Sei sulla pagina 1di 3

Orazio -

> nave -_ Roma soggetta alle civili


guerre

La lirica monodica
r
> Apostrofe contro guerre civili

Allegoria della'm ↳ Roma era senza nocchiero, perciòglieli provavano compassione


di Roma
↳ ingrandì tragediografi
e Alceo

.ci/-nviamonellastagionedelleguerreciviliesemnbrafare allusione alla


Guerra di Filippi, quellatnrlesare
-
OAZIO
Pompeo

MEMORIA LETTERARIA Un collage oraziano


dello stato è
Alceo, frammento 208a V. nave
indecisa sucosa fare
perchési sarebbero
scontrati contro leavversità

]
NODI concettuali Anche Orazio, in Carmina I 14, riprende l’allegoria alcaica:
Nave →
allegoria dello stato nave della APOSTROFE
O navis, referent in mare te novi stato ← O nave, nuove ondate ti riporteranno

-

Porto -

fluctus. O quid agis? fortiter occupa al largo. Oh! Che fai? Imbocca a tutta forza


Tempesta -
> atmosferica e .

esistenziale
portum. Nonne vides ut CONTRAPPOSIONE il porto! Non vedi

Viaggio nascondeun pericolo mare / ibero

mare libero →nell' Odissea nudum remigio latus, Pericolo ↳


5 che il bordo è spoglio di remi
tileopavdi znilealbeodelleneneèstatodtiaudsdd

"
dolce me
et malus celeri saucius Africo porto _

e malconcio l’albero per l’Africo impetuoso, vento


naufragare
"
↳ posto sicuro

antemnaeque gemant ac sine funibus e cigolano le antenne e senza trinche


-

rappresenta
vix durare carinae gli effetti violenti la chiglia non può reggere i
dipinti della divinità
conl'
sulla naveconvn acqua salata venivano
possint imperiosius umanizzazione
l’assalto prepotente cancellati
interveniva
possono
loro
non

10 manco

aequor? non tibi sunt integra lintea, del mare? Intatte non hai le vele né gli dèi dipinti
non di, quos iterum pressa voces malo. da poter invocare se ti minaccia nuova burrasca. 7
-

sineddoche
Quamvis Pontiva pinus, Anche se sei pino del Ponto,
silvae filia nobilis, figlia di nobile selva,
15
mettere
iactes et genus et nomen inutile:dasi deve non ti giova invocare il nome e il casato:
parte la superbia ,

nil pictis timidus navita puppibus chenon serve più il marinaio impaurito non confida nella poppa
fidit. Tu, nisi ventis I sevuoievitareiperiwlidelma.ve
decorata. Se non vuoi essere alla mercé
debes ludibrium, cave.
antica
grandezza
viene annientata dei venti, sta’ in guardia!
dalla tempesta
)
Nuper sollicitum quae mihi taedium, 4 Ragione una volta di disgusto ansioso,
20
guerre
nunc desiderium curaque non levis, civili ora di passione e di cura non lieve,
interfusa nitentis tu evita le acque che scorrono
vites aequora Cycladas. fra le Cicladi splendenti!
-

↳ In passato Orazio ha / evicemdedi Roma


seguito
conansioso disgusto, aveva preso / edifesedei Cesaricidi
.
LIRICA MONODICA

enon provava inizialmente simpatia per ma


entrando nel circolo
Augusto di Mecenate sente

Non sappiamo quali circostanze inducessero Orazio a rielaborare lo schema allegorico al-lannancanzadei
tempi vecchi
,

caico: forse il periodo che preparò il grande scontro di Azio del 31 a.C. segnando il culmine perciòevita il
perpetuo mare ,

delle guerre civile oppure, secondo altri, lo sconcerto prodotto dalla (finta) decisione di degenerano cioè situazioni
che

Ottaviano, nel gennaio del 27 a.C., di abbandonare il governo dello Stato (ma già il Pascoli,
in Lyra, esprimeva il sospetto che si trattasse di un’ode «d’argomento generico, dedotto dal
greco, con appena appena un fiato d’ispirazione dalla realtà»).
LEASIODO

Certo è che qui il poeta venosino, diversamente da come è solito fare nei suoi rapporti con i po-
eti greci, non si limita a richiamare al principio il modello per poi procedere per proprio conto,
bensì ripete in larga misura, almeno fino al v. 10, le scansioni dell’ode di Alceo, e in particolare
Miti / era , incuivieranoldtetrafazionie
Alceo*→ nave -
_

Viene aggredita dauna


provoca disorientamento .

laspinyeede difficile tenerla ferma


'

tempesta che

Fr. 46 D (208 V) - L’allegoria della nave


Il carme più famoso tra i Canti di rivolta, l'allegoria della nave, s'inquadra nel lungo periodo di guerre intestine che tenne
dietro alla caduta di Melancro e la tempesta che avanza minacciosa sul mare adombra l'ascesa al potere di Mirsilo: La lunga
rassegna dei mali che travaglia la nave - scandita dalla spezzatura del periodo e dal ritmo sempre più incalzante - s'arresta sul-
l'orlo dell'abisso, ma proprio nell'incubo dell'ineluttabile distruzione finale moltiplica la sua evidenza rappresentativa. Non ci
sono dubbi che una lettura corretta del passo non può che essere fatta in chiave allegorica. La nave è l'emblema della polis tra-
vagliata dalle lacerazioni interne. L'interpretazione è suffragata dal fatto che, secondo questo cliché, è diventata topos lettera-
rio per Teognide, Eschilo, Platone, Polibio e, nel mondo latino, per Orazio, che così l'ha rielaborata:
Nave, che nuove onde porteranno / ancora al largo: come manovri? Attracca / con forza: la fiancata / è nuda di remeggio, /
l'albero è leso dal libeccio forte, / la carena non ha più cavi, / non terrà a lungo un mare che comanda. / Non hai più vele intatte. /
(Odi, I, 14, 1-9. Trad. di E. Mandruzzato da L. BARBERO).

¢sun<n>šthmmi t¦n ¢nšmwn st£sin,


ESTRAZIONE SOCIALE tÕ mn g¦r œnqen kàma kul…ndetai,

Orazio > figlio diunlibevtovedei
-
tÕ d' œnqen, ¥mmej d' ×n tÕ mšsson
travagli della cityenon poteva n©i for»mmeqa sÝn mela…nv
intervenire nella respubblica

-
Alceo inabili
-> piu' coinvolti nella
erano
ce…mwni
res
mÒcqentej meg£lJ m£la: 5
pubblica pr mn g¦r ¥ntloj „stopšdan œcei,
la‹foj d p¦n z£dhlon ½dh,
kaˆ l£kidej mšgalai k¦t aâto,
c£laisi d' ¥gkulai [ ]. rivolta fazioni
( [
Non comprendo lo scontro dei venti:
Io non decifro da una parte rotola l'onda
ilrmarecolpises
lanave e dall'altra; e noi nel mezzo pimmayine della tempesta
questa rissa di venti. Mare grosso: .

| siamo trascinati con la nave nera,


l'onda di qua, di là s'attorce. Siamo nella liricayrecaerailsogyelht

una ciurma a deriva.


ora"
più
uno ÈÈ Alceoèwinwltoedè ←

attaccato alla patria


Zjiuoi↳ pluvisrmaeiestatis
spettatore spossati molto dalla grande tempesta.
L'acqua già invade la base dell'albero:
-

|
Il fortunale strema: utilizza dei termini
rigurgiti d'acqua soverchiano più forti di Orazio

la vela è tutta trasparente
la scassa; vela diafana, squarci es↳ .
patriae per i grandi squarci:
enormi; le sartie cedono, [e i timoni ...
che resistano almeno le scotte → sperachelevele rimangano
anche le sartie cedono … strette alle funi: questo solo potrebbe intatte affinchépossa aggrappato
(Trad. di F.M. Pontani) salvarmi. Il carico è tutto fuori disperso...].
(Trad. di S. Quasimodo)

Metro: strofe alcaiche - m£la: è preferibile collegarlo a mÒcqentej che a meg£lJ, con cui,
v 1. ¢sun<n>šthmmi … st£sin: «Non capisco la furia dei venti». - secondo il Marzullo, dà luogo ad una parechesi. Particolare poi è
¢sun<n>šthmmi: forma atematica eolica per {sunet™w collegato ad l'allitterazione (meg£lJ m£la), ma anche con gli altri suoni µ che si
{sÐnetoj (da { priv. e sun·hmi «comprendere»). - t¦n st£sin: è presentano nei versi 3=5.
lezione del Dindorf sulla base di Cocondrio, che ha t¤n, ma in gene- vv 6-9. pr mn g¦r … ¥gkulai: «1'acqua della sentina infatti so-
rale gli editori prescelgono tãn (riferito ad ¢nšmwn). Quanto a vrasta alla base dell'albero, la vela è già tutta lacerata e grandi bran-
st£sin, da ½sthmi, ha dato luogo a varie esegesi: a) «quiete»; b) delli sono lungo di essa, si allentano le sartie e timoni». - pr…
«posizione», «condizione»; c) «direzione»; d) «zuffa, insurrezione, œcei: pr è forma apocopata di per· che in eolico talvolta assume il
furia». Sembra che quest'ultima interpretazione sia preferibile alle valore di Ïp™r (cfr. Saffo, fr. 1 V 10); è unito in tmesi ad œcei (=
altre, anche perché è avvalorata da quanto è espresso nei due versi Ïper™cei). -¥ntloj: «stiva, sentina»; qui è l'acqua che si ammassa
successivi («un'onda rotola di qua, un'altra di là»), che ricalcano e- nella sentina; in un altro luogo Alceo usa il verbo {ntl™w "togliere
spressioni omeriche (cfr. Il. XI, 307 kÒma kul·ndetai; vedi anche l'acqua della sentina" (cfr. 6, V 3). - „stopšdan: eolismo con psilosi
Od. V, 327). L’azzuffarsi dei venti, che suscita lo sconvolgimento (att. ¶stop™dhn, cfr. Hom. Od. XII, 286). È la base dell'albero mae-
delle onde da una parte e dall'altra, ha valore prettamente metafori- stro; il termine è composto da µstÇj (cfr. ½sthmi) e poÐj «piede». -
co. E l'ambiguità del termine allude non solo al contrasto dei venti, la‹foj: «tessuto, cencio» (scil. ÷st·); qui «vela», come in Inno o-
ma anche al conflitto sociale, anzi st£sij è proprio il termine delle merico 3, 406. - z£dhlon (att. di£dhlon): si riconnette a d¥loj
lotte di fazione. Un riscontro si trova in Aesch. Prom. 1085 sgg. ed «trasparente», esegesi che si è a lungo sostenuta, ma è preferibile
in Arch. 105 W. 2. derivarlo col Van Herwerden da diadhl™omai «sbranare», renden-
vv. 2-4. tÕ mn g¦r œnqen … sÝn mela…nv: «infatti un'onda rotola dolo con «lacerata, squarciata» (cfr. Hom. Od. XIV, 37 s.). -
di qua, un'altra di là, noi nel mezzo siamo trascinati con la nera na- l£kidej: (att. lak…dej), con baritonesi da lak…j «strappo, lacera-
ve». - tÕ mn: è in correlazione con tÕ d'(š) ed ha valore dimostrati- zione» (cfr. lak…zw «lacerare», lat. lacer). - mšgalai (scil: eµs·):
vo. In œnqen ... œnqen si nota un’anafora, mentre in kàma ancora una baritonesi per meg£lai. - k¦t: forma apocopata per
kul…ndetai un'allitterazione («che accentua l'effetto onomatopei- kat£. - aâto: baritonesi per aÎtÇ, acc. neutro riferito a la‹foj. -
co», Arcese). - ¥mmej: eolismo per ¡me¹j; è, in iperbato, collegato a c£laisi: att. calãsi. - ¥gkulai: è correzione da parte di Hunger
for»mmeqa (att. foroÐmeqa da fÇrhmi = for™w, frequentativo di del tràdito ¥gkurai, insostenibile per il senso. Infatti il Degani os-
f™rw. - ×n tÕ mšsson: att. {n~ tÈ m™son, «in mezzo alle onde». - serva che, essendo la vela a brandelli, ciò può essere accaduto sola-
n©i (att. nh…) ... sÝn mela…nv (att. mela…nV): nota l'anastrofe in i- mente per il fatto che Alceo, «come conferma lo sbalordito
perbato; per l'espressione, cfr. Hom. Il. I, 300. ¢sun<n>šthmmi, è stato sorpreso da un'inaspettata bufera» (Bonan-
v. 5. ce…mwni… m£la: «molto afflitti dalla grande tempesta». - no), evidentemente al largo e non all'àncora nel porto, dove le vele
ce…mwni mÒcqentej: eolismi per ceimãni mocqoÒntej. Da notare la stanno normalmente ammainate. In verità la correzione dell' Hunger
baritonesi in entrambi i termini e l'uso di mÇcqhmi al posto di è migliore di „gkonnai dell'Edmondss e di „gkoinai (cfr. lat. an-
mocq™w costruito col dat. di causa efficiente, (ce…mwni, che da «in- quinae) del Bergk.
verno» [cfr. lat. hiems] passa a significare, come qui, «tempesta»).
La misura eroica di Andrea Marcolongo
t
ARGOMENTO il mito
=
di Giasone che con la sua nave va alla conquista del vello d'oro → TEMA del VIAGGIO

t
Cosa vuol dire oggi
essere un
Collegamento
↳ avere voglia di agire ,

La tempesta spinge la nave che oggigiorno ha bisogno di prendere


muoversi , scegliere e
una direzione
crescere

Ci vuole il giusto equilibrio


"
.
Vivere è un monito per salpare → Tutti gli uomini devono
"
avere il
coraggio di salpare
affrontare le difficolta per maturare
'

si devono
" "
d
SAPERE AUDE
↳ osa sapere
↳ cit Kant .

Potrebbero piacerti anche

  • Risoluzione Dei Triangoli Qualsiasi
    Risoluzione Dei Triangoli Qualsiasi
    Documento2 pagine
    Risoluzione Dei Triangoli Qualsiasi
    Valeria La Rocca
    Nessuna valutazione finora
  • 4) Petronio
    4) Petronio
    Documento3 pagine
    4) Petronio
    Valeria La Rocca
    Nessuna valutazione finora
  • Bergson PDF
    Bergson PDF
    Documento2 pagine
    Bergson PDF
    Valeria La Rocca
    Nessuna valutazione finora
  • Kant - Critica Del Giudizio
    Kant - Critica Del Giudizio
    Documento5 pagine
    Kant - Critica Del Giudizio
    Valeria La Rocca
    Nessuna valutazione finora
  • Ovazio
    Ovazio
    Documento3 pagine
    Ovazio
    Valeria La Rocca
    Nessuna valutazione finora
  • ORAZIO
    ORAZIO
    Documento6 pagine
    ORAZIO
    Valeria La Rocca
    Nessuna valutazione finora
  • Monodica 7
    Monodica 7
    Documento2 pagine
    Monodica 7
    Valeria La Rocca
    Nessuna valutazione finora