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La lirica monodica
r
> Apostrofe contro guerre civili
]
NODI concettuali Anche Orazio, in Carmina I 14, riprende l’allegoria alcaica:
Nave →
allegoria dello stato nave della APOSTROFE
O navis, referent in mare te novi stato ← O nave, nuove ondate ti riporteranno
•
-
Porto -
fluctus. O quid agis? fortiter occupa al largo. Oh! Che fai? Imbocca a tutta forza
•
•
Tempesta -
> atmosferica e .
esistenziale
portum. Nonne vides ut CONTRAPPOSIONE il porto! Non vedi
•
Viaggio nascondeun pericolo mare / ibero
•
"
dolce me
et malus celeri saucius Africo porto _
rappresenta
vix durare carinae gli effetti violenti la chiglia non può reggere i
dipinti della divinità
conl'
sulla naveconvn acqua salata venivano
possint imperiosius umanizzazione
l’assalto prepotente cancellati
interveniva
possono
loro
non
10 manco
aequor? non tibi sunt integra lintea, del mare? Intatte non hai le vele né gli dèi dipinti
non di, quos iterum pressa voces malo. da poter invocare se ti minaccia nuova burrasca. 7
-
sineddoche
Quamvis Pontiva pinus, Anche se sei pino del Ponto,
silvae filia nobilis, figlia di nobile selva,
15
mettere
iactes et genus et nomen inutile:dasi deve non ti giova invocare il nome e il casato:
parte la superbia ,
nil pictis timidus navita puppibus chenon serve più il marinaio impaurito non confida nella poppa
fidit. Tu, nisi ventis I sevuoievitareiperiwlidelma.ve
decorata. Se non vuoi essere alla mercé
debes ludibrium, cave.
antica
grandezza
viene annientata dei venti, sta’ in guardia!
dalla tempesta
)
Nuper sollicitum quae mihi taedium, 4 Ragione una volta di disgusto ansioso,
20
guerre
nunc desiderium curaque non levis, civili ora di passione e di cura non lieve,
interfusa nitentis tu evita le acque che scorrono
vites aequora Cycladas. fra le Cicladi splendenti!
-
Non sappiamo quali circostanze inducessero Orazio a rielaborare lo schema allegorico al-lannancanzadei
tempi vecchi
,
caico: forse il periodo che preparò il grande scontro di Azio del 31 a.C. segnando il culmine perciòevita il
perpetuo mare ,
delle guerre civile oppure, secondo altri, lo sconcerto prodotto dalla (finta) decisione di degenerano cioè situazioni
che
Ottaviano, nel gennaio del 27 a.C., di abbandonare il governo dello Stato (ma già il Pascoli,
in Lyra, esprimeva il sospetto che si trattasse di un’ode «d’argomento generico, dedotto dal
greco, con appena appena un fiato d’ispirazione dalla realtà»).
LEASIODO
Certo è che qui il poeta venosino, diversamente da come è solito fare nei suoi rapporti con i po-
eti greci, non si limita a richiamare al principio il modello per poi procedere per proprio conto,
bensì ripete in larga misura, almeno fino al v. 10, le scansioni dell’ode di Alceo, e in particolare
Miti / era , incuivieranoldtetrafazionie
Alceo*→ nave -
_
tempesta che
-
Alceo inabili
-> piu' coinvolti nella
erano
ce…mwni
res
mÒcqentej meg£lJ m£la: 5
pubblica pr mn g¦r ¥ntloj „stopšdan œcei,
la‹foj d p¦n z£dhlon ½dh,
kaˆ l£kidej mšgalai k¦t aâto,
c£laisi d' ¥gkulai [ ]. rivolta fazioni
( [
Non comprendo lo scontro dei venti:
Io non decifro da una parte rotola l'onda
ilrmarecolpises
lanave e dall'altra; e noi nel mezzo pimmayine della tempesta
questa rissa di venti. Mare grosso: .
|
Il fortunale strema: utilizza dei termini
rigurgiti d'acqua soverchiano più forti di Orazio
←
la vela è tutta trasparente
la scassa; vela diafana, squarci es↳ .
patriae per i grandi squarci:
enormi; le sartie cedono, [e i timoni ...
che resistano almeno le scotte → sperachelevele rimangano
anche le sartie cedono … strette alle funi: questo solo potrebbe intatte affinchépossa aggrappato
(Trad. di F.M. Pontani) salvarmi. Il carico è tutto fuori disperso...].
(Trad. di S. Quasimodo)
Metro: strofe alcaiche - m£la: è preferibile collegarlo a mÒcqentej che a meg£lJ, con cui,
v 1. ¢sun<n>šthmmi … st£sin: «Non capisco la furia dei venti». - secondo il Marzullo, dà luogo ad una parechesi. Particolare poi è
¢sun<n>šthmmi: forma atematica eolica per {sunet™w collegato ad l'allitterazione (meg£lJ m£la), ma anche con gli altri suoni µ che si
{sÐnetoj (da { priv. e sun·hmi «comprendere»). - t¦n st£sin: è presentano nei versi 3=5.
lezione del Dindorf sulla base di Cocondrio, che ha t¤n, ma in gene- vv 6-9. pr mn g¦r … ¥gkulai: «1'acqua della sentina infatti so-
rale gli editori prescelgono tãn (riferito ad ¢nšmwn). Quanto a vrasta alla base dell'albero, la vela è già tutta lacerata e grandi bran-
st£sin, da ½sthmi, ha dato luogo a varie esegesi: a) «quiete»; b) delli sono lungo di essa, si allentano le sartie e timoni». - pr…
«posizione», «condizione»; c) «direzione»; d) «zuffa, insurrezione, œcei: pr è forma apocopata di per· che in eolico talvolta assume il
furia». Sembra che quest'ultima interpretazione sia preferibile alle valore di Ïp™r (cfr. Saffo, fr. 1 V 10); è unito in tmesi ad œcei (=
altre, anche perché è avvalorata da quanto è espresso nei due versi Ïper™cei). -¥ntloj: «stiva, sentina»; qui è l'acqua che si ammassa
successivi («un'onda rotola di qua, un'altra di là»), che ricalcano e- nella sentina; in un altro luogo Alceo usa il verbo {ntl™w "togliere
spressioni omeriche (cfr. Il. XI, 307 kÒma kul·ndetai; vedi anche l'acqua della sentina" (cfr. 6, V 3). - „stopšdan: eolismo con psilosi
Od. V, 327). L’azzuffarsi dei venti, che suscita lo sconvolgimento (att. ¶stop™dhn, cfr. Hom. Od. XII, 286). È la base dell'albero mae-
delle onde da una parte e dall'altra, ha valore prettamente metafori- stro; il termine è composto da µstÇj (cfr. ½sthmi) e poÐj «piede». -
co. E l'ambiguità del termine allude non solo al contrasto dei venti, la‹foj: «tessuto, cencio» (scil. ÷st·); qui «vela», come in Inno o-
ma anche al conflitto sociale, anzi st£sij è proprio il termine delle merico 3, 406. - z£dhlon (att. di£dhlon): si riconnette a d¥loj
lotte di fazione. Un riscontro si trova in Aesch. Prom. 1085 sgg. ed «trasparente», esegesi che si è a lungo sostenuta, ma è preferibile
in Arch. 105 W. 2. derivarlo col Van Herwerden da diadhl™omai «sbranare», renden-
vv. 2-4. tÕ mn g¦r œnqen … sÝn mela…nv: «infatti un'onda rotola dolo con «lacerata, squarciata» (cfr. Hom. Od. XIV, 37 s.). -
di qua, un'altra di là, noi nel mezzo siamo trascinati con la nera na- l£kidej: (att. lak…dej), con baritonesi da lak…j «strappo, lacera-
ve». - tÕ mn: è in correlazione con tÕ d'(š) ed ha valore dimostrati- zione» (cfr. lak…zw «lacerare», lat. lacer). - mšgalai (scil: eµs·):
vo. In œnqen ... œnqen si nota un’anafora, mentre in kàma ancora una baritonesi per meg£lai. - k¦t: forma apocopata per
kul…ndetai un'allitterazione («che accentua l'effetto onomatopei- kat£. - aâto: baritonesi per aÎtÇ, acc. neutro riferito a la‹foj. -
co», Arcese). - ¥mmej: eolismo per ¡me¹j; è, in iperbato, collegato a c£laisi: att. calãsi. - ¥gkulai: è correzione da parte di Hunger
for»mmeqa (att. foroÐmeqa da fÇrhmi = for™w, frequentativo di del tràdito ¥gkurai, insostenibile per il senso. Infatti il Degani os-
f™rw. - ×n tÕ mšsson: att. {n~ tÈ m™son, «in mezzo alle onde». - serva che, essendo la vela a brandelli, ciò può essere accaduto sola-
n©i (att. nh…) ... sÝn mela…nv (att. mela…nV): nota l'anastrofe in i- mente per il fatto che Alceo, «come conferma lo sbalordito
perbato; per l'espressione, cfr. Hom. Il. I, 300. ¢sun<n>šthmmi, è stato sorpreso da un'inaspettata bufera» (Bonan-
v. 5. ce…mwni… m£la: «molto afflitti dalla grande tempesta». - no), evidentemente al largo e non all'àncora nel porto, dove le vele
ce…mwni mÒcqentej: eolismi per ceimãni mocqoÒntej. Da notare la stanno normalmente ammainate. In verità la correzione dell' Hunger
baritonesi in entrambi i termini e l'uso di mÇcqhmi al posto di è migliore di „gkonnai dell'Edmondss e di „gkoinai (cfr. lat. an-
mocq™w costruito col dat. di causa efficiente, (ce…mwni, che da «in- quinae) del Bergk.
verno» [cfr. lat. hiems] passa a significare, come qui, «tempesta»).
La misura eroica di Andrea Marcolongo
t
ARGOMENTO il mito
=
di Giasone che con la sua nave va alla conquista del vello d'oro → TEMA del VIAGGIO
t
Cosa vuol dire oggi
essere un
Collegamento
↳ avere voglia di agire ,
•
si devono
" "
d
SAPERE AUDE
↳ osa sapere
↳ cit Kant .