato terreno dell'esistenza, dell'éros e dei valori dell'etica
Fondamenta nella sua poesia è la forma che è curata e studiata, istintuale, tanto che dal sublime delle poesie del genere delle
per mettere a fuoco l'orrore della modernità canzoni, alterna la struttura breve dell'epigramma Dopo questa opera Montale abbandona la poesia per un
decennio, dal 1954-1963, per un venir meno dell'ispirazione, ma
anche come reazione ai mutamenti in corso sulla scena letteraria

Simbolismo e i Charles Baudelaire


italiana.

"poeti maledetti" Da questo poeta successivamente si crea un movimento


poetico che presenta temi e linguaggi innovativi, (1821-1867)
Si presenta inoltre il motivo della guerra e quello della donna
angelo cge si illuminano e si condizionano reciprocamente,
quindi si infittisce il simbolismo, la bufera equivale alla guerra e a

(seconda metà 800) caratterizzato da un profondo interesse per la forza evocativa


della poesia e per l'elaborazione di un nuovo sistema
ogni situazione drammatica dell'esistenza, la donna angelo è in
primo luogo ancora Clizia, che consola il poeta nel momento
simbolico cupo della disperazione, quindi simbolo di speranza degli uomini.

Il fanciullino: il poeta coincide con il fanciullo che è in


ognuno di noi, che però con la crescita viene sovrastato dalla
cavernosa voce adulta, questo si muove in una dimensione
"scoprire" diventa la parola chiave , poichè la poesia non è domestica e familiare, con una sorta di rifiuto della
un'operazione razionale, ma è frutto di una scoperta, un trovare rappresentazione realistica
corrispondenze e relazioni metaforiche anche tra cose non
poetiche, percependo la realtà tramite il vedere e l'udire,
Linguaggio grammaticale caratterizzato da un codice che è cogliendo il particolare che non tutti vedono
quello normale della comunicazione
La novità presente è la brevità dei componimenti che si fondano
sulla volontà di dar vita ad attimi fugaci, costituiti inoltre su uno
Giovanni Pascoli
(1855-1897)
Linguaggio pregrammaticale è posto fuori dalla grammatica, è stile paratattico, in cui il ritmo sostituisce l' ordine logico. Inoltre è
costituito da onomatopee, dal fonosimbolismo; rende così conto presente un linguaggio poetico fondato su tre livelli espressivi:
della vita animale e dei suoni di cui è intessuta l'esperienza
umana
Myricae del 1891, opera di ben nove edizioni, è caratterizzato
Linguaggio postgrammaticale che è caratterizzato da termini da temi statici, il dolore, la memoria, la campagna, qui si
tecnici, attinti da lingue speciali, i gerghi, che è poi quello che fa evoca anche il tema del "nido" che il poeta rimpiange poichè
cogliere la lingua nel suo uso concreto all'interno di una realtà distrutti dalla malvagità, che è l'unico luogo di felicità e
locale con nel poemetto Italy(1904) innocenza , vi è quindi una sorta di rifiuto della realtà
moderna, e delle città, la campagna della Romangna, luogo
della sua infanzia, quindi è lo scenario in cui il poeta proietta
Altra caratteristica fondamentale dell'opera è l'innovazione le proprie inquietitudini
metrica, egli rispetta gli istituti tradizionali che però rende
irriconoscibili, attraverso l'uso di cesure, enjembements,
sospensioni, e forme nominali che creano una sfasatura tra il
metro e la sintassi , tanto da rendere i metri tradizionali spezzati
e singhizzanti, per garantire la sonorità

Qui presenta un linguaggio che è a metà tra il classico con Poemetti usciti nel 1897, presentano numerose differenze
formule dell'epica omerica e virgiliana e quello dalla precedente opera, come l'abbandono della brevità, più
postgrammaticale, col gergo garfagnin; inoltre, nobilità le attività narrativi, scelta differente del metro che è qui la terzina
dei personaggi trasferendoli in una dimensione epica, innalzando dantesca, i temi presenti sono però circa gli stessi, la vita
all'epos ciò che non vi appartiene agreste, bensì qui si presenta uno scenario diverso, la
Garfagnana

I Canti di Castelvecchio del 1903, riprende molteplici


caratteristiche di Myricae, però qui si presenta una moggiore
intensità di fonosimbolismo, che si configura con un liguaggio
segreto delle cose, capace di penetrare il mistero della realtà,
torna inoltre il tema del "nido" da salvaguardare dal
minaccioso mondo esterno

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