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• Questi valori sono ottenuti soprattutto grazie ad alcuni aspetti architettonici, caratteristici dello stile brunelleschiano, visibili
attraverso l'osservazione dello Spedale degli Innocenti: Linearità del disegno, semplicità di forme, ripresa di elementi
classici, leggerezza ed elasticità, armonia, applicazione della prospettiva, coerenza con il contesto urbanistico
• Il loggiato, rialzato rispetto al piano della piazza per mezzo di una scalinata, si
compone di nove archi a tutto sesto, sormontati da una trabeazione classica.
Questi sono sostenuti da eleganti colonne a fusto liscio, con capitelli
compositi dotati di pulvino. Nelle due estremità, il portico è delimitato da
due campate con lesene scanalate che inquadrano due ingressi laterali. A destra
del portico si prolunga la Seconda Testata, la campata aggiunta da Francesco della
Luna nel corso del suo intervento. Dall'ingresso della Seconda Testata si poteva
accedere direttamente agli ambienti adibiti alle donne che vivevano nello
Spedale. Oggi ospita scale, ascensori e locali del Museo.
• L'essenzialità geometrica delle forme è valorizzata dai colori bianco e grigio dei
materiali. Per contenere le spese, Brunelleschi ha scelto la pietra serena grigia
per le membrature architettoniche (colonne, capitelli, trabeazione, archi) e
l'intonaco bianco per le pareti. L'elegante e chiaro stacco cromatico grigio e
bianco diventerà la sua cifra stilistica: sarà ripreso anche nella Chiesa di San
Lorenzo, nella Sacrestia Vecchia, nella Cappella Pazzi e e nella Chiesa di Santo
Spirito, a Firenze.
• coro.
• Tutto l'insieme è impostato su un sistema di corrispondenze perfette secondo un criterio
proporzionale e un assoluto rigore geometrico-matematico.
•
Corpo centrale
• Il corpo centrale della Cappella Pazzi è composto da un vano centrale quadrato coperto da cupola
emisferica a costoloni più alta che sovrasta le due brevi ali laterali con arconi a botte ornati di
lacunari.
Le semplici forme geometriche si corrispondono e si richiamano in maniera coerente. Il lato
posteriore si apre sul coro, il lato anteriore si affaccia sull'atrio. All'arco del coro corrispondono, sulle
altre pareti, finte arcate. Alle finestre vere ad archetti che si aprono sulla parete d'ingresso
corrispondono gli archetti ciechi sulle altre pareti. Finestre ed archetti sono inquadrati dalle paraste.
Le membrature grige in pietra serena non partono direttamente da terra ma da uno scalino-zoccolo
che segna il livello del coro con l'altare. Agli angoli le paraste angolari sono in perfetto rapporto
proporzionale con l'ambiente: il lato lungo è in proporzione al lato lungo della cappella e il lato corto
della parasta corrisponde in proporzione al lato corto.
• Coro
• Lo spazio del coro è quadrato, coperto da una cupola emisferica su pennacchi come nel vano centrale e ospita
l'altare.
• Atrio
• L'atrio rappresenta l'ambiente di accesso alla cappella, e riprende in proporzioni minori la stessa composizione
del corpo centrale. E' quindi composto da un vano quadrato al centro con cupola affiancato da due ali laterali
coperte da volte a botte con lacunari. Anche qui le paraste inquadrano le finestre ad arco.
Basilica di san Lorenzo
L'esterno
• Nell’osservare l’esterno della chiesa, è molto probabile che tu
rimanga colpito dal suo aspetto alquanto austero e desolato - Esterno della basilica di santo spirito
nessuna decorazione in marmo come le chiese di Santa Croce o San
Miniato, pilastri o ornamenti come quella di Santa Trinita, ma
nemmeno si può dire che sia stata lasciata in una sorta di “stato
non finito” come quella di San Lorenzo.
L'interno
• La chiesa è caratterizzata da colonne che la dividono in tre navate e
circondano l’altare principale, in modo simile alla Basilica di San
Lorenzo. Vi sono pilastri sulle pareti laterali ed un soffitto a
cassettoni, che non faceva parte, però, del progetto
originale: Brunelleschi aveva, infatti, pensato di lasciare “aperto” il
soffitto per dare l’idea che le pareti riuscissero a raggiungere e
toccare il cielo.