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LE AVANGUARDIE ARTISTICHE

Per avanguardia artistica si intende un fenomeno artistico-culturale sviluppatosi nel primo


Novecento, anche se affonda le sue radici negli eventi politici e culturali che si verificarono nel corso
della seconda metà dell'Ottocento. Già nel corso dell’Ottocento , erano entrati in crisi i generi pittorici
tradizionali; il quadro di storia era stato sostituito dalla fotografia; i temi mitologici, allegorici e religiosi non
erano più in grado di esprimere i valori e la visione del mondo della società industriale. Il punto di partenza per
quasi tutte le esperienze artistiche del primo Novecento fu l’abbandono del concetto di arte come imitazione,
ovvero come copia della realtà: questa esigenza era già stata già affermata da Gauguin, van Gogh, Cézanne
ma, in quel momento storico, assunse la forza di un’onda impetuosa, inarrestabile. Vennero scardinati
definitivamente i princìpi di ordine, proporzione, simmetria, la concezione del bello, gli stessi concetti di
spazio e di tempo, riferimenti fino ad allora indiscussi nella cultura occidentale. Se le nuove teorie fisiche,
come la relatività di Albert Einstein, avevano sconvolto la tradizionale descrizione e rappresentazione
dell’universo, la teoria psicoanalitica di Sigmund Freud aveva rivelato che la coscienza e la razionalità sono
solo una piccola parte della mente dell’uomo, i cui comportamenti rispondono invece a forze inconsce ben più
potenti e difficilmente controllabili. Il crollo della visione consolidata e tradizionale del mondo fisico e della
realtà umana non poteva lasciare indifferente l’arte, che subito intraprese nuove strade alla ricerca della
nuova realtà.
L’inizio del secolo XX (in realtà tutto il Novecento) , è caratterizzato da una serie di mutamenti
socio-economici e da una forte esigenza di rinnovamento È un periodo storico molto vario, nel
quale la prima e la seconda guerra mondiale, la rivoluzione industriale, le grandi invenzioni ,i
grandi progressi scientifici la nascita della società dei consumi e mediatica, hanno radicalmente
cambiato il tessuto sociale e culturale esistente. In questo clima si svilupparono alcune correnti
artistiche che rifiutando tutte le concezioni esistenti, hanno lasciato segni indelebili, gli artisti
iniziarono ad esprimersi in modi alternativi, non più tradizionali. All’inizio del XX secolo, infatti,
due importanti cambiamenti scossero dalle fondamenta il mondo dell’arte: a) la rivoluzione dei
principi della raffigurazione e l'abbandono del figurativo a favore di un'arte sempre più astratta;
b) l'introduzione di materiali e di supporti innovativi, mai adoperati prima dagli artisti. Da questo
momento si iniziò a pensare che l’arte non dovesse più essere pura e “incontaminata” e che
l’imitazione non fosse più il solo principio necessario per creare. Se nell'antichità la tecnica era
fondamentale per sviluppare un'idea, a partire dai movimenti storici d’avanguardia non fu più così.
Per la realizzazione delle opere vennero introdotti materiali e tecniche non tradizionali: tra gli
artisti si diffuse la credenza che l’arte si potesse fare con tutto, anche con oggetti comuni tratti dal
quotidiano e che fino a quel momento erano considerati esterni al mondo dell'arte. Si iniziarono
quindi a sperimentare nuovi tipi di linguaggio artistico, ottenuti dalla fusione di varie tecniche
differenti, in un generale processo di “de-estetizzazione” della tradizione che fece perdere all’arte
le componenti estetiche di piacere e bellezza
Con la nascita della fotografia non era più necessario ricorrere ai pittori per avere un ricordo
di famiglia o la rappresentazione di un paesaggio, nacque così la necessità per gli artisti di
esprimersi in modi diversi rispetto alla tradizione. Dopo un primo periodo di confusione, in cui
pittori come Paul Delaroche dissero "da oggi la pittura è morta!", nacquero avanguardie e
correnti che rivoluzionarono il concetto di arte e rappresentazione.
Dall’inizio del 1900, anche, il concetto estetico cambia e questa rivoluzione viene portata avanti da
una serie di correnti artistiche definite Avanguardie che si proposero, con la loro carica innovatrice e
talvolta dissacratoria, di interpretare lo spirito del nuovo tempo.
• nel 1905 nasce l’Espressionismo con i relativi gruppi, i Fauves in Francia e Die Brücke in Germania, seguito
l nel1911 da Der Blaue Reiter;
• nel 1907 nasce il Cubismo,
 nel 1909 nasce in Italia il Futurismo, seguito in Russia dal Suprematismo e dal Costruttivismo (1913);
 1910 vengono elaborate le prime ricerche dell’Astrattismo, che nel volgere di pochi anni sfoceranno
nel Neoplasticismo (1917) e nel Bauhaus (1919);
 nel 1916 prende avvio la fondamentale esperienza del Dadaismo;
 nel 1917, nasce la Metafisica.
• il 1924 è l’anno di nascita del Surrealismo , ,
Il motivo della nascita delle avanguardie sta nella crisi della società nei primi anni del XX secolo e nella
nascita della consapevolezza che chiunque può dare un contributo attivo per migliorare la società. . Il
motto preso come riferimento da tutte le avanguardie è quello che propone Nietzsche, ovvero
distruggere per ricostruire.
Le avanguardie sono associazioni culturali, che raccolgono letterati, musicisti ed artisti, alla base di
ognuna delle quali vi è uno scritto teorico, definito manifesto, delineato da un intellettuale. Vi
sono poi due o tre pittori che lo affiancano e, insieme a questi, tutti coloro che vogliono
partecipare. Ad ogni associato viene chiesto di condividere il manifesto e di versare una quota
associativa.
. Pur essendo in contrasto tra di loro, gli artisti che aderivano alle avanguardie artistiche avevano dei
caratteri distintivi comuni: erano molto attivi a diffondere il loro 'credo' artistico attraverso manifesti
e riviste letterarie, senso dell'avventura, opporsi a tutto ciò che era stereotipato e governato da leggi
immutabili. L’arte diventa quindi il mezzo di produzione di un pensiero nuovo che permetta di agire sulla
società, e l’artista diventa colui che esprime un pensiero nuovo interpretando la realtà, non considerando più i
criteri di bellezza estetica. Le opere d'arte collegate alle avanguardie non sono chiaramente leggibili e
decifrabili; si chiede al pubblico di fare uno sforzo in più per arrivare a capire l'opera e il suo
significato, ma il fatto che un oggetto non sia dipinto con le sue sembianze non significa che non
debba rappresentare qualcosa ed avere un significato.
Il compito che l’arte assume con le avanguardie non è quello di mandare un messaggio estetico, ma
quello di far nascere nuove idee nell’osservatore.
L'origine del termine avanguardia è da ascriversi al linguaggio militare, dove per 'avanguardia' si
intende un gruppo di militari che precede, aprendo un varco, il grosso dell'esercito. Il primo ad
utilizzare il termine 'avanguardia' scollegandolo dal suo significato originario, fu Baudelaire, con il
quale indicò, in senso ironico, gli scrittori francesi di sinistra..
Il linguaggio si rifà alla moda delle maschere africane, divenendo primitivo e violento; queste
maschere sono deformate nella forma e nel colore e l’utilizzo di colori violenti da parte degli artisti è
volto a colpire nell’ intimo le emozioni dell’osservatore. Il linguaggio è coerente con il contenuto e
l’artista che lo propone è il vero protagonista dell’arte, e diventa quindi una figura importante.Il
fenomeno delle avanguardie si spense intorno agli anni ’30. La foga rinnovatrice aveva
momentaneamente esaurito la sua carica rivoluzionaria. A questo momento di pausa artistica
corrispose, in quegli anni, l’affermazione, in campo politico, di regimi totalitari e reazionari, quali il
fascismo in Italia e il nazismo in Germania, che si fecero fautori di un indirizzo artistico di stampo
tradizionalistico e accademico. Avversarono apertamente i nuovi stili artistici, arrivando in Germania
a definirli «arte degenerata», eliminandola dai musei e dalle collezioni statali. Molti esponenti
artistici, che avevano operato in Germania, furono costretti ad emigrare negli Stati Uniti dove
trasferirono molte delle novità culturali prodotte in Europa. Un fenomeno analogo accadde in Russia
dove, sotto Stalin, si affermò un indirizzo artistico, definito «realismo socialista», che rifiutava la
sperimentazione in favore di un’arte di matrice popolare con forti contenuti ideologici.
Ma le avanguardie storiche avevano oramai totalmente modificato il concetto di arte visiva. In
pochi anni avevano accumulato un patrimonio enorme di idee e di concetti che divennero la vera
eredità per tutti i futuri movimenti che si sono sviluppati in campo artistico fino ai giorni nostri.
ESPRESSIONISMO: L’ espressionismo è la prima avanguardia che nasce, e si sviluppa in due correnti,
una tedesca e una francese. La corrente tedesca prende il nome di “Die Brucke”, titolo che è un
omaggio alla filosofia di Nietzsche per il concetto di ponte che il superuomo deve costruire per
andare oltre la civiltà moderna; quella francese prende il nome di “fauves” le belve
l'Espressionismo, prese piede in reazione alla condizione sociale caratterizzante il periodo storico:
l'industrializzazione e l'urbanizzazione spaccarono nettamente l'ordine sociale dando vita a lotte di
classe mentre l'avvicendarsi del modernismo porta ad un repentino sradicamento dalle origini. Tutto
questo viene manifestato dagli artisti nelle loro rappresentazioni figurative: l'artista attraverso i colori
e i pennelli esprimeva le proprie emozioni, il disagio interiore e la reale condizione dell'uomo. I valori
e la realtà esterna non erano più importanti come prima, e bisognava puntare piuttosto su quello che
l'individuo sentiva dentro di sé. Uno dei manifesti dell'Espressionismo è il famoso "Urlo" di Munch,
nel quale l'angoscia invade il quadro in maniera assoluta, trasmettendo a chi lo guarda la stessa
emozione. Altri artisti che aderirono a questa corrente furono Van Gogh, Gauguin, Matisse e molti
altri. Non fu una corrente artistica organizzata ma una tendenza globale verso una stessa ricerca
espressiva. .
DIE BRÜCKE (ESPRESSIONISMO TEDESCO):
• Ogni avanguardia ha un teorico, un manifesto e degli artisti, ovvero un gruppo di promotori che
sono i primi a fondarla. Il teorico della corrente tedesca è Eric Heckel, mentre gli esponenti principali
sono Kirchner, Nodle e Munch. Il manifesto è datato 1906 e proclama la libertà d’azione, la volontà di
rappresentare l’impulso creativo e sottolinea l’importanza di un movimento giovane e che combatte
il vecchio, il quale arresta la creatività.
• Il linguaggio è aggressivo e propone la deformazione di forme e colore. Il colore è fondamentale ed
è simbolo dell’interiorità e non di ciò che si vede da fuori (come lo era per Van Gogh) ed è l’elemento
pittorico che si coglie per primo. La forma non è ripresa dalla realtà, ma esprime la crudeltà e la
violenza dell’ uomo.
• L’arte diventa mezzo di denuncia sociale.
KIRCHNER
• Combatte nella prima guerra mondiale.
• I colori sono forti e violenti.
• Cinque donne sulla strada: In quest’opera è evidente la deformazione della figura umana, i volti
stessi sembrano delle maschere. Il corpo dei soggetti è inesistente e le figure sono alte e filiformi.
Non vi è modellazione plastica e le linee sono appuntite e taglienti e insieme al tratto incisorio non
ammorbidiscono il disegno. L’espressività è trasmessa attraverso l’uso del colore: sono utilizzate
soprattutto tonalità fredde e vi è un forte contrasto chiaroscurale tra colori complementari. La
presenza del motivo della prostitute è un richiamo alla condizione che gli artisti denunciano, ma vi è
un’ evidente ambiguità se si considera che le donne indossano abiti borghesi.
• Autoritratto in divisa: L’opera nasce dopo l’esperienza al fronte che ha profondamente segnato
l’artista, il quale si descrive soprattutto nei colori. La rappresentazione della mano mutilata
simboleggia una mutilazione interiore, mentre la descrizione degli occhi vuoti indica una mancanza di
identità e un vuoto interiore lasciati dalla guerra. Questo modo di rappresentare gli uomini di razza
ariana viene condannato dal nazismo e l’arte di Kirchner viene definita “degenerata”.
NODLE
• Sceglie il tema della maschera e rappresenta i volti come queste.
• Fa molti viaggi e tratta spesso anche il tema dei paesaggi.
• Il suo linguaggio si basa sull’utilizzo dei colori forti, poiché pone la violenza del colore contro quella
della società, e sull’essenzialità formale che non consente di godere della bellezza ma la mette in
discussione.

FAUVES (ESPRESSIONISMO FRANCESE):


• Accentuazione del colore.
• Il tema principale è l’uomo.
• La forma è stilizzata, semplificata e bidimensionale, e viene considerata come una semplice
superficie colorata.
MATISSE
• Grande amico di Picasso, vive a lungo e ottiene grande successo in vita. Ha una formazione con
partenza divisionista
• Afferma di voler fare dei quadri che offrono un attimo di serenità per i lavoratori e dà quindi
sempre una visione pessimista e negativa della vita.
• Il linguaggio è espressivo per i colori e per la grossa linea nera utilizzata per i contorni delle figure.
Non utilizza sfumature e sviluppa una piatta stesura dei colori così da marcare la mancanza della
volontà di creare spazialità (tratto tipico di tutto l’espressionismo)
• Utilizza una linea morbida e spesso aggiunge elementi decorativi che anticipano l’arte liberty
• La danza: sono rappresentate cinque donne nude che danzano in cerchio tenendosi per mano. I
colori fondamentali sono tre: il blu e il verde per la natura, il Giallo per il corpo umano; i colori creano
un forte contrasto caldo-freddo e rappresentano uno spazio della natura simbolico e assoluto (così
come era quello di Gauguin). Il nudo è sinonimo di libertà e il girotondo creato da donne nude
esprime la volontà e il piacere di chi vive all’ aria aperta, come i popoli primitivi. E’ evidente una
voglia di libertà di cui la società non consente l’espressione.
• Armonia in rosso (tavola imbandita): rappresentazione di un interno di una sala da pranzo, con una
cameriera che sta ordinando della frutta su un vassoio e che può apparire una metafora del pittore
che sta ordinando gli oggetti da ritrarre. Appare il tema della finestra, tipico elemento iconografico
dell’arte rinascimentale, anche se il paesaggio è privo di prospettiva e appare come se fosse in
cornice. La prospettiva è quasi assente e il piano pittorico perde volume e assume bidimensionalità,
anche se lo spazio realista non scompare del tutto, sebbene il rosso della tovaglia si espanda nella
parete di fondo riducendo i piani prospettici ad un unico spazio. Il rosso è il colore dominante ed
appare come opprimente e in contrasto con il verde della natura. Il linguaggio è essenziale in quanto
si vuole sottolineare il contenuto dell’opera, ovvero la volontà di ritorno alla natura. La donna è
inespressiva ma appare armonica e dolce nei gesti. È forte il motivo decorativo blu applicato nella
tovaglia e nella tappezzeria.

MUNCH : è considerato un esponente-precusore di spicco dell’arte espressionista; infatti Non è un


espressionista, ma affianca gli espressionisti della fine dell’ 800. la sua produzione artistica è il frutto
di un’intera esistenza funestata dalla depressione, dalle paure e da lutti terribili
• E’ Norvegese ma studia e vive a Berlino, compiendo anche un viaggio a Parigi. Ha una vita
drammatica e perdendo la madre e la sorella afferma che il male e la morte sono entrati nella sua
casa. Si trascina questa sofferenza durante tutta la vita e giungerà alla follia, ma come Van Gogh
troverà nella pittura un modo per scaricare l’ansia, motivo per cui la sua pittura appare come il suo
diario illustrato.
• I temi frequenti sono l’autoritratto (i tratti espressivi che parlano prima di ansia e negatività e poi di
rassegnazione sottolineano lo sviluppo della sua personalità) e la bambina malata (che riconduce ad
una situazione familiare o a situazioni simili da lui direttamente vissute). Altri due temi sono l’amore,
che appare come insoddisfazione, ricerca e drammaticità e la morte, inevitabilmente connessa
all’amore stesso. Tema fondamentale è anche quello della donna.
• La bambina malata: Il volto della bambina è pallido, ma pare che sia lei a consolare la madre che è
disperata. Le figure appaiono appiattite e si rifanno alla sintesi tipica di Toulouse Lautrec. Il linguaggio
è simbolista e si nota, ad esempio, nella ripresa del colore dei capelli della bambina nella colorazione
del bicchiere.
• Madonna: Tema tipico della donna, che nonostante rappresenti la fertilità appare quasi una
Madonna. La presenza di un feto nel riquadro in basso, indica che la sessualità è secondo Munch
legata alla maternità.
• L’urlo: diventato icona di un’angoscia interiore, impossibile da comunicare agli altri, che atterrisce
come un incubo che non ha fine. Esistono quattro versioni dell’opera, la più nota è esposta alla
Galleria Nazionale di Oslo riesce a consegnarti all’immortalità. Rappresenta un uomo su un ponte
con le mani premute sulle orecchie nell’atto di urlare. Sullo sfondo si scorgono delle persone e delle
barche; l’ opera appare come un racconto autobiografico in quanto egli racconta che durante una
passeggiata con degli amici all’improvviso il paesaggio gli appare cambiato e sente dentro di sé un
dolore fortissimo. Guardando i suoi amici si accorge che si erano allontanati e che non si erano
accorti di nulla, fatto che gli provoca un sentimento di solitudine. Il corpo è ridotto al minimo e
appare quasi la rappresentazione del feto del dipinto Madonna. Il personaggio è completamente
deformato e si nota l’ accostamento di tratti crudi e duri tipici dell’espressionismo tedesco con i tratti
più morbidi di quello francese. I colori hanno un forte valore espressivo ma viene abbandonata la
stesura piatta di Matisse per avvicinarsi al simbolismo tipico di Gauguin. C’è un forte accostamento di
colori caldi e freddi che crea angoscia e turbamento. Nell’utilizzo dei colori e delle forme si nota un
tipico tratto espressionista in quanto viene dipinto ciò che l’artista sente e non ciò che vede.

CUBISMO
• Un precursore del cubismo fu Cèzanne, soprattutto con l’opera Monte Sainte-Victoire, ma i
fondatori furono Picasso e Braque, che dettero il via a questo movimento artistico nel 1907.
Il termine cubismo nasce quando il critico Vauxcelles recensendo vari paesaggi di Braque si esprime,
riprendendo Matisse, riguardo alla tendenza del pittore di ridurre tutte le figure a cubi. Il manifesto
del movimento è il famoso "Les demoiselles d'avignon" di Picasso. Il Cubismo volle guardare gli
oggetti non più da una sola posizione, ma da tutte, per scoprirne e analizzarne l'essenza. I quadri dei
cubisti a volte sono incomprensibili ad un primo sguardo, ma osservandoli bene si riesce a capire che
l'intento di questi artisti era andare oltre le tre dimensioni e scoprirne una quarta: il tempo.
• Il cubista afferma di dipingere ciò che sa e non ciò che vede da un'unica prospettiva. Un oggetto
visto da una sola direzione non permette di essere conosciuto interamente, per cui i cubisti mettono
sulla tela tutte le angolazioni di un oggetto o di una persona osservata. Questo principio è in linea con
le ideologie fondamentali di tutte le avanguardie, secondo cui si deve frantumare per poi ricostruire.
L’oggetto viene quindi scomposto e ricomposto secondo schemi geometrici. L’esatta idea di una
persona non si può avere con il semplice ritratto.
• Vi sono tre tipi di cubismo: il primo periodo del cubismo viene definito analitico e consiste nella
suddivisione di tutto l’oggetto secondo modelli geometrici. Presentava però dei problemi perché gli
osservatori non capivano quale fosse il soggetto dell’opera, per cui i cubisti cominciarono ad utilizzare
sottotitoli per spiegare le loro opere. Il secondo stadio del cubismo viene definito sintetico e consiste
in una minore suddivisione degli oggetti e nell’utilizzo del collage per migliorare la visione. A partire
da questo momento il cubismo comincia ad avere successo (si parla degli anni 1912/1913) e si
sviluppa un terzo tipo di cubismo, definito orfico. Questo appare come un miscuglio di
espressionismo e cubismo, in quanto la figura è meno scomposta ma vi è più eccentricità e vivacità
cromatica.
PICASSO Pittore instancabile fin da subito viene riconosciuto (e retribuito) come uno dei più
importanti artisti della sua epoca.
• Nasce a Malaga ed è figlio di un famoso disegnatore. Durante la sua vita ha un’alta produzione ed
assorbe il linguaggio di tutte le avanguardie, fondandone poi una. È stato surrealista e neoclassicista,
ma ha sempre mantenuto un’uniformità di stile. È stato un grande amico di Matisse e ha vissuto
intensamente la sua vita, condividendola con diverse donne, la relazione con le quali è, però, sempre
sfociata nella separazione. Conosce Toulouse-Lautrec a Montmartre e riceve una forte spinta
espressionista, per cui userà il colore come forte elemento espressivo nel suo linguaggio. In questo
periodo condivide una casa con un pittore spagnolo ed il suicidio di questo porterà grandi cambiamenti
nella sua arte.
Il nome di Picasso è legato soprattutto alla corrente artistica del cubismo, ma la sua produzione è
vasta e spazia in numerosi stili, spesso molto diversi tra loro.
Per comodità, la sua longeva carriera viene di norma suddivisa (per semplificazione) in quattro
“periodi”, diversi per influenze e tematiche: il malinconico “periodo blu”, il “periodo rosa”, “il periodo
africano” e il “periodo cubista”.
Oltre che per le sue opere, Picasso è famoso anche per il suo stile di vita e le sue avventure
sentimentali. Ebbe molte amanti, spesso giovanissime, tra cui importanti nobildonne italiane.
Soffriva di dislessia e peniafobia (timore di diventare povero). Pare non avesse un buon carattere.
• Il tema principale che tratta è quello dell’uomo, e per questo viene definito da certa critica il
Michelangelo del XX secolo.
• Conoscendo Toulouse-Lautrec incomincia il suo periodo blu, quindi dipinge utilizzando questo
colore poiché afferma che è il colore che meglio esprimeva le sue sensazioni nel momento in cui vide
l’amico morto. Durante questo periodo utilizza forme sintetiche e sviluppa una ricerca della sintesi
formale piatta ed essenziale, ma non sviluppa un linguaggio post impressionista se non nel tema.
L’espressività delle sue opere è sostenuta soprattutto dal colore. Di questo periodo fa parte La vita.
• Nel 1903 comincia il periodo rosa, quando ha la prima delusione d’amore e cerca una soluzione
formale nella rappresentazione di uomini poveri (segue i circhi). La figura umana rappresentata si
avvicina a quella di Matisse, ma Picasso non stravolge completamente il corpo se non nelle
proporzioni, per cui appare più simile alla realtà. Fanno parte di questo periodo Madre con bambino
malato, Madre e figlio e Ritratto di Gertrude Stein.
• Un viaggio in Italia, dove rimane affascinato dall’arte di Raffaello, dà spunto per il successivo
periodo neoclassico, che lo porterà ad abbandonare il cubismo. Torna all’espressività delle figure
monumentali che appaiono a volte quasi scolpite nella pietra, come nell’opera Tre donne alla
fontana.
• Les demoiselles d’Avignon Il quadro, , mette in scena cinque prostitute di calle Avignone, a
Barcellona, rifiutando ogni dettame prospettico e ogni tradizione occidentale. Si riallaccia invece ad
una sorta di primitivismo e abbraccia la dottrina dei diversi punti di vista che tanto successo avrebbe
avuto qualche anno più tardi.: I colori sono molto espressivi e forti; Picasso gioca con i tre
fondamentali, rosso blu e giallo, che appaiono però piatti e fanno sì che il volume appaia solo nella
forma. Quindi pur essendo piatte nella stesura cromatica, le figure appaiono plastiche, a differenza di
quelle di Matisse. Le linee sono spezzate e fanno sì che le figure sembrino statue rappresentanti la
monumentalità che si trova nel periodo classico. Come i soggetti, lo stesso spazio è frantumato e
appare non unitario sia per la linea di definizione sia per il colore. Per la rappresentazione dei volti
delle donne studia le maschere africane e addirittura uno dei soggetti viene rappresentato con il volto
di una maschera. Inserisce la natura morta. In quest’opera si nota lo studio della linea di contorno e
delle forme geometriche che compongono il corpo. Il significato del quadro, che alla sua prima uscita
destò grande scandalo e divise la critica, è ancora oggi oggetto di discussione tra gli esperti.
• Guernica:Commissionatogli dal Governo repubblicano nel 1937 per esporlo all’Esposizione
Universale di Parigi, il quadro, alto tre metri e mezzo e lungo quasi otto, fu realizzato da Picasso per
denunciare il terribile bombardamento della città basca di Guernica.Del 26 aprile 1937 ad opera degli
aerei tedeschi (primo caso di bombardamento sui civili)Realizzato in toni di grigio, bianco e nero,
presenta soprattutto il dolore più che la distruzione, evocandolo anche, grazie a linee spezzate, pose
deformate, lingue aguzze.In quest’opera viene riassunto il percorso artistico di Picasso, la cui
caratteristica è l’eclettismo. Nella composizione, infatti, si notano tratti classici per quanto riguarda il
rapporto tra lo spazio dedicato ai due colori, ma la scomposizione delle figure è tipicamente cubista,
così com’è espressionista l’uso dei due colori che simboleggiano la guerra. Le figure appaiono piatte e
la composizione è ricca di simboli per es. la spada da cui nasce un fiore, la lampadina (bombilla in
spagnolo, che significa anche bomba) contrapposta alla speranza della lampada portata a mano, del
toro e del cavallo. Questi ultimi in particolari sono riferimenti al popolo spagnolo sofferente.

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